LA TUTELA DELLA SALUTE - Università degli Studi del Molise
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sugli atti ( da parte <strong>del</strong> Co.Re.Co. ex L. 62/1958) e la necessità di una sostanziale<br />
“ vigilanza sui bilanci”.<br />
Ma così come strutturata la riforma sanitaria veniva superata dalle spinte sociali e<br />
dai movimenti culturali <strong>degli</strong> anni 70 che pervasero la società Italiana.<br />
Infatti in quegli anni mostrava particolare forza la cultura dei cosiddetti<br />
“movimenti civili” che spingevano verso una rilettura <strong>del</strong> dettato costituzionale<br />
<strong>del</strong>l’art. 32 (nonché di tutti i Diritti Sociali costituzionalmente garantiti come<br />
diritti inviolabili <strong>del</strong>l’individuo) verso un ottica che comprendesse anche l’aspetto<br />
preventivo <strong>del</strong>la sanità e la tutela <strong>del</strong> contesto socio-ambientale nel quale il<br />
cittadino deve esprimere ed attuare la propria personalità 57 .<br />
Anche per tali ragioni, quindi, si iniziò a comprendere che il pianeta sanità, se da<br />
un lato non poteva assorbire ed interessarsi solo <strong>del</strong> profilo curativo/diagnostico,<br />
dall’altro doveva riguardare anche le branche preventive e riabilitative e ciò in<br />
quanto la “salute” come fondamentale diritto <strong>del</strong>l’individuo non si poteva<br />
esaurire nella dicotomia assenza di malattia- necessità di cure, ragion per cui<br />
doveva tener presente l’intero habitat in cui viveva l’uomo 58 .<br />
Il dibattito riprendeva e sviluppava un’articolata discussione che aveva avuto già<br />
luogo in Assemblea Costituente 59 .<br />
Proprio per comprendere l’evoluzione sociale <strong>del</strong>la materia sanitaria, e le reali<br />
ragioni per le quali si è pervenuti alla riforma <strong>degli</strong> Enti ospedalieri, solo negli<br />
anni settanta dopo la maturazione <strong>del</strong>le dottrine sui diritti civili ed inviolabili (<br />
quali appunto il diritto alla salute), basti considerare che il dettato normativo<br />
<strong>del</strong>l’art. 32 <strong>del</strong>la Costituzione rappresenta un importante traguardo di civiltà<br />
<strong>del</strong>l’epoca.<br />
Soprattutto se si pensa che la Costituzione sabauda, come <strong>del</strong> resto anche in altre<br />
costituzioni di quel periodo( francese <strong>del</strong> 1814 e Belga <strong>del</strong> 1831), non<br />
contenevano alcuna statuizione sulla salute in quanto, come tutte le costituzioni<br />
57 Nonostante le affermazioni di principio <strong>del</strong>la Costituzione, innovative e senz'altro rivoluzionarie<br />
rispetto ad un precedente sistema di vita socioeconomico, il ben chiaro progetto costituzionale per<br />
diversi anni rimase inattuato. Per tutti gli anni Cinquanta, il sistema <strong>del</strong>l'assistenza sociale in Italia<br />
perdurò nel solco <strong>del</strong>la tradizione.<br />
Qualche segnale di rinnovamento affiora negli anni Sessanta con la legge n. 685 <strong>del</strong> 1967, che<br />
approva il Programma nazionale di assistenza per il quinquennio 1966-1970. Essenzialmente,<br />
questa legge fissa il principio <strong>del</strong> carattere preventivo <strong>del</strong>l'assistenza sociale; e più tardi politici e<br />
sociologi avvertono la necessità di un ampliamento <strong>del</strong> concetto di «assistenza» in quello di<br />
«servizi sociali». Si afferma testualmente: «l'azione assistenziale dovrà ispirarsi a concetti più ampi<br />
di quelli <strong>del</strong>la «beneficenza» che ancora governa gli interventi diretti ad alleviare certe specifiche<br />
situazioni di povertà, per assumere l'aspetto di una vera e propria organizzazione di servizi<br />
sociali».da “IL VALORE DEL<strong>LA</strong> PERSONA UMANA E L'ASSISTENZA SOCIALE IN<br />
ITALIA TRA PRESENTE E PASSATO” di Antonino Scalisi in Dir. famiglia 1999, 4, 1427.<br />
58 In tal senso DURANTE, “Dimensioni <strong>del</strong>la salute: dalla definizione <strong>del</strong>l'Oms al diritto attuale, in<br />
La nuova giurisprudenza civile commentata”, 2001. n. 2.<br />
59 Vedi Capitolo I <strong>del</strong> presente volume.