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22marzo - aprile - maggio 2015effettivamente preso i loroposti. Ma non poteva esserealtrimenti, ci hanno insegnatotutto loro».Mentre erano all’universitàa Pisa, hanno deciso di interromperegli studi e dedicarsiall’azienda di famiglia.«Così io oggi mi occupodell’amministrazione, propriocome mia zia e, ognidieci del mese, ora chiamanome santa Rita» dice ridendoFlavia. «E io, comezia Franca, ho sempre l’elmettoin testa e mi occupodei nostri cantieri» affermaCristina.Oggi la Cadelago è un’aziendadel nostro territorioche dà lavoro a trenta dipendenti.La ditta nel tempo ha saputodiversificare e attualmentesi struttura in tre diversi ramid’azione. La Cadelagosas che si occupa di societàdi costruzioni per complessiabitativi. La Ica Impiantiche opera nel settore autotrasporti,lavori industriali,stradali, di movimento terrae edilizia industriale. La IcaCava, nata nel 2007, ha rilanciato,grazie a investimentiimportanti, l’estrazionedel marmo nella cava dimonte Peloso a Suvereto.«Vado in cava ogni mattina– dice Franco –. Tiriamofuori pezzi di marmo da fareinvidia. Sono bellissimi.Vendiamo a cinesi, indiani eamericani. Io ci parlo in inglese,dopo tutto ho studiatoa Oxford – ride –, ma la cosache apprezzano di più? Imarmi della nostra terra?Macchè, i carciofini che gliDavide Meucci e un cantierespedisce mia moglie. Cosìbuoni non li fanno nemmenoin America!».E cos’è in fondo la storia diquesta azienda se non proprioquei carciofini, cosìsemplici e concreti? Cos’èquesta azienda se non i sorrisidei suoi dipendenti chestanchi e soddisfatti, si gettanonel mare di Capraia aconclusione di un lavoro?Cos’è questa azienda se nonla voglia di sbarrare la stradaal pessimismo e di nonmollare mai, perché c’è sìda guadagnare ma anche dapagare gli stipendi a personeche contano su di te? Cos’èla storia di questa azienda edi questa famiglia se nonmamma Naga, che con lacollana di perle e la felpa dilana rossa, ogni mattina rimanea casa, in cucina, eprepara pasta, pane e zuppaper tutto il clan Cadelago? Eun’oretta la passa pure a inscatolarei carciofini per gliamericani e gli indiani? Sì,la ditta Cadelago è questafamiglia e questa famiglia èun pezzo di storia della nostracittà.L’aziendaLa Cadelago sas nasce nel1957 per volere di FrancoCadelago. A fianco dell’imprenditorele due sorelle Ritae Franca. L’impresa sispecializza sin da subitonell’ambito degli autotrasportie dei lavori industriali.Al 1960 risale l’iscrizione all’albodegli appaltatori. Inseguito amplia la propria attivitàsia in ambito portuale,stradale che ferroviario. Èuna delle aziende appaltatrici,una delle poche di Piombino,all’interno degli stabilimentisiderurgici. Nel temposi specializza nel movimentoterra e nell’edilizia industriale.Negli anni Settantanasce la Ica srl per la fornituradi calcestruzzo preconfezionato,asfalto e conglomeratibituminosi e inerti.Oggi è proprietaria di unacava di marmo a monte Peloso(Suvereto) e esporta intutto il mondo. Nel corso deglianni la Cadelago ha anchecostituito diverse societàdi costruzioni per l’edificazionedi complessi abitativi.Oggi, in azienda, Francolavora con le figlie Cristina eFlavia. C’è anche DavidMeucci, marito di Flavia ecolonna portante per il futurodell’azienda.La cavaLa cava di estrazione di marmodell’azienda Cadelago sitrova nella località di montePeloso, nel comune di Suvereto.Nasce alla fine deglianni Cinquanta sui terreni diun’antica famiglia di originefiamminga, discesa in Italiaal tempo di Carlo VIII. Il sitoestrattivo e i terreni circostantisono caratterizzatidalla presenza di un’estesaoliveta, molto suggestiva.Infatti, gli olivi sembrano avvolgerein un ideale abbracciol’area dedicata all’estrazionedel marmo. Nel 2007Ica Cava, di proprietà dellaCadelago sas, acquisisce lacava e i terreni circostanti rivitalizzandocon nuovi investimentil’estrazione delmarmo e contemporaneamentel’attività agricola perla produzione dell’olio di oliva.Il marmo estratto è dellatipologia “noisette fleury”. Imarmi di monte Peloso, ancese meno famosi di quellidi Carrara, godono di grandefama e vengono esportatinel nord America sin daglianni Ottanta, principalmentein Canada e Usa. Oggi,grazie alla globalizzazione,questo materiale di pregioha conosciuto nuovi mercaticome l’India e la Cina. Il progettofuturo di questa porzionedel nostro territorio,terminata l’estrazione, saràquello di tornare campagnaintatta.Forza di un uomoUn imprenditore non si fermamai e Franco Cadelagone è l’esempio: «Abbiamocominciato con l’asfaltaturadelle strade – racconta la figliaFlavia –, ma dovevamocomprare l’asfalto. Allorababbo ha preso, è andato aRavenna e ha rilevato un cementificio.Ci serviva la materiaprima, il pietrisco. Celo facevano pagare troppo,a dir suo. Allora babbo hapreso e ha comprato unacava. Il calcestruzzo? Ci servivae babbo che fa? Prendee rileva un impianto per laproduzione di calcestruzzo.Chi pecora si fa lupo si mangiaha sempre detto».I modi di direParlando con la famiglia Cadelagosono scaturiti diversitermini, frasi e modi di diretipici del nostro territorio.Frutto della cultura della nostraprovincia e del nostromodo di vivere. Di seguito ipiù significativi. Che siaquesto modus pensandi lachiave del successo?«Chi pecora si fa, lupo lomangia».«Sudare sangue e andareavanti».«Dopo le vacche magre arrivanosempre le vacche grasse».«L’hai mai visto un uomo inbocca a un altro? No? Alloranon c’è da temere nulla».«Quando c’è tanta carne alfuoco si mangia. Quandoc’è miseria nemmeno duebracioline».

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