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CERIMONIA INAUGURALE XCVI CONGRESSO NAzIONALE ...

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il nostro mondo<strong>CERIMONIA</strong> <strong>INAUGURALE</strong><strong>XCVI</strong> <strong>CONGRESSO</strong> nazionaledella Società Italiana di Fisicabologna, 20 settembre 2010Cerimonia Inaugurale del Congresso, nell’Aula Magna Santa Lucia di Bologna, con (da sinistra verso destra):Antonino Zichichi, Ivano Dionigi, Luisa Cifarelli e Maria Grazia Baruffaldi.L. Cifarelli: Benvenuti alla CerimoniaInaugurale del <strong>XCVI</strong> CongressoNazionale della Società Italiana di Fisica,nell’imponente Aula Magna Santa Luciadell’Università di Bologna. Buongiorno atutti e buongiorno in particolare ai nostriillustri ospiti e ai molti rappresentanti delleSocietà scientifiche italiane e straniere,che ringrazio per la loro presenza. Accantoa me, il Magnifico Rettore dell’Universitàdi Bologna, Professor Ivano Dionigi, ilConsigliere Provinciale, Dottoressa MariaGrazia Baruffaldi, in rappresentanza delPresidente della Provincia di Bologna,Dottoressa Beatrice Draghetti, e ilPresidente del Congresso, ProfessorAntonino Zichichi. Era anche prevista lapresenza del Commissario Straordinario delComune di Bologna, Dottoressa Anna MariaCancellieri, che ci ha però appena avvertiti diessere stata trattenuta altrove a causa di unimpegno imprevisto.Comunico che la Cerimonia odiernaè trasmessa in diretta streaming grazieall’intervento dei tecnici e ricercatori dell’INFN-CNAF di Bologna, che sono qui alla consolle.Vorrei iniziare questa Cerimonia dando inprimo luogo la parola al Consigliere ProvincialeBaruffaldi che ci porta il saluto del PresidenteDraghetti.M.G. Baruffaldi: Buongiorno a tutti, portoil saluto del Consiglio Provinciale e dellaPresidente Beatrice Draghetti. Ringrazio convero riconoscimento la Professoressa LuisaCifarelli per questo invito che ci consentedi essere presenti ad una manifestazionecosì importante. Mi piace molto essere qui,perché considero questo ambiente comeluogo dove si valorizza lo studio, la ricerca,il lavoro e quindi, mi viene di dire, la “fatica”,una parola che contiene in sé almeno dueazioni importanti: l’applicazione e l’impegnocostante. Studio, impegno, fatica rimandanoall’importanza del tempo, alla necessità diaver pazienza, per raggiungere obiettiviprefissati senza bruciare o schivare le tappeche servono. Studio e fatica implicano calma,riflessione, diligenza, in un mondo nel qualeinvece domina, come ben sappiamo, la fretta,la faciloneria, la superficialità. È quindi perme un onore essere qui e vi auguro davverobuon lavoro per queste giornate e per il vostrofuturo.vol26 / no5-6 / anno2010 > 75


il nostromondoL’Aula Magna Santa Lucia durante la Cerimonia Inaugurale del Congresso.Luisa Cifarelli e Antonino Zichichi.Faccio i miei complimenti a coloro chericeveranno i premi che sono stati già definiti,come il prestigioso Premio “Enrico Fermi”;quindi i più sinceri complimenti a loro e a voiper il vostro lavoro.L. Cifarelli: Grazie. Magnifico Rettore, adessoa Lei la parola.I. Dionigi: Buongiorno a tutti, ai colleghi diBologna e fuori Bologna, e di fuori Italia, è unvero piacere porgervi il saluto. Vedo anche conaltrettanto piacere qualche collega Rettore quipresente, a me accomunato in questo lavoromeraviglioso e tremendo che facciamo.Io credo che questo di oggi sia uno diquei casi fortunati in cui possiamo restituire ilsignificato autentico anche alle parole. Si parlasempre di “eventi” e vorrei sottolineare questaparola. Qui c’è davvero un “evento” nel sensodi “accadimento”. La Società Italiana di Fisica fail suo Congresso di annosa tradizione e dopotrentasei anni, dal 1974, torna a farlo a Bolognain collaborazione con il Dipartimento di Fisica,il prestigioso Dipartimento “Augusto Righi”. UnDipartimento che negli anni pioneristici '50-'60godette anche di una particolare convenzionecon il Comune di Bologna. Ho il ricordo,allora ero Consigliere Comunale, di una cifrasignificativa messa a bilancio in virtù di quellaconvenzione. Parliamo degli anni del SindacoDozza ed altri, quando c’era molta sensibilitàper la ricerca e c’era questo connubio. Peraltro il Dipartimento ha organizzato diverseAssemblee Generali della Società. Quella del1901, mi piace ricordare, era stata presiedutadallo stesso Augusto Righi, altre poi da QuirinoMajorana, meno famoso di Ettore, però anchelui molto importante. E poi vi sono stati iCongressi organizzati da Giampietro Puppi,che abbiamo già ricordato mi pare un anno fa,e presto a lui verrà intitolata l’Aula Magna delDipartimento di Fisica.Ma “evento” vuol dire anche, scusate lamia formazione professionale di classicista,“risultato”, ossia che ciò che si compie alla finearriva, e qui oggi ci sono anche dei risultati.“Eventus” deriva da “evenire”, con valorerisultativo, terminativo. Oggi verrà illustratoquanto è avvenuto la primavera scorsa al CERN,dopo un’avventura sospensiva se non ricordomale di alcuni mesi, nello straordinario anellodi collisioni per protoni. Ciò verrà qui oggiricordato dal Direttore Generale del CERN.Poi c’è un bel compleanno, il trentesimo delLaboratorio Nazionale del Gran Sasso. Il collegaProfessor Antonino Zichichi riferirà di questo.Quello che ha inizio oggi è uno di queglieventi che parlano da soli, parlano alla testa,al cervello, che fanno capire, fanno vederedentro, come dicono i latinisti “intelligere”.Parlano al cervello e parlano anche un po’ alcuore, muovono, hanno anche un po’ di motus,perché la fisica è questa materia di confineche è madre di una galassia di tante discipline.Le vostre otto sezioni di lavoro stanno adimostrarlo, né io voglio inoltrarmi in cose chenon so, però me ne rendo conto e così anchemi accuccio con rispetto e devozione verso lecose che non so, ma so che sono importanti.La Fisica è una disciplina che parla non soloal cervello ma anche al cuore perché è allafrontiera della conoscenza, di questo si tratta.Si occupa, avrebbero detto i miei latinisti, dires novae, di tutto ciò che è rivoluzionario, checambia e che smentisce anche costantementese stesso. è anche questa la bellezza dellaricerca, questo suo antidogmatismo, questarivoluzione continua, che quindi fa da antidotoa questa modernità frettolosa e sudaticcia,a questa fotografia simultanea del presente.Invece qui si va a due dimensioni che rischiamodi perdere, una è quella della profondità el’altra è quella del continuum delle cose e nondelle improvvisazioni.Quando si dice fisico a me viene in mente,sarà anche perché ho la fortuna di averemolti amici in questa disciplina qui e altrove,la parola “ricerca”, nobile e severa sull’originee sul destino, di quello che il lessico classicochiama il microcosmo da un lato, e sappiamotutti di cosa parliamo, e macrocosmo dall’altro.Quando voglio fare l’esempio di chi ricerca ilgrande nel piccolo faccio sempre l’esempiodella Fisica, perché cercare il grande nel grandeè banale, cercare il piccolo nel grande è damiopi, invece cercare il grande nel piccolo, eccoquesta è la sfida. La Fisica mi pare che abbiaquesto supplemento di valori, questo valoreadditivo che dimostra proprio come la culturaè una, diversi sono i linguaggi ma tutto si tienee la cultura è unica.La Fisica ci ricorda anche che purtroppoquesto Paese soffre di un grande deficit diculture scientifiche, di una vera e propria,come è stato detto da un fisico, “anoressiascientifica”. Sulle cause potremmo intrattenercie sono molteplici, cultura crociana, mancatarivoluzione industriale, una certa paurapopolare della Scienza, ma non è certol’oggetto oggi. Io credo però che proprio perfar capire al Paese l’importanza della ricerca,della Scienza, gli scienziati dovrebbero forsespendersi di più anche pubblicamente,al di fuori dei loro laboratori e delle loro“catacombe”. C’è una militanza da fare ebisognerà farla, c’è il dovere di informare edi far capire a tutti che questo Paese senzascienziati non ha futuro. Ahimè, parliamo inun periodo dove le risorse, l’attenzione allaScienza non godono di ottima salute, peròper questo bisogna insistere, lavorare, dirlo,gridarlo, anche contro ogni tendenza. Perché ioricordo cosa dice il mio Seneca nelle NaturalesQuaestiones: “Quid est bonum?”, cosa è il bene?,“scientia rerum”, la conoscenza delle cose. “Quidest malum?”, cosa è il male?, “imperitia rerum”,l’ignoranza. Grazie.76 < il nuovo saggiatore


il nostromondoil Premio per l’Outreach, ossia per la diffusionedella cultura scientifica.Ho il piacere di annunciare che il Premioper le Applicazioni Industriali, che vieneassegnato per la prima volta qui a Bologna,è stato intitolato a Guglielmo Marconi.Primo vincitore di questo Premio per leApplicazioni Industriali “Guglielmo Marconi” è ilProfessor Mauro MARINELLI dell’Università diGenova, “per l’invenzione del suscettometroMagnetic Iron Detector (MID) e le sue rilevantiapplicazioni in campo biomedico”. Il premio èstato sponsorizzato da Caen e dai LaboratoriGuglielmo Marconi.Il Premio per l’Outreach è stato attribuitoal Dr. Paolo POLITI dell’Istituto di SistemiComplessi del CNR di Firenze, “per avercontribuito in maniera determinante aintrodurre e sviluppare in Italia i “Caffè Scienza”,un’efficace e vivace modalità di diffusione dellacultura scientifica”.Veniamo ora a un ormai tradizionale premiodella Società Italiana di Fisica, il Premio per laDidattica o la Storia della Fisica. Quest’annoil premio è stato assegnato per la Didatticadella Fisica alla Professoressa Josette IMMèdell’Università di Catania, “per il suo pluriennalee determinante impegno su scala nazionale nelProgetto Lauree Scientifiche per la disciplinaFisica”.J. Immè: Ringrazio il Presidente, ringrazioil Consiglio di Presidenza per questo premioche mi onora. Voglio precisare che è unriconoscimento che va a tutta la squadra delProgetto Lauree Scientifiche e in particolareai promotori, che sono i nostri colleghi EnricoPredazzi e Nicola Vittorio, e anche ovviamenteai referenti dei trentacinque progetti localiche mi pregio di coordinare, per cui devolveròil premio a supporto del coordinamento delProgetto Lauree Scientifiche, grazie.L. Cifarelli: Passiamo adesso al premiointitolato a Giuseppe (Beppo) Occhialini.Il Premio “Giuseppe Occhialini” è statocongiuntamente istituito dalla Società diFisica Britannica (IOP, Institute of Physics) edalla Società Italiana di Fisica (SIF) nel 2007,in occasione del centenario della nascitadi Occhialini, allo scopo di commemorarela figura di questo grande scienziato e diconsolidare i rapporti tra le due Società. Ilpremio è annuale e viene alternativamenteattribuito da una delle due Società a un fisicoselezionato a partire da una lista di candidatiproposta dall’altra.The Giuseppe (Beppo) Occhialini Prize wasjointly established in 2007 by the British andItalian Physical Societies, namely (IOP, Instituteof Physics) and Società Italiana di Fisica (SIF),as a memorial to Occhialini, on the occasion ofthe centenary of his birth. The award is intendedboth to commemorate the name of the eminentphysicist and to cement the relationship betweenthe two institutions. The award is annual andmade alternately by one of the two Societiesto a physicist selected from a list of nomineessubmitted by the other.Quest’anno, il vincitore è stato sceltodall’Institute of Physics. I would like to askDr. Robert Kirby-Harris, Executive Director of IOP,to announce the winner of the 2010 “Occhialini”Prize.R.K. Harris: The winner of the 2010“Occhialini” Prize has been selected by theAward Committee of IOP from a list of nomineessubmitted by the Council of SIF. The prize will bepresented to the winner at the 2010 IOP AwardsDinner in London on the 30th of September.Il Premio sarà conferito al Professore IgnazioCIUFOLINI del Dipartimento di Ingegneriadell’Innovazione, Università del Salento, Lecce,“per aver dato un ulteriore conferma dellateoria della Relatività Generale di Einsteinmediante l’uso di satelliti inseguiti via laser perlo studio del fenomeno relativistico del framedragging,ossia del trascinamento dei sistemi diriferimento inerziali”.L. Cifarelli: Arriviamo ora alla consegnadel Premio “Enrico Fermi” della Società Italianadi Fisica. Questo premio è stato istituito nel2001, grazie all’iniziativa dell’allora PresidenteGiuseppe Franco Bassani, in occasione delcentenario della nascita di Enrico Fermi peronorarne la memoria e legare il suo nomea quello della Società Italiana di Fisica.Il premio è assegnato a uno o più Soci cheabbiano onorato la Fisica, e in particolare laFisica italiana, con le loro scoperte. Il premioè selezionato da una commissione da mepresieduta e costituita da un membro inrappresentanza del Consiglio della SocietàItaliana di Fisica, da un membro perl’Accademia Nazionale dei Lincei, uno per ilCNR, uno per l’INFN, uno per l’INAF e infine unoper il Centro Fermi.Nel 2010 il Premio “Enrico Fermi” dellaSocietà Italiana di Fisica è stato assegnatoper metà all’Astrofisica e per metà alla FisicaNucleare.Per l’Astrofisica, il premio è statocongiuntamente attribuito al Dottor EnricoCOSTA, dell’Istituto di Astrofisica Spaziale eFisica Cosmica dell’INAF di Roma, e al ProfessorFilippo FRONTERA, dell’Università di Ferrara,“per la scoperta dell’afterglow-X dei GammaRay Burst (GRB), ossia della post-luminescenzadi tipo X dei lampi gamma, con il satelliteBeppoSAX.”Per la Fisica Nucleare, il premio è statoattribuito al Professor Francesco IACHELLOdella Yale University, New Haven, Connecticut,USA, “per il suo contributo alla teoria dei nucleiatomici e, in particolare, per la scoperta diuna ricca varietà di simmetrie dinamiche esupersimmetrie.”Vorrei dare la parola al Professor Fronterae subito dopo al Dottor Costa per una brevepresentazione delle ricerche alla base della loropremiazione, e poi al Professor Iachello.F. Frontera: Sono onorato e anchecommosso di ricevere questo prestigiosopremio della Società Italiana di Fisica legatoalla memoria di Enrico Fermi. Credo infattiche la nostra scoperta si collega idealmentea quella scuola. Infatti l’Astronomia X traeorigine dall’interesse per lo studio dei RaggiCosmici (RC) dei maggiori fisici italiani apartire da Fermi: Edoardo Amaldi, Giuseppe(Beppo) Occhialini, Bruno Rossi, GiampietroPuppi. Fu appunto Rossi ad inaugurarel’Astronomia X nel 1962, scoprendo la primasorgente celeste di raggi X. La missioneSAX (dopo il lancio BeppoSAX in memoriadi Occhialini), di cui io e Costa fummo trai proponenti, fu il compendio di ricerchesperimentali in astrofisica in raggi X duri(>20 keV) fatte in Italia specie con pallonistratosferici. Vi rammento il comitato di saggiche nel 1982 selezionò SAX: Amaldi, Occhialini,Rossi, Giancarlo Setti, qui presente, e LodewijkWoltjer. Questo premio dà ragione alla loroscelta e lungimiranza.La nostra scoperta riguarda la soluzionedell’enigma, durato circa 30 anni, sull’originedei Gamma Ray Burst (GRB; in italiano, lampi diraggi gamma). I GRB sono improvvisi flash diradiazione gamma, di durata dalle decine di msfino a centinaia di secondi, che arrivano sullanostra atmosfera a un ritmo di 2-3 al giorno,con direzioni e tempi di arrivo imprevedibili.La scoperta fu fatta alla fine degli anni '60 coisatelliti spia americani “Vela”, che monitoravanoil territorio dell’Unione Sovietica, per verificareil rispetto del trattato di divieto dei test nucleariin atmosfera. La scoperta di questi eventi, disicura origine extraterrestre, fu pubblicata nel1973. Ma chi erano i loro progenitori? Stellenormali? Oggetti compatti? Comete? Mezzointerstellare? E i loro siti di produzione? Locali?Galattici? Extragalattici?Per rispondere a queste domande,bisognava localizzare accuratamentequesti eventi e vedere se c’era una possibilecontroparte a lunghezze d’onda maggiori (X,ottico, radio). Purtroppo, nella banda dei raggigamma, i singoli rilevatori non sono dei buonilocalizzatori. Sfruttando rivelatori a bordo dipiù satelliti, dal ritardo dell’evento tra i varisatelliti, si riusciva a localizzarlo accuratamente,ma ciò richiedeva molto tempo (anche mesi).Fino alla scoperta di BeppoSAX, nessunacontroparte fu trovata. Il maggiore sforzodella NASA fu l’esperimento BATSE (Burst AndTransient Source Experiment) lanciato nel 1991a bordo del satellite “Compton” Gamma RayObservatory. In 9 anni di osservazione nonsi riuscì a identificare alcuna controparte,ma si stabilì che i GRB sono distribuitiisotropicamente, ma non omogeneamentein profondità. Ciò poteva essere un indizio diorigine cosmologica, ma era anche compatibile80 < il nuovo saggiatore

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