Laser Scanning: principi - Circe
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<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>:<br />
<strong>principi</strong>, acquisizione e trattamento dati
<strong>Laser</strong> Scanner: <strong>principi</strong><br />
Luce:<br />
•forma di energia ottimale per l’estrazione di informazioni dimensionali<br />
•si riferisce in particolare alle radiazioni visibili all’occhio umano<br />
Teoria crepuscolare (xvii)<br />
Teoria ondulatoria (xvii-xix)<br />
Teoria quantistica<br />
Luce= onda elettromagnetica caratterizzata<br />
da una velocità di propagazione nel mezzo in<br />
cui viene trasmessa, una frequenza, una<br />
lunghezza d’onda<br />
l=c/f
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Sistemi di misura 3d:<br />
interazione luce - materia<br />
Alterazioni:<br />
1. Assorbimento<br />
2. Trasmissione<br />
3. Riflessione Speculare<br />
Diffusa
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Sistemi di misura 3d:<br />
Le tecniche ottiche per misurare la forma sono di varia derivazione, ma<br />
generalmente provengono dalla metrologia industriale.<br />
• Sono non invasive (l’interazione con l’oggetto è ridotta al minimo) e quindi molto<br />
adatte per la diagnostica di oggetti fragili.<br />
• Risentono molto delle variazioni di riflettività della superficie dell’oggetto da<br />
misurare.<br />
• Stanno solo recentemente (fotogrammetria esclusa) affermandosi nel campo<br />
della diagnostica per la conservazione.<br />
Le tecniche ottiche si possono dividere in attive o passive a seconda della necessità<br />
di “illuminare” o meno l’oggetto da misurare.<br />
• La maggior parte delle tecniche ottiche sono attive.<br />
• Molto spesso le tecniche attive richiedono bassa luce ambiente per funzionare al<br />
meglio.<br />
• Quando occorre fare delle misure sul posto, ove la luce ambiente non sia<br />
controllabile, le tecniche attive sono generalmente svantaggiate.
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Metodo: intersezione in avanti<br />
Metodo: coordinate polari<br />
Sistemi di misura 3d:<br />
Passivi<br />
• Teodolite<br />
• Fotogrammetria<br />
Attivi<br />
• Range camera<br />
Triangolazione<br />
•Singolo spot<br />
•Piano luminoso singolo<br />
•Piani luminosi multipli (Proiezione di pattern)<br />
• Scanner laser<br />
Misure di distanza<br />
•Tempo di volo (TOF)<br />
•Pulsato<br />
•Modulazione continua<br />
•Interferometria<br />
•Multiwavelenght<br />
•olografia
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Sensori a triangolazione<br />
• Range camera basata su spot laser<br />
• Sensori a lama di luce<br />
• Sistemi a luce strutturata<br />
z A<br />
sorgente luminosa<br />
x A<br />
a<br />
b<br />
baseline<br />
a<br />
b<br />
Noti da<br />
calibrazione<br />
b<br />
traccia luminosa<br />
oggetto<br />
lente<br />
sensore<br />
distanza focale
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Sensori a lama di luce<br />
• L’oggetto viene analizzato<br />
mediante una “lama” di luce<br />
ed una o più telecamere a<br />
CCD ne registrano il profilo da<br />
punti di vista diversi.<br />
• La posizione spaziale dei punti<br />
sul profilo è ricavata per<br />
triangolazione.<br />
• La linea viene mossa rispetto<br />
all’oggetto e viene registrato<br />
un insieme di profili.<br />
laser<br />
Telecamera:<br />
CCD:KAF 1400<br />
risoluzione:1300x1030pixel<br />
Dim. pixel=6.7 m<br />
CCD<br />
immagine<br />
<strong>Laser</strong>:<br />
lunghezza onda =670nm<br />
angolo di espansione:60°<br />
P=30mW<br />
oggetto
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Sistema di misura:<br />
il pre-prototipo di laboratorio
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: <strong>principi</strong><br />
Nuvola strutturata<br />
Pre-view in falso colore
<strong>Laser</strong> Scanner: <strong>principi</strong><br />
Sensori a luce strutturata (pattern)<br />
• La tecnica ottica della luce strutturata sfrutta la proiezione di “codici” luminosi<br />
sulla superficie da misurare.<br />
• Il “codice” più semplice è costituito da un reticolo di linee parallele.<br />
•Osservata sotto un angolo diverso da<br />
quello di proiezione, l’immagine di un<br />
reticolo proiettato appare deformata.<br />
•La posizione delle linee, vista da O,<br />
cambia in proporzione all'altezza h della<br />
superficie rispetto ad un ideale piano di<br />
riferimento S.<br />
•Gli spostamenti angolari ± sono misurati<br />
sulla immagine della superficie ripresa da<br />
una telecamera posta in O.<br />
Immagine con reticolo<br />
Immagine “pulita”<br />
Solo reticolo<br />
-h<br />
+h<br />
Mappa<br />
S<br />
Telecamera CCD<br />
Proiettore di linee
<strong>Laser</strong> Scanner: classificazione<br />
In base alla portata nominale i scanner laser terrestri possono essere classificati in:<br />
strumenti a piccola portata (< 1 m):<br />
•triangolatori, precisioni sub-millimetriche<br />
strumenti a media portata (1 m 50 m):<br />
•distanziometrici o triangolatori, precisioni da 0.2 mm a 6 mm<br />
strumenti a lunga portata (50 m<br />
1000 m):<br />
•distanziometrici, precisioni centimetriche<br />
→TOF o misuratori di fase
<strong>Laser</strong> Scanner: classificazione<br />
• PARAMETRI DEL RILIEVO<br />
–frequenza di scansione (fino a 83.000 punti al<br />
secondo!)<br />
–altezza di volo<br />
–angolo di apertura (swath)<br />
–numero di echi (fino a 5): generalmente “First & Last<br />
pulse” (F/L)<br />
• PRINCIPALI VANTAGGI<br />
- Altissima produttività: “nubi” di milioni di punti 3D<br />
-Alta qualità metrica (sqm = 10-20 cm)<br />
- Altissima densità di dati (1-30 pti/mq)<br />
-Indipendenza dall’illuminazione ambientale<br />
- Informazione radiometrica del segnale<br />
- Possibilità di “bucare” la vegetazione<br />
• PRODUZIONE (SEMI-)AUTOMATICA di<br />
–Modelli Digitali della Superficie e del Terreno<br />
–Modelli 3D di pendici, alvei fluviali e bacini montani<br />
–Stima della biomassa boschiva<br />
–Stima della volumetria dell’edificato urbano<br />
Modellazione dell’edificato urbano<br />
…
<strong>Laser</strong> Scanner: classificazione<br />
<strong>Laser</strong> Scanner<br />
distanziometrici<br />
(Time of Flight TOF)<br />
Il laser emette un continuo fascio di<br />
luce infrarossa che una lente di<br />
emissione dirige verso il punto da<br />
rilevare.<br />
Il segnale di ritorno è intercettato da<br />
una lente di ricezione che convoglia<br />
il raggio all’interno di un fotodiodo;<br />
questo ultimo trasmette<br />
l’indicazione di captazione<br />
attraverso un impulso elettrico.<br />
Il tempo intercorso tra l’emissione e<br />
la ricezione è quantificato da un<br />
orologio stabilizzato al quarzo, il<br />
quale a sua volta invia il dato ad un<br />
micro processore interno allo<br />
strumento, che determina la misura<br />
della distanza.<br />
Specchio<br />
rotante<br />
Emettitore<br />
Oggetto
<strong>Laser</strong> Scanner: parametri qualitativi<br />
La precisione e la portata non sono che due degli aspetti che devono essere considerati per<br />
stabilire la qualità di uno strumento laser scanner nel rilievo di un particolare oggetto (forma,<br />
dimensione, natura, localizzazione).<br />
Non meno importanti risultano:<br />
• velocità di acquisizione;<br />
• risoluzione di scansione e divergenza di raggio laser;<br />
• portata reale;<br />
• campo di misura;<br />
• riconoscimento automatico di segnali;<br />
• acquisizione RGB;<br />
• autonomia operativa;<br />
• maneggevolezza;<br />
• software di acquisizione e di gestione.
<strong>Laser</strong> Scanner: parametri qualitativi
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: elaborati ottenibili
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: elaborati ottenibili
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
La tecnica laser scanner mette a disposizione uno<br />
strumento che, in modo autonomo acquisisce<br />
milioni di punti 3D.<br />
L’acquisizione avviene senza alcun criterio logico:<br />
in genere ci saranno molti punti dove non servono<br />
(su superfici lisce) e pochi o nessuno dove sono<br />
necessari (lungo le linee di discontinuità). Nel rilievo<br />
architettonico e urbanistico i problemi da affrontare<br />
sono più complessi che nelle applicazioni aeree: le<br />
discontinuità (break-lines) sono la regola e il fattore<br />
economico è fondamentale .<br />
Le dimensioni degli oggetti e le precisioni richieste<br />
variano in un ampio spettro: dai 5 cm richiesti nelle<br />
applicazioni urbanistiche al millimetro o anche<br />
meno richiesto nel rilievo dei particolari decorativi e<br />
nella riproduzione di particolari.<br />
Rilievo topografico - fotogrammetrico<br />
Se il “controllo” dell’acquisizione<br />
viene meno occorre aumentare il<br />
“controllo” nel trattamento dei<br />
dati.<br />
Rilievo con laser scanner
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
Trattamento dati<br />
Interno: filtri<br />
A - Selezione dati.<br />
B – Filtratura.<br />
C – Decimazione.<br />
Esterno: georeferenziazione e<br />
orientamento<br />
D – Su punti topografici:<br />
rototraslazione nello spazio.<br />
E - Nuvola su nuvola:<br />
rototraslazione nello spazio.<br />
F - Triangolazione spaziale<br />
(cfr. triangolazione aerea a<br />
modelli indipendenti).
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
A - Selezione dati<br />
Si tratta di selezionare dall’intera<br />
nuvola solo i punti che riguardano la<br />
zona di interesse.<br />
Non si compie nessun<br />
ricampionamento spaziale dei punti.
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
B – Filtratura (eliminazione noise)<br />
Si tratta eliminare quei punti che hanno<br />
una alta probabilità di non appartenere<br />
alla superficie dell’oggetto<br />
Una causa è ad esempio il rumore<br />
(noise)<br />
Si utilizzano filtri robusti come p.e.<br />
quelli sulla mediana.
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
C – Decimazione<br />
Si tratta diminuire la densità spaziale<br />
dei punti (ricampionamento) per<br />
renderla omogenea e congruente<br />
rispetto alla scala nominale del rilievo<br />
da svolgere.<br />
Spesso i punti vengono allo stesso<br />
tempo grigliati (spaziati in modo<br />
regolare) utilizzando un octree).
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
D – Georeferenziazione delle nuvole sui punti topografici<br />
A<br />
B<br />
Si tratta di una rototraslazione nello<br />
spazio (6 parametri: 3 traslazioni<br />
e 3 rotazioni) di ogni nuvola nel<br />
sistema globale.<br />
C<br />
Fasi operative:<br />
• riconoscimento dei punti<br />
omologhi sulle nuvole e sul file<br />
dei punti topografici;<br />
• rototraslazione di ogni nuvola nel<br />
sistema topografico;<br />
• unione delle nuvole.
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
E - Nuvola su nuvola: rototraslazione di una nuvola nel sistema<br />
interno di un’altra<br />
A<br />
B<br />
Non esiste un sistema esterno di<br />
riferimento<br />
Si sceglie il sistema di una nuvola<br />
come sistema globale<br />
C<br />
Fasi operative:<br />
• riconoscimento automatico dei<br />
“punti di passaggio” (target) sulle<br />
nuvole;<br />
• rototraslazione di ogni nuvola nel<br />
sistema “nuvola di riferimento”;<br />
• unione delle nuvole.
<strong>Laser</strong> Scanner: <strong>principi</strong><br />
E - Nuvola su nuvola: algoritmi ICP<br />
MeshAlign / MeshMerge tools
<strong>Laser</strong> <strong>Scanning</strong>: trattamento dati<br />
F -Triangolazione spaziale<br />
(rif. triangolazione aerea<br />
per modelli indipendenti)<br />
A<br />
C<br />
B<br />
E’ la somma dei due metodi<br />
precedenti: si usano sia punti di<br />
passaggio che punti di appoggio<br />
Garantisce un ottimo controllo<br />
minimizzando i punti di appoggio<br />
Fasi operative:<br />
• riconoscimento dei “punti di<br />
passaggio” (target) sulle nuvole;<br />
• individuazione dei punti di<br />
appoggio<br />
• stima simultanea dei parametri di<br />
rototraslazione di ogni nuvola<br />
• rototraslazione di ogni nuvola nel<br />
sistema globale;<br />
• unione delle nuvole.