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il Trentino - Riviste - Provincia autonoma di Trento

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www.provincia.tn.itRivista della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong><strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>anno XLIII - numero 282In caso <strong>di</strong> mancato recapito restituire al CPO <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> per la consegna al mittente, previo pagamento resi.Mob<strong>il</strong>ità, reti, serviziQUESTIONI DI PROSPETTIVE


<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>Rivista della <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>Anno XLIII – 282 marzo 2008Numero chiuso in redazione: 26/02/2008DIRETTORE RESPONSABILEGiampaolo PedrottiCOORDINATOREMARCO PONTONImarco.pontoni@provincia.tn.itREDAZIONEPier Francesco FedrizziCarlo MartinelliMauro NeriGiampaolo PedrottiCorrado ZanettiSEGRETERIA DI REDAZIONEAlessandra OdorizziElisabetta ValdugaAutorizzazione del tribunale<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> n. 100 del 13.08.1963Iscrizione nel R.O.C. n. 480Direzione e redazionePalazzo della <strong>Provincia</strong>38100 <strong>Trento</strong>Piazza Dante, 15Telefono: (0461) 495111 492660FOTOArchivio Ufficio stampa PAT,Archivio Ivalsa,Archivio Servizio Opere stradali Pat,Archivio Franco Sandri,P. Cavagna,G. Cavulli,R. Magrone,H. Munoz,C. Poli,foto Kombiverkehrtrasportiin questo numeroRiflettori accesi sul corridoio del Brennero 2tra<strong>di</strong>zioniGallerie e sotterranei segreti: le “varianti della fantasia” 9mob<strong>il</strong>itàFerrovia del Brennero: nuovo orario cadenzato 14opere pubbliche<strong>Trento</strong>-Rocchetta: procedono i lavori 21notizieculturaCon Manifesta 7: <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> capitale dell’arte contemporanea 30reportageDalle Dolomiti alle Ande 33innovazioneEd<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e: nasce in <strong>Trentino</strong> <strong>il</strong> Green Bu<strong>il</strong><strong>di</strong>ng Counc<strong>il</strong> Italia 40Autostrade <strong>di</strong>gitali al servizio del citta<strong>di</strong>no 43serviziLibro Fon<strong>di</strong>ario e Catasto. Fra passato e futuro 48energiaLe centrali idroelettriche al <strong>Trentino</strong> 53sportSciare in <strong>Trentino</strong>, sciare sicuri 56personaggiLe prime donne fotografe e Caterina Unterveger 59mostreVisioni del Celeste impero 63IMPAGINAZIONEArtime<strong>di</strong>a – <strong>Trento</strong>STAMPALitografica E<strong>di</strong>trice SaturniaPer ricevere gratuitamente “Il <strong>Trentino</strong>”scrivere, telefonare, inviare un fax o una e-ma<strong>il</strong> ai seguenti in<strong>di</strong>rizzi:Redazione Il <strong>Trentino</strong>Piazza Dante n. 15, 38100 <strong>Trento</strong>, tel. 0461 494684-37, fax 0461 494615-16<strong>il</strong>trentino@provincia.tn.it – www.riviste.provincia.tn.it


Uno sguardo all’operache cambierà<strong>il</strong> trasporto delle merc<strong>il</strong>ungo la valle dell’A<strong>di</strong>geMünchenVeronatrasportiRiflettori accesisul corridoio del BrenneroIIl nome “Corridoio del Brennero” è attribuito al lungo varco frale Alpi che percorre la bassa valle dell’Inn fra Kufstein ed Innsbruck,la valle della S<strong>il</strong>l fra Innsbruck ed <strong>il</strong> Brennero, la valledell’Isarco fra <strong>il</strong> Brennero e Bolzano e la valle dell’A<strong>di</strong>ge fra Bolzano,<strong>Trento</strong> e Verona.Lungo <strong>il</strong> Corridoio del Brennero transita oggi quasi <strong>il</strong> 40% <strong>di</strong> tuttele merci che attraversano le Alpi e ciò comporta, oltre agli indubbibenefici per l’economia e l’occupazione nei territori coinvolti,anche inevitab<strong>il</strong>i <strong>di</strong>sagi in termini ambientali e sociali.Per questo la <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> ha aderito da subitoall’iniziativa dell’Europa e dei governi nazionali e locali, in armoniacon i principi stab<strong>il</strong>iti nella Convenzione della Alpi, perin<strong>di</strong>viduare un tracciato alternativo destinato alla nuova ferroviadel Brennero, come soluzione ecologicamente più efficace perassorbire <strong>il</strong> traffico delle merci <strong>di</strong> transito.Lo stato dei lavori dal 2005 a oggie le proiezioni fino al 2022Dal 2005 ad oggi sono stati definitidegli accor<strong>di</strong>, che hanno alla basegli stu<strong>di</strong> e i documenti relativi allaGalleria <strong>di</strong> Base del Brennero, completati<strong>il</strong> 9 luglio 2007.Dagli stu<strong>di</strong> preliminari che si sonosucceduti dal 2005 ad oggi, appareevidente <strong>il</strong> dato che prevede unnotevole aumento del traffico mercifino al 2025, pari all’83%. Questacurva verso l’alto non viene sottolineatasolo dagli stu<strong>di</strong> della Galleria<strong>di</strong> Base del Brennero, ma anchedalle ricerche sul traffico che sonostate commissionate in autonomiadai vari Stati. Quin<strong>di</strong> fino al 2022,data prevista per la messa in eserciziodella Galleria <strong>di</strong> Base del Bren-2 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Il raddoppio della ferroviaè necessario ancheper rispettare gli impegnisul contenimentodelle emissioni<strong>di</strong> gas serra generatidal traffico pesante<strong>di</strong> Mauro Nerinero, sarà l’attuale rete stradale eferroviaria a dover far fronte a questonotevole aumento <strong>di</strong> traffico.Altri dati <strong>di</strong> previsione sulla capacità<strong>di</strong> strada e rotaia <strong>di</strong> gestire l’aumentodei transiti ci <strong>di</strong>cono che dovremoaspettarci, già nel corso deglianni a venire, vari e variab<strong>il</strong>icolli <strong>di</strong> bottiglia lungo <strong>il</strong> corridoiodel Brennero. Diventa perciò strategicopoter riconoscere tempestivamentese questi colli <strong>di</strong> bottigliapossono causare gravi problemi altraffico e dove e quando si verificheranno.Inoltre, <strong>il</strong> problema dell’aumentodel traffico si presenterà anche nelcorso della fase <strong>di</strong> costruzione dellaGalleria <strong>di</strong> base del Brennero e dellesue linee <strong>di</strong> accesso. Pertanto ènecessario ottimizzare sia le attualiinfrastrutture ferroviarie, sia le capacitàaggiuntive che saranno a <strong>di</strong>sposizionein futuro.Nel marzo 2007 <strong>il</strong> Consiglio Europeoha stab<strong>il</strong>ito nuovi obiettivi voltialla riduzione delle immissioni <strong>di</strong>CO 2del 20% entro <strong>il</strong> 2020. Attualmentelungo <strong>il</strong> corridoio del Brenneroci si sta battendo per <strong>il</strong> rispettodelle normative sulla qualitàdell’aria. Lo spostamento del trafficodalla strada alla rotaia contribuiràa far raggiungere obiettivi <strong>di</strong> sistemaa lungo termine anche per <strong>il</strong>prof<strong>il</strong>o ambientale; pertanto è assolutamentestrategico <strong>il</strong> coinvolgimento<strong>di</strong> tutti i soggetti che agisconosul corridoio del Brennero, perin<strong>di</strong>viduare e in<strong>di</strong>care l’orizzontetemporale degli obiettivi e le rispettiveresponsab<strong>il</strong>ità.L’azione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento dell’UnioneEuropea vuole definire alpiù presto possib<strong>il</strong>e un nuovo piano<strong>di</strong> azione che agisca su tre parti:una relativa alle infrastrutture ferroviarie,alle capacità della rotaia eai riflessi sull’ambiente; una secondache contempli le misure <strong>di</strong> ottimizzazione;una terza parte, infine,con gli interventi guida.Potenziamento dell’infrastrutturaferroviariaIn considerazione del successivopunto relativo alle capacità dellarotaia, si dovrà stab<strong>il</strong>ire quando edove potrebbero verificarsi colli <strong>di</strong>bottiglia e fino a quale data questipotranno essere eliminati. Nel Memorandumof Understan<strong>di</strong>ng del 10luglio 2007, l’Italia e l’Austria hannoreso nota la loro intenzione <strong>di</strong>voler terminare tempestivamentele linee <strong>di</strong> accesso nord e sud dellaGalleria <strong>di</strong> Base del Brennero. Anchela Germania ha mostrato <strong>il</strong> suoimpegno in tale contesto.I lotti funzionali che Rete FerroviariaItaliana, quale soggetto aggiu<strong>di</strong>catore,ha trasmesso nel 2003 alMinistero delle Infrastrutture, prevedonoper la parte italiana unatratta <strong>di</strong> 180 km sud<strong>di</strong>visi in quattrolotti funzionali ai quali recentemente(l’11 <strong>di</strong>cembre 2007) si è aggiuntoun quinto lotto.> Lotto 1 – Tratta Fortezza - PonteGardena> Lotto 2 – Tratta Circonvallazione<strong>di</strong> Bolzano> Lotto 3 – Tratta circonvallazione<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>> Lotto 4 – Ingresso a Veronada Nord> Lotto 5 – Tratta <strong>di</strong> completamentoBronzolo <strong>Trento</strong>Gli accor<strong>di</strong> per <strong>il</strong> potenziamentodella rete ferroviaria sono alla base<strong>di</strong> tutti gli ulteriori colloqui che<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 3


vedono coinvolti gli Stati membri, igestori dell’infrastruttura e le societàferroviarie.La tempistica <strong>di</strong> dettaglio viene correntementeelaborata dal gruppo d<strong>il</strong>avoro tr<strong>il</strong>aterale. Sono già note ledate <strong>di</strong> ultimazione del tratto Kundl/Radfeld-Baumkirchen(2012) edella Galleria <strong>di</strong> Base del Brennero(2022). Per gli altri lotti si prevedela stessa scadenza temporale del2022, ma la data precisa sarà definitadopo le procedura <strong>di</strong> approvazionedei progetti preliminari.La linea sul tratto italiano avrà leseguenti caratteristiche principali:> Sv<strong>il</strong>uppo complessivo:circa 180 Km> Sv<strong>il</strong>uppo lotti funzionali:circa 90 km> Velocità <strong>di</strong> tracciato:250/220 Km/h> Pendenza massima longitu<strong>di</strong>nalein linea: 11-13,3 ‰> Capacità: 250 treni/giorno nellaprima fase funzionale (2006)> Capacità: 400 treni/giorno a quadruplicamentoavvenuto (2020)> Sistema <strong>di</strong> Esercizio: DOC/ SCC> Sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanziamento:BAB cc/ ERMTS> Armamento: 60 UNI> Trazione elettrica:25 KV ca / 3 KV ccTerminal: accesso e potenziamentoI terminal dovranno essere analizzatiulteriormente, con la collaborazionedei territori al fine <strong>di</strong> adeguarnele potenzialità. I dati <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>iper i <strong>di</strong>versi operatori devonoancora esser ricongiunti in modoomogeneo sotto la responsab<strong>il</strong>itàdei gestori dell’infrastruttura, dellasocietà ferroviarie ma anche delleautorità nazionali e regionali.Questa relazione dovrebbe esserea <strong>di</strong>sposizione quanto prima, inquanto funge da documento <strong>di</strong> lavoroper <strong>il</strong> gruppo <strong>di</strong> lavoro. Sulterritorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>è già operativo <strong>il</strong> terminal <strong>di</strong> Roncafort,che con i prossimi potenziamenticonsentirà la partenza <strong>di</strong> 40coppie <strong>di</strong> treni.Determinazione delle capacità su rotaiaNelle recenti <strong>di</strong> unioni della BCP(Brenner Corridor Platform), <strong>il</strong> numero<strong>di</strong> tratte libere non è ancorastato definito in modo omogeneoper tutti gli Stati che fanno partedel corridoio. La denominazione“tratta libera” si riferisce, nelleproiezioni <strong>di</strong> potenziamento infrastrutturalesoprariportato, al trattoMonaco – Verona.Anche le altre tratte, meno interessantidal punto economico, dovrebberoquin<strong>di</strong> essere considerate applicandouna sim<strong>il</strong>e classificazione,a fine <strong>di</strong> prevenire la formazione <strong>di</strong>colli <strong>di</strong> bottiglia e una valutazionequalitativa delle <strong>di</strong>fferenti tratte.Determinazione delle capacità su stradaAi sensi della Convenzione sulleAlpi, l’attuale capacità stradale nonpuò essere ampliata. Inoltre sonoprogrammati lavori <strong>di</strong> manutenzionericorrenti e lavori <strong>di</strong> manutenzionepresso gallerie e ponti, che siripercuoteranno in modo notevolesul traffico e sulle relative capacità.Queste capacità dovranno esserestab<strong>il</strong>ite in modo reale ed essereconfrontate con le previsioni sultraffico dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> “ProgTrans”.In questo contesto risulta strategico,per i corridoi secondari <strong>di</strong> accesso(ad esempio la Valsugana) unagestione coor<strong>di</strong>nata fra <strong>il</strong> potenziamentodella rete stradale e la capacitadella rete ferroviaria. Nel caso<strong>di</strong> un aumento sproporzionato, potrebberendersi necessario aggiornarequeste previsioni sul traffico,mo<strong>di</strong>ficando le politiche <strong>di</strong> gestionedelle società autostradali in collaborazionecon le autorità territorialicompetenti.Provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> ottimizzazioneCon le premesse sopra evidenziate,risulta evidente che l’intero progetto,per avere organicità, deve prevedereinterventi <strong>di</strong> omogeneizzazionesull’intero corridoio, come adesempio l’ interoperab<strong>il</strong>ità, che èun fattore determinante per <strong>il</strong> funzionamentodella ferrovia.Prima del’ultimazione della nuovainfrastruttura, verranno concertatigli aspetti relativi alla sicurezza,all’ approvvigionamento elettricoe altri aspetti riferiti all’interoperab<strong>il</strong>ità.Potranno comunque essere armonizzatie ottimizzati anticipatamen-4 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


te alcuni aspetti specifici, come <strong>il</strong>futuro sistema <strong>di</strong> segnalamento.Il funzionamento del corridoio delBrennero <strong>di</strong>pende non solo dall’infrastruttura,ma da tutta una serie<strong>di</strong> ulteriori fattori, dei quali si <strong>di</strong>scutegià da anni, ma per i quali non èancora stata raggiunta una soluzione.Ut<strong>il</strong>izzo delle capacità su rotaiaTutte le azioni così combinate consentiranno<strong>di</strong> ottenere ulteriore capacitàsulla rotaia, che potrà essereut<strong>il</strong>izzata sia per <strong>il</strong> trasporto dellemerci che per <strong>il</strong> trasporto dellepersone. Ciò riguarda la <strong>di</strong>scussionesul possib<strong>il</strong>e potenziamento dell’autostradaviaggiante e del trasportomerci non accompagnato surotaia. Andranno analizzate le esigenzedel traffico viaggiatori localeed a lunga percorrenza anche conauto al seguito, in considerazioneanche delle richieste e degli sv<strong>il</strong>uppidelle interconnessioni con le retiferroviarie locali.Finanziamento incrociatoCon la sottoscrizione della <strong>di</strong>chiarazioned’intenti congiunta, l’Italiae l’Austria hanno <strong>di</strong>chiarato la loro<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità a sfruttare a pieno lapossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> applicare supplementi<strong>di</strong> pedaggio a favore del finanziamentoincrociato della Galleria<strong>di</strong> Base del Brennero. L’ applicazionee la sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tale supplementoè però ancora da definire.Ad oggi, l’Austria ha presentato domandaalla Commissione Europeaperché sull’autostrada del BrenneroA13 venga applicato un aumento<strong>di</strong> pedaggio del 25% a favore delfinanziamento incrociato della Galleria<strong>di</strong> Base del Brennero(BBT).Quin<strong>di</strong> a breve seguiranno ancoraulteriori richieste. Ne sapremo<strong>di</strong> più dopo un ulteriore confrontodel gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento fra itre Stati membri, che sarà effettuatonei primi mesi del 2008.Carro Tasca Megatra<strong>il</strong>er <strong>di</strong> Kombiverkehr.ConclusioniL’attuazione degli obbiettivi previstiper <strong>il</strong> 2008 chiarirà definitivamentequale sarà lo sv<strong>il</strong>uppo deltraffico sul corridoio del Brennero,in considerazione della nuova infrastrutturaferroviaria e dello sfruttamentopiù rapido possib<strong>il</strong>e <strong>di</strong> tuttele capacità.Il raggiungimento dell’obbiettivo <strong>di</strong>spostare <strong>il</strong> traffico delle merci dallastrada alla rotaia prevede che sirealizzi un quadro <strong>di</strong> politiche deitrasporti che mirino a far emergerel’elemento costo del trasporto mercistradale nel suo complesso, evidenziandosoprattutto quei costi,<strong>di</strong> carattere internazionale, che sonoesterni al puro esercizio del trasportosu strada.Solo un effettivo spostamento deltrasporto merci dalla strada alla rotaiapuò rappresentare una soluzionedurevole per far fronte all’aumentoesponenziale del trasportostradale e quin<strong>di</strong> per dare risposteconcrete e tempestive ai problemiderivanti dai colli <strong>di</strong> bottiglia e dallacongestione del traffico, nel pienorispetto delle norme ambientalicomunitarie (le norme relative allapurezza dell’aria che saranno in vigorea partire dal 2010 e gli obiettiv<strong>il</strong>egati alle immissioni <strong>di</strong> CO 2deliberatidal Consiglio Europeo nelmarzo del 2007).Il by-pass ferroviario per le aree urbane<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e <strong>di</strong> RoveretoLa realizzazione del tunnel <strong>di</strong> basedel Brennero non sarà sufficienteda sola ad assorbire i flussi <strong>di</strong> trafficostimati per <strong>il</strong> futuro, se non si interverràcon ulteriori interventi <strong>di</strong>potenziamento della linea tra Veronae Fortezza. La tratta italianadella linea Monaco-Verona, infatti,consente <strong>il</strong> transito <strong>di</strong> 180 treni/giorno, che <strong>di</strong>venteranno 240 treni/giorno con <strong>il</strong> completamento degliinterventi <strong>di</strong> automazione della lineain fase <strong>di</strong> realizzazione da parte<strong>di</strong> RFI. Questo limite costituiscegià oggi un collo <strong>di</strong> bottiglia rispettoalla capacità delle tratte austriacae tedesca, e <strong>di</strong>venterà ancora piùstringente con la realizzazione deltunnel <strong>di</strong> base, che incrementerà lapotenzialità a 300 treni/giorno.Tra gli interventi previsti, <strong>il</strong> ruolomaggiore è rivestito dal by-passferroviario <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Rovereto. Sitratta <strong>di</strong> un progetto che mira adevitare l’attraversamento dei dueprincipali centri abitati della provinciada parte dei convogli merci,<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 5


ma che consenta nel contempo, aquasi tutti i treni passeggeri <strong>di</strong> lungapercorrenza <strong>di</strong> potersi fermare a<strong>Trento</strong> e a Rovereto. In particolaresono stati previsti tratti <strong>di</strong> raddoppiodella linea esistente nelle vicinanzedell’esistente asse ferroviarionei tratti extraurbani ove questorisulta compatib<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> territorio,mentre per i tratti in cui la lineaesistente attraversa i centri abitatisono previsti by-pass in galleria, risolvendoquin<strong>di</strong> in via definitiva la<strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e coesistenza tra la linea ferroviariae i centri urbani.Una prima ipotesi è stata presentatada RFI nel mese <strong>di</strong> giugno 2003e nello stesso periodo sono stateelaborate anche due ipotesi da partedegli uffici tecnici della <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.Le ipotesi si <strong>di</strong>versificavano sottovari aspetti.Le scelte <strong>di</strong> RFI erano orientate adun unico by-pass <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Rovereto,da Mori a Mezzocorona, sulladestra orografica del fiume A<strong>di</strong>ge.Tale tracciato affiancava la A22dal confine con la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bolzanofino in prossimità <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>Nord, dove era prevista la connessionecon la linea storica per permetterel’instradamento <strong>di</strong> convogliprovenienti da <strong>Trento</strong> e dall’interporto;da qui <strong>il</strong> tracciato oltrepassaval’A<strong>di</strong>ge in viadotto e proseguivain galleria fino a Mori, dove tornavaper alcuni ch<strong>il</strong>ometri in affiancamentoalla linea storica, per consentireun ulteriore connessione.Le due ipotesi elaborate dai tecnicidella <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>,sempre nel 2003, si sv<strong>il</strong>uppavanoentrambe sulla sinistra orograficadell’A<strong>di</strong>ge, con una maggiore percentuale<strong>di</strong> percorrenza in galleriaper ridurre l’impatto ambientale sulterritorio provinciale. I due tracciati,si possono <strong>di</strong>stinguere in:> “parietale”, che si snoda non <strong>di</strong>stantedal crinale orientale dellaValle dell’A<strong>di</strong>ge e prevede duesole interconnessioni con la lineastorica, a Nord <strong>di</strong> Mezzocorona ea Sud <strong>di</strong> Ala;> “profondo” che si addentra maggiormentenella parete rocciosaad Est <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e prevede un’interconnessionecon la linea storicaverso i Murazzi <strong>di</strong> Besenello.Su queste ipotesi sono state elaboratee sono attualmente in corso <strong>di</strong>elaborazione <strong>di</strong>verse ipotesi progettuali,che variano per localizzazionedella linea e per percentualedel percorso da effettuarsi in galleria;è stato invece abbandonata laprima ipotesi proposta dal progettoRFI in sinistra orografica del fiumeA<strong>di</strong>ge.Lo stato della progettazioneDopo le prime ipotesi progettualisopra citate, e le valutazioni congiuntefatte con lo Stato, nel cosodel 2006 si è giunti alla stipula <strong>di</strong>un convenzione fra Stato <strong>Provincia</strong>e RFI per la progettazione congiuntadel tratto <strong>di</strong> attraversamento<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Rovereto, al fine <strong>di</strong> presentareal CIPE, un progetto con<strong>di</strong>viso.Il gruppo <strong>di</strong> progettazione èstato attivato nel corso della primaveradel 2007, e partendo dalle precedentiipotesi progettuali ha elaboratodelle soluzioni che vedonoun profondo rinnovamento dell’interosistema ferroviario nella valledell’A<strong>di</strong>ge.Particolarmente importanti risultanole soluzioni in<strong>di</strong>viduate perl’interconnessione con la linea esistente,che vedono la creazione <strong>di</strong>una Nuova stazione Internazionalea <strong>Trento</strong> in corrispondenza dell’exscalo F<strong>il</strong>zi.Partendo con or<strong>di</strong>ne, nella descrizionedel progetto da Sud VersoNord, s’in<strong>di</strong>viduano sostanzialmen-6 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


te questi tratti principali in galleria:> tratto Avio- Serravalle> tratto Rovereto Sud- Murazzi> tratto Murazzi –Ischia <strong>di</strong> S.Michele> tratto Ischia <strong>di</strong> S. Michele –Salorno.In corrispondenza quin<strong>di</strong> degli intervalli<strong>di</strong> Serravale, Murazzi,<strong>Trento</strong> e Ischia <strong>di</strong> S. Michele, sonopreviste le interconnessioni con lalinea storica, questo principalmenteper motivi <strong>di</strong> sicurezza ma ancheper consentire <strong>il</strong> rientro dei convoglipasseggeri sulle stazioni <strong>di</strong><strong>Trento</strong> e Rovereto.La parte meri<strong>di</strong>onale della valledell’A<strong>di</strong>ge viene quin<strong>di</strong> superatacon un passaggio interamente ingalleria, che prevede però nei pressidell’abitato <strong>di</strong> Serravalle la connessionecon la linea storica perrientrare su Rovereto. La galleria,in questo tratto, ha una lunghezza<strong>di</strong> progetto che va dai 18 ai 21km a seconda della soluzione che sisceglierà, mentre <strong>il</strong> tratto all’apertoprevede <strong>il</strong> raddoppio in affiancamentodella linea esistente per unalunghezza variab<strong>il</strong>e fra i 2,8 e i 3,2km sempre in base alla soluzioneche si vorrà adottare.Il rientro su Rovereto avvienesull’attuale linea storica, mentre <strong>il</strong>superamento della città della Querciain galleria prevede un tunnelche a sud dell’abitato <strong>di</strong> Marco, sisnoda all’interno del monte Zugnae Monte Scanupia e per sbucareall’altezza dei Murazzi-Sud a Nord.Questo tunnel ha una lunghezza da17,7 a 19,5 Km e non presenta particolariproblematicità <strong>di</strong> caratteregeologico. Qui è previsto <strong>il</strong> secondoraddoppio <strong>di</strong> linea all’apertoper un tratto <strong>di</strong> 3,6 km, con funzioniprincipalmente <strong>di</strong> sicurezza, macertamente è consentito anche <strong>il</strong> rientrosulla linea attuale anche se leprevisioni <strong>di</strong> movimento prevedeno<strong>di</strong>rettamente l’arrivo dei treni allanuova stazione dell’Ex-Scalo F<strong>il</strong>zi.Il rientro in galleria è stato localizzatoin località Acquaviva, doveparte <strong>il</strong> Passante Ferroviario in Galleria<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> (PFGT).Il PFGT è un’opera ferroviaria attiva,essa infatti consente contemporaneamente<strong>il</strong> rientro sulla lineastorica oppure <strong>il</strong> superamento <strong>di</strong>retto<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> proseguendo versonord fino alla località Ischia <strong>di</strong>Lavis verso S. Michele all’A<strong>di</strong>ge.Questo avviene con lo sdoppiamentodel tracciato in galleria dopo 7,8km dall’imbocco dei Murazzi Nord.Qui un tunnel piega verso la cittàper riemergere dopo 4,5 km corrispondenzadello Scalo F<strong>il</strong>zi, mentre<strong>il</strong> secondo prosegue verso Nord peraltri 12,3 km.L’arrivo allo Scalo F<strong>il</strong>zi avviene insotterraneo a una quota compresafra i -10 e -14 metri, dove è previstodal progetto che sia collocata lanuova “stazione Internazionale”.Infatti su questa nuova strutturaconvergeranno i convogli passeggeriche, in transito per <strong>Trento</strong>, pro-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 7


seguiranno verso Verona o verso <strong>il</strong>Brennero. Qui, ancora, transiterannoi treni merci <strong>di</strong>retti all’interporto<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, che <strong>di</strong>versamente dovrebberoattraversare tutta la città.La realizzazione <strong>di</strong> questa nuovastazione consentirà anche <strong>di</strong> ottenerenotevoli vantaggi, ampliandol’ut<strong>il</strong>izzo dell’attuale linea alle funzioni<strong>di</strong> metropolitana <strong>di</strong> superficiesull’area Rovereto –<strong>Trento</strong>, <strong>Trento</strong>–Pergine, <strong>Trento</strong>- Mezzocorona.Proseguendo quin<strong>di</strong> verso Nord, èprevista l’interconnessione con lalinea storica nei pressi della localitàIschia <strong>di</strong> S. Michele con un raddoppiodell’attuale linea. Questo tratto<strong>di</strong> galleria è lungo 1,3 km, mentre<strong>di</strong> altri 1,3 km è <strong>il</strong> tratto <strong>di</strong> raddoppioesterno. Infine in località Ischia<strong>di</strong> Lavis la ferrovia si rimette in galleriae in 12 km <strong>di</strong> tunnel si raccordacon la Bassa Atesina. In terminigenerali si può riassumere chela tratta della nuova linea ferroviariasul territorio della provincia <strong>di</strong><strong>Trento</strong> ha una lunghezza compresafra i 75 e gli 80 Km (va infatti consideratoche le parti terminali insistonosulle provincia vicine), dei quali<strong>il</strong> 90 % è previsto venga realizzatoin galleria e <strong>il</strong> rimante 10 % in affiancamentoalla linea esistente.Cenni sulle tecniche realizzativee costruttiveIl nuovo tragitto ferroviario, che comesi è visto è caratterizzato in prevalenzada gallerie, delle quali bensei hanno uno sv<strong>il</strong>uppo superioreagli 11,9 Km, richiede tecniche<strong>di</strong> scavo e progettualità strutturaliadeguate alle problematiche <strong>di</strong> sicurezzasia in fase <strong>di</strong> realizzazione,sia in fase <strong>di</strong> gestione dell’esercizioferroviario.Quando si parla <strong>di</strong> problematicherealizzative, si fa riferimentoa quelle <strong>di</strong> carattere idrogeologicodelle formazioni rocciose attraversate,alla presenza <strong>di</strong> centri abitatinelle aree vicine al tracciato ferroviario,all’esigenza <strong>di</strong> limitare l’interferenzadei cantieri con <strong>il</strong> territorio.L’esercizio del trasporto ferroviariopone inoltre quesiti <strong>di</strong> sicurezzaal movimento dei treni in galleria ealla gestione delle emergenze derivantida guasti e incidenti.Il progetto preliminare che si staper completare coniuga le rispostealle varie tematiche, introducendogià nelle scelte costruttive quelleche possono essere alcune rispostealle problematiche gestionali.Ad esempio è stato deciso <strong>di</strong> introdurreun cunicolo esplorativo preliminare,che consentirà <strong>di</strong> determinarecon precisione le caratteristichegeologiche e geotecniche nonchéidrogeologiche delle formazioniattraversate. Questo cunicoloconsentirà poi nelle aree urbane <strong>di</strong>gestire i cantieri senza la realizzazione<strong>di</strong> finestre verso l’esterno.Per l’esercizio del transito dei treni,<strong>il</strong> cunicolo consente <strong>di</strong> assicuraredelle uscite <strong>di</strong> emergenza daitunnel ferroviari, a singola o doppiacanna in base alle tratte, connessiallo stesso tramite dei passaggiprotetti.La tecnologia <strong>di</strong> scavo che s’intendeadottare è quella meccanizzata,già ut<strong>il</strong>izzata nelle più recenti realizzazioni<strong>di</strong> gallerie. Lo scavo meccanizzato,pur essendo una realtàorganizzativa e tecnica complessa,garantisce però una maggiore integritàdelle formazioni rocciose attraversate,assicurando quin<strong>di</strong> unabassa influenza sui regimi idrogeologicidelle acque in sotterraneo.Le formazioni rocciose interessatedagli scavi restituiscono materiale<strong>di</strong> scavo che potrà essere riut<strong>il</strong>izzatoa fini costruttivi nell’industriadelle costruzioni e dell’ed<strong>il</strong>izia; laparte che sarà conferita in siti adeguatia bonifica agraria è limitataalle formazioni più arg<strong>il</strong>lose.Per le tratte all’esterno, <strong>il</strong> progettopreliminare prevede la realizzazione<strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> protezione acusticaal fine <strong>di</strong> limitare l’impatto dovutoalla presenza della linea ferroviaria.Queste strutture sarannoopportunamente stu<strong>di</strong>ate per <strong>il</strong> migliorinserimento ambientale e contemporaneamenteadeguate agliinterventi <strong>di</strong> soccorso che potrebberorendersi necessari sulla trattaesterna della linea ferroviaria. 8 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Gli archetipidegli o<strong>di</strong>erni tunnelche stanno cambiando<strong>il</strong> volto del <strong>Trentino</strong>Palazzo delle Albere, <strong>Trento</strong>.tra<strong>di</strong>zioniGallerie e sotterranei segreti:le “varianti della fantasia”<strong>di</strong> Mauro NeriDi per sé è abbastanza semplicescoprire o immaginarsi quale più omeno appariscenti pulsioni abbianooriginato le tantissime leggendetrentine che parlano <strong>di</strong> galleriee sotterranei segreti, fatti realizzare<strong>di</strong> nascosto da avi<strong>di</strong> e tirannici signorotti,preoccupati più della propriaincolumità in caso <strong>di</strong> ribellioneche della qualità della vita dei lorosud<strong>di</strong>ti. Oggi esistono talmentepochi riscontri oggettivi che documentinol’esistenza reale <strong>di</strong> questegallerie, da far pensare più ad unafantasia collettiva alimentata da soprusisenza fine, da tasse e gabellespesso ingiustificate, da un rapportoconflittuale e aspro tra i detentoridel potere e i lavoratori della terrao delle botteghe, che a concreteesigenze <strong>di</strong> comunicazioni sotterranee.Comunque è interessantemettere in elenco queste “gallerie”,queste “varianti della fantasia”,questi tunnel che immaginiamostretti, fra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, bassi,lunghi e a malapena <strong>il</strong>luminatida torce appese alle pareti, scavatinella roccia viva oppure nellaterra e rinforzati con volte tondeggiantiut<strong>il</strong>izzando sassi squadratialla bell’e meglio. “Da lì fuggono isignori del castello in caso <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o”raccontavano le comari nei f<strong>il</strong>òinvernali; “attraverso quei cunicolii tiranni raggiungono nel s<strong>il</strong>enziodella notte le loro amanti e le loroconcubine... Laggiù” proseguivanoi cantastorie abbassando la voceper mantenere <strong>il</strong> segreto fra i pochiseduti nell’antistalla, “sono nascostii tesori accumulati dal signorotto<strong>di</strong> turno in anni e anni <strong>di</strong> vessazioni...tesori <strong>il</strong> più delle volte <strong>di</strong>fesida gatti neri, da caproni maleodoranti<strong>di</strong> zolfo, talvolta dal Diavolo inpersona!”. E allora ve<strong>di</strong>amola, questa“metroland” della fantasia popolare,assaggiamo almeno in partequesto “piano segreto della mob<strong>il</strong>itàalternativa” che dal tardo Me<strong>di</strong>oevoagli albori del Settecento ha<strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> mistero la storia della nostraterra.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 9


sottosuolo <strong>di</strong> Rovereto per metteretra <strong>di</strong> loro in comunicazione <strong>il</strong> castellocon la Porta della Scala, conla Torre Civica, col Palazzo Pretorio,con Casa Nodali, con la chiesa<strong>di</strong> San Marco, con <strong>il</strong> castello <strong>di</strong>Lizzana e perfino con la contrada <strong>di</strong>Sant’Ilario.Castello <strong>di</strong> Avio, Sabbionara, Vallagarina. Qui sotto, l’atrio <strong>di</strong> Castel Noarna, Rovereto.VallagarinaSe opportunamente messe nell’or<strong>di</strong>negiusto, le misteriose letteredell’alfabeto della “scacchieradei condannati” che fa ancora oggibella mostra <strong>di</strong> sé nella stanza cheprecede la famosa sala della “paratadei combattenti” nel Castello<strong>di</strong> Avio, rivelerebbero la formulamagica per aprire la porta <strong>di</strong> unsotterraneo segreto che metteva incomunicazione <strong>il</strong> maniero alto suldosso con <strong>il</strong> sottostante cimitero <strong>di</strong>Sabbionara.Una lunghissima galleria collegava,invece, <strong>il</strong> castello <strong>di</strong> Castelcornocon <strong>il</strong> palazzo del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Isera:era una comoda via <strong>di</strong> scampoin caso <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> ribellionedei v<strong>il</strong>lani. E infatti <strong>il</strong> cunicolo,giunto in casa del giu<strong>di</strong>ce, proseguivasempre nel buio sotterraneofino a raggiungere la base del campan<strong>il</strong>e<strong>di</strong> Isera e, da qui, conducevaal vicino e oggi praticamente scomparsoCastel Pradaglia. In un puntodella galleria ancor oggi sarebberonascoste casse e casse <strong>di</strong> moneted’oro e d’argento, <strong>di</strong>fese da un terrib<strong>il</strong>egatto nero.Altre gallerie univano <strong>il</strong> castello <strong>di</strong>Chizzola con <strong>il</strong> sovrastante CastelSajòri e Castel Beseno con la Rocca<strong>di</strong> Castel Pietra; ad<strong>di</strong>rittura tre sotterraneicollegherebbero <strong>il</strong> Castello<strong>di</strong> Lizzana con <strong>il</strong> Castello <strong>di</strong> Rovereto;un cunicolo senza fine avrebbecollegato <strong>il</strong> Castello <strong>di</strong> Nomi con<strong>il</strong> sottostante Palazzo Vecchio nelpaese <strong>di</strong> Nomi, mentre un secondosotterraneo sarebbe sfociato in alcunecantine delle case accanto allaparrocchiale.E se Castel Noarna sarebbe unitocon un lunghissimo sotterraneo ad<strong>di</strong>ritturacon Castel Dante, situatodall’altra parte della valle, numerosesono le gallerie che percorrono <strong>il</strong>Basso Sarca e Valle dei LaghiUna lunga galleria partiva dai sotterranei<strong>di</strong> Castel Toblino, passavasotto al lago (!) e risaliva <strong>il</strong> fiancodella montagna fino a raggiungerele cantine del sovrastante CastelMadruzzo. Il passaggio segretoveniva usato da uno dei Madruzzoper scendere a far visita alla suaamante, tenuta al sicuro nel piccolomaniero sulla riva del lago.Il castello <strong>di</strong> Arco non è da meno,in fatto <strong>di</strong> “viab<strong>il</strong>ità sommersa”:una galleria, scavata questa volta<strong>di</strong>rettamente nella roccia, collegavaun tempo la Rocca alta <strong>di</strong> Arco allaTorre Grande e, da qui, con un sotterraneodel quale si conosceva anche<strong>il</strong> numero dei gra<strong>di</strong>ni (m<strong>il</strong>le!) sigiungeva <strong>di</strong>rettamente nel bel Palazzodei d’Arco, in pieno centrostorico. Tutto ciò per rifornire <strong>di</strong> viveri,munizioni e uomini <strong>il</strong> castelloin caso <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o, ma anche pernascondervi un favoloso tesoro, ancoroggi a <strong>di</strong>sposizione del fortunatocoraggioso che riuscisse a in<strong>di</strong>viduareuno degli ingressi della galleria!Giu<strong>di</strong>carieUn sotterraneo segreto mette incollegamento <strong>il</strong> palazzo Bavaria deiLodron <strong>di</strong> Lodrone, nella Valle delChiese, con <strong>il</strong> sovrastante castello<strong>di</strong> Santa Barbara; una secondagalleria, invece, stando sempre alleleggende, consentirebbe <strong>di</strong> passarenon visti sempre da PalazzoBavaria al più <strong>di</strong>stante Castello <strong>di</strong>San Giovanni, a Bondone <strong>di</strong> Storo,passando sotto al letto del fiumeChiese! Castel Campo, nel Lomaso,sarebbe stato collegato con Ca-10 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


A fianco, Castel Toblino; qui sopra <strong>il</strong> Castello <strong>di</strong> Ossana, in Val <strong>di</strong> Sole.Castel Madruzzo, in Valle <strong>di</strong> Cave<strong>di</strong>ne.stel Spine, sull’altro versante dellavalle, mentre un secondo cunicoloavrebbe raggiunto Castel Restòr,nel Bleggio, e sarebbe stato ancheusato per nascondervi un grandetesoro: in molti hanno provato a in<strong>di</strong>viduarlo,ma nessuno fino ad oggic’è mai riuscito. Giunti, poi, aCastel Restòr, nei pressi <strong>di</strong> Dvredo,con un secondo cunicolo si potevaraggiungere non visti Casa Rizzolini,a Vergonzo, nelle vicinanzedella bella chiesetta de<strong>di</strong>cata a SanBartolomeo. Casa Rizzolini, infatti,era l’e<strong>di</strong>ficio più antico del paese efu <strong>il</strong> luogo in cui i conti d’Arco, signoridel castello, raccoglievano ledecime dei loro sud<strong>di</strong>ti.Valle <strong>di</strong> SoleUn lungo sotterraneo avrebbe messoin comunicazione <strong>il</strong> Castello deiPezzén <strong>di</strong> Croviana con le cantinedella casa dei Mori (de Mauris), inpaese, e proprio in quella galleriasi sarebbe un giorno nascosto colproprio cavallo uno dei de Mauris,ricercato dai gendarmi per chissàquale malefatta. Una donna, però,lo tradì e <strong>il</strong> fuggiasco venne arrestatoe tradotto a Vienna per <strong>il</strong> processo.La madre del <strong>di</strong>sgraziato riuscìa impietosire i giu<strong>di</strong>ci viennesie a liberare suo figlio <strong>di</strong>etro pagamento<strong>di</strong> un forte riscatto in denaro.La frazione <strong>di</strong> Castello, nei pressi<strong>di</strong> Pellizzano, sarebbe stata ungiorno collegata con le cantine delCastello <strong>di</strong> Ossana, per consentirei rifornimenti in caso <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>oo una comoda via <strong>di</strong> fuga ai signoride Federicis, padroni del maniero,in caso <strong>di</strong> ribellione popolare. Unsecondo cunicolo, poi, correva sottoterra dal Castello <strong>di</strong> Ossana finoalle cantine <strong>di</strong> una casa <strong>di</strong> Cusiano,mentre un terzo conduceva allaTorre <strong>di</strong> Strombiano.Valle <strong>di</strong> NonLa Roca <strong>di</strong> Altaguarda, a Brésimo,era collegata da una galleria conla Casa-Torre della Beliarda, nellafrazione <strong>di</strong> Fontana: in questo sotterraneosarebbe ancor oggi nascosto<strong>il</strong> tesoro accumulato in secoli <strong>di</strong>soprusi ai danni della povera gente,perpetrati dai conti <strong>di</strong> Altaguarda.Dal Castello <strong>di</strong> Sant’Anna, a Brez,partirebbero due cunicoli segreti:uno saliva a Castel Fava passandoaccanto alla chiesa <strong>di</strong> Santa Maria;<strong>il</strong> secondo raggiungeva Castel SanGiovanni, ad Arsio. Questo secondosotterraneo veniva usato da uno deiconti <strong>di</strong> Brez per raggiungere la suaamata, che viveva nel Castello <strong>di</strong>Arsio. Il padre <strong>di</strong> lei, però, si opposealle nozze e <strong>il</strong> conte morì <strong>di</strong> crepacuore.Si racconta che ancora oggi,nelle notti <strong>di</strong> luna piena, <strong>il</strong> fantasmadell’innamorato vaghi senzapace per le campagne <strong>di</strong> Brez allaricerca dell’imbocco del sotterraneoche dovrebbe ricondurlo dalla suabella amata.Quattro galline d’oro, invece, ognunaaccompagnata da quattro pulcinisempre del medesimo metalloprezioso, sarebbero tutt’oggi sepoltein un punto imprecisato del sotterraneoche parte da Castel Nannoper raggiungere un luogo sicu-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 11


o, lontano e così misterioso, chenemmeno le leggende hanno saputoconservarne <strong>il</strong> nome!Un altro cunicolo sarebbe stato scavatonella roccia viva, per consentireai signori <strong>di</strong> Castel Thun <strong>di</strong> raggiungerela caneva fonda del PalazzoThun-F<strong>il</strong>ippini a Vigo <strong>di</strong> Ton,mentre una seconda galleria avrebbecollegato lo stesso castello con laTorre <strong>di</strong> Zoccolo, a Toss.<strong>Trento</strong> e <strong>di</strong>ntorniSono sempre le leggende a narrareche <strong>il</strong> Castello del Buonconsigliosia stato un tempo collegato allacattedrale <strong>di</strong> San Vig<strong>il</strong>io con unalunga galleria scavata sotto le case<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. Dal Castel Vecchio delDuomo, poi, un secondo cunicoloconduceva al Palazzo delle Albere,in riva all’A<strong>di</strong>ge, residenza fuoriporta della famiglia Madruzzo.Un’altra galleria “citta<strong>di</strong>na” univala Torre d’Augusto del castello conla sottostante Torre Verde; un terzopassaggio segreto si apriva nellesegrete del Torrione <strong>di</strong> Hinderbach,per raggiungere un non meglioprecisato palazzo nob<strong>il</strong>iare dellacittà.A Ravina, invece, lo scomparso Castèlera collegato alla Toresèla delBorgo Vecchio, mentre un secondolunghissimo cunicolo scavato nellaroccia collegava <strong>il</strong> Castèl con V<strong>il</strong>laMargòn.ValsuganaCastel Alto <strong>di</strong> Telve avrebbe avutoun passaggio comunicante con<strong>il</strong> sottostante e scomparso CastelArnana passando sotto la valle delRio Nana, mentre una seconda galleriagiungeva con un primo ramosecondario ai sotterranei <strong>di</strong> PalazzoBuffa, a Borgo Valsugana, e conun secondo ramo a Castel San Pietro.Nell’oscurità <strong>di</strong> questi avvoltisarebbe anche nascosto un tesoro,frutto delle dominazioni sanguinariedei signori <strong>di</strong> Castel Alto,ma è inut<strong>il</strong>e cercarlo, perché <strong>il</strong> luogoesatto è ahimé sconosciuto! Unagalleria portava dalle gran<strong>di</strong> stalle<strong>di</strong> Castel Ivano al borgo <strong>di</strong> Agnedo:un modo fac<strong>il</strong>e e sicuro, per i signorottidel maniero, per mettersiin salvo dalle ribellioni sanguinariedei loro sud<strong>di</strong>ti.Castel Vigolo <strong>di</strong> Vigolo Vattaro, perparte sua, avrebbe avuto ben tresotterranei che lo collegavano conIn alto in senso orario: Torre d’Augusto e palazzo Pretorio, <strong>Trento</strong>.Qui sopra Castel Ivano, in Valsugana.la canonica <strong>di</strong> Vigolo Vattaro, conquella <strong>di</strong> Bosentino e con quella<strong>di</strong> Vattaro, a sottolineare gli strettie non sempre chiari rapporti cheesistevano, un tempo, fra <strong>il</strong> poteretemporale e quello spirituale! 12 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Castel Beseno.Castel Thun, in val <strong>di</strong> Non.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 13


Novità operativedal 9 <strong>di</strong>cembremob<strong>il</strong>itàLINEA VERONA – BRENNEROIl nuovo orario cadenzato nel trasporto regionale, attivato nelle tratte da Brennero a Verona e viceversa, dal lunedì al venerdì, prevede:Bolzano – <strong>Trento</strong> – Verona P.N. (un treno ogni ora fra Bolzano – <strong>Trento</strong> – Verona)> le partenze da Bolzano sono ai minuti 39 <strong>di</strong> ogni ora, nella fascia oraria dalle 6.39 alle 20.39 (escluso alle 9.39 e alle 10.39);> a <strong>Trento</strong> gli arrivi sono ai minuti 29 e le partenze ai minuti 31 <strong>di</strong> ogni ora, nella fascia oraria dalle 6.31 alle 20.31(escluso alle 10.31 e 11.31), con un’ulteriore corsa aggiuntiva per Verona in partenza alle 21.39.Verona P.N.– <strong>Trento</strong> – Bolzano (un treno ogni ora fra Verona – <strong>Trento</strong> – Bolzano)> le partenze da Verona P.N. sono ai minuti 09 <strong>di</strong> ogni ora, nella fascia oraria dalle 6.09 alle 21.09 (escluso alle 9.09 e 10.09);> a <strong>Trento</strong> gli arrivi sono ai minuti 29 e le partenze ai minuti 31 <strong>di</strong> ogni ora, nella fascia oraria dalle 7.31 alle 22.31(escluso alle 10.31 e 11.31);Ala –<strong>Trento</strong> – Bolzano – Brennero (cadenzamento alla mezz’ora)> <strong>il</strong> primo treno cadenzato da Ala parte alle 6.37, l’ultimo alle 19.37> <strong>il</strong> primo arrivo cadenzato ad Ala è alle 6.26, l’ultimo alle 19.26Brennero – Bolzano (un treno ogni ora fra Brennero e Bolzano)> le partenze da Brennero sono ai minuti 37 <strong>di</strong> ogni ora (ai minuti 33 per <strong>il</strong> treno delle 7 e delle 18.00),nella fascia oraria dalle 5.37 alle 18.37 (escluso alle 8.37);> a Bolzano gli arrivi sono ai minuti 59 <strong>di</strong> ogni ora (ai minuti 55 per <strong>il</strong> treno delle 8.00)Quattro nuovi treni,due giornalieri e due festivi aumentano l’offerta sulla linea Bolzano – Brennero> <strong>il</strong> nuovo treno giornaliero Brennero (6.10) – Verona P.N. 9.15;> <strong>il</strong> nuovo treno giornaliero Brennero (21.10) – <strong>Trento</strong> (23.22),> due nuovi treni festivi partono da Brennero alle 7.58 e alle 9.10 per Bolzano.Bolzano – Brennero (un treno ogni ora fra Bolzano e Brennero)> le partenze da Bolzano sono ai minuti 01 <strong>di</strong> ogni ora, nella fascia oraria dalle 06.01 alle 18.01 (escluso alle 11.01);> a Brennero gli arrivi sono ai minuti 23 <strong>di</strong> ogni oraDue nuovi treni aumentano l’offerta> <strong>il</strong> nuovo treno giornaliero Reg. Bolzano (20.31) – Brennero (21.50);> <strong>il</strong> nuovo treno festivo Reg. Bolzano (7.31) – Brennero (8.50)PER ALTRI AGGIORNAMENTI: WWW.TRASPORTI.PROVINCIA.TN.IT14 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Più corse sulla trattaBolzano-Verona,in particolare tra Ala,Rovereto, <strong>Trento</strong>e MezzocoronaIIn gergo ferroviario si chiama cadenzamento:significa corse ad intervalliregolari, come quelle degliautobus, fac<strong>il</strong>i da memorizzaree stu<strong>di</strong>ati per favorire non solo lecoincidenze, ma un aumento dellecorse. E sono molte le novità che <strong>il</strong>nuovo orario <strong>di</strong> Trenitalia, in vigoreda domenica 9 <strong>di</strong>cembre 2007,comporta grazie ad una proficuacollaborazione fra le Province autonome<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Bolzano e le ferroviedello Stato.Va ricordato innanzitutto che dueanni fa, con un protocollo d’intesa,<strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> eComune <strong>di</strong> Rovereto si erano impegnatia produrre un nuovo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>Ferrovia del Brennero:nuovo orario cadenzatofattib<strong>il</strong>ità relativo al sistema nordsuddella Vallagarina, in un’ottica<strong>di</strong> miglioramento dei collegament<strong>il</strong>ungo <strong>il</strong> corridoio del Brennero, giàdeliberato nella seduta congiuntadelle assemblee legislative della<strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> Bolzano, delTirolo e della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><strong>di</strong> <strong>Trento</strong> nel febbraio 2005. In essoveniva richiamato <strong>il</strong> ruolo importantedel trasporto pubblico su ferroquale valida alternativa all’autovetturaprivata e veniva al tempo stessoriba<strong>di</strong>ta la necessità <strong>di</strong> ampliarei servizi a livello locale, introducendoun orario cadenzato dei tren<strong>il</strong>ungo l’Asse del Brennero. Ed eccola soluzione: <strong>il</strong> nuovo quadro orario,spe<strong>di</strong>to a casa <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni post<strong>il</strong>ungo l’asta dell’A<strong>di</strong>ge, prevedel’effettuazione <strong>di</strong> treni regionali adorario cadenzato, quin<strong>di</strong> con partenzaallo stesso minuto (ad esempio,i treni arrivano a <strong>Trento</strong> – daRovereto – al minuto ’29 e al minuto’05 e partono da <strong>Trento</strong> – per Rovereto– al minuto ’31 e al minuto’59) al fine <strong>di</strong> essere fac<strong>il</strong>mente memorizzatidagli utenti. Sono previsticollegamenti ogni 30 minuti tra<strong>Trento</strong> e Rovereto, in <strong>di</strong>rezione sud,dalle ore 6.00 alle ore 10.00, nonchédalle ore 12.00 alle ore 19.30. In <strong>di</strong>rezionenord, sempre tra Rovereto/Ala e <strong>Trento</strong>, c’è un treno ogni 30minuti dalle ore 7.00 alle ore 9.30<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 15


(più ulteriori 4 treni non cadenzati)e dalle ore 12.00 alle ore 20.30.“A carico della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><strong>di</strong> <strong>Trento</strong> – ricorda l’assessore provincialeai trasporti – l’onere annuoaggiuntivo è pari a circa 4 m<strong>il</strong>ioni<strong>di</strong> euro: quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>viene importanteche tutti i citta<strong>di</strong>ni usino <strong>il</strong> mezzoferroviario come alternativa almezzo privato”. Con l’introduzionedel cadenzamento orario è aumentatodel 40% circa <strong>il</strong> transito <strong>di</strong> trenigiornalieri.DIREZIONE VERONA – TRENTODIREZIONE TRENTO – VERONAN° CORSE N° CORSEPRECEDENTE NUOVO PRECEDENTE NUOVOVERONA (compresi 7 IR) 19 24 TRENTO (compresi 7 IR) 23 35AVIO 8 17 ROVERETO (compresi 7 IR) 23 35ALA (compresi 7 IR) 23 30 MORI 12 23SERRAVALLE 6 17 SERRAVALLE 8 16MORI 13 23 ALA (compresi 7 IR) 23 30ROVERETO (compresi 7 IR) 23 35 AVIO 8 16TRENTO (compresi 7 IR) 23 35 VERONA (compresi 7 IR) 19 24L’incremento <strong>di</strong> servizi> N° km precedenti: 800.000> N° km 2008 con nuovo orario: 1.200.000> Incremento: + 400.000 km/anno (+ 50%)> N° Treni Regionali precedenti tra TN e Ala: 32> N° Treni Regionali attuali tra TN e Ala: 46> N° Treni Regionali precedenti tra TN e Rovereto: 32> N° Treni Regionali attuali tra TN e Rovereto: 56CoincidenzeIR Verona 51’R Brennero 57’Ec Verona 55’R Borgo 55’IR Brennero 59’R Ala 59’EC Verona ‘07EC Brennero ’57EC Brennero 05’R Ala 05’IR Brennero 09’R Brennero 07’IR Verona 11’TRENTOR Bassano 25’R Borgo Vals. 35’R Bassano 05’R. Bolzano 31’R Verona 31’R Verona 29’R. Bolzano 29’16 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Ferrovie Valsugana, <strong>Trento</strong>-Malè e ferrovia del Brennero:più corse e passeggeriSi conferma l’impegno della <strong>Provincia</strong> nel trasporto su rotaiaIl nuovo orario cadenzato lungola ferrovia della Valsugana sta rispondendoalle attese e i risultatisono incoraggianti. Dall’iniziodel 2007 si è registrato un calo<strong>di</strong> circa m<strong>il</strong>le automob<strong>il</strong>i al giornonel tratto tra Pergine Valsuganae <strong>Trento</strong>. L’introduzione <strong>di</strong> ulteriorinuove corse sulla ferrovia,che si sposa con la recente introduzionedell’orario cadenzato anchelungo la linea del Brennero eall’istituzione <strong>di</strong> nuove corse lungola <strong>Trento</strong> – Malè configura unsistema integrato <strong>di</strong> trasporto passeggerivia ferro.Da questi dati appare chiaro chel’amministrazione provinciale starivolgendo al servizio pubblico <strong>di</strong>trasporto, e in particolare a quellosu rotaia, la stessa attenzione cheriserva al sistema delle strade. Ein questo contesto la Valsugana, la<strong>Trento</strong>–Malè e ovviamente la ferroviadel Brennero sono le dorsali,gli assi portanti dell’intervento.I dettagliSulla ferrovia della Valsugananel corso del 2007 sono raddoppiatii viaggiatori. Nel <strong>di</strong>cembredel 2007 è stata ultimata anche lanuova fermata <strong>di</strong> San Bartolomeo;entro <strong>il</strong> 2008, entreranno in servizioaltri 6 Minuetto, in aggiuntaai 9 già impiegati. In arrivo anchequattro nuovi locomotori per <strong>il</strong> trasportomerci: questo per rafforzarel’obiettivo <strong>di</strong> togliere ulteriore trafficosu gomma dalle strade.Novità anche per la <strong>Trento</strong>-Malèche trasporta ogni giorno 7/8000passeggeri: dall’8 gennaio 2007sono state attivate corse in più perrispondere alle esigenze <strong>di</strong> pendolarie studenti, in particolare tra<strong>Trento</strong> e Mezzolombardo.Nuove fermate lungo la “metropolitana <strong>di</strong> superficie”È in funzione, lungo la linea ferroviariadella Valsugana, la nuovafermata <strong>di</strong> San Bartolameo, situatanei pressi della Residenza sanitariaassistita e in corrispondenzadello Studentato dell’Università<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. È stato altresì realizzatoun percorso pedonale che collegala nuova fermata al Centroper i Servizi Sanitari con accessoda viale Verona. Con l’ultimazione<strong>di</strong> tale nuova fermata si proseguenella realizzazione della metropolitana<strong>di</strong> superficie della Valsugana,che comprende, tra le recentiopere particolarmente ut<strong>il</strong>izzate,la fermata Santa Chiara, pressol’ospedale omonimo. Nelle immaginisi evidenziano le stazioni/fermate,rispettivamente attivee <strong>di</strong> futura realizzazione, lungo lalinea ferroviaria della Valsugana<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 17


nella tratta ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e dagli utenticon <strong>il</strong> biglietto valido per <strong>il</strong> serviziourbano <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> (al costo <strong>di</strong>0,90 Euro).La medesima possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> viaggiareut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> biglietto validoin ambito intercomunale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>e Lavis (al costo <strong>di</strong> 1,20 Euro)è prevista per la linea ferroviaria<strong>Trento</strong> – Malè, da <strong>Trento</strong> fino allafermata <strong>di</strong> Sorni-Sornello (al confinedel territorio comunale <strong>di</strong> Lavis),nonché per la linea ferroviariadel Brennero tra le stazioni <strong>di</strong><strong>Trento</strong> e <strong>di</strong> Lavis. Nella secondafigura allegata si evidenziano lerelative stazioni/fermate, tutte infunzione, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i come metropolitana<strong>di</strong> superficie in ambito intercomunale<strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Lavis.Operativo <strong>il</strong> sistema M.I.T.T.“Mob<strong>il</strong>ità integrata dei trasporti del <strong>Trentino</strong>”Validatrice installatasu un bus.Nel novembre 2007 è entrato in funzionein tutto <strong>il</strong> territorio provinciale <strong>il</strong> nuovosistema Mitt, con cui si realizza l’informatizzazionedei titoli <strong>di</strong> viaggio.Allo scopo, i vecchi badge magnetici sonostati sostituiti dalle nuove tessere conmicroprocessore: ad oggi sono già stateemesse circa 70.000 “smart card”, titoli<strong>di</strong> viaggio “elettronici” in grado <strong>di</strong> registrarele transazioni effettuate.Si tratta <strong>di</strong> un progetto impegnativo, mainnovativo e con notevoli potenzialità evantaggi per tutti i soggetti interessati:<strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, Concessionari(<strong>Trentino</strong> Trasporti S.p.a. e TrenitaliaS.p.a.) e utenti del trasporto pubblicolocale.L’investimento è <strong>di</strong> circa 15 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong>euro. Esso ha comportato una imponenteattività <strong>di</strong> ammodernamento softwareed hardware, con ad esempio, <strong>il</strong> cablaggiodei 230 mezzi in servizio urbanoe 464 in servizio extraurbano, nonché<strong>il</strong> cablaggio <strong>di</strong> tutti i depositi e fermate<strong>di</strong> stazione. I molti dati acquisib<strong>il</strong>i dal sistema(come si vedrà, ut<strong>il</strong>issimi), hannocomportato anche qualche incombenza.In <strong>Trentino</strong> Trasporti, è stato firmato unprotocollo con <strong>il</strong> sindacato, che chiarisceche <strong>il</strong> Mitt non è ut<strong>il</strong>izzato per <strong>il</strong> controlloa <strong>di</strong>stanza dei lavoratori (dell’autista).Viene rispettata inoltre la normativa sullaprivacy degli utenti, provvedendo arendere “anonimi” i dati acquisiti.Il nuovo sistema ha richiesto impegno daparte <strong>di</strong> tutti: <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> (cheemette le nuove smart card), Concessionarie(nuovo modo <strong>di</strong> operare, basatosulla tecnologia e l’informatizzazione) edanche gli utenti devono fare un piccolosforzo per “adeguarsi” al nuovo sistema.In particolare, è ora obbligatorio per gliutenti “validare” (avvicinando la nuovatessera, sulla quale è stato preventivamentecaricato un titolo <strong>di</strong> viaggio, allevalidatrici installate sui bus o presso lestazioni ferroviarie) la smart card all’inizio<strong>di</strong> un viaggio. D’altra parte i vantaggie le potenzialità del Mitt sono notevoli.In sintesi, con <strong>il</strong> nuovo sistema:18 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


è possib<strong>il</strong>e una reale funzione <strong>di</strong> “governance”del trasporto pubblico locale:con i dati acquisiti dal sistema(ad esempio, si può conoscere tutto<strong>di</strong> una corsa, dei passeggeri saliti escesi ad ogni fermata e così via mentreprima servivano onerosi sopralluoghisui mezzi), si può operare una incisivaprogrammazione del servizio <strong>di</strong>trasporto pubblico. Migliore programmazione,significa anche garantire rispostepiù adeguate alle esigenze deiclienti ed una più efficace allocazionedelle risorse: conseguentemente, sifa concreta la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> reinvestirenel trasporto pubblico le risorse risparmiate,innescando un “circolo virtuoso”a tutto vantaggio dell’utenza”;> è possib<strong>il</strong>e una razionale e <strong>di</strong>namicagestione dei mezzi e delle infrastrutturedel traporto: le informazioni acquisite(ad esempio, si può localizzare <strong>il</strong>mezzo cablato, conoscerne le anomalie,conoscere tutti i dati <strong>di</strong> una corsa,ritardo e anticipo alle fermate, nonchécollegarsi in viva-voce con l’autistaper risolvere, in tempo reale, eventualiproblemi), consentono <strong>il</strong> monitoraggioe coor<strong>di</strong>namento della flotta dalla“centrale operativa” della Concessionariadel trasporto;> è possib<strong>il</strong>e attuare la semplificazione/trasparenzatariffaria e <strong>il</strong> clearing(sud<strong>di</strong>visione degli introiti tra i <strong>di</strong>versiConcessionari) più preciso;> è possib<strong>il</strong>e ridurre <strong>il</strong> numero dei passeggeridel trasporto che viaggianosenza pagare. Dal 27 novembre 2007non è più possib<strong>il</strong>e salire su un autobus,una corriera o un treno senzaobliterare <strong>il</strong> biglietto o “strisciarevalidare”la smart card: tutti gli utentidovranno compiere un gesto al momentodell’ingresso sul mezzo pubblico(mentre precedentemente chi aveval’abbonamento non validava): chinon lo farà potrà essere consideratoun “portoghese”. Il nuovo sistemaconsentirà quin<strong>di</strong> quel “controllo sociale”proprio delle società più evolute;> è possib<strong>il</strong>e realizzare e favorire l’intermodalità,intesa come interscambioCarta a scalare “anonima”gomma privata/gomma pubblica/ferrovia,finalizzato alla creazione <strong>di</strong> unsistema dei trasporti davvero integrato:con una sola tessera (smart card) sipuò viaggiare su tutti i mezzi del trasportopubblico, potendo accedere anchea servizi accessori, quali l’ut<strong>il</strong>izzo<strong>di</strong> parcheggi de<strong>di</strong>cati all’intermodalità,ecc.Gli utenti, oltre alle ricadute positive, intermini <strong>di</strong> miglioramento del servizio <strong>di</strong>trasporto, derivanti dai punti precedenti(programmazione delle corse, oculatagestione del servizio, ricalibratura delsistema tariffario, accesso all’intermodalità),potranno usufruire <strong>di</strong> fac<strong>il</strong>itazioni eulteriori opzioni anche contrattuali;Uno dei vantaggi più importanti per gliutenti è costituito dalla carta a scalare:> la nuova tessera a scalare (nella versionesia “anonima” che “nominativa”),per la cui introduzione è attualmentein corso una fase <strong>di</strong> sperimentazione,potrà essere ut<strong>il</strong>izzata comeun borsellino elettronico su tutti imezzi del trasporto pubblico (gommae ferro – urbano ed extraurbano) e ricaricataperio<strong>di</strong>camente dell’importodesiderato; darà <strong>di</strong>ritto a sconti sullericariche in base alla frequenza <strong>di</strong>ut<strong>il</strong>izzo dei mezzi pubblici (della serie“più viaggi, meno paghi”). Si devesottolineare che l’introduzione <strong>di</strong> taletitolo <strong>di</strong> viaggio era possib<strong>il</strong>e soltan-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 19


to realizzando un sistema, basato sullacarta elettronica “smart card” dotata<strong>di</strong> micro-chip, in grado <strong>di</strong> registraree memorizzare tutte le transazioni;> la carta a scalare sarà un titolo <strong>di</strong> viaggiocomodo per l’utente, che viaggeràovunque con una sola tessera, nondovendo più munirsi, <strong>di</strong> volta in volta,del biglietto ed eliminando le transazioniin denaro a bordo mezzo. Sarà inven<strong>di</strong>ta (presumib<strong>il</strong>mente dalla primavera’08) sia la tessera scalare “anonima”,scambiab<strong>il</strong>e, ad esempio in ambitofam<strong>il</strong>iare, che quella caricata sullasmart card “nominativa” degli abbonati.Bus e treni nel centrointermodale – stazione<strong>di</strong> Pergine ValsuganaLa carta a scalare, tuttavia, non comporteràl’eliminazione né dell’abbonamentoné del biglietto <strong>di</strong> corsa semplice:costituirà quin<strong>di</strong> una ulteriore opzioneper l’utente, ma rimarrà anche l’attualegamma <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> viaggio. Va dasé che, presentando maggiori vantaggi(oltre allo sconto alla ricarica e l’universalità<strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzo, anche la fruizione inautomatico, delle tariffe corrispondentiai contratti più favorevoli per l’utente,sia in ambito urbano che extraurbano),la carta a scalare sostituirà, nel tempo, <strong>il</strong>biglietto cartaceo <strong>di</strong> corsa semplice nonappena gli utenti coglieranno a pieno lerelative potenzialità.La sostituzione a bordo mezzo delletransazioni in moneta reale con quellein “moneta virtuale” comporta, in ambitoextraurbano, la velocizzazione dellecorse, essendo eliminato <strong>il</strong> tempo necessarioper l’emissione del biglietto daparte dell’autista: <strong>il</strong> cosiddetto “tempo<strong>di</strong> incarrozzamento” (attualmente su alcunetratte anche 30 minuti!) potrà cosìridursi sensib<strong>il</strong>mente.E tali per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> tempo potranno ad<strong>di</strong>ritturaazzerarsi se, come auspicab<strong>il</strong>e, l’ut<strong>il</strong>izzodella carta a scalare risulterà estesoa molti utenti.Al fine <strong>di</strong> consentire agli utenti ulteriorifac<strong>il</strong>itazioni in merito alla modalità <strong>di</strong>acquisto del titolo <strong>di</strong> viaggio, cogliendonel contempo le potenzialità del nuovosistema, sta per essere implementatol’adeguamento del Mitt alla tecnologiaNFC per rendere possib<strong>il</strong>e l’acquistodel titolo <strong>di</strong> viaggio e la ricarica da telefonocellulare. 20 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Uno sguardoall’opera più importantedel Piano straor<strong>di</strong>nariodella viab<strong>il</strong>ità.Tre i progetti, unico l’intento:risolvere i problemi<strong>di</strong> traffico della RotalianaInizio getti calcestruzzo galleria, da imbocco nord.opere pubbliche<strong>Trento</strong>-Rocchetta:procedono i lavoriGalleria inaugurata lo scorso <strong>di</strong>cembre<strong>di</strong> Alessandra AmorosoÈ la più lunga galleria del <strong>Trentino</strong>,con due canne <strong>di</strong> circa 3 ch<strong>il</strong>ometrie 700 metri l’una. Oppurecon termini meno tecnici,ma forse maggiormente efficaci,potremmo chiamarla la “punta<strong>di</strong> <strong>di</strong>amante” dell’imponenteprogetto <strong>di</strong> collegamento <strong>Trento</strong>Nord-Rocchetta, che rappresentasia sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o finanziario cheprogettuale l’opera più importantedel piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> viab<strong>il</strong>itàvarato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. Un’impresa che,partita nel marzo 2006, sta procedendoa passi da gigante. Infatt<strong>il</strong>o scorso 4 <strong>di</strong>cembre, in occasionedella cerimonia <strong>di</strong> santa Barbara,è stato fatto saltare (è <strong>il</strong> caso<strong>di</strong> <strong>di</strong>re fragorosamente) l’ultimo<strong>di</strong>aframma della galleria.Ma <strong>di</strong> che si tratta esattamente? Ilcollegamento viario <strong>Trento</strong> Nord-Rocchetta è un nuovo asse stradaleche si sv<strong>il</strong>uppa in destra orograficadella valle dell’A<strong>di</strong>ge fra<strong>Trento</strong> e Mezzolombardo con lafunzione <strong>di</strong> sgravare la S.S. nº 12,che corre invece in sinistra orograficadella valle attraversandogli abitati e che risulta congestionatadall’intenso traffico che quoti<strong>di</strong>anamentela interessa. Un vero“toccasana” quin<strong>di</strong> per i graviproblemi <strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> tutta la PianaRotaliana. Grande sod<strong>di</strong>sfazioneall’assessorato provincialeall’urbanistica, ambiente e lavoripubblici: “Queste sfide si vinconose c’è un buon progetto e un’ottimamanodopera. E noi siamo forniti<strong>di</strong> entrambi questi elementi.Si tratta <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> viab<strong>il</strong>itàche avrà concreti sv<strong>il</strong>uppi positivinel futuro con l’abbattimento deltraffico e che si inserisce in unariorganizzazione generale degliaccessi alla città <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e <strong>di</strong>ntorni.Un esempio in tal propositosono sicuramente i lavori chesi sono conclusi con successo nellazona <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>castello. Ma anchetra <strong>Trento</strong> Nord e la Rocchettasi avranno notevoli benefici, a<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 21


Sopra: simulazione fotografica dello svincolo-biotiopo-ponte Ululone-imbocco sud.Sotto, invece, simulazione fotografica dello svincolo Fai della Paganella-imbocco nord.cominciare da Mezzolombardo eLavis che vengono liberate da ingentiquantitativi <strong>di</strong> traffico, inprimis <strong>di</strong> tutte le automob<strong>il</strong>i cheviaggiano verso la Val <strong>di</strong> Non”.Non più quin<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> passaggio,ma finalmente veri “centri”dove poter passeggiare tra levie senza troppe preoccupazionie in assoluta serenità.An<strong>di</strong>amo però più nel dettaglio.La concretizzazione <strong>di</strong> questo assestradale avviene me<strong>di</strong>ante larealizzazione <strong>di</strong> tre lotti funzionali,per un totale <strong>di</strong> circa 15 km<strong>di</strong> lunghezza e per un costo complessivoche si aggira intorno ai190 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> euro. Dunque treprogetti ma con un fine comune:potenziare la viab<strong>il</strong>ità e soprattuttorenderla più sicura.Si parte dal primo, denominato“Gruppo Avisio”, che riguardala realizzazione del collegamentodella zona industriale <strong>di</strong> Laviscon l’Autostrada del Brenneroe l’Interporto Doganale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.Questo tracciato, <strong>il</strong> cui appaltoè stato vinto dal Consorzio CooperativeCostruzioni, parte a suddalla rotatoria sita fra la stazioneautostradale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> Nord ed<strong>il</strong> limitrofo interporto doganale,procede verso nord con un primotratto <strong>di</strong> circa 710 metri in r<strong>il</strong>evatoa 4 corsie, posto fra lo svincoloautostradale e la Ferrovia delBrennero, attraversa <strong>il</strong> torrenteAvisio con un viadotto <strong>di</strong> circa960 metri che nella parte meri<strong>di</strong>onalescavalca l’autostrada proseguendoad ovest ed affiancandol’autostrada stessa, continua inr<strong>il</strong>evato per circa 860 metri e termina,a sud dell’area <strong>di</strong> servizioPaganella Ovest, con una granderotatoria presso la zona industriale<strong>di</strong> Lavis. Un’opera efficace, cometutte le rotatorie, che permetteràai lavisani <strong>di</strong> riappropriarsidelle strade della loro citta<strong>di</strong>na.Il secondo lotto invece, <strong>il</strong> cui appaltoè stato vinto dall’Associazionetemporanea tra le impreseOberosler SPA (Capogruppo),Psquazzo SPA, Cor<strong>di</strong>oli &C. SPA, CO.RE Ingegneria SRL,S.I.M.I. SRL e Misconel SRL, riguarda<strong>il</strong> tratto che collega la zonaindustriale <strong>di</strong> Lavis con ZambanaVecchia. Questo tracciatointerme<strong>di</strong>o, denominato “GruppoA<strong>di</strong>ge”, ha una sezione stradalecostituita a carreggiata unica conuna corsia <strong>di</strong> 3,75 m e banchinalaterali <strong>di</strong> 1,50 m per ogni senso<strong>di</strong> marcia. Il collegamento parteall’altezza della stazione autostradale“Paganella”, attraversa<strong>il</strong> fiume A<strong>di</strong>ge portandosi in sinistraorografica del torrente Nocefino a collegarsi al lotto successivoin prossimità dell’accesso <strong>di</strong>Zambana Vecchia con una serie<strong>di</strong> opere d’arte qualificanti, tra lequali <strong>il</strong> Ponte A<strong>di</strong>ge, <strong>il</strong> Ponte FossaMaestra, la Rotatoria <strong>di</strong> ZambanaVecchia e <strong>il</strong> Ponte ZambanaVecchia. Il ponte sull’A<strong>di</strong>ge, cheha come elemento centrale unagrande antenna alta quasi 50 me-22 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


tri, è quello maggiormente curatodal punto <strong>di</strong> vista architettonico.E infine c’è <strong>il</strong> terzo lotto, chiamato“Gruppo Noce”, che è quellopiù consistente. Vincitori dell’appaltola Collini S.p.A. e la CossiS.p.A. Il tratto mette in collegamentola futura rotatoria in prossimitàdel Ponte Zambana Vecchiadel precedente lotto con laS.S. 43 della Val <strong>di</strong> Non all’altezzadello svincolo per la S.P. 64 <strong>di</strong>Fai della Paganella, bypassandol’abitato <strong>di</strong> Mezzolombardo,che si ritroverà felicemente liberodall’ingente traffico che lo opprimeva.Il lotto per i primi 3400 metri seguefedelmente <strong>il</strong> tomo arginalesinistro del fiume Noce. Successivamenteinizia la grande curvache, attraverso <strong>il</strong> ponte Ululone,permette <strong>il</strong> superamentodel fiume Noce in corrispondenzadel Biotopo “La Rupe” e portapoi all’imbocco Sud della nuovagalleria naturale, in corrispondenzadel quale la strada passaa 4 corsie, due per senso <strong>di</strong> marcia.All’inizio <strong>di</strong> tale curva si <strong>di</strong>staccanole piste <strong>di</strong> svincolo perla zona industriale <strong>di</strong> Mezzolombardo.L’imbocco Sud della galleriaè ubicato ai margini della zonaindustriale, mentre l’imboccoNord è posto in vicinanza dell’incrociodella S.P. n° 63 <strong>di</strong> Fai dellaPaganella con la S.S. n° 43 dellaVal <strong>di</strong> Non.Ma veniamo alla galleria. È adoppio fornice a traffico uni<strong>di</strong>rezionalee in essa sono previsti eccellentiimpianti <strong>di</strong> sicurezza, comei 3 by pass carrab<strong>il</strong>i, per l’accessoai mezzi <strong>di</strong> soccorso, e gli11 pedonali che mettono in collegamentole due canne e che hannofunzioni <strong>di</strong> vie <strong>di</strong> fuga in caso<strong>di</strong> necessità. Previste inoltre10 piazzole <strong>di</strong> emergenza perogni senso <strong>di</strong> marcia con l’inter<strong>di</strong>stanza<strong>di</strong> circa 600 metri. Nonsolo questo però. La Galleria Ru-LOTTO 1Dati tecnici:> Sv<strong>il</strong>uppo complessivo dell’asse principale del tracciato 2.973,00 m <strong>di</strong> cui:- sv<strong>il</strong>uppo in viadotto 958,00 m;- sv<strong>il</strong>uppo in r<strong>il</strong>evato 2015,00 m;> Viab<strong>il</strong>ità principale a quattro corsie con larghezza <strong>di</strong> 19,60 m e piazzola <strong>di</strong> sosta;> Raggio minimo <strong>di</strong> curvatura del tracciato 340 m;> Pendenza max longitu<strong>di</strong>nale 6,00%.Dati amministrativi:> Importo Progetto: 36 151 982,94 euro> Importo Contratto: 25 172 835,51 euro> Consegna Lavori: 12-04-2006> Responsab<strong>il</strong>e del Proce<strong>di</strong>mento: Ing. Raffaele De Col> Progettisti: Ing. Clau<strong>di</strong>o Pifferi – Ing. Gobbi Frattini – Ing. Mario De Miranda> Direttore dei Lavori: Ing. Matteo Pravda> Appaltatore: Consorzio Cooperative CostruzioniPianta lotto 1.Consolidamento dello scavo in avanzamento nella formazione arg<strong>il</strong>litica.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 23


LOTTO 2Dati tecnici:> Sv<strong>il</strong>uppo complessivo dell’asse principale del tracciato 2.586 m circa <strong>di</strong> cui:- Sv<strong>il</strong>uppo Ponte A<strong>di</strong>ge 260,00 m;- Sv<strong>il</strong>uppo Ponte Fossa Maestra 47,80 m;- Sv<strong>il</strong>uppo Ponte Zambana Vecchia 61,50 m;> Viab<strong>il</strong>ità principale a carreggiata unica bi<strong>di</strong>rezionale con larghezza <strong>di</strong> 10,50 me piazzole <strong>di</strong> sosta;> Viab<strong>il</strong>ità secondaria a carreggiata unica bi<strong>di</strong>rezionale con larghezza <strong>di</strong> 7,00 m;> Raggio minimo <strong>di</strong> curvatura del tracciato 260 m;> Pendenza max longitu<strong>di</strong>nale 1,50%.Dati amministrativi:> Importo Progetto: 34 500 000,00 euro> Importo Contratto: 25 172 835,51 euro> Consegna Lavori: 03-04-2006> Responsab<strong>il</strong>e del Proce<strong>di</strong>mento: Ing. Raffaele De Col> Progettisti: Ing. Vincenzo Calzona> Direttore dei Lavori: Ing. Stefano Rivis> Appaltatore: A.T.I. – Oberosler SPA (Capogruppo), Pasquazzo SPA,Cor<strong>di</strong>oli & C. SPA, CO.RE Ingegneria SRL, S.I.M.I. SRL, Misconel SRLPianta lotto 2.Scavo galleria 2. In alto, realizzazionedelle fondazioni profonde per Ponte Ululone.pe infatti comprende, oltre a moderneapparecchiature <strong>di</strong> <strong>il</strong>luminazione,anche la cabina <strong>di</strong> trasformazione,gli impianti <strong>di</strong> vent<strong>il</strong>azione,monitoraggio inquinanti,SOS, messaggistica, controllocode, antincen<strong>di</strong>o e R<strong>il</strong>evamentoantincen<strong>di</strong>o. Tutto pensato alservizio dell’automob<strong>il</strong>ista e dellasua sicurezza.Infine in conclusione del lotto,all’uscita Nord della galleria, lastrada si riporta a due corsie e vaa collegarsi <strong>di</strong>rettamente con laStrada Statale della Val <strong>di</strong> Non.Ai lati <strong>di</strong> tale tratto è stato ricavatouno svincolo a servizio del trafficoproveniente dalla zona nord<strong>di</strong> Mezzolombardo e dall’Altopianodella Paganella.“Siamo a buon punto con i lavori– ha commentato l’ingegnereMario Monaco, <strong>di</strong>rettore dell’Ufficiostrade Statali della <strong>Provincia</strong>e <strong>di</strong>rettore dei lavori del terzo lotto– A <strong>di</strong>cembre abbiamo abbattutogli ultimi <strong>di</strong>aframmi in galleria,procedendo a quasi 90 metria settimana con cinque volate <strong>di</strong>esplosioni al giorno. Per <strong>il</strong> 2009 èprevisto <strong>il</strong> completamento <strong>di</strong> tuttii lavori della tratta Zambana Vecchia– Svincolo sulla S.S. 43 perFai della Paganella”.Più avanti invece i lavori negli altridue lotti: per <strong>il</strong> primo l’ultimazioneè prevista per fine luglio2008, mentre per <strong>il</strong> secondo perfine novembre 2008.24 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


LOTTO 3Dati tecnici:> Sv<strong>il</strong>uppo complessivo dell’asse principale del tracciato 8.720,00 m circa <strong>di</strong> cui:- Tratti all’aperto per una lunghezza <strong>di</strong> 5.100 m a carreggiata unica bi<strong>di</strong>rezionalecon larghezza <strong>di</strong> 10,50 e piazzole <strong>di</strong> sosta;- Sv<strong>il</strong>uppo Ponte Ululone 246,00 m;- Sv<strong>il</strong>uppo me<strong>di</strong>o della Galleria la Rupe a doppia canna a carreggiata unica uni<strong>di</strong>rezionale3.650 m, con larghezza della piattaforma stradale <strong>di</strong> 8,00 m, piazzole <strong>di</strong>sosta ogni 600 m e cunicoli <strong>di</strong> collegamento pedonale ogni 250 m;> Raggio minimo <strong>di</strong> curvatura del tracciato200 m;> Pendenza max longitu<strong>di</strong>nale 4,21%.Dietro una nuova strada,<strong>il</strong> lavoro <strong>di</strong> tanti operaiA volte si dà per scontato, ma <strong>di</strong>etroopere <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>mensioni ci sonouomini in carne ed ossa che con <strong>il</strong>loro duro lavoro permettono la concretizzazione<strong>di</strong> mirab<strong>il</strong>i progetti.Ingegneri, architetti, geometri,ma soprattutto tanti operai. E certamentenei cantieri del terzo lotto,appaltato dalla Collini S.p.A. edalla Cossi S.p.A., non poteva mancareun’equipe <strong>di</strong> altissimo livello.Circa 170 persone, tutti uomini eccettouna donna assunta come impiegata,che lavorano nella “cittadella”costruita appositamente perpermettere <strong>il</strong> tranqu<strong>il</strong>lo svolgimentodei lavori. C’è <strong>di</strong> tutto all’interno:uffici, mensa e dormitorio con ben140 posti letto.“La maggior parte degli operai dormonoqua – racconta l’ingegner LucaFronza, assistente Direttore Tecnicodella <strong>di</strong>tta Collini, nella visitache gli abbiamo fatto a novembre– Infatti, vengono più o meno tuttida fuori <strong>Trento</strong>. Oltre a pochi stranieri,provenienti in special mododa Egitto ed ex Jugoslavia, abbiamomolti meri<strong>di</strong>onali, friulani e valtellinesi.Rimangono qui durante lasettimana e poi coloro che hannola possib<strong>il</strong>ità tornano dalla famigliaDati amministrativi:> Importo Progetto: 115 827 781,45 euro> Importo Contratto: 84 357 666,35 euro> Consegna Lavori: 12-04-2006> Responsab<strong>il</strong>e del Proce<strong>di</strong>mento: Ing. Raffaele De Col> Progettisti: Ing. Michele La Rosa> Direttore dei Lavori: Ing. Mario Monaco> Appaltatore: A.T.I. – Collini S.p.A. – Cossi S.p.A.Pianta lotto 3.per <strong>il</strong> weekend. Ma non solo la provenienza,anche l’età è varia: daiventi ai cinquanta anni”. Quasi unmicrocosmo <strong>di</strong> società.Lavorano a squadre questi operai.Però mentre quelli che operano all’esternoseguono turni <strong>di</strong> lavoropiù o meno normali, quelli che invecesono “destinati” alle galleriehanno orari speciali: turni <strong>di</strong> ottoore consecutive, con le squadrea rotazione ventiquattro ore su ventiquattro,dal lunedì al venerdì. Sitratta <strong>di</strong> minatori altamente specializzati,che si occupano solo del lavorosotterraneo.Conclude l’ingegner Fronza: “Siamomolto sod<strong>di</strong>sfatti dei nostri uomini.E grazie a questo grande lavoro<strong>di</strong> equipe proseguiamo coni lavori a ritmo incessante. Infatti,raggiungiamo ad<strong>di</strong>rittura punte <strong>di</strong>150 operai al giorno”. <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 25


notiziePER UN MERCATO DEL LAVOROSENZA ESCLUSI. APPROVATI I CRITERIPER GLI INTERVENTI 2008-2010La Giunta provinciale ha approvato, su propostadell’assessore alle politiche sociali, icriteri per gli interventi <strong>di</strong> politica del lavoroper <strong>il</strong> triennio 2008-2010. Il documento,pre<strong>di</strong>sposto dalla Commissione provincialeper l’impiego e da Agenzia del Lavoro, siadatta alle nuove esigenze manifestate dalProgramma <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo provinciale e fissa 9obiettivi: sv<strong>il</strong>uppo e rafforzamento dei serviziall’impiego e sostegno dell’occupab<strong>il</strong>ità, aumentodella professionalità della forza lavoro,inserimento sul mercato del lavoro dellepersone in <strong>di</strong>fficoltà, integrazione nel mercatodel lavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>sab<strong>il</strong>i e persone esposte alrischio <strong>di</strong> esclusione sociale, sostegno dellaflessib<strong>il</strong>izzazione del mercato del lavoro, sv<strong>il</strong>uppodell’impren<strong>di</strong>torialità, maggiore accesso,partecipazione e posizione delle donnenel mercato del lavoro, consolidamento deisistemi <strong>di</strong> informazione e monitoraggio dellepolitiche del lavoro, interventi a sostegno deisoggetti del sistema <strong>di</strong> relazioni industriali.Di seguito, alcune delle misure che maggiormentecaratterizzano <strong>il</strong> documento.Misure a favore dell’assunzione delle donneViene incentivato, attraverso l’erogazione <strong>di</strong>contributi alle aziende, lo sv<strong>il</strong>uppo del rapporto<strong>di</strong> lavoro part time connesso alle esigenze<strong>di</strong> cura fam<strong>il</strong>iare. In tal modo si cerca<strong>di</strong> limitare <strong>il</strong> fenomeno delle <strong>di</strong>missioni dellelavoratrici madri. Nel contempo viene fac<strong>il</strong>itatala concessione del part time, anche quicorrelato ad impegni <strong>di</strong> cura, nell’ambito de<strong>il</strong>avori socialmente ut<strong>il</strong>i (c.d. Azione 10).Misure a favore dell’assunzione dei giovaniA favore dei giovani sono state introdotte misurevolte ad incentivare la stab<strong>il</strong>izzazione,tramite contributi finalizzati ad assunzioni atempo indeterminato, dei soggetti impiegatiin rapporti <strong>di</strong> lavoro “precari” (contratti aprogetto, contratti <strong>di</strong> inserimento, contratti<strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata e continuativa).Viene inoltre dettata una <strong>di</strong>sciplina dell’appren<strong>di</strong>statovolta ad anticipare in via sperimentalegli effetti della riforma dell’istituto,<strong>di</strong>sciplinato dalla legge provinciale n. 6 del10 ottobre 2006.Lavori socialmente ut<strong>il</strong>iAl fine <strong>di</strong> agevolare l’inserimento nel mondodel lavoro <strong>di</strong> soggetti deboli nonché <strong>di</strong> favorire<strong>il</strong> recupero sociale e lavorativo si personein situazione <strong>di</strong> svantaggio sociale, l’Agenziadel Lavoro potrà concedere contributi aComuni, consorzi tra Comuni, Comprensorie Ipab che promuovano progetti, a termine,per lavori <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>ità collettiva, quali interventi<strong>di</strong> abbellimento urbano e rurale, valorizzazione<strong>di</strong> beni culturali, rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> archivi, servizi<strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a e vig<strong>il</strong>anza presso impianti sportivi,centri sociali, educativi e culturali gestitidalla <strong>Provincia</strong> e dagli enti locali. A tal fine,la Giunta provinciale ha fissato,– con unaseconda delibera – in 805 <strong>il</strong> numero massimo<strong>di</strong> opportunità occupazionali che potrannoessere attivate e sostenute nel corso del2008, confermando <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> opportunitàgià determinato per l’anno in corso.26 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


PARTONO GLI ALBERGHI A DIMENSIONEDI FAMIGLIA: RICONOSCIUTO IL MARCHIO“GIOCOVACANZA – HOTEL PER FAMIGLIEIN TRENTINO”Su proposta dell’assessore al turismo la Giuntaprovinciale ha recentemente riconosciutoun nuovo marchio <strong>di</strong> prodotto: si tratta <strong>di</strong>“Giocovacanza – Hotel per famiglie in <strong>Trentino</strong>”,proposto dall’Associazione “Giocovacanza”che ha sede via F.lli Fontana 6, a Rovereto.“Giocovacanza” impegna volontariamente leimprese ricettive trentine aderenti e costituisceuno strumento autonomo e <strong>di</strong>verso, rispettoalle azioni che la Giunta provinciale hagià in<strong>di</strong>viduato nel Piano degli interventi a favore<strong>di</strong> politiche fam<strong>il</strong>iari, attraverso anche <strong>il</strong>marchio “Fam<strong>il</strong>y in <strong>Trentino</strong>”.Il <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> “Giocovacanza – Hotel perfamiglie in <strong>Trentino</strong>” prevede che, per potersifregiare del marchio in questione, le strutturericettive dovranno dotarsi <strong>di</strong> alcune regole<strong>di</strong> esercizio, in<strong>di</strong>viduando ad esempio unreferente per le famiglie che avrà <strong>il</strong> compito<strong>di</strong> promuovere l’accoglienza, presentare iservizi dell’hotel e le attività programmate perle famiglie, fornire informazioni sul territorio,raccogliere esigenze particolari e trasmetterlea chi <strong>di</strong> competenza, essere <strong>di</strong> riferimentoanche per <strong>il</strong> personale della struttura, raccogliereconsigli e suggerimenti delle famiglieospiti, gestire eventuali lamentele. Sono poiprevisti servizi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> animazioneinterna (ad esempio con mini-club operantiper almeno sei giorni la settimana e per almenosessanta giorni l’anno, con un minimo<strong>di</strong> trenta ore settimanali si attività); gli alberghiaderenti dovranno poi mettere a <strong>di</strong>sposizionedelle famiglie clienti passeggini, zainetti,slitte, bob, ciàspole; dovranno garantireun servizio <strong>di</strong> lavanderia, set per la pioggia,kit bambini per <strong>il</strong> bagno… Non mancanoinfine proposte <strong>di</strong> gioco e <strong>di</strong> attività che sianocoerenti con la f<strong>il</strong>osofia del Marchio, conle necessarie sinergie da attivare con agenzieesterne (APT, Guide alpine, Parchi, Scuole<strong>di</strong> sci ecc.).Le strutture “Giocovacanza” dovranno poi <strong>di</strong>mostrareuna particolare sensib<strong>il</strong>ità ambientale,favorendo e organizzando la raccolta <strong>di</strong>fferenziata,forme <strong>di</strong> risparmio energetico, ut<strong>il</strong>izzoattento <strong>di</strong> detersivi, detergenti e <strong>di</strong>sinfettanti,ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> carta riciclata ecc. Altri requisitiobbligatori riguardano, invece, le regolestrutturali: le strutture ricettive dovranno dotarsi<strong>di</strong> unità abitative orientate al target famiglia(camere, camere fam<strong>il</strong>y, camere comunicanti,bicamere, junior suite, suite). Ogni camera“fam<strong>il</strong>y” dovrà essere dotata <strong>di</strong> culle efasciatoi, sponde anticaduta, cartella fam<strong>il</strong>y,luce <strong>di</strong> cortesia, scalda biberon, letto personalizzato,minifrigo, giornalini e libri per bambini,libri e riviste a tema.Potranno aderire al marchio tutti gli eserciziricettivi provinciali interessati, che risultinodotati dei servizi richiesti. Per ogni informazione,basta rivolgersi alla <strong>Trentino</strong> Spa, ViaRomagnosi 11, tel. 0461 219500, oppureentrare nel sito www.giocovacanza.it, da dovesarà possib<strong>il</strong>e spe<strong>di</strong>re e-ma<strong>il</strong> <strong>di</strong> richiestainformazioni.AGGIORNATI I CRITERI E I BENEFICIARIDEI CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO DI VEICOLIA BASSO IMPATTO AMBIENTALEDopo due anni dall’entrata in vigore della normache prevede la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> erogare contributiper l’acquisto <strong>di</strong> veicoli a basso impattoambientale e per la mo<strong>di</strong>fica dell’alimentazionecon carburanti meno inquinanti, la Giuntaprovinciale ha deciso <strong>di</strong> mettere a fruttol’esperienza sin qui maturata e <strong>di</strong> apportareper <strong>il</strong> 2008 alcune correzioni a quanto previstodalla legge. Sono stati quin<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficatialcuni criteri per la concessione dei contributi;sono state semplificate le procedure<strong>di</strong> finanziamento; è stata esclusa la possib<strong>il</strong>ità<strong>di</strong> erogare i contributi attraverso <strong>il</strong> concessionarioo l’officina, modalità questa che nonha trovato molto riscontro negli utenti; è stataprevista l’ammissib<strong>il</strong>ità a contributo per l’acquisto<strong>di</strong> nuovi motocicli e ciclomotori elettricie <strong>di</strong> nuove biciclette a pedalata assistita;è stato esteso l’incentivo per la trasformazionedell’alimentazione con carburanti menoinquinanti, a veicoli immatricolati da meno<strong>di</strong> tre anni; è stata prevista l’ammissib<strong>il</strong>ità acontributo <strong>di</strong> autoveicoli a bassa emissione <strong>di</strong>CO2, fissando un livello <strong>di</strong> emissioni inferioria 120 grammi/ch<strong>il</strong>ometro; è stata ampliata lasfera dei soggetti beneficiari anche ai soggettititolari <strong>di</strong> attività d’impresa (persone fisicheo società) o <strong>di</strong> lavoro autonomo.È stato infine deciso <strong>di</strong> avviare una specificacampagna <strong>di</strong> sensib<strong>il</strong>izzazione per informarei citta<strong>di</strong>ni sulle possib<strong>il</strong>ità e le opportunità<strong>di</strong> una mob<strong>il</strong>ità meno impattante. Sono quin<strong>di</strong>ammissib<strong>il</strong>i a contributo le seguenti tipologie<strong>di</strong> intervento:Tipologia <strong>di</strong> intervento con<strong>di</strong>zioni/specificazioni1 Acquisto <strong>di</strong> nuovi autoveicoli elettrici o ibri<strong>di</strong>come definiti dal decreto 5/4/2001, art.2, comma 1 Con o senza rottamazione <strong>di</strong>autoveicolo Euro 0 o Euro 12 Acquisto <strong>di</strong> nuovi quadricicli elettrici comedefiniti dal decreto 5/4/2001, art. 2, comma2, lettera a.3 Acquisto <strong>di</strong> nuovi autoveicoli alimentati ametano mono e bifuel già omologati dal costruttoreCon o senza rottamazione <strong>di</strong> autoveicoliEuro 0 o Euro 14 Acquisto <strong>di</strong> nuovi autoveicoli alimentati aGPL mono e bifuel già omologati dal costruttore.Con o senza rottamazione <strong>di</strong> autoveicoloEuro 0 o Euro 15 Acquisto <strong>di</strong> nuovi motocicli e ciclomotorielettrici a due ruote (dat. L1e e L3e, art. 47comma 2, lettera a. del nuovo co<strong>di</strong>ce dellastrada)6 Acquisto <strong>di</strong> nuove biciclette a pedalata assistita7 Mo<strong>di</strong>ficazione dell’alimentazione da benzinaa metano <strong>di</strong> autoveicoli già immatricolati,effettuata in officine convenzionate/autorizzate8 Mo<strong>di</strong>ficazione dell’alimentazione da benzinaa GPL <strong>di</strong> autoveicoli già immatricolati,effettuata in officine convenzionate/autorizzate9 Acquisto <strong>di</strong> nuovi autoveicoli a bassa emissione<strong>di</strong> CO2 (uguale o inferiore a 120 gr/km)Il contributo previsto alle categorie 1, 3 e 4non è cumulab<strong>il</strong>e con quello stab<strong>il</strong>ito al n. 9.Sulla base delle <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità finanziarie, lagiunta provinciale approverà con un successivoprovve<strong>di</strong>mento un Bando in cui verrannostab<strong>il</strong>iti <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> veicoli da finanziare e <strong>il</strong>contributo forfetario in relazione alle tipologiedel punto 4; i termini <strong>di</strong> apertura e <strong>di</strong> chiusuradei termini per la presentazione delle domande;i termini relativi all’effettuazione degliinterventi; la modulistica; le eventuali altre <strong>di</strong>sposizioni<strong>di</strong> specificazione e <strong>di</strong> dettaglio.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 27


notizieASILI NIDO AZIENDALI ED INTERAZIENDALI,LE POSSIBILITÀ OFFERTE DALLA NUOVALEGGE PROVINCIALE“La <strong>Provincia</strong> garantisce a tutte le bambinee a tutti i bambini <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> frequentare<strong>il</strong> nido d’infanzia, prioritariamente, oaltro servizio del sistema dei servizi socioeducativiper la prima infanzia, da attivaresecondo criteri <strong>di</strong> efficacia, efficienza e sostenib<strong>il</strong>itàeconomica, superando <strong>di</strong>suguaglianzee barriere territoriali, economiche,etniche e culturali”.È quanto afferma, all’articolo 1, la nuovalegge provinciale 17/2007, approvata <strong>il</strong>19 ottobre scorso dal Consiglio provincialeche mo<strong>di</strong>fica la legge 4/2002 (Nuovo or<strong>di</strong>namentodei servizi socio-educativi perla prima infanzia), una legge che apre lapossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> realizzare ed istituire as<strong>il</strong>i nidoaziendali ed interaziendali, ampliandol’opportunità per le famiglie <strong>di</strong> accedere,anche nelle realtà territoriali più decentrate,ad un servizio oggi considerato, a ragione,come uno dei servizi strategici per promuovereuna maggiore conc<strong>il</strong>iazione tra vitafam<strong>il</strong>iare e vita lavorativa e maggiori opportunità<strong>di</strong> occupazione e partecipazioneattiva delle donne alla vita sociale della comunità.In <strong>Trentino</strong> esistono attualmente solo dueas<strong>il</strong>i nido aziendali, uno attivato dalla Fe-LUNGO LE PISTE CICLABILILA SEGNALETICA SARÀ CHIARAED OMOGENEALe piste ciclab<strong>il</strong>i avranno, sull’interoterritorio del <strong>Trentino</strong>, una segnaleticachiara ed omogenea, in grado <strong>di</strong> garantireor<strong>di</strong>ne figurativo, ma anche <strong>di</strong>favorire e fac<strong>il</strong>itare l’uso delle piste ciclopedonalie l’utenza delle stesse.Lo prevede una delibera approvata recentementedalla Giunta provinciale. Ilprovve<strong>di</strong>mento approvato – “Nuova segnaleticaper piste ciclab<strong>il</strong>i da posizionarelungo i percorsi ciclopedonali <strong>di</strong>interesse provinciale” – precisa la tipologiache dovrà riguardare la segnaleticalungo i percorsi ciclopedonalidell’intero territorio provinciale.Si tratta quin<strong>di</strong>, ovunque, <strong>di</strong> attenersia ridotte <strong>di</strong>mensioni delle tabelle, a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>cazioni sobrie, a messaggi chiari,all’ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> colori neutri <strong>di</strong> scarso richiamovisivo, così come in<strong>di</strong>cato dallaCommissione provinciale per la tutelapaesaggistico – ambientale che haespresso parere favorevole sulla proposta.derazione trentina della Cooperazione el’altro dall’Università. Per un terzo vi è già <strong>il</strong>progetto dell’Azienda provinciale per i servizisanitari. Su questo terreno, quin<strong>di</strong>, c’èmolto da fare. Il piano della Giunta provincialeprevede anche la realizzazione, neiprossimi anni in tutti i comprensori e nellearee dove tale servizio non è presente, <strong>di</strong>13 nuovi as<strong>il</strong>i nido, ed a prefigurare politiche<strong>di</strong> riduzione delle tariffe, oggi ritenutetroppo alte da molte famiglie, che si vedonocostrette a rinunciare, frenando con ciòanche le possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> entrata (o <strong>di</strong> rientro)delle donne nel mondo del lavoro.GENITORI SEPARATI: ECCO I REQUISITI E LECONDIZIONI PER OTTENERE L’ANTICIPAZIONEDELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTOVia libera definitivo all’anticipo, da partedella <strong>Provincia</strong> ai genitori separati con figliin affidamento, dell’assegno <strong>di</strong> mantenimentonon corrisposto. Dopo averlo esaminatoin via preliminare <strong>il</strong> 30 novembre scorsoed ottenuto <strong>il</strong> parere positivo della quartacommissione permanente del Consiglioprovinciale e del Consiglio delle Autonomielocali, la Giunta provinciale ha provvedutoad approvare in via definitiva <strong>il</strong> regolamento<strong>di</strong> attuazione dell’articolo 28 bis della legge14/1991 (Or<strong>di</strong>namento dei servizi socio-assistenziali).Il provve<strong>di</strong>mento prevede chesia la <strong>Provincia</strong> stessa a recuperare poi lesomme erogate, compresi gli interessi legalimaturati, <strong>di</strong>rettamente dal genitore inadempiente.Il regolamento detta i requisiti economici,le modalità <strong>di</strong> erogazione e l’ammontaredell’assegno, la durata massima della prestazione,le modalità <strong>di</strong> accertamento perio<strong>di</strong>codella permanenza dei requisiti, i casi<strong>di</strong> sospensione e decadenza, gli enti eroganti.Nel regolamento è anche prevista l’attivazione,ove possib<strong>il</strong>e, <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong>me<strong>di</strong>azione dei servizi sociali territorialifra <strong>il</strong> genitore che richiede l’anticipazionedell’assegno e quello tenuto alla sua corresponsione,allo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare eventualialtre soluzioni alternative all’erogazionedell’assegno <strong>di</strong> mantenimento stesso.28 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


“RAGAZZI, C’È DI MEGLIO DA FARECHE BERE”. GIOVANI VIDEOREPORTERCONTRO L’ALCOLISMOL’EUROPA PROMUOVERÁ IL TURISMOTERMALE. ACCOLTE LE TESI ESPOSTENEL 2005 A LEVICOLo avevano chiesto a Levico nell’ottobre 2005oltre 150 delegati provenienti da 18 <strong>di</strong>versipaesi Paesi, assieme ai rappresentati dellemaggiori organizzazioni internazionali nelsettore del termalismo: l’Europa – un mercatopotenziale <strong>di</strong> 500 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> persone – potenzie promuova questo settore strategico siasul piano sanitario che turistico, dando regolecomuni e mettendo a <strong>di</strong>sposizione adeguaterisorse finanziarie. Quell’appello è statoascoltato: lo scorso 29 novembre 2007 <strong>il</strong> ParlamentoEuropeo ha approvato la risoluzioneriguardante la nuova politica comunitaria per<strong>il</strong> turismo ed al titolo “Turismo termale” havarato le nuove linee guida del termalismo(agli art. 44 - 45 - 46). Il presidente dell’OM-Th, l’Organizzazione mon<strong>di</strong>ale del termalismo,nonché delle Terme <strong>di</strong> Levico Ennio Gor<strong>il</strong>e ha esposte nel corso <strong>di</strong> una conferenzastampa della Giunta provinciale, ringraziando<strong>il</strong> presidente, che aveva partecipato ai lavoridel Congresso del 2005 assieme al presidentedella Commissione Trasporti e Turismo delParlamento europeo. Con l’occasione i sindacidella zona hanno r<strong>il</strong>anciato anche per<strong>il</strong> 2008 la campagna per la prevenzione dellemalattie respiratorie in particolare nei minori(da 0 a 14 anni) che ha avuto un ottimo riscontronel 2007.“Ragazzi, c’è <strong>di</strong> meglio da fare che bere”.Quando uno slogan è un messaggio culturaledestinato ai giovani, spesso non arrivaa colpire se a <strong>di</strong>ffondere <strong>il</strong> messaggio sonogli adulti. Le cose però cambiano se a farei “creativi” sono i giovani stessi, magari armati<strong>di</strong> una telecamera anziché <strong>di</strong> una bottiglia<strong>di</strong> birra. Ne sono convinti l’Assessoratoprovinciale alle politiche per la salute, la sederegionale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> della Rai e la Cooperativasociale Senza Barriere onlus <strong>di</strong> Scurelle,promotori <strong>di</strong> “Giovani Videoreporter”, un’iniziativache fa parte della campagna per contrastare<strong>il</strong> consumo giovan<strong>il</strong>e <strong>di</strong> alcol – si ricor<strong>di</strong><strong>il</strong> concorso dello scorso anno “Zerogra<strong>di</strong>Clip” – recentemente premiata, tra l’altro,al concorso nazionale “Marketing per la Salute”.Il progetto “Giovani Videoreporter” punta allacreazione <strong>di</strong> video educational realizzati daglistessi giovani. Uno dei temi da mettere a fuocoè quello del consumo <strong>di</strong> alcol. Precedutada un’attività formativa ad hoc, realizzata conla collaborazione della sede regionale Rai <strong>di</strong><strong>Trento</strong>, che fornirà consulenza tecnica ai giovanivideoreporter e che manderà in onda glispot antialcol realizzati dai giovani trentini eche si accompagneranno ad una serie <strong>di</strong> servizitelevisivi sul tema dell’alcolismo, l’iniziativasarà condotta in collaborazione con la CooperativaSenza Barriere e con una tele-street(tivù <strong>di</strong> strada) <strong>di</strong> valle del Tesino.In <strong>Trentino</strong> <strong>il</strong> fenomeno dell’abuso alcolicoassume <strong>di</strong>mensioni considerevoli. Secondoi dati r<strong>il</strong>evati dal Ministero della Salute sulleschede <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione ospedaliera, le ospedalizzazionitrentine con <strong>di</strong>agnosi totalmenteattribuib<strong>il</strong>e all’alcol mostrano un tasso quasitre volte maggiore rispetto a quello italiano. Ilfatto che le <strong>di</strong>fferenze nei tassi <strong>di</strong> ospedalizzazionesiano evidenti soprattutto nella fasciaadulta, non implica una esposizione al consumopiù contenuta tra i giovani, dal momentoche le patologie alcolcorrelate si manifestanonel me<strong>di</strong>o-lungo periodo.Gli stessi dati dell’Istituto Iard confermano comeanche tra la popolazione giovan<strong>il</strong>e <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>abbia livelli <strong>di</strong> esposizione maggiore.Il 75,8% <strong>di</strong> giovani trentini è d’accordo conl’affermazione bere un po’ <strong>di</strong> vino fa bene allasalute e <strong>il</strong> 68,1% <strong>di</strong>chiara che bere uno odue bicchieri <strong>di</strong> vino a pasto è una cosa normale;semmai ci si può stupire <strong>di</strong> quella minoranzaconsistente che nega la veri<strong>di</strong>cità <strong>di</strong>La OMTh, Organizzazione internazionale deltermalismo, fondata nel 1977, ha rappresentantiin 42 Paesi e 3 Continenti, e se<strong>di</strong> in Italia– a Levico Terme – e a Mosca. L’organizzazioneha celebrato recentemente <strong>il</strong> suo 30anniversario a Cuntis-Santiago <strong>di</strong> Compostela(Spagna), in occasione delle X° Giornatemon<strong>di</strong>ali del Termalismo e del 40° CongressoInternazionale della Sith, riconfermandocome suo presidente Ennio Gori, presidentedelle Terme <strong>di</strong> Levico. Il contesto europeo– espressione <strong>di</strong> una realtà costituita da 27Paesi e da 500 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> abitanti – è attualmente<strong>il</strong> più significativo nel mondo, tale da<strong>di</strong>venire punto <strong>di</strong> riferimento per le esperienzein altri Paesi.queste due asserzioni così largamente accettate.Alcuni giovani elencano però dei pregi,anche se dalla gran parte non con<strong>di</strong>visi: daquelli collegati intrinsecamente alla sostanza(35,6%: un bicchiere <strong>di</strong> vino o <strong>di</strong> birra aiutanoa r<strong>il</strong>assarsi, o 13,7%: bere una bevandaalcolica rende più creativi) a quelli connessialla relazionalità (35,4%: quando ti offronoda bere è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e tirarsi in<strong>di</strong>etro, o 20,8%:quando si bevono bevande alcoliche si stameglio con gli altri). In pratica ampie minoranze<strong>di</strong> giovani sono propense a riconoscerenelle bevande alcoliche aspetti oltremodo positivisia dal punto <strong>di</strong> vista psicologico che daquello dei rapporti sociali.DOPO LA CERTIFICAZIONE ANTISISMICADELLA CASA DI LEGNOLA GIUNTA RINNOVA L’ACCORDOCON IVALSA DI SAN MICHELEDopo <strong>il</strong> successo del Progetto Sofie, cheha portato alla certificazione internazionaledella casa <strong>di</strong> legno antisismica, laGiunta provinciale – su proposta dell’assessorealla programmazione ricercae innovazione – ha deciso <strong>di</strong> rinnovarel’accordo <strong>di</strong> programma tra la <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e l’Istituto per la valorizzazionedel legno e delle specie arboree,sezione <strong>di</strong> San Michele all’A<strong>di</strong>ge(Ivalsa) del Consiglio nazionale delle ricerche,e dare nuovo impulso allo sv<strong>il</strong>uppo<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricerca scientifica sulletecnologie legate per l’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e.L’esecutivo provinciale ritiene infattistrategico proseguire la ricerca, ampliandole indagini sia alle possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzodel sistema costruttivo multipiano insituazioni <strong>di</strong> impiego estreme sia all’interociclo <strong>di</strong> vita del legno e dei prodottiderivati. L’obiettivo generale del progettoè <strong>di</strong>mostrare che <strong>il</strong> legno è materiale dacostruzione per eccellenza, nel rispettodella qualità per l’utente e dei principi<strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e <strong>di</strong> un territorio edella sua comunità. Il progetto ha duratatriennale e <strong>il</strong> finanziamento provincialecomplessivo del progetto ammonta a3.991.800,00 <strong>di</strong> euro, rispetto ad un costototale <strong>di</strong> 4.696.300,00 <strong>di</strong> euro.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 29


culturaIl palazzo delle Poste a <strong>Trento</strong>.DConDal 19 luglio al 2 novembre prossimi<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>-Alto A<strong>di</strong>ge sarà sottoi riflettori del mondo dell’arte internazionale.L’evento che catalizzeràl’attenzione <strong>di</strong> artisti, critici eappassionati d’arte sarà la settimae<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Manifesta”, una tra lepiù importanti Biennali Europee <strong>di</strong>Arte Contemporanea, che ha luogoogni due anni in una città <strong>di</strong>versa.Accanto a “Documenta” <strong>di</strong> Kassele alla Biennale <strong>di</strong> Venezia, dallequali si <strong>di</strong>fferenzia per la peculiarità<strong>di</strong> essere un evento itinerante,Manifesta si può ritenere uno degliappuntamenti artistici internazionali<strong>di</strong> maggior prestigio nell’ambitodell’arte contemporanea.Manifesta 7<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> capitaledell’arte contemporaneaFinora la manifestazione è stata accoltadalle città <strong>di</strong> Rotterdam, Lussemburgo,Ljiubljana, Francoforte,San Sebastian. Nel 2008 per la primavolta – in via eccezionale – Manifestanon sarà ospitata da una solacittà, ma da un’intera regione, <strong>il</strong><strong>Trentino</strong>-Alto A<strong>di</strong>ge, scelta per <strong>il</strong>suo patrimonio storico, le sue struttureartistiche e culturali, per i suggestivie<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> archeologia industrialelegati alle vicende del lavoroe della progressiva industrializzazionedel suo territorio, storicamenteponte tra la cultura latina etedesca, territorio dove transitanoe si contaminano le tendenze e glisv<strong>il</strong>uppi culturali che avvengono alsud e al nord. Manifesta 5 registrò aSan Sebastian in 100 giorni <strong>di</strong> aperturaben 130.000 visitatori.Le se<strong>di</strong> espositiveManifesta 7 troverà così collocazionesu più se<strong>di</strong>, scelte fra alcunidei più significativi e<strong>di</strong>fici storici e<strong>di</strong> archeologia industriale situatisull’asse del Brennero, da Roveretoa <strong>Trento</strong>, da Bolzano al Forte <strong>di</strong>Fortezza, in comunicazione gli unicon gli altri: “100 miglia per 100giorni”.A <strong>Trento</strong> Manifesta sarà ospitatanel Palazzo delle Poste, in via Calepina,un tipico prodotto dell’architetturarazionalista degli anni Tren-30 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


L’evento si svolgeràin se<strong>di</strong> <strong>di</strong>versedella nostra regione,unite in uno sforzo comuneLa Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco-Rovereto.ta, che in questo modo troverà unasua adeguata rivalutazione.Sarà però Rovereto – città che negliultimi anni, grazie al Mart, si èconquistata un posto <strong>di</strong> prima f<strong>il</strong>anell’arte contemporanea europea– a fare la parte del leone, conben due se<strong>di</strong> espositive ufficiali, allequali si aggiungerà una terza location,più informale. Gli artisti <strong>di</strong>Manifesta 7 esporranno nell’ex Peterlini,uno stab<strong>il</strong>e industriale risalenteall’inizio del Novecento,quando a Rovereto era noto comeOpificio Spielmann, per <strong>di</strong>ventarenel 1907 una fabbrica <strong>di</strong> cacaogestita dall’azienda olandeseCaspar Flick. Per singolare coincidenza,dunque, esattamente un secolodopo lo stesso stab<strong>il</strong>e sarà destinatoa ospitare una parte importante<strong>di</strong> Manifesta, kermesse internazionaleche ha le sue origini proprioin Olanda. La seconda sede roveretanasarà ricavata all’internodella Manifattura Tabacchi, in particolarenella zona delle cantine alseminterrato, che con i loro suggestiviavvolti formano un labirintoadatto ad accogliere opere e installazioni<strong>di</strong> arte contemporanea. Unterzo spazio sarà ricavato dentro leex officine Briata, un grande loft incui far svolgere eventi, happeninge work-shop. Oltre alle singole locationsarà poi lo stesso territorio,nel suo complesso, a fungere da catalizzatore<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> iniziativecollaterali nello sforzo <strong>di</strong> una ricercaincentrata sulle questioni relativeai rapporti tra culture <strong>di</strong>verse.I curatoriIl progetto artistico è stato affidatoa tre team <strong>di</strong> curatori scelti fra i nomiche si stanno <strong>di</strong>stinguendo nelL’interno del palazzo delle Poste.panorama internazionale dell’artecontemporanea.Adam Budak vive tra Graz e Cracoviae attualmente è curatore perl’arte contemporanea presso laKunsthaus Graz am LandesmuseumJoanneum a Graz, Austria.Ha stu<strong>di</strong>ato teatro alla JagiellonianUniversity <strong>di</strong> Cracovia e storia e f<strong>il</strong>osofiadell’arte e dell’architetturapresso la Central European Universitya Praga. È guest professor pressol’ Higher Institute for Fine Arts –Flanders a Gent e al Theatre Institutedella Kunstuniversität <strong>di</strong> Graz.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 31


catalizzatori <strong>di</strong> processi culturali. Illoro lavoro, presentato nei più importantispazi ed eventi internazionali,li colloca nell’ambito <strong>di</strong> intersecazionetra arte contemporanea,indagine storica, speculazione f<strong>il</strong>osofica,ricerca e teoria, traducendosi<strong>di</strong> volta in volta in installazioni,prodotti me<strong>di</strong>atici sia online cheoffline, performance e incontri. Vivonoa Delhi e lavorano per <strong>il</strong> “Sarai”,un programma del Centre forthe Study of Developing Societiesche hanno co-fondato nel 2000.Ex Peterlini a Rovereto.Recentemente è tra i promotori delcorso <strong>di</strong> specializzazione in teoria epratiche curatoriali presso l’Art HistoryInstitute della JagiellonianUniversity <strong>di</strong> Cracovia.Anselm Franke è <strong>di</strong>rettore artisticodell’Extra City Center for ContemporaryArt <strong>di</strong> Anversa. Fino al2006 è stato Director of Exhibitionspresso <strong>il</strong> KW Institute for ContemporaryArt <strong>di</strong> Berlino, dove continuaa lavorare come co-curatoredel Forum Expanded del FestivalInternazionale del Cinema <strong>di</strong> Berlino.Ha realizzato progetti in ambitonon solo teatrale ma anche architettonicoe accademico. Collaboracon <strong>di</strong>verse riviste, tra cui Piktogram,e sta per conseguire <strong>il</strong> PhDpress <strong>il</strong> Visual Cultures/Center forResearch Architecture at GoldsmithsCollege London. Attualmentesta lavorando a una mostra intitolata“Mimétisme”. In occasione<strong>di</strong> Manifesta 7 Anselm Frankecollaborerà con H<strong>il</strong>a Peleg, curatorea Berlino. Nata a Tel Aviv, Pelegsi è <strong>di</strong>plomata in storia dell’arteal Goldsmiths College/Universityof London, dove attualmente stu<strong>di</strong>aper ottenere <strong>il</strong> PhD in CuratorialKnowledge/Visual Cultures.Il Raqs Me<strong>di</strong>a Collective (JeebeshBagchi, Monica Narula & ShuddhabrataSengupta) è un collettivo<strong>di</strong> artisti, professionisti dei me<strong>di</strong>a,curatori, ricercatori, e<strong>di</strong>tori eLa sede trentina <strong>di</strong> Manifesta 7 è in via Petrarca 32: qui sono gli uffici dellasegreteria, dell’Ufficio stampa e dei curatori, oltre che gli spazi per sale riunioni eper i collaboratori. Questi i recapiti: telefono 0461.493670; fax 0461.493671.A Bolzano invece Manifesta 7 si trova in via Crispi 15, con i seguenti recapiti:telefono 0471.414980, fax 0471.414989.www.manifesta7.itManifesta 7 in regioneIl comitato responsab<strong>il</strong>e <strong>di</strong> Manifesta7 è costituito da due rappresentantidell’Amministrazione provinciale<strong>di</strong> Bolzano (Antonio Lampise Birgit Oberkofler), due rappresentantidell’Amministrazioneprovinciale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> (GianluigiBozza e Mar<strong>il</strong>ena Defrancesco) eda Hedwig Fijen, <strong>di</strong>rettrice dell’InternationalFoundation Manifestae da Allard Huizing della <strong>di</strong>rezionedell’IFM. Del team <strong>di</strong>rettivo, che èpreposto alla concreta realizzazionedell’iniziativa, fanno parte HedwigFijen, Fabio Cavallucci, <strong>di</strong>rettoredella Galleria Civica <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>e Andreas Hapkemeyer, ex-<strong>di</strong>rettoredel Museion <strong>di</strong> Bolzano. 32 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Cochabambaè la terza città della Bolivia.Sorge in una pianura circondata damontagne povere <strong>di</strong> vegetazione, acirca 2.300 metri slm.Per <strong>il</strong> suo clima la chiamano “lacittà dell’eterna primavera”.Ma chi lotta ogni giorno persbarcare <strong>il</strong> lunario non ha tempo<strong>di</strong> pensare alle temperature.Cochabamba è famosa anche perla “Cancha”, <strong>il</strong> gigantesco mercatoverso <strong>il</strong> quale converge tutta lagente che abita nei <strong>di</strong>ntorni, pervendere ogni genere <strong>di</strong> cose.34 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


A Cochabamba ha sede casa Guadalupe,punto d’appoggio del vescovo <strong>di</strong> Aiqu<strong>il</strong>eAdalberto Rosat, originario <strong>di</strong> Cles, quifotografato assieme al suo Dizionarioenciclope<strong>di</strong>co <strong>di</strong> lingua Quechua (la linguaparlata da una grossa fetta delle popolazioniin<strong>di</strong>e dell’arco an<strong>di</strong>no). I primi tre “pionieri”francescani in Bolivia sono stati BonifacioBolognani da Vigo Cave<strong>di</strong>ne, Iginio Dagostinda Roverè della Luna e Sebastiano Collerda Daiano. Venivano dalla Cina ed eranoalla ricerca <strong>di</strong> nuove se<strong>di</strong> dove riprendere<strong>il</strong> loro impegno. All’inizio si stab<strong>il</strong>irono nelsantuario della Madonna <strong>di</strong> Copacabana,sul Lago Titicaca, e in seguito nel convento<strong>di</strong> Tarata vicino a Cochabamba. Negli annivenero poi raggiunti da tanti confratelli,fino alla nascita, nel <strong>di</strong>cembre del 1961,della “Prelatura-<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Aiqu<strong>il</strong>e”, erettada Papa Giovanni XXIII, per la quale funominato vescovo monsignor GiacintoEccher <strong>di</strong> Castagnè San Vito e come“Fondazione” affidata alla <strong>Provincia</strong> deiFrati minori <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. Si tratta <strong>di</strong> unavasta zona (oltre 23.000 kmq.), <strong>di</strong>staccatadalla <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Cochabamba, con unapopolazione estremamente sparsa <strong>di</strong> circa100.000 abitanti, gran parte in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>estrema povertàRacconta fra’ Marco Larentis <strong>di</strong> Cimone(<strong>il</strong> secondo da sinistra), arrivato qui neiprimi anni ‘60: “All’epoca nella prelatura<strong>di</strong> Aiqu<strong>il</strong>e, <strong>di</strong>staccata da Cochabambanel ’62, c’erano almeno 25 missionaritrentini. Era molto bello, anche se mancavatutto: strade, acqua, luce.” Assieme alui nella foto, da destra: Mariano Rossi,vicepresidente delle Missioni francescaneonlus <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, compaesano <strong>di</strong> fra’ Marco,Valerio Weiss, uno dei membri della piccolacomunità <strong>di</strong> “laici” trentini residenti inBolivia, e a destra <strong>il</strong> giovane Diego Weiss.Le attività dei missionari sono sostenuteanche dall’assessorato alla Solidarietàinternazionale della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong><strong>Trento</strong>.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 35


La povertà ha tantefacce in AmericaLatina, continente <strong>di</strong>contrad<strong>di</strong>zioni importate anche dagli europeicon <strong>il</strong> colonialismo, e poi dai vicini Stati Uniti, che ne hannopesantemente con<strong>di</strong>zionato l’economiae la politica. La Bolivia è uno deipaesi più poveri dell’America Latina.I progetti sostenuti dalla <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> riguardano scuolee collegi, comedores (mense popolari),strutture sanitarie, iniziative <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>upporurale.36 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


La Bolivia scatena passioni forti,<strong>di</strong>rompenti. Qui morì <strong>il</strong> “Che”, neltentativo <strong>di</strong> esportare la rivoluzionecastrista. Qui oggi governa EvoMorales, già rappresentante dei cocaleros, i piccoli coltivatori <strong>di</strong>coca, le cui foglie si vendono al mercato, per molti una speranza,dopo gli anni delle <strong>di</strong>ttature e della corruzione, per altri unaminaccia, per <strong>il</strong> suo populismo, per <strong>il</strong> suo tentativo <strong>di</strong> cambiarela costituzione del Paese, sulla scia <strong>di</strong> quello che ha tentato <strong>di</strong>fare Chaves in Venezuela. La Bolivia è terra <strong>di</strong> contrasti anchegeografici: ci sono le Ande ma anche l’Amazonia.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 37


Tanti i volti dei trentini <strong>di</strong> Bolivia.Ad esempio quello <strong>di</strong> Domenico Gonzo,<strong>di</strong>ocesano originario <strong>di</strong> Grigno, che adessoopera nel Chapare, una delle “porte” dell’Amazonia boliviana.Quelle <strong>di</strong> Maria Giovanna Zanoni <strong>di</strong> Varone e della nipote Na<strong>di</strong>a,che gestiscono un <strong>di</strong>spensario me<strong>di</strong>co a Mizque. Quelle dei laici,oramai anche <strong>di</strong> seconda generazione, sospesi fra la modernitàche avanza e i caratteri ancora marcatamente rurali <strong>di</strong> buona partedella Bolivia.38 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Un grazie anche ai padri Mario Comina da Pejo,Maurizio Valcanover da Pergine, Remigio Marinida Pejo, Valerio Modena da Riva del Garda, AlbertoRizzoli da <strong>Trento</strong>, Anselmo Andreotti da Rabbi, ZeffirinoGuzzo da Cinte Tesino, a monsignor Jorge Herbas,che succederà a monsignor Rosat, a suor FrancescaBolognani <strong>di</strong> Vigo Cave<strong>di</strong>ne e a suor Roberta Paris <strong>di</strong>Calavino delle Francescane del Sacro Cuore, a suorGenerosa Degaudenz <strong>di</strong> Predazzo, suor Rosa Zulianidel Primiero, suor Celestina Brigadoi <strong>di</strong> Moena, dellacongregazione Sorelle dellaProvvidenza, edancora, al parroco <strong>di</strong>Mizque Dario Bona <strong>di</strong>Besagno <strong>di</strong> Mori e apadre Clau<strong>di</strong>ano Turri<strong>di</strong> Cognola, a GiuseppePirovano della Caritas,al sindaco <strong>di</strong> Aiqu<strong>il</strong>eMarina Camacho,a Oscar Olivera,responsab<strong>il</strong>e dellaCoor<strong>di</strong>nadora dell’agua(organizzazione popolareper la <strong>di</strong>fesa dell’acqua)e sindacalista e allasorella Marcella Olivera,a Francesca Caprinidell’associazione Yaku,a padre Zeffirino Guzzo,originario <strong>di</strong> CinteTesino, a monsignorTito Solari, arcivescovo<strong>di</strong> Cochabamba e a donEugenio Cotter e a moltialtri.Per informazioni:Associazione Missioni Francescane <strong>Trento</strong>, Belvedere San Francesco, 1 – 38100 <strong>Trento</strong>Tel. 0461 230508 (chiedere <strong>di</strong> Fiorella Weiss)<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 39


Gli standard Leedapprodanonel nostro Paeseinnovazione40 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


“Battezzano”l’iniziativa la <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>,la Società Consort<strong>il</strong>eDistretto Tecnologico<strong>Trentino</strong> e <strong>Trentino</strong> Sv<strong>il</strong>uppoNEd<strong>il</strong>iziasostenib<strong>il</strong>e:nasce in <strong>Trentino</strong> <strong>il</strong> GreenBu<strong>il</strong><strong>di</strong>ng Counc<strong>il</strong> ItaliaNovità in arrivo nel campodell’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e. Prendonoufficialmente <strong>il</strong> via le attivitàdel Green Bu<strong>il</strong><strong>di</strong>ng Counc<strong>il</strong> Italia(Gbc), associazione no profit promossadalla Società Consort<strong>il</strong>e DistrettoTecnologico <strong>Trentino</strong>, cheintrodurrà in Italia i parametri Leed(Leadership in Energy and EnvironmentalDesign) i quali consentiranno<strong>di</strong> certificare la sostenib<strong>il</strong>itàambientale, sociale ed economicadegli e<strong>di</strong>fici, dalla fase <strong>di</strong>progettazione alla gestione quoti<strong>di</strong>ana.Attraverso <strong>il</strong> sistema Leed, infatti,vengono fissati una serie <strong>di</strong> requisitimisurab<strong>il</strong>i – dal consumo energeticoalla qualità dell’ambienteinterno – che definiscono <strong>il</strong> livello<strong>di</strong> ecocompatib<strong>il</strong>ità degli e<strong>di</strong>fici.L’associazione è aperta a tuttii soggetti operanti, <strong>di</strong>rettamenteo in<strong>di</strong>rettamente, nel mercato immob<strong>il</strong>iare.Ne fanno già parte entipubblici, centri <strong>di</strong> ricerca e imprese,tra le quali spiccano realtà<strong>di</strong> primo piano nel panorama industrialeitaliano ed europeo.Un nuovo approccio alla certificazioneIl Gbc Italia si propone come unprogetto articolato che, accantoal sistema <strong>di</strong> certificazione, intendealimentare una vera e propria“f<strong>il</strong>iera della conoscenza” per rinnovareanche la cultura dell’ed<strong>il</strong>iziain Italia. Il movimento dei GreenBu<strong>il</strong><strong>di</strong>ng Counc<strong>il</strong>, nato negliStati Uniti nel 1993 e ormai <strong>di</strong>ffusoin oltre 40 paesi in tutto <strong>il</strong> mondo,approda dunque in Italia, proponendoun approccio innovativoper orientare la comunità versoun’ed<strong>il</strong>izia eco-sostenib<strong>il</strong>e.Promotore della creazione <strong>di</strong> unGbc italiano, sotto i buoni auspicidella <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>,è la Società Consort<strong>il</strong>e DistrettoTecnologico <strong>Trentino</strong> – bracciooperativo <strong>di</strong> Habitech, <strong>il</strong> DistrettoEnergia Ambiente, attivo nellapromozione <strong>di</strong> f<strong>il</strong>iere produttivelegate alle Green Techs – che ha<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 41


eso possib<strong>il</strong>e la realizzazione delprogetto attraverso <strong>di</strong>verse tappe<strong>di</strong> definizione. Tra i soci fondatori,anche <strong>Trentino</strong> Sv<strong>il</strong>uppo, agenziacreata dalla <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong><strong>Trento</strong> allo scopo <strong>di</strong> sostenere <strong>il</strong> sistemaimpren<strong>di</strong>toriale locale e favorirnelo sv<strong>il</strong>uppo secondo principi<strong>di</strong> innovazione e sostenib<strong>il</strong>ità.(M.P.) Il Gbc Italia nelle parole dei principali soggetti coinvoltiIl presidente del Gbc Italia, Mario ZoccatelliTutti i promotori della costituzione del Green Bu<strong>il</strong><strong>di</strong>ngCounc<strong>il</strong> italiano si sono impegnati in una sfida che guardaa un futuro nel quale gli e<strong>di</strong>fici siano nello stesso temporispettosi dell’ambiente, confortevoli e accessib<strong>il</strong>i a tuttii citta<strong>di</strong>ni. Ridurre <strong>il</strong> consumo <strong>di</strong> energia non rinnovab<strong>il</strong>e,<strong>di</strong>minuire le emissioni e migliorare la qualità del vivere. Glie<strong>di</strong>fici sono obiettivi realistici e prioritari per <strong>il</strong> Green Bu<strong>il</strong><strong>di</strong>ngCounc<strong>il</strong> ItaliaLa <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>Per <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>, patrocinare e ospitare <strong>il</strong> Gbc Italia significaqualificarsi come centro nevralgico <strong>di</strong> un più ampio movimentonazionale e internazionale, impegnato nella ricerca<strong>di</strong> soluzioni concrete per un rinnovato mercato dell’ed<strong>il</strong>izia.Grazie al Gbc Italia, la <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> <strong>di</strong>venta,dunque, un crocevia delle migliori esperienze italiane einternazionali nel settore dell’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e, che continueràad essere oggetto <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> sostegno da partedell’amministrazione pubblica.Il Gbc Italia nasce a <strong>Trento</strong> dalla vocazione alla tutela ambientale<strong>di</strong> un territorio che ha saputo esprimere in questianni politiche e progettualità volte a coniugare competitivitàeconomica e rispetto dell’ecosistema. Sostenere <strong>il</strong> Gbc Italiasignifica appoggiare un processo <strong>di</strong> rinnovamento nellacultura e nelle pratiche dell’ed<strong>il</strong>izia: la <strong>Provincia</strong>, da sempresensib<strong>il</strong>e alle tematiche dell’innovazione, non potevache aderire con entusiasmo al progetto, ponendosi al fianco<strong>di</strong> imprese, professionisti e Università.L’amministratore delegato della Società Consort<strong>il</strong>e DistrettoTecnologico <strong>Trentino</strong>, Gianni LazzariLa nascita del Gbc Italia è una tappa fondamentale per losv<strong>il</strong>uppo dell’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e nel nostro Paese. Il mondodell’impresa ha deciso <strong>di</strong> assumere un ruolo <strong>di</strong> leadershipe <strong>di</strong> promuovere la qualità della vita e <strong>il</strong> comfort, strettamenteconnessi con la sostenib<strong>il</strong>ità dell’abitare. È <strong>il</strong> primoimportante traguardo per la giovane Società Consort<strong>il</strong>eDistretto Tecnologico <strong>Trentino</strong>, socio promotore del GbcItalia. Importante obiettivo per <strong>il</strong> futuro sarà porre le con<strong>di</strong>zioniper rendere sostenib<strong>il</strong>e anche <strong>il</strong> patrimonio <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficigià esistenti.Il presidente della Società Consort<strong>il</strong>e Distretto Tecnologico<strong>Trentino</strong>, Paolo GurisattiIl mercato dell’ed<strong>il</strong>izia sta cambiando. Chi compra un immob<strong>il</strong>eoggi vuole sapere quali sono le sue prestazioni, intermini <strong>di</strong> consumi energetici, comfort, rapporto con l’ambiente.Non si tratta solo <strong>di</strong> sensib<strong>il</strong>ità soggettiva, ma anche<strong>di</strong> coerenza con decisioni assunte a livello nazionalee internazionale dal nostro Paese e dall’UE. Entro <strong>il</strong> 2020,l’Italia si propone <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> Kyoto (riduzionedei consumi energetici e delle emissioni <strong>di</strong> gas serra)e, con la nascita del Gbc Italia, tale proposito <strong>di</strong>venta ancorapiù cre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e.Patrizia Ballar<strong>di</strong>ni, consigliere delegato<strong>di</strong> <strong>Trentino</strong> Sv<strong>il</strong>uppo SpaRiteniamo che <strong>il</strong> sistema delle imprese trentino possa trarrevantaggio dall’adesione a questo progetto <strong>di</strong> respiro nazionale,in grado <strong>di</strong> favorire meccanismi virtuosi <strong>di</strong> networkingcon aziende italiane e internazionali e <strong>di</strong> stimolare lacompetitività nel settore dell’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e trentina, lecui finalità sono in perfetta consonanza con quelle del DistrettoEnergia Ambiente e con la vocazione alla sostenib<strong>il</strong>itàdel territorio.42 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


In <strong>Trentino</strong> reti cap<strong>il</strong>lariad alto livello.Nuove tecnologiein campo me<strong>di</strong>co,assistenzialee delle prenotazioniinnovazioneAutostrade <strong>di</strong>gitalial servizio del citta<strong>di</strong>noSSe fino a ieri parlando <strong>di</strong> autostradesi pensava prevalentemente acamion, automezzi e veicoli <strong>di</strong> variogenere, oggi non si può fare a meno<strong>di</strong> pensare anche alle autostrade<strong>di</strong>gitali, sulle quali circolano informazioni,conoscenze e servizi riuscendoa superare vincoli e barriere– anche fisiche – una volta apparentementeinvalicab<strong>il</strong>i.Pur partendo da una situazione <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>ee <strong>di</strong> relativo svantaggio, acausa della particolare morfologiadel territorio, <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> si sta mettendoin luce grazie alla realizzazione<strong>di</strong> una rete <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> alto livello,cap<strong>il</strong>lare e <strong>di</strong>ffusa anche nellearee più marginali e svantaggiate.Questo grazie ad un’azione della<strong>Provincia</strong> che, in mancanza <strong>di</strong> unintervento da parte dei privati, hadeciso <strong>di</strong> non poter escludere partedei citta<strong>di</strong>ni trentini dai beneficiofferti dalle nuove tecnologie e daquella che oramai tutti chiamanosocietà dell’informazione.Grazie alla realizzazione <strong>di</strong> questaautostrada, <strong>di</strong>venta possib<strong>il</strong>e far circolare– in modo sicuro, veloce, efficiente– informazioni e servizi checontribuiscono a migliorare <strong>il</strong> benesserecomplessivo del territorio ela qualità della vita <strong>di</strong> chi su questoterritorio vive.Ma non basta costruire le autostradeut<strong>il</strong>izzando le tecnologie più<strong>di</strong> Giorgia Fasanelli e Giuliano Muziomoderne e avanzate. Bisogna anchetrovare <strong>il</strong> modo per dare la libertà,a chiunque decida o si trovia dover ut<strong>il</strong>izzare tali autostrade, <strong>di</strong>usare i mezzi a sua <strong>di</strong>sposizione oda lui preferiti, senza però compromettere<strong>il</strong> viaggio e la bontà dellemerci trasportate. Non solo: fare inmodo che le esigenze ed i bisogniche hanno motivato <strong>il</strong> viaggio ricevanola giusta sod<strong>di</strong>sfazione.Importante è definire le caratteristiche<strong>di</strong> quello che trasporti, in modotale che quando arriva a destinazionesia adatto alla necessità, ossiapossa rispondere in modo efficienteal bisogno concreto che ne ha spintola circolazione. In una parola so-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 43


Cup <strong>Trentino</strong>: una rete per le prenotazioniCon <strong>il</strong> sistema cup trentino è possib<strong>il</strong>e accedere alla prenotazione delle visite e degliesami erogati dalla sanità pubblica e privata della provincia <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. La prenotazionedelle prestazioni sanitarie in provincia <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> è passata, nel corso degli anni, dallagestione <strong>autonoma</strong> dei singoli ambulatori o delle unità operative (con apertura a voltelimitata ad alcune ore al giorno) a un sistema unificato, attraverso un centro che gestisce,con una modalità multicanale <strong>di</strong> prenotazione, le agende degli appuntamenti (cheattualmente sono circa 2600 <strong>di</strong> cui 1.100 prenotab<strong>il</strong>i on-line). Il sistema multicanaleprevede una <strong>di</strong>versificazione dell’accesso alla prenotazione:> via telefono componendo <strong>il</strong> numero 848 816 816, dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi),dalle 8.00 alle 16.30 con orario continuato. Il numero 848 816 816 è un numeroa tariffazione ripartita che consente <strong>di</strong> effettuare le prenotazioni al costo <strong>di</strong> unachiamata urbana dal telefono fisso, da qualsiasi parte del territorio italiano si chiami.Dal telefono cellulare la tariffa è vincolata al piano tariffario del gestore scelto dalcitta<strong>di</strong>no. La fascia oraria in cui si r<strong>il</strong>eva la maggiore concentrazione <strong>di</strong> telefonate èquella dalle ore 9.00 alle ore 12.00; <strong>il</strong> giorno <strong>di</strong> maggior traffico telefonico è <strong>il</strong> lunedì.Il call center è <strong>di</strong>mensionato in modo tale da ottenere una risposta dell’operatoreme<strong>di</strong>amente entro un minuto dopo <strong>il</strong> messaggio <strong>di</strong> accoglienza.> via internet all’in<strong>di</strong>rizzo www.apss.tn.it cliccando alla voce “cup on line”, 24 ore su24. Tramite internet è possib<strong>il</strong>e consultare in tempo reale la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità su tutto <strong>il</strong>territorio provinciale delle prestazioni sanitarie del sistema cup trentino e prenotare,<strong>di</strong>s<strong>di</strong>re e consultare i propri appuntamenti con identificazione me<strong>di</strong>ante la tessera“salus card” del servizio sanitario provinciale. Alcune prestazioni specialistiche, qualiad esempio gli esami ra<strong>di</strong>ologici, che per la loro complessità richiedono <strong>il</strong> colloquiocon l’operatore appositamente formato, sono escluse dalla prenotazione on-line. Ilnumero delle prenotazioni via internet <strong>di</strong>rettamente effettuate dai citta<strong>di</strong>ni sono state1.511 nel 2005, 3.374 nel 2006 e circa 10.000 nel 2007.> via fax, inviando l’impegnativa e un proprio recapito telefonico, al numero 0461821807, 24 ore su 24,;> recandosi <strong>di</strong>rettamente nelle se<strong>di</strong> dei <strong>di</strong>stretti sanitari dove sono presenti sportellicup;> recandosi a <strong>Trento</strong> in piazza Fiera 17, al piano terra <strong>di</strong> palazzo Annona, sede dell’anagrafecomunale;> per le visite <strong>di</strong> controllo a breve termine, la prenotazione è eseguita <strong>di</strong>rettamente nellasede dove viene erogata la prima visita e per questo motivo le strutture sanitariesono dotate <strong>di</strong> una postazione con accesso al programma <strong>di</strong> prenotazione. (rc)la: interoperab<strong>il</strong>ità, cioè <strong>il</strong> co<strong>di</strong>cedella strada delle autostrade <strong>di</strong>gitali.Ve<strong>di</strong>amo, con un esempio concreto,come <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> traduce in praticai concetti <strong>di</strong> autostrade <strong>di</strong>gitali, interoperab<strong>il</strong>ità,servizi evoluti. E ve<strong>di</strong>amoperché questo può contribuirea rendere migliore la nostra società.Un tema <strong>di</strong> indubbia r<strong>il</strong>evanza: <strong>il</strong>benessere complessivo dei citta<strong>di</strong>ni,al quale le istituzioni rispondonoin prima battuta con servizi sanitarie socio-assistenziali. Anche questotema ha subito negli ultimi anniun notevole cambiamento <strong>di</strong> prospettiva:non si parla più soltanto<strong>di</strong> paziente o assistito, ma <strong>di</strong> utentee citta<strong>di</strong>no; non si parla più soltanto<strong>di</strong> malattia o <strong>di</strong>sagio sociale, ma<strong>di</strong> salute e bisogni da sod<strong>di</strong>sfare.Un mutamento che pone al centrodelle politiche, e quin<strong>di</strong> delle conseguentiazioni, l’in<strong>di</strong>viduo e le sueesigenze. Un dominio, quello socio-sanitario,sempre più al centrodei progetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitalizzazione dellepubbliche amministrazioni, datol’impatto – in termini <strong>di</strong> aumentataefficacia ed efficienza, qualitàdei servizi e capacità <strong>di</strong> risposta aibisogni dei citta<strong>di</strong>ni – che le nuovetecnologie possono avere quandovengono applicate in tali ambiti.Cosa è stato già fatto nella nostraprovincia?Solo per citare alcuni esempi: <strong>il</strong>centro unico <strong>di</strong> prenotazione on line,che consente <strong>di</strong> prenotare viainternet visite specialistiche, consultandoin tempo reale la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>itàsu tutto <strong>il</strong> territorio provinciale;<strong>il</strong> sistema <strong>di</strong> tele<strong>di</strong>agnostica promossodall’APSS, che mette in comunicazionetra loro i servizi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia<strong>di</strong> tutto <strong>il</strong> territorio, comportandoun miglioramento in termini<strong>di</strong> qualità e velocità del processo;<strong>il</strong> servizio <strong>di</strong> teleassistenza etelesoccorso, coor<strong>di</strong>nato dal ServizioPolitiche Sociali della <strong>Provincia</strong>44 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


e de<strong>di</strong>cato alle persone bisognoseche vivono nelle proprie abitazioni,che consente interventi tempestiviin caso <strong>di</strong> emergenza e consultazionicontinue con personale qualificato.Ma, soprattutto, dove si vuole andare?Punti car<strong>di</strong>ne del percorso intrapresodalla <strong>Provincia</strong> per qualificarsisu questi temi sono la cartella clinicadel citta<strong>di</strong>no (inquadrata nellapiù ampia area della cosiddettaeHealth, ossia l’applicazione dellenuove tecnologie alle funzioni chehanno un impatto sulla salute dellapopolazione) e la cartella sociale informatizzata(che rientra nell’ambitodell’eWelfare). Due contesti che,anche a livello europeo, stanno assumendosempre più importanza inquanto destinati a giocare un ruolocentrale per <strong>il</strong> nostro futuro.La prospettiva promossa sul nostroterritorio è quella <strong>di</strong> rendere interoperab<strong>il</strong>ii due contesti, per creareun sistema <strong>Trentino</strong> capace <strong>di</strong> offrireservizi sempre più innovativi edefficaci, in grado <strong>di</strong> aumentare laqualità della vita delle persone.Per questo, <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> ha avviatoun percorso <strong>di</strong> ammodernamentoche fa dell’innovazione <strong>il</strong> suo pernocentrale e che coinvolge centri<strong>di</strong> ricerca, imprese locali e amministrazioniper con<strong>di</strong>videre conoscenze,capacità realizzative e competenzeistituzionali/guida.Con <strong>il</strong> progetto de<strong>di</strong>cato alla Cartellaclinica del citta<strong>di</strong>no, l’obiettivo èmettere a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> ogni singolole informazioni sanitarie che loriguardano, ossia creare un contenitoreunico che rappresenti la storiasanitaria <strong>di</strong> una persona. In questomodo si favoriscono la continuitàdella cura, la deospedalizzazionee l’assistenza domic<strong>il</strong>iare, la semplificazionedell’accesso ai servizisanitari da parte dei citta<strong>di</strong>ni.Ovviamente, affinché la storia sanitariasia completa ed aggiornata, <strong>il</strong>contenitore deve essere riempito daRivoluzione in ra<strong>di</strong>ologia: i Pacs al posto delle ra<strong>di</strong>ografieIn <strong>Trentino</strong> le vecchie lastre hanno ormai lasciato <strong>il</strong> posto al cosiddetto PACS (PictureArchive & Communication System) un sistema per la esecuzione, archiviazione, comunicazionee con<strong>di</strong>visione in tempo reale delle immagini ra<strong>di</strong>ologiche <strong>di</strong>gitali.Il percorso <strong>di</strong> questa importante rivoluzione, che ha comportato un indubbio miglioramentodell’efficacia e della qualità nell’ambito della ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica, è iniziatonel 2005 ed è stato portato avanti da una commissione inter<strong>di</strong>sciplinare che havisto coinvolto competenze aziendali <strong>di</strong>verse ma tutte in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i per la realizzazionedel nuovo sistema. Dopo una prima fase <strong>di</strong> progettazione ed implementazioneintra-aziendale, una prospettiva <strong>di</strong> estensione plausib<strong>il</strong>e prevedeva l’integrazionedel PACS con i <strong>di</strong>versi sistemi ospedalieri territoriali e successivamente la possib<strong>il</strong>ità<strong>di</strong> accesso a tale sistema da parte <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base, pe<strong>di</strong>atri, case <strong>di</strong> riposo e struttureaccre<strong>di</strong>tate.Il tutto guidato da alcuni principi car<strong>di</strong>ne: la consapevolezza che la mole <strong>di</strong> dati sanitariraccolti ma non con<strong>di</strong>visi, archiviati e custo<strong>di</strong>ti in sistemi sanitari <strong>di</strong>versi, dovesseconfluire in un unico contenitore in cui, mutato l’approccio sanitario, al centro <strong>di</strong> tuttoè più che mai <strong>il</strong> paziente; la necessità <strong>di</strong> garantire una gestione più flessib<strong>il</strong>e, rapida esicura delle immagini e la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> fac<strong>il</strong>itare le consultazioni tra me<strong>di</strong>ci.Con<strong>di</strong>zione necessaria per mettere in pie<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> questo tipo è stata la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità<strong>di</strong> un’adeguata infrastruttura <strong>di</strong> rete, realizzata dalla <strong>Provincia</strong>, che consente<strong>il</strong> trasporto rapido <strong>di</strong> immagini <strong>di</strong> alta qualità e la loro visione in tempo reale.È così possib<strong>il</strong>e, per l’Azienda Sanitaria, ri<strong>di</strong>stribuire i carichi <strong>di</strong> lavoro, abbattere itempi <strong>di</strong> attesa, non lasciare isolati i me<strong>di</strong>ci degli ospedali periferici, rendere più velocela refertazione e quin<strong>di</strong> favorire la tempestività degli interventi necessari. Il tuttoper offrire ai citta<strong>di</strong>ni una sanità <strong>di</strong> elevata qualità.Da fine luglio 2007 tutte le se<strong>di</strong> ospedaliere fanno parte <strong>di</strong> questo sistema <strong>di</strong> tele<strong>di</strong>agnostica,rendendo <strong>il</strong> sistema operativo del <strong>Trentino</strong> uno fra i migliori attivati su tutto <strong>il</strong>territorio nazionale. Il prossimo passo sarà quello <strong>di</strong> collegare fra loro tutti i reparti dellese<strong>di</strong> ospedaliere (gli ambiti prioritari in<strong>di</strong>viduati sono <strong>il</strong> Pronto Soccorso, la TerapiaIntensiva e l’Ortope<strong>di</strong>a) e integrare i <strong>di</strong>fferenti sistemi presenti, sv<strong>il</strong>uppando un’unicainterfaccia per gli operatori che creano referti <strong>di</strong>versi.Inoltre, da gennaio, le vecchie lastre dei pazienti ambulatoriali dell’ospedale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>e dell’ospedale <strong>di</strong> Rovereto sono sostituite da un CD contenente tutte le immaginiprodotte e i relativi referti che possono essere agevolmente consultati grazie ad uncomune computer.<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 45


Telesoccorso e teleassistenza:per superare la frammentazione e <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> risorsepiù fonti, che possono anche operarecon approcci <strong>di</strong>versi, ut<strong>il</strong>izzandostrumenti e metodologie <strong>di</strong>verse.Occorre allora trovare delle regole<strong>di</strong> base che definiscono comedeve essere alimentato tale contenitore,in modo tale che qualsiasitipo <strong>di</strong> informazione, a prescinderedalla tecnologia che l’ha prodotta,una volta depositata nel contenitorepossa essere integrata in uninsieme unico e con<strong>di</strong>viso. Cioè, inuna parola sola, interoperab<strong>il</strong>ità.Un tale sistema deve poi esseresupportato dalla presenza <strong>di</strong> infrastruttureadeguate, che garantiscanola circolazione sicura ed efficientedelle informazioni (dati sanitari,referti e <strong>di</strong>agnostica, immagini,terapie...) e supportino <strong>il</strong> coin-Il progetto finalizzato alla creazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> telesoccorso e teleassistenza in<strong>Trentino</strong> è nato con l’obiettivo <strong>di</strong> creare una rete <strong>di</strong> collegamento tra i servizi offertialla popolazione anziana e le persone in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> frag<strong>il</strong>ità, sperimentando lenuove tecnologie applicate ai servizi sociali. Ne consegue un’innovazione della rete<strong>di</strong> servizi in campo assistenziale, esistenti o in fase <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo, de<strong>di</strong>cati ad anziani e<strong>di</strong>sab<strong>il</strong>i, capace <strong>di</strong> migliorare nel complesso la “qualità territoriale”.Molti gli interventi promossi: si passa da iniziative volte ad informare la popolazionein merito ai nuovi servizi, attraverso una guida cartacea ma anche con la realizzazione<strong>di</strong> una vetrina on-line (virtuale ma fac<strong>il</strong>mente accessib<strong>il</strong>e e comprensib<strong>il</strong>e, ut<strong>il</strong>esia per i citta<strong>di</strong>ni bisognosi <strong>di</strong> assisteva e loro fam<strong>il</strong>iari, sia per gli operatori professionalie volontari dei servizi sociali) allo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> un programma informatico perla gestione amministrativa delle domande <strong>di</strong> interventi socio-assistenziali e la r<strong>il</strong>evazioneinformatica dei servizi prestati a domic<strong>il</strong>io della persona. Ma anche la realizzazione<strong>di</strong> un portale internet centrato sul servizio <strong>di</strong> teleassistenza realizzato, che permette<strong>di</strong> inoltrare con fac<strong>il</strong>ità segnalazioni <strong>di</strong> emergenza e <strong>di</strong> ricevere dalle operatriciperio<strong>di</strong>che telefonate mirate ad instaurare un rapporto <strong>di</strong> conoscenza e fiducia fraerogatori dei servizi e utenza. Il tutto grazie all’installazione <strong>di</strong> un apposito apparecchiocollegato alla rete telefonica 24 ore su 24. Ad oggi, 1.000 sono gli apparecchiinstallati (numero che corrisponde agli utenti del servizio, e 60.000 le chiamate <strong>di</strong> telecontrolloeffettuate).Il portale offre un approccio <strong>di</strong>retto all’utente, sia esso semplice navigatore in cerca<strong>di</strong> informazioni, operatore o supervisore, semplificando al massimo la ricerca delleinformazioni e le interfacce verso i servizi pubblicati. Nella sezione informativa sonoraccolte tutte le informazioni <strong>di</strong> carattere istituzionale quali la presentazione del servizio,i referenti, la normativa vigente in materia, <strong>il</strong> “come fare per …” ed altri ut<strong>il</strong>i riferimenti.volgimento, e quin<strong>di</strong> la connessione,<strong>di</strong> un numero sempre più ampio<strong>di</strong> soggetti che transitano anche inambito sanitario.Un altro fondamentale contenitoreè rappresentato dalla Cartella socialeinformatizzata, finalizzata adotare gli operatori socio assistenzialipresenti sul territorio e la <strong>Provincia</strong>,nel suo ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natoree programmatore delle politichesociali in <strong>Trentino</strong>, <strong>di</strong> strumenti chepermettano da un lato <strong>di</strong> tracciare<strong>il</strong> percorso dei citta<strong>di</strong>ni assisti, dall’altra<strong>di</strong> fare emergere le esigenzedel territorio e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> consentireun’adeguata programmazione perdare a queste esigenze un rispostamirata. Questo presuppone unaarmonizzazione delle competenzeistituzionali oggi spalmate su più livelli,quin<strong>di</strong> in qualche modo inevitab<strong>il</strong>menteframmentate: <strong>il</strong> mondodelle politiche sociali in <strong>Trentino</strong> ècomposto dagli operatori sul territorio,che fanno riferimento ai gran<strong>di</strong>Comuni oppure ai Comprensori ofuture Comunità <strong>di</strong> valle, che a lorovolta si relazionano con la <strong>Provincia</strong>.Quin<strong>di</strong>, una complessità <strong>di</strong> soggetticoinvolti, che implica una faticosaraccolta ed organizzazione deidati.L’obiettivo è quello sì <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzarele modalità <strong>di</strong> erogazione deiservizi sociali, ma contestualmente<strong>di</strong> garantire una libertà d’azionedegli operatori professionisti presentisul territorio e dei <strong>di</strong>versi soggettiinteressati. Anche in questocaso emerge la necessità <strong>di</strong> creareun livello <strong>di</strong> interoperab<strong>il</strong>ità chedefinisca gli standard <strong>di</strong> comunicazionee collaborazione tra attori,strumenti, metodologie <strong>di</strong>versee consenta così un governo delleazioni sul territorio più agevole edefficiente.In questo panorama, la Cartella sociale<strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> un tassello delpiù ampio sistema informativo dellepolitiche sociali (eWelfare) checomprende anche: tutte le inizia-46 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


tive promosse nel campo della domotica;<strong>il</strong> mondo del privato socialee delle cooperative, che spesso eroganoservizi sociali per conto deglienti pubblici e che sempre <strong>di</strong> più lofaranno; i sistemi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento,monitoraggio e valutazione degliattori coinvolti, al fine <strong>di</strong> garantireche chi eroga servizi sociali perconto del pubblico rispetti standard<strong>di</strong> qualità adeguati; una rete <strong>di</strong> cooperazionecon altri attori istituzionali(ed<strong>il</strong>izia pubblica, icef, immigrazione,…);la promozione del b<strong>il</strong>anciosociale fra gli enti pubblicicoinvolti nell’erogazione dei servizi.Tra questi due ambiti è necessariocreare collegamenti anche infrastrutturali,che consentano <strong>di</strong> applicaree <strong>di</strong> monitorare gli standard <strong>di</strong>interoperab<strong>il</strong>ità previsti, e garantirecosì l’efficacia del servizio e la suaqualità. Mettendo in comunicazionele informazioni raccolte in ambitosanitario e sociale, supportandonela cooperazione e l’integrazione,<strong>di</strong>venta poi possib<strong>il</strong>e la progettazionee realizzazione <strong>di</strong> tutta unaserie <strong>di</strong> sevizi evoluti in questi ambitifondamentali della vita <strong>di</strong> ognipersona.La cartella clinica e la cartella socialeinformatizzata <strong>di</strong>ventano cosìstrumenti fondamentali del rapportotra citta<strong>di</strong>no e amministrazione.Strumenti intesi come contenitori<strong>di</strong> integrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti datied informazioni, ut<strong>il</strong>i sia all’amministrazionepubblica in quanto responsab<strong>il</strong>edella programmazione edella governance dei contesti, graziealla <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un cruscottosocio-sanitario che rappresenti intempo reale ed in modo aggiornato<strong>il</strong> panorama esistente sul territorio;sia al citta<strong>di</strong>no, che può così partecipareattivamente alla gestione deipropri bisogni grazie ad un accessosicure ed efficace a tutte le informazioniche lo riguardano. Contenitori,quin<strong>di</strong>, pensati anche a beneficiodei citta<strong>di</strong>ni. Per mettere incomunicazione questi contenitori,occorre organizzare in un unico sistema<strong>di</strong>fferenti applicazioni tra lorocollegate e strumenti eterogenei,favorendone l’integrazione nel rispettodell’autonomia <strong>di</strong> chi operacon tali applicazioni e dei processiorganizzativi che governano i <strong>di</strong>versiambiti. Applicazioni che, adoggi, in parte sono già consolidate,in parte si stanno realizzando, inparte si devono ancora progettare. <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 47


Uno sguardo a due realtàsulle quali poggiala buona amministrazionedel <strong>Trentino</strong>serviziLibro Fon<strong>di</strong>ario e Catasto.Fra passato e futuroLa nascita <strong>di</strong> uno Stato è <strong>di</strong>rettamenteconnessa allo sv<strong>il</strong>uppo dellaburocrazia, alla formazione <strong>di</strong> nuoviistituti e <strong>di</strong> servizi messi a <strong>di</strong>sposizionedei citta<strong>di</strong>ni, e naturalmentealla conseguente introduzione <strong>di</strong>nuove norme regolative.Uno dei servizi più antichi presentiin <strong>Trentino</strong> Alto A<strong>di</strong>ge è quello fornitodal Libro Fon<strong>di</strong>ario, la cui origineviene fatta risalire all’istitutodelle “Landtafeln” operante fin dalXIII secolo in una parte dei territoridella monarchia asburgica, e precisamentenella Boemia, nella Moraviae nella Slesia settentrionale.Si trattava <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina unitariadettata con riguardo all’aspettodell’acquisto della proprietà fon<strong>di</strong>aria,specificamente ispirata al principiopeculiare secondo cui i <strong>di</strong>rittireali immob<strong>il</strong>iari non si acquistanose non a seguito dell’avvenutoespletamento della relativa formalitàpubblicitaria, risolventesi nellafattispecie nell’effettuazione dell’iscrizionein particolari libri pubblicidenominati appunto “tabulae”o “Taflen”.Questa <strong>di</strong>sciplina ha un’importanzafondamentale e porta al riconoscimentoche quanto emerge dal pubblicoregistro è verità incontestab<strong>il</strong>ee che quin<strong>di</strong> l’iscrizione nel registroè destinata a produrre un’efficacia<strong>di</strong> tipo costitutivo.Il sistema venne poi evolvendosigrazie a una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>mentinormativi e or<strong>di</strong>nanze territoriali,come la formazione della PatenteSovrana avvenuta <strong>il</strong> 22 apr<strong>il</strong>e del1794 che portò alla nascita del RegistroPrincipale e segnò <strong>il</strong> momentodell’abbandono dell’impostazionedel sistema su base personale e<strong>il</strong> passaggio a quella a base reale.Un’altra tappa importante avvennenel 1811 quando <strong>il</strong> legislatore delCo<strong>di</strong>ce Universale austriaco estese<strong>il</strong> sistema tavolare all’intero territoriodella monarchia. Questo portòalla progressiva soppressione deglialtri e <strong>di</strong>versi sistemi <strong>di</strong> pubblicitàimmob<strong>il</strong>iare anteriormente vigenti,48 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Le ra<strong>di</strong>ci delle “reti”o<strong>di</strong>erne affondanonell’era asburgica<strong>di</strong> Francesca Pattoncome, per quanto attiene alla realtàdel <strong>Trentino</strong>, <strong>il</strong> sistema dell’archiviazione.Nel 1871 grazie a unalegislazione venne unificata la normativain materia <strong>di</strong> organizzazionee tenuta dei libri fon<strong>di</strong>ari, e inquesto contesto i territori dell’alloraContea Principesca del Tirolo Vorarlberg,<strong>di</strong> cui era all’epoca parteintegrante l’intero attuale territorio<strong>Trentino</strong>, videro l’emanazione dellalegge del 17 marzo 1897 che stab<strong>il</strong>iva<strong>il</strong> loro relativo regolamento.In seguito, dopo la Prima guerramon<strong>di</strong>ale e <strong>il</strong> conseguente passaggiodel territorio del <strong>Trentino</strong> AltoA<strong>di</strong>ge all’Italia, nel 1929 si provvedettea introdurre nell’or<strong>di</strong>namentogiuri<strong>di</strong>co italiano i principi fondamentalidel sistema all’epoca contenutinei paragrafi del Co<strong>di</strong>ce Universaleaustriaco e a coor<strong>di</strong>nare lenorme del corpo normativo tavolarecon quelle dell’or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>coitaliano.L’istituto del Libro fon<strong>di</strong>ario è <strong>di</strong>rettamentecollegato all’istitutodel Catasto fon<strong>di</strong>ario, la cui storiaè legata anch’essa alla monarchiaasburgica. Infatti nel territorio dellanostra regione, come anche in parte<strong>di</strong> altre provincia dell’Italia settentrionale,anch’esse facenti partidel vecchio impero (Belluno, Trieste,ecc…) è tuttora in vigore <strong>il</strong> CatastoFon<strong>di</strong>ario austriaco, istitutocon patente sovrana <strong>di</strong> Francesco Id’Austria del 23 <strong>di</strong>cembre del 1817al fine <strong>di</strong> perequare l’imposta fon<strong>di</strong>aria.Francesco I d’Austria volevacreare un Catasto geometrico particellareper la ripartizione dell’impostafon<strong>di</strong>aria. Per ogni particellasi determinava con valutazioneestimale <strong>di</strong>retta, <strong>il</strong> valore imponib<strong>il</strong>eperpetuo ossia <strong>il</strong> red<strong>di</strong>to nettocon riferimento ad anni <strong>di</strong> produttivitàme<strong>di</strong>a. I lavori <strong>di</strong> formazionedel Catasto particellare geometricoiniziarono così nel 1817 e perduraronofino al 1861. L’efficacia dellalegislazione austriaca venne confermatadalla Direzione Generaledel Catasto <strong>di</strong> Roma, dopo <strong>il</strong> relativopassaggio del <strong>Trentino</strong> Alto A<strong>di</strong>geall’Italia, e quin<strong>di</strong> mantenuta invigore, in funzione della specificitàdel Catasto Fon<strong>di</strong>ario. Dal primoagosto 2004, in attuazione delDecreto legislativo 18 maggio 2001(comma 1 e 4 dell’art. 1), le funzioniamministrative inerenti <strong>il</strong> CatastoFon<strong>di</strong>ario e Urbano sono statedelegate alle Province autonome <strong>di</strong>Bolzano e <strong>Trento</strong>.Servizi offerti dal Catastoe dal Libro Fon<strong>di</strong>arioIl personale del Servizio Catastoe del Libro Fon<strong>di</strong>ario è <strong>di</strong>stribuitoin do<strong>di</strong>ci se<strong>di</strong>. A <strong>Trento</strong> hanno sede,oltre all’Ufficio del Catasto <strong>di</strong><strong>Trento</strong>, gli uffici amministrativi delServizio Catasto, l’Ufficio Geodeticoe l’Ufficio Cartografico.Le competenze degli Uffici del Catastosono:> curano gli adempimenti concernent<strong>il</strong>e attività <strong>di</strong> tenuta e gestionedel Catasto Fon<strong>di</strong>ario edel Catasto Fabbricati;<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 49


curano la registrazione dei decretitavolari e delle note <strong>di</strong> volturanonché la conservazionedelle mappe catastali provvedendoall’approvazione dei tipi<strong>di</strong> frazionamento, all’eventualecollaudo e all’inquadramentonelle mappe stesse;> effettuano le attività <strong>di</strong> controlloe verifica delle denunce <strong>di</strong> variazioniprovvedendo alla definizionedella ren<strong>di</strong>ta catastaledelle unità immob<strong>il</strong>iari e al classamentodei terreni;> assistono l’utenza nell’attività <strong>di</strong>visura e consultazione degli attinonché nella pre<strong>di</strong>sposizionedegli atti tecnici <strong>di</strong> aggiornamento;> collaborano con le competentistrutture e con gli enti locali per<strong>il</strong> perfezionamento delle revisionigenerali degli estimi;> provvedono all’attività certificativasulla base delle risultanzedegli atti catastali nonché al r<strong>il</strong>asciodelle copie autentiche deidocumenti d’archivio.Mentre <strong>il</strong> Servizio del Libro Fon<strong>di</strong>ariosvolge le seguenti attività:> sovrintende all’impianto, al ripristinoe alla tenuta del LibroFon<strong>di</strong>ario;> svolge le funzioni <strong>di</strong> controllo, <strong>di</strong>verifica e <strong>di</strong> ispezione delle attivitàconnesse alla tenuta del LibroFon<strong>di</strong>ario;> cura, in accordo con la strutturacompetente in materia <strong>di</strong> Sistemainformativo elettronico provinciale,la definizione dei programmi<strong>di</strong> informatizzazione deiservizi del Libro Fon<strong>di</strong>ario nelcontesto <strong>di</strong> una coor<strong>di</strong>nata realizzazionedel sistema informatico/informativo.L’Informatizzazione del Libro Fon<strong>di</strong>arioIntervista a Iole Manica e Roberto Revolti, <strong>di</strong>rigenti dei serviziLibro Fon<strong>di</strong>ario e Catasto della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>Verso la fine degli anni ’90, <strong>di</strong> frontea un mondo sempre più automatizzatoha preso vita un nuovo modo<strong>di</strong> registrazione dei dati del LibroFon<strong>di</strong>ario, basato per l’appuntosull’ut<strong>il</strong>izzo delle nuove tecnologie.Per riuscire a comprendere meglio<strong>il</strong> funzionamento del nuovo sistemadel Libro Fon<strong>di</strong>ario, abbiamo incontratola dott.ssa Iole Manica, <strong>di</strong>rigentedel servizio Libro Fon<strong>di</strong>ariodella <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.Potrebbe parlarci del processo d’informatizzazione?In questi ultimi anni <strong>il</strong> sistema delLibro Fon<strong>di</strong>ario ha dato un forteimpulso all’uso delle nuove tecnologie:la Legge Regionale 14 agosto1999 n.4 e <strong>il</strong> successivo regolamento<strong>di</strong> esecuzione costituiscono<strong>il</strong> supporto normativo del progetto<strong>di</strong> informatizzazione del Libro Fon<strong>di</strong>ario,un’idea ambiziosa e <strong>di</strong> portataimponente la cui innovazioneè data dalla traslazione nella retedella complessità del mondo giuri<strong>di</strong>co– tavolare. Si tratta <strong>di</strong> una verae propria “rivoluzione <strong>di</strong>gitale” chesi inserisce in una politica <strong>di</strong> innovazionefinalizzata alla semplificazionedei servizi e al miglioramentodel rapporto tra Pubblica amministrazionee citta<strong>di</strong>no.Come avviene <strong>il</strong> processo <strong>di</strong> informatizzazione?Vengono caricati in un sistema <strong>di</strong>gestione informatizzato i dati presentinei Libri maestri dei do<strong>di</strong>ci ufficitavolari della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.Si riporta solamente la situazioneattuale dell’immob<strong>il</strong>e, successivamentele nuove pratiche verrannoimme<strong>di</strong>atamente informatizzate,perciò si creerà una storia informatizzatainvece che cartacea. I datiche vengono trasportati nel sistema<strong>di</strong> gestione informatizzato devonoessere però controllati uno a uno,si tratta <strong>di</strong> un lavoro minuzioso e <strong>di</strong>conseguenza che necessita <strong>di</strong> tempiabbastanza lunghi.Al termine del processo è previstoun controllo?Si, al termine del processo vienepubblicato un e<strong>di</strong>tto previo un controlloda parte della corte d’appello,e attraverso la nomina <strong>di</strong> un revisoreviene controllato <strong>il</strong> corretto caricamentodei dati.Per sei mesi dopo la pubblicazionedell’e<strong>di</strong>tto vengono r<strong>il</strong>asciate gratuitamenteai proprietari le copiedei dati per <strong>il</strong> controllo. Inoltre nelcaso in cui i proprietari notasserodegli errori, questi verranno corretticon un decreto d’ufficio.50 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Avete riscontrato delle <strong>di</strong>fficoltà?No, <strong>il</strong> lavoro procede molto bene.Devono essere ancora informatizzatisolo alcuni comuni: Tione, Rovereto,Folgaria e sta per essere ultimato<strong>il</strong> caricamento dei libri maestri<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. L’informatizzazionesarà ultimata per <strong>il</strong> 2008. Temo soltantoche l’automatismo possa farperdere <strong>di</strong> vista i principi car<strong>di</strong>nedel nostro istituto. Nel senso che lanuova tecnologia che porta all’uso<strong>di</strong> strumenti lavorativi sempre piùveloci deve riuscire a conc<strong>il</strong>iarsi benecon l’attenzione e la scrupolositàcon cui deve essere svolto <strong>il</strong> lavorodel nostro istituto.Probab<strong>il</strong>mente l’informatizzazionerenderà ancora più efficiente <strong>il</strong>sistema Tavolare (o del Libro Fon<strong>di</strong>ario)rispetto al sistema della trascrizione(o delle Conservatorie) vigentenel resto d’Italia. Quali sonole maggiori <strong>di</strong>fferenze tra i due sistemi?Per almeno tre aspetti <strong>il</strong> sistema Tavolareè più efficace del sistemadella trascrizione:> Innanzitutto, <strong>il</strong> sistema tavolareè un sistema a base tipicamentereale, esso ha riguardo non alle"persone" dei proprietari o deicre<strong>di</strong>tori, bensì sempre e unicamenteall’ "immob<strong>il</strong>e" che formaoggetto dei <strong>di</strong>ritti. Il sistemadella trascrizione (vigentenel resto d’Italia) è a base personale;ciò vuol <strong>di</strong>re che criterio<strong>di</strong> pubblicizzazione degli attiè <strong>il</strong> nome del proprietario delbene immob<strong>il</strong>e. La ricerca deidati nel sistema tavolare è fac<strong>il</strong>itatada strumenti quali: registroreale, schedario proprietari.Pertanto, per conoscere le vicendegiuri<strong>di</strong>che <strong>di</strong> un immob<strong>il</strong>e(chi ne è o ne è stato <strong>il</strong> proprietario,<strong>di</strong> quali ipoteche o servitùsia gravato, ecc.), sarà sufficienteconoscere <strong>il</strong> numero della relativaparticella e quin<strong>di</strong> risalireattraverso <strong>il</strong> registro reale allapartita tavolare che la contiene,venendo così imme<strong>di</strong>atamentea conoscenza <strong>di</strong> tutte le iscrizioniche la riguardano. L’operazionerisulta tanto semplice quantosicura ed esonera l’utente daquelle complesse e poco affidab<strong>il</strong>iricerche condotte partendodal nome del proprietario comeavviene presso le Conservatoriedei registri immob<strong>il</strong>iari del sistemadella trascrizione.> L’efficacia delle iscrizioni al LibroFon<strong>di</strong>ario è costitutiva del<strong>di</strong>ritto. Un soggetto <strong>di</strong>viene proprietariosolo e se è iscritto alTavolare; ad esempio un’ipotecaesiste solo e se è iscritta al Tavolare.Da questo punto <strong>di</strong> vistasi <strong>di</strong>ce che “das Buch hat immerrecht”. La forza della pubblicitàè elevata perché un <strong>di</strong>ritto peresistere deve essere pubblicizzato.Nel sistema della trascrizionel’efficacia della pubblicitàè meno pregnante. Pubblicizzareun atto non significa farlo esistere– perché nel resto d’Italia <strong>il</strong><strong>di</strong>ritto nasce nel momento in cuisi stipula l’atto – ma solamenterenderlo opponib<strong>il</strong>e ai terzi, cioèpoter farlo valere contro chi locontestasse.> Nel sistema della trascrizionegli atti vengono stipulati <strong>di</strong>fronte a un notaio che ha l’obbligo<strong>di</strong> controllare la legalità(<strong>il</strong> rispetto delle norme) e la legittimazione(se quel soggettopuò fare quell’atto); l’atto vienepoi trasmesso alla Conservatoriache non fa alcune controllo<strong>di</strong> questo tipo. Vi è quin<strong>di</strong> ununico controllo. Nel <strong>di</strong>ritto tavolaregli atti autenticati dal notaiouna volta trasmessi al LibroFon<strong>di</strong>ario vengono controllati daun giu<strong>di</strong>ce; vige quin<strong>di</strong> un regime<strong>di</strong> doppio controllo <strong>di</strong> legalitàe legittimazione, che fonda<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 51


un grado <strong>di</strong> sicurezza maggiorerispetto al sistema italiano <strong>di</strong> <strong>di</strong>rittocomune.Essendo l’istituto del Libro Fon<strong>di</strong>ariostrettamente correlato con l’Ufficiodel Catasto, abbiamo incontratol’architetto Roberto Revolti, <strong>di</strong>rigentedel servizio Catasto della<strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.L’ufficio del Catasto quando ha terminato<strong>il</strong> processo d’informatizzazione?Il processo d’informatizzazione delCatasto è terminato nel 2000, perchéè iniziato negli anni ’80 con <strong>il</strong>catasto fon<strong>di</strong>ario e poi negli anni’90 con <strong>il</strong> catasto fabbricati.Qual è <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> maggior contattotra l’istituto del Catasto fon<strong>di</strong>ario e<strong>il</strong> Tavolare?Il Catasto Fon<strong>di</strong>ario è chiamato adassolvere compiti tecnico- fiscali,in or<strong>di</strong>ne alla rivelazione geometricaed estimale e all’in<strong>di</strong>viduazioneparticellare dei beni immob<strong>il</strong>i,mentre <strong>il</strong> Libro Fon<strong>di</strong>ario perseguea sua volta scopi esclusivamente civ<strong>il</strong>istici,in or<strong>di</strong>ne alla costituzione,mo<strong>di</strong>ficazione ed estinzione dei vari<strong>di</strong>ritti reali <strong>di</strong> cui sono oggetto leentità catastali. Per quanto riguarda<strong>il</strong> Catasto, tutti i cambiamentinelle persone dei proprietari <strong>di</strong> unimmob<strong>il</strong>e, sia per atto tra vivi persuccessione o per atto giu<strong>di</strong>ziaro,vengono iscritti negli operati catastalisolamente in seguito a decretotavolare. Inoltre <strong>il</strong> Catasto si occupadei cambiamenti nello stato enegli estimi dei terreni, che vengonoaccertati ed eseguiti sia su propriainiziativa che su richiesta degliinteressati.Come si procede alla creazione <strong>di</strong>una nuova mappa?Fino al 1969, gli uffici del Catastooperavano delle revisioni quinquennali(lustrazioni) dello statodei terreni, per accertare le variazioni<strong>di</strong> configurazione e <strong>di</strong> superficiedelle particelle (per costruzione<strong>di</strong> opere pubbliche, <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici,ecc.) e le variazioni relative allequalità <strong>di</strong> coltura e classi <strong>di</strong> meritodelle stesse. Ma i cambiamentiverificatosi nello stato dei terreniper effetto dell’avvenuta e<strong>di</strong>ficazione,nonché <strong>di</strong> nuove <strong>di</strong>sposizion<strong>il</strong>egislative provinciali in materia <strong>di</strong>espropriazione per causa <strong>di</strong> pubblicaut<strong>il</strong>ità, gli uffici del Catasto nonhanno più provveduto a effettuarele consuete lustrazioni, operandoin campagna soltanto revisioni dellecolture, r<strong>il</strong>ievi dei fabbricati rurali,collau<strong>di</strong> dei tipi <strong>di</strong> frazionamento,e ancora accertamenti <strong>di</strong> errorimateriali e verifiche straor<strong>di</strong>narie<strong>di</strong> confini. Lasciando quin<strong>di</strong> all’iniziativadei proprietari l’introduzionenelle mappe catastali delle nuovecostruzioni urbane e agli Entipubblici l’aggiornamento mappaleriguardante le opere da loro realizzate,approntando allo scopo regolaritipi <strong>di</strong> frazionamento e provocandol’emanazione dei relativi decretitavolari.Quali aree recentemente sono stateassoggettate a nuove r<strong>il</strong>evazionicatastali?Negli anni novanta l’amministrazionecatastale ha dato <strong>il</strong> via a un programma<strong>di</strong> rifacimento della cartografiarelativamente a determinatezone del territorio con lo scopo <strong>di</strong>adeguarne la qualità alla situazionereale. Di norma <strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento interessai nuclei urbani e le zone <strong>di</strong>espansione; aree nelle quali la precisionedei punti <strong>di</strong> confine rivesteun notevole valore fon<strong>di</strong>ario.Fino a oggi 46 Comuni catastali sonostati interessati dalla formazionedella cartografia numerica, attualmentein 18 <strong>di</strong> essi i lavori sono ancorain corso. 52 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Passaggio “storico”lo scorso 14 novembreche sancisce<strong>il</strong> controllo locale su unafonte <strong>di</strong> energia rinnovab<strong>il</strong>e<strong>di</strong> r<strong>il</strong>evanza strategicaCentrale <strong>di</strong> Caoria Vanoi.energiaLe centrali idroelettricheal <strong>Trentino</strong><strong>di</strong> Marco PontoniDue accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> grande importanzasono stati siglati in chiusura del2007 fra Dolomiti Energia spa, Enele E<strong>di</strong>son. Attraverso questo passaggioin <strong>Trentino</strong> sono nate due“Newco” alle quali Enel e E<strong>di</strong>sonhanno conferito tutti gli impianti <strong>di</strong>produzione <strong>di</strong> energia idroelettricapresenti nel nostro territorio: Dolomitienergia ha la maggioranza assolutadel capitale delle nuove società.L’energia prodotta dalle centralicomprese nell’accordo – pocomeno <strong>di</strong> una trentina – è dai 3 ai 4m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> <strong>di</strong> K<strong>il</strong>owatt ora. Alla nuovasocietà Enel Rete Gas si è impegnataa cedere anche <strong>il</strong> 100 per centodel capitale <strong>di</strong> Avisio Energia, chefornisce gas naturale a 32 Comunidel <strong>Trentino</strong>. La Giunta provincialeinfine ha approvato un emendamentoalla Finanziaria contenentela proroga delle concessioni –per 10 anni – vincolata al rispetto <strong>di</strong>una serie <strong>di</strong> obblighi (previsto fral’altro un aumento consistente deicanoni, parte del quale verrà riversatosui Comuni).Un momento lungamente attesoDiffic<strong>il</strong>e trattenersi dal definire“epocale” <strong>il</strong> momento vissutocon una duplice firma che ha vistocoinvolta la società Dolomiti Energiaspa e i due colossi dell’energiaitaliana, Enel e E<strong>di</strong>son. Con questiaccor<strong>di</strong>, siglati in due se<strong>di</strong> separate,si è chiuso da un lato, sul pianopratico oltre che su quello giuri<strong>di</strong>co,<strong>il</strong> contenzioso apertosi ancoranel 1999 all’epoca della liberalizzazionedel mercato dell’energia, masi è inaugurata al tempo stesso unanuova fase, da cui è lecito attendersisv<strong>il</strong>uppi importanti per <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>,nel contesto non solo nazionalema europeo. Un momento lungamenteatteso, insomma, quello dellaconclusione della delicata operazioneche vede al centro la societàDolomiti Energia spa, nata nel 2001per impulso della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e <strong>di</strong> Tecnofin, all’epocadell’avvio delle prime trattati-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 53


ve con l’Enel per l’acquisizione degliimpianti idroelettrici in <strong>Trentino</strong>.Azionista <strong>di</strong> riferimento (con <strong>il</strong>28 per cento delle quote) è appuntoTecnofin Trentina: quote r<strong>il</strong>evantisono poi <strong>di</strong> <strong>Trentino</strong> Servizi e delleaziende municipalizzate, che assiemene detengono la maggioranzaassoluta.Partiamo dall’accordo con Enel,primo produttore nazionale conun’enorme esperienza maturata nelsettore: esso interessa una ventina<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> derivazioni idroelettrichee sette piccole derivazioni (inferioriai 3 MW <strong>di</strong> potenza), con un personaletotale <strong>di</strong> un centinaio <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti.Gli impianti interessatisono quelli <strong>di</strong> grande derivazione<strong>di</strong> Boazzo, Cimego, Storo, Cogolo,Malga Mare, Predazzo, Stramentizzo-SanFloriano, Bussolengo-Chievo,Val Noana, Costabrunella, Grigno,Carzano, Nembia, Santa Massenza,Torbole, Ala, Prà da Stua,Avio, Riva-Ponale, e <strong>di</strong> piccola derivazione<strong>di</strong> La Rocca, Dro, Fies, Fontanedo,Ponte Cornicchio, Pozzena,San Mauro.Anche l’accordo firmato con E<strong>di</strong>sondà vita ad una società <strong>di</strong> cui DolomitiEnergia ha la maggioranza assolutadelle quote <strong>di</strong> capitale. Lecentrali interessate in questo casosono 3: Santa Giustina-Taio, Mezzocoronae Pozzolago.Dall’operazione però ci si attendonoconseguenze positive anchein senso più ampio, sul versantetecnologico, dell’acquisizionedel know how tecnico e soprattuttodelle competenze necessarie permuoversi sul mercato internazionaledell’energia.Chiusi i contenziosi con l’Europae lo Stato italianoVe<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> riep<strong>il</strong>ogare brevemente<strong>il</strong> complesso percorso giuri<strong>di</strong>co cheha portato alla duplice firma, aventeper oggetto a sua volta due contenziosi:uno nei confronti dell’Europae uno nei confronti dello Statoitaliano. Senza riandare alle originidell’industria idroelettrica in <strong>Trentino</strong>,che com’è noto ha cambiatora<strong>di</strong>calmente <strong>il</strong> volto <strong>di</strong> tante nostrevalli nonché le vicende <strong>di</strong> migliaia<strong>di</strong> persone in un modo o nell’altrolegate a questo nuovo business,dobbiamo richiamare quantomenole norme <strong>di</strong> attuazione delloStatuto <strong>di</strong> Autonomia varate nel’99 nel contesto della creazione delmercato dell’energia in Italia, con <strong>il</strong>cosiddetto “decreto Bersani”.L’Unione europea sollevò nei confrontidella norma <strong>di</strong> attuazione statutariae quin<strong>di</strong> dell’Italia una procedura<strong>di</strong> infrazione poi allargataTralicci nella zona industriale a nord <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.nel 2002 allo stesso decreto “Bersani”e a numerosi Stati europei,avente come oggetto la preferenzaaccordata ai concessionari uscenti(in <strong>Trentino</strong> anche agli enti locali)nelle procedure <strong>di</strong> gara per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>asciodelle concessioni delle gran<strong>di</strong>derivazioni <strong>di</strong> acque pubbliche perla gestione degli impianti <strong>di</strong> produzionedell’energia idroelettrica.Questa vertenza si è chiusa nel giugno2007 con l’archiviazione, dopoche lo Stato italiano aveva provvedutoa “correggere” <strong>il</strong> decreto Bersani(nel 2005, con la legge finanziariaper <strong>il</strong> 2006) e quin<strong>di</strong> anche lanorma <strong>di</strong> attuazione per <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>-54 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Centrale E<strong>di</strong>son d Mezzocorona.Alto A<strong>di</strong>ge (nel 2006 con <strong>il</strong> decretolegislativo n. 289), sulla base peròdelle proposte della Commissionedei 12.Nel frattempo era sorta ancheun’altra controversia, <strong>di</strong> natura costituzionale,posta questa volta dalGoverno italiano contro le normeprovinciali emanate dal 2000 in poi.La nuova norma <strong>di</strong> attuazione, <strong>il</strong> giàricordato decreto legislativo 289 del7 novembre 2006, ha chiarito anchequesta seconda questione: la normastab<strong>il</strong>isce infatti definitivamentequali siano i poteri legislativi edesecutivi della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><strong>di</strong> <strong>Trento</strong> in materia <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> concessioniidroelettriche.Il contenzioso costituzionale si èchiuso infine lo scorso settembrecon la rinuncia ai ricorsi sia da partedel Governo sia da parte della<strong>Provincia</strong> tenendo conto che nelfrattempo, con legge nazionaledel febbraio 2007, era stato stab<strong>il</strong>itoche le norme statali in materia<strong>di</strong> concessioni idroelettriche non siapplicano al <strong>Trentino</strong>-Alto A<strong>di</strong>ge.Il percorso è stato come si vedepiuttosto accidentato. Gli accor<strong>di</strong>siglati prefigurano quin<strong>di</strong> una modalitànuova <strong>di</strong> <strong>di</strong>rimere tali questioni,con un approccio collaborativofra soggetti economici e istituzional<strong>il</strong>ocali e nazionali, anzichéconflittuale e riven<strong>di</strong>cativo. Le nuovesocietà costituite con Enel e conE<strong>di</strong>son consentono al <strong>Trentino</strong> <strong>di</strong> r<strong>il</strong>evaree gestire attività <strong>di</strong> primariaimportanza in un’ottica <strong>di</strong> mercato,non localistica, tesa ad esaltarele sinergie fra i <strong>di</strong>versi partner.Rafforzano inoltre <strong>il</strong> sistema delleaziende pubbliche locali che gestisconoi servizi pubblici <strong>di</strong> r<strong>il</strong>evanzaimpren<strong>di</strong>toriale e che potrannoora accelerare i processi <strong>di</strong> aggregazioneper definire da una posizionepiù solida le più convenientialleanze con i gran<strong>di</strong> sistemi chestanno sorgendo in Nord Italia.I benefici per <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>Ovviamente per <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> i beneficiattesi sono molti. Innanzitutto,le due società andranno a gestireun business potenzialmente moltored<strong>di</strong>tizio, versando le imposteequivalenti nel territorio provinciale,con ovvie ricadute per <strong>il</strong> b<strong>il</strong>anciodella <strong>Provincia</strong>. I concessionariverseranno inoltre alla <strong>Provincia</strong>un canone aggiuntivo, del quale inparte, come abbiamo detto, beneficerannogli enti locali. A questoproposito ricor<strong>di</strong>amo che la Giuntaprovinciale ha varato una norma –inserita in Finanziaria – che prorogale concessioni per 10 anni e cheimpegna le nuove società nonchégli altri soggetti gestori <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>derivazioni, che sono già controllatida enti locali come ACSM Primiero,Primiero Energia, <strong>Trentino</strong>Servizi e AGSM Verona, al rispetto<strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> obblighi relativialla tutela ambientale e a significativiinterventi manutentivi sulleopere idrauliche e sugli impianti.Ciò <strong>di</strong>fferenziandosi rispetto alla<strong>di</strong>sciplina transitoria adottata in sedenazionale, che ha previsto unaproroga decennale per i concessionariuscenti, con vincoli e obblighi<strong>di</strong>versi e <strong>di</strong> assai minore entità siadal punto <strong>di</strong> vista finanziario cheda quello della tutela ambientale,del paesaggio nonché degli investimenti.Il ra<strong>di</strong>camento e, a regime, <strong>il</strong> controllolocale delle Società concessionariecomporterà anche altri benefici,in brevissima sintesi:la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> definire modalità <strong>di</strong>gestione più consone agli interessidelle comunità locali;la possib<strong>il</strong>ità che le nuove societàsv<strong>il</strong>uppino anche nuove attività in<strong>Trentino</strong> e fuori del <strong>Trentino</strong>;la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppare attività<strong>di</strong> ricerca legate a questa importanterisorsa <strong>di</strong> energia rinnovab<strong>il</strong>ee nel quadro più generale degli impegniassunti nelle se<strong>di</strong> internazionaliper la riduzione delle emissioni<strong>di</strong> gas serra;la chiusura definitiva dei contenziosigiuri<strong>di</strong>ci in materia <strong>di</strong> energiaprodotta dalle centrali trentina,con la contestuale apertura <strong>di</strong> nuoviscenari. <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 55


sportPParlare <strong>di</strong> neve, <strong>di</strong> sci, <strong>di</strong> piste…ora? Certo, per qualche riflessionesulla stagione ancora pienamenteattiva, con particolare attenzioneal variegato mondo che fa dellosport invernale la propria professione,come i maestri <strong>di</strong> sci.Turismo-neveÈ dell’autunno scorso l’Assembleaannuale del Collegio dei Maestri<strong>di</strong> Sci del <strong>Trentino</strong>, buona occasioneper alcuni approfon<strong>di</strong>menti cheaggiorniamo ad oggi durante unaschietta intervista con <strong>il</strong> Presidentedel Collegio, Luciano Maturi.Anzitutto abbiamo già qualche in<strong>di</strong>cazionesulla prima parte dellaSciare in <strong>Trentino</strong>,sciare sicuristagione sciistica. In “Monitur” (organo<strong>di</strong> informazione dell’Osservatorio<strong>Provincia</strong>le per <strong>il</strong> Turismo) nelnumero del gennaio 2008 si riportanoi risultati <strong>di</strong> un’indagine recente,con una buona conclusione:“L’avvio<strong>di</strong> questo inverno è considerato miglioredello scorso anno”. Grandesod<strong>di</strong>sfazione è espressa dagli operatori<strong>di</strong> settore, soprattutto con riferimentoagli ambiti turistici “conforte prodotto neve”, come Fiemmee Fassa, Rendena e Campiglio, Valle<strong>di</strong> Sole, Paganella, Primiero. Anchele prenotazioni per <strong>il</strong> primo trimestre2008 sono registrate sui livellidello scorso anno o più elevati.Chie<strong>di</strong>amo a Luciano Maturi comevede – dal suo osservatorio priv<strong>il</strong>egiato– lo stato <strong>di</strong> salute del “turismo-neve”in <strong>Trentino</strong>:“Ci manteniamosu un buon livello, ma cisono segnali <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento. Unpunto base: non c’è proporzionepositiva tra gli investimenti e i rientrieconomici; la stagione dello sciha troppi perio<strong>di</strong> vuoti, con parte<strong>di</strong> clientela attirata su ‘pacchetti abasso costo’ che rischiano <strong>di</strong> creareun ambiente turistico <strong>di</strong> scarso prof<strong>il</strong>o,con conseguente per<strong>di</strong>ta dellabuona clientela”.È lo stesso approccio critico, eppurpropositivo, che appare dall’indaginedell’Osservatorio <strong>Provincia</strong>le,dove tuttavia gli elementi ne-56 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


La parola ai maestri <strong>di</strong> scie all’Osservatorioprovinciale per <strong>il</strong> turismoIl presidente del Collegio Maestri <strong>di</strong> Sci, Luciano Maturi.<strong>di</strong> Franco Sandrigativi sono meno accentuati rispettoad anni precedenti:“In particolare,gli intervistati evidenziano l’efficaciadella comunicazione circa lostato delle piste e sulla sciab<strong>il</strong>ità e<strong>il</strong> buon lavoro <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong>rettoalla domanda”. Quanto ai “pacchettia basso costo”, si precisa che“le testimonianze sulla scarsa capacità<strong>di</strong> spesa degli ospiti risultanoquest’anno più contenute”.Non solo neveParlando con <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettore dell’Osservatorio<strong>Provincia</strong>le per <strong>il</strong> Turismo,Gianfranco Betta, riceviamo un altroimportante spunto <strong>di</strong> riflessione,quando <strong>di</strong>ce: “Attenzione, nontutti coloro che vengono in <strong>Trentino</strong>d’inverno lo fanno per sciare o soloper sciare: apprezzano in primoluogo ‘l’effetto paese’ e amano sentirsi‘residenti fra i residenti’, fruendodelle molte opportunità territoriali”.La risposta non può che essereuna complessiva strategia, coninterazioni fra tutti i soggetti operantisul territorio.Lo conferma anche Luciano Maturi:“In <strong>Trentino</strong>, ma non solo, c’è latendenza a pensare ciascuno persè, senza cercare le buone intese.Istituzioni pubbliche, associazionidegli albergatori, impiantisti, maestri<strong>di</strong> sci, operatori sociali e culturali…dovrebbero coor<strong>di</strong>nare le loroattività per renderle meno costose epiù efficaci, attraverso collegamentidurante tutto l’arco dell’anno”.Su prospettive più ampie GianfrancoBetta afferma: “Il ciclo <strong>di</strong> vitadello sci è nella fase <strong>di</strong> maturità.Scia sempre meno gente. L’attrazione<strong>di</strong> mete balneari, anche nel periodoinvernale, è in costante crescitarispetto alle settimane bianche”.È una prospettiva pesante,che comunque può essere mitigatae anche sovvertita da un’offerta turisticapiù <strong>di</strong>versificata e <strong>di</strong> qualità.Sciare bene – Sciare sicuriI Maestri <strong>di</strong> sci in <strong>Trentino</strong> sono oltre2.100 e le Scuole <strong>di</strong> sci sul territorioprovinciale sono 45. Perio<strong>di</strong>camentenasce <strong>di</strong>battito sul ruolo <strong>di</strong>questa compagine <strong>di</strong> professionistidella neve, anche in funzione dellasicurezza.“Anzitutto una premessa – <strong>di</strong>ceMaturi –. In collaborazione con la<strong>Provincia</strong>, ormai da anni miriamoall’obiettivo <strong>di</strong> creare <strong>il</strong> ‘professionistaMaestro <strong>di</strong> sci’, che sia figuracompleta, selezionata con rigoree culturalmente preparata; un professionistache sia “testimone” dellebellezze turistiche e culturali del<strong>Trentino</strong> e che sia ‘buon maestro’anche per i comportamenti sulle piste”.Ogni anno si ripetono incidenti, talvoltaanche gravi. È ancora cocentee incancellab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> dramma dellaragazza che l’8 febbraio scorsoha chiuso la sua vita su una pistadel <strong>Trentino</strong>. “Le regole ci sono– ricorda Luciano Maturi – ma devonoessere conosciute e fatte osservare.Fondamentale è l’informazione,purchè sia precisa e finalizzata.I drammatici episo<strong>di</strong> passati erecenti (Tonale, Andalo, S.Martino)secondo me sono stati annunciati eanalizzati in maniera troppo rapida,come fatti <strong>di</strong> cronaca, senza quegliapprofon<strong>di</strong>menti che creino mentalitànuova e comportamenti corretti.Le piste da sci non sono luoghi<strong>di</strong> pericolo. Gli sci – come la bicicletta,<strong>il</strong> nuoto e <strong>il</strong> mare, la roccia,la vela, i viaggi all’estero, ecc. – sonooccasione <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento, se si<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 57


osservano fac<strong>il</strong>i regole. Sciare deverestare un grande piacere!”.Il coraggio del nuovoSu questi temi è ut<strong>il</strong>e qualche citazione<strong>di</strong> una lunga conversazionecon i protagonisti <strong>di</strong> un progettonuovo: da due stagioni è operativoin Paganella un gruppo <strong>di</strong> Maestri<strong>di</strong> sci fatto <strong>di</strong> giovani e con ideegiovani, significativamente convergentisu quanto affermato sopra.“Questa associazione è sorta perdare alle nostra professione unaforte carica <strong>di</strong> innovazione e <strong>di</strong>qualità. L’essere un gruppo formatosolo <strong>di</strong> giovani, pur con alle spalleesperienza pluriennale e tutti exatletiFisi, fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> rapporto tra noi,l’organizzazione e la <strong>di</strong>dattica”.Durante la chiacchierata si ritorna<strong>di</strong> continuo su concetti come passione,qualità dell’insegnamento,attenzione ai singoli, voglia <strong>di</strong> novità.“I nostri allenatori da agonisti epoi gli istruttori dei corsi, gli anni<strong>di</strong> esperienza sulle piste accantoai ‘vecchi’ maestri… ci hanno datovolontà per fare da soli. Da soli, manon in contrapposizione con altreesperienze, anzi pronti ad accettarecritiche, purchè <strong>di</strong>rette a creare offerte<strong>di</strong> qualità”.Idee e concretezza. Questi ragazzihanno da subito fatto un scelta <strong>di</strong>sicura efficacia: le lezioni sono rivolteo a singoli o a gruppi con unmassimo <strong>di</strong> 5 persone. “Rispettiamole idee <strong>di</strong> altre scuole, ma su questointen<strong>di</strong>amo impostare la nostra <strong>di</strong>dattica:mai oltre 5 per gruppo. Riteniamoche sia una questione <strong>di</strong>qualità, <strong>di</strong> più fac<strong>il</strong>e rapporto con lesingole persone, <strong>di</strong> efficacia nell’insegnamento,<strong>di</strong> sicurezza”. E si <strong>di</strong>scutesul come armonizzare l’aspettoeconomico con la qualità dell’insegnamento,come inserire questolavoro nelle attività promozionalidel turismo, come creare rete tra <strong>il</strong>molti operatori della zona.Riportiamo altre affermazioni: “Icorsi per maestri <strong>di</strong> sci in <strong>Trentino</strong>garantiscono gli aspetti tecnici, mameno l’aspetto <strong>di</strong>dattico” – “Ha ragioneLuciano Maturi quando <strong>di</strong>ceche <strong>il</strong> nostro turismo tiene, mache va <strong>di</strong>feso dal pericolo <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mentocon un’offerta <strong>di</strong> qualità e<strong>di</strong>versificata” – “Abbiamo incominciatocon qualche apprensione. Dopoun anno la gente che viene danoi è molto aumentata, dunque lastrada è giusta, solo migliorab<strong>il</strong>econ gradualità” – “Bene quantofa la <strong>Provincia</strong> per la promozionedel turismo. Resta da creare sullesingole aree un effettivo coinvolgimento<strong>di</strong> tutti gli operatori turisticiper <strong>il</strong> consolidamento e <strong>il</strong> r<strong>il</strong>anciodel turismo, ascoltando anche i giovani”.La conversazione va sul tema dellasicurezza. Uno <strong>di</strong> questi maestriche aveva seguito pur da lontano larecente <strong>di</strong>sgrazia sulla pista Gaggiadella Paganella, commenta: “Ètriste e incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e che una ragazzavenga in <strong>Trentino</strong> per godersi giornate<strong>di</strong> neve, <strong>di</strong> sole, <strong>di</strong> allegria e,invece, finisca così! Dobbiamo fare<strong>di</strong> più e meglio, tutti, perché losci resti una festa”. E per ‘tutti’ intendonoquelli che hanno responsab<strong>il</strong>itàdelle piste o vantaggi daesse: impiantisti, addetti alla sicurezza,forze dell’or<strong>di</strong>ne, vig<strong>il</strong>i urbani,maestri <strong>di</strong> sci, accompagnatori,genitori; ma anche amministrazionicomunali, soggetti dell’economia,ecc. “Azioni comuni, anzituttoper un’informazione martellante,che entri nelle teste e crei ‘culturadel rispetto per sé e per gli altri’,e nello stesso tempo per interveniree interrompere i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> sciarepericolosi”. Questi giovani mettonoin evidenza che la loro sceltadella qualità, del piccolo gruppo,del rapporto <strong>di</strong>dattico è certamentefinalizzata anche a uno sport sicuro:“Il nostro obiettivo non è certoorientato all’agonismo. Ten<strong>di</strong>amofar sciare bene e sciare bene è base<strong>di</strong> sicurezza”.Dunque un buon segnale <strong>di</strong> ariagiovane e <strong>di</strong> creatività. 58 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


Riproduzione <strong>di</strong> stampa. Il cieco suonatore <strong>di</strong> violino.(Stampa su carta albuminata da lastra alla gelatina-sali d’argento)Una pioniera nella storia<strong>di</strong> un’arte che nell’800muoveva i primi passi.Uno sguardoad una professioneche fu anche veicolo<strong>di</strong> emancipazionepersonaggiSSi è spesso sottolineato giustamenteche negli anni in cui si assistetteallo sv<strong>il</strong>uppo della fotografia, lasituazione culturale e sociale delledonne era tale da rendere loro <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>el’accesso alle principali attivitàartistiche professionali. Pocheartiste riusciranno a emergere nellaseconda metà dell’Ottocento, eancora meno saranno le fotografe.Oltre alla con<strong>di</strong>zione culturalmentesvantaggiata delle donne, occorretenere presente che la fotografia,negli anni del collo<strong>di</strong>o umido,richiedeva precise competenzenon solo artistiche ma soprattuttochimiche. Le macchine erano pesanti,le attrezzature complesse, iLe prime donne fotografee Caterina Unterveger<strong>di</strong> Gigliola Foschisolventi chimici per lo sv<strong>il</strong>uppo pericolosie <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i da maneggiare.Per <strong>di</strong> più occorreva spostarsi semprecon un’ingombrante cameraoscura portat<strong>il</strong>e (quale, ad esempio,quella perfezionata da GiovanniBattista Unterveger). Solo apartire dal 1871 le nuove lastre allagelatina-bromuro d’argento, graziealla loro praticità, soppiantarono <strong>il</strong>collo<strong>di</strong>o con tutta la sua complessitàd’uso: un’innovazione che in teoriaavrebbe potuto permettere alledonne un più fac<strong>il</strong>e accesso allaprofessione. Ma all’epoca tale professionerichiedeva anche l’apertura<strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o, con quel che neconseguiva: capacità impren<strong>di</strong>toriale,possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> investimentoeconomico… Tutte con<strong>di</strong>zioni cheinevitab<strong>il</strong>mente rendevano <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e,per non <strong>di</strong>re impossib<strong>il</strong>e l’emergere<strong>di</strong> donne fotografe come professionistedotate <strong>di</strong> una loro visib<strong>il</strong>itàe autonomia.Oltretutto bisogna ricordare che,nella seconda metà dell’Ottocento,lo statuto della fotografia nonera ancora ben definito, tanto darendere <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e la sua collocazione:fra le arti o fra le tecniche? Ebbene,la propensione generale eraquella <strong>di</strong> vedere in essa una praticanon tanto artistica, quanto industrialeo artigianale. Non tutti ovviamenteerano d’accordo. E infat-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 59


Cane accucciato. (Stampa su carta ad emulsione da lastra alla gelatina-sali d’argento)ti, già nel 1852 Gustave Le Grayprotestava: “Mi auguro che la fotografiainvece <strong>di</strong> ricadere nell’ambitoindustriale o del commercio,rientri piuttosto in quello artistico.Qui è <strong>il</strong> suo unico vero posto.”Ma Le Gray rappresenta un’eccezione.E in ogni caso lui operavain Francia, dove la situazioneartistica e sociale era decisamentepiù avanzata rispetto all’Italia oall’Impero austro-ungarico. Infattiin questi due Paesi – vale a <strong>di</strong>requelli in cui si trovò a vivere e lavorarela nostra Caterina Unterveger– la fotografia continuava a esseresostanzialmente intesa comeun me<strong>di</strong>um artigianale, adatto perdocumentare la realtà e riprodurrein modo efficace le opere d’arte.Poco propensi a lanciarsi in originaliavventure creative e st<strong>il</strong>istiche,i fotografi italiani e austro-ungaricierano in larga maggioranzaimpegnati a svolgere con perizia<strong>il</strong> loro mestiere. Più che seguire lecorrenti artistiche europee cercavano<strong>di</strong> tenersi sempre aggiornatiin merito alle innovazioni tecnicheche si susseguivano con grande rapi<strong>di</strong>tà.Invece <strong>di</strong> affannarsi a creareimmagini originali e quin<strong>di</strong> benriconoscib<strong>il</strong>i grazie a particolari cifrest<strong>il</strong>istiche autoriali, apparivanopiù prosaicamente de<strong>di</strong>ti a costruireun archivio <strong>di</strong> buone fotografieadatte per la ven<strong>di</strong>ta, come <strong>di</strong>mostranoi gran<strong>di</strong> atelier fotograficiche si aprirono in tutta la Penisola,compreso quello degli Unterveger<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. In tali atelier lavoravanoallievi e <strong>di</strong>pendenti abituati aseguire i precetti tecnici ed esteticidel fondatore con una cura tale darendere spesso <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e una chiara<strong>di</strong>stinzione dei <strong>di</strong>versi contributi.In sintonia con la cultura positivistadell’Ottocento, la fotografiaveniva ut<strong>il</strong>izzata e apprezzata comeuno strumento capace <strong>di</strong> documentareopere d’arte, monumenti,paesaggi naturali, con maggiorveri<strong>di</strong>cità e minor costo e rispettoall’opera dei pittori e degli incisoriche in precedenza si erano cimentatisu quegli stessi temi. Questefotografie documentarie richiedevano,<strong>di</strong> conseguenza, l’adozione<strong>di</strong> precise regole visive, così daevitare deformazioni prospetticheo “bizzarrie” estetiche o espressive:la <strong>di</strong>stanza tra <strong>il</strong> fotografo e <strong>il</strong>monumento doveva risultare all’incirca<strong>il</strong> doppio dell’altezza dellostesso; le linee non dovevano essereoblique o cadenti; le vedute panoramichemai troppo elevate, cosìda mantenersi in sintonia con i co<strong>di</strong>cirappresentativi dell’epoca. E60 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


così via. In un sim<strong>il</strong>e contesto – dove<strong>il</strong> nome <strong>di</strong> un fotografo emergevasoprattutto grazie alla sua capacitàtecnica e al numero <strong>di</strong> immaginiben eseguite che arricchivano<strong>il</strong> suo catalogo – quale poteva esseredunque <strong>il</strong> ruolo delle donne?Se, come ricordavamo prima, risultavapraticamente impossib<strong>il</strong>e peruna donna l’apertura <strong>di</strong> un proprioautonomo atelier fotografico,Riproduzione <strong>di</strong> stampa. Caino e Abele.(Stampa su carta albuminata da lastra alla gelatina-sali d’argento)questo non significava però che lefosse precluso l’accesso alla praticadella fotografia. Tutt’altro. La situazioneartigianale e da piccolaimpresa famigliare degli atelier risultavainfatti perfetta per l’inserimentodelle donne in vesti <strong>di</strong> comprimarie,come appunto accadràanche a Caterina Unterveger, sorelladel celebre Giovanni Battista,pioniere della fotografia trentina.E <strong>il</strong> suo non è certo un casoisolato. Ecco solo qualche esempioal riguardo.Fox Talbot – lo stu<strong>di</strong>oso e scienziatoinglese che mise a punto <strong>il</strong> processofotografico positivo-negativo,e pubblicò <strong>il</strong> celebre libro ThePenc<strong>il</strong> of Nature – stampava e facevariprese fotografiche assiemealla moglie Constance. Mentre Disdéri,<strong>il</strong> famoso inventore della cartede visite, lavorò sempre in strettacollaborazione con la moglie Elisabeth.In <strong>Trentino</strong>, come sottolinea KatiaMalatesta (1), troviamo tra le primedonne impegnate nell’arte deldagherrotipo, Elisabetta Brosy, moglie<strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nand Brosy, che fu maestro<strong>di</strong> Giovanni Battista Unterveger.L’attività del fotografo roveretanoLuigi Chiesura (1864-1913)fu, dopo la sua morte, proseguitadalla vedova. Mentre GiuseppeBrunner (1871-1951), già appren<strong>di</strong>stadello stu<strong>di</strong>o Unterveger, venneaffiancato dalla figliastra Alice.A M<strong>il</strong>ano, Carlotta Rovelli – moglie<strong>di</strong> Giovan Battista Garzini,proprietario dal 1863 <strong>di</strong> uno deipiù promettenti stu<strong>di</strong> fotograficim<strong>il</strong>anesi – <strong>di</strong>rigeva lo stu<strong>di</strong>o, tenevai contatti con i clienti, preparavasv<strong>il</strong>uppatori, viraggi, emulsionie soprattutto eseguiva lei stessale operazioni <strong>di</strong> ripresa durante leprolungate assenze del marito (2).Rimasta vedova a soli trentacinqueanni, invece <strong>di</strong> perdersi d’animo,fronteggiò con tenacia la concorrenza<strong>di</strong> almeno altri trenta stu<strong>di</strong>fotografici, fino a venire invitataa riprendere la Famiglia reale durante<strong>il</strong> suo soggiorno alla V<strong>il</strong>la <strong>di</strong>Monza.All’Esposizione Internazionaledell’Industria <strong>di</strong> Parigi del 1886 ricevettela medaglia d’argento per<strong>il</strong> suo lavoro, e ad<strong>di</strong>rittura quellad’oro all’Esposizione <strong>di</strong> Coloniadel 1889. Celebre per i suoi ritratti,realizzò anche numerose immagini<strong>di</strong> riproduzioni d’arte, <strong>di</strong> qua-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 61


dri e architetture (come la trentinaCaterina Unterveger) così da costituireun archivio <strong>di</strong> fotografie ut<strong>il</strong>iper stu<strong>di</strong>osi e critici d’arte.Certo, la maggior parte delle donnedell’Ottocento impegnate nellafotografia professionale eranole mogli, le figlie, le sorelle deiproprietari degli stu<strong>di</strong> fotografici,e i loro nomi <strong>di</strong> conseguenza noncompaiono nel gotha della fotografiadell’epoca, così come, per altro,non vi sono entrati neanche quelli<strong>di</strong> molti altri collaboratori deglistu<strong>di</strong>, per quanto <strong>di</strong> sesso masch<strong>il</strong>e.E quand’anche i nomi <strong>di</strong> questedonne fossero emersi, probab<strong>il</strong>mentele loro immagini non avrebberoespresso un originale punto<strong>di</strong> vista femmin<strong>il</strong>e: le regole e idettami della professione fotograficadell’epoca erano infatti troppoforti – ricor<strong>di</strong>amolo – per lasciarespazio a creazioni marcatamentein<strong>di</strong>viduali.Gli acquirenti delle fotografie pretendevanoimmagini concepite secondoun canone preciso, e non invenzionioriginali che da quel canonesi scostassero o peggio ancoralo contestassero. Per trovaredonne libere <strong>di</strong> esprimersi con lamacchina fotografica si deve dunqueguardare altrove, e cioè almondo del non-professionismo, làdove la fotografia non rappresentapiù un lavoro per procacciarsi i sol<strong>di</strong><strong>di</strong> cui vivere, ma una passionee un’occasione espressiva vissutacerto con grande impegno, ma innanzituttosenza ass<strong>il</strong>li economici.Non è un caso, dunque, se le primedue donne fotografe che entrerannoa pieno titolo nella storia dellafotografia saranno due aristocratichesignore delle classi abbientidell’Ingh<strong>il</strong>terra vittoriana: JuliaMargaret Cameron (1815, 1879) eLady Clementina Hawarden (1822,1865). Entrambe, seppur con gran<strong>di</strong><strong>di</strong>fferenze, trasformano la realtàfam<strong>il</strong>iare che le circonda in unmondo in cui proiettare sentimentied emozioni intime (3).Invece <strong>di</strong> documentare la realtàadeguandosi a precise regole prospettiche,creano liberamente deitableaux-vivants, e per farlo ut<strong>il</strong>izzanocome soggetti figlie, amici oparenti. “La carbonaia fu trasformatain camera oscura, <strong>il</strong> pollaioin atelier, i barcaioli in altrettantiRe Artù, le ragazze del v<strong>il</strong>laggioin altrettante regine Ginevra, Tennysonfu ammantato <strong>di</strong> coperte e <strong>il</strong>capo <strong>di</strong> Sir Henry Taylor fu cinto <strong>di</strong>orpelli, mentre la cameriera posavaper <strong>il</strong> suo ritratto e gli ospiti rispondevanoal campanello” – raccontaVirginia Woolf (4), nel descrivere<strong>il</strong> lavoro <strong>di</strong> Julia MargaretCameron.Ed ecco quin<strong>di</strong> riemergere prepotentein queste opere proprioquell’espressività, quell’inventiva,che non poteva trovare postonel mondo prosaico della professionefotografica. Lady Hawarden,ad esempio, troverà nella fotografialo strumento perfetto per sovvertire<strong>il</strong> modo <strong>di</strong> guardare <strong>il</strong> corpofemmin<strong>il</strong>e tramandato dall’arteoccidentale. Al punto <strong>di</strong> anticiparele riflessioni sull’identità femmin<strong>il</strong>eche furono proprie <strong>di</strong> molte autricisuccessive (da Claude Cahun aGermaine Krull, fino a Cindy Shermane alle molte autrici contemporanee).È in ambito amatoriale, dunque,che emergono le prime vere “firme”<strong>di</strong> donne fotografe, i primi nomida inserire nella storia della fotografia.Ma <strong>il</strong> criterio che pretende<strong>di</strong> verificare <strong>il</strong> “peso” della presenzafemmin<strong>il</strong>e nell’ambito fotograficosulla base dell’emergere<strong>di</strong> un nome preciso, <strong>di</strong> una firma,non sempre si <strong>di</strong>mostra adeguato.Per comprendere <strong>il</strong> mondo professionaledegli atelier fotografici ottocenteschi,infatti, occorre abbandonareproprio questa logica autorialedel nome che deve risultarea tutti i costi. Solo così potremo valutarea pieno la presenza femmin<strong>il</strong>enegli stu<strong>di</strong> fotografici dell’Ottocento,rimanendo stupiti e ammiratiper come fosse ampia e ramificata.E in questo modo riusciremoanche ad apprezzare l’importanzae <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> una figura come CaterinaUnterveger.(1) Katia Malatesta, Caterina Unterveger e la presenza femmin<strong>il</strong>e nella storiadella fotografia trentina. In: Album 5, Caterina Unterveger (1830-1898).Una donna nella storia della fotografia trentina, Archivio FotograficoStorico, <strong>Provincia</strong> Autonoma <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, p.10-11.(2) Cfr. <strong>il</strong> saggio <strong>di</strong> G. Ginex e C. Cerchioli, I Nostri Antenati: Carlotta, U<strong>di</strong>nae Carla: M<strong>il</strong>ano 1863-1956; in: AFT-Semestrale dell’archivio fotograficotoscano, Anno II, Numero 4, Dicembre 1986.(3) Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti sull’opera <strong>di</strong> Clementina Hawarden, cfr. <strong>il</strong>saggio <strong>di</strong> Federica Muzzarelli de<strong>di</strong>cato a questa autrice sul n. 11, anno IV,delle rivista Around Photography.(4) Virginia Woolf, Immagini, Liguori E<strong>di</strong>tore, Napoli, 2002, p.135. 62 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>


L’immagine della Cinanella cartografiaoccidentale.Un’esposizione allestitadal <strong>Trentino</strong>alla Biblioteca nazionale<strong>di</strong> PechinoBattista Agnese, Atlante nautico universale.Mappamondo in proiezione ovale con la rotta della spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Magellano.Venezia, 1543-1545, miniatura su pergamena, Providence (RI), John Carter Brown LibrarymostreSVisioniSi è conclusa con grande successo<strong>di</strong> pubblico nel 37esimo anniversariodelle relazioni <strong>di</strong>plomatiche fraItalia e Cina, la mostra “Visioni delceleste impero – l’immagine dellaCina nella cartografia occidentale”promossa dal Centro Stu<strong>di</strong> MartinoMartini, dell’Università <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>e dalla Biblioteca nazionale <strong>di</strong>Pechino, su invito dell’Istituto italiano<strong>di</strong> cultura <strong>di</strong> Pechino, <strong>di</strong>rettodalla prof. ssa Maria Weber. L’iniziativa<strong>di</strong> indubbio respiro, è stataresa possib<strong>il</strong>e dalla collaborazionecon la Sopraintendenza Beni Librarie archivistici della <strong>Provincia</strong><strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, la Bibliotecacomunale <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, La Bibliotecadel Celeste imperodel Seminario Maggiore <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>,<strong>il</strong> Galata Museo del mare <strong>di</strong> Genova,Biblioteca universitaria e AssociazionePromotori Musei del Maree della Navigazione <strong>di</strong> Genova,<strong>il</strong> Portolano E<strong>di</strong>toria & Comunicazioni.La mostra, curata da Federico Masini(Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”),Massimo Quaini (Università<strong>di</strong> Genova) e Riccardo Scartezzini(Università <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>) offreuna panoramica dei rapporti culturali,politici ed economici tra Europae Cina, ripercorsa attraverso laproduzione cartografica, che documentala progressiva conoscenza ela definizione grafica del mondo ed<strong>di</strong> S<strong>il</strong>vana Jellici Form<strong>il</strong>anin particolare dell’immagine dellaCina in occidente. La Cina ancorain gran parte sconosciuta cominciòad essere rappresentata soprattuttoa partire dal XV secolo, quandole prime spe<strong>di</strong>zioni in Oriente svelaronoal mondo l’esistenza <strong>di</strong> unaleggendaria terra e <strong>di</strong> un grandeimpero. Si formò così progressivamenteuna vasta produzione scientificaed artistica che viene orapresentata alla Cina, un’occasioneper stu<strong>di</strong>osi cinesi ed occidentaliriconfrontarsi sull’evoluzionedell’immagine della Cina in campocartografico nel secoli XIV-XVIII.Allestita nelle sale della Bibliotecanazionale della capitale cine-<strong>il</strong> <strong>Trentino</strong> 63


Scuola italiana, Ritratto <strong>di</strong> padreMartino Martini S.J., 1661, olio su tela,<strong>Trento</strong>, Castello del Buonconsiglio.se, l’esposizione è <strong>di</strong> grande pregio,non solo da un punto <strong>di</strong> vistatecnico-scientifico, ma anche perl’espressione artistica e creativache caratterizza le mappe e le immaginiestratte dagli atlanti più significatividell’età me<strong>di</strong>evale, modernae contemporanea: da Tolomeofino alla geografia della Cinadopo <strong>il</strong> trattato <strong>di</strong> Nanchino. Conoscenzevia via sempre più precisesi sono concretizzate in mappamon<strong>di</strong>,atlanti, incisioni miniature,che ancora sorprendono per la lorobellezza. La geografia della Cina,così narrata, <strong>di</strong>venta una lungaed affascinante storia, che rendeomaggio ai suoi protagonisti eai suoi autori, Marco Polo, i navigatoriportoghesi, i Gesuiti.Sono così in mostra l’Atlante Catalano,la carta <strong>di</strong> Juan de la Cosa, laCarta del Cantino, l’Atlante M<strong>il</strong>ler,l’Atlante Vallard, <strong>il</strong> mappamondo<strong>di</strong> Sebastiano Caboto, <strong>il</strong> mappamondoSalviati, <strong>il</strong> mappamondo <strong>di</strong>Martin Waldseemuller, gli Atlanti<strong>di</strong> Ortelio, Mercatore, Hon<strong>di</strong>us,Jansson, Blaeu, De Wit, Danckerts,Sanson, Ja<strong>il</strong>lot, Nolin, Delisle, Coronelli,Santini, Zatta, Desnos, duVal, Black, Seutter, Homann, Stieler.Tra le immagini più suggestivedella Cina spicca l’opera geograficadel padre gesuita MartinoMartini, missionario e geografo,cartografo e storico nato a <strong>Trento</strong>nel 1614 e morto a Hangzhounel 1661, fra i precursori del <strong>di</strong>alogoe la cooperazione tra la culturaeuropea e quella cinese. Il suoNovus Atlas Sinensis fece conoscerenuove immagini dettagliatee scientifiche della Cina agli europeidel seicento. Un’opera che suscitòscalpore e che ebbe grandesuccesso, rimanendo per un secolola fonte insuperata in campo geografico:e<strong>di</strong>ta nel 1658 è composta<strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci bellissime tavole, chericostruiscono pezzo per pezzo e indettaglio l’immenso territorio cinese.Altre opere <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ievo come laChina <strong>il</strong>lustrata <strong>di</strong> Athanasius Kircher,la Description de la Chine <strong>di</strong>Jean Baptiste du Halde e l’AtlasChinois <strong>di</strong> Jean Baptiste d’Anv<strong>il</strong>letestimoniano <strong>il</strong> lavoro e la produzionescientifica dei padri gesuitioperanti in Cina nei due secolitra la seconda metà del 1500e la fine del 1700. La mostra, è accompagnatada una bellissimo catalogopubblicato dal Centro stu<strong>di</strong>Martini e da Portolano e<strong>di</strong>tore, curatada Massimo Quaini e MicheleCastelnuovi, e tradotta in inglesee in cinese da Commercial Presscon la collaborazione del ComitatoNazionale Marco Polo. Nei prossimomesi <strong>di</strong> quest’anno la mostraverrà riproposta al Galata Museodel Mare <strong>di</strong> Genova e al Castellodel Buonconsiglio <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>. Allacerimonia <strong>di</strong> inaugurazione eranopresenti, per la parte italiana, <strong>il</strong>ministro consigliere dell’ambasciatad’Italia Marco della Seta, <strong>il</strong> presidentedel Centro Stu<strong>di</strong> MartinoMartini <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e curatore dellamostra, prof. Riccardo Scartezzini,la prof.ssa Maria Paola Profumo,Athanasius Kircher, China <strong>il</strong>lustrata.Adam Schall von Bell S.J., Amsterdam,1667, incisione acquerellata,Londra, Sotheby’s.presidente del Consiglio <strong>di</strong> amministrazionedei Musei del Mare <strong>di</strong>Genova, ed Aldo Caterino, e<strong>di</strong>toree curatore delle pubblicazionidel Centro Martino Martini. Per laparte cinese erano presenti <strong>il</strong> vice<strong>di</strong>rettore della Biblioteca nazionale<strong>di</strong> Cina, dott.ssa Zhang Yafang, <strong>il</strong>responsab<strong>il</strong>e del <strong>di</strong>partimento dellecollezioni speciali della bibliotecaZhang Zhiqing, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>edella mostra della Biblioteca NazionaleZhao Daying e <strong>il</strong> professore<strong>di</strong> storia dell’Università <strong>di</strong> PechinoLi Xiaocong. 64 <strong>il</strong> <strong>Trentino</strong>

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