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Sistemi energetici ibridi ad idrogeno solare per ... - La Termotecnica

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energia & edilizia<br />

di G. Zini, S. Pedrazzi<br />

e P. Tartarini<br />

<strong>Sistemi</strong> <strong>energetici</strong> <strong>ibridi</strong><br />

<strong>ad</strong> <strong>idrogeno</strong> <strong>solare</strong><br />

<strong>per</strong> uso residenziale<br />

Un sistema ibrido a <strong>idrogeno</strong> <strong>solare</strong> è un insieme di sottosistemi di<br />

differente tecnologia (fotovoltaico, elettrolizzatore, fuel-cell, stoccaggio,<br />

tubazioni e componentistica, logica e sistemi di controllo elettronici<br />

ed elettrici). Esso è capace di immagazzinare, sotto forma di<br />

<strong>idrogeno</strong>, l’energia proveniente dalla r<strong>ad</strong>iazione <strong>solare</strong> e convertirla<br />

in energia elettrica e termica quando richiesto dall’utilizzatore [Rom04,<br />

Lod97]. Molti studi recenti hanno tentato di dimostrare come sia possibile<br />

costruire, in un prossimo futuro, una economia basata su fonti<br />

energetiche rinnovabili, contrapposta all’attuale economia fondata<br />

principalmente sull’impiego di fonti energetiche fossili. Molte sono le<br />

difficoltà da su<strong>per</strong>are <strong>per</strong> poter realizzare sistemi e infrastrutture, ma<br />

risolverle <strong>per</strong>metterebbe di assicurare una totale indipendenza energetica<br />

al paese che le <strong>ad</strong>ottasse [Pen06, Abd99, Sch99b]. <strong>Sistemi</strong> <strong>ibridi</strong><br />

di questo tipo stanno quindi ricevendo molta attenzione proprio <strong>per</strong><br />

la loro capacità di catturare e immagazzinare l’energia da fonti rinnovabili,<br />

che sono, <strong>per</strong> natura, altamente irregolari. Immagazzinare<br />

energia in particolare sotto forma di <strong>idrogeno</strong> consenttirebbe altresì di<br />

avere a disposizione un combustibile sostitutivo del petrolio <strong>per</strong> usi nonstazionari,<br />

quali l’alimentazione di mezzi di trasporto o di dispositivi<br />

portatili come cellulari o computer portatili. Nel presente lavoro verrà<br />

trattata la descrizione matematica di un sistema ibrido a <strong>idrogeno</strong><br />

<strong>solare</strong>, e verranno descritti i risultati di <strong>per</strong>formance di un sistema<br />

virtuale che ne simula e studia il comportamento o<strong>per</strong>ativo. Saranno<br />

poi riportati due esempi di realizzazioni pratiche di impianti<br />

residenziali, traendo infine alcune conclusioni che <strong>per</strong>metteranno di<br />

avere un qu<strong>ad</strong>ro più completo su questi sistemi.<br />

Il sistema ibrido è mostrato in Fig. 1 [BA06]. Il sistema fotovoltaico, che<br />

converte energia <strong>solare</strong> in energia elettrica, è collegato tramite un boost-converter<br />

(step-down DC-DC converter) al bus-bar in corrente continua<br />

che agisce da distributore di potenza elettrica di tutto il sistema<br />

ibrido. L’elettrolizzatore, ricevendo potenza attraverso un buck-converter<br />

(step-up DC-DC converter) collegato al bus-bar, produce <strong>idrogeno</strong><br />

ed ossigeno <strong>per</strong> elettrolisi dell’acqua; i due gas sono quindi compressi<br />

e stoccati nelle bombole. Se il carico richiede energia elettrica<br />

in quantità su<strong>per</strong>iore a quella prodotta dal sistema fotovoltaico <strong>ad</strong><br />

esempio in condizioni meteo sfavorevoli o di notte, la fuel-cell riutilizza<br />

l’<strong>idrogeno</strong> e ossigeno producendo energia elettrica che va <strong>ad</strong> alimentare<br />

il bus-bar tramite un boost-converter. <strong>La</strong> potenza elettrica è<br />

infine fornita al carico tramite un inverter DC/AC sempre collegato al<br />

bus-bar; <strong>per</strong> garantire un funzionamento lineare e senza interruzioni,<br />

una batteria mantiene sotto tensione il bus-bar entro un range <strong>ad</strong>eguato<br />

di potenza. <strong>La</strong> r<strong>ad</strong>iazione <strong>solare</strong> (espressa in W/m 2 ) che raggiunge<br />

la su<strong>per</strong>ficie della terra può considerarsi come suddivisa in due<br />

componenti, diretta G b e diffusa G d . Un sistema fotovoltaico intercetta<br />

una porzione di entrambe le componenti oltre a parte di entrambe<br />

le componenti che vengono riflesse [LJ63, DB80]. L’irraggiamento <strong>solare</strong><br />

totale è quindi espresso da:<br />

G T = G b R b + G d R d + (G b + G d ) R r<br />

dove R b , R d ed R r sono fattori che tengono conto delle caratteristiche del<br />

sito e della realizzazione del sistema fotovoltaico. Quest’ultimo viene<br />

caratterizzato tramite un modello che ne approssima il comportamento<br />

reale; la caratteristica (V-I) del circuito equivalente si esprime come [Ull03]:<br />

dove I L è la corrente del foto-diodo generata quando il diodo è irraggiato<br />

dalla r<strong>ad</strong>iazione <strong>solare</strong>, I 0 è la corrente di saturazione inversa del<br />

diodo, R s è la resistenza serie del circuito equivalente, R sh è la resistenza<br />

di shunt (rappresentativa delle correnti di dis<strong>per</strong>sione all’interno della<br />

cella). Il parametro a è uguale a NKT/q dove K è la costante di Boltzmann,<br />

T la tem<strong>per</strong>atura, q la carica dell’elettrone, mentre N è un parametro<br />

che tiene conto della tecnologia del diodo. I L , I 0 , R s , R sh , e a sono<br />

i cinque parametri necessari <strong>per</strong> caratterizzare completamente il comportamento<br />

del sistema fotovoltaico. L’elettrolizzatore viene pilotato<br />

dalla potenza P el attraverso il buck converter collegato al bus-bar<br />

[BA06]. <strong>La</strong> tensione può essere espressa dalla relazione empirica:<br />

Descrizione matematica del sistema<br />

Ing. Gabriele Zini, ing. Simone Pedrazzi, prof. Paolo Tartarini, Facoltà di Ingegneria<br />

dell’Università di Modena e Reggio Emilia<br />

FIGURA 1 - Schema del sistema ibrido<br />

<strong>La</strong> <strong>Termotecnica</strong> • Gennaio/Febbraio 2009<br />

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energia & edilizia<br />

con T el la tem<strong>per</strong>atura dell’elettrolita e V el,0 , C 1,el , C 2,el , I el,0 , R el parametri<br />

determinati <strong>per</strong> via s<strong>per</strong>imentale che tengono conto della tecnologia<br />

costruttiva dell’elettrolizzatore. Per studiare la compressione e lo<br />

stoccaggio dei gas, sfruttiamo una compressione politropica di lavoro<br />

e potenza data da [DB07]:<br />

dove ṅ gas è il flusso del gas, η comp è l’efficienza del compressore (disponibile<br />

tra i dati di targa forniti dal costruttore), m è il coefficiente della politropica,<br />

R è la costante universale dei gas, T in,c è la tem<strong>per</strong>atura di ingresso<br />

al compressore, p in,c e p out,c sono le pressioni di ingresso e uscita con i<br />

gas considerati ideali. <strong>La</strong> relazione empirica che descrive il funzionamento<br />

della fuel-cell ha moltissime analogie con quella dell’elettroliz zatore; la<br />

caratteristica (V fc -I fc ) infatti si può esprimere come [BA06]:<br />

dove T fc è la tem<strong>per</strong>atura o<strong>per</strong>ativa della fuel-cell che, <strong>per</strong> la tecnologia<br />

PEM si assume costante a 70 °C, mentre anche in questo caso i parametri<br />

nell’equazione dipendono dalla tecnologia della fuel-cell <strong>ad</strong>ottata<br />

[Ull03]. Le batterie agiscono come un serbatoio di energia <strong>per</strong> smorzare<br />

i cicli on/off dell’elettrolizzatore e della fuel-cell. Definiamo <strong>per</strong> esse lo<br />

stato di carica SOC (State Of Charge) attraverso la seguente relazione:<br />

dove E(t) è l’energia incarica/scarica funzione del tempo ed E max la carica<br />

totale massima della. Lo stato di carica è espresso come una <strong>per</strong>centuale<br />

e fornisce la porzione di energia stoccata disponibile <strong>per</strong> l’uso.<br />

Per coordinare il sistema complessivo di tale complessità si rende necessario<br />

programmare una logica di controllo in un dispositivo (quale un PLC o<br />

PC industriale) che monitorizzi le condizioni di lavoro di tutti i sotto-sistemi<br />

e ne decida la gestione. <strong>La</strong> flow-chart associata al processo decisionale si<br />

basa sull’equazione di bilancio del bus-bar dove le correnti in ingresso hanno<br />

segno positivo mentre le correnti in uscita hanno segno negativo:<br />

I pv→bus - I bus→el - I bus→comp + I fc→bus - I bus→lo<strong>ad</strong> ± I bat↔bus = 0<br />

Quando il campo fotovoltaico non converte abbastanza potenza <strong>per</strong><br />

alimentare il carico (I pv→bus < I bus→lo<strong>ad</strong> ), la batteria “riempie il vuoto”<br />

fornendo I bat→bus (dalla batteria al bus-bar). Se il SOC raggiunge un<br />

minimo (impostato a 25 %), la logica di controllo disconnette la batteria<br />

e attiva la fuel-cell <strong>per</strong> fornire la corrente aggiuntiva necessaria.<br />

Altrimenti, se I pv↔bus > I bus↔lo<strong>ad</strong> , la fuel-cell è disconnessa e le batterie<br />

ricaricate con una I bat↔bus (di segno negativo <strong>per</strong>ché fornita dal busbar).<br />

Quando le batterie raggiungono il massimo SOC (impostato a 85<br />

%) vengono scollegate e l’elettrolizzatore ed il compressore sono attivati<br />

<strong>per</strong> produrre e stoccare <strong>idrogeno</strong> ed ossigeno. Altre logiche di controllo<br />

possono essere realizzate <strong>ad</strong> esempio temporizzando<br />

l’accensione e lo spegnimento della batteria, oppure controllando il<br />

livello di carica del bus-bar. Il sistema virtuale a <strong>idrogeno</strong> <strong>solare</strong> che<br />

abbiamo simulato è caratterizzato dai parametri riassunti in Tabella 1.<br />

I risultati della simulazione confermano l’idea che il sistema ibrido è<br />

capace di lavorare in condizioni autonome senza la necessità di richiedere<br />

energia da rete esterna. <strong>La</strong> producibilità annuale di <strong>idrogeno</strong><br />

mostra una stagionalità con produzione primaverile su<strong>per</strong>iore a 6 * 10 -<br />

3 mol/s ed invernale di 4 * 10 -3 mol/s. Il consumo annuo di <strong>idrogeno</strong><br />

nella fuel-cell e la potenza elettrica prodotta dalla fuel-cell stessa (Figura<br />

2 a sinistra) sono strettamente dipendenti dalla combinazione delle<br />

condizioni del meteo e del carico da alimentare; tra il 220 mo ed il 240 mo<br />

giorno dell’anno considerato nella simulazione, le condizioni meteo<br />

sono state caratterizzate da irraggiamento <strong>solare</strong> inferiore alla media,<br />

aumentando di conseguenza il consumo di <strong>idrogeno</strong> <strong>per</strong> compensare<br />

la diminuita producibilità fotovoltaica. <strong>La</strong> produzione di <strong>idrogeno</strong> ha<br />

un andamento stagionale molto marcato (Figura 2 a destra). Alla fine<br />

dell’anno, il serbatoio ha immagazzinato un surplus di 1,256 kg rispetto<br />

alla carica iniziale; questo conferma la capacità del sistema di lavorare<br />

in modalità stand-alone, <strong>per</strong>mettendo ai progettisti di concepire<br />

ulteriori utilizzi dell’<strong>idrogeno</strong> in eccesso come, <strong>ad</strong> esempio, l’utilizzo in<br />

batterie <strong>per</strong> dispositivi portatili o applicazioni non stazionarie.<br />

Impianto residenziale a Zollbruck, Svizzera<br />

Presso la citt<strong>ad</strong>ina di Zollbruck in Svizzera un intraprendente p<strong>ad</strong>rone<br />

di casa ha montato presso la propria residenza un sistema di<br />

Fotovoltaico Elettrolizzatore Performance del sistema ibrido<br />

Potenza nominale (kWp) 5,597 Potenza nominale (kW) 5 Efficienza complessiva sistema (%) 7,08<br />

Efficienza di modulo (%) 12,7 Efficienza (%) 70 Energia prodotta (kWh/anno) 6770<br />

Su<strong>per</strong>ficie (m 2 ) 41,92 Producibilità (mol/s) 4,4-6,2 Produzione di H 2 (kg/kWp) 16,29<br />

Producibilità annua (kWh) 10752 Numero di celle 24 Surplus di H 2 a fine anno (kg) 1,256<br />

Pressione (Pa) 101325 Efficienza del sistema fotovoltaico (%) 12,72<br />

Fuel-Cell Tensione (V) 26-48 Efficienza elettrolizzatore (%) 52,08<br />

Potenza nominale (kW) 5 Efficienza Buck-Converter (%) 95 Efficienza fuel-cell (%) 63,16<br />

Consumo (mol/s) 3,9-7,1<br />

Numero di celle 35 Batteria<br />

Tensione (V) 26-48 Carica totale (kWh) 10<br />

Efficienza Buck-Converter (%) 95 SOC min (%) 25<br />

SOC max (%) 85<br />

Compressore e Stoccaggio Tensione (V) 48<br />

Coefficiente della politropica 1,475 Efficienza Inverter (%) 95<br />

Efficienza (%) 92<br />

Stoccaggio iniziale H 2 (kg) 6 DC Bus-Bar<br />

Volume stoccabile (m 3 ) 4 Tensione (V) 48<br />

TABELLA 1 - Parametri<br />

e <strong>per</strong>formance del sistema<br />

ibrido simulato<br />

68 <strong>La</strong> <strong>Termotecnica</strong> • Gennaio/Febbraio 2009


energia & edilizia<br />

FIGURA 2 - Potenza elettrica prodotta dalla fuel cell (a sinistra)<br />

e variazione della massa di <strong>idrogeno</strong> nel serbatoio (a destra)<br />

in un <strong>per</strong>iodo di un anno<br />

generazione, stoccaggio ed utilizzo di <strong>idrogeno</strong> prodotto da energia<br />

elettrica fotovoltaica e energia elettrica prelevata dalla rete.<br />

Caratteristica principale di tale installazione, oltre alla sua originalità,<br />

è l’assemblaggio quasi completamente realizzato partendo da com -<br />

ponenti commerciali. Il sistema è attivo dal 1991 ed è quotidianamente<br />

gestito, in modo quasi esclusivamente manuale, direttamente dal<br />

proprietario [Hol00]. Sul tetto dell’abitazione è stato installato un<br />

campo fotovoltaico da 5 kW p , <strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie impegnata di 65 m 2<br />

ed efficienza media di 8,4%.<br />

Altri componenti del sistema, posizionati in due locali di circa 10 m 2 al<br />

primo piano della casa, sono un convertitore DC-DC con un’efficienza<br />

del 95%, un elettrolizzatore alcalino a membrana da 5 kW con 62% di<br />

efficienza media, una unità di purificazione dell’<strong>idrogeno</strong>, un<br />

compressore, due serbatoi a idruri metallici, uno fisso da 15 Nm 3 <strong>per</strong><br />

alimentare elettrodomestici quali un forno e una lavatrice, ed uno<br />

mobile da 16 Nm 3 <strong>per</strong> alimentare un minibus <strong>ad</strong> <strong>idrogeno</strong>. Da notare<br />

che l’energia termica prodotta dal sistema viene <strong>per</strong>duta in atmosfera<br />

e non recu<strong>per</strong>ata in alcun modo. <strong>La</strong> <strong>per</strong>formance del sistema è stata<br />

misurata su un <strong>per</strong>iodo di tre giorni estivi. <strong>La</strong> mattina del test le<br />

condizioni meteo erano soleggiate, ma a partire dalle ore 13.00 si sono<br />

presentate le prime nubi che hanno portato a forti variazioni di corrente<br />

nell’elettrolizzatore; verso le ore 17.00 l’elettrolizzatore si è spento, <strong>per</strong><br />

poi riaccendersi brevemente subito dopo fino allo spegnimento<br />

definitivo alle ore 17.30 (Figura 3). Durante il funzionamento si è notato<br />

che se la pressione dell’<strong>idrogeno</strong> prodotto su<strong>per</strong>ava il limite su<strong>per</strong>iore<br />

FIGURA 3 - Irraggiamento, produzione di <strong>idrogeno</strong>,<br />

corrente e tem<strong>per</strong>atura misurate nel giorno del test [Hol00]<br />

del serbatoio a idruri, l’<strong>idrogeno</strong> veniva scaricato in ambiente. Il<br />

compressore si è acceso 10 volte, <strong>per</strong> una produzione totale di 6 Nm 3<br />

con un primo scarico di <strong>idrogeno</strong> verso le ore 13.00, un secondo verso<br />

sera <strong>per</strong> una <strong>per</strong>dita totale di <strong>idrogeno</strong> di circa 7,3 Nm 3 .<br />

I 293 GJ ricevuti in un anno dal campo fotovoltaico (65 m 2 di moduli<br />

FV che ricevono 4.020 MJ/m 2 annui) sono diventati:<br />

- 24,5 GJ di energia elettrica pre-conversione DC-DC o 23,4 GJ al<br />

netto del trasformatore DC-DC che vengono forniti allo st<strong>ad</strong>io<br />

successivo (con un efficienza quindi dell’8,4%);<br />

- di questi, solo 18,6 GJ sono utilizzati dall’elettrolizzatore mentre il<br />

resto (4,9 GJ) viene reimmesso in rete o utilizzato <strong>per</strong> ricaricare le<br />

batterie <strong>per</strong> i sistemi ausiliari (3 GJ annui);<br />

- di questi, vengono immagazzinati sotto forma di <strong>idrogeno</strong> 11,5 GJ<br />

(1148 Nm 3 ) con un’efficienza dell’elettrolizzatore del 62%;<br />

- di questi, solo 10,6 GJ rimangono dopo il sistema di trattamento e<br />

purificazione dell’<strong>idrogeno</strong>.<br />

L’efficienza del sistema <strong>per</strong> la conversione della luce <strong>solare</strong> diretta in<br />

energia chimica è intorno al 3,6%. Questo valore, piuttosto basso, può<br />

essere aumentato introducendo un sistema di controllo automatico che<br />

ottimizzi la gestione evitando <strong>per</strong>dite di <strong>idrogeno</strong> ed aumentando la<br />

capacità di stoccaggio (stimato intorno ai 200 Nm 3 ) così da ottenere un<br />

funzionamento praticamente indipendente dalla alimentazione di rete.<br />

Un sistema residenziale a <strong>idrogeno</strong> <strong>solare</strong><br />

e biogas: il progetto GlashusEtt, Svezia<br />

A Stoccolma, l’Agenzia Svedese <strong>per</strong> l’Energia ha finanziato la<br />

realizzazione della GlashusEtt (dallo svedese “casa di vetro uno”), un<br />

edificio <strong>ad</strong>ibito a centro informativo e spazio espositivo volto a<br />

propagandare stili di vita sostenibili [Hed04]. Oltre a principi costruttivi<br />

<strong>ad</strong> alta efficienza energetica (<strong>ad</strong> esempio, la facciata dell’edificio di tre<br />

piani è in vetro a bassa trasmittanza) e l’utilizzo di una caldaia a<br />

biogas, è stato installato un sistema ibrido a <strong>idrogeno</strong> <strong>solare</strong> affiancato<br />

<strong>ad</strong> un impianto più tr<strong>ad</strong>izionale allacciato alla rete (Figura 4). Nel<br />

sistema sono presenti anche un sistema di reforming <strong>per</strong> la produzione<br />

di <strong>idrogeno</strong> da gas naturale ed un recu<strong>per</strong>o del calore prodotto dalla<br />

fuel cell destinato <strong>ad</strong> integrare il riscaldamento dell’edificio.<br />

Il campo fotovoltaico è costituito da moduli policristallini di efficienza<br />

11,9% installati sulla co<strong>per</strong>tura a shed dell’edificio <strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie<br />

co<strong>per</strong>ta di 25 m 2 ; sotto lo shed sono installati gli inverter <strong>per</strong> la<br />

conversione della corrente DC in AC e l’allacciamento all’impianto<br />

dell’edificio. Alla fuel-cell è collegato un serbatoio d’acqua che<br />

dovrebbe essere utilizzato come scambiatore di calore <strong>per</strong> recu<strong>per</strong>are<br />

l‘energia termica. In realtà l’accumulatore (da 500 l) si è rivelato di<br />

dimensioni in<strong>ad</strong>eguate, causando il mancato recu<strong>per</strong>o di una parte<br />

<strong>La</strong> <strong>Termotecnica</strong> • Gennaio/Febbraio 2009<br />

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nemente; <strong>ad</strong> esempio, la complessità dei sistemi <strong>per</strong>iferici è tanto mag -<br />

giore quanto maggiore è la dimensione dell’impianto e l’integrazione dei<br />

sistemi, soprattutto <strong>per</strong> quanto concerne la sicurezza e l’o<strong>per</strong>atività<br />

corretta ed efficiente. È possibile comunque o<strong>per</strong>are un sistema ibrido in<br />

notevole sicurezza, fatte salve le competenze dei progettisti e degli<br />

o<strong>per</strong>atori in materia di sicurezza e manutenzione [Szy98].<br />

Bibliografia<br />

FIGURA 4 - Spaccato dell’edificio GlashusEtt con la<br />

disposizione dei sistemi tr<strong>ad</strong>izionale e alternativo [Hed04]<br />

dell’energia termica prodotta dalla fuel-cell. L’elettrolizzatore è<br />

collegato sia al campo fotovoltaico sia alla rete elettrica, potendo quindi<br />

lavorare con entrambe le modalità AC e DC. <strong>La</strong> produzione di <strong>idrogeno</strong><br />

viene confinata nel sottotetto dove sono posizionate anche le bombole<br />

<strong>per</strong> lo stoccaggio in pressione. Le bombole hanno una capacità di 50<br />

l ciascuna e sono collegate senza necessità di compressore direttamente<br />

all’elettrolizzatore. Il sistema è controllato da un’unità di controllo e<br />

data-logging. Le misure hanno mostrato come l’efficienza elettrica della<br />

cella a combustibile sia del 13%, quella termica del 56%, mentre<br />

l’efficienza dell’elettrolizzatore risulta essere del 43%.<br />

Conclusioni<br />

Dal punto di vista ambientale, usare fotovoltaico <strong>per</strong> la generazione di<br />

<strong>idrogeno</strong> è una scelta ottimale, e la combinazione di un sistema<br />

fotovoltaico con elettrolizzatore funziona egregiamente [Leh97,<br />

AElS05], anche se un sistema di controllo automatico è fondamentale<br />

<strong>per</strong> l’uso ottimizzato del sistema [Cha03, Lit07]. Nel caso di impianti<br />

<strong>ad</strong> alta fluttuazione della potenza da fonti rinnovabili, è indicato<br />

l’utilizzo di sistemi di back-up (batterie) <strong>per</strong> stabilizzare la tensione in<br />

ingresso allo st<strong>ad</strong>io di elettroliz -<br />

zazione, molto sensibile ai cicli<br />

di accensione e spegnimento<br />

causati da un’insufficiente cor -<br />

rente in ingresso [Lit07], anche<br />

se le fluttuazioni dovute alle va -<br />

riazioni di irraggiamento <strong>solare</strong><br />

tendono a essere filtrate dal si -<br />

stema a valle [Hol95]. L’integrazione<br />

dei sotto-sistemi in un unico<br />

sistema ibrido corretta mente fun -<br />

zionante è molto più complesso<br />

di quanto si possa ritenere comu -<br />

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<strong>La</strong> <strong>Termotecnica</strong> • Gennaio/Febbraio 2009

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