I fuochi fatui - Solima - Margine, Soglia, Confine, Limite

Detto risplende di curiosità e consegna alle ultime parole
di Non Detto quanta più attenzione possibile.
“Ed ecco, il fuoco fatuo si fa Curiosità. E sai cosa accade
alla Curiosità, Detto?”
“Dimmi, dimmi!”
“…La Curiosità, da quella volta, sarebbe stata sempre
destinata al piacere del travestimento. Ogni volta avrebbe
cambiato la sua forma originaria per farsi Amore, o qualcosa
di simile. A volte un Orecchio Teso, a volte un Incontro, a
volte una Canzone, a volte una Ricerca Scientifica, a volte
una Voce, a volte una Poltroncina di Teatro, a volte una Mano,
a volte la Scrittura, a volte Sudore, a volte Sacrificio, a
volte una Lettura.
E la Curiosità, da quella volta, sarebbe stata sempre
destinata a giocare con il Limite, amoreggiare col Confine,
ammiccare maliziosamente al Margine.”
Sfiancato da tanto parlare, Non Detto si lascia andare
alla sua stessa lastra di vetro.
Detto, invece, è tutto elettrizzato:
“Siamo arrivati alla fine? Oh, no! E’ finita!!! Me la
racconterai di nuovo? Ti prego, te ne prego!”
Con le sue ultime energie, Non Detto risponde qualcosa
che somiglia ad una profezia:
“In un attimo, forse ora, intuirai che non c’è fine,
non ce n’è per questa storia…”
E le sue parole vengono rapite da un’eco infinita…
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