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contro canto di T<strong>it</strong>o Cortese<br />
14<br />
Patrimonio all’<strong>it</strong>aliana<br />
Perché il Governo Monti non ha tassato i grandi patrimoni.<br />
C’è qualcuno che ricorda ciò<br />
che successe quando ripartì<br />
dall’estrema sinistra, anni<br />
fa, la richiesta di introdurre<br />
un’imposta patrimoniale in Italia? Si era<br />
agli sgoccioli della legislatura 2001-2006<br />
e il malgoverno della destra era tale che<br />
tutte le previsioni davano già vincente il<br />
centro-sinistra nelle successive elezioni<br />
(come poi avvenne). In quella fase di<br />
preparazione a un cambiamento di Governo,<br />
fu il segretario di Rifondazione<br />
comunista, Bertinotti, a porre la questione<br />
della patrimoniale: apr<strong>it</strong>i cielo!<br />
Fu come aver toccato un tabù, tutto il<br />
benpensantismo nazionale si scatenò<br />
contro un’ipotesi considerata poco<br />
meno che eversiva. E il centro-sinistra,<br />
che stava faticosamente assemblando la<br />
coalizione con cui presentarsi al voto,<br />
per non correre il rischio d’allarmare i<br />
cosiddetti moderati bandì la patrimoniale<br />
da ogni bozza programmatica.<br />
In realtà non solo la patrimoniale si<br />
applicava (e tuttora si applica) in gran<br />
parte dell’Europa a conduzione moderata<br />
(a cominciare dalla Francia), ma<br />
forme di tassazione dei patrimoni esistevano<br />
nella stessa Italia: che cos’altro<br />
era, se no, l’Ici, cioè l’imposta sulla casa,<br />
che è il bene patrimoniale per eccellenza?<br />
Ciò che si chiedeva, in ver<strong>it</strong>à, era<br />
un’imposizione sui grandi patrimoni,<br />
cioè un tipo di fiscal<strong>it</strong>à orientato alla<br />
redistribuzione del redd<strong>it</strong>o. Ma andò<br />
come andò: nei suoi due difficili anni<br />
(2006-2008) il Governo Prodi si mosse<br />
in parte in quella direzione, abolendo<br />
l’Ici sulla prima casa dei piccoli proprietari<br />
e mantenendola sugli immobili<br />
dei più ricchi, ma poi tornò al Governo<br />
la destra e tolse l’Ici anche ai ricchi. Del<br />
resto era andata allo stesso modo con<br />
l’imposta di successione, tolta da Prodi<br />
per i patrimoni fino a una certa soglia e<br />
poi eliminata da Berlusconi anche per<br />
le più grandi fortune.<br />
Si è poi visto come sia fin<strong>it</strong>a, con l’abolizione<br />
indiscriminata dell’Ici, che era<br />
stata il cavallo di battaglia elettorale<br />
della destra: è fin<strong>it</strong>a che adesso il Governo<br />
Monti ha dovuto reintrodurla,<br />
sia pure sotto altro nome, sulla prima<br />
casa di tutti, piccoli proprietari e detentori<br />
di patrimoni colossali, perché<br />
l’Italia stava andando in malora.<br />
Sulla patrimoniale, tuttavia, molto è<br />
cambiato negli umori del Paese. Se<br />
anni fa era l’estrema sinistra a richiederla,<br />
ora, sulle rovine lasciate dall’ultimo<br />
governo della destra, la si è sent<strong>it</strong>a<br />
invocare da voci insospettate, da Confindustria<br />
a grandi imprend<strong>it</strong>ori come<br />
De Benedetti o Montezemolo, a paludati<br />
opinionisti dei giornali dell’alta borghesia<br />
agiata. Perché allora, si sono chiesti<br />
in molti in queste settimane difficili, il<br />
Governo Monti non ha tassato come si<br />
richiedeva i grandi patrimoni?<br />
La risposta è semplice: è cambiato il<br />
Governo, non il Parlamento dove il<br />
Governo deve ottenere il voto sui provvedimenti<br />
che prende. Monti ha fatto<br />
quello che si può in una s<strong>it</strong>uazione in<br />
cui la destra, in crollo nel Paese, è ancora<br />
maggioranza in almeno una delle<br />
due Camere. Perciò occorrerà prima<br />
cambiare le cose in Parlamento. ❚<br />
beni di consumo di R<strong>it</strong>a Nannelli<br />
Annozero<br />
Monolocale, monoredd<strong>it</strong>o, monodose.<br />
Nell’era delle famiglie mononucleari e<br />
dei single, dei tempi ridotti da dedicare<br />
alla preparazione di pranzo e cena (35 minuti<br />
per il primo, 33 minuti per la seconda)<br />
hanno la meglio i prodotti in piccoli<br />
formati, purché “sotto zero”. Sempre più<br />
presenti sulla tavola degli <strong>it</strong>aliani, secondo<br />
l’Ist<strong>it</strong>uto Italiano Alimenti Surgelati<br />
13,8 kg è il consumo pro cap<strong>it</strong>e dei surgelati<br />
in Italia (pur sempre tra i più bassi<br />
d’Europa). Il 92 per cento delle famiglie li<br />
utilizza regolarmente, il 70 una o più volte<br />
a settimana, in particolare quelle con<br />
figli piccoli. Piacciono verdure – un +11%<br />
riguarda i prodotti preparati – e pesce,<br />
ma anche pizze e snacks (+6.5% ); in ripresa<br />
anche i piatti pronti, soprattutto nelle<br />
grandi c<strong>it</strong>tà: punti di forza pratic<strong>it</strong>à d’uso,<br />
comod<strong>it</strong>à e risparmio perché non ci sono<br />
scarti. E a questo propos<strong>it</strong>o solo il 2% dei<br />
prodotti surgelati finisce nella pattumiera<br />
contro il 39% dei prodotti freschi, il 19%<br />
del pane e il 17% di frutta e verdura. Un<br />
altro “annozero” può cominciare...