PDF (Tutti i numeri dei sovesci estivi) - Accesso alla base dati ...
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sapere per fare<br />
<strong>Tutti</strong> i <strong>numeri</strong><br />
<strong>dei</strong> <strong>sovesci</strong> <strong>estivi</strong><br />
di FRANCESCA CHIARINI *, LUCA CONTE **<br />
D<strong>alla</strong> sperimentazione condotta nel 2005 da Veneto Agricoltura sono stati ottenuti molti <strong>dati</strong><br />
utili agli agricoltori per scegliere in modo consapevole le specie più adatte al miglioramento<br />
della fertilità <strong>dei</strong> propri terreni<br />
Grano saraceno<br />
Da circa 3 anni presso il Centro Sperimentale “Po di Tramontana”<br />
situato a Rosolina (Rovigo) si stanno conducendo<br />
prove sperimentali sulle specie da <strong>sovesci</strong>o estive<br />
e autunno-primaverili. Il nostro gruppo di lavoro opera tenendo<br />
conto delle indicazioni ricevute da agricoltori e tecnici che operano<br />
nel settore dell’agricoltura biologica nel Veneto.<br />
L’obiettivo di questa sperimentazione, che nel suo complesso sta<br />
interessando anche i <strong>sovesci</strong> primaverili e quelli autunno-vernini,<br />
è stato quello di ottenere <strong>dati</strong> sulle caratteristiche produttive e<br />
chimiche delle diverse essenze impiegabili per il <strong>sovesci</strong>o estivo<br />
per colmare una mancanza di informazioni di cui i nostri agricoltori<br />
sentono il peso. Infatti, soprattutto a livello nazionale, i<br />
<strong>dati</strong> sperimentali messi a disposizione degli agricoltori sulle quantità<br />
di semina, biomassa prodotta, competitività con le erbe infestanti,<br />
composizione chimica delle essenze da <strong>sovesci</strong>o estive, ma<br />
anche autunnali e primaverili, sono molto pochi.<br />
Impostazione della prova sperimentale<br />
La sperimentazione è stata condotta su terreno di tipo francosabbioso,<br />
da diversi anni interessato d<strong>alla</strong> coltivazione di ortaggi,<br />
cereali e erbe foraggere con il metodo biologico.<br />
Le essenze adatte al <strong>sovesci</strong>o estivo hanno esigenze termiche elevate<br />
e, nella pianura padana, normalmente sono seminate tra la<br />
fine di maggio e i primi di agosto. Nel nostro caso, abbiamo<br />
preparato il letto di semina tra l’11 e il 13 luglio con una vangatura<br />
del terreno <strong>alla</strong> profondità di circa 30 cm, seguita da un<br />
unico passaggio di erpice rotante. Prima delle lavorazioni, avevamo<br />
distribuito 20 q/ha di borlanda fluida (al 3% di N e 6%<br />
di K20) in modo da uniformare sufficientemente la fertilità chimica<br />
delle parcelle su cui poi avremmo coltivato le varie essenze<br />
da <strong>sovesci</strong>o. Questa azione si è resa necessaria perché le diverse<br />
parcelle sperimentali in precedenza erano state interessate<br />
d<strong>alla</strong> coltivazione di specie differenti (caratterizzate da diverse<br />
esigenze nutrizionali, qualità e quantità <strong>dei</strong> residui colturali e,<br />
di conseguenza, diverse fertilità residue).<br />
Il campo sperimentale è stato suddiviso in parcelle singole da<br />
147 m 2 su cui, tra il 14 e il 18 luglio, sono state seminate a spaglio<br />
le varie essenze con successivo interramento a mano; per<br />
l’interramento <strong>dei</strong> semi di grandi dimensioni, come quelli della<br />
soia e del fagiolo rampicante, è stato necessario fare <strong>dei</strong> solchetti<br />
mediante zappatura manuale.<br />
La dimensione ridotta delle parcelle sperimentali non ci ha permesso<br />
di meccanizzare le operazioni di semina. Il calcolo della<br />
quantità di semente da utilizzare è stato fatto aumentando del<br />
30% le dosi normalmente usate per le semine con seminatrice:<br />
questa correzione si è resa necessaria per compensare la peggiore<br />
distribuzione prodotta d<strong>alla</strong> tecnica a spaglio (tab. 1).<br />
Dal 28 di settembre al 12 di ottobre, in corrispondenza dello<br />
stadio di piena fioritura (il momento ottimale per la trinciatura<br />
e l’interramento) abbiamo prelevato da ogni parcella 4 campioni<br />
di vegetazione coprente 1 m 2 di terreno, per poi pesarli,<br />
classificarli e studiare la parte composta d<strong>alla</strong>/e specie da <strong>sovesci</strong>o<br />
e la parte composta dall’eventuale flora infestante (tab. 2).<br />
Dopodiché si è proceduto all’interramento della biomassa trinciata<br />
tramite vangatura; operazione che è consigliabile limitare<br />
ai primi 30 cm di profondità, per far sì che l’apporto di sostanza<br />
organica si concentri nel primo strato fertile del terreno,<br />
a meno che la massa da interrare non sia così abbondante<br />
da far propendere per una lavorazione più profonda o una leggera<br />
aratura.<br />
I risultati<br />
Va subito precisato che, per motivi pratici, la nostra sperimentazione<br />
si è limitata <strong>alla</strong> sola analisi della biomassa epigea (cioè<br />
quella che cresce fuori dal terreno: fusti, foglie, fiori, eventuali<br />
frutti immaturi), essendo altrimenti difficoltoso il prelievo e la<br />
stima anche di quella ipogea (nel nostro caso gli apparati radi-<br />
36
cali). Per questo motivo i <strong>dati</strong> ottenuti si possono considerare<br />
una stima per difetto del reale apporto di sostanza organica e<br />
principi nutritivi al terreno da parte <strong>dei</strong> rispettivi erbai. D’altronde,<br />
considerate le caratteristiche pedologiche del campo<br />
sperimentale (franco di coltivazione minore di 50 cm) e le nostre<br />
osservazioni sul campo (prova della vanga), possiamo concludere<br />
che l’apporto di biomassa da parte delle radici non sia<br />
stata predominante sul quantitativo totale apportato.<br />
Produzione di sostanza secca<br />
<strong>Tutti</strong> i sorghi hanno dato ottime produzioni di sostanza secca,<br />
in particolare il sorgo ibrido cv Mataco e lo zuccherino.<br />
Anche il miglio perlato ha dato discreti risultati sia coltivato<br />
in purezza che in diversi miscugli, compreso il miscuglio di 9<br />
specie.<br />
La bassa produttività del grano saraceno sia come biomassa fresca<br />
che come sostanza secca, trova parziale conferma nei nostri<br />
<strong>dati</strong> sperimentali del 2004 (Risultati Sperimentali 2004, Centro<br />
‘Po di Tramontana’, Veneto Agricoltura) in cui la massa fresca<br />
era superiore a quella del miglio ma inferiore in sostanza<br />
secca. Questa caratteristica la colloca tra le specie (come molte<br />
appartenenti alle leguminose) che apportano poca fibra e per<br />
questo solitamente più veloci delle graminacee a essere degradate<br />
dai microrganismi e quindi più ‘pronte all’uso’ per la coltura<br />
successiva.<br />
Panoramica del campo sperimentale<br />
(a sinistra grano saraceno, a destra miscuglio di 9 specie)<br />
Competizione con le erbe infestanti<br />
In generale si è rilevata una buona capacità delle essenze da <strong>sovesci</strong>o<br />
di competere con le erbe infestanti spontanee o riseminate<br />
dalle colture precedenti: le percentuali di riduzione in peso<br />
di specie spontanee rispetto al testimone non seminato vanno<br />
da un minimo di 32% a un massimo del 99%, con un valore<br />
medio del 77%. La migliore capacità di competere con le<br />
Tab.1<br />
Tipodi <strong>sovesci</strong>o<br />
Densità e date di semina delle essenze da <strong>sovesci</strong>o estive<br />
Specie botaniche<br />
Famiglia<br />
botanica<br />
Cultivar<br />
Densità di semina<br />
a spaglio<br />
(kg/ha)<br />
Data di<br />
semina<br />
Data di<br />
prelievo<br />
campioni<br />
Panico Setaria italica Graminacee Panorama 65 14-07-05 28-09-05<br />
Miglio perlato Pennisetum glaucum Graminacee PP102M 65 14-07-05 10-10-05<br />
Sorgo gentile o sudanese (1-2 sfalci) Sorghum vulgare var. sudanense Graminacee Piper 52 14-07-05 11-10-05<br />
Sorgo ibrido (3-4 sfalci) Sorghum vulgare x S.v. var. sudanense Graminacee Mataco 52 14-07-05 12-10-05<br />
Sorgo zuccherino (unico sfalcio) Sorghum vulgare var. saccharatum Graminacee Sugar Sweet 52 14-07-05 10-10-05<br />
Fagiolo Mungo Phaseolus mungo Leguminose White gold 65 14-07-05 28-09-05<br />
Grano saraceno Fagopyrum esculentum Poligonacee - 78 14-07-05 28-09-05<br />
Soia Glycine max Leguminose Nikko 104 18-07-05 28-09-05<br />
Trifoglio persiano Trifolium persianum Leguminose - 39 14-07-05 11-10-05<br />
Fagiolo Mungo + Miglio perlato - - - 33+33 18-07-05 12-10-05<br />
Trifoglio persiano + Miglio perlato - - - 20+33 18-07-05 10-10-05<br />
Fagiolo rampicante + Panico Phaseolus vulgaris Leguminose Stregonta 39+33 18-07-05 10-10-05<br />
Fagiolo rampicante + Sorgo ibrido - - - 39+26 18-07-05 10-10-05<br />
Grano saraceno + Soia - - - 39+52 18-07-05 28-09-05<br />
Grano sarceno + Trifoglio persiano - - - 39+20 18-07-05 28-09-05<br />
Fagiolo Mungo + Panico - - - 33+33 18-07-05 10-10-05<br />
Miglio perlato + Panico + Trif. Alessandrino Trifolium alexandrinum Leguminose Sacromonte 22+22+16 18-07-05 11-10-05<br />
Grano s. + Miglio p + Soia + Sorgo g. - - - 20+17+26+13 18-07-05 29-09-05<br />
Fag. Mungo + Miglio p. + Panico+Soia - - - 17+17+17+26 18-07-05 12-10-05<br />
Fag.Mungo + Grano s.+ Miglio p.+ Trif. pers. - - - 17+20+17+10 18-07-05 29-09-05<br />
Fagiolo ramp. + Grano s.+ Panico + Sorgo z. - - - 20+20+17+13 18-07-05 29-09-05<br />
Miscuglio di 9 specie* - - - * 18-07-05 29-09-05<br />
Testimone non seminato - - - - - 28-09-05<br />
*Miscuglio di 9 specie: Sorgo s.+Miglio p.+Soia+Grano s.+Panico+Fagiolo M.+Trif. pers.+Trif. aless.+Facelia; densità di semina<br />
(4 kg + 6 kg + 9 kg + 7 kg + 6 kg + 6 kg + 3 kg + 4 kg + 4 kg/ha)<br />
maggio/giugno 2006<br />
37
sapere per fare<br />
erbe infestanti (espressa in percentuale di peso rispetto al totale<br />
della sostanza fresca) è stata osservata nel caso del miglio, del<br />
sorgo sudanese cv. Piper, del sorgo zuccherino e del miscuglio<br />
fagiolo mungo + miglio + panìco + soia, in cui la soia era peraltro<br />
poco rappresentata.<br />
Anche nel caso del miglio associato al fagiolo mungo e del sorgo<br />
ibrido associato al fagiolo rampicante si sono ottenute basse<br />
percentuali in peso di erbe infestanti, associate a un’ottima produzione<br />
di biomassa di specie seminate.<br />
Risultati non soddisfacenti sono stati riscontrati sul fagiolo<br />
mungo, grano saraceno, soia, trifoglio persiano, coltivati in purezza<br />
e in alcuni miscugli. La notevole presenza di erbe infestanti<br />
nel grano saraceno (la percentuale più alta tra le diverse<br />
specie), non ha trovato riscontro con le indicazioni positive ricevute<br />
da diversi agricoltori che coltivano questa poligonacea.<br />
Miglio perlato<br />
Composizione chimica della massa<br />
interrata (tab. 3)<br />
Come già anticipato, la composizione chimica <strong>dei</strong> diversi campioni<br />
è stata influenzata dall’apporto di azoto e potassio dovuto<br />
<strong>alla</strong> concimazione di fondo a <strong>base</strong> di borlanda. In altre parole<br />
ci troviamo di fronte a un <strong>sovesci</strong>o concimato (siderazione).<br />
Come atteso, le graminacee hanno tratto grande vantaggio d<strong>alla</strong><br />
buona fertilità chimica del suolo, incorporando nei propri<br />
tessuti (organicando) elevate quantità di azoto e potassio: in<br />
pratica, le forme solubili di questi elementi, presenti nei pori<br />
del terreno, vengono sottratte all’effetto dilavante <strong>dei</strong> temporali<br />
<strong>estivi</strong> e “messe in cassaforte” nei tessuti delle piante per poi<br />
essere gradatamente messe a disposizione della coltura avvicen-<br />
Tab.2<br />
Caratteristiche produttive della parte epigea delle diverse essenze da <strong>sovesci</strong>o estive<br />
Tipo di <strong>sovesci</strong>o<br />
Sostanza fresca<br />
totale (t/ha)<br />
Sostanza fresca<br />
specie infestanti<br />
(t/ha)<br />
% Infestanti sul<br />
totale sostanza<br />
fresca<br />
Sostanza fresca<br />
specie da<br />
<strong>sovesci</strong>o (t/ha)<br />
Sostanza<br />
secca specie<br />
da <strong>sovesci</strong>o<br />
(%)<br />
Sostanza secca<br />
specie da<br />
<strong>sovesci</strong>o (t/ha)<br />
Panico 33,1 defgh 3,0 cde 9,2 efghij 30,1 def 19 5,7 de<br />
Miglio 40,9 cdefg 0,4 e 0,9 ij 40,5 bcd 17 6,7 cd<br />
Sorgo gentile o sudanese ‘Piper’ 34,1 defgh 0,4 e 1,1 ij 33,7 cde 19 6,4 cd<br />
Sorgo ibrido ‘Mataco’ 45,8 bcd 5,5 cde 11,7 efghi 40,3 bcd 22 8,9 ab<br />
Sorgo zuccherino ‘Sugar sweet’ 62,4 a 0,4 e 0,6 ij 62,1 a 17 10,4 a<br />
Fagiolo Mungo 27,3 hi 7,0 bcde 28,2 cde 20,3 fgh 15 3,1 fg<br />
Grano saraceno 22,8 hi 15,4 ab 61,8 a 7,4 i 24 1,8 g<br />
Soia 17,0 i 7,8 bcde 37,5 bcd 9,2 hi 23 2,1 g<br />
Trifoglio persiano 29,0 ghi 11,1 bc 34,3 bcd 17,9 ghi 12 2,1 g<br />
Fagiolo Mungo, Miglio 42,8 bcdef 1,2 de 3,0 hij 41,5 bcd 22 9,1 ab<br />
Miglio, Trifoglio persiano 41,0 cdefg 2,4 cde 6,3 fghij 38,6 bcd 17 6,7 cd<br />
Fagiolo rampicante, Panico 21,0 hi 4,8 cde 23,4 def 16,2 ghi 20 3,2 fg<br />
Fagiolo rampicante, Sorgo ibrido 44,2 bcde 1,7 cde 3,7 ghij 42,6 bc 14 6,1 de<br />
Grano saraceno, Soia 22,1 hi 10,5 bcd 46,2 abc 11,5 hi 21 2,5 fg<br />
Grano sarceno, Trifoglio persiano 25,8 hi 14,6 ab 55,0 ab 11,2 hi 19 2,1 g<br />
Fagiolo Mungo, Panico 26,1 hi 3,1 cde 10,7 efghij 23,0 efg 19 4,3 ef<br />
Miglio, Panico, Trif. alessand. 31,5 efgh 1,8 cde 5,4 fghij 29,7 def 23 6,7 cd<br />
G. saraceno, Miglio, Soia, Sorgo g. 44,3 bcde 3,4 cde 8,4 efghij 40,9 bcd 18 7,3 bcd<br />
Fag. Mungo, Miglio, Panico, Soia 50,6 bc 0,2 e 0,4 j 50,4 b 17 8,8 ab<br />
Fag.Mungo, G.saraceno, Miglio, Trif. pers. 30,0 fghi 5,4 cde 18,9 defgh 24,5 efg 21 5,2 de<br />
Fagiolo ramp., G. saraceno, Panico, Sorgo z. 41,2 cdefg 8,0 bcde 19,3 defg 33,1 cde 20 6,5 cd<br />
Miscuglio di 9 specie* 55,1 ab 4,7 cde 8,1 efghij 50,3 b 17 8,5 abc<br />
Testimone non seminato - 22,7 a - - - -<br />
Significatività *** *** *** *** - ***<br />
Nell’ambito di ciascuna colonna i valori senza alcuna lettera in comune differiscono significativamente con un grado di probabilità<br />
per P ≤0,05. secondo il test di Duncan.<br />
Significatività: n.s = non significativo; * = P ≤0,05; ** = P ≤0,01; *** = P ≤0,001.<br />
38
Panìco<br />
data dopo il <strong>sovesci</strong>o, grazie <strong>alla</strong> mineralizzazione della massa<br />
interrata.<br />
Per quello che riguarda il fosforo non abbiamo <strong>dati</strong> di rilievo<br />
per trarre conclusioni specifiche, possiamo solo dire che questo<br />
elemento non si è differenziato molto tra le diverse tesi, anche<br />
se la organicazione da parte delle diverse specie è stata da pari a<br />
superiore <strong>alla</strong> dotazione media del terreno di fosforo assimilabile<br />
(circa 5,4 kg/ha ipotizzando un peso specifico del terreno<br />
di 1,2 kg/l e una massa limitata allo strato fertile di 30 cm).<br />
Riguardo al carbonio, importante per la conversione della massa<br />
interrata in humus, possiamo dire che, come sempre, le graminacee,<br />
in purezza o miscuglio, sono le migliori.<br />
Leguminose e grano saraceno danno scarsi apporti di carbonio<br />
e vanno valorizzati per altre proprietà: nel primo caso l’azotofissazione,<br />
nel secondo caso il controllo delle infestanti (se l’uniformità<br />
di germinazione risulta soddisfacente) e l’appartenenza<br />
a una famiglia poco frequente nei normali piani di avvicendamento.<br />
Sorgo zuccherino con in primo piano il fagiolo Mungo<br />
Rapporto Carbonio/Azoto<br />
Per quanto concerne il rapporto carbonio/azoto, vogliamo ricordare<br />
che questo può variare a seconda di diversi fattori come<br />
il clima, le caratteristiche del terreno (es. disponibilità di<br />
azoto), la famiglia d’appartenenza (es. le leguminose tendono a<br />
averlo basso, le graminacee alto), l’epoca di trinciatura dell’erbaio<br />
(es. nella fase di fioritura la percentuale di carbonio aumenta);<br />
inoltre, il rapporto C/N ideale per l’attività microbica<br />
di degradazione della massa interrata e la sintesi di nuove sostanze<br />
(fra cui l’humus) è circa 30; di conseguenza quando la<br />
massa interrata ha un rapporto C/N minore di 30 ci sarà un rilascio<br />
di principi nutritivi per la coltura successiva; al contrario<br />
un rapporto C/N maggiore di 30 libererà nutrienti molto più<br />
lentamente e necessiterà di un’integrazione di azoto per la conversione<br />
della massa in humus. Al riguardo, vi consigliamo di<br />
rivedere gli articoli di Enos Costantini su Bioagricultura n. 90<br />
pag. 33 e n. 93 pag. 25.<br />
Tab.3 Restituzione di elementi nutritivi da parte delle diverse essenze da <strong>sovesci</strong>o estive<br />
Tipo di <strong>sovesci</strong>o kg di N per ha kg di K per ha kg di P per ha kg di C per ha<br />
Panico 124 225 10 2116<br />
Miglio perlato 107 209 13 2461<br />
Sorgo gentile o sudanese ‘Piper’ 126 161 14 2433<br />
Sorgo ibrido ‘Mataco’ 83 180 16 3472<br />
Sorgo zuccherino ‘Sugar sweet’ 142 268 19 4018<br />
Fagiolo Mungo 66 96 13 1169<br />
Grano saraceno 35 86 5 581<br />
Soia 68 42 8 794<br />
Trifoglio persiano 51 63 5 627<br />
Fagiolo Mungo, Miglio 80 197 18 3369<br />
Miglio, Trifoglio persiano 97 180 13 2487<br />
Fagiolo rampicante, Panico 50 86 8 1142<br />
Fagiolo rampicante, Sorgo ibrido 117 174 16 2313<br />
Grano saraceno, Soia 55 85 6 780<br />
Grano sarceno, Trifoglio persiano 45 83 5 639<br />
Fagiolo Mungo, Panico 64 134 13 1539<br />
Miglio, Panico, Trif. alessand. 78 168 21 2525<br />
G. saraceno, Miglio, Soia,Sorgo g. 93 220 18 2695<br />
Fag. Mungo, Miglio, Panico, Soia 104 222 20 3317<br />
Fag.Mungo, G.saraceno, Miglio, Trif. pers. 38 126 10 1986<br />
Fagiolo ramp., G.saraceno, Panico, Sorgo zucch. 153 176 14 2479<br />
Miscuglio di 9 specie* 270 265 18 3193<br />
maggio/giugno 2006<br />
39
Trifoglio persiano<br />
Il grano saraceno è una pianta mellifera<br />
40<br />
Consigli finali<br />
In conclusione, queste sono le indicazioni che possiamo dare<br />
agli agricoltori:<br />
1) abbiamo avuto l’ennesima conferma dell’affidabilità delle<br />
graminacee come essenze da <strong>sovesci</strong>o estivo: grande produzione<br />
di sostanza secca, grande competitività con le erbe infestanti,<br />
buona capacità di sottrarre azoto nitrico al dilavamento operato<br />
dai temporali <strong>estivi</strong>; noi ne raccomandiamo l’impiego anche<br />
agli agricoltori meno esperti, purché sia inserito in un corretto<br />
piano degli avvicendamenti, in cui la presenza di specie appartenenti<br />
<strong>alla</strong> medesima famiglia non sia troppo frequente (per<br />
esempio: non va bene un avvicendamento del tipo: frumentosorgo-orzo-miglio-frumento-ecc.);<br />
2) fra le specie appartenenti <strong>alla</strong> famiglia delle leguminose<br />
(gruppo molto importante per la capacità di arricchire di azoto<br />
il suolo) ci hanno incuriosito il fagiolo mungo e il trifoglio persiano<br />
che, nonostante i risultati poco soddisfacenti ottenuti in<br />
purezza, meritano a nostro parere ulteriori osservazioni, mentre<br />
la soia e trifoglio alessandrino non si sono rivelate specie molto<br />
adatte a questo utilizzo;<br />
3) ci è sembrato molto interessante (e ai biodinamici<br />
farà piacere) l’uso <strong>dei</strong> miscugli di più specie,<br />
in particolare quella più ‘ricca’ a 9 specie: in questo<br />
caso dovremo solo valutare un po’ meglio i pro<br />
e contro relativamente <strong>alla</strong> combinazione ottimale<br />
tra specie (quante specie nel miscuglio In che<br />
percentuale), ai costi delle sementi delle varie<br />
specie utilizzate (che si possono acquistare solo a<br />
sacchi e non sfuse), a come cambiano le modalità<br />
e il risultato tecnico della semina in presenza di<br />
semi dalle diverse dimensioni e peso specifico;<br />
4) per quanto riguarda il grano saraceno, i <strong>dati</strong><br />
della sperimentazione non danno merito a quanto<br />
noi stessi e gli agricoltori abbiamo più volte osservato<br />
e cioè che si tratta davvero di una buona<br />
essenza per il <strong>sovesci</strong>o estivo, anche se non tra le<br />
più produttive; nelle prove del 2005, probabilmente<br />
la qualità della semente o la modalità di semina<br />
hanno influito negativamente sui risultati<br />
sperimentali; nonostante tutto, il grano saraceno<br />
è un’essenza che ci sentiamo di raccomandare, soprattutto<br />
quando si vuole diversificare l’avvicendamento<br />
e si vuole ottenere un’energica azione di contenimento<br />
delle erbe infestanti estive e, non ultimo d’importanza, fare<br />
felici le proprie api.<br />
Infine, cogliamo l’occasione per invitarvi al 4° incontro tecnico<br />
sui <strong>sovesci</strong> che si terrà a Rosolina (Rovigo), presso il centro “Po<br />
di Tramontana”, il giorno 25 maggio 2006, in cui si parlerà di<br />
fertilità del terreno, <strong>dei</strong> risultati delle nostre sperimentazioni e<br />
si potrà visitare il campo sperimentale 2006 delle essenze da <strong>sovesci</strong>o<br />
primaverile. Per saperne di più, potete contattare Francesca<br />
Chiarini di Veneto Agricoltura (tel. 0426 664917).<br />
* Francesca Chiarini<br />
Veneto Agricoltura, Centro Sperimentale Ortofloricolo<br />
“Po di Tramontana” - 45010 Rosolina (RO),<br />
francesca.chiarini@venetoagricoltura.org<br />
** Luca Conte<br />
Associazione Esàpoda, c.p. 203 - Treviso<br />
Panoramica del Centro ‘Po di Tramontana’ situato nel Delta del Po a Rosolina (RO).