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Fabio Aru

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una probabile azione antitumorale, antiinfiammatoria<br />

e di fludificazione del sangue,<br />

ma in concentrazioni molto basse, mentre<br />

è buono il contenuto proteico e lipidico,<br />

con prevalenza di acidi grassi monoinsaturi<br />

(acido oleico – 54% c.a.) e discrete<br />

percentuali di polinsaturi (principalmente<br />

acido linoleico 12,5% c.a.) e di uno degli<br />

acidi grassi più aterogeni, l’acido palmitico<br />

(26,7% c.a.). Si può concludere che prima<br />

di decantare come eccezionali e portentose<br />

le qualità di questo frutto, la prudenza è<br />

d’obbligo: gli attuali studi scientifici che riguardano<br />

l’Açai lo classificano sicuramente<br />

come un ottimo antiossidante, ma altri<br />

frutti più comuni e più facilmente reperibili<br />

hanno altrettante e ugualmente ottime caratteristiche<br />

in tal senso. Il suo consumo<br />

è certamente da raccomandare, ma senza<br />

esasperarne virtù e decantare proprietà<br />

inesistenti.<br />

antocianine – antiossidanti tipici della frutta<br />

con tonalità rosso scure, blu e nere,<br />

come uva e mirtillo – che hanno un effetto<br />

protettivo sul micro e macrocircolo (utili<br />

in presenza di fragilità capillare e relative<br />

manifestazioni). Proprio come nell’uva,<br />

le antocianidine, i relativi glicosidi e gli altri<br />

polifenoli, si concentrano nella buccia,<br />

raggiungendo concentrazioni superiori a<br />

quelle dei frutti di bosco. Ma, in ogni caso,<br />

il potere antiossidante complessivo è paragonabile<br />

a quello di altri frutti noti da tempo<br />

per le stesse proprietà, tanto che per uno<br />

studio americano del 2008, il valore antiossidante<br />

del succo di Açai risulta inferiore a<br />

quello del succo di melograno, del vino rosso,<br />

del mirtillo, anche se superiore a quello<br />

dei succhi di arancia, mela e del tè freddo.<br />

Le bacche di Açai possiedono discrete,<br />

ma non certo eccezionali, percentuali di<br />

calcio, ferro e vitamine A e C, oltre che una<br />

massiccia presenza di fibre e fitosteroli.<br />

È presente il Resveratrolo, un fenolo non<br />

flavonoide contenuto principalmente nella<br />

buccia dell’acino d’uva, a cui è attribuita

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