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Atti del congresso - Associazione Italiana Epidemiologia

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SESSIONI POSTERe&panno 35 (5-6) settembre-dicembre 2011 • Suppl. 1soteliomi maligni ha aggiustato nel corso degli anni le proprieprocedure operative anche alla luce <strong>del</strong>l’esperienza e <strong>del</strong>le competenzee conoscenze acquisite, che hanno permesso di identificaremeglio e più precocemente i casi e definire le esposizioniad amianto, con un lavoro che si avvale di molti operatori deiservizi pubblici di prevenzione.235COSA DICONO SUI TUMORI GLI STUDI LONGITUDINALICARDIOVASCOLARIPannozzo F, 1 Palmieri L, 2 Rossi S, 2 Donfrancesco C, 2 De Sanctis CaiolaP, 2 Giampaoli S 21 AUSL Latina; 2 Istituto superiore di sanità, RomaIntroduzione. Patologie cardiovascolari e tumori costituisconoil 72% <strong>del</strong>la mortalità totale. Per entrambe le patologie esisteuna ricca ricerca epidemiologica; utilizzare gli studi epidemiologicidi entrambe le patologie per la ricerca <strong>del</strong>le cause sarebbemolto utile, ma fino a oggi poco è stato fatto per due motivi:gli studi epidemiologici longitudinali vengono usualmentepianificati per le singole patologie perché troppo dispendiosiper poter raccogliere/misurare fattori di rischio per entrambele patologie e perché le due patologie hanno una modalità dimanifestarsi diversa: mentre le malattie cardiovascolari hannoun esordio acuto, improvviso, una proporzione rilevante va amorte prima di raggiungere l’ospedale, i tumori presentano unquadro che si manifesta più o meno lentamente.Nella provincia di Latina sono stati condotti diversi studi epidemiologicisulle malattie cardiovascolari, inoltre è attivo unregistro tumori. Abbiamo pertanto iniziato a esplorare la possibilitàdi unire i dati provenienti dalle coorti longitudinali <strong>del</strong>progetto CUORE incluse nell’area Latina con quelli raccoltidal registro tumori.Obiettivi. Valutare quali siano i fattori di rischio che accomunanole due patologie; esplorare la possibilità di azioni di prevenzionecomuni: il rischio “favorevole” è protettivo anche peri tumori?Sono obiettivi a cui alcuni studi americani e inglesi hanno giàin parte risposto. Nessuno però fino a oggi è stato in grado diconsiderare insieme eventi fatali e non fatali di entrambe le patologie:tutte le analisi comuni si basano solo sui dati di mortalità.Metodi. L’analisi statistica ha incluso la descrizione dei fattoridi rischio alla linea base, l’analisi univariata (HR e significatività)sui fattori di rischio principali (abitudine al fumo, indicedi massa corporea, consumo di alcol, presenza di diabete e sindromemetabolica), l’analisi multivariata (mo<strong>del</strong>lo di Cox).Come end-point è stata considerata la diagnosi <strong>del</strong> primo tumore.Tutte le analisi sono state condotte aggiustando per età,genere, periodo di arruolamento e titolo di studio.Risultati. Appaiando i dati <strong>del</strong>la linea base <strong>del</strong>lo studio longitudinale(9 752 persone di età 19-77 anni, senza tumori e malattiecardiovascolari alla linea base) con i dati <strong>del</strong> registro tumoriabbiamo identificato 531 tumori nelle donne e 628 negliuomini.I mo<strong>del</strong>li multivariati mostrano che per gli uomini il fattore piùimportante è l’abitudine al fumo, che persiste con lo stesso hazardratio in tutti i mo<strong>del</strong>li mantenendo la significatività,mentre nelle donne la sindrome metabolica entra nel secondomo<strong>del</strong>lo con un hazard ratio che diventa significativo per la sindromemetabolica; la sindrome metabolica si mantiene intutti i mo<strong>del</strong>li.Conclusioni. I risultati dimostrano che l’uso integrato di fontiinformative validate con criteri diagnostici standardizzati (studilongitudinali e registri di popolazione) rappresenta un’opportunitàdi sviluppo per l’epidemiologia (indicatori di frequenza)e per la sanità pubblica (azioni di prevenzione).227SCREENING CON RADIOGRAFIA DEL TORACE IN UNACOORTE DI FUMATORI IN VARESE E RIDUZIONE DELLAMORTALITÀ PER CANCRO DEL POLMONEMantovani W, 1 Poli A, 1 Imperatori A, 2 Tardivo S, 1 Bocchi M, 1 ContiV, 2 Rotolo N, 2 Dominioni L 21 Sezione di igiene e MPAO, Università degli studi di Verona; 2 Centro diricerche in chirurgia toracica, Università <strong>del</strong>l’Insubria di VareseIntroduzione e obiettivi. L’efficacia <strong>del</strong>lo screening per il cancropolmonare (LC) a livello di popolazione è sconosciuta. Inquesto studio l’efficacia <strong>del</strong>lo screening con radiografia <strong>del</strong> torace(Rx), offerto a una coorte ricavata dalla popolazione di fumatori,è stata stimata dal rapporto standardizzato di mortalitàLC (SMR).Metodi. Nel luglio 1997 tutti i soggetti di età compresa tra 45-75 anni, di entrambi i sessi, residenti in 50 Comuni <strong>del</strong>la provinciadi Varese, fumatori (>10 pack-years), senza sintomi riconducibilia LC e giudicati operabili sono stati invitati asottoporsi a screening annuale per una durata di quattro anni.Un totale di 5 815 fumatori (mediana: 32.8 pack-years) hannocostituito la coorte in studio basata sulla popolazione. Il 21%<strong>del</strong>la coorte si è autoselezionato per partecipare, sottoponendosial primo Rx nel periodo 1997-2001; il 79% <strong>del</strong>la coortenon ha partecipato. L’intera coorte ha avuto equo accesso alServizio sanitario nazionale, con l’aggiunta di screening radiograficoper i soli partecipanti. La coorte è stata osservata finoal dicembre 2006, tutti i decessi LC sono stati registrati.Abbiamo stimato il LC-SMR <strong>del</strong>la coorte, in un periodo diotto anni (1999-2006), rapportato alla mortalità LC registratanella popolazione <strong>del</strong>la provincia di Varese, con sovrapponibileaccesso al SSN, Comune di residenza, età, sesso, storiadi fumo e periodo di osservazione.Risultati. Dal 1999 al 2006 sono morti 799 soggetti (114 partecipanti,685 non partecipanti). Nell’intera coorte di fumatoria cui è stato esteso l’invito, durante 8 anni, sono decedute172 persone per cancro <strong>del</strong> polmone [International classificationof diseases, edition IX (ICD-IX) 162.2-162.9], 246 per altreneoplasie (ICD-IX 140-162.0, 163-239), 223 per malattiecardiovascolari (ICD-IX 390-459), 52 per patologiarespiratoria (ICD-IX 460-519) e 106 soggetti per altre cause(ICD-IX 001-139, 240-389, 520-999).140 XXXV CONGRESSO ANNUALE AIE

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