Studio sul Sistema sportivo regionale - Cultura in Cifre - Istat

2. I CITTADINI EMILIANO-ROMAGNOLI FISICAMENTE ATTIVINel 2006 i cittadini emiliano-romagnoli fisicamente attivi rappresentano circa il 68% dellapopolazione regionale, dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, con alcunevariazioni nelle modalità della pratica.Nella ricerca dell’Istat le categorie considerate sono quattro:1. i praticanti sportivi in modo continuativo2. i praticanti attività sportive in maniera saltuaria3. coloro che fanno qualche attività fisica4. coloro che non praticano alcuno sport o attività fisicaLe categorie 2 e 3 sono state raggruppate in una unica tipologia in quanto si riferiscono entrambead una attivazione parziale.Le tre categorie così individuate sono riportate nella Tavola 1 e sono espresse in valori percentuali.Tavola 1: Persone di 3 anni e più che praticano sport per frequenza in Emilia-Romagna – valori percentualiIn modocontinuativoSaltuario o qualcheattività fisicaMai/non indicatoTotaleRER 2005 21,8 46,0 32,2 100,0RER 2006 24,8 42,9 32,3 100,0Italia 2006 20,5 37,6 41,9 100,0Fonte Annuari Statistici Italiani 2005 e 2006Nell’ultimo anno sono aumentati coloro che fanno attività sportive in maniera continuativaquasi quanto sono diminuiti i praticanti saltuari di sport o di qualche attività fisica, in modo taleche la percentuale totale dei cittadini fisicamente attivi rispetto ai sedentari è rimasta invariata.Nel 2005 l’attività totale era infatti pari al 67,8% e nel 2006 al 67,7% della popolazione dai 3anni in poi.Rispetto alla media nazionale si può osservare che gli emiliano-romagnoli sono menosedentari; nel 2006 la media degli italiani attivi è infatti pari al 58,1%, ben 9,6 puntipercentuali in meno rispetto alla media della Regione Emilia-Romagna.Se si allarga il confronto di quasi una decina di anni si può cogliere l’andamento della domandadi attività fisico-sportiva nel decennio. Nella Tavola 2 sono stati raccolti i dati dal 1997 al 2006,ad eccezione dell’anno 2004, in quanto la rilevazione prevista è stata posticipata all’iniziodell’anno successivo.L’andamento di lungo termine è significativo. E’ interessante osservare come l’attuale crescitadei praticanti continuativi sia stata preceduta da una lieve discontinuità, data dall’alternarsi diun anno di crescita con un anno di leggero calo della domanda. Più significativa è ladiscontinuità dei praticanti saltuari: a fronte di un aumento alla fine degli anni ‘90, si è poiregistrato un forte calo dal 2000 in poi, con una lieve ripresa negli anni 2003-2005.30