I fuochi fatui - Solima - Margine, Soglia, Confine, Limite

Detto saltella e chiede insistente: “E cosa accade?? Cosa
accade?”
Le parole di Non Detto s’inseguono come infuriate: “Il
fuoco fatuo interpellato piroetta di nuovo, emette un acuto,
poi un suono molto basso, come di morte. Si smembra in
tante piccole boccette contenenti liquidi di diversi colori
che, fuoriuscendo, formano un lago variopinto e, pochi attimi
dopo, un tramonto di indicibile bellezza. Il tramonto assume
la forma di una grande chiave, poi di una foglia piena di
piccoli fori dai quali si possono intravedere i pianeti e le
stelle.”
“Arriva a quel punto, Non Detto! Arriva a quando appare
la donna bellissima!!!”
“Detto!!! Smettila!”
“Va bene, va bene, me ne sto buono, ma va’ avanti, per
favore…”
Quasi malvolentieri, Non Detto continua:
“Il fuoco fatuo prende poi le sembianze di una bellissima
creatura di sesso femminile, scura di pelle dal volto al ventre
e chiara come il latte dall’ombelico in giù.
Occhi verdi ed un’immensa chioma di capelli neri e ricci le
incorniciano un viso duro che accoglie un’espressione tra il
sereno ed il rassicurante. Grandi anelli alle mani ed un
sedere tondo e generoso.
Imitando qualcosa di simile a ciò che gli umani chiamano
sorriso, questa splendida femmina risponde al Rito:
Ed ecco, il fuoco fatuo diventa quanto di più indefinibile,
assume i confini di ciò che non ha confini.”
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