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attivita' di accoglienza e conoscenza - Tanti mondi una comunità

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ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA E CONOSCENZA<br />

IN CLASSE<br />

I nomi e le presentazioni;<br />

Leggo un’altra lingua: attività <strong>di</strong> lettura, da parte<br />

della classe, <strong>di</strong> parole in lingua madre dell’alunno<br />

neoarrivato, dedotte dalle schede del primo<br />

vocabolario.<br />

Creazione <strong>di</strong> un vocabolario per immagini da<br />

parte della classe;<br />

Giochi <strong>di</strong> cooperazione.<br />

IN LABORATORIO<br />

Attività pratico manipolative;<br />

Attività fisiche <strong>di</strong> risposte ai<br />

coman<strong>di</strong>;<br />

Attività <strong>di</strong> gioco sulle parole;<br />

Attività con il computer;<br />

Attività <strong>di</strong> ascolto e<br />

riproduzione <strong>di</strong> parole e<br />

semplici coman<strong>di</strong>;<br />

Attività <strong>di</strong> osservazione e<br />

descrizione <strong>di</strong> immagini.<br />

IN CLASSE<br />

Prima che l’alunno arrivi in classe ( uno/due giorni prima) si può proporre<br />

alla classe <strong>di</strong> pensare quali vocaboli possano essere utili e necessari per la<br />

vita <strong>di</strong> tutti i giorni e come sia possibile renderli imme<strong>di</strong>atamente<br />

comprensibili anche senza usare le parole. Spesso i bambini attingono al<br />

<strong>di</strong>segno come linguaggio chiaro ed espressivo, che permette velocemente <strong>di</strong><br />

rendere l’idea. Si può proporre allora, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare quali siano i termini<br />

utili e illustrabili per creare un vocabolario a parete <strong>di</strong> pronto intervento.<br />

Questo lavoro ha il duplice vantaggio: lavorare sull’<strong>accoglienza</strong> e sulle<br />

potenzialità cognitive dei singoli, in quanto li mette nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

mettersi nei panni <strong>di</strong> e fare ipotesi sui bisogni e le risposte ai bisogni del<br />

compagno.<br />

In un secondo momento potrà essere possibile anche che il nuovo compagno<br />

regali a tutti la sua traduzione dei vocaboli <strong>di</strong>segnati e scritti per lui.<br />

2. Prima dell’arrivo possiamo scrivere alla lavagna <strong>una</strong> parola in lingua<br />

madre dell’alunno neoarrivato e far fare ipotesi alla classe, sul suo<br />

significato . Questa attività ha l’ obiettivo <strong>di</strong> far immedesimare i compagni


nella situazione <strong>di</strong> cacofonia, che vive il nuovo compagno, e stimolarli a<br />

trovare nuove soluzioni per un’<strong>accoglienza</strong> più adeguata.<br />

Sicuramente si può facilmente capire che sarà utile ai compagni:<br />

parlare uno alla volta al compagno neoarrivato;<br />

parlare lentamente e con frasi brevi, complete e corrette;<br />

ripetere le parole degli oggetti o azioni che si stanno compiendo, o<br />

significative in <strong>una</strong> situazione;<br />

non chiedere al compagno <strong>di</strong> ripetere sempre tutto come un pappagallo.<br />

E’ importante ricordare che i bambini imparano molto dai pari durante gli<br />

scambi <strong>di</strong> tutti i giorni: per questo è utile investire della giusta valenza i<br />

compagni <strong>di</strong> classe.<br />

Laddove l’età lo consente è possibile a turno stabilire un tutor del nuovo<br />

compagno: il tutor ha il compito <strong>di</strong> essere più attento ai bisogni e cercare<br />

<strong>di</strong>me<strong>di</strong>are le sue <strong>di</strong>fficoltà, attivando tutti i canali comunicativi.<br />

3. I compagni scrivono sul loro banco ciascuno il proprio nome con un<br />

carattere chiaro e adeguato all’alunno neoarrivato ( stampatello per i più<br />

piccoli o per ragazzi che non hanno competenze <strong>di</strong>verse in L1).<br />

Successivamente gli alunni si presentano a turno rivolgendo sempre la<br />

stessa domanda.<br />

COME TI CHIAMI<br />

QUANTI ANNI HAI<br />

DOVE ABITI<br />

DA DOVE VIENI<br />

Infine si rivolgono le domande al nuovo arrivato.<br />

E’ importante che il nuovo alunno possa continuare a vedere scritti e<br />

sentire i nomi dei suoi compagni <strong>di</strong> classe.<br />

Eventualmente si può lasciare appeso ad <strong>una</strong> parete un elenco dei nomi<br />

dei compagni .<br />

4 Giochi <strong>di</strong> cooperazione.


PREMESSA<br />

E’ necessario che all’interno della scuola si colga la <strong>di</strong>versità come occasione<br />

per un rapporto costruttivo per tutti, sensibilizzando gli alunni al rispetto,<br />

allo scambio reciproco educandoli alla convinzione che la <strong>di</strong>versità è un<br />

valore e <strong>una</strong> risorsa.<br />

IN LABORATORIO<br />

‣ Il laboratorio è il luogo privilegiato, nel quale si instaura <strong>una</strong> vera<br />

comunicazione tra persone, perché solo in esso possibile creare un<br />

rapporto personale più stretto, che si sviluppa secondo le esigenze dei<br />

singoli e dove il parlare è modalità e contenuto <strong>di</strong>dattico imprescin<strong>di</strong>bile.<br />

‣ L’insegnante dà gradatamente lo strumento per comunicare in <strong>una</strong><br />

situazione in cui si può controllare se il messaggio è stato capito e nel<br />

quale il bambino è messo in grado <strong>di</strong> rimandare un messaggio(reciprocità)<br />

‣ Di conseguenza il bambino straniero passa:<br />

Dal non comprendere al cominciare a capire;<br />

Dal silenzio alle prime espressioni personali;<br />

Dal rifiuto all’affrontare le <strong>di</strong>fficoltà linguistiche, perché<br />

intravede la possibilità <strong>di</strong> padroneggiare il nuovo strumento linguistico;<br />

Dall’ansia <strong>di</strong> non capire e farsi capire ,alla sicurezza <strong>di</strong> essere<br />

aiutato a superare le sue capacità;<br />

Dall’isolamento dei coetanei alla possibilità <strong>di</strong> creare rapporti con<br />

loro.<br />

I laboratori compiono interventi <strong>di</strong>dattici specifici per gli stranieri:<br />

- Appren<strong>di</strong>mento dell’italiano come seconda lingua secondo un<br />

percorso che parte dall’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> strutture linguistiche<br />

elementari, me<strong>di</strong>ante modelli <strong>di</strong> frasi <strong>di</strong>chiarative, interrogative,<br />

negative,formulate nei vari tempi del verbo.<br />

- Appren<strong>di</strong>mento delle strumentalità della lettura e della scrittura.


OBIETTIVI<br />

Inserire e integrare i bambini stranieri nella struttura scolastica<br />

garantendo loro <strong>una</strong> pari opportunità.<br />

Valorizzare la cultura ed i vissuti <strong>di</strong> ciascun bambino.<br />

Favorire <strong>una</strong> comunicazione affinché ciascun bambino straniero possa:<br />

a) deco<strong>di</strong>ficare i messaggi basilari;<br />

b) comunicare efficacemente i propri bisogni;<br />

c) Acquisire la motivazione ad imparare a parlare ed a scrivere in lingua<br />

italiana.<br />

Nel laboratorio inoltre:<br />

- si realizzano i primi scambi culturali e il confronto tra i <strong>di</strong>versi usi<br />

e costumi, valorizzando i vissuti che i bambini episo<strong>di</strong>camente<br />

raccontano;<br />

- si favorisce l’acquisizione <strong>di</strong> comportamenti sociali basilari, che<br />

aiutano il bambino straniero ad essere accettato me<strong>di</strong>ante<br />

suggerimenti, confronti, presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>verse;<br />

- si favorisce la deco<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> alcuni aspetti della cultura<br />

ospitante.<br />

ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO<br />

Si in<strong>di</strong>viduano le seguenti modalità per gli alunni stranieri:<br />

- lavoro linguistico per piccoli gruppi ( da 2 a 5) raggruppati per<br />

livello <strong>di</strong> <strong>conoscenza</strong> dell’italiano.<br />

Vantaggi del piccolo gruppo <strong>di</strong> livello omogeneo:<br />

1° Punto d’incontro con bambini della stessa etnia e possibilità <strong>di</strong> incontri orali<br />

anche in lingua madre.<br />

2° Luogo dove l’essere straniero è un dato comune:<br />

3° Luogo dove gli errori linguistici non costituiscono la possibilità <strong>di</strong> un<br />

confronto negativo né uno svantaggio.


GRUPPO DI PRIMO LIVELLO<br />

E’ formato da bambini stranieri neo-immigrati che necessitano l’acquisizione<br />

dei primi strumenti linguistici atti a realizzare semplici ma efficaci<br />

comunicazioni.<br />

GRUPPO DI SECONDO LIVELLO<br />

E’ formato da bambini che hanno in parte acquisito strutture basilari della<br />

lingua italiana.<br />

Oltre alle attività linguistiche del laboratorio, finalizzate al miglioramento<br />

delle situazioni comunicative, per i bambini stranieri del secondo livello si<br />

prevedono ulteriori momenti <strong>di</strong> rinforzo linguistico insieme a un piccolo gruppo<br />

<strong>di</strong> compagni <strong>di</strong> classe con attività <strong>di</strong> lingua mirate.<br />

ATTIVITA’ DI LABORATORIO ITALIANO L2<br />

Si prevede un minimo <strong>di</strong> due ore settimanali per ciascun gruppo <strong>di</strong> livello.<br />

Primo livello<br />

AREE DI COMPETENZA<br />

- Comprendere e formulare saluti;<br />

- Sapersi presentare;<br />

- Comprendere, richiedere e dare informazioni su se stessi e gli altri<br />

relative a : nome, età, in<strong>di</strong>rizzo, numero <strong>di</strong> telefono;<br />

- Comprendere e formulare un invito a casa propria;<br />

- Esprimere accordo;<br />

- Comprendere,dare, chiedere semplici informazioni su oggetti (<br />

forma, colore, <strong>di</strong>mensione, localizzazione nello spazio );<br />

- Saper descrivere alcune caratteristiche fisiche ( colore dei<br />

capelli, degli occhi, statura, corporatura);


- Comprendere, chiedere e dare informazioni relative ai giorni della<br />

settimana;<br />

- Nominare le varie parti della giornata;<br />

- Saper comprendere e <strong>di</strong>re le ore;<br />

- Saper comprendere,or<strong>di</strong>nare e riferire le principali azioni svolte<br />

dal bambino in <strong>una</strong> giornata ( usando il presente in<strong>di</strong>cativo e la<br />

prima persona);<br />

- Comprendere e dare informazioni sulle proprie abitu<strong>di</strong>ni familiari<br />

relativamente ai pasti principali;<br />

- Esprimere preferenze in forma affermativa e negativa;<br />

- Comprendere, chiedere, dare informazioni relative al tempo<br />

atmosferico.<br />

CONTENUTI<br />

Attività pratico-manipolative :<br />

pasta <strong>di</strong> sale<br />

costruzione <strong>di</strong> un oggetto<br />

cucinare un prodotto<br />

giochi semplici da tavolo ( come memory)<br />

giochi con le parole.<br />

Brevi descrizioni guidate<br />

<strong>di</strong> animali<br />

<strong>di</strong> soggetti<br />

<strong>di</strong> oggetti<br />

partendo da immagini<br />

<strong>di</strong> ambienti vicini ai bambini o rappresentati in immagini.


Secondo livello<br />

AREE DI COMPETENZA<br />

Verranno prese in considerazione le seguenti funzioni comunicative:<br />

- numerare fino a 100;<br />

- leggere l’orologio;<br />

- riconoscere e descrivere le <strong>di</strong>verse sud<strong>di</strong>visioni del tempo ( parti<br />

della giornata, giorni della settimana, mesi dell’anno, stagioni) ed<br />

abbinarle alle attività normalmente svolte ( scuola, tempo libero,<br />

pasti, vacanze, ricorrenze..);<br />

- riconoscere e descrivere le <strong>di</strong>verse situazioni <strong>di</strong> tempo<br />

atmosferico;<br />

- chiedere e dare informazioni sulla salute, chiedere e dare<br />

informazioni sullo stato d’animo;<br />

- chiedere e dare informazioni sull’ubicazione <strong>di</strong> persone, animali,<br />

cose;<br />

- riconoscere e descrivere ambienti <strong>di</strong>versi;<br />

- chiedere e dare informazioni <strong>di</strong>verse utilizzando il tempo passato<br />

dei verbi;<br />

- ascoltare, comprendere storie <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi paesi e ricostruirla<br />

usando brevi <strong>di</strong>dascalie o frasi al passato.<br />

CONTENUTI<br />

I contenuti delle unità <strong>di</strong> lavoro si riferiscono a :<br />

o la propria identità;<br />

o la famiglia;<br />

o la scuola;<br />

o la classe;<br />

o il cibo;


o l’abbigliamento;<br />

o il quartiere: strade, negozi, mercato…;<br />

o il paese;<br />

o l’orologio;<br />

o le parti del giorno;<br />

o il tempo atmosferico;<br />

o i mezzi <strong>di</strong> trasporto;<br />

o gli ambienti naturali;<br />

o il paese d’origine del bambino, la localizzazione, la lingua, la storia, gli usi<br />

e i costumi messi a confronto con quelli del paese ospite.<br />

METODOLOGIA<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni metodologiche privilegiano la lingua orale, con la quale s’intende<br />

la capacità <strong>di</strong> comprendere messaggi e <strong>di</strong> rispondere ad essi<br />

adeguatamente e, a livelli iniziali, non necessariamente verbalmente.<br />

Benché gli interventi si focalizzano sulla lingua orale è bene che vi sia, laddove<br />

vi siano le con<strong>di</strong>zioni, l’introduzione della lingua scritta a con<strong>di</strong>zione che il<br />

materiale linguistico relativo alla comprensione ed alla produzione scritta sia<br />

già stato acquisito in forma orale.<br />

James Asher nel 1977 elaborò un metodo che consiste nell’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> seconda lingua attraverso l’esecuzione <strong>di</strong> coman<strong>di</strong> che richiedono <strong>una</strong><br />

risposta “fisica”; <strong>di</strong> conseguenza si impara facendo ( Total Physical Response<br />

T.P.R.)<br />

I coman<strong>di</strong>, impartiti all’inizio solo dall’insegnante, <strong>di</strong>ventano via via più<br />

complessi fino a comprendere le strutture principali della L2. Gli allievi<br />

parlano solo quando sono pronti a farlo e, a turno, prendono il posto<br />

dell’insegnante, ossia propongono a loro volta ai compagni or<strong>di</strong>ni da eseguire e<br />

situazioni da risolvere, usando la nuova lingua.<br />

Durante la prima fase la maggior parte del tempo ( 70%) viene de<strong>di</strong>cata<br />

all’ascolto, alla comprensione e all’esecuzione dei compiti; il tempo rimanente<br />

viene ripartito fra l’espressione orale (20%) e la lettura (10%).<br />

Il metodo si basa su tre principi:<br />

o rispetto della “fase <strong>di</strong> silenzio” degli allievi, ai quali si chiede <strong>di</strong><br />

prendere la parola soltanto nel momento in cui sentiranno pronti a farlo;<br />

o lo stimolo e il rinforzo della comprensione della lingua orale attraverso i<br />

coman<strong>di</strong> e la loro esecuzione concreta;


o il cambiamento dei ruoli nella classe, poiché tutti gli allievi, a un certo<br />

punto, prenderanno il posto dell’insegnante.<br />

Va infine osservato che non sempre la “risposta fisica” è richiesta a tutti gli<br />

studenti, poiché anche i momenti <strong>di</strong> “ osservazione” dell’esecuzione dei<br />

coman<strong>di</strong> da parte <strong>di</strong> altri sono utili all’acquisizione della nuova lingua.<br />

Rilevando che è <strong>di</strong> primaria importanza l’atteggiamento dell’insegnante, che<br />

ha il compito <strong>di</strong> creare situazioni comunicative significative in particolare per<br />

l’alunno straniero, si prevedono le seguenti attività <strong>di</strong> laboratorio:<br />

o giochi <strong>di</strong> socializzazione e <strong>di</strong> movimento;<br />

o attività manipolatorie ( <strong>di</strong>segno, costruzione <strong>di</strong> oggetti, <strong>di</strong> pupazzi….);<br />

o drammatizzazione;<br />

o mimo;<br />

o ascolto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>o cassette e cd room;<br />

o registrazione e ripetizione <strong>di</strong> nomi <strong>di</strong> persone, <strong>di</strong> azioni quoti<strong>di</strong>ane, <strong>di</strong><br />

parole nuove acquisite;<br />

o ripetizione <strong>di</strong> termini in<strong>di</strong>cativi <strong>di</strong> bisogni essenziali, azioni, momenti <strong>di</strong><br />

vita scolastica,esperienze…;<br />

o denominazioni <strong>di</strong> immagini, fotografie, illustrazioni…;<br />

o lettura dell’insegnante <strong>di</strong> parole, piccole frasi, brevi testi narrativi<br />

illustrati;<br />

o composizione <strong>di</strong> pensieri in lingua italiana;<br />

o descrizione orale e scritta <strong>di</strong> fatti, episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita familiare, piccole<br />

storie..;<br />

o conversazioni guidate;<br />

o giochi <strong>di</strong> parole;<br />

o giochi al computer.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

Si prevede l’utilizzo dei seguenti mezzi e strumenti:<br />

libri,<br />

schede,<br />

illustrazioni,<strong>di</strong>apositive, fotografie,<br />

films, videocassette,<br />

giochi, burattini,<br />

flash cards,


egistratore, cassette,<br />

riviste,<br />

macchina fotografica <strong>di</strong>gitale,<br />

materiale per i laboratori,<br />

computer.<br />

VERIFICHE<br />

Verranno effettuate verifiche perio<strong>di</strong>che parziali, in itinere, in relazione alle<br />

unità <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>dattico programmato al termine <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> attività.<br />

Contestualmente verranno operate le valutazioni ed i conseguenti<br />

aggiustamenti programmatici in relazione agli esiti raggiunti.

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