10.07.2015 Views

I cattolici in politica sentinelle del bene comune - DIOCESI DI ...

I cattolici in politica sentinelle del bene comune - DIOCESI DI ...

I cattolici in politica sentinelle del bene comune - DIOCESI DI ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Novembre 2010 • Anno 3 • Numero 11I <strong>cattolici</strong> <strong>in</strong> <strong>politica</strong>sent<strong>in</strong>elle <strong>del</strong> <strong>bene</strong> <strong>comune</strong>I <strong>cattolici</strong> torn<strong>in</strong>o all’impegno politico, divenendo sent<strong>in</strong>elle<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tangibilità dei pr<strong>in</strong>cipi non negoziabili.Questo, tra i tanti, uno dei pr<strong>in</strong>cipali spunti emersi dal dibattitosviluppatosi nel corso <strong>del</strong>la quarantaseiesima edizione <strong>del</strong>leSettimane Sociali. Dal confronto, <strong>in</strong> particolare, è scaturita lanecessità di aprire una stagione nuova, che consenta di superare leferite apertesi nell’ultimo trentennio, durante il quale la laicità <strong>del</strong>lamodernità ha scatenato contro la Chiesa e i <strong>cattolici</strong> una guerraculturale che ha prodotto tra costoro smarrimento e perplessitàsulla propria identità e missione. Per contro, come ha avuto mododi evidenziare anche papa Benedetto XVI, la religione cristianaè amica <strong>del</strong>la persona e rivendica una pretesa di verità che noncontraddice, ma conferma, illum<strong>in</strong>a ed eleva la verità <strong>del</strong>l’uomo. Daqui il diritto di cittad<strong>in</strong>anza <strong>del</strong>la Chiesa nella società, la confermache non esiste soluzione alla questione sociale fuori <strong>del</strong> Vangelodato che, come scriveva anche il romanziere russo Tolstoj, «guerre,sciagure e dissolvimento attendono la civiltà occidentale se essanon tornerà a praticare il Vangelo autentico, perché la sorgente ditutti i mal<strong>in</strong>tesi consiste nell’op<strong>in</strong>ione che il Cristianesimo sia unadottr<strong>in</strong>a, che si può accettare senza cambiar vita».Diventa allora necessario, per i <strong>cattolici</strong>, riscoprire la via <strong>del</strong>l’impegnopolitico per l’affermazione <strong>del</strong> <strong>bene</strong> <strong>comune</strong> a partire da quelliche proprio Benedetto XVI ha def<strong>in</strong>ito «pr<strong>in</strong>cipi non negoziabili»,ovvero la difesa <strong>del</strong>la vita dal concepimento alla morte naturale, ilrispetto <strong>del</strong>la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, lalibertà di educazione, ossia la possibilità che i genitori non sianosostituiti da altri nel loro compito educativo. Ne discende che ènell’impegno, qu<strong>in</strong>di, che risiede la sfida posta dai tempi moderni.Non si tratta, sic et simpliciter, di fare <strong>politica</strong>, quanto di promuovereil piacere <strong>del</strong>l’onestà, <strong>del</strong>la correttezza, <strong>del</strong>la partecipazione attivae <strong>del</strong>la progettualità, con un chiaro riferimento alla fede. «I cristiani– ricorda Enzo Bianchi, priore <strong>del</strong>la comunità di Bose - sono capacidi una vita bella. Compito <strong>del</strong> cristiano è quello di vivere una vitabella, a immag<strong>in</strong>e di quella vissuta da Gesù, <strong>in</strong> modo che la suadifferenza <strong>in</strong>terroghi gli altri uom<strong>in</strong>i e li <strong>in</strong>duca a glorificare Dio.La vita cristiana è una vita opposta, una vita differente, una vitarivelatrice».Una vita controcorrente, dunque, da vivere non estraniandosi dallecose temporali, ma attraverso il co<strong>in</strong>volgimento <strong>in</strong> esse, perché,per dirla col teologo luterano Dietricht Bonhoeffer, «chi vive conun solo piede sulla terra vivrà con un solo piede anche nel Regnodei cieli». V<strong>in</strong>cenzo Bertolone1novembre 2010 •


Quei semi gettati <strong>in</strong> Diocesidi Francesco OlivaCari lettori,dalla quarantaseiesimaSettimana sociale svoltasi ametà ottobre a Reggio Calabria,giunge, prima che un salutaresegnale di speranza, un <strong>in</strong>vito arimboccarci le maniche per essereprotagonisti positivi <strong>del</strong> nostrofuturo, per tracciare con le nostremani il dest<strong>in</strong>o <strong>del</strong>la Calabria,<strong>del</strong>le vite nostre e dei nostrifigli che ci sono o che verranno.“l’Abbraccio”, la Settimana socialela racconta dall’<strong>in</strong>terno grazie agliarticoli e alle foto realizzati da<strong>in</strong>ostri rappresentanti diocesaniall’appuntamento regg<strong>in</strong>o, che tral’altro ha confermato la grandeattenzione con cui la Chiesanazionale guarda alla Calabria, perla quale non les<strong>in</strong>a impegno <strong>in</strong>diversi settori e sotto varie forme.L’agenda di speranza tracciata daigiorni di riflessioni sullo Stretto,la decl<strong>in</strong>iamo nella nostra realtàdiocesana raccontando i numerosisegnali di speranza esistenti traSibaritide e Poll<strong>in</strong>o. A com<strong>in</strong>ciaredal Sem<strong>in</strong>ario diocesano che, dopoanni di chiusura e sopravvivenzadifficile, sta tornando a essere unpolmone vocazionale importanteper non dire fondamentale. Allostesso tempo, regalano tantasperanza le due suore che dasettimane vivono la loro “chiamata”negli stanzoni carichi di storia e difede <strong>del</strong> santuario <strong>del</strong>la Madonna<strong>del</strong>la catena.Come al solito ricche di notizie,appuntamenti e curiosità sonole quattro pag<strong>in</strong>e dedicate allealtrettante Vicarie foranee, cosìcome la rubrica “Vivavoce” e ilresto <strong>del</strong> giornale. Un foglio di<strong>in</strong>formazione che festeggia i treanni di vita e che oggi, come ieri, habisogno <strong>del</strong> vostro aiuto, <strong>del</strong> vostrosostegno, dei vostri consigli, deivostri abbonamenti.Un abbraccio.d.m.2novembre 2010 •«Spes messis <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>e», la speranza <strong>del</strong>lamesse è nel seme. E’ la scritta che campeggianella cappella <strong>del</strong> nostro sem<strong>in</strong>ario diocesano.Sì, la speranza sta nel seme, nel seme <strong>del</strong>laParola. In quella scritta noi piccoli sem<strong>in</strong>aristidi un tempo passato <strong>in</strong>travedevamo il futuro<strong>del</strong>la nostra vocazione. Senza quel semela speranza di una Chiesa langue. Nellevocazioni religiose, sacerdotali e laicali sonola speranza ed ilfuturo <strong>del</strong>la nostraChiesa.Alcuni giornifa, nella chiesaCattedrale, nellaprofessione di fededi suor Cater<strong>in</strong>a e disuor Vittoria, sorelleM<strong>in</strong>ori <strong>del</strong>la Parola,riaffioravano segnidi speranza peruna Chiesa cheavverte l’urgenzadi nuovi percorsidi vita spirituale,per rilanciarsi neivasti orizzonti<strong>del</strong>la nuovaevangelizzazione.Su questa istanza diautentica religiositàil nostro Vescovo,religioso <strong>del</strong>laCongregazione deiServi <strong>del</strong> poveri,<strong>in</strong>vita a fondare ogniazione pastorale. Lasantità <strong>del</strong>la vita fagerm<strong>in</strong>are desideribelli e alti e rendecapaci di migliorarela qualità <strong>del</strong>lafede, come si leggenell’ultima lettera pastorale. Su questa l<strong>in</strong>eavanno ricercate le vere tracce di speranza. Lasantità non fa clamore, eppure è l’anima diogni opera bella e grande. E’ come il piccoloseme o il lievito che opera efficacementedall’<strong>in</strong>terno, trasc<strong>in</strong>a e trasforma ogni cosa.Evito di elencare le tante tracce di speranzapresenti nella nostra Chiesa. Sono tante,spesso impercettibili agli occhi distratti. IlSignore le ama e le conosce. Tra esse,certamente, vi sono le piccole azioniquotidiane di chi con amore e fede portaavanti la sua vita e le responsabilità <strong>del</strong> ruoloche riveste. La speranza di gente semplice,dalla fede radicata e spontanea, che, difronte alle difficoltà <strong>del</strong>la vita, alla sofferenza,alla povertà, alla disabilità fisica e moralenon smette di credere, di amare, va avanti,non perde la fiducia, è ancora capace di unsorriso. Le diverse <strong>in</strong>iziative caritative (Centrosan Domenico, Banco Alimentare, ProgettoGiona, Centri di ascolto, Osservatorio <strong>del</strong>lepovertà, Progetto Policoro, Casa La Rocca,Fondazione Rovitti e tutte le altre opere presenti<strong>in</strong> Diocesi) sono piccoli segni di una speranza,che trascende l’orizzonte terreno, nella misura<strong>in</strong> cui esprimono la fede e la carità <strong>del</strong>le nostrecomunità. Credo si possa parlare di un’agendadi speranza anche per la nostra terra perla presenza di chi sa <strong>in</strong>traprendere (perchépossiede ancora una riserva di capacità dilavoro e d’impresa), di chi s’impegna ad educare(adulti che non vengono meno alla vocazionea crescere come persone e ad accompagnarenell’avventura educativa i giovani e i piccoli), dichi è disposto ad <strong>in</strong>cludere le nuove presenze(quanta presenza di immigrati nella nostraterra, uom<strong>in</strong>i, donne e bamb<strong>in</strong>i che chiedonodi essere accolti ed amati!), di chi è capacedi slegare la mobilità sociale (abbattendo lebarriere che impediscono la crescita piena deigiovani), di gente desiderosa di completarela transizione istituzionale, di chi avverteuna nuova sp<strong>in</strong>ta alla partecipazione e alla<strong>in</strong>novazione <strong>politica</strong>. E’ questa gente, per lopiù anonima, ma animata da grande fede e dalvigore morale di una tradizione spirituale ancorasana, capofila di un percorso di speranza cheredime la nostra terra.


Il <strong>bene</strong> <strong>comune</strong> secondo De Cardonadi Francesco OlivaDon Carlo De Cardona(Morano Calabro1871-1958), unsacerdote <strong>del</strong>la diocesidi Cassano all’Jonio,ha esercitato il suom<strong>in</strong>istero sacerdotalenella diocesi diCosenza, lasciandosiguidare dall’immag<strong>in</strong>edon Carlo De Cardona di una Chiesa attentaai bisogni dei più poveried impegnata <strong>in</strong> campo sociale.Siamo agli <strong>in</strong>izi <strong>del</strong> ‘900, un tempo <strong>in</strong> cui laquestione sociale sembrava appannaggiodei movimenti d’ispirazione socialista ecomunista. La Chiesa, con la “RerumNovarum”, faceva sue le preoccupazionidei ceti più deboli, lasciando alle spalle lascelta di isolamento di un recente passato.Don Carlo, volendo contribuire a r<strong>in</strong>saldareil legame tra la Chiesa ed il mondo operaioe costruire una società cristiana, nellaquale non fosse compromessa l’istanza<strong>del</strong>le classi lavoratrici, si adoperò per lapromozione <strong>del</strong> <strong>bene</strong> <strong>comune</strong> attraversola creazione <strong>del</strong>le Casse Rurali, chefavorivano l’accesso al credito deicontad<strong>in</strong>i e piccoli operai. Il suo impegnosociale confluì nella fondazione <strong>del</strong>la Lega<strong>del</strong> Lavoro (1901), una «lega di operai,che, amandosi <strong>in</strong> Cristo, uniscono la loroforza per una generosa e legale difesadegli <strong>in</strong>teressi morali ed economici <strong>del</strong> loroceto».Per don Carlo il <strong>bene</strong> <strong>comune</strong> non potevaridursi ad una risposta ai soli bisognimateriali, ma doveva ridare dignità esperanza a quanti erano facili preda<strong>del</strong>l’usura, <strong>del</strong> ricatto dei grossi proprietariterrieri. Il suo impegno apostolico eramosso dal desiderio di un <strong>bene</strong> <strong>comune</strong><strong>in</strong>tegrale, che riguardasse tutto l’uomo eciascun uomo, soprattutto il più debole.L’aspetto economico <strong>del</strong> problema socialeveniva «ad <strong>in</strong>tegrazioneed estr<strong>in</strong>secazione”di quello morale e «laquestione operaiadoveva essereesam<strong>in</strong>ata e risolta <strong>in</strong>armonia con i pr<strong>in</strong>cipi<strong>del</strong>l’Evangelo». Maera la «mancanza dicompleta coscienza» –a suo avviso - a porreil popolo meridionaleai marg<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> fatto divita <strong>politica</strong> e sociale.Senza la formazionedi tale coscienzanon era possibilerealizzare alcun<strong>bene</strong> <strong>comune</strong>. In taledirezione s’impegnò <strong>in</strong> una battagliaculturale attraverso La Voce Cattolicaed <strong>in</strong> seguito l’Unione ed Il Lavoro, <strong>in</strong> cuicontrapponeva alle idee dei liberali e al loroconservatorismo, la dottr<strong>in</strong>a sociale <strong>del</strong>laChiesa, non mancando di denunciare ogniforma di <strong>in</strong>giustizia, richiamando le cause<strong>del</strong>l’immiserimento <strong>del</strong>la gente di Calabria,specie dei contad<strong>in</strong>i e degli operai, costretti,«a disertare le campagne native, e seguitida sciami di donne, di fanciulli, ad occorrereai posti di mare», emigrando verso lidi piùospitali.Un busto bronzeo di De Cardona scoperto nel 2008 a MoranoI frutti <strong>del</strong>le Settimane sociali <strong>in</strong> DiocesiI problemi affrontati nella Settimana Socialedei Cattolici hanno riguardato la presenza<strong>del</strong>la Chiesa nella società. Non si dubita <strong>del</strong>laloro attualità come <strong>del</strong> fatto che debbanoavere una giusta ricaduta nell’azione pastorale.Ma quali sono i problemi su cui prestare maggioreattenzione? “L’Agenda di speranza per il futuro <strong>del</strong>Paese” ne ha <strong>in</strong>dividuato alcuni: il lavoro, l’educazione,l’<strong>in</strong>clusione, la mobilità sociale e la transizione. Sitratta <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>dicazione di un percorso <strong>in</strong>teressanteper una pastorale ord<strong>in</strong>aria, che non si tr<strong>in</strong>ceri nellesacrestia, ma senta come proprio il <strong>bene</strong> <strong>del</strong> Paese.E’ <strong>in</strong> questa prospettiva che la nostra Chiesa diocesanaè chiamata ad operare <strong>in</strong> tutte le sue componenti,persone ed organismi, evitando il pericolodi non avvertire l’urgenze <strong>del</strong>le problematiche sociali<strong>in</strong> cui si dibatte il Paese. L’impegno nel sociale,la scelta preferenziale dei poveri, lo stile <strong>del</strong>l’accoglienza<strong>del</strong>l’immigrato, l’attenzione alle proble-I Vescovi durante la 46 a Settimana socialematiche <strong>del</strong> lavoro, la presenza attenta e vigile <strong>in</strong>campo politico sono la consegna di un tracciato su cui orientarsi come Chiesa locale nell’azione pastorale ord<strong>in</strong>aria, perché sicolga il senso <strong>del</strong> proprio essere <strong>in</strong>carnati <strong>in</strong> un territorio, conservando sempre la capacità di annunciare il Vangelo di Cristo.F. O.novembre 2010 • 7


Viva vocel'ideal’eventoUna volta tornati dascuola o dopo aver f<strong>in</strong>itodi lavorare, è ormaidiventata una tradizioneaccendere il televisore efare zapp<strong>in</strong>g per cercareil proprio programmapreferito. Il pal<strong>in</strong>sesto diogni canale è sempreriempito di trasmissioni diogni genere, da telefilmper i giovani a programmiper bamb<strong>in</strong>i, a <strong>in</strong>chieste giornalistiche e programmi di discussione.Una <strong>del</strong>le trasmissioni più seguita dai giovani negli ultimi tempi è“Glee”. Fenomeno mondiale, la sua fama si è diffusa tantissimoanche <strong>in</strong> Italia, tanto che il 23 dicembre <strong>del</strong> 2009, la Galleria “AlbertoSordi” di Roma è stata <strong>in</strong>vasa dalle canzoni di questo telefilm e daragazzi che, <strong>in</strong> mezzo alle altre persone, si sono unite per ballarea ritmo di esse. “Glee”, <strong>in</strong>fatti, è una serie televisiva statunitenseambientata <strong>in</strong> una scuola e che, a differenza di molti altri telefilm,che hanno per protagonisti personaggi perfetti e bellissimi, è, <strong>in</strong>vece,<strong>in</strong>centrato sulla vita scolastica di un gruppo di così detti “sfigati”. Laserie vuole dimostrare come sia possibile unire <strong>del</strong>le persone chenon hanno nulla <strong>in</strong> <strong>comune</strong> se non la musica. Nel corso <strong>del</strong>le puntatevengono raccontate le varie vicende personali dei protagonisti eviene specificato meglio il perchè <strong>del</strong> loro modo di essere e, allaf<strong>in</strong>e, ragazzi che prima si sentivano isolati f<strong>in</strong>iscono per <strong>in</strong>tegrarsi <strong>in</strong>un gruppo e considerarlo come una seconda famiglia. Inoltre ognipuntata è piacevolmente contornata da canzoni dei più grandi artisti<strong>del</strong> passato e <strong>del</strong> presente, riadattate e cantate dal cast. V<strong>in</strong>citoredi ben quattro Emmy Awards, “Glee”, oltre ad essere un piacevole<strong>in</strong>trattenimento per una serata da passare a casa, <strong>in</strong>segna ancheche ogni persona, per quanto possa essere considerata <strong>in</strong>utile perqualcuno, è <strong>in</strong> realtà fondamentale per qualcun'altro e dimostra<strong>in</strong>oltre l'importanza di appartenere ad un gruppo e di confrontarsicon gli altri per crescere <strong>in</strong>sieme.Noemi CimbaloScience for Peace. Questo è il nome <strong>del</strong>la conferenzaorganizzata <strong>del</strong>la fondazione Veronesi, che chiude ilsuo iter con uno speciale concerto dedicato allapace. Le protagoniste assolute di questo <strong>in</strong>solitoevento sono Ach<strong>in</strong>oam Nimi e la cantante e attricearabo-israeliana Mira Awad, che si esibiranno aMilano presso l’Aula Magna Università Bocconi ilprossimo venerdì 19 novembre. L’obiettivo <strong>del</strong>lafondazione è quello di diffondere e promuovere lacultura <strong>del</strong>la ricerca scientifica, e <strong>in</strong> un momentocome questo, dove vengono meno i f<strong>in</strong>anziamentiproprio dall Stato, il tutto assume un’importanza ancora più particolare. Intuizione <strong>del</strong> progettoè stato proprio quello di puntare sulla scienza, come mezzo per realizzare la pace, quella pacedi cui tanti Paesi economicamente e storicamente importanti si credono di averla <strong>in</strong> pugno edi conseguenza, di poterla <strong>in</strong>trodurre e <strong>in</strong>culcarla con le armi. Altro scopo <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>famoso dottore è proprio quella di dim<strong>in</strong>uire le spese militari al f<strong>in</strong>e di preparare nuovi medici,nuovi scienziati per far crescere nei giovanissimi un vero e proprio spirito scientifico. Ecco cheallora parte l’idea di un concerto dedicato alla pace, di canzoni non più cantate, ma gridate, diparole buttate giù non per riempire il testo di un brano, ma scritte per testimoniare. Forse non cisaranno le migliaia di persone che riempiono gli stadi e le platee di tutta Italia per le proprie star,ma quanto meno varrà la pena pagare il biglietto.Ops, scusate, dimenticavo: l’<strong>in</strong>gresso è gratuito.Salvatore Di Gesùil film“ U P ”è unbrillantecapolavoroDisney-Pixarche raccontala storia diun amore che si muove nell’ariacome un pallonc<strong>in</strong>o, volando fra levicende di tutti i giorni e il desideriodi realizzare un sogno. Come moltegrandi avventure anche quella chevivrà Carl, scontroso anziano dal cuoreun po’ <strong>in</strong>durito, nascerà da una fase diabbandono che muovendosi come unasp<strong>in</strong>ta di Archimede gli darà la forzaper lanciarsi <strong>in</strong> una storia <strong>in</strong>credibile.Il suo obiettivo sarà riempire le pag<strong>in</strong>ebianche <strong>del</strong> libro di avventure di suamoglie, Ellie, lasciate vuote per essereun giorno colorate dalle immag<strong>in</strong>ie i racconti <strong>del</strong>la grande avventura,raggiungere le Cascate Paradiso. CosìCarl gonfia milioni di pallonc<strong>in</strong>i coloratia cui lega la loro casa portandola “UP”,lassù nel cielo, direzione CascateParadiso. Nell’avventura di Carlentreranno senza preavviso un giovaneesploratore <strong>del</strong>la natura, un enormebeccacc<strong>in</strong>o dalle piume colorate,un maldestro cane parlante. Questipersonaggi lasciano nell’avventuraun’impronta fresca e ironica ma atratti fastidiosa per il burbero Carl cheimprovvisa tentativi ridicoli per evitarli.Un film d’animazione divertente, unastoria che ricorda che amare qualcunospesso è portare il suo progetto“UP”, a compimento e che la stradaper farlo riserva squarci di <strong>in</strong>teriorità<strong>in</strong>aspettati. “UP” <strong>in</strong>segna che la propriacasa è il posto <strong>in</strong> cui vivono i proprisogni e quel posto non si lascia sunessuna coord<strong>in</strong>ata terrestre maviaggia sempre con noi. Solo alla f<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’avventura Carl scoprirà che lepag<strong>in</strong>e <strong>del</strong> libro di Ellie, lasciate biancheper la grande avventura, contenevanogià un viaggio molto più avventuroso,quello <strong>del</strong>l’amore.Crist<strong>in</strong>a Cirillo13novembre 2010 •


Cec, riunione a RossanoNei giorni scorsi, <strong>in</strong> occasione <strong>del</strong>la celebrazione dei 1100anni dalla nascita di san Nilo, la Conferenza episcopalecalabra, presieduta da monsignor Vittorio Mon<strong>del</strong>lo, si èriunita a Rossano alla presenza di tutti i vescovi residenzialie degli arcivescovi emeriti monsignor Antonio Cantisanie monsignor Giuseppe Agost<strong>in</strong>o, oltre che <strong>del</strong>l’eparcaemerito di Lungro, monsignor Ercole Lup<strong>in</strong>acci.In apertura, monsignor Mon<strong>del</strong>lo ha riferito sui lavori<strong>del</strong> Consiglio di Presidenza <strong>del</strong>la Cei, annunciandol’imm<strong>in</strong>ente def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong> testo per l’attività pastorale <strong>in</strong>Italia per il nuovo decennio. Si è aperta poi la discussionesul sem<strong>in</strong>ario “San Pio X” di Catanzaro, dopo il passaggiomons. Vittorio Mon<strong>del</strong>lodi consegne, nell’ufficio di Rettore, tra don D<strong>in</strong>o Pira<strong>in</strong>oe monsignor V<strong>in</strong>cenzo Scaturchio, al quale l’assemblea dei vescovi ha espressoplauso e augurato buon lavoro. Successivamente, il presidente <strong>del</strong>la Cism Calabria,padre Rocco Benvenuto, ha letto una breve relazione sulla situazione <strong>in</strong> cui versala vita consacrata <strong>in</strong> Regione. Dopo ampia discussione, si è demandato il compitoalla Commissione mista vescovi-religiosi di formulare <strong>del</strong>le proposte per rilanciare lavita consacrata <strong>in</strong> Calabria. Qu<strong>in</strong>di, tra i vari argomenti trattati, si è discusso anche<strong>del</strong>la possibilità di creare un giornale a livello regionale e si è stabilito di demandareil compito ad una commissione di esperti, mentre monsignor Moros<strong>in</strong>i ha presentatola bozza di preparazione <strong>del</strong> prossimo convegno regionale di Pastorale giovanile.Durante i lavori <strong>del</strong>l’assemblea c’è stato <strong>in</strong>oltre il gradito <strong>in</strong>contro dei Vescovi conil nuovo Governatore <strong>del</strong>la Calabria, Giuseppe Scopelliti, dal quale è scaturita laconferma <strong>del</strong>la volontà a proseguire nella collaborazione, pur nei ruoli e competenzediverse, tra Chiesa e istituzioni <strong>del</strong>lo Stato. Allo scopo di tutelare e valorizzare ibeni culturali di <strong>in</strong>teresse religioso, è stato predisposto e concordato tra la RegioneCalabria e la Conferenza episcopale un protocollo d’<strong>in</strong>tesa. È stata ribadita, <strong>in</strong>oltre,la speranza di dare forza e impulso ad un nuovo corso <strong>del</strong>la vita sociale, <strong>politica</strong>,economica e religiosa calabrese.RedAAgesci, sogno lungo un secolo14novembre 2010 •Scout gruppo Agesci "Cassano I"“Lupi, luuuuupu,lupi, … tre fischi”.Ed ecco tutti prontia rispondere allachiamata: i lupicantando al richiamodi Akela, gli esploratorie le guide di corsa e <strong>in</strong>ord<strong>in</strong>e di squadriglia<strong>in</strong> quadrato e i roverse le scolte, compostiche si avvic<strong>in</strong>avano:chiazze bleu e azzurreche si confondevanonel verde. Al santuario<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>laCatena gli scout <strong>del</strong> gruppo Agesci “Cassano 1” hanno dato <strong>in</strong>izio all’anno scout2010-2011. Una domenica trascorsa <strong>in</strong>sieme che si è conclusa con la santa messacelebrata da don Nunzio Laitano, assistente spirituale <strong>del</strong> gruppo, cui hanno presoparte anche i genitori. Ha fatto pervenire il suo affettuoso messaggio augurale ancheil vescovo <strong>del</strong>la diocesi ionica, monsignor V<strong>in</strong>cenzo Bertolone.Anche quest’anno il gruppo numeroso darà la possibilità di far vivere agli educandiesperienze di crescita-educative cont<strong>in</strong>uando a sem<strong>in</strong>are nel terreno fertile; lagiornata è stata caratterizzata da momenti di gioia e di riflessione: tutti hanno decisodi giocare il grande gioco <strong>del</strong>lo scautismo, perché fondamentalmente è un giocoper tutti grandi e picc<strong>in</strong>i: dipende da quanto ciascuno si mette <strong>in</strong> gioco. L’obiettivoè l’educazione cattolica attraverso gli strumenti propri <strong>del</strong> metodo scout, specie <strong>in</strong>un momento <strong>in</strong> cui la Chiesa e la società tutta si <strong>in</strong>terrogano sulle nuove sfide. Inun’epoca di emergenza educativa, non si può stare a guardare e a far f<strong>in</strong>ta di niente.Francesca DeleoL’agenda <strong>del</strong> Vescovo22 novembre:convegno sulla sanità organizzatodall’Associazione medici <strong>cattolici</strong> diocesana,presso Miramare palace hotel, a Trebisacce;25 novembre:<strong>in</strong> matt<strong>in</strong>ata, ritiro <strong>del</strong> clero, pressosem<strong>in</strong>ario diocesano, a Cassano;h. 16.00, parrocchia di santa MariaMaddalena, apertura <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>chiesta diocesanaper la beatificazione e canonizzazione <strong>del</strong>Servo di Dio don Carlo De Cardona, aMorano;27 novembre:nel pomeriggio, presentazione <strong>del</strong> libro<strong>del</strong>l’on.le Gianni Pittella, presso c<strong>in</strong>eteatrocomunale, a Mormanno;h. 21.00, primi Vespri e veglia per vitanascente, parrocchia Sacri Cuori, a Lauropoli;28 novembre:partecipa all’Ord<strong>in</strong>azione episcopale dimonsignor Douglas Regattieri, Vescovoeletto di Cesena-Sars<strong>in</strong>a, a Carpi;8 dicembre:h. 11.00, solennità <strong>del</strong>l’ImmacolataConcezione, <strong>in</strong> Cattedrale;9 dicembre: ritiro <strong>del</strong> clero, pressosem<strong>in</strong>ario diocesano, a Cassano;14 dicembre:h. 17.30, santa messa per il settantesimoanniversario <strong>del</strong>la presenza dei FratiConventuali; parrocchia di san Francesco diPaola, a Castrovillari.


"Il lavoro è per l'uomo"È partito dalla piazza di Acri il progetto it<strong>in</strong>erante “Il lavoro è per l'uomo”, pensato dagli animatori dicomunità <strong>del</strong> Progetto Policoro <strong>del</strong>le Diocesi di Cosenza, Cassano, San Marco Argentano, Rossano edall'Eparchia di Lungro, patroc<strong>in</strong>ato dalla Prov<strong>in</strong>cia di Cosenza, con il contributo dei centri per l'impiego.Dieci gli animatori co<strong>in</strong>volti, appartenenti alle c<strong>in</strong>que diocesi, che <strong>in</strong>sieme ai tre uffici pastorali impegnat<strong>in</strong>el Progetto Policoro (Caritas, Pastorale sociale e <strong>del</strong> lavoro, Pastorale giovanile) visiteranno 21 centriscelti tra quelli periferici <strong>del</strong>le diocesi <strong>in</strong>sieme ai tecnici <strong>del</strong> centro per l’impiego ed agli specialisti <strong>del</strong>lefiliere <strong>del</strong>la formazione appartenente alla rete nazionale <strong>del</strong> Progetto Policoro, esperienza <strong>del</strong>la ChiesaItaliana che dal 1996 cerca d annunciare ai giovani un nuovo modo di concepire il lavoro.Partire dai talenti, dalla fantasia, dal sogno nel cassetto, per far r<strong>in</strong>ascere con gesti concreti il sud che attende lavoro.“Il lavoro è per l’uomo” è una vera e propria carovana <strong>del</strong>la speranza per <strong>in</strong>contrare i giovani nelle scuole, dove costruiscono il proprio futuro,e nelle piazze dove vivono la loro speranza di uom<strong>in</strong>i e donne <strong>del</strong> domani. Lì la carovana di animatori ed i professionisti <strong>del</strong>l'orientamento e<strong>del</strong>la formazione li <strong>in</strong>contreranno per far conoscere loro le d<strong>in</strong>amiche <strong>del</strong> Progetto Policoro e aiutarli a sperare <strong>in</strong> un futuro dove il lavorosia la modalità di riscatto per se stessi e per le terre che di quel lavoro <strong>bene</strong>ficeranno. Dopo la prima tappa ad Acri, la carovana toccherà altricentri <strong>del</strong> cosent<strong>in</strong>o. RedACATECHISTIRubrica a cura di don Nunzio LaitanoRegistrazione presso il Tribunale di Castrovillar<strong>in</strong>° 1/08 <strong>del</strong> 10 gennaio 2008~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~L’Abbraccio è iscrittoalla Federazione Italiana Settimanali CattoliciCATECHESI ED EVANGELIZZAZIONELa parola evangelizzare trova la sua radice nella parola greca, tradotta <strong>in</strong> italiano conil term<strong>in</strong>e Vangelo, cioè Buona Notizia, Lieto Annuncio. Ragion per cui evangelizzaresignifica portare la Buona notizia, il Lieto Annuncio. La domanda, allora, nasce spontanea:Di che cosa si tratta?Si tratta <strong>del</strong> racconto <strong>del</strong>la vicenda terrena di Gesù di Nazaret, il quale si <strong>in</strong>carnònel seno <strong>del</strong>la Verg<strong>in</strong>e Maria, morì sotto Ponzio Pilato, fu sepolto e il terzo giorno èrisuscitato dai morti. Egli, pertanto, ha sconfitto il peccato e la morte, così anche noi<strong>in</strong>sieme con Lui possiamo v<strong>in</strong>cerli. Questo è <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi il cuore <strong>del</strong> messaggio evangelico,che la Chiesa trasmette attraverso il processo di evangelizzazione. Vi sono varie fas<strong>in</strong>el processo di evangelizzazione: il Primo Annuncio, il Catecumenato, il Tempo <strong>del</strong>lacelebrazione dei sacramenti, quello <strong>del</strong>la Mistagogia, la Catechesi per gli Adulti. Oggiaggiungiamo a queste la Catechesi dei Giovani e dei disabili, per obbedire al comandi<strong>del</strong> Signore: «Gesù si avvic<strong>in</strong>ò e disse loro: “A me è stato dato ogni potere <strong>in</strong> cieloe <strong>in</strong> terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome <strong>del</strong>Padre e <strong>del</strong> Figlio e <strong>del</strong>lo Spirito Santo, <strong>in</strong>segnando loro a osservare tutto ciò chevi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e <strong>del</strong> mondo”»(Mt 28, 18-20).ABBONAMENTIDirettore responsabile: Domenico Mar<strong>in</strong>oCapo redattore: Gianpaolo Iacob<strong>in</strong>iSegretaria di redazione: Giuseppe MalomoRaffaele VidiriRedazione: S.E. V<strong>in</strong>cenzo Bertolone, Antonella Accattato,V<strong>in</strong>cenzo Alvaro, don Francesco Candia, Roberto Fittipaldi,Salvatore Di Gesù, Delia Lanzillotta, don GiovanniMaurello, Annamaria Partepilo, Giuseppe Roseti, RaffaeleVidiri, Gaetano ZaccatoHanno collaborato a questo numero:Mariella Arcidiacono, Noemi Cimbalo, Crist<strong>in</strong>a Cirillo,Mariella Clobiaco, V<strong>in</strong>cenzo Conso, suor Cater<strong>in</strong>a Croci,Francesca Deleo, Leonardo De Marco, don Alessio DeStefano, Annunziato Laitano, V<strong>in</strong>cenzo Mar<strong>in</strong>o, AnnaMunno, don Francesco Oliva, suor Vittoria Padula, RossellaReg<strong>in</strong>a, Francesca Rosito, Eduardo Rub<strong>in</strong>i, FrancoSangiovanniImpag<strong>in</strong>azione: Gaetano ZaccatoStampa: AGM, Via Daniel Bovè 5, 87012 Castrovillari (CS)www.agm.calabria.itDirezione, redazione, amm<strong>in</strong>istrazione:Via Torto Ospizio, 1 87011 Cassano all’Joniotel e fax 0981.71442mail: abbraccio@diocesicassanoalloionio.itucs@diocesicassanoalloionio.itPer sottoscrivere l’abbonamento al periodico di <strong>in</strong>formazione<strong>del</strong>la Diocesi di Cassano all’Ionio basta versare la cifradi 15 € (ord<strong>in</strong>ario), 30 € (ord<strong>in</strong>ario fuori diocesi), 40€(socio sostenitore) sul c/c n° 13001870 <strong>in</strong>testato a CuriaVescovile - Cassano all’Jonio e spedire la ricevuta diversamento a : Ufficio Comunicazioni Sociali, Via TortoOspizio, 1 87011 Cassano all’Jonio (CS)Per sottoscrivere l’abbonamento al periodico di <strong>in</strong>formazione <strong>del</strong>la Diocesi di Cassanoall’Ionio basta versare la cifra di 15 € (ord<strong>in</strong>ario), 30 € (ord<strong>in</strong>ario fuori diocesi),40€ (socio sostenitore) sul c/c n° 13001870 <strong>in</strong>testato a Curia Vescovile - Cassanoall’Ionio e spedire la ricevuta di versamento a : Ufficio Comunicazioni Sociali, ViaTorto Ospizio, 1 87011 Cassano Allo Ionio (CS)Il trattamento dei dati personali è assicurato <strong>in</strong>conformità alla normativa vigente.Il materiale <strong>in</strong>viato, anche se non pubblicato,non sarà restituito.La collaborazione è da <strong>in</strong>tendersi a titolo gratuito.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~L’Abbraccio è anche sul sito diocesanowww.diocesicassanoalloionio.itnovembre 2010 • 15


16novembre 2010 •

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!