Superate le 6200 unità raccolte - Donatori San Marco
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Circolare riservata ai soci<br />
Anno 8, numero 1<br />
Sommario<br />
Pag.1<br />
<strong>Superate</strong> <strong>le</strong> 6000 <strong>unità</strong><br />
Pag.2,3.<br />
“Vena d’Artista” 2010<br />
Pag.4<br />
L’osteopatia<br />
<strong>Superate</strong> <strong>le</strong> <strong>6200</strong><br />
<strong>unità</strong> <strong>raccolte</strong><br />
La nostra Associazione continua a crescere!!!<br />
Sono i numeri a dirlo: nel 2010 è stata superata, per la prima volta, la soglia del<strong>le</strong> 6000<br />
<strong>unità</strong> <strong>raccolte</strong> (6247 per la precisione) con un incremento di 366 sacche. Questo ci conforta,<br />
perché ci fa capire che <strong>le</strong> scelte adottate si sono dimostrate adeguate al raggiungimento<br />
degli obiettivi prefissati. Ci riferiamo, in particolare, al<strong>le</strong> aperture domenicali e al sistema<br />
del<strong>le</strong> prenotazioni, due decisioni che avevano suscitato qualche perp<strong>le</strong>ssità al momento<br />
della loro proposta. Ma proprio dalla sinergia, quasi inconsapevo<strong>le</strong>, tra operatori sanitari<br />
e donatori, questi risultati traggono linfa, facendoci ben sperare per il futuro.<br />
Siamo contenti di aver costituito un gruppo di operatori motivato e capace, pronto a recepire<br />
i cambiamenti, anche di tipo organizzativo, che si sono via via presentati. L’affidamento<br />
del Centro Raccolta del Vittorio Emanue<strong>le</strong> all’Associazione, dapprima in affiancamento<br />
al persona<strong>le</strong> del Servizio Trasfusiona<strong>le</strong> e, poi, in modo sempre più autonomo, è stato un<br />
momento impegnativo e di grande responsabilità. Non era faci<strong>le</strong>, infatti, sostituire del persona<strong>le</strong><br />
dotato di alta professionalità ed esperienza pluridecenna<strong>le</strong>, come quello del Servizio<br />
Trasfusiona<strong>le</strong>, che comunque ci è stato sempre vicino e che continuerà ad esserlo, nella<br />
gestione di un processo comp<strong>le</strong>sso e delicato come la raccolta di emocomponenti.<br />
I donatori, forti di uno “zoccolo duro” numericamente sempre più ampio, hanno assecondato<br />
<strong>le</strong> richieste che via via giungevano dal Servizio Trasfusiona<strong>le</strong>, in base al<strong>le</strong> richieste<br />
dei reparti, consentendo, in definitiva, una terapia più appropriata anche con quegli emocomponenti,<br />
come <strong>le</strong> piastrine, dalla disponibilità limitata Ci auguriamo che quanti si sono<br />
accostati per la prima volta alla donazione abbiano maturato <strong>le</strong> giuste motivazioni per<br />
continuare a farlo nel futuro.<br />
Sembrano decollare anche <strong>le</strong> donazioni di plasma, che significa maggiore disponibilità di<br />
emoderivati (fattore VIII, Immunoglobuline, Albumina) a costo zero per la nostra Regione<br />
ed una possibilità di donazione per quanti non raggiungono i valori di emoglobina per il<br />
sangue intero o per quelli che non perdono occasione per venirci a trovare!<br />
A tutti un buon 2011.<br />
@<br />
Iscriviti alla nostra mailing-list, un mezzo veloce e moderno per essere in comunicazione diretta con l’Associazione<br />
c o l l e g a t i s u w w w . d o n a t o r i - s a n m a r c o . i t o p p u r e s c r i v i a d i n f o @ d o n a t o r i - s a n m a r c o . i t
Si è svolta, il<br />
10-11 e 12 dicembre<br />
’10 nel padiglione E3<br />
del Centro fieristico<br />
<strong>le</strong> ciminiere di Catania<br />
la “Sesta Edizione<br />
di VENA D’ARTI-<br />
STA – 4° Concorso<br />
AMO LA VITA”. La<br />
manifestazione, organizzata<br />
dall’ASSOCIA-<br />
ZIONE “SAN MARCO”<br />
ONLUS Volontari <strong>Donatori</strong><br />
<strong>San</strong>gue con il<br />
Patrocinio della Provincia<br />
Regiona<strong>le</strong> di<br />
Catania, ha avuto diversi obiettivi, il principa<strong>le</strong> era quello di<br />
diffondere la cultura della donazione del sangue e dei suoi<br />
componenti. I partecipanti inoltre hanno dato un contributo<br />
che andrà in beneficenza alla Missione di Mtwango in Tanzania,<br />
dove, anche con <strong>le</strong> nostre offerte, stanno costruendo scuo<strong>le</strong>,<br />
ospedali e quanto è necessario per aiutare quel<strong>le</strong> popolazioni<br />
a sopravvivere. Hanno aderito alla manifestazione oltre<br />
60 artisti tra pittori, fotografi e scultori, esponendo oltre 250<br />
opere. Tanto pubblico, oltre 500 persone. Diffici<strong>le</strong> è stato il<br />
compito della giuria per l’alta ed uniforme qualità del<strong>le</strong> opere<br />
in esposizione, il premio “AMO LA VITA è stato assegnato<br />
al<strong>le</strong> opere di Carmelo Calderone, mentre il Premio della<br />
Giuria Popolare è stato assegnato ad Fulvia Tudisco. Tra i<br />
partecipanti anche il fisico, pittore e poeta Dott. Fulvio Frisone.<br />
Questo l’e<strong>le</strong>nco degli espositori:<br />
Aiello Katia, A<strong>le</strong>ssi Innoccenza, Amara Francesco, Apa Giuseppe,<br />
Basone Maria, Battiato Rosario, Benfatto Maria Carmela,<br />
Bongiorno Margherita, Buccheri Rosa, Calderone Carmelo<br />
Alfio, Camuto Anna, Candela Silvio, Caponnetto Carmela,<br />
Carrubba Rosa, Caruso Francesca A.M., Casella , arinella,<br />
Catania E<strong>le</strong>onora, Cirami Giusi. Coco Grazia, Consoli Maria<br />
Luisa, Contrafatto Grazia, Coppola E<strong>le</strong>onora, Culò Agostino,<br />
Famà C. A<strong>le</strong>ssandro, Ferrauto Fortunata, Frezza Giuseppe<br />
Mario, Frisone Fulvio, Gambitta Rossana, Garozzo Marika,<br />
Giunta Graziana, Giustolisi <strong>San</strong>to, Graceffo Pitrè Agata, La<br />
Mendola Rossana, Litrico Ivana, Malaponte Maria, Marcellino<br />
Rosalba, Mavaro Giuliana, Mazzaglia Antonino, Mazzola Pilade,<br />
Messina Concetta, Mirabella Vanessa, Montalto Nicolò,<br />
Palizzolo Francesca Nico<strong>le</strong>tta, Pandolfo Stefano, Pappalardo<br />
Mario, Patanè , abriella, Platania Mery, Ponzo Antonella, Privitera<br />
Francesca, Rinaldi Nunzio, Russo Tanya, Sapienza Mariella,<br />
Schepis Giovanna, Scuderi Antonella, Scuto Donatello, Seminara<br />
Cesare, Specia<strong>le</strong> Carmen Marino, Speranza Rosaria,<br />
Spina Alì Grazia, Testa Mary, Timpanaro Antonio, Tosto Laura,<br />
Tudisco Fulvia, Vaccalluzzo Eliana.<br />
Un ringraziamento particolare, per la valida mano d’aiuto<br />
data all’organizzazione, và al gruppo giovani della <strong>San</strong> <strong>Marco</strong><br />
guidati dai fratelli Antonio e Guido Giardina; Francesco<br />
Alba, Oriana Carcassi, Gaetano Catanese, Emanue<strong>le</strong> Crisafulli,<br />
Davide Cuntrò, Germana Grimaldi, Antonella Mazzarelli,<br />
Teresa Pironti, Va<strong>le</strong>ria Russo, Fulvia Tudisco.<br />
Alcuni degli autori partecipanti<br />
Pagina 2<br />
<strong>San</strong> <strong>Marco</strong> News
Sesta edizione Vena d’Artista, Quarto concorso “Amo la Vita”<br />
Ciminiere di Catania 10-11-12 Dicembre 2010<br />
Verba<strong>le</strong> di Giuria:<br />
In data 12 dicembre 2010 si è riunita la giuria della manifestazione “Vena d’artista” così composta:<br />
Presidente<br />
Componenti<br />
Giuseppina Radice,<br />
Rosario Battiato,<br />
Antonino Mazzone.<br />
Dopo aver valutato comp<strong>le</strong>ssivamente il buon livello del<strong>le</strong> numerose opere esposte, la giuria passa a d analizzare i singoli<br />
manufatti. Il voto fina<strong>le</strong> scaturisce dalla somma dei voti che ogni singolo componente della giuria ha espresso per<br />
ogni opera. Vince il 1° premio l’opera di Alfio Carmelo Calderone.<br />
I lavori si concludono al<strong>le</strong> ore 12.30<br />
Carmelo Calderone<br />
Vincitore IV Concorso “Amo la Vita”<br />
Fulvia Tudisco<br />
Vincitore Premio Giuria Popolare<br />
"Cantieri Navali"<br />
Progetto pittorico che si realizza attraverso l'uso sapiente di<br />
particolari terre del mediterraneo e pregiati pigmenti. " Nella<br />
descrizione minuziosa di particolari dei " Cantieri Navali ", la<br />
barca, simbolicamente, è la persona da sanare, da restaurare<br />
per essere immersa nuovamente nel<strong>le</strong> acque del<strong>le</strong> esperienze<br />
della vita. La fotografia, mezzo di prelievo, diventa dopo un'attenta<br />
rielaborazione interiore, immagine di oggetti che perdendo<br />
la loro funzione originaria diventano segni e simboli di<br />
interiorità figura<strong>le</strong>. In un'analisi retrospettiva del<strong>le</strong> mie opere,<br />
colori e te<strong>le</strong>, inconsapevolmente hanno dato voce al<strong>le</strong> esperienze<br />
personali, maturate nel corso della vita, che tuttavia<br />
accolgono l'esperienza della col<strong>le</strong>ttività contemporanea. I<br />
colori usati, negli elaborati, sono mantenuti sotto tono, visti<br />
non visti, e <strong>le</strong> sabbie utilizzate creano vibrazioni e movimenti.<br />
Gli "oggetti " raffigurati talvolta non danno un'idea precisa e<br />
lasciano lo spettatore all'immaginazione, permettendo a chi<br />
guarda, di entrare dentro il quadro e poter vedere, quel che<br />
vuol vedere. Una pittura di sensazione che, nonostante l'e<strong>le</strong>mento<br />
figurativo , scucita un senso di straniamento e nello<br />
stesso tempo un piacere alla visione o a qualcosa altro, ta<strong>le</strong> da<br />
poterla definire come pittura d'immagine ma nello stesso tempo<br />
astratta.<br />
Ho iniziato a dipingere gli sguardi dell’Africa solo dopo a-<br />
verne studiati tanti. Vo<strong>le</strong>vo fare la mia Africa, raccontarla in<br />
modo intimo, dar<strong>le</strong> una forza diversa, una sacralità prepotente<br />
e provocante usando la pittura, sfumando i colori il più<br />
possibi<strong>le</strong> per omaggiare <strong>le</strong> bellissime fotografie scattate in<br />
Etiopia da mio nonno aviatore, durante la Guerra.<br />
Olio, acrilico, tempera, acquerello, e quegli occhi che mi<br />
affascinano e riempiono il cuore di comprensione. Quelli<br />
sono importanti davvero; quelli devono fare la differenza e<br />
creare l’emozione nello spettatore; su quelli mi concentro di<br />
più, ho più ripensamenti e, a lavoro finito, più soddisfazioni.<br />
Amo quegli occhi perché diffondono senza paro<strong>le</strong> intense<br />
storie di un paese tormentato e trascurato che racchiude in<br />
se una vitalità e una bel<strong>le</strong>zza mozzafiato, che meritano di<br />
essere raccontate e dipinte, perchè dentro un osservatore o<br />
un visitatore occasiona<strong>le</strong> si apra un dubbio, un sorriso o un<br />
b r i c i o l o d i c o m p a s s i o n e .<br />
Vorrei che tutti si fermassero a pensare davanti ai miei dipinti,<br />
e si chiedessero perché quegli occhi guardano in quel<br />
modo proprio loro. Vorrei che tutti intraprendessero, in questo<br />
modo, un viaggio persona<strong>le</strong> per chiedersi cosa fare affinché<br />
uno sguardo così possa rasserenarsi.<br />
Anno 8, numero 1 Pagina 3
L’osteopatia<br />
DONAZIONE E<br />
“SISTEMA CORPO”<br />
La cultura della donazione del sangue<br />
deve mirare sempre più nel diffici<strong>le</strong><br />
lavoro di costruzione dell’uomo per<br />
strutturare la consapevo<strong>le</strong>zza del valore<br />
della donazione.<br />
la sfida è alta, è ambiziosa, è umana, è<br />
vera; è proprio per questo motivo che<br />
bisogna agire e definire il ruolo socia<strong>le</strong><br />
di ognuno di noi, il nostro modo di intendere<br />
la società in cui viviamo. Il modello<br />
- a cui forse bisogna tendere - è<br />
sentirsi parte di una società che consideri<br />
la donazione un valore socia<strong>le</strong> da<br />
condividere; una società che tenga<br />
conto dell’uomo: emozioni, paure, convinzioni,<br />
fede, il territorio in cui ha vissuto<br />
e vive…la sua considerazione dell’-<br />
altro. Tutto questo bisogna integrarlo<br />
nel nostro “diffici<strong>le</strong> quotidiano”, non<br />
possiamo attendere, non possiamo non<br />
contribuire a soddisfare il bisogno trasfusiona<strong>le</strong><br />
della società in cui viviamo, il<br />
nostro territorio. Si tratta, siamo convinti,<br />
di stabilire una relazione di reciprocità,<br />
di <strong>le</strong>ttura dei bisogni con la società in<br />
cui viviamo.<br />
Questa rif<strong>le</strong>ssione ci ha portato, senza<br />
neanche molte forzature, a mettere in<br />
paral<strong>le</strong>lo questo concetto con la<br />
cultura osteopatica. L’osteopatia,<br />
infatti, basa il suo intervento sul concetto<br />
di unitarietà e globalità dell’uomo<br />
sfruttando la capacità di autoguarigione<br />
del corpo umano, utilizzando <strong>le</strong> stesse<br />
energie e il reciproco sostegno del<br />
“sistema corpo”. Trae <strong>le</strong> sue origini sui<br />
fondamenti dell’antica cultura della medicina<br />
manua<strong>le</strong> per la qua<strong>le</strong> si ritrovano<br />
tracce in documenti lasciati dal<strong>le</strong> più<br />
antiche civiltà. Sul termine “osteopatia”,<br />
si fa spesso confusione, in realtà nasce<br />
dall’unione di “osteon” (osso in greco) e<br />
“pathos” (sofferenza), intendendo così<br />
mettere in relazione lo stato della salute<br />
con la struttura osteoarticolare. Fondata<br />
verso la fine del 19° secolo dal medico<br />
statunitense A. T. Still, interviene laddove<br />
si è creata una limitazione di movimento,<br />
in una o più zone del corpo, ta<strong>le</strong><br />
da alterare l’equilibrio dell’individuo. Il<br />
sistema corpo possiamo paragonarlo al<br />
sistema socia<strong>le</strong>: una società priva del<br />
valore socia<strong>le</strong> della donazione crea<br />
squilibri <strong>le</strong> cui soluzioni vanno ricercate<br />
all’interno, con stimoli adeguati e verifiche<br />
continue ma sempre con l’utilizzo di<br />
forze endogene. Nel corpo umano, ad<br />
esempio, un trauma sulla spalla può<br />
provocare una limitazione di movimento<br />
dell’articolazione scapolo-omera<strong>le</strong>, ma<br />
anche del<strong>le</strong> altre articolazioni annesse,<br />
il dolore può scomparire ma <strong>le</strong> limitazioni<br />
articolari e <strong>le</strong> tensioni muscolo<strong>le</strong>gamentose<br />
associate permangono. I<br />
meccanismi di compenso meccanico e<br />
<strong>le</strong> variazioni locali del sistema nervoso e<br />
vascolare, adottate naturalmente dal<br />
corpo, possono provocare, nel tempo,<br />
sintomatologie associate spesso lontane<br />
dalla regione in cui si è verificato il trauma:<br />
ecco l’importanza dell’approccio<br />
globa<strong>le</strong> e della ricerca del<strong>le</strong> cause endogene<br />
al sistema<br />
Il trattamento osteopatico, esclusivamente<br />
manua<strong>le</strong>, va dal<strong>le</strong> manipolazioni<br />
articolari al<strong>le</strong> tecniche di rilasciamento<br />
del<strong>le</strong> tensioni muscolari e fasciali, fino<br />
al<strong>le</strong> tecniche craniosacrali e viscerali;<br />
non esclude nulla del “sistema corpo”.<br />
L’approccio osteopatico, è bene sottolineare,<br />
non è da considerarsi un semplice<br />
protocollo di tecniche manuali, ma<br />
una strategia terapeutica (basata sulla<br />
profonda conoscenza dell’anatomia,<br />
della fisiologia e della patologia) al servizio<br />
dell’uomo e a sostegno dell’approccio<br />
pluridisciplinare con la medicina<br />
tradiziona<strong>le</strong>.<br />
In quest’ottica si muove il CSdOI<br />
(Centro Studi di Osteopatia Italiano) di<br />
Catania e tutte <strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> di osteopatia<br />
che aderiscono ai criteri formativi stabiliti<br />
dal ROI (Registro degli Osteopati<br />
d’Italia) e dal WOHO (World Osteopathic<br />
Health Organization).<br />
L’osteopatia inoltre - così come la<br />
donazione periodica di sangue - è un<br />
valido approccio di medicina non<br />
convenziona<strong>le</strong> che agisce su scala<br />
preventiva grazie al tipo di approccio<br />
e all’interscambio continuo con la<br />
pluridisciplinarietà della medicina<br />
convenziona<strong>le</strong>.<br />
A<strong>le</strong>ssandro Rapisarda – Gianluca Catania<br />
– Miche<strong>le</strong> Tuttobene<br />
(095 7223767 – www.csdoi.it)<br />
Condizioni particolari per<br />
tutti gli associati<br />
“<strong>San</strong> <strong>Marco</strong>”<br />
Agostino Marando,<br />
indossa orgogliosamente<br />
la maglietta<br />
“<strong>San</strong> <strong>Marco</strong>” in giro<br />
per il mondo.<br />
Nella foto con con il<br />
comandante Francesco<br />
Diotal<strong>le</strong>vi.<br />
V.<strong>le</strong> Mario Rapisardi 436 Catania<br />
Associazione<br />
“<strong>San</strong> <strong>Marco</strong>”<br />
<strong>Donatori</strong> Volontari<br />
<strong>San</strong>gue<br />
Via Ofelia 35 - 95124 Catania<br />
Tel.: 0957316265—095315058<br />
Fax: 0957315218<br />
E-mail: info@donatori-sanmarco.it<br />
Www.jing<strong>le</strong>.it<br />
Anno 8, numero 1 Pagina 4