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MARE MARE - Mare Nostrum

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Vela latiname ai bravi del Maria, di infiniti,filosofici spuntini. C’èLeonardo Varchetta da GolfoAranci. Fa sempre piacereincontrarlo, stringergli la mano.E’ uno che parla poco. C’èQuinta da Masque di RaffaeleLa Picca, al timone SalvatoreAste, detto Siaula. Per chi va avela da qualche anno inSardegna basta la parola! C’èGiambattista Borea, responsabiledel Marina di PortoRotondo, a bordo del gozzo “Al<strong>Mare</strong>” di Valsecchi. E’ la primavolta che a Stintino arriva unabarca proveniente da PortoRotondo. Ci siamo noi di <strong>Mare</strong><strong>Nostrum</strong>, in un piccolo stand incondominio coi giovani fantidella Brigata Sassari. C’èRiccardo, Villarosa, di YachtDigest, in compagnia di Maya edei ragazzi, che suona la trunfa,o scacciapensieri. E MarioMarzari, triestino colto, che sadi barche e di altre cose. C’èuna delegazione del LaboratorioCumano di Monte di Procida,intenzionati a venir gozzomunitialla prossima edizione. E c’èuna barca del Nautico di PortoTorres, una prima volta anchequesta. Infine la banchina deivelieri, un colpo d’occhio splendido,finalmente, un grazie hachi ha permesso un simile spettacolo:Capitaneria di Porto,Comune, legni locali, chi altro?Sembra facile mettere in fila,una dietro l’altra, tante barchelungo la banchina principaledel porto Mannu, sembrerebbenaturale farlo. Ma, nel paesenostro, nulla è semplice, tutto ètortuoso, lungo e difficile.Vogliamo ancora, la pretendiamfin d’ora, la banchina deiVelieri, per l’edizione diciottesima,anno duemila. E ringraziamfin d’ora chi potendo vorrà. C’èla veleggiata storica all’Asinara,di venerdì, con Sant’Andreapacificamente invasa, i gozzi inCala Sant’Andrea “invasa” daigozzi e dai “bagnanti”.secca sulla spiaggia, un’ondaprovocata da qualche grossovascello che incrocia al largo,getta scompiglio sulla battigia,qualche piccolo danno. E cisono polemiche. E’ stato giustopermettere il bivacco? E’ moralebagnarsi all’Asinara? E se sinuota, se ci si schizza, seinsomma si fa il bagno, è giustofarlo divertendosi a farlo oppure,in memoria dei mortiaustroungarici, delle sofferenzedei reclusi, del fosco passatodell’Isola, è necessario bagnarsicon rispetto, accostarsi alleacque come a un fonte battesimale.Qualcuno ha invocatol’uso del chador e, novità, siaper uomo che per donna. Agliasinelli bianchi dan fastidio letremule carni umane esposte alsole? Ma tant’è. C’è inSardegna un Parco nelle cuiacque incrociano scuri, minacciosiU-Boat. Con a bordotestate nucleari. E che! SiamSardi. Mica ci spaventiam perle testate!Ci sono infine a Stintino 94barche iscritte. con arrivi daBarcellona, Ajaccio, Genova,Chiavari, Varazze e Sorrento eporti sardi a gogo. Vince Altairin assoluto, e a seguire Luli IIdi Antonello Macciotta, gozzoalgherese, e Antioco Il Moro Idi Sandro Radaelli, legno sulcitano.Tra i forestieri il miglioreè Santa Rosa di GiancarloAntonetti, quindicesimo, gozzosorrentino, che ha vinto pureun premio per il miglior restauro,ex aequo al cornigiottoBiancamaro dei genovesi di“Storie di Barche”. Tra gli stranieriha la meglio Sa Rata, diEmili Armengol, 44 esima,premiata anche per la crocieradi trasferimento più lunga:mille miglia! Da Barcellona aStintino lungocosta. Mentreagli altri catalani di Goretti,Il Corsaro diBrunoDerosas, CNOlbia.49esimi, va una altro premiospeciale: quello per la traversatapiù lunga senza scalo, daBarcellona a Stintino via diretta,240 miglia, coperte in 34 oredi navigazione a motore e polaccone.I primi delle classi: Gozzi:La partenza della regata.Luli II°, Antioco il Moro eLuigi Padre, di SimonettiAdolfo e signora, da Carloforte.Guzzette: Barbara, di RobertoSechi-Alghero, Antioco il MoroII, degli Amici della Vela Latinadi S. Antioco, Calasettana diCalasetta. Lance: Altair, loabbiam già detto (una settimanadopo vince, terza volta diseguito, a Bosa, e si porta via ilTrofeo), poi Francesca, ancoraCarloforte, Francesca Napoli altimone, e Bestini, lancia pontatae spagnola di disegno diFisanotti & Co, da Porto Scuso.Tra i monotipo della classe G,vince Alubé davanti allaGuzzetta e Penelope. Ma suGuzzetta non c’era padreScotti, che è tornato allo splendoredel Salvatore Padre, classe1926, quarto tra le lance. Tra ivelieri primo Nuovo Aquilonedi Enzo Di Fraia, del 1912, cheha vinto anche un premio comebarca più bella e affascinante,diviso con la matricola Re diCoppe, di Giorgio Gerosa,giunto da Chiavari. Secondol’Asinara Libera, terzi i catalanidi Joan Munoz Orpi a bordo diGoretti. Il Trofeo Addis, dedicatoad Antonio, che va alla barcaprima in reale, se l’è portato via2425

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