42 marzo - aprile - maggio 2015di Riccardo Vigetti*La carbossiterapia è unametodica che utilizzal’erogazione dell’anidridecarbonica sul piano sottocutaneoper migliorare numerosiinestetismi: in particolarela cosiddetta cellulite,l’insufficienza venosa e lesmagliature. Questo gas unavolta iniettato ha la capacitàdi ridurre le adiposità, migliorail microcircolo, aumenta lospessore del derma e l’elasticitàcutanea. L’anidride carbonicaprovoca l’apertura degli sfinteriprecapillari, perciò si ha unavasodilatazione ed aumentodel flusso ematico. Si ha unaumento del PH e pertanto unaumento della cessione di ossigenoai tessuti. La tecnicaè praticamente priva di effetticollaterali, gli unici disturbiANIDRIDE CARBONICAIl gas della bellezzapossono essere: modestissimosenso di bruciore e/o dolenziadurante l’infusione, modestissimosenso di peso agli artiinferiori alla fine del trattamentoper circa 5/10 minuti, possibilitàdi ecchimosi dovuta all’iniezione.Di solito sono necessarie10-15 sedute a cadenza settimanalee la durata varia dai20 ai 30 minuti. La terapia siè dimostrata eccellente ancheper contrastare l’invecchiamentodella pelle, migliorareil colore cutaneo, ridisegnarel’ovale del volto, ridurre lerughe superficiali, ridare turgoreal collo e al décolleté, percompattare la pelle delle bracciae delle gambe.L’anidride carbonica oltre afavorire lo smaltimento di scoriee di tossine, svolge la funzioneantiaging intervenendonel processo di rigenerazionecellulare, lasciando la pellepiù tonica e compatta. Vieneper questo utilizzata anchenelle patologie (tipo psoriasie fenomeno di Raynoud).La carbossiterapia può essereassociata ad altre metodichemedico estetiche come peeling,biostimolazioni, mesoterapia,filler o tossina botulinica.*Medico esteticodi Allegra Ciaponi*Il nostro sistema immunitarioci protegge da batteri,virus e altri organismi causedi malattie. Le vitamine,in paricolare la vitamina C,contenute nella frutta e nellaverdura sono i primi alleatidella nostra salute ma non gliunici a garantire il benesseredel sistema immunitario. Èessenziale innanzitutto fornireall'organismo la giusta quantitàdi calorie. L’apporto di energiasembra incidere in modo significativosull’attività immunitaria,infatti la popolazionesottoalimentata è più espostaal rischio di infezioni. Anchei regimi dimagranti troppo rigidi(inferiori alle 1200 kcal)o squilibrati possono indebolirela funzione immunitaria, perquesta ragione è importanteED ORA LA PAROLA PASSA ALLA DIETISTARafforzare le nostre difeseperdere peso in modo gradualeevitando le dannose diete "faida te". Per contro, anche uneccessivo apporto di energiapuò compromettere la capacitàdel sistema immunitario dicombattere le infezioni. Un'alimentazionericca di grassisaturi, può causare, oltre adun aumento del peso corporeo,un indebolimento della reazioneimmunitaria. Pertantoè consigliabile privilegiaregrassi insaturi contenuti prevalentementenegli oli vegetalie acidi grassi omega-3 e omega-6definiti essenziali e importantissimiper la nostra salute.Non dimentichiamo inoltredi arricchire la dieta quotidianacon quegli alimentiche aiutano a ripristinare laflora batterica e ad aumentarele difese immunitarie qualiad esempio i cosiddetti fermentiattivi probiotici che troviamonello yogurt o nel Kefir.La sola alimentazione tuttavianon è sufficiente a mantenercisani, è indispensabile ridurrelo stress che indebolisce i globulibianchi abbassando leloro capacità di attivarsi controle infiammazioni e lasciandociquindi più esposti alle malattie.Un motivo in più per prenderela vita con più leggerezza!*Dottoressa, dietistaAlimentazione Biologica & NaturaleProdotti per intolleranzeVia Giordano Bruno, 35Piombino (Li)Tel. 0565 30560email: eleonora.rosa1967@libero.it
43Incucinadi Simona GrossiTortinodi carciofiOdori, colori, sapori,profumi ci avvolgonointensi e superbiquando la primavera esplodeprepotente rendendo fecondae ricca madre terrache ciclicamente si offre anoi generosa.Ecco quindi che nell'elencodei prodotti agroalimentaritradizionali della regione Toscanail carciofo che vieneprodotto in grande quantitànella piana di Venturina, prendela denominazione di “Carciofo del Litorale Livornese”dal sapore lievementedolce e dal retrogusto amarognolo,conosciuto anchecome carciofo violetto dellaVal di Cornia.Si tratta di una coltivazionetipica della zona da oltre quarantaanni e deve la sua tradizionalità,squisita bontà equalità alla tecnica di produzionerimasta invariata neltempo.Il carciofo con la sua spinosae rude bellezza si accompagnaa molte virtù nutritive e curative:prezioso ingredientein cucina è ambasciatore esimbolo di questa stagione.In gastronomia è estremamenteversatile, ottimo peri primi piatti come per i secondio crudo in pinzimonioo ancora sott'olio.Con il suo sapore unico diventaprotagonista assolutodi questo tortino.Ingredienti8 carciofi violetti.6 uova.1 spicchio d'aglio.Farina 00 quanto basta.Prezzemolo quanto basta.Sale e pepe quanto basta.2 cucchiai di olio extravergined'oliva.PreparazionePulite i carciofi eliminando igambi, le foglie più esternee le punte. Tagliateli a fettinedello spessore di 1,5 cm. togliendocon cura “ il fieno”interno e passateli nella farina.Sbattete le uova aggiungendoun pizzico di sale, il prezzemolotritato e il pepe. In unapadella versate un filo d'olio,unite lo spicchio d'aglio leggermenteschiacciato e faterosolare le fettine per una decinadi minuti o comunquefino a quando non sarannorosolate per poi poggiarle inuna teglia da forno. Aggiustatedi sale. Preriscaldate il fornoa 180 gradi. Versate le uovasbattute sui carciofi, spolverateleggermente di pepe e infornateper 10/15 minuti. Servite iltortino ancora caldo.Facile no? Un piatto di sicurosuccesso che potrete proporreanche come antipasto, accompagnatoda fette di pane abbrustolitee che immancabilmentedelizierà il vostro palatoe quello dei vostri amici.Ingiardinodi Simona GrossiVogliadi ortensieIn primavera alberi, arbusti,piante rampicanti,piante in vaso o a terradanno il meglio di loro stessie non è necessario esseredei professionisti per ottenereottimi risultati soprattuttoquando ci occupiamodelle ortensie.Con esse possiamo ornare unastanza o un terrazzo o crearescenografie suggestive neigiardini. Bianche, rosa, azzurre,la scelta è individuale, mentreper ritornare vigorose e fioriferele ortensie in marzo richiedonouna potatura al momento dellosviluppo della vegetazione.Così toglieremo i resti delleinfiorescenze rimaste dall'invernoche hannoprotetto legemme, taglieremoirami vecchied elimineremoi rami secchi.Qualorai rami si fosserogelati durante un invernorigido non crediate che lapianta sia morta e affinchè siriprenda taglieremo tutti i ramiraso il terreno. L'arbusto siriformerà durante la primaverae l'estate e rifiorirà l'anno successivo.Quando le vogliamo in casateniamole in una stanza luminosalontana dai raggi solarie annaffiamole ogni due giornisenza che l'acqua nel piattorimanga in modo permanente.Invece quando le travasiamoin giardinodopo laf i o r i t u r a ,esponiamolea mezz'ombra,collocandoleinpiena terra in unsuolo leggero miglioratocon terra di brughierae terriccio. Se il suolo è moltocalcareo, facciamo uno scavo30x30x30 cm. ponendo nelfondo della buca un foglio diplastica forato allo scopo difar evacuare l'acqua.A questo punto innaffiamolecon regolarità preferibilmentedi sera. Con queste semplicimosse le vostre piante sarannosempre ricche di fiori.Per mantenere il colore dellesoavi ortensie blu da un annoall'altro spargete intorno alpiede della pianta il bleu diFrancia, sale di allume o ilsolfato di alluminio una o duevolte durante la primavera.Prodotti che reperiremo dafioristi, centri di giardinaggioe vivai.Facili da curare, manteneree creare centrotavola eleganti,non sono adatte da portare inregalo per un invito a cena oa chi si ama, infatti sembrache il loro significato indichil'intenzione di “tagliare la corda”in qualunque circostanza...quindi meglio evitare!Polleria • GastronomiaVia G. Galilei, 28 - Tel. 0565 221812 - Piombino (LI)Genuinità e freschezzasulla vostra tavoladal 1918