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Focus
L' Alcol
L’ alcol è una droga e la
dipendenza dall’alcol una
malattia da curare
Che l’alcol sia una sostanza che induce dipendenza e che
la dipendenza dall’alcol sia una malattia è un dato scontato nel mondo scientifico
ma sicuramente non è così riconosciuto nel pensare comune. Il consumo di alcol
è legale, nonostante l’elevato grado di tossicità e ciò sicuramente contribuisce a
modificare la percezione della sua pericolosità. Difficile infatti scindere l’immagine
di uno stile di vita di successo – per lo più inculcato dai modelli proposti dalla pubblicità
– dal consumo di bevande alcoliche. L’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità) già nel 1978 ha definito l’alcoldipendenza una malattia. La rivista medica
Lancet - tra le più prestigiose al mondo - posiziona l’alcol al quinto posto tra le
droghe in termini di danno, rischio e capacità di produrre dipendenza.
40 02/2010 Aiutare
Ma cos’è la dipendenza dall’alcol? Si
tratta di una patologia caratterizzata da una
tendenza a bere alcol in maniera compulsiva,
dalla perdita di controllo che segue
l’assunzione e dall’impossibilità di interromperne
il consumo anche quando la persona
lo desideri. L'’utilizzo prolungato di alcol nel
tempo può aumentare il rischio di sviluppare
varie malattie più o meno gravi. L’OMS
stima che nel mondo ci siano 2 miliardi di
persone che consumano bevande alcoliche
e 76, 3 milioni evidenziano disturbi legati
all’uso di alcol. Nel 2002 l’alcol è stata la
principale causa della morte di 1,8 milioni di
persone (3,2% del totale).
Il consumo di alcol in Europa e in Italia
I dati dell’OMS indicano che l’Europa è la
regione al mondo dove si beve più alcol (11
litri di alcol puro per ogni adulto all’anno)
e dove il consumo d’alcol per abitante è
il doppio rispetto alla media mondiale. La
maggior parte dei cittadini europei consuma
alcol, ma ci sono anche 55 milioni di adulti
astemi (15%). Considerando il consumo non
registrato, il consumo di ogni individuo che
beve raggiunge i 15 litri all’anno. Poco meno
della metà di questi 15 litri viene consumata
in birra (44 %) e il resto è suddiviso tra il
vino (34 %) e superalcolici (23 %). Nel 2003
il consumo pro-capite di alcol puro annuale
degli italiani era di 10,25 litri, inferiore a
quello di Paesi confinanti come la Francia
(12,25 l), l’Austria (12,57 l) e la Slovenia
(11,66 l) (fonte: database OMS).
Considerando la dipendenza più che i
livelli di consumo, possiamo stimare che 23
milioni di Europei (il 5% degli uomini e l’1%
delle donne) sono alcoldipendenti. Sempre
secondo l’OMS, le conseguenze mediche
e psicosociali della dipendenza da alcol
sono da annoverarsi tra i maggiori fattori di
stress per la salute: si perdono anni di vita,
spesso le persone colpite perdono il loro
posto di lavoro, molte relazioni naufragano e
l’alcoldipendenza causa uno stress notevole
per partner e figli. L’abuso di alcol comporta
costi altissimi a livello individuale e collettivo.
I costi tangibili riferiti al consumo di alcol
sono stati stimati in 125 miliardi di euro nel
2003, e di questi circa 59 miliardi di euro
riguardano la perdita di produttività derivante
da assenteismo, disoccupazione e anni
di lavoro persi a causa di morte prematura.
Considerando la dipendenza più che i livelli
di consumo, possiamo stimare che 23
milioni di Europei (il 5% degli uomini e l’1%
delle donne) sono alcoldipendenti.