24_TERAPIA PARACHIRURGICA DEL GLAUCOMA - ABCsalute.it
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<strong>TERAPIA</strong> <strong>PARACHIRURGICA</strong> <strong>DEL</strong><br />
<strong>GLAUCOMA</strong><br />
Dr. S. Santoro – Dr. G. Colonna
<strong>TERAPIA</strong> <strong>PARACHIRURGICA</strong> <strong>DEL</strong> <strong>GLAUCOMA</strong><br />
• E’ UNA <strong>TERAPIA</strong> LASER<br />
• IL TRATTAMENTO <strong>DEL</strong> BLOCCO<br />
PUPILLARE NEL <strong>GLAUCOMA</strong> AD ANGOLO<br />
CHIUSO E’ ESSENZIALMENTE LASER<br />
• QUANDO LA <strong>TERAPIA</strong> MEDICA NEL<br />
<strong>GLAUCOMA</strong> AD ANGOLO APERTO NON E’<br />
PIU’ EFFICACE, PRIMA DI INTERVENIRE<br />
CHIRURGICAMENTE
I LASER<br />
• LASER FOTODISTRUTTORE<br />
Nd YAG LASER<br />
• LASER FOTOCOGULATORI<br />
Argon, Kripton, a Rubino, a CO2, ecc.
IRIDOTOMIA YAG Laser<br />
• Con lo Yag Laser effettuiamo una<br />
irid<strong>it</strong>omia, cioè una soluzione di<br />
continuo(piccolo foro) nell’iride che mette<br />
in comunicazione la camera posteriore<br />
dell’occhio con quella anteriore e che ha lo<br />
scopo di ridurre un blocco pupillare relativo<br />
od assoluto.
IRIDOTOMIA
CHI TRATTARE<br />
• L’Indicazione al trattamento è rappresentata<br />
da occhi caratterizzati da blocco pupillare<br />
che inducono un restringimento dell’angolo<br />
camerulare con rischio di ipertono o peggio<br />
ancora di glaucoma acuto.
<strong>GLAUCOMA</strong> ACUTO<br />
• Si trattano occhi di pazienti affetti da<br />
glaucoma acuto.<br />
• L’iridotomia deve essere esegu<strong>it</strong>a<br />
preferibilmente con l’occhio in quiete o<br />
nelle fasi iniziali dell’attacco o dopo<br />
riduzione farmacologica del tono e<br />
dell’infiammazione
<strong>GLAUCOMA</strong> ACUTO
ALTRE PATOLOGIE<br />
• Occhi affetti da glaucoma subacuto<br />
• Occhi adelfi di occhi con attacco acuto<br />
(80%) di probabil<strong>it</strong>à di subire un attacco<br />
acuto<br />
• Occhi a rischio, cioè occhi affetti da<br />
glaucoma latente con angolo stretto
ALTRE INDICAZIONI<br />
• Altra indicazione all’iridotomia Yag Laser è<br />
rappresentata da occhi di pazienti candidati<br />
all’esecuzione di una Trabeculoplastica Argon<br />
Laser (ALT)<br />
• Recentemente si preferisce trattare la sindrome da<br />
dispersione di pigmento ed il glaucoma<br />
pigmentario al fine di ev<strong>it</strong>are il blocco pupillare<br />
“inverso” caratteristico della malattia
COMPLICANZE<br />
• La complicanza, rara, è legata al<br />
sanguinamento in camera anteriore.<br />
• Temporaneo rialzo pressorio.
TRABECULOPLASTICA ARGON LASER<br />
• Il trattamento ha lo scopo di ridurre la<br />
tensione oculare in occhi con angolo aperto<br />
mediante un ampliamento degli spazi<br />
intertrabecolari
INDICAZIONI<br />
• <strong>GLAUCOMA</strong> AD ANGOLO APERTO<br />
NON CONTROLLATO CON <strong>TERAPIA</strong><br />
MEDICA MASSIMA TOLLERATA
INDICAZIONI<br />
• Altre indicazioni sono:<br />
• Il Glaucoma Pseudoesfoliativo,<br />
• Il Glaucoma Pigmentario iniziale.
LA TECNICA<br />
• La Trabeculoplastica viene esegu<strong>it</strong>a<br />
impiegando un laser ad Argon, più<br />
raramente a Kripton od a Diodi;<br />
• Il Laser si regola con uno Spot di 50 micron<br />
un tempo di esposizione di 0,1 secondi, una<br />
potenza che varia dai 300 ai 1000 mW.<br />
• Si eseguono 80-100 spots sulla giunzione<br />
tra trabecolato pigmentato e non pigmentato<br />
per 360°
ANGOLO CAMERULARE
TRABECULOPLASTICA
COMPLICANZE<br />
• L’unica complicanza è rappresentata da un<br />
trans<strong>it</strong>orio aumento della pressione<br />
intraoculare che si verifica nelle due o tre<br />
ore dopo il trattamento ed interessa circa il<br />
20% dei pazienti
EFFICACIA<br />
• L’efficacia del trattamento viene valutata<br />
dopo circa un mese e nei pazienti affetti da<br />
Glaucoma Cronico Semplice ad angolo<br />
aperto si registra una significativa riduzione<br />
della Pressione Intraoculare che si mantiene<br />
per circa 12 mesi.
EFFICACIA A LUNGO TERMINE<br />
• I dati a lungo termine, però, mostrano che<br />
detta efficacia si perde nel 50% dei pazienti<br />
dopo 12 mesi e nel 30% nei 5 anni<br />
successivi.<br />
• Con un sostanziale insuccesso nell’ 80% dei<br />
casi trattati
CICLOFOTOCOAGULAZIONE<br />
• La CICLOFOTOCOAGULAZIONE è<br />
una tecnica ciclodistruttiva mirata a ridurre<br />
la tensione oculare mediante una distruzione<br />
selettiva del corpo ciliare.
CICLOFOTOCOAGULAZIONE<br />
• Ricordando che i corpi ciliari sono deputati<br />
alla produzione di umor acqueo, la tecnica<br />
mira ad una riduzione della produzione di<br />
acqueo impiegando l’energia termica come<br />
fonte del danno tessutale
INDICAZIONI<br />
• L’indicazione è rappresentata da occhi<br />
spenti e dolenti per ipertono, nei quali si<br />
ricerca una riduzione tensionale allo scopo<br />
di eliminare la componente algica.<br />
• GLAUCOMI REFRATTARI, cioè in<br />
quei glaucomi che non rispondono alla<br />
terapia Medica, Parachirurgica, Chirurgica.
TECNICA<br />
• Può essere eseguia con tre metodiche:<br />
• TRANSCLERALE NON A CONTATTO<br />
• TRANSCLERALE A CONTATTO<br />
• ENDOBULBARE
CICLOFOTO NON A CONTATTO<br />
• Si utilizza uno NdYAG Laser con potenza<br />
dai 800 ai 1000mj 20-30 spots per 360°.<br />
• Il fascio laser viene focalizzato attraverso<br />
l’aria sulla sclera nella zona limbare<br />
• L’elevata energia richiesta e le eccessive<br />
complicanze fanno preferire oggi la<br />
metodica a contatto.
CICLOFOTO A CONTATTO<br />
• È la metodica più diffusa .<br />
• L’energia laser viene trasmessa al corpo<br />
ciliare attraverso la sclera dopo aver<br />
posizionato una sonda a contatto del bulbo<br />
nella zona perilimbare sovrastante il corpo<br />
ciliare
CICLOFOTO ENDOBULBARE<br />
• È una metodica più complessa, utilizzata<br />
durante gli interventi di chirurgia<br />
v<strong>it</strong>reoretinica e viene condotta utilizzando<br />
un fascio laser trasmesso da una sonda<br />
inser<strong>it</strong>a nel bulbo e posta in prossim<strong>it</strong>à dei<br />
corpi ciliari.
COMPLICANZE<br />
• L’imprevedibil<strong>it</strong>à dei risultati, l’elevata<br />
infiammazione ed il rischio di marcati<br />
ipotoni lim<strong>it</strong>a l’utilizzo della tecnica a pochi<br />
casi disperati nei quali sono state tentate con<br />
insuccesso tutte le altre possibili alternative<br />
terapeutiche