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L’arte è vita buona lettura

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Nel ‘69 con la poesia aveva partecipato alla “Corrida” radiofonica condotta da<br />

Corrado Mantoni. Poi con la poesia, a Mantova, insieme a un commediografo, un<br />

burattinaio, e un cineamatore, facevano spettacoli nelle case di riposo per anziani e<br />

nell’ospedale psichiatrico, periodo che rammenta con molta tenerezza.<br />

Aveva anche partecipato da casa, con l’attrice di teatro Leda Palma, una mattinata a<br />

Radio Anch’Io condotta da Enrico Vaime; e nell’ottanta fu protagonista per la<br />

Rubrica Televisiva, di RAI. 1, “Storie allo specchio” “Io Donna” di Carlo Levi, con<br />

la regia di Luigi Faccini; a casa sua arrivò una troupe della RAI di sei persone fu<br />

ripresa per cinque giorni e fu un grande avvenimento nella sua <strong>vita</strong>. Quando la<br />

trasmissione andò in onda il suo telefono sembrava diventato un centralino e molte<br />

riviste e giornali scrissero su di lei sulla sua arte poi fu in<strong>vita</strong>ta a Telepadana,<br />

Telemantova, ospite d’onore per molte domeniche, per leggere le sue poesie,<br />

nell’emittente locale Antenna libera e come personaggio a Radio Mantova.<br />

Ebbe lusinghieri inviti nelle gallerie di avanguardia. In una di queste, Galleria<br />

“Teatro Minimo”,dove lei aveva fatta la mostra: la Critica Elda Fezzi, di<br />

Cremona,che era stata la prima critica della Biennale di Venezia, accompagnando una<br />

sua pupilla, che faceva la mostra in quella galleria di Mantova, vide nel retro le opere<br />

di Maria, e l’invitò ad esporre nella sua galleria di Cremona “Il Poliedro”<br />

nell’occasione le fece la recensione che pubblicò sul giornale di Cremona la<br />

“Provincia”.<br />

Dopo due anni Maria la contattò volendo fare domanda ed esporre ancora nella<br />

Galleria “Il Poliedro”, la Prof.ssa Fezzi, le disse che ormai non si occupava più di<br />

arte, avendo purtroppo un male incurabile nelle ossa, per cui la pregò di rivolgersi<br />

alla presidente, della galleria, Santini, e per la recensione al critico del giornale di<br />

Cremona “La Provincia”. La sera prima del Vernissage, ambendo alla sua presenza,<br />

Maria le telefonò, lei quando sentì la sua voce, riferendosi al critico del giornale,<br />

cominciò ad urlare: ”C’<strong>è</strong> l’ho fatta! c’<strong>è</strong> l’ho fatta! gli ho fatto lo sgambetto”. Pur se<br />

c’era la neve, appoggiata ai bastoni, si recò in galleria a fare la recensione. Dopo tre<br />

mesi non era più.<br />

Nell’ambito artistico la Petrucci ha partecipato a collettive in Italia e all’estero;<br />

allestito prestigiose mostre personali, a Mantova, con l’Ente per il Turismo, alla<br />

“Casa di Rigoletto”; con l’ UDI nella “Casa del Mantenga” nelle Gall: “Studio<br />

Sartori”, “Teatro Minimo”, “La Torre” etc.; A Verona, con l’Amm. Provinciale in<br />

Piazza Dante, nella Gall. “Frà Giocondo”; a Sermide (Mn), in<strong>vita</strong>ta dal Comune, in<br />

occasione del premio gastronomico, “la Cipolla d’Oro”. Scrivono su di lei “La donna<br />

Mantovana” che le pubblica l’intervista fatta alla direttrice del Brefotrofio di Volta<br />

Mantovana; e “La Gazzetta di Mantova” anche qui le pubblicano un interessante<br />

articolo di un fatto vissuto da Maria nella stazione di Modena.<br />

Nel 1986 all’apice del successo, come fosse scritto nel suo destino, lascia tutto alle<br />

spalle e per motivi che succedono nostro malgrado nella <strong>vita</strong>, torna a Toffia con un<br />

bagaglio di esperienze, artistiche, culturali, e umane, che custodisce come fosse un<br />

tesoro. Dopo un tribolato adattamento e fatte numerose mostre personali, tra queste<br />

tre a Roma: a “Palazzo Valentini” con la Provincia; “Ex Mattatoio” con il Comune; e

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