EMIGRAZIONE26APRILE 2002Il Circolo culturale dei Sardi“Domo Nostra” di Cesano Boscone,ha organizzato ed ospitato,nei locali della sede, unaconferenza sul problema delfavismo in <strong>Sardegna</strong>. L’incontro,realizzato in collaborazionecon l’Associazione sardaDonatori di Sangue di CesanoBoscone, è stato patrocinatodall’Assessorato al Lavorodella Regione <strong>Sardegna</strong>, dalComune della cittadina milanesee dalla FASI (FederazioneAssociazioni Sarde in Italia).Vi hanno partecipato ilpresidente del Circolo MarioPiu, che ha presentato gli ospitied ha illustrato i motivi chehanno suggerito al Direttivol’iniziativa, il presidente dell’ASDSRoberto Zucca ed ildott. Gianfranco Cossu, Primariodel centro trasfusionaledi Sassari.Quest’ultimo si soffermatosulla situazione esistente in<strong>Sardegna</strong> per quanto riguardaCONFERENZA SUL FAVISMOAL CIRCOLO DOMO NOSTRADI CESANO BOSCONEil favismo ed altre malattie geneticheche colpiscono il popolosardo, come la talassemia.Cossu ha affermato che ilfavismo è una predisposizionegenetico-ereditaria che rende iglobuli rossi soggetti ad emolisi,quindi alla distruzione diquelli privi dell’enzima scudoG6PD, in occasione di eventiossidativi. Attualmente la patologiaè ancora esistente incirca il 15% della popolazionesarda, ma grazie alle campagneinformative e preventive icasi di crisi emolitiche stannoscomparendo. Bisogna, dunque,evidenziare il fatto che unindividuo affetto da questa patologia,che non manifesta alcuntipo di crisi, è un soggettoche può essere consideratonormale. Gli esami del sangue,a cui bisognerebbe sottoporsiper verificare l’attività enzimaticadel G6PD, sono differentisecondo il sesso: la donnadeve effettuare un’analisi ditipo quantitativo, per rilevare laconsistenza dell’enzima (ildato puo’ anche stabilirsi in unaposizione intermedia fra la totaleanormalità e la normalità).L’uomo, a differenza della donna,deve invece affidarsi adun’analisi di tipo qualitativo.Il Presidente del CircoloMario Piu, accogliendo i suggerimentidi Lai e Zucca, haproposto una divulgazionedelle informazioni sul favismoa carattere mondiale, tramite icircoli e con un inserto da pubblicare,ad esempio, nel periodicoMessaggero Sardo, chepermette di raggiungere i Sardiin tutto il Mondo o da inserirein internet.Roberto Zucca ha annunciatoun progetto che coinvolgeràil centro ematologico di Sassa-ri e l’ASDS per future raccoltedi sangue pro talassemici.Il dott. Cossu ha risposto alledomande dei numerosi partecipantiall’iniziativa ed ha ancheaffermato di aver avvertito fragli emigrati un forte senso disardità e di solidarietà. Interessanteed importante è ancheconoscere la motivazione cheha spinto i Sardi a riunirsi nell’ASDS.La popolazione dell’isolaè, infatti, costituta da un45% di persone affette da alfatalassemia,un 15% da favismoed un 12 – 13 % da betatalassemia.Per questo si ha bisognosempre più di donatori di sangueper aiutare le persone chenecessitano di trasfusioni.In conclusione anche questodibattito, come quelli precedentementerealizzati, è servitoal fine di informare ed ampliarele conoscenze favorendoil confronto d’idee e di suggerimenti.Tatiana PauGRAVE LUTTO PER I SARDIDEL CIRCOLO MORENODI BUENOS AIRESIl 6 marzo è morto OsvaldoFantasia il socio del circoloMoreno, di Buenos Aires, che“la domenica lavorava allacostruzione degli spogliatoi”del campo di calcio. Aveva 53anni.Era arrivato in Argentinaquando aveva solo 6 mesi.Aveva lasciato Pattada persempre poco più che neonato,in braccio alla mamma, insiemeal padre a due fratelli equattro sorelle. La famigliasbarcò a Buenos Aires dallanave “Santa Cruz” il 31 dicembredel 1948. Come lamaggioranza dei bambiniemigrati, ha vissuto un’infanziadifficile, lavorando all’uscitada scuola per imparareil mestiere del padre e aiutarela famiglia. Osvaldo Fantasiaè cresciuto frequentandol’unico circolo sardo esistentein quel tempo, il “ SARDIUNITI “. Ha imparato ad amarela terra natia che mai hapotuto conoscere. Nonostanteciò ,indossava con orgoglio ilcostume sardo nelle feste enelle ricorrenze patriottichedella collettività (nella fotodella sfilata del Dia del EmigranteItaliano Osvaldo portalo stendardo della Madonna diBonaria del circolo di Moreno).Amava l’Italia e l’Argentina,la libertà, la poesia (neha scritto molte e bellissime)e la natura .Il 27 settembre 2001 nel suodiario scrisse di non temere lamorte e di essere preoccupatosolo per la figlia e per i familiari.“Per il mio funerale nonspendete, non voglio coronedi fiori nè cemento sulla miatomba solo erba. Non voglioche nessuno pianga , mettetemusica allegra”.La scomparsa di Osvaldo Fantasiaè un nuovo doloroso luttoper la famiglia Fantasia che haperso già altri due membri cinquantenni,e un’altra grandeperdita per l’Associazione Italiana<strong>Sardegna</strong> di Moreno.Il programma radiofonico“Arriba República”,un programmadi libera opinione e disolidarietà, fatto dagli ascoltatori,l’8 marzo, ha trasmessomolti messaggi di condoglianzee di dolore per la scomparsadi Osvaldo, uno dei protagonistidel programma, il primoa correre in aiuto di qualsiasipersona che avesse bisogno.L’amico indimenticabile,il poeta che sognava cambiareil mondo, di unire le personeper costruire un Mondopiù solidale e giusto per tutti.TeresaFantasiaCONVEGNO ALL'AJASULLA FIGURADI ELEONORA D'ARBOREASu iniziativa del localecircolo sardo “s’Argiola”, siè svolta a l’Aia (Olanda)una manifestazione culturale,destinata ad illustrare alcuniaspetti della societàsarda attraverso la Storia.La manifestazone si inserivanel filone della tradizionedi questo circolo, cheda molti anni ormai si preoccupasia di mantenereviva tra i giovani italo-olandesidi origine sarda la consapevolezzadelle proprieradici culturali, sia di diffonderetra gli Italianid’Olanda ed il pubblico localela conoscenza della nostraregione, in tutti i suoiaspetti, non ultimo quellogastronomico.Facendo seguito a precedenticonvegni sulla condizionedella donna sarda nell’emigrazione,il tema dellagiornata (“EleonoraD 1 Arborea, omaggio alladonna sarda”) è stato il significatodella figura femminilenella società sarda,dalla Preistoria sino al Medioevo,con spunti sino aigiorni nostri.Nei prestigiosi saloni dell’HotelBel Air, il prof. MarioSanges, esperto di archeologiae arte preistorica sardaha presentato un excursussui ritrovamenti archeologicidi epoca preistoricain <strong>Sardegna</strong>, tutti centrati suraffigurazioni scultoree dellamaternità e della fertilità.Elementi che si trovano certamentein molti insediamentipreistorici italiani,ove sono di norma associatio comunque non prevalentirispetto a figure maschili(guerrieri, ecc.), ma che in<strong>Sardegna</strong> costituiscono laquasi totalità delle manifestazionid’arte figurativadell’epoca, a testimonianzadi una cultura decisamentematriarcale che ha caratterizzatola società sarda sindalle sue prime origini.Il prof. Salvatore ItaloDeledda dell’Università diNuoro, esperto di storia sarda,ha quindi illustrato la figuradi Eleonora D’Arboreanel contesto politico-socialedella sua epoca per seguirepoi in maniera più generalelo sviluppo della storiadella <strong>Sardegna</strong> sino ai giorninostri.Un pubblico molto attentoha dato quindi vita ad un dibattitoche ha permesso aidue relatori di illustrare ulterioriaspetti della storia edella cultura sarda e darequalche cenno anche sull’interscambiocon la vicinaisola della Corsica.Un ruolo essenziale dellamanifestazione è statol’aspetto gastronomico, conla degustazione di vini, formaggie dolci tipici sardi inapertura, e con la cena digala al termine del convegno.Con il patrocinio delletre Delegazioni olandesidell’Accademia Italianadella Cucina (L’Aia, Amsterdame Utrecht), presentii Delegati, gli accademicied il Console Reggente diAmsterdam, lo chef SeverinoSailis del noto SportingHotel Trexenta (CA) ha presopossesso per un giornodella cucina dell’Hotel perpreparare una conviviale dalgenuino sapore sardo.Con prodotti e aromi fattigiungere appositamente dalla<strong>Sardegna</strong>, Severino hadeliziato gli ospiti con culirgionis.Piatti questi, che hannoraccolto un unanime e genuinoapprezzamento dei convitatie che hanno datomodo agli “esperti” di illustrareulteriori aspetti dellatradizione gastronomicasarda e della tradizione vinicola.Un grande successo perSeverino (alla sua secondatourée in terra d’Olandadopo un’analoga manifestazionenel 1995) e per UgoPiras, infaticabile animatoredel circolo s’Argiola.Eros Capostagno
EMIGRAZIONE27APRILE 2002DAL GEMELLAGGIO TRA OLBIAE LIVORNO UN CONTRIBUTOPER LA LOTTA ALLA TALASSEMIARINNOVATOIL DIRETTIVOA BIELLANuovo Consiglio Direttivoal Circolo Culturale Sardo “SuNuraghe” di Biella. Lo ha elettol’assemblea dei soci il 16marzo scorso. Ne fanno parteBattista Saiu, Maurizio Cinus,Silvano Mocci, Francesco Cabras,Enrico Maolu, MarioFalchi, Anna Axana, VladimiroCau e Mirko Cerchi. Rappresentantidi Base sono statieletti Roberto Perinu e PietroFoddanu.Il Collegio dei Revisori deiConti è composto da BattistaMedde, Mario Rovetti e AlbertoSanna.Una targa donata all’AVIS diOlbia dall’Associazione CulturaleSarda “Quattro Mori” diLivorno, con l’augurio che “sipossano realizzare, grazie ancheal nostro contributo, legrandi speranze dei talassemici”,ha suggellato la cerimoniadi gemellaggio fra Olbia e Livornoin occasione della festadei 30 anni della costituzionedell’ Avis olbiese il 17 febbraioscorso.“Le Sezioni AVIS di Olbia eLivorno, l’Associazione culturalesarda “Quattro Mori” - èscritto nell’ Atto di gemellaggio- legate da comuni sentimentidi solidarietà e di amicizia,che l’essere geograficamenteaffacciate sullo stessomare e legate da storici vincoliculturali di provenienza e commercialirende più solidi e fraterni.In occasione della celebrazionedel trentennale della fondazionedella Sezione AVIS diOlbia, riunite in questo momentosolenne, alla presenza di numeroseautorità ed Associazionidi volontariato, nell’intento diinstaurare una collaborazionepiù solidale e partecipe che siconcretizzi in uno scambio diemocomponenti e di esperienzenel campo della medicina trasfusionale,alla luce delle particolariesigenze che la presenzadella patologia talassemica determinain Gallura, si gemellanosolennemente fra di loro”.Nel corso della cerimonia,svoltasi nella Stazione marittimadi Olbia, il sen. Pino Mulas,presidente dell’Avis di Olbia,ha illustrato la storia del Sodaliziodalla nascita (1972) sino aigiorni nostri, citando episodi digenerosità e di sacrificio di alcuniassociati che hanno resaefficiente e credibile l’Associazionedi volontariato. Vi sonoquindi state le premiazioni degli“Avisini” che si sono distintinel passato per il loro notevolecontributo in termini di donazionidi sangue. E’ stato un momentogioioso e commoventesoprattutto durante la consegnadi attestati o di medaglie ai premiati.Subito dopo si è svolta lacerimonia di “Gemellaggio”fra l’AVIS di Olbia con l’Associazione“Quattro Mori” di Livorno,così come ha ricordatoal Messaggero Sardo il presidenteStefano Biancareddu.Il rappresentante dell’Associazionelivornese, GiorgioCanu, ha messo in risalto la volontàdi collaborazione del Sodaliziotoscano con le strutturesanitarie di Olbia, per far perveniresangue dalla Toscana inI Probiviri sono: Filippo Satta,Domenico Corongiu eGianfranco Bonino.I dati più evidenti del voto edelle scelte emerse dalla consultazione– ha precisato ilPresidente Battista Saiu – sonoquelli della sostanziale riconfermadegli Amministratorialla guida della Comunita’ deiSardi del Biellese, con tre nuovieletti nel segno del “cambiamentonella continuita’”. Inoltreben sette Amministratori di“Su Nuraghe” sono “Sardi diseconda generazione”, naticioè fuori dall’Isola.maniera continua e a titolo gratuito,per sopperire alla carenzadi globuli rossi necessari per ilfabbisogno cittadino e soprattuttoper aiutare a sperare in unaguarigione i numerosi “thalassemici”della Gallura. E’ ancheseguito uno scambio di doni el’Associazione culturale sardadi Livorno ha donato all’AVISolbiese un quadro in argentoraffigurante il monumento aiQuattro Mori di Livorno, simbolodella città Labronica.Mentre l’AVIS di Olbia ha consegnatoal vicepresidente delCircolo di Livorno, Lino Derosas,una serie di attestati e unapreziosa ceramica di produzioneCerasarda. La cerimonia del“Trentennale” dell’AVIS diOlbia si è conclusa con unapromessa: riunire le forze deiSardi vicini e lontani nell’intentodi conseguire risultati tali dasoddisfare il fabbisogno di sanguedel Centro Trasfusionale diOlbia. Il Sen. Mulas si recherà,quindi, a Livorno per preparare,assieme ad uno staff di personedel Circolo Culturale Sardo, unconvegno sulla thalassemia chesi terrà in un prestigioso locale(Livorno Euro Mediterranea) eal quale prenderanno parte anchepersonalità del campo medicoe politico.PINTORECONFERMATOPRESIDENTEDEL CIRCOLODI CREMONAConferma per il Direttivodel Circolo “Sa Domu Sarda”(Cagliari Club Amici della<strong>Sardegna</strong>) di Cremona. L’assembleadei soci ha infatti confermatoper il triennio 2002-2004 il Consiglio Direttivo.Fanno parte dell’Ufficio diPresidenza: Attilio Pintore,Presidente; Guido Chiginu, Vicepresidente;Gianpietro Onidi,Segretario e Luigi Mancosu,Tesoriere. Completano il Direttivoi Consiglieri: GianfrancoDelogu, Giuseppino Deledda,Giacomina Ignazio, OttavioSecci e Giovanni Salvai.PRESENTATI A GENOVAI LIBRI DEDICATIA GRAZIA DELEDDAIntenso pomeriggio culturale,all’insegna della <strong>Sardegna</strong>di Grazia Deledda, domenica17 marzo, alla “Sarda Tellus”di Genova. Il critico letterarioBruno Rombi ha presentato idue recenti volumi dedicati daNeria De Giovanni alla grandescrittrice isolana, premio Nobeldella letteratura: “Il pesodell’eros” (mito ed eros nella<strong>Sardegna</strong> di Grazia Deledda)Nemapress Editrice; “Il pranzodell’ospite” (la cucina sardanella narrativa di Grazia Deledda)Pacini Fazzi Editore. L’incontro,alla presenza di un numerosopubblico tra cui alcuniscrittori, poeti e critici letterarimolto noti, introdotto dal salutodel Presidente del CircoloVirgilio Mazzei, è stato seguitocon interesse e partecipazione.Bruno Rombi ha prima tracciatoun breve ritratto bio-bibliograficodell’autrice, moltonota non solo nell’Isola, maanche in Italia ed all’Estero.Neria De Giovanni, che vive elavora ad Alghero, è fra l’altroPresidente dell’AssociazioneInternazionale dei Critici letterari,con sede a Parigi, nonchéconsulente di enti culturalied autrice di una ventina ditesti di saggistica, fra cui Cartadi Donna – Narratrici italianedel Novecento (SEI, Torino)adottato in numerose universitàitaliane e straniere. Subitodopo ha effettuato un’analisiaccurata dei testi, sottolineandocome la lettura dell’erosin Grazia Deledda sifondi, per la De Giovanni, suuna competenza specifica incampo mitologico documentatada diversi testi sull’argomento.Ha quindi messo in evidenzacome l’Autrice, nel corsodella lettura di “La via delmale”, “La madre”, “EliasPortolu”, “Marianna Sirca”,“L’Edera”, “Canne al vento” e“Cosima”, riesca a sottolinearele spie semantiche che denuncianonei personaggi dellediverse opere l’asservimentoalla passione erotica, spessosfociante nel peccato quandonon addirittura nel delitto.Rombi ha anche sottolineatocome la De Giovanni riescaa cogliere le atmosfere ambientalie naturali che la Deleddaevidenzia come sottofondoalle vicende dei protagonisti,sicché vento, luna,sole e campagna si fanno complicidella passione che travolgei personaggi.Definito il testo della DeGiovanni uno dei migliori recentementepubblicati sullaDeledda, il critico ha dedicatola parte finale dell’analisi al“Pranzo dell’ospite” sottolineandocome la cucina sarda, altempo della scrittrice nuorese,era quella dell’ospitalità, dellasolidarietà e semplicità. Ha inproposito auspicato che, con ilritorno alla Natura, molto diquanto costituiva il pranzodell’ospite possa essere ripresoe riproposto.RICERCA DEI SARDISCOMPARSIIN ARGENTINAIl presidente dell’AssociazioneItaliana “<strong>Sardegna</strong>”,Salvatore Sanna,(Victoria-San Fernando,Buenos Aires, che conta 47Sardi nativi e centinaia disoci figli e nipoti), ha chiestoal Messaggero Sardo unaiuto perché i suoi lettoridiano indicazioni, tracce, disardi scomparsi (anziani espesso senza parenti) in territorioargentino. Sanna,che nel 1991 ottenne il PremioSilesu ad Iglesias per iltesto sugli emigrati bittesiin Argentina, ora è alla ricercadi corregionali. Attualmenteè impegnato conl’Associazione che ha unapropria sede, un campo, eche con grossi sacrifici riescea catalizzare l’interessenon solo dei Sardi originaridelle diverse zone dell’Isolache si radunano ogni domenica,ma anche dei giovaniche, con la divisa del Cagliari,giocano con la lorosquadra nel campo sportivodell’Associazione. Quest’ultima,inoltre, ha un programmaradio (sulla frequenzaAm 570) che va inonda tutte le domeniche ed èdedicato alla collettivitàsardaargentina ma tiene anchei contatti con la <strong>Sardegna</strong>(ad esempio con don PaolinoFancello di Radio Planargiae parroco di Tresnuraghes).“Ci sono corregionali cherimasti scapoli e lontani - hascritto Sanna - si sono perdutie spesso ci chiedono dirintracciarli. Di loro ne abbiamotrovati molti sperdutiin questa immensa Argentina(e di cui non si avevanonotizie da decine di anni).Chi in un cimitero dellaPampa, chi morto senza figlicome ad esempio un talFrongia di Samugheo, oSoddu dell’Iglesiente o Cestadella Gallura. Pochimesi fa un sardo originariodi Tresnuraghes, GiuseppeCarta, che viveva a San Nicola,città a 250 chilometrida Buenos Aires, proprietariodi diverse case, ma scapoloe senza figli, è scomparso.Nonostante i nostri sforziper questo impegno socialenon riusciamo a trovarlonemmeno tramite la Polizia,né vivo né morto. Da qui ilnostro appello per avere suenotizie”.