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Unità Funzionale Lacrimale - ABCsalute.it

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SUPERFICIE OCULARE UP TO DATESALVAGUARDIA DELL’ ”ECOSISTEMA”≈CONGIUNTIVAS. SANTORON. LAVERMICOCCAS.C. DI OCULISTICA“OSPEDALE S. MARIA DEGLI ANGELI”ASL BAPUTIGNANO (BARI)Bari, 26-27 Giugno 2009


La congiuntiva“LA CONGIUNTIVA È UNA MEMBRANA MUCOSA CHERIVESTE LA FACCIA POSTERIORE DELLE PALPEBRE E LAPARTE ANTERIORE DEL GLOBO. SI CONTINUA CON LACUTE A LIVELLO DEL BORDO LIBERO DELLE PALPEBRE ECON LA CORNEA AL LIMBUS, IN CORRISPONDENZA DEIPUNTINI LACRIMALI SI PROLUNGA NELL’EPITELIO DEIDOTTI LACRIMALI.A LIVELLO DEL CUL DI SACCO LA PORZIONE BULBARE EQUELLA PALPEBRALE SI RIFLETTONO L’UNASULL’ALTRA.ESSE DELIMITANO UNA CAVITÀ VIRTUALE:LA CAVITÀ CONGIUNTIVALE”“H. SARAUX, MANUALE DI ANATOMIA DELL’OCCHIO”


PremessaParlare di congiuntiva non può prescindere dal fareriferimenti alle caratteristiche delle altre struttureannessiali del bulbo oculare che, nel loro insieme,cost<strong>it</strong>uiscono quella che è universalmentericonosciuta e defin<strong>it</strong>a come un'unica “un<strong>it</strong>àfunzionale lacrimale” .Per questo, oltre a descrivere le salienti caratteristichedel tessuto congiuntivale, faremo dei richiami allasuperficie corneale ed al limbus, alle palpebre, alleghiandole lacrimali ed al film lacrimale.


Caratteristiche generali• La congiuntiva rappresenta una membrana mucosa chesi muove facilmente sia contro il globo oculare siacontro le palpebre• Un comp<strong>it</strong>o essenziale della congiuntiva è la difesaimmunologica contro antigeni di vario tipo (virus,batteri e particelle varie)• L’ep<strong>it</strong>elio congiuntivale possiede cellule specialicoinvolte nelle reazioni immunologiche, come le celluledi Langerhans e linfoc<strong>it</strong>i T e B• Che possono raggrupparsi in agglomerati defin<strong>it</strong>iMALT (Mucosa Associated Lymphoid Tissues)


Caratteristiche generali• La congiuntiva ha un notevole potere rigenerante ed èintensamente innervata, così da proteggere l’occhio dainsulti ambientali• Rappresenta la sorgente di riflessi, comprese le reazionidi protezione semplice (aumento della secrezionelacrimale) e complesse (movimenti dei globi oculari edelle palpebre, movimenti generali di difesa del corpo)


Superficie OculareLa superficie oculare è composta dagli ep<strong>it</strong>elidella congiuntiva, della cornea, del limbus,della giunzione muco-epidermica e dal filmlacrimale, ma chiaramente include anche tuttele invaginazioni e le intrusioni all’interno deltessuto connettivo dell’ep<strong>it</strong>elio, che cost<strong>it</strong>uisceil supporto alla struttura delle ghiandolelacrimali principale, accessorie e delleghiandole di Meibomio


Un<strong>it</strong>à <strong>Funzionale</strong> <strong>Lacrimale</strong>Tutte queste strutture, con l’arco riflesso nervoso chele lega, cost<strong>it</strong>uiscono quella che nel 1988 Stern hadefin<strong>it</strong>o unaun<strong>it</strong>à funzionale lacrimaleQuindi l’un<strong>it</strong>à funzionale della superficie oculare èun’un<strong>it</strong>à integrata di tutti questi ep<strong>it</strong>eli che sonocontigui al margine palpebrale e si continuano sino asotto la superficie della palpebra, invaginandosinella ghiandola lacrimale e nelle ghiandoleaccessorieTutte strutture correlate fra loro grazie agli archiriflessi nervosi


Un<strong>it</strong>à <strong>Funzionale</strong>Schema delle strutture che compongonola un<strong>it</strong>à funzionale lacrimale


Archi RiflessiSchema delle strutture che compongonogli archi riflessi


Archi RiflessiLe informazioni afferenti sens<strong>it</strong>ive dalla cornea e dalla congiuntiva viaggianolungo la branca oftalmica del trigemino (V° nervo cranico), attraversano ilganglio trigeminale e raggiungono il nucleo trigeminale spinale localizzato neltronco cerebrale dove si effettua la prima sinapsi; da qui le informazioniraggiungono il ponte, dove avviene l’integrazione dei messaggi con altreinformazioni corticali e spinali e da qui vengono inviate informazioni al midollospinale ed al ganglio cervicale superiore della catena simpatica paravertebrale


Archi RiflessiLe fibre efferenti dal ponte, attraverso il nervo faciale (VII° nervocranico), si portano al ganglio pterigo-palatino, posto in prossim<strong>it</strong>àdell’orb<strong>it</strong>aDa qui le fibre post sinaptiche raggiungono la gh. <strong>Lacrimale</strong> principale e leaccessorie stimolandone la secrezione, modulando il trasporto di acqua eproteine


FeedbackI meccanismi di feedback che derivano da queste correlazioni nervoseconsentono alle strutture dell’un<strong>it</strong>à funzionale lacrimale di rispondere in manierasimultanea ad un singolo stimolo: anomalie od alterazioni patologiche a carico diuno di tali elementi comportano modifiche nella funzional<strong>it</strong>à degli altri.Quindi l‘integr<strong>it</strong>à anatomica degli archi riflessi è fondamentale per l’integr<strong>it</strong>àdella superficie oculare, per il trofismo ed il turnover cellulare e ne rappresentail principale meccanismo di difesa funzionale


Funzioni della Superficie Oculare•Ottica•Protezione delle strutture oculari•Interazione con le condizioni ambientalilocali ed esterne


La CongiuntivaLa congiuntiva è una membrana mucosa composta daun ep<strong>it</strong>elio cilindrico pluristratificato con cellule diLangherans e melanoc<strong>it</strong>i; l’aspetto peculiaredell’ep<strong>it</strong>elio congiuntivale è la presenza delle celluleglobose o mucipare. Esse rappresentano circa il 7%della popolazione delle cellule basali ep<strong>it</strong>eliali, sonocirca 1.5 milioni e sono più numerose nei settoriinfero-nasali della congiuntiva bulbare e incorrispondenza della plica semilunare.


Struttura della congiuntivaEp<strong>it</strong>elio congiuntivaleCellula mucipara


Cellule CaliciformiLe cellule globose possono anche aggregarsi informazioni intraep<strong>it</strong>eliali:• cripte di Henle (invaginazioni della congiuntivalocalizzate soprattutto a livello dei fornici)• ghiandole di Manz (diverticoli della mucosalocalizzati intorno al limbus)Le cellule caliciformi secernono il gel che cost<strong>it</strong>uisce lamucina della superficie oculare.


La CorneaLa cornea è formata da un ep<strong>it</strong>elio squamoso noncheratinizzato di circa 50 µ di spessore, organizzato in5-7 strati cellulari regolari. Le cellule squamose piùsuperficiali mostrano una caratteristica superficie connumerose micropliche e microfilamenti la cuifunzione è quella di ampliare la superficie di contatto,aumentare l’adesiv<strong>it</strong>à del film lacrimale e favorire ladiffusione delle sostanze e i processi di trasportoattivo.


Ep<strong>it</strong>elio CornealeEp<strong>it</strong>elio corneale


Ep<strong>it</strong>elio CornealeL’ep<strong>it</strong>elio corneale esiste in uno stato di dinamicoequilibrio, in cui le cellule superficiali differenziatee programmate per morire (apoptosi) sonocostantemente desquamate nel film lacrimaleL’ep<strong>it</strong>elio corneale può essere diviso in trecompartimenti: limbus, cornea periferica e corneacentrale. Al fine di mantenere indenne la superficieoculare, i cheratinoc<strong>it</strong>i basali limbari proliferano,migrano, si stratificano e si differenziano


Ep<strong>it</strong>elio CornealeL’ep<strong>it</strong>elio corneale va incontro ad un rinnovamentocontinuo;lo strato basale, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o daTransient Amplifyng Cells (TAC)in diverso stadio di differenziazione,realizza un turn over completo ogni 6-7 giorni,originando cellule che andranno a cost<strong>it</strong>uiregli strati sovrastanti, intermedio ed esterno


Cellule StaminaliLa regione limbare rappresenta la sede delle cellule staminali dell’ep<strong>it</strong>elio cornealeLe cellule degli ep<strong>it</strong>eli della superficie oculare sono in costante turn over.Le cellule staminali corneali (CS) sono s<strong>it</strong>e negli strati basali del limbus da cui proliferano,migrano, si differenziano in cellule amplificanti di transizione (CAT), in cellule postm<strong>it</strong>otiche(CPM)ed infine desquamano nel film lacrimale (ipotesi X, Y, Z di Thoft,) come celluledifferenziate terminali (CDT)


Limbus Sclero-Corneale• Il limbus rappresenta una barriera cellulare caratterizzatada un ep<strong>it</strong>elio di 10-12 strati, contenente melanoc<strong>it</strong>i,cellule di Langerhans ed una rete di vasi ematici. Adifferenza dell’ep<strong>it</strong>elio congiuntivale, il limbus è privo dicellule globose.• Lo stroma limbare è organizzato in dig<strong>it</strong>azionifibrovascolari, chiamate palizzate di Vogt. Esse sialternano a dig<strong>it</strong>azioni ep<strong>it</strong>eliali, in cui la dens<strong>it</strong>à dellecellule basali ep<strong>it</strong>eliali è massima. Le palizzate di Vogtsono più evidenti nei settori corneali superiore e inferioree si irradiano nello stroma per circa 1-2 mm.• Recentemente, a livello limbare, è stata identificataun’altra struttura, la Limbal Ep<strong>it</strong>helial Crypt (LEC), cherappresenta una vera e propria nicchia localizzata inprofond<strong>it</strong>à nella sostanza propria del limbus.


Palizzate di Vogt


Ep<strong>it</strong>elio LimbareNormalmente, la cellula staminale negli strati basali del limbus si duplica formando una nuovacellula staminale che arricchisce il pool di cellule staminali e genera una cellula amplificante d<strong>it</strong>ransizione giovane, che a sua volta, è capace di generare altre cellule amplificanti di transizionegiovani che possono dare v<strong>it</strong>a ad altre cellule amplifìcanti mature o cellule terminalidifferenziate, modulando il loro potenziale e la loro veloc<strong>it</strong>à proliferativa.


Ep<strong>it</strong>elio LimbareIn caso di stimolo, più cellule staminali vengono reclutate e genereranno più cellule staminali ecellule amplificanti di transizione giovani. Queste ultime daranno v<strong>it</strong>a ad altre cellule amplificantidi transizione che più rapidamente si divideranno sfruttando tutto il loro potenziale replicativofino a creare cellule più mature e differenziate in grado di dare cellule terminali differenziate


Ep<strong>it</strong>elio Limbare• In condizioni fisiologiche, non tutte le cellule amplificanti di transizioneutilizzerebbero la loro piena capac<strong>it</strong>à riproduttiva per diventare celluledefin<strong>it</strong>ivamente differenziate.• Il ciclo v<strong>it</strong>ale delle cellule amplificanti di transizione varia in funzionedella richiesta tissutale di cellule.• In condizioni fisiologiche hanno un ciclo v<strong>it</strong>ale di circa 60 ore. Questopuò diventare più breve, fino a 18 ore, in condizioni di stimolo.L’aumento della capac<strong>it</strong>à proliferativa delle cellule amplificanti di transizione comportauna serie di effetti come:‣la riduzione della possibil<strong>it</strong>à di comparsa di un errore genetico, che può verificarsi alivello delle cellule staminali (CS)‣l’approvvigionamento di nuove cellule che sono in uno stato di differenziazione piùvicino alle cellule differenziate terminali (TDC)


C<strong>it</strong>oscheletroIl c<strong>it</strong>oscheletro delle strutture ep<strong>it</strong>eliali è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>ofondamentalmente da microfilamenti proteiciinsolubili in acqua:le c<strong>it</strong>ocheratine (CK)Queste sono diversamente rappresentate a secondadella sede ep<strong>it</strong>eliale:‣cornea, CK3 / CK12‣congiuntiva, CK13 / CK4‣limbus, CK19


Film <strong>Lacrimale</strong>Il film lacrimale è composto dai secreti delle ghiandole lacrimali principali eaccessorie, delle ghiandole palpebrali, delle cellule mucipare o globose dellacongiuntiva e dagli ep<strong>it</strong>eli non ghiandolari della cornea e della congiuntiva.


Film <strong>Lacrimale</strong>Studi recenti hanno meglio analizzato la struttura del film e hanno evidenziatoche questo non è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da tre strati distinti e separati:in realtà la componente mucinosa è presente in tutto lo spessore del filmlacrimale e la componente acquosa non è da considerarsi pura.Quindi, la classica struttura trilaminare del film è stata rivista e, oggi, si tende aconsiderare una struttura a due strati:‣uno strato muco-acquoso, in cui la concentrazione di mucina decresce dallasuperficie della cornea in direzione‣dello strato più esterno lipidico.


Film <strong>Lacrimale</strong>‣La componente lipidicacontribuisce alla stabil<strong>it</strong>à del pool lacrimale r<strong>it</strong>ardandol’evaporazione del film, ev<strong>it</strong>andone la contaminazione conlipidi polari prodotti dalle ghiandole sebacee delle palpebre‣La componente acquosacontiene in forma disciolta sali inorganici, glucosio, urea,proteine come le IgA secretorie, la lattoferrina, il lisozima,le glicoproteine‣La componente mucinosaè cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a principalmente da glicoproteine associate ad unamiscela di elettrol<strong>it</strong>i proteici e di materiale cellulare


Film <strong>Lacrimale</strong>


MucineLe mucine sono glicoproteine, ad alto pm, checost<strong>it</strong>uiscono l’interfaccia tra ep<strong>it</strong>eli umidi e ambiente.Per la loro capac<strong>it</strong>à idrofilica, attraggono e trattengonol’acqua sulla superficie oculare impedendone ladisidratazione.


Mucine di MembranaAlle mucine associate alla membrana, secrete dallecell. ep<strong>it</strong>eliali, appartengono, in particolare, le mucineMUC1 - MUC4 - MUC16che restano adese alla membrana cellulare e cost<strong>it</strong>uisconol’interfaccia ep<strong>it</strong>elio-film lacrimale


Mucine di SecrezioneAlle mucine di secrezione secrete dalle cellule caliciformimucipare della congiuntiva, appartengono, in particolare,le MUC5ACLa gh. <strong>Lacrimale</strong> secerne invece una piccola mucinasolubile defin<strong>it</strong>a MUC7.


‣Lubrificante: consente l’ammiccamento senza attr<strong>it</strong>iFunzioni del Film <strong>Lacrimale</strong>‣ Trofica: protegge la cornea e la congiuntivadall’essiccazione e consente l’assorbimento dei principinutr<strong>it</strong>izi, sostiene la disidratazione della cornea grazie allapropria iperosmolar<strong>it</strong>à‣Ottica: correggendo le irregolar<strong>it</strong>à di superficie mantiene ilpotere refrattivo‣Difensiva: ha un ruolo nei meccanismi di difesaimmunologica contro le infezioni‣Protettiva: contribuisce alla protezione dai raggi uv e ir


Palpebre e Film <strong>Lacrimale</strong>L’apertura e la chiusura delle palpebre determinano l’areaesposta della superficie oculare ed influisconosull’evaporazione del fluido.Un completo e frequente ammiccamento è necessario a ridurrel’area di esposizione oculare ed a ridurre il tempo diesposizione.L’ammiccamento palpebrale è responsabile del deflusso dellelacrime e della loro clearance dalla superficie oculare.


Test DiagnosticiI° LIVELLODIAGNOSTICAII° LIVELLOIII° LIVELLO


Test Diagnostici: I° livello‣Anamnesi‣E. obiettivo generale‣E. obiettivo oftalmologico‣E. lampada a fessura‣Estesiometria‣Test quant<strong>it</strong>ativi‣Test qual<strong>it</strong>ativi


Test Diagnostici: I° livelloSCHIRMER I (secrezione riflessa)Test quant<strong>it</strong>ativiSCIRMER II (s. riflessa) con stim. nasaleJONES (s. basale) con anestesia di superf.


Test Diagnostici: I° livelloF-BUT invasivo con fluoresceinaNI-BUT non inv. con tearscopeTest qual<strong>it</strong>ativiSNI-BUT non inv. tempo disagio soggettivoOPI Ocular Protection Index rapporto F-BUTIBIIBI Inter Blinking Interval rapp. n.ammicc. x min.60COLORAZIONI


Test Diagnostici: I° livelloTest qual<strong>it</strong>ativiIBIOPIintervallo fra 2 ammiccam. in fase letturase OPI ≥ 1 superficie protettase OPI < 1 superficie non protettaQuando il tempo di rottura del film (FBUT) è più brevedell’intervallo di ammiccamento (IBI) gli occhi sono esposti alrischio di danno focale della superficie oculare


Test Diagnostici: I° livelloFLUORESCEINAfilm e giunzioni intercellulariColorazioniVERDE LISSAMINAcellule degenerate e mucoROSA BENGALAsuperfici non protette dalla mucina


Test Diagnostici: II° livello‣Tearscopegriglie che si proiettano sulla superficie anche per valutare lostrato lipidico e i menischi‣Clearanceturnover della fluoresceina‣Fearningtest di felcizzazione del muco‣C<strong>it</strong>ologiaesame per impressione o per brush


Test Diagnostici: III° livello‣Osmolar<strong>it</strong>à‣Evaporimetria‣Ph‣Lattoferrina‣lisozima‣Indagini immunoistochimichesu c<strong>it</strong>ologia ed istologia


ConclusioniL’importanza dell’integr<strong>it</strong>à anatomo-funzionale del complessocongiuntiva –limbus –cornea è ancor più evidente in caso dichirurgia che coinvolga queste strutture.Infatti è ormai pratica universalmente riconosciuta edutilizzata nella chirurgia dello pterigion, per esempio, quelladell’innesto di un lembo libero congiuntivale con rispettodell’anatomia della struttura, per lim<strong>it</strong>are la rispostainfiammatoria all’insulto chirurgico ed al sovvertimentodell’arch<strong>it</strong>ettura tissutale, che si traduce nella recidiva.Si raccomanda quindi il massimo rispetto nella ricostruzionechirurgica di queste strutture anche per lim<strong>it</strong>are il piùpossibile il disconfort del paziente nel decorso postoperatorio.

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