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REGIONI LOMBARDIA – Da 60 anni una splendida realtà al servizio del ciclismo SC Rescaldinese, spazio ai giovani Tanti i ragazzi cresciuti sull’anello del Centro Sportivo di Via Melzi grazie all’impegno della società Vito Bernardi TREVIGLIO (BG) – 13.1.08 - Gigi Moriggi e la sua Ciclistica Trevigliese hanno chiamato a raccolta dirigenti, amici, autorità ed appassionati per la cerimonia ufficiale di consegna del prestigioso “Calice d’Oro”, assegnato come sempre ad una “promessa del ciclismo bergamasco” ed a un atleta del passato più o meno recente identificato come “campione ideale”, una sorta di passaggio di consegne fra chi un campione lo è stato e chi si spera lo possa diventare negli anni a venire. Scelto da una qualificata giuria di giornalisti sportivi ed addetti ai lavori, a ricevere il premio beneaugurante per il futuro è stato questa volta il Ciclismo che passione… quante volte è riecheggiato questo richiamo in molte famiglie… Ciclismo che passione…. anche per tanti giovanissimi aspiranti corridori che poi però trovano un freno alle loro aspirazioni nello stesso ambito famigliare dove il primo pensiero dei genitori, corre subito alla strada, ai suoi pericoli alle difficoltà di potere usufruire di questo bene che è si della comunità ma che in effetti è riservato ai più forti, al traffico veicolare. Necessita una maggiore attenzione al problema della mobilità su due ruote da parte delle Autorità competenti ma, questo non è argomento della nostra panoramica sul ciclismo che a Rescaldina è da sempre di casa e, agonisticamente, lo è dal lontano 1946 quando venne fondata la locale Società Ciclistica Rescaldinese. In questi suoi primi 60 anni, sono stati numerosi i corridori messi in sella e, uno tra loro, è approdato con successo al professionismo : Ugo Colombo. Sono tantissimi i rescaldinesi che si sono avvicinati alla ciclistica e che hanno tramandato di generazione in generazione l’amore per lo sport delle due ruote spinte dalla forza dei pedali e, tra questi, l’attuale presidente, Enrico Rossetti e la colonna della Rescaldinese, Oreste Casati, da sempre “Biancazzurro”, prima come corridore poi come dirigente di Società infine come numero uno della Federciclismo Nazionale in Lombardia. Ed è grazie all’impegno dei tanti Casati e Rossetti che a Rescaldina oggi è attiva una grossa realtà a sostegno dell’attività dei giovani che vogliono intraprendere l’attività pre agonistica di corridore ciclista, “La Pista del Centro Sportivo di Via Barbara Melzi”. Un complesso inaugurato negli anni 70 grazie all’interessamento dell’allora Assessore allo Sport Ermanno Turconi, una struttura sulla quale hanno pedalato numerosi minicorridori rescaldinesi e altri provenienti dai centri viciniori che, su questo anello, trovano la necessaria sicurezza e serenità per pedalare in libertà ed apprendere le prime nozioni tecniche dell’aspirante ciclista Tra gli atleti biancazzurri delle ultime generazioni che si sono formati sulla pista di via Barbara Melzi, è da annoverare Marco Prodigioso, un corridore che ha fatto parlare di se nelle categorie esordienti ed allievi in maglia Rescaldinese, e in livrea del GS Prealpino-Ambrosio nella categoria Juniores, salendo spesse volte sul gradino più alto del podio e che ora milita nel GS Podenzano dove è una delle promesse più attese per la prossima stagione 2008 della categoria Under 23. Una pista che si presta benissimo a soddisfare queste esigenze ma che comincia a sentire l’usura del tempo per cui sarebbe opportuno un “restyling” conservativo da realizzare al più presto seguendo i preziosi consigli dei tecnici della Rescaldinese che seguono da vicino i giovanissimi pedalatori, Ambrogio Maestroni e Ambrogio Raimondi in prima persona, due appassionati che seguono i ragazzi sull’anello di via Melzi. I ragazzi vengono seguiti in bicicletta dall’istruttore-collaboratore Mario Belloni, il quale conosce tutti i difetti della pista, quelli che andrebbero appunto risolti con un intervento di ristrutturazione. Abbiamo avuto il piacere di assistere ad una seduta di allenamento di alcuni miniciclisti della Rescaldinese, un gruppo di giovanissimi molto contenti di gareggiare per la Rescaldinese perché, come affermato dal presidente del C.R., Oreste Casati, presente a bordo pista, “Alla Rescaldinese non si esasperano i ragazzi, non li stressiamo. Se vincono bene, altrimenti… ci ricordiamo sempre il motto di De Coubertin… l’importante è partecipare!” Infatti, da un paio di stagioni l’unica atleta che è salita sul gradino più alto del podio, è stata Sara Filippone che il prossimo anno gareggerà con Edoardo Vanzulli tra i G6; Completano l’organico dei giovanissimi per la prossima stagione agonistica, Mattia Maffè, Daniele Rossini, Alessio Noarina, Matteo Cassisi, e Federico Mascetti, G2; Alessia Legnani, Claudio Romeo e Filippo Vanzulli, G3; Mouaed Balbyed, Marco Restelli, Yassine Fatmi, Ivan Brocelli e Manuel Belloni, G4. A Paolo Locatelli e Franco Ballerini il Calice d’Oro 2007 della Ciclistica Trevigliese corazziere romanese Paolo Locatelli che con il 2007 ha chiuso la sua stagione fra gli juniores con i colori della For 3 Milram con ben 10 vittorie e che nella stagione che si stà per aprire vestirà quelli dell’U.C. Bergamasca fra gli under/23, diretto dall’ex professionista Gianluca Valoti. Fra i suoi successi quest’anno meritano una particolare sottolineatura il Trofeo Paganessi internazionale, le due tappe alla “3giorniorobica” e le tre tappe, oltre alla classifica finale del “Trittico Veneto” cui aveva preso il via solo un giorno dopo aver indossato la maglia tricolore dell’inseguimento individuale conquistata sul Velodromo di 42 Il Mondo del Ciclismo numero 7
REGIONI Adriano Arioli Trentasei i successi ottenuti nel 2007 dalla società bergamasca Pagnoncelli si fa in due Ventitré corridori elite ed under/23 a disposizione del team manager Aseconda delle località di svolgimento delle gare indosseranno la maglia bluarancio di Pagnoncelli NGC Perrel o quella bianconera di NGC Pagnoncelli Perrel, ma sarà di fatto il solito unico mega team. Più semplicemente, e per comodità, la Pagnoncelli. Stiamo ovviamente parlando dei 23 atleti elite ed under/23 a disposizione dell’inossidabile team manager Alberto Cappelletti, anche quest’anno sulla tolda di comando della corazzata di patron Paolo presentata nella elegante cornice di Villa Cavenago a Trezzo d’Adda alla presenza del presidente federale Renato Di Rocco, di quello regionale Oreste Casati e del bergamasco Michele Gamba. Presenti anche i vari sponsor, primi fra tutti Natale Belotti della NGC e Gabriele Magoni della Perrel, oltre ad addetti ai lavori ed ai tanti supporters del team di Capriate San Gervasio. Inevitabile innanzitutto ricordare i successi ottenuti dai ragazzi di patron Paolo nel 2007, ben 36, molti dei quali in gare nazionali ed internazionali prima di chiamare alla ribalta coloro che vestiranno le maglie del team nella prossima stagione. Compito assegnato a due telecronisti di riconosciuta competenza come Alessandro Fabretti ed il simpaticissimo Gigi Sgarbozza che ha illustrato le caratteristiche di ognuno con la sua verve un po’ naif ma decisamente competente oltre che divertente. Salutati Marco Cattaneo e Bruno Rizzi, passati fra i professionisti, sul palco sono sfilati i componenti del team 2008, la maggior parte riconfermati dalla stagione precedente; e non poteva essere diversamente visto com’era andata l’annata. Fra questi il bresciano Giovanni Carini, il veronese Luca Gasparini e l’ukraino Vitaly Buts, un terzetto per il quale è facile ipotizzare che questo potrebbe essere l’ultimo anno fra i dilettanti poichè se ripetessero un’altra stagione come quella scorsa per loro si aprirebbero sicuramente le porte del professionismo. Giovanni Carini, velocista di razza, nel 2007 ha aperto la serie vincente della Pagnoncelli già a metà febbraio vincendo in Francia la Route de l’Atlantique, per poi confermarsi a Vauda di Rocca (To) e a Sannazzaro de’ Burgundi (Pv). Per Luca Gasparini le vittorie sono state addirittura sei fra le quali l’internazionale “Città di Brescia” e la prestigiosa “Bassano-Monte Grappa”. Cinque infine le botte vincenti anche per l’ukraino Buts, altro velocista di razza. Fra le new entry provenienti da altre squadre da sottolineare il ritorno in terra bergamasca - lui, orobico doc - di Paolo Tomaselli, il “Tommy” da Valbrembo che lo scorso anno aveva militato, e vinto, con la Promosport, e di Alex Rocca, ventitreenne di Suisio in arrivo dalla bresciana Unidelta di Bruno Leali. Non mancano neppure i debuttanti in assoluto, coloro cioè che provengono dagli juniores, e fra Dalmine. E sempre in pista Paolo è salito sul podio ad Aguascalientes in Messico dove ha colto il bronzo mondiale nella prova dall’inseguimento a squadre. Nè va dimenticato il suo terzo posto alla Roubaix juniores, piazzamento che ci consente di introdurre la presentazione dell’altro premiato, il citì azzurro Franco Ballerini, “Campione Ideale”, che proprio sulle pietre belghe ha costruito la sua fama di campione vincendo due edizioni di questa massacrante classica e lasciandone una, praticamente all’ultima pedalata, all’allora semi sconosciuto Duclos-Lassalle. Un premio, questo riservato al campione ideale, dall’albo d’oro prestigioso, aperto nel 1989 da Felice Gimondi e seguito negli anni immediatamente successivi da Gino Bartali, Fiorenzo Magni ed Alfredo Martini e poi via via negli anni da altri grandi del nostro ciclismo fino all’edizione 2007 in cui il premio venne assegnato al bergamasco Gibì Baronchelli. Un premio strameritato per Franco Ballerini, classe 1964, che dopo aver vinto in proprio per anni stà ora collezionando una serie impressionante di successi anche da citì dei professionisti azzurri con già in bacheca tre mondiali (Cipollini a Zolder e due volte Bettini a Salisburgo e Stoccarda) ed un titolo olimpico conquistato ancora con Bettini ad Atene. A consegnare i premi con Gigi Moriggi era presente il dottor Federico Merisi, responsabile dello sport al Comune di Treviglio mentre fra gli ospiti Adriano Baffi, Bruno Zanoni, il presidente provinciale bergamasco Michele Gamba ed i suoi collaboratori, e tanti, tanti amici della Ciclistica Trevigliese. Adriano Arioli questi Giorgio Bocchiola, campione italiano della pista nella specialità dello scratch, in arrivo dal team bergamasco di Carlo Giorgi. Per lui, come per gli altri debuttanti, sarà sopratutto un anno d’apprendistato, reso anche più impegnativo dagli studi da portare a termine possibilmente nel migliore dei modi. Ma, come ha sottolineato Alberto Cappelletti, nessuno chiederà loro risultati immediati; avranno tutto il tempo per maturare senza forzature. Una filosofia che a lungo andare paga sempre. Ma a completare la squadra, portando dell’esperienza in più, ci sarà anche, di ritorno fra i dilettanti dopo una parentesi professionistica con la LPR, il ventiquattrenne velocista piacentino Samuele Marzoli, un valore aggiunto non da poco. Le formazioni Pagnoncelli NGC Perrel Francesco Barattieri (1988, confermato), Samuele Marzoli (1984, da LPR), Gianni Mascolo (1989, da Team Valle Sabbia), Luca Gaparini (1983, confermato), Cristopher Bosio (1985, confermato), Vitaly Buts (1986, UCR, confermato), Daniele Canziani (1985, confermato), Giovanni Carini (1983, confermato), Alex Rocca (1985, da Unidelta), Federico Rocchetti (1986, da U.C. Bergamasca), Simone Sala (1989, da U.S. Brivio), Paolo Tomaselli (!983, da Promosport). NGC Pagnoncelli Perrel Thomas Bignardi (1989, da Team Valle Sabbia), Giorgio Bocchiola (1989, da Team F.lli Giorgi), Martino Donati (1987, da V.C. Mendrisio), Francesco Figini (1985, da Pool Cantù), Matteo Gamberoni (1983, confermato), Matteo Ligas (1987, confermato), Gianluca Maggiore (!985, da Team Ciaponi), Mario Magri (1988, confermato), Gianadrea Marioli (1985, confermato), Luca Orlandi (1987, confermato), Anatoly Pakhtusov (1985, UCR, da G.S. Ginestra). numero 7 Il Mondo del Ciclismo 43
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