I fuochi fatui - Solima - Margine, Soglia, Confine, Limite

Il fuoco fatuo si trasforma prima in tanti scaffali
polverosi, poi in un compasso, un pennello, un paio di forbici,
una nuvola. Surriscaldandosi d’energia di ignota provenienza,
prende la forma di uno specchio e tale resta per diversi
istanti, prima di sfavillare verso l’alto e attuare la sua
metamorfosi, diventando Le Discipline.”
Detto, sbalordito come se ascoltasse la Storia per la
prima volta, non riesce nemmeno a commentare. Allora, Non
Detto prosegue: “E’ poi la volta di un’altro fuoco fatuo:
Questo fuoco fatuo assume un trambusto di forme.
Roteandosi, pulsa e sussulta. Suda e si raffredda, diventando
prima un leone poi una leonessa, confondendosi di nuovo nel
misto di etere che lo abita per poi farsi come un lungo
ammasso di carne senza osso e subito dopo una custodia
calda ricoperta di pelo. Poi di nuovo un uccello splendido di
vari colori e, in un istante, un altro volatile, chiazzato in
modo simile all’altro, ma capace di emettere suoni mai uditi.
Ed eccolo: il Sesso Maschile/Femminile.”
Detto ride contento. Scuotendosi come un piccolo umano,
chiede: “Poi? Poi?”
Il Non Detto annuisce bonariamente: “Poi si fa avanti un
altro fuoco fatuo che domanda:
“E che succede a questo fuoco fatuo? Cosa? Cosa?”
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