1992 - 10 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio

I -
Un Natale di pace a voi, cari benefattori,
che con noi, avete creduto nell'amort
e ci avete sempre sostenuti
Carissimi Amici e Benefattori,
ogni anno il Natale di Gesù ci ricorda
la nascita della nostra Piccola Opera
della Redenzione.
Ne1 Natale del prossimo anno celebreremo,
in spirito di riconoscente adorazione
al Bambino Gesù, il cinquantesimo
anniversario della nostra Famiglia
Religiosa, che come Gesu, nacque
povera ed umile, come a BetIemme,
per aiutare, sollevare e portare sorriso
e salvezza a diecine di migliaia di nostri
fratellini abbandonati ed orfani,
in quegli anni di guerra tanto difficili.
Sarà per noi una Felice occasione ed in
modo particolare un momento forte che ci
vedrà riuniti per adorare, benedire e
rinnovare i nostri impegni di fedeltà a Gesu
che volle invitarci attorno al suo Presepe,
come i pastori all'annuncio degli Angeli,
per cantare il nostro inno di ringraziamento
a Dio, alla Vergine Consolatrice e a tutti
di amici e benefattori, che in questi
inquant'anni hanno creduto all'amore
ci hanno sostenuti con le loro preghiere,
acrifici ed aiuti economici.
ion mancherà l'occasione per poter
~anifestare in modo comunitario la nostra
iconoscenza filiale al Signore e alla
&ma Vergine Consolatrice del Carpinello.
1 12 ottobre abbiamo ricordato il V
:entenario della scoperta del Nuovo Mondo
d opera del nostro grande connazionale
Cristoforo Colombo. Avete tutti seguito
attraverso la televisione, radio e stampa
di ogni colore le varie celebrazioni ch
sono susseguite a Siviglia, a Genova
ed altrove con ingenti spese.
Il S. Padre si è recato per alcuni giorr.-
in pellegrinaggio pastorale missionario a
Santo Domingo, dove Cristoforo Colombo
piantò la "Prima Croce", simbolo della
redenzione, strumento di salvezz
per tutti gli uomini.
Ha compiuta così la solenne novena
da quando nel 1984, in cui fece l'altra
importante visita nella stessa Repubblica
Dominicana, piantò "la Croce" per
iniziare così il periodo di nove ar
in preparazione del V centenari^.
Le celebrazioni che si sono svolte cor
grande concorso di fedeli ed hanno avuto
come scopo di ravvivare in tutti la
riconoscenza per il dono della fede e delL
redenzione che era stata estesa a quei nos
fratelli fino ad allora sconosciuti.
In quegli anni vi sono state,
- come afferma i1 Papa -,
ombre e luci, più luci che omb.,.
I1 motto della IV Conferenza è stato:
Cristo ieri, oggi e sempre.
Il documento che è stato approv
unanimamente dai presuli sarà una guida
illuminata, ispirata e stimolante per
tutti gli uomini di buona volontà.
i1 S. Padre ha rivolto agli indigeni
parole di conforto e di profondo affettq
paterno. Ha chiesto perdono e scusa pc
quanto nei primi decenni hanno dovutc
soffrire per l'ingordigia ed il
maltrattamento dei "conquistadore:
spagnoli, assetati di oro e di ricchezzt