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Capitolo 19 [.pdf 1,32 Mb] - Regione Lazio

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TIPOLOGIA 2. SCHERMI FRANGIVENTO A<br />

SCACCHIERA.<br />

Descrizione sintetica: Ricostruzione e protezione<br />

di depositi dunali embrionali mediante schermi<br />

frangivento disposti a scacchiera realizzati con stuoie<br />

di canne pretessute posizionati su intelaiatura costituita<br />

da pali di castagno e filo di ferro.<br />

Campo di applicazione: depositi dunali e parti<br />

sommitali di spiagge interessati da differenti forme d’erosione<br />

(eolica, da calpestio, da ruscellamento, ecc.) e<br />

scarsità di copertura vegetale in grado di trattenere efficacemente<br />

le sabbie di trasporto eolico. Trova particolare<br />

utilità sulle forme di deposito embrionale (fascia<br />

antedunale) svolgendo una funzione protettiva<br />

(meccanica e chimico-fisica) favorevole ai meccanismi<br />

di accrescimento e stabilizzazione del deposito.<br />

Materiali impiegati:<br />

Stuoie di canne legate da filo di ferro (h = 100 cm)<br />

Paleria di castagno (d = 6 ÷ 8 cm; h = 100 cm)<br />

Filo di ferro<br />

Modalità esecutive<br />

Posizionamento di pali di castagno ai vertici di<br />

quadrilateri, delle dimensioni di circa 1,5 ÷ 2,0 metri<br />

di lato, infissi per una profondità pari a circa 50 cm.<br />

Scavo di piccolo solco.<br />

Stesa, tra i pali, di filo di ferro in doppio ordine<br />

(a 20 cm dal p.c. ed altrettanti dalla sommità).<br />

Posizionamento delle stuoie di canne ed interramento<br />

delle stesse sino a circa il 50 % dell’altezza<br />

totale.<br />

Fissaggio della stuoia al filo di armatura mediante<br />

legatura con filo di ferro.<br />

Sistemazione della sabbia attorno agli schermi.<br />

Raccomandazioni<br />

Ove possibile i lati dei quadrilateri dovranno risultare<br />

orientati ortogonalmente alla direzione dei<br />

venti prevalenti. Particolare cura dovrà essere posta<br />

nel completamento di punti critici quali i vertici dei<br />

quadrilateri e le porzioni terminali degli schermi al<br />

fine di evitare punti di concentrazione dell’energia<br />

eolica. In tal senso anche i tratti frontali degli schermi<br />

che si sviluppano con continuità per lunghezze<br />

superiori ai 2 metri dovranno essere interrotti da setti<br />

ortogonali (deflettori).<br />

Gli schermi frangivento dovranno sempre risultare<br />

permeabili al vento in modo da ridurre l’energia<br />

di trasporto, favorire la deposizione del sedimento<br />

ed evitare meccanismi di concentrazione del fluido<br />

e conseguente innesco di erosioni.<br />

Effetto<br />

La creazione degli schermi frangivento, realizzati<br />

con materiale permeabile al vento e disposti a scacchiera,<br />

produce la deposizione delle sabbie eoliche<br />

e la conseguente creazione di un deposito dunale. Gli<br />

schermi ancorché realizzati con materiale fragile risultano<br />

comunque in grado di “armare” il deposito<br />

con un fitto telaio costituito da materiale biodegradabile.<br />

La vegetazione sia erbacea (più verso mare)<br />

che arbustiva (verso la sommità della duna), trova<br />

condizioni favorevoli al proprio sviluppo evolvendo<br />

e provvedendo progressivamente all’accrescimento<br />

ed alla stabilizzazione del deposito; anche la vegetazione<br />

avventizia, che tende a colonizzare in un primo<br />

momento l’interno delle scacchiere, viene nel<br />

tempo sostituita dalle specie più idonee. Oltre alla<br />

protezione meccanica diretta, l’azione positiva sulla<br />

vegetazione prodotta dagli schermi frangivento è legata<br />

al trattenimento di materiale vegetale spagliato,<br />

in grado di arricchire in sostanze nutritive le sabbie<br />

dunale, e ancor di più, alla condensazione ed al trattenimento<br />

dell’umidità atmosferica, fonte idrica strategica<br />

per la vegetazione xerofila.<br />

Svantaggi<br />

Un elemento critico è quello della presenza di filo<br />

metallico di armatura e legatura, limitatamente degradabile,<br />

che nel caso di mancato seppellimento dell’opera<br />

o di sua demolizione permane in superficie.<br />

Una possibile soluzione (almeno nell’intelaiatura) risiederebbe<br />

nell’uso di cordami in materiale vegetale<br />

(tuttavia di scarsa durabilità) o meglio ancora di<br />

pertiche trasversali.<br />

Voci di capitolato<br />

Realizzazione di barriere frangivento costituite da<br />

schermi montati a scacchiera, con quadrati di circa<br />

1,5 m di lato, disposti planimetricamente in modo disomogeneo<br />

ma tendenzialmente orientati ortogonalmente<br />

rispetto alle direzioni dei venti dominanti. La<br />

struttura portante viene realizzata con paletti di castagno<br />

(h= 100 cm, d = 6 ÷ 8 cm), interrati per circa<br />

50 cm e posti ai vertici del quadrato, e doppio corso<br />

di filo di ferro zincato. Gli schermi sono costituiti da<br />

stuoia in canne, tessuta in modo da risultare permeabile<br />

al vento, e seminterrata (circa 50 cm). Il controllo<br />

di eventuali meccanismi erosivi, legati alla<br />

componente del vento agente parallelamente agli<br />

schermi ed all’aumento di velocità in coincidenza degli<br />

spigoli, viene realizzato mediante setti diagonali<br />

o trasversali di altezza variabile (da circa 50 cm a ridosso<br />

degli schermi a circa 5 ÷ 10 cm all’estremità<br />

opposta).<br />

Limiti di applicabilità<br />

Le strutture descritte devono essere posizionate a<br />

quota superiore al limite delle onde di tempesta.<br />

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