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DICHIARAZIONE AMBIENTALE HyDROs s.r.l./G.m.b.H. Anno 2011

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Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.INDICE1.0 Informazioni per il pubblico 62.0 Presentazione della società 72.1 La Politica ambiente, sicurezza e qualità di Hydros S.r.l. 92.2 I processi di Hydros S.r.l. 103.0 Gli impianti idroelettrici dell’Organizzazione Hydros S.r.l. 134.0 Dati operativi Organizzazione Hydros S.r.l. 144.1 Indicatori Chiave 155.0 Descrizione di un impianto idroelettrico tipo 166.0 Identificazione degli Aspetti Ambientali e Valutazione della Significatività 226.1 Gli indicatori chiave di Prestazione Ambientale 226.2 L’identificazione degli aspetti connessi ai Processi dell’Organizzazione 236.3 Rischi di Incidenti e Situazioni di Emergenza 396.4 La Significatività degli Aspetti Ambientali 417.0 Il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza dell’Organizzazione 438.0 Programma Ambientale e degli Obiettivi di Miglioramento 52— Indice Allegati 551


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Presentazione della Dichiarazione Ambientaledell’Organizzazione HYDROS S.r.l.Hydros S.r.l. intende, inoltre, applicare in modo sempre più puntuale strumenti quali la certificazioneambientale e di sicurezza di tutti gli impianti secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e laspecifica OHSAS 18001:2007 al fine di operare sempre in un’ottica di compatibilità ambientale egarantendo la sicurezza dei lavoratori.Attraverso l’adozione della Dichiarazione Ambientale l’organizzazione intende attivare unostrumento che consenta di operare in modo collaborativo con la popolazione e le associazionipresenti sul territorio, con i lavoratori e con le autorità locali e nazionali e rendere trasparente ilproprio operato dimostrando il reale impegno al miglioramento continuo dell’ambiente in cui lastessa opera.la DirezioneArmin KagerBolzano, 04/10/20105


1.0 Informazioni per il pubblicoL’Organizzazione Hydros S.r.l. fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici anche tramite ladistribuzione della presente Dichiarazione Ambientale alle Autorità e Comunità locali.La Dichiarazione Ambientale ed i suoi aggiornamenti annuali sono disponibili presso tutti gliimpianti idroelettrici che fanno capo all’Organizzazione e presso la Sede della Direzione inVia C. Augusta 161, 39100 Bolzano (BZ), e all’interno del sito internet www.hydros.bz.it.Le richieste di informazioni possono essere inoltrate all’indirizzo info@hydros.bz.itPer informazioni rivolgersi a:Francesco FestaResponsabile della ProduzioneVia C. Augusta 161 – 39100 BolzanoTel. +39 0471 440678 – Fax. +39 0471 440660E mail: francesco.festa@hydros.bz.itEmanuele BaldiResponsabile Ambiente, Sicurezza e QualitàVia C. Augusta 161 – 39100 BolzanoTel. +39 0471 440639 – Fax. +39 0471 440660E mail: emanuele.baldi@hydros.bz.itLa decisione di aderire volontariamente al Regolamento EMAS per l’Organizzazione rappresentala naturale evoluzione dell’attenzione e impegno per uno sviluppo dell’attività compatibile conl’ambiente attraverso l’adozione da parte delle sue unità produttive di un Sistema di GestioneIntegrato Ambiente e Sicurezza.È ferma convinzione che l’adozione di tale sistema, oltre a portare un significativo contributo allasalvaguardia dell’ambiente, costituisca un’occasione di miglioramento e di crescita all’interno delleproprie unità produttive.La Dichiarazione Ambientale rappresenta un ulteriore stimolo per migliorare i rapporti con ilterritorio e per tendere al miglioramento continuo nella gestione delle tematiche ambientali, inpiena sintonia con la Politica dell’Organizzazione.6


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.2.0 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÁHydros S.r.l. è una società nata nel corso del 2008, ed i cui soci sono SEL S.p.A. (60%),ed Edison S.p.A. (40%) con lo scopo di gestire le 7 centrali idroelettriche site in provincia di Bolzano(Brunico, Curon, Lasa, Marlengo, Ponte Gardena, Prati di Vizze e Premesa).SEL SPA é una società per azioni di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, dei comuni edelle comunitá comprensoriali dell’ Alto Adige ed ha sua sede principale a Bolzano. I servizi offerti,direttamente o tramite le società figlie sono la fornitura di energia elettrica, gas, calore, protezione delclima e i servizi connessi alle attività aziendali, con l’obiettivo di offrire servizi di qualità alle miglioricondizioni.La SEL SPA é un’azienda orientata verso i clienti del mercato energetico altoatesino. Gli investimentiaziendali si concentrano soprattutto nelle energie rinnovabili e nella promozione delle fonti energetichelocali. SEL SPA segue una strategia precisa, vuole essere un’azienda locale che rispetta l’ambientein cui opera e la popolazione che vi abita.Edison è uno dei principali operatori in Italia nel settore dell’energia, attivo dall’approvvigionamentoalla produzione, e vendita di energia elettrica e di gas.Edison dispone di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano sia fonti rinnovabili,quali acqua (produzione idroelettrica) e vento (produzione eolica), sia gas naturale e gas siderurgici(produzione termoelettrica).Fig. 1Brunico, la presa del Rio BrunsComplessivamente Hydros S.r.l. gestisce una potenza installata complessiva di circa 245 MW e unaproducibilità media di circa 1.000 Gigawattora all’anno.A conferma dell’impegno verso una gestione ambientale della produzione di energia elettrica, Hydrosha stabilimento di impegnarsi nel mantenere la Registrazione EMAS. Tutti gli impianti idroelettricisono inoltre dotati di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma internazionale UNI ENISO 14001 e di un Sistema di Gestione Sicurezza secondo la specifica OHSAS 18001.7


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.2.1 La politica ambiente, sicurezza e Qualità di HYDROSLa mission di HYDROS è produrre energia elettrica, un attività svolta con impegno e responsabilità per dare la massimacontinuità di servizio, perseguendo il miglioramento continuo di sicurezza, sostenibilità ambientale, qualità ed efficienza.Al raggiungimento di questo fine, le persone di HYDROS si impegnano a:1. avere cura, nella medesima misura, della sicurezza e salute dei collaboratori, delle persone chelavorano con le imprese appaltatrici e della popolazione residente in prossimità degli impianti;2. operare nel rispetto delle leggi e normative e agire nel rispetto delle consuetudini, tradizioni e valori delterritorio in cui sono insediati gli impianti,3. operare in stretto contatto con la Comunità locale, ricercando l’armonia tra le reciprocheesigenze soprattutto negli ambiti della sicurezza delle persone e la tutela dell’ambiente;4. gestire l’acqua, un bene comune dato in concessione, per la produzione di energia rinnovabileattuando processi sicuri e rispettosi dell’ecosistema dei torrenti, dei fiumi e dei laghi;5. comportarsi nel rispetto del codice etico aziendale;6. rispettare il patrimonio storico architettonico e ingegneristico degli impianti;7. curare la formazione continua e la sensibilizzazione delle persone su ambiente, sicurezza e qualità;8. affidare le attività solo a soggetti qualificati, richiedendo il rispetto di ambiente, sicurezza e qualità.Bolzano, 01/06/<strong>2011</strong>Armin Kager9


2.2 I processi DI HYDROS S.R.L.Hydros S.r.l. ha pianificato e sviluppato i processi necessari per lo svolgimento delle sue attività.I processi sono:Servizio tecnico e gestionale, Sviluppo nuovi impianti o parti di impianto e modifichetecnologiche, Attività Amministrative, Interventi di manutenzione sull’impianto eopere, Esercizio.La Direzione nell’ambito del Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza è responsabile delladefinizione e della diffusione a tutti i livelli aziendali della Politica ambiente, sicurezza e qualità, delladefinizione dei ruoli e delle responsabilità, del riesame periodico del Sistema di Gestione, dellapianificazione dei processi e del coordinamento delle attività svolte presso la sede direzionale epresso i singoli impianti, del raggiungimento degli obiettivi pianificati, della ricerca di nuove tecnologiee delle azioni da intraprendere per un miglioramento continuo del Sistema di Gestione.Servizio tecnico e gestionaleIl processo di Servizio tecnico e gestionale interessa la gestione dei rapporti con le autorità locali,le imprese esterne ed il supporto della Produzione:• misure, controlli e ispezioni su opere e impianti anche per enti di controllo• presidio autorizzazioni• gestione patrimoniale• consuntivazione parametri operativi• approvvigionamento• gestione contabilità• gestione magazzino• pianificazione della formazione del personale• analisi dei dati operativi e degli indicatori di prestazione• gestione delle azioni correttive e preventive• coordinamento degli audit• identificazione delle prescrizioni legali.Sviluppo nuovi impianti o parti di impianto e modifiche tecnologicheIl processo di ristrutturazione di un impianto idroelettrico per adeguamento tecnologico e/oincremento della capacità produttiva viene gestito da Hydros S.r.l. con proprio personale o conl’ausilio di fornitori esterni. Le attività di realizzazione delle opere civili e di installazione deimacchinari vengono svolte da imprese esterne.10


Processi Fase ResponsabilitàServizio tecnico e gestionaleEsercizioInterventi di manutenzionesull’impianto e opereSviluppo nuovi impianti oparti di impianto e modifichetecnologicheGestione contabilità, gestionemagazzino, pianificazioneformazione del personale,analisi dati operativi e degliindicatori di prestazione,gestione azioni correttive epreventive, coordinamentoaudit, identificazione prescrizionilegali, misure, controlli eispezioni su opere e impiantianche per enti di controllo,presidio autorizzazioni,gestione patrimoniale, gestioneemergenze, consuntivazioneparametri operativi,approvvigionamentoProduzione energia elettrica,controlli e verifiche manufatti/impianti/ dispositivi dimonitoraggio, gestioneemergenze, controllo nonconformità/ azioni correttivee preventive, coordinamentoimprese esterneManutenzione programmata amanutenzione su guastoAttività di pianificazione budget,progettazione, processo diappalto, gestione cantiere,avviamento e consegnaDirezione GeneraleAmministrazionePersonaleAcquisti e servizi generaliGestione e manutenzione operecivili/idraulicheServizio Tecnico meccanicoServizio Tecnico elettricoAmbiente sicurezza e qualitàResponsabile ProduzioneEsercizio e manutenzione opereelettromeccanicheGestione e manutenzione operecivili/idraulicheServizio Tecnico ElettricoServizio Tecnico MeccanicoResponsabile ProduzioneEsercizio e manutenzione opereelettromeccanicheGestione e manutenzione operecivili/idraulicheServizio Tecnico ElettricoServizio Tecnico MeccanicoDirezione GeneraleAttivitàAmministrativeAttività di supporto a tutti glialtriprocessi di HydrosTutti i responsabili12


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.3.0 GLI IMPIANTI IDROELETTRICI DELL’ORGANIZZAZIONE HYDROS S.r.l.Tab. 1Localizzazione degli impiantiGli impianti dell’Organizzazione sono situati tutti in Provincia di Bolzano; l’elenco e la dislocazionegeografica degli impianti idroelettrici in esercizio alla data della convalida della dichiarazione sonoriportati nella tabella 1. Il numero degli addetti dell’Organizzazione è 78.Impianto Corso d’acqua Valle <strong>Anno</strong> di avvio/Ristrutturazione*Brunico Rienza, Anterselva, Bruns, Furcia e Vila Val Pusteria 1958 (centrale)1959 (diga e derivazioni)/ 1998*Curon Carlino, Cappella, Pezzei, Regola, Pedross, Valles Vallelunga 1962<strong>2011</strong>* (regolazione/automazione)Lasa Plima, Flim, Sai, Santa Maria, Sluder, Rosim, Lasa Val Martello 1954 (centrale)1956 (diga Gioveretto)/ 1996*ComuneBrunico, Monguelfo, Perca, RasunAnterselva, ValdaoraCuron VenostaLasa, MartelloMarlengo Adige Val d’Adige 1925 / 2001-2002* Lagundo, MarlengoPonte Gardena Isarco Val Isarco 1938/Chiusa, Barbiano, Funes, Velturno1986-1988*Prati di Vizze Vizze, Avenes Val Isarco 1927/1996/2009* Val di VizzePremesa Gardena Val Gardena 1937/1990* CastelrottoORTOFOTO Googlemap - Dettaglio Alto AdigeLegendaCorso d’acquaRete stradaleGli impiantidell’Organizzazione1 Curon 3 Marlengo 5 Ponte Gardena 7 Brunico2 Lasa 4 Prati di Vizze 6 Premesa417325613


4.0 DATI OPERATIVI DELL’ORGANIZZAZIONE HYDROS S.r.l.Consumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh5.0104.3095.564Gasoliot1,203,802,80Gas naturale10³ m³8,0015,173,787Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³4,644,096,34Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³2.954.8753.139.3493.205.155Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento10³ m³16,588,418,64Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento t 5,33 2,15 3,651Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 363.561 363.561 363.561RifiutiRifiuti pericolosi t 86,68 174,09 100,33Rifiuti non pericolosi t 274,11 287,63 73,96TOTALE RIFIUTI t 360,78 461,71 174,29Rifiuti inviati a recupero t 211,92 303,38 28,99Rifiuti inviati a discarica t 148,87 158,33 145,30Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinariet 191,98 274,67 1,32Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 962.248 1.023.254 1.028.588(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso inkWh/m³) calcolato in base alle caratteristiche dell’impianto(2) si rimanda alla scheda di sintesi Tab. 2 per il dettaglio del rilascio minimo vitale14


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.4.1 indicatori chiaveHYDROS indicatori chiave di prestazione ambientale - Riferimento anno 2010Energia elettrica lorda prodotta nel 2010 (MWh)Indicatore di efficienza energetica, relativo al consumo totale annuo di energiaespresso in MWhin MWhEnergia elettrica consumata MWh 5.563 5.563,00Gasolio t 2,8 28,00Gas naturale 10³ m³ 3,787 41,665.632,66Indicatore percentuale di efficienza energetica, relativoal consumo totale annuo, di energie rinnovabiliIndicatore di consumo idrico totale annuo espresso in m³Acqua prelevatada acquedotto m³ 6.340Acqua prelevata da sottosuoloper usi civili e raffreddamento m³ 8.64014.980Indicatore di produzione totale annua di rifiuti (ad esclusione di quelli prodotti da attivitàstraordinarie) rapportata al singolo kWh, espressa in tonnellateTOTALE RIFIUTI t 174,29Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie t 1,32172,97Indicatore di produzione totale annua di rifiuti pericolosi (ad esclusione di quelli prodottida attività straordinarie) rapportata al singolo kWh, espressa in tonnellateRifiuti pericolosi t 100,331Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie t 1,3299,011L’indicatore le «emissioni totali annue di gas serra», tra cui almeno le emissioni di CO 2,CH 4, N 2O, HFC, PFC e SF 6, espresse in tonnellate di CO 2equivalente: di tali sostanzesono riferibili alla nostra organizzazione unicamente le seguenti sostanze CO 2, HFC e SF 6.Per gli HCFC e SF 6non essendoci state fuoriuscite di gas nel 2010 sono pari a 0.Gasolio t 2,8kg 2.800CO 2equivalente ottenuta dallacombustione del gasoliog 73.836B1.028.588A(MWh)R(A/B)5.633 0,00548A99%A(m³) R(A/B) (m³/MWh)14.980 0,01456A(t)R(A/B) (t/MWh)172,97 0,00017A(t)R(A/B) (t/MWh)99,01100 0,00009626A(t)R(A/B) (t/MWh)8,47 0,00000824(kg * 10 kWh/m³ * 2,637 g/kWh si ottengono i g di CO 2equivalente ottenuta dalla combustione del gasolio)Gas naturale 10³ m³ 3,787m³ 3,787CO 2equivalente ottenuta dallacombustione del metanog 8.398.051(m³ * 11 kWh/m³ * 201,6 g/kWh si ottengono i g di CO 2equivalente ottenuta dalla combustione del metano)TOTALE (g) 8.471.887Indicatori di emissioni totali annue in atmosfera rapportate alla produzione di energia,espressa in tonnellateL’impatto sulla biodiversità inerente l’utilizzo di terreno edificatoEfficienza dei materiali, inerente il flusso di massa annuo dei diversi materiali utilizzati:Si ritiene che il rapporto acqua turbinata/energia prodotta, nel caso dell’idroelettricosia riconducibile unicamente alle caratteristiche specifiche del territorio su cui insistel’impianto (salto utilizzabile e portata derivabile).A(t)R(A/B) (t/MWh)SO 2: 0,016Nox: 0,015 n.a. valori non significativiPM: 0,001Tale indicatore per la realtà idroelettricanon è significativo poiché molte delleopere sono interrate e soprattutto non èragionevolmente modificabileTale indicatore non essendo realmenteincrementabile non lo si ritienesignificativo.15


5.0 Descrizione di un impianto idroelettrico tipoUn impianto idroelettrico è un complesso di opere civili e di macchinari idroelettrici destinato allatrasformazione dell’energia potenziale dell’acqua in energia elettrica, mediante lo sfruttamento delsalto altimetrico tra il corpo idrico e la centrale di produzione.Da un punto di vista funzionale, gli impianti idroelettrici possono essere classificati nelleseguenti categorie:• impianti ad acqua fluente lungo i corsi d’acqua senza possibilità di regolazione;• impianti a deflusso regolato, caratterizzati da una larga possibilità di regolazione delle portatea mezzo di un serbatoio. Essi possono a loro volta distinguersi in impianti con serbatoio diregolazione giornaliero o settimanale e impianti a serbatoio con regolazione stagionale.Gli schemi tipici di un impianti idroelettrico sono i seguenti:• Impianto ad acqua fluente senza canale derivatore, caratteristico dei tronchi inferiori dei grandifiumi con portate rilevanti e pendenze lievi, comprende l’opera di sbarramento (traversa) e lacentrale incorporata nella traversa o a questa affiancata e, se necessario, una conca di navigazione;• Impianto ad acqua fluente con canale derivatore, caratteristico dei tronchi intermedi dei grandifiumi con portate medie e bassi salti, comprende l’opera di sbarramento (traversa), l’opera dipresa in superficie, il canale di adduzione di solito a pelo libero, la centrale, il canale di restituzionee, se necessario, una conca di navigazione;• Impianto a deflusso regolato con canale derivatore a pelo libero e condotte forzate, con possibilitàdi regolazione giornaliera o settimanale delle portate, comprende la vasca per regolazione dellaportata o l’opera di sbarramento (traversa o diga), l’opera di presa in superficie, il canale derivatore(all’aperto o in galleria), la vasca di carico, la condotta forzata, la centrale e il canale di restituzione;• Impianto a deflusso regolato e opere di derivazione in pressione, caratteristico dei tronchisuperiori dei fiumi, comprende l’opera di sbarramento (diga), la presa sotto carico, la galleria inpressione, il pozzo piezometrico, la condotta forzata, la centrale e il canale di restituzione (a pelolibero o in pressione);• Impianto a deflusso regolato direttamente connesso a una diga di ritenuta, adatto ad utilizzare ilsalto creato da uno sbarramento costruito per ottenere un serbatoio anche con altri scopi (es.irrigazione), comprende l’opera di sbarramento (diga), brevi condotti di derivazione attraversolo sbarramento o in gallerie laterali, la centrale incorporata o al piede dello sbarramento e uneventuale canale di restituzione;• Impianto a deflusso regolato con accumulazione e pompaggio, caratterizzato dalla duplice funzionedi produzione di energia elettrica (durante le ore di punta della richiesta) e di sollevamento(durante i periodi di minor richiesta) con assorbimento dell’energia di supero del sistema elettriconel quale sono inseriti. Esso comprende il serbatoio a monte, le opere di adduzione in pressionecon un eventuale pozzo piezometrico, la centrale con macchinario reversibile (turbina/pompa),il canale di restituzione e il serbatoio a valle.16


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Le aree omogenee in cui può essere suddiviso un impianto idroelettrico tiposono le seguenti:• Opera di sbarramento o di captazione;• Opera di adduzione delle acque;• Centrale di produzione di energia elettrica;• Opera di restituzione delle acque.Opera di sbarramento o di captazioneL’opera di sbarramento del corso di un fiume, che consente l’accumulo e il prelievo dell’acqua, puòessere costituita da una traversa o da una diga. Per effetto dello sbarramento si ottiene la ritenutae la derivazione delle acque e l’eventuale formazione di un bacino idrografico o di un serbatoio.Le traverse hanno altezze minori di 10 m e sono per la maggior parte strutture in calcestruzzo.I principali tipi di diga, classificate in base alla forma della struttura e ai materiali usati, sono: a gravità,ad arco ed a speroni.Le dighe a gravità sono strutture in calcestruzzo a sezione trasversale triangolare: la diga è spessaalla base e più sottile verso la sommità. La stabilità e la resistenza alla spinta idrostatica sono affidateunicamente al peso della costruzione.Le dighe ad arco contengono meno calcestruzzo delle dighe a gravità e la maggior parte della spintaidrostatica viene trasferita sulle pareti laterali su cui poggia la diga stessa.Le dighe a speroni hanno una parete rivolta verso monte che sorregge le acque dell’invaso e unaserie di contrafforti o muri verticali triangolari che sorreggono la parete e scaricano il peso dell’acquasulla fondazione.La scelta di un tipo di diga per un dato impianto è determinata da considerazioni tecnico economiche edi sicurezza; gli impianti dell’Organizzazione presentano dighe di vario tipo, di seguito descritte:• diga a doppio arco: impianto di Brunico;• diga a speroni: impianto di Lasa;• diga a gravità: impianto di Prati di Vizze;Le traverse sono dotate di aperture regolabili, paratoie mobili di vario tipo, per il passaggio dell’acquae la regolazione dei deflussi.Le dighe possiedono scarichi a varie altezze, dal fondo alla superficie.L’opera di presa si trova a monte dello sbarramento ed è dotata di una griglia che impedisce ilpassaggio di materiali grossolani.Opera di adduzione delle acqueLe opere di adduzione delle acque possono essere a pelo libero o in pressione. Si tratta essenzialmentedi canali, gallerie scavate nella roccia, che convogliano le acque verso una condotta forzata e quindialla centrale. Tra le opere di trasporto delle acque e la centrale di produzione di energia elettricapossono essere presenti bacini di accumulo o vasche di carico dalle quali si diparte la condottaforzata che compie il salto altimetrico. La condotta forzata è generalmente costituita da tubazionimetalliche d’acciaio o in calcestruzzo armato, munita in testa e al piede di organi di chiusura o valvolein grado di intervenire in qualsiasi condizione di esercizio.17


Centrale di produzione di energia elettricaLa centrale è l’edificio, o insieme di edifici, in cui sono installati i gruppi di produzione d’energiaelettrica, con le relative apparecchiature di protezione comando e controllo, e vari servizi ausiliari.Alla centrale è di norma annessa una sottostazione elettrica per il collegamento tra la centrale e laRete di Trasmissione in Alta Tensione.Le Centrali possono essere realizzate all’aperto con edificio sopra terra, seminterrate o in pozzoverticale, sotterranee o in caverna.L’energia meccanica dell’acqua in caduta viene trasformata in energia elettrica da una macchinaidraulica, la turbina, collegata al generatore.Una turbina idraulica è essenzialmente costituita da un organo fisso, la cassa, da un distributore oiniettore, e da una parte mobile, la ruota o girante. Il distributore o iniettore indirizza e regola laportata in arrivo secondo la potenza richiesta dalla rete.A seconda della forma e dimensione del distributore e della girante negli impianti Hydros vengonoutilizzati i seguenti tipi di turbine:• Pelton: costituita da uno o più iniettori e da una girante, detta ruota, sulla quale sono disposteun certo numero di pale a forma di doppio cucchiaio, che colpite dall’acqua uscente dall’iniettore,ruotano. Questo tipo di turbina è impiegata per salti variabili fra 300 m e 1.000 m e per basseportate, inferiori a qualche m³/s;• Francis: costituita da una cassa a spirale e da un distributore, formato da una serie di paleorientabili, che avvolge una girante a pale fisse, che viene investita dall’acqua in uscita daldistributore. Questo tipo di turbina è impiegata per salti variabili dai 30 ai 300 m e per portate daqualche m³/s a 20-30 m³/s. Le turbine Francis vengono classificate in base al numero dei giri in lente(50-85 giro/minuto), normali (85-170 giro/minuto) e veloci (170-340 giro/minuto).Fig. 3Turbina PeltonL’energia elettrica è prodotta in media tensione (generalmente 10 kV) dagli alternatori collegati alleturbine. Nelle stazioni elettriche sono installate le apparecchiature necessarie per la trasformazionee lo smistamento dell’energia elettrica.18


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Figg. 4 e 5Sala macchine centrale Brunicoe manutenzione turbinaSono generalmente presenti tre tipologie di trasformatori:• trasformatori elevatori (M.T./A.T. * ). L’energia elettrica prodotta dall’alternatore in M.T. (6– 10 kV)viene elevata in A.T. (60 kV, 130 kV, 220 kV a seconda della rete) per essere immessa nella Retedi Trasmissione. Sono di tipo in olio con raffreddamento ad aria o ad acqua, dotati di bacino diraccolta dell’olio che confluisce in apposita vasca;• trasformatori riduttori (M.T./M.T. * ). L’energia elettrica prodotta dall’alternatore in M.T. vieneridotta in M.T. (6 kV) per l’alimentazione dei servizi ausiliari. Sono di tipo in olio o in resina conraffreddamento ad aria e posizionati in apposite celle munite di bacino di raccolta dell’olio checonfluisce in apposita vasca;• trasformatori M.T./B.T. * A valle dei trasformatori riduttori M.T./M.T. l’energia elettrica èridotta in BT (380 V) per alimentare le utenze elettriche in bassa tensione (sala controllo,circuito di illuminazione, altre utenze). Questi trasformatori possono essere in olio o in resina.All’interno della stazione elettrica sono generalmente installati dei sezionatori/interruttori dicollegamento con la Rete di Trasmissione A.T. Sono inoltre presenti quadri di protezione del macchinarioe delle apparecchiature ausiliarie presenti in centrale e di protezione delle linee elettriche in uscita.Il controllo e la conduzione degli impianti è generalmente centralizzato in centri di controllo,che possono effettuare manovre di avviamento/fermata impianti e di regolazione dei macchinari.*A.T. = Alta Tensione; M.T = Media Tensione; B.T = Bassa Tensione19


Opera di restituzioneL’opera di restituzione può essere costituita da un canale o da una galleria a pelo libero o inpressione che attraverso, un opportuno manufatto di sbocco, restituisce le portate utilizzateal corso d’acqua.Fig. 6Schema di un impianto idroelettricotipo, ad acqua fluentePozzo piezometricoTraversaCanale di adduzioneParatoie di intercettazioneParatoie di intercettazioneFiumeGruppi di produzionedi energia elettricaCentraleCanale di restituzioneFiumeFig. 7Schema di un impianto idroelettricotipo, a deflusso regolatoTorrente Torrente TorrenteDigaOpera di presasecondariaOpera di presasecondariaPozzo piezometricoFiumeCondotta forzataCentraleFiumeLago20Canale di restituzione


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Vengono di seguito descritte le principali caratteristiche degli impianti di Hydros.Schededi impiantoTipodi impiantoOpere disbarramentoOpere diadduzioneTipodi turbinaPotenza maxinstallata dell’impianto MWOpera direstituzioneBrunicoPonte GardenaPrati di Vizzea serbatoio conregolazione settimanalead acqua fluente,parzialmente regolatodall’impianto Enel diBressanonea serbatoio conregolazione giornalieradiga a doppio arcoe traversetraversadiga a gravitàgalleria in pressionee condotta forzatain cemento armatoannegato incalcestruzzogalleria a pelo liberoe condotta forzata inroccia in calcestruzzogalleria a pelo liberoe condotte forzate inacciaio chiodatoPremesa ad acqua fluente traversa galleria a pelo liberoe condotte forzate inacciaio chiodatoCuronLasaad acqua fluente, conregolazione giornalierainvernale tramite vascadi caricoa serbatoio conregolazione stagionaletraversediga a speroni etraversetubazioni in pressionee condotta forzatainterrata in acciaiogalleria in pressionee condotta forzatainterrata in acciaioFrancis 42 galleria in pressioneFrancis 55 galleria a pelo liberoPelton 24,87 canale a pelo liberoPelton 8,2 galleria a pelo liberoPelton 12,3 canale a pelo liberoed in parte copertoPelton 63 canale a pelo liberoMarlengo ad acqua fluente riceve l’acqua dallasovrastante centraleidroelettrica di Tellcanale a pelo liberoe condotta forzatainterrata in cemento eacciaioFrancis 43,6 due brevi canali incemento armatoPer il dettaglio delle carattestiche degli impianti si rinvia alle schede riportate nell’allegato 1 della presente Dichiarazione Ambientale.21


6.0 Identificazione degli aspetti ambientali evalutazione della SignificativitàLa valutazione degli aspetti ambientali, come previsto dal Sistema di Gestione Ambientale,è stata condotta considerando le diverse attività svolte da Hydros.Le attività svolte dall’Organizzazione sono state raggruppate nei seguenti processi:• Esercizio• Interventi di manutenzione sull’impianto/opere• Sviluppo nuovi impianti o parti di impianto e modifiche tecnologiche• Attività Amministrative• Servizio tecnico e gestionaleL’identificazione degli aspetti ambientali connessi ai processi di Esercizio, Manutenzione eRistrutturazione è stata condotta con riferimento ad un impianto tipo dell’Organizzazione,che è stato suddiviso nelle seguenti aree omogenee:• Opera di sbarramento o di captazione;• Opera di adduzione delle acque;• Centrale di produzione di energia elettrica;• Opera di restituzione.Le aree omogenee che non rientrano tra quelle tipiche saranno individuate nelle Schede specifichedi impianto.Per il controllo continuo delle prestazioni ambientali sono stati introdotti alcuni indicatori individuaticome significativi delle attività dell’Organizzazione.6.1 Gli indicatori CHIAVE DI prestazionE ambientalEPer evidenziare l’andamento delle attività dell’Organizzazione sono stati presi in esame gli indicatorichiave riportati nel nuovo Regolamento (CE) n. 1221/2009 EMAS III.Essi consentono all’Organizzazione di valutare nel tempo, sia l’andamento degli indicatori ambientali,sia il loro eventuale scostamento rispetto agli obiettivi e target programmati. L’andamento degliindicatori chiave è assunto pertanto come indice di miglioramento dell’Organizzazione.Indicatori chiave:• 1. efficienza energetica;• 2. efficienza dei materiali;• 3. acqua;• 4. rifiuti;• 5. biodiversità;• 6. emissioni.Tali indicatori sono riportati a pag. 15.22


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.6.2 L’identificazione degli aspetti ambientali connessi ai processidell’OrganizzazionePer l’intera Organizzazione, sono stati presi in considerazione gli aspetti ambientali diretti e indirettidella sua attività e del suo prodotto (energia elettrica). Per tenere sotto controllo questi aspettiambientali la Direzione svolge le attività di coordinamento tecnico gestionale - amministrativo e isingoli impianti effettuano, laddove necessario, misure in campo ed in laboratorio. Alcuni parametrisono rilevati in continuo e riportati, tramite teleconduzione. Tutti i dati rilevati dagli impiantiidroelettrici sono oggetto di riesame da parte della Direzione e messi a disposizione delle autoritàcompetenti ed in particolare di quelle che operano sul territorio.Le apparecchiature di controllo dei parametri ambientali sono soggette a regolari tarature, adintervalli prestabiliti e diversi a seconda dei parametri controllati.La Direzione raccoglie, analizza ed elabora i dati degli impianti idroelettrici sia per tenere sottocontrollo tutti gli aspetti ambientali, sia per proporre eventuali azioni correttive e/o preventive.In occasione delle riunioni periodiche vengono riesaminati e validati i principali dati e indicatori delleprestazioni ambientali. Gli aspetti ambientali, diretti e indiretti sono stati raggruppati a seconda che essisiano correlati allo sfruttamento delle risorse, alle emissioni di inquinanti, alla presenza di situazioni dipericolo per l’ambiente.Aspetti connessi all’utilizzo delle risorseConsumo ed utilizzo risorse: acqua combustibili, energia elettrica.Aspetti connessi alle emissioni di potenziali inquinantiEmissioni in atmosferaScarichi idriciRifiutiRumore verso l’ambiente circostanteCampi elettromagnetici a 50 HzCampi elettromagnetici tra 100 kHz e 300 GHzVibrazioniPolveriUtilizzo di sostanze potenzialmente nocive per l’ambiente e la saluteAspetti connessi a potenziali influenze per l’ambienteContaminazione delle acque e del terrenoAmiantoGas lesivi per la fascia di ozono e gas serraSicurezza e salute dei lavoratoriInserimento ambientale delle opere e impatto visivoModifiche sulle direzioni e portate dei corsi d’acquaRapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio-economici sulla popolazione locale, interferenze con la fruizione delterritorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità)Comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e dei fornitori che possono avere un’influenzasull’ambienteAspetti ambientali diretti (aspetti sotto il controllo gestionale dell’Organizzazione) - v.si pag. 42Aspetti ambientali indiretti (aspetti sui quali l’Organizzazione ha un controllo gestionale limitato o parziale) - v.si pag. 4223


Hydros, allo scopo di mitigare gli impatti ambientali correlati alle proprie attività, analizza i requisitidi natura ambientale nella fase di progettazione di nuovi impianti/opere e/o modifiche tecnologicheattraverso una valutazione ambientale delle nuove iniziative.Di seguito vengono riportate le note relative alle specifiche generali degli Aspetti Ambientali propri dell’Organizzazione.Utilizzo risorse: acqua, combustibili, energia elettrica, materie prime,materiali ausiliari, imballaggio e immagazzinamento.Le risorse principali utilizzate dagli impianti idroelettrici sono acqua, combustibili, energia elettrica,materiali ausiliari.AcquaNegli impianti idroelettrici l’acqua, fonte rinnovabile, consente la produzione di energia elettrica.Gli impianti dell’Organizzazione si servono dell’acqua dei fiumi o dei torrenti, captate a montedi uno sbarramento e in seguito restituite all’ambiente con le stesse caratteristiche, per laproduzione di energia elettrica attraverso il suo passaggio in turbine. Quest’acqua viene definitain gergo “turbinata”. Gli impianti idroelettrici utilizzano anche l’acqua come fluido freddo,in circuito aperto o in circuito chiuso, per raffreddare gli alternatori, i trasformatori, gli organi dimacchina e i circuiti oleodinamici.Acqua turbinata dagli impianti di Hydros (10 6 m³)2008 2.9552009 3.1392010 3.2050 2.000 4.000 6.00024


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Consumo di acqua per usi civili e raffreddamento degli impianti idroelettrici (10³ m³)2008200920104,6416,584,098,416,348.640 3 6 9 12 15 18 21 24Acqua prelevata da acquedottoAcqua prelevata da sottosuolo usi civili e raffreddamentoCombustibiliGli impianti idroelettrici utilizzano gasolio per il funzionamento dei gruppi elettrogeni diemergenza e per il riscaldamento degli ambienti delle Centrali e degli alloggi dei guardianipresso le dighe, sia con caldaie di tipo domestico, sia con riscaldatori mobili presso alcuniimpianti (Lasa). Il gasolio è stoccato in serbatoi fuori terra o in serbatoio interrati, sottoposti acontrolli periodici. Il gasolio utilizzato per i gruppi elettrogeni è stoccato di norma nei serbatoia bordo macchina o in taniche.25


Energia elettricaGli impianti idroelettrici utilizzano energia elettrica sia autoprodotta sia acquistata da terzi. Lostaff direzionale di Hydros S.r.l. è impegnato, per quanto possibile, nel ricercare tecnologie atte alrisparmio energetico.Consumo di energia elettrica degli impianti di Hydros S.r.l. (MWh)2008 5.0102009 4.3092010 5.5640 2.500 5.000 7.500Consumo di oli degli impianti di Hydros S.r.l. (t)2008 5,332009 2,152010 3,650 2,50 5,00 7,5026


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Materie prime, materiali ausiliari, imballaggio e immagazzinamentoIn tutti gli impianti idroelettrici vengono utilizzati soprattutto oli di lubrificazione, oli dielettrici neitrasformatori e quanto necessita per le operazioni di manutenzione ordinaria (solventi, stracci, carta,minuteria meccanica e elettrica). Per tutti i prodotti utilizzati sono disponibili le schede di sicurezzae la gestione è regolamentata da specifiche procedure. In tutti gli impianti è presente un magazzinodove è depositato quanto necessita per piccoli interventi.Carta:Nel corso degli ultimi anni si è passati da una gestione dei documenti amministrativi totalmentecartacea ad una gestione sempre più informatizzata. Questo passaggio ha permesso soprattuttopresso la sede centrale di dimezzare in tre anni il consumo di carta.Emissioni in atmosferaLa produzione di energia elettrica da impianti idroelettrici ha il vantaggio di non immettere inatmosfera sostanze inquinanti. Possibili emissioni sono dovute all’utilizzo di combustibili perriscaldamento e per il funzionamento di gruppi elettrogeni in emergenza, in quantità comunque nonrilevanti.Scarichi idriciNegli impianti idroelettrici non esistono scarichi di acque di processo. Possibili scarichi idriciprovengono dagli usi civili e dalle acque meteoriche. Le acque dovute a condense o infiltrazioni degliimpianti vengono restituite al corpo idrico: il rischio di contaminazione del corpo idrico dovutoa sversamenti accidentali di oli lubrificanti è estremamente ridotto in quanto vengono effettuatiregolarmente giri di ispezione con il controllo di tutti i possibili punti di perdita e vengono effettuatiinterventi immediati, in caso di necessità, con materiale assorbente.Gli scarichi civili vengono inviati alla fognatura comunale o in vasche biologiche (Imhoff). Tale sistemaove presente è autorizzato dall’Autorità competente e comporta uno scarico nel sottosuolo diacque reflue domestiche mediante fossa Imhoff e pozzo a dispersione e lo smaltimento dei fanghitramite ditte specializzate e autorizzate.27


RifiutiLa produzione di rifiuti deriva principalmente da attività di manutenzione e da operazioni pulitura/sgrigliatura delle opere di presa. La produzione di rifiuti è più significativa nelle fasi di manutenzionestraordinaria e di ristrutturazione degli impianti. All’interno di tutti gli impianti dell’Organizzazionesono state individuate delle aree per lo stoccaggio differenziato dei rifiuti, suddivisi per tipologia, conappositi contenitori per i rifiuti pericolosi che sono protetti dagli agenti atmosferici.A seconda del tipo di attività e degli impianti interessati, possono essere presenti:• rifiuti speciali non pericolosi (rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari,imballaggi in plastica, imballaggi di carta e cartone, imballaggi in legno, ferro e acciaio, legno, ferro,cavi, assorbenti, materiali filtranti);• rifiuti speciali pericolosi (pitture e vernici di scarto contenenti solventi inorganici, oli mineraliper circuiti idraulici, oli minerali isolanti e termoconduttori, batterie al piombo, acque oleose,assorbenti materiali filtranti stracci, tubi fluorescenti). La società Hydros ha in essere un contrattoper la fornitura di stracci e il lavaggio degli stessi una volta utilizzati. Il tutto allo scopo di nonprodurre rifiuti.Inoltre vengono prodotti rifiuti urbani che vengono conferiti al servizio pubblico.Rifiuti di Hydros S.r.l.: andamento temporale (t)200820092010360,78191,98461,71274,67174,291.320 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000Totale rifiutiRifiuti da manutenzione straordinariaAndamento produzione rifiuti pericolosi e non pericolosi (t)20082009201086,68274,11174,09287,63100,3373,960 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000Rifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi28


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Rifiuti di Hydros S.r.l.: tipologia di smaltimento (t)Recupero Discarica2008 211,92 148,872009 303,38 158,332010 28,99 145.300750 1.500 2.250 3.000 3.750 4.500RecuperoDiscaricaLa raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dagli impianti idroelettrici è effettuatoda società in possesso di regolari autorizzazioni. La gestione dei rifiuti è regolata in tutte le fasidel processo produttivo, dello stoccaggio, del trasporto e dello smaltimento in conformità allanormativa vigente e da apposite procedure interne. I tempi di giacenza ed i quantitativi massimistoccati rientrano sempre nelle prescrizioni imposte dalla normativa vigente.Per ogni tipo di rifiuto le operazioni di gestione comprendono registrazioni, stoccaggio e/o depositotemporaneo presso gli impianti idroelettrici e conferimento a terzi.Ove presenti, gli Olii esausti sono conservati in appositi contenitori e conferiti al Consorzio.I rifiuti che derivano da operazioni di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa (materiale legnosofogliame, contenitori in plastica, lattine, etc.) vengono di norma raccolti in appositi cassoni e smaltitio dal servizio locale fornito dai Comuni o da ditte specializzate.Nel processo di ristrutturazione degli impianti idroelettrici e durante le attività di manutenzionesono adottate tutte le misure necessarie, anche di carattere organizzativo, finalizzate a garantire lacorretta gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese.La produzione di rifiuti è variabile e maggiore in caso di ristrutturazione degli impianti idroelettrici;i quantitativi di rifiuti prodotti nel normale assetto operativo, esclusi i materiali che derivano daoperazioni di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa (non conseguente ad attività propriedell’Organizzazione), sono estremamente contenuti.29


Rumore verso l’ambiente circostanteLe principali sorgenti di rumore sono i gruppi di produzione di energia elettrica ed i sistemi diraffreddamento ad aria dei trasformatori.Hydros si è posta come obiettivo di tenere sotto controllo questo aspetto effettuando con cadenzaquadriennale, per ogni impianto idroelettrico, le indagini fonometriche per la misura dei livelli dirumore nei periodi di funzionamento e nei punti di maggiore criticità. I metodi utilizzati per ilmonitoraggio ed il campionamento dei parametri ambientali significativi sono quelli indicati dallanormativa vigente.Si rimanda all’Allegato III della presente dichiarazione per la sintesi dei rilievi acustici.Hydros sin dalla fase di progettazione della ristrutturazione di un impianto idroelettrico ricerca lamigliore tecnologia disponibile sul mercato al fine di ridurre al minimo l’impatto acustico.Nella ristrutturazione di un impianto idroelettrico le emissioni acustiche connesse al traffico dimezzi e al funzionamento di macchinari superano quelle misurate durante il normale esercizio;tuttavia tutte le attività di cantiere si svolgono di norma durante le ore di luce dei giorni lavorativisenza arrecare disturbo nel periodo notturno e gli impianti si trovano per lo più in zone isolatelontano da potenziali ricettori.In fase di cantiere verranno comunque adottate tutte le misure idonee a contenere il più possibilequalunque fonte di disturbo.Al fine di ridurre ulteriormente il rumore verso l’esterno alcuni impianti idroelettrici hanno avviatoalcuni interventi migliorativi, inseriti nel Programma Ambientale specifico.Nel corso del 2007 sono state aggiornate tutte le rilevazioni del rumore emesse verso l’ambiente esterno.Campi elettromagnetici a 50 HzI campi elettromagnetici a 50 Hz sono radiazioni non ionizzanti causate dalla presenza di correntivariabili nel tempo che, interagendo con gli esseri viventi, alle alte frequenze e con elevate esposizionipossono generare effetti dannosi alla salute.Nel caso di basse frequenze (50 Hz), le ricerche non hanno sino ad ora dimostrato correlazioni tral’esposizione e l’insorgenza di particolari patologie per l’uomo. All’interno degli impianti idroelettricisono installati macchinari elettrici e cavi che generano campi elettromagnetici.L ’Organizzazione ha effettuato nel 2010 un’indagine completa, per verificare il livello dei campielettromagnetici.I superi evidenziati localmente presso alcune apparecchiature elettriche di alcuni impianti noncostituiscono un pericolo per la popolazione (presente saltuariamente in centrale in occasione divisite) e neppure per i lavoratori la cui presenza, in molte aree, è estremamente limitata nel tempoin occasione di controlli saltuari sugli impianti; Hydros si impegna comunque ad analizzare conattenzione tali situazioni ed a mettere in atto, ove possibile, interventi migliorativi.30


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Campi elettromagnetici tra 100 kHz e 300 GHzPer le alte frequenze (100 kHz-300 GHz) si è fatto riferimento a quanto previsto per la popolazionedal DPCM 08/07/03, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.199 del 28/08/03 . Sono stati quindiconsiderati i seguenti livelli di riferimento riportati nelle Tabelle 2 e 3, Allegato B: campo elettrico 6V/m, intensità di campo magnetico 0,016 A/m; densità di potenza 0,10 W/m².All’interno di alcuni impianti sono installati ponti radio, autorizzati dalle autorità competenti:sulla base di valutazioni effettuate si ritiene che anche il livello di esposizione dei lavoratori all’internodei due impianti sia delle persone eventualmente presenti nell’area circostante (sino a 300 m dalpunto di emissione) siano di gran lunga inferiori ai limiti sopra riportati (valori riscontrati almeno1.000 volte inferiori ai limiti di campo elettrico e densità di potenza e di almeno di 10 volte inferiorial limite di campo magnetico a 300 m del punto di emissione).VibrazioniLa presenza di vibrazioni dovute ai macchinari presenti negli impianti idroelettrici non è significativanelle aree adiacenti alle Centrali.PolveriLa presenza di polveri potrebbe manifestarsi durante i lavori di manutenzione o di ristrutturazione,mentre non è significativa nel normale esercizio.Contaminazione delle acque e del terrenoL’attività svolta negli impianti idroelettrici è tale che l’aspetto contaminazione delle acque e delterreno non risulta rilevante, nelle normali condizioni operative. L’unico potenziale pericolo dicontaminazione delle acque durante l’esercizio degli impianti è costituito da una fuoriuscita di oliodagli impianti oleodinamici relativi alle paratoie e dagli organi di macchina: eventuali perdite vengonotempestivamente intercettate grazie ai sistemi di controllo e di monitoraggio.La contaminazione del terreno può essere causata invece da uno sversamento accidentale di oli deitrasformatori e di oli di lubrificazione. I serbatoi installati sono sottoposti a controlli periodici.Il rischio di contaminazione delle acque e del terreno è estremamente ridotto, dal momento chesono state predisposte, per tutti gli impianti idroelettrici misure preventive quali adeguate vasche dicontenimento, istruzioni operative, formazione del personale e controlli periodici.Durante il processo di ristrutturazione di un impianto idroelettrico sono adottate tutte le misurenecessarie, anche a carattere organizzativo, volte a evitare fenomeni di contaminazione accidentaledel terreno e delle acque da parte del cantiere. È responsabilità dell’Organizzazione sia garantire chele imprese esecutrici dei lavori adottino tutte le precauzioni idonee al fine di evitare situazioni chepossano provocare sversamenti di prodotti inquinanti sia riportare l’area nelle originarie condizionidi pulizia e sicurezza ambientale.Tutti gli impianti idroelettrici gestiti dall’Organizzazione sono costruiti su terreni nei quali si è esclusala presenza di qualsiasi forma di contaminazione.31


AmiantoE’ stata predisposta un’apposita istruzione che definisce le modalità di intervento nel caso in cui sirinvengano manufatti contenenti amianto.Attualmente presso gli impianti dell’Organizzazione non è presente amianto.Gas lesivi per la fascia di ozono e gas serraNegli impianti idroelettrici dell’Organizzazione la presenza di sostanze classificate come lesiveper l’ozono è associata a gas HCFC (idroclorofluorocarburi) nei circuiti frigoriferi utilizzati peril condizionamento di uffici ed altre aree di lavoro mentre la presenza di gas serra è associataall’esafluoruro di zolfo (SF 6).L’esafluoruro di zolfo è presente in alcuni interruttori e blindati come isolante.Sono presenti HCFC in piccoli quantitativi nei condizionatori presso la Sede di Bolzano.La manutenzione degli impianti di condizionamento viene effettuata da ditta specializzata cheprovvede, qualora necessario, ai rabbocchi di prodotto. Nell’ultimo triennio non si è reso necessarioalcun rabbocco di prodotto e di conseguenza il rilascio in atmosfera di HCFC è stato nullo.L’Organizzazione Hydros ha previsto una progressiva sostituzione degli impianti di condizionamentoesistenti con altri che utilizzano prodotti non lesivi per la fascia d’ozono.Sicurezza e salute dei lavoratoriL’Organizzazione ha ritenuto importante affrontare la gestione della sicurezza e dell’igiene sul lavoroadottando un Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza conformi alle specifiche OHSAS18001 e linee guida UNI-INAIL.Inserimento ambientale delle opere e impatto visivoGli impianti e gli immobili in genere sono inseriti in un contesto storico - ambientale ormaiconsolidato. Tutti gli elementi di impianto idroelettrico (opere di sbarramento, opere di adduzionedelle acque, centrale, opere di restituzione) determinano un cambiamento dell’impatto visuale, piùo meno percepibile in funzione della loro localizzazione e un’alterazione del paesaggio naturale.Nel caso di grandi dighe l’impatto sul territorio può essere rilevante.L’Organizzazione, per migliorare l’inserimento nel paesaggio di alcune opere, ha provveduto allarealizzazione di barriere verdi e alla colorazione delle parti di impianto in vista.Alcuni impianti hanno un minore impatto visivo in quanto la centrale è sotterranea o in caverna;la maggior parte degli impianti, presentano le opere di adduzione in galleria e le condotte forzateinterrate.32


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d’acquaL’attività modellatrice di un corso d’acqua si svolge attraverso molteplici processi connessi allapropria azione erosiva, di trasporto e di deposizione. L’intensità di questa attività, oltre che dallaportata e dalla velocità di un fiume e dalla natura delle rocce attraversate, è determinata dalla qualitàe dalla quantità del materiale trasportato: gli urti del materiale trasportato contro sponde e il fondodell’alveo possono accentuare notevolmente l’azione erosiva della corrente stessa, dall’altra parteun carico eccessivo di materiale riduce notevolmente, fino ad annullarlo il potere erosivo dei fiumi.Un impianto idroelettrico può interferire con la normale attività modellatrice di un corso d’acquain quanto le opere di sbarramento e i serbatoi trattengono parte dei materiali solidi trasportati. Inparticolare i serbatoi sono soggetti ad un progressivo interramento che ne diminuisce la capacitàdi invaso. Poiché il trasporto dei materiali è un fenomeno naturale e poiché la capacità di invasodei serbatoi va a beneficio degli usi plurimi della risorsa idrica, i materiali vengono restituiti a vallesia durante le piene sia tramite operazioni e pianificate e concordate con le Autorità competenti.Il materiale recuperato dalle griglie poste a monte delle opere di presa è smaltito come rifiuto.Tramite il controllo e la gestione delle dighe, Hydros ha la possibilità di trattenere il volume d’acquache fluisce a valle durante le piene (laminazione), riducendo la portata massima e di conseguenza laforza dirompente dell’acqua. Questo permette di garantire una maggior sicurezza alla popolazione edi limitare eventuali effetti distruttivi sull’ecosistema.Conformemente a quanto previsto dalla legislazione vigente Hydros ha presentato alle AutoritàCompetenti i piani di gestione delle dighe ed è in corso la relativa istruttoria. Per la preparazione deipiani di gestione Hydros ha sviluppato rapporti di collaborazione con società che effettuano perizietecniche ed analisi e collabora costantemente con gli uffici caccia e pesca presenti sul territorio.Interferenze sull’ecosistema dovute al deflusso rilasciatoUn impianto idroelettrico influenza la portata del fiume nel tratto tra l’opera di sbarramento el’opera di restituzione. Affinché il fiume abbia anche in quel tratto una portata minima adeguata vienerilasciata una quantità di acqua denominata deflusso minimo vitale (DMV).Il deflusso minimo vitale, stabilito dalle Autorità competenti, garantisce all’ecosistema fluviale ilnaturale svolgimento di tutti i processi biologici e fisici (si veda Tab. 2 per il DMV rilasciato dagliimpianti idroelettrici dell’Organizzazione in ottemperanza alle prescrizioni ricevute dalle Autoritàcompetenti o volontario).I tecnici di Hydros mettono a loro disposizione la loro esperienza in materia collaborando con leautorità competenti.33


Le migrazioni ittiche controcorrente sono influenzate negativamente dalla presenza delle opere disbarramento, in particolare per la deposizione delle uova. Per far fronte a questo inconveniente gliimpianti Brunico, Lasa, Ponte Gardena, Prati di Vizze, Premesa contribuiscono al ripopolamento itticoa seguito delle operazioni di svuotamento dei bacini o dell’impianto. Le specie di pesci immesse sonostabilite dalle Autorità competenti.L’impianto Prati di Vizze garantisce inoltre un rilascio aggiuntivo di circa 0,15 m³/s da un gruppo diproduzione per il mantenimento della fauna ittica nel periodo invernale nel tratto tra la centrale el’immissione del rio Vizze nel fiume Isarco.Deflusso minimo vitale (m³/s)Corso d’acqua interessatoBrunico 0,8560,2120,0220,0440,042Fiume RienzaRio AnterselvaRio BrunsRio FurciaRio VilaPonte Gardena 6,07 Fiume IsarcoPrati di Vizze 0,226 Rio VizzePremesa 0,32 Torrente GardenaCuron 0,1020,0070,0030,040,0040,005Lasa 0,1630,0110,0160,0020,0080,040Rio CarlinoRio CappellaRio PezzeiRio RegolaRio VallesRio PedrossRio RosimRio FlimRio SoiRio Santa MariaRio SluderRio Alto LasaMarlengo 3,35 Fiume AdigeTab. 2Deflusso minimo rilasciatodagli impianti dell’Organizzazione34


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio-economici sullapopolazione locale, interferenze con la fruizione del territorio a scoporicreativo, effetti sulla viabilità)Gli impianti idroelettrici dell’Organizzazione interagiscono con le comunità locali.Sono state realizzate numerose iniziative e altrettante sponsorizzazioni di carattere sociale eculturale, sia per la tutela ambientale sia per il territorio interessato dagli impianti idroelettrici.Numerosi sono stati i casi di collaborazione con le associazioni dei pescatori, di volontariato e conil Corpo dei Vigili del Fuoco.Tutti gli impianti idroelettrici forniscono acqua per irrigazione, per antibrina e per antincendio adiversi Consorzi dei comuni interessati. La regolazione dei livelli dei serbatoi tiene conto anche delleesigenze dell’irrigazione: il prelievo dell’acqua a scopo irriguo, soprattutto nel periodo da giugnoa settembre, è normalmente gestito direttamente dai Consorzi. Durante il periodo turistico gliimpianti idroelettrici tengono conto delle necessità ambientali e ricreative del territorio.Inoltre, Hydros raccoglie e mette a disposizione delle varie autorità di bacino e degli uffici orograficidel territorio i dati microclimatici richiesti.Gli impianti idroelettrici ospitano scolaresche e visitatori durante tutto il periodo dell’anno perdiffondere una corretta informazione sulla produzione di energia pulita.La maggior parte del personale impiegato sugli impianti è residente nelle zone limitrofe dell’impianto.Per questo Hydros si è impegnata nel corso degli anni a rendere il personale consapevole e partecipeallo sviluppo del sistema di gestione ambientale e per mantenere un rapporto cordiale e collaborativicon chi lo rappresenta negli ambiti territoriali.Per quanto relativo alla viabilità, gli impianti idroelettrici non hanno un impatto rilevante inquanto molti di essi non sono presidiati e vengono effettuati sopralluoghi da parte del personaledell’Organizzazione o di imprese esterne solo durante le attività di manutenzione secondo necessità.Può verificarsi un possibile aumento della viabilità della zona in occasione delle ristrutturazionidegli impianti idroelettrici che vengono comunque effettuati adottando tutte le misure idonee acontenere il più possibile qualsiasi fonte di disturbo.35


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Fig. 8La traversa di Vizze.37


Comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e deifornitori che possono avere un’influenza sull’ambienteHydros effettua una selezione e qualifica dei propri fornitori prendendo in esame I comportamentiambientali degli appaltatori, subappaltatori e più in generale dei fornitori. Tale valutazione si estendequindi dalla fase di progettazione degli impianti alla loro realizzazione, esercizio e manutenzione.È compito del personale dipendente riferire al Responsabile di impianto sul comportamento incampo dei terzi operanti all’interno degli impianti idroelettrici e su eventuali anomalie riscontratenelle forniture, che contrastino con la Politica per la Qualità, la Sicurezza e l’Ambiente Hydros.All’interno degli impianti idroelettrici operano numerosi fornitori per attività di manutenzionemeccanica, manutenzione elettrica, servizi vari e forniture di prodotti chimici e ausiliari con possibiliimpatti ambientali correlati alla loro attività (contaminazione delle acque e del terreno, produzionedi rifiuti, rumore, altri impatti dovuti alle specifiche attività).Per tenere sotto controllo tali attività, in particolare quelle che possono avere rilevanti impatti ambientali,l’Organizzazione ha predisposto procedure di gestione e controllo delle attività svolte da terzi.L’attenzione dell’Organizzazione si è inoltre focalizzata sulla sicurezza delle imprese operantiall’interno dei propri impianti, tramite azioni di formazione e sensibilizzazione.Fig. 9Panoramica38


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.6.3 Rischi di incidenti e situazioni di emergenza(Frane, smottamenti, terremoti, incendio, alluvioni, gestione delle piene)L’Organizzazione ha adottato procedure per la gestione delle emergenze, comprese quelleambientali, con lo scopo di definire le responsabilità, gli iter procedurali e le modalità di scambiodelle informazioni con le autorità competenti, tra gli impianti idroelettrici e tra il proprio personale.Tutti gli impianti del hanno predisposto un Piano di Emergenza che comprende anche le emergenzeambientali, con lo scopo di fornire uno strumento operativo per classificare le situazioni di possibileemergenza e per fronteggiarle qualora si dovessero verificare, coordinandosi con le altre partiinteressate.Nel seguito sono riassunte le situazioni d’emergenza che potrebbero produrre un impatto ambientale.Frane, smottamenti, terremotiDurante la progettazione di un impianto idroelettrico vengono preventivamente effettuati studigeologici per verificare la stabilità dei terreni sui cui poggiano le opere e dei pendii interessati.L’Organizzazione controlla periodicamente lo stato delle opere e delle rive segnalando eventualisintomi di instabilità di pendii e sponde. Le dighe vengono controllate periodicamente in ottemperanzaalla legislazione vigente.I Comuni dove sorgono le dighe sono classificati con rischio basso da un punto di vista sismico.Incendio dei trasformatori e di parti di impiantoGli impianti idroelettrici sono dotati di dispositivi antincendio che intervengono per lo spegnimentoautomatico mediante acqua e gas inerti o di sensori fumo. Tutti gli impianti sono comunque dotati didispositivi antincendio portatili, idranti e estintori.Gli impianti idroelettrici, ove necessario, hanno ottenuto o hanno presentato domanda per la licenzad’uso (certificato prevenzione incendi), conformemente a quanto richiesto dalla normativa del settore.39


Alluvioni, gestioni delle pieneL’esercizio dei serbatoi in caso di eventi di piena avviene in modo tale da rilasciare a valle, aprendole paratoie delle dighe, una quantità di acqua minore o al massimo uguale alla quantità in ingresso.Tutte le portate rilasciate durante gli eventi di piena e i valori di quota dei serbatoi vengono registratee messe a disposizione delle Autorità competenti.La presenza delle dighe permette di ritardare ed attenuare gli eventi di piena, in quanto il rilascioavviene in modo controllato, anche se è da sottolineare il fatto che il volume di un serbatoio èmodesto rispetto ai volumi d’acqua che possono defluire da un bacino idrografico duranteprecipitazioni eccezionali. In caso di piene o di piogge intense il personale tecnico specializzatopresente sul posto effettua le manovre di apertura delle paratoie, su indicazione dei Responsabilidella gestione delle piene.Tutte le operazioni vengono comunque effettuate con la supervisione dell’Ingegnere Responsabileche mantiene costantemente informati le Province, l’Ufficio Periferico del Ministero InfrastruttureUfficio Tecnico Dighe di competenza e il Gestore della diga a valle.Si rimanda alla specifica Scheda per la descrizione delle operazioni effettuate in caso di eventi dipiena di ogni singolo impianto idroelettrico.Incidenti ambientaliNegli ultimi tre anni non si sono verificati incidenti ambientali.Fig. 10Diga di Monguelfo40


La significatività degli aspetti ambientali dell’Organizzazione è stata definita a partire dallesignificatività degli aspetti ambientali del singolo impianto e andando a considerare la significativitàpiù alta per il singolo aspetto ambientale.Tab. 3La significatività degli aspettiambientali dell’OrganizzazioneAspetto AmbientaleConsumo Risorse(consumo risorse energetiche, consumo materieprime e ausiliarie)Utilizzo Risorse (utilizzo acqua nel processoproduttivo)Emissioni in Atmosfera(centrali termiche, emissioni derivanti daraffreddamento)Emissioni in Atmosfera (gruppi elettrogeni)Scarichi Idrici(derivanti da raffreddamento a ciclo aperto,relativo a condense e drenaggi, lavaggio pezzi)Situazione di funzionamento e livello di significativitàNormali/AnomaleEmergenzaNote sulle condizioni diemergenza--incendio - esplosioneincendio - esplosionecontaminazione acqua/sottosuoloScarichi Idrici (scarichi edifici) -Suolo e Sottosuolo (presenza serbatoi interrati,presenza olio minerale)contaminazione acqua/sottosuoloincendio/esplosioneSuolo e Sottosuolo (radon)contaminazione acqua/Rifiuti (rifiuti da attività di manutenzione)sottosuoloRumore verso l’ambiente circostante -Sostanze lesive per l’ozono(presenza R 22, SF 6)Campi Elettromagnetici (50 Hz)Campi Elettromagnetici (100 KHz - 300 GHz)Impatto delle Opere Idroelettriche (inserimentoambientale delle opere, interventi speciali,interferenze sull’ecosistema legate al DMV, modifichesulla direzione e portata dei corsi d’acqua)Rapporti con il territorio(effetti socio economici sulla popolazione,interferenze con l’uso del territorio a scoporicreativo)Sicurezza e Prevenzione incendiComportamenti ambientali degli appaltatori,subappaltatori e fornitoricontaminazioneacqua/sottosuoloincendio/esplosioneincendio / esplosioneincendio / esplosionecontaminazione acqua/sottosuoloincendio/esplosionepiene eccezionali/alluvioni-incendio/esplosionecontaminazione acqua/sottosuoloLivello di significatività in situazione di funzionamento normale/anomale e di emergenzaLivello di significatività BASSO - aspetto non significativoLivello di significatività MEDIOLivello di significatività ALTO42


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.7.0 Il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezzadell’OrganizzazioneHydros S.r.l. ha mantenuto e sviluppato quanto già implementato dalla precedente gestione di EdisonGestione Idroelettrica. In particolare l’organizzazione ha implementato un sistema di gestionesecondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e la specifica OHSAS 18001:2007.Il Sistema di Gestione Ambiente, Sicurezza e Qualità mira essenzialmente al controllo ed almiglioramento dell’impatto ambientale prodotto dall’attività degli impianti idroelettrici attraverso:• l’analisi ambientale degli impianti idroelettrici e la valutazione della significatività degli aspettiambientali, delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi;• la definizione dei ruoli e delle responsabilità e la nomina del Rappresentante della Direzioneper il Sistema di Gestione Ambiente, Sicurezza e Qualità con il compito di garantire l’efficienzadel sistema;• la definizione della Politica Ambiente, Sicurezza e Qualità e la sua diffusione a tutti i livelli aziendali;• la formazione, l’informazione e la consultazione del personale interno ed esterno che operapresso gli impianti dell’Organizzazione• il monitoraggio dei parametri ambientali e di funzionamento dell’impianto secondo modalitàe frequenze definite e la loro registrazione. I sistemi di controllo fissano soglie di attenzioneal di sotto di quelle di allarme, in modo tale che gli operatori coinvolti possano interveniretempestivamente;• la definizione dei piani di emergenza;• lo scambio di comunicazioni sia con il personale interno sia con gli enti esterni e con tutte le partiinteressate;• l’identificazione, l’aggiornamento e il rispetto delle prescrizioni legali applicabili all’attività e la lorodiffusione alle funzioni interessate;• le verifiche ispettive interne (audit), condotte periodicamente da personale qualificato eindipendente dalle funzioni soggette alla verifica, per controllare l’efficacia del Sistema di Gestionecon cadenza almeno annuale;• la gestione delle criticità ambientali;• la qualifica dei fornitori;• il coinvolgimento di fornitori, appaltatori e subappaltatori nel Sistema di Gestione ed il lororispetto della Politica Ambiente, Sicurezza e Qualità;• la definizione di un Programma Ambiente, Sicurezza e Qualità in cui sono indicati gli obiettivi dimiglioramento e i target;• il riesame periodico del Sistema di Gestione condotto dalla Direzione sulla base delle informazioniraccolte;• il coordinamento tecnico – amministrativo gestionale delle attività degli impianti idroelettrici daparte della Direzione;• la promozione di nuove tecnologie.Si sottolinea inoltre che tutti i dipendenti ed il personale delle imprese esterne che operanonegli impianti dell’Organizzazione devono avere un’adeguata preparazione per assicurare unosvolgimento professionale del proprio lavoro, rispettando la Politica Ambiente, Sicurezza e Qualità ele prescrizioni derivanti dalle procedure del Sistema di Gestione e dalle norme di legge.43


La formazione, la consultazione ed il coinvolgimento dei lavoratori sugli aspetti ambientali e sullasicurezza e salute avviene nel seguente modo:• tutti i dipendenti, direttamente e tramite il loro rappresentante, vengono informati sulla PoliticaAmbiente, Sicurezza e Qualità e sensibilizzati sull’importanza del rispetto delle procedure delSistema di Gestione, al fine di migliorare il comportamento individuale ed apportare concretibenefici alla tutela dell’ambiente;• tutte le imprese esterne vengono informate sulla Politica Ambiente, Sicurezza e Qualità e coinvoltenella tutela dell’ambiente in cui operano;• tutte le parti interessate hanno accesso alle informazioni che la Direzione ha messoa disposizione, con l’adeguato livello di dettaglio.Tutte le attività sopracitate sono state descritte e codificate nel Manuale.POLITICA AMBIENTE, SICUREZZA E QUALITÀFig. 11Il Sistema di GestioneAmbientale nell’ambitodel Sistema IntegratoParti interessateAnalisi ambientaledel sito valutazionesignificatività aspettiambientaliManualeProcedureProcedure tecnico-gestionaliNormative HydrosMantenimentoconformitàprescrizioni legaliControllo operativoAudit ambientaleIstruzioni operative ambientali,relazioni tecniche e modulisticaGestione emergenzeParti interessateProgrammaambientaleFormazioneconsultazioneControllo fornitori44


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Fig. 12OrganigrammaHydros S.r.l.PRESIDENTEDIRETTORE GENERALEAlta DirezioneACQUISTIE SERVIZI GENERALIAMBIENTE, SICUREZZAE QUALITÁPRODUZIONE AMMINISTRAZIONE PERSONALEPROGRAMMAZIONEE CONTROLLODI GESTIONECENTROTELECONDUZIONEBOLZANOASSISTENTEPRODUZIONEESERCIZIO IMPIANTI EMANUTENZIONE OPEREELETTRO MECCANICHEGESTIONE E MANUTENZIONESISTEMI INFORMATIVI ETELECOMUNICAZIONIGESTIONE EMANUTENZIONE OPERECIVILI/IDRAULICHE45


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.RESPONSABILE AMBIENTE SICUREZZA E QUALITÀ:• Promuove in collaborazione con la Direzione l’applicazione ed il miglioramento del Sistemadi Gestione in linea con la politica della società e coerentemente alle norme di legge e alleprocedure interne.• effettua audit interni, sopralluoghi ed altre verifiche sui cantieri o luoghi di lavoro riferendo l’esitoalla Direzione;• identifica e promuove, in collaborazione con la Direzione, l’attività di formazione sui temi diambiente sicurezza, coordinando le Aree interessate, allo scopo di migliorare le performanceaziendali nel campo specifico.• supporta le diverse funzioni per l’aggiornamento e l’emissione dei documenti di sistemaverificandone il mantenimento dell’integrità.• segue l’evoluzione della legislazione nel campo specifico e ne dà comunicazione alle funzioniinteressate applicando le procedure di riferimento. Coordina le attività necessarie ad espletare gliadempimenti previsti verificandone l’attuazione.• verifica il rispetto delle disposizioni di legge, norme, regolamenti nel campo specifico riferendoalla Direzione;• fornisce assistenza alle diverse funzioni sulle problematiche di ambiente e sicurezza in fase dipianificazione degli investimenti e in fase di esecuzione delle attività.RESPONSABILE ESERCIZIO IMPIANTI E MANUTENZIONE OPERE ELETTROMECCANICHE:• Gestisce e controlla le attività di esercizio e manutenzione degli impianti affidati nel rispettodei programmi stabiliti ed avendo come obiettivo l’utilizzo ottimale delle risorse idriche e lacontinuità della produzione e consegna dell’energia elettrica prodotta;• controlla per gli impianti di competenza l’osservanza delle leggi vigenti, delle norme di buonatecnica (CEI, UNI, ecc.) e delle norme aziendali in materia di protezione ambientale e sicurezza;• attua il Sistema integrato di gestione per l’ambiente, la sicurezza e la qualità in conformità alleprocedure vigenti e provvede alla stesura e divulgazione al personale di tutte le istruzioni operativenecessarie per una corretta operatività sull’impianto;• provvede alla registrazione di tutti i dati previsti dal Sistema per la sorveglianza delle prestazionidel sistema stesso;• propone azioni ed interventi finalizzati al miglioramento degli aspetti tecnici, organizzativi,gestionali e di sicurezza e contribuisce alla loro realizzazione;• assicura la verifica in accettazione delle attrezzature e il loro corretto funzionamento ed utilizzoprovvedendo all’ottimale mantenimento;• in qualità di responsabile di impianto assicura la corretta messa in sicurezza degli impiantiinteressati da interventi di manutenzione/investimento e comunica al preposto incaricatoi rischi d’area;• in caso di emergenza coordina gli addetti all’emergenza e collabora con Responsabile Produzioneper quanto di sua competenza;• partecipa alla costruzione del budget globale e dei programmi della Direzione e garantisce ilrispetto dei requisiti dei tempi e dei costi previsti per i lavori meccanici ed elettrici assegnatirelativi alla manutenzione e modifica di parti d’impianto;• assicura gli studi, la progettazione, la pianificazione e lo svolgimento e controllo dei lavori assegnati;• coordina le attività di controlli e verifiche sui componenti meccanici ed elettrici degli impianti.47


RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE:• Gestisce la contabilità e provvede agli incassi e pagamenti a mezzo banche.• collabora alla stesura del budget dei costi fissi.• informa le varie funzioni, per quanto di loro interesse, sulle modifiche o nuove norme fiscali.• intrattiene rapporti con i terzi (banche, fornitori…) il tutto secondo le direttive di Sede.RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE:• Garantisce la corretta amministrazione del personale in relazione alle norme legislative econtrattuali vigenti in materia di diritto del lavoro.• mantiene i rapporti amministrativi con Uffici del Lavoro, INPS, INAIL ecc…e collaboraall’elaborazione ed al controllo del budget relativo ai costi del personale.• mantiene i rapporti con le OO.SS. a livello locale e garantisce il necessario supporto nelle attivitàdi relazioni sindacali alla posizione superiore ed alla competente funzione centrale di sede, da cuidipende funzionalmente.RESPONSABILE ACQUISTI E SERVIZI GENERALI:• Gestisce le trattative con i fornitori\imprese e stipula, nei limiti di procura fissati per l’organizzazione,contratti d’appalto ed acquisto sulla base delle specifiche sviluppate dalle funzioni richiedenti.• effettua la selezione dei fornitori locali e cura la Valutazione periodica dei fornitori.• coordina e sovrintende alle attività delle aree per quanto attiene alla gestione dei magazzini edelle scorte e propone eventuali dismissioni di materiali non movimentati. Assicura il riordino deimateriali per cui è necessario mantenere scorta minima e• esegue, con la relativa funzione di sede, gli inventari periodici.• é responsabile del rispetto del budget approvato relativo al proprio centro di costo.In qualità di Responsabile dei Servizi Generali:• Gestisce e controlla il parco automezzi.• coordina la gestione del flusso della corrispondenza, in entrate ed in uscita, verificandone lacorretta archiviazione.• coordina le autorizzazioni per le visite di terzi agli impianti.• cura la rassegna stampa a livello locale.• coordina le attività di segreteria e svolge le funzioni di segreteria di Direzione.48


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.RESPONSABILE PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE:• Coordina le funzioni per la preparazione del budget e del piano operativo e verifica nel corsodell’anno i risultati gestionali e gli scostamenti rispetto ai preventivi.• coordina l’emissione delle Autorizzazioni d’Investimento.• sviluppa reports e relazioni gestionali per la direzione, raccogliendo le informazioni di ritornodelle attività e gli indicatori di riferimento.• coordina le funzioni per la preparazione di programmi di lavoro e fuori servizio a lungo, medioe breve termine. Garantisce i collegamenti con gli enti esterni (Regioni, Province, Comuni, altriproduttori…) per la comunicazione di fuori servizio degli impianti.• elabora e archivia statistiche relative a produzione, disservizi indici d’affidabilità eccetera.RESPONSABILE GESTIONE E MANUTENZIONE OPERE CIVILI/IDRAULICHE:• Partecipa alla costruzione del budget globale e dei programmi dell’Organizzazione e garantisce ilrispetto dei requisiti dei tempi e dei costi previsti per i lavori edili - idraulici assegnati relativi allamanutenzione e modifica di parti d’impianto.• analizza e propone, soluzioni ed interventi per il miglioramento tecnologico e produttivo ed’impatto su ambiente e sicurezza degli impianti.• assicura gli studi, la progettazione, la pianificazione e lo svolgimento e controllo deilavori assegnati.• assicura l’effettuazione e la gestione delle misure e dei controlli relativi a tutte le opere idrauliche,secondo i programmi prestabiliti. Mantiene i rapporti con gli enti esterni preposti al controllodelle opere idrauliche.• supporta l’Ingegnere responsabile relativamente agli obblighi previsti dalle normative vigenti sulledighe di ritenuta.• mantiene i rapporti con gli enti esterni relativi a processi autorizzativi (licenze, concessioni,)• garantisce il mantenimento aggiornato degli archivi tecnici per la parte civile idraulica.• é responsabile del rispetto del budget approvato relativo ai propri centri di costo.• attua il Sistema di Gestione Integrato in conformità alle procedure vigenti e provvede alla stesurae divulgazione al personale di tutte le istruzioni operative necessarie per una corretta operativitàsull’impianto;• provvede alla registrazione di tutti i dati previsti dal Sistema di Gestione per la sorveglianza delleprestazioni del sistema stesso.49


RESPONSABILE SERVIZIO GESTIONE E MANUTENZIONE SISTEMI INFORMATIVIE TELECOMUNICAZIONI:• Partecipa alla costruzione del budget globale e dei programmi della Direzione e garantisce ilrispetto dei requisiti dei tempi e dei costi previsti per quanto riguarda i sistemi informatici etelecomunicazioni;• gestisce la rete di telecontrollo degli impianti;• mantiene i rapporti con gli enti esterni relativi a processi autorizzativi (licenze, concessioni);• é responsabile del rispetto del budget approvato relativo ai propri centri di costo;• attua il Sistema di Gestione in conformità alle procedure vigenti e provvede alla stesura edivulgazione al personale di tutte le istruzioni operative necessarie per una corretta operativitàsull’impianto;• provvede alla registrazione di tutti i dati previsti dal Sistema di Gestione per la sorveglianza delleprestazioni del sistema stesso.RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP):E’ responsabile del servizio di prevenzione e protezione secondo quanto previstodal D.Lgs. 81/2008 e succ.mod. ed in particolare:• individua i fattori di rischio, valuta i rischi ed individua le misure per la sicurezza e la salubritàdegli impianti di lavoro nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenzadell’organizzazione aziendale;• elabora le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;• propone i programmi di formazione ed informazione;• si mantiene aggiornato in materia di tutela della salute e sicurezza e provvede alla relativacomunicazione ai lavoratori.MEDICO COMPETENTE:• è responsabile della sorveglianza sanitaria secondo quanto previsto dalla normativa vigente.50


8.0 Programma Ambientale e DEGLI obiettivi di miglioramentoL’Organizzazione ha formulato il Programma Ambientale per il periodo <strong>2011</strong>-2013 riconoscendo inesso lo strumento chiave del Sistema di Gestione in cui indica concretamente il proprio impegnonell’ottica del continuo miglioramento delle prestazioni e della gestione, in accordo con le lineeguida definite nella politica ambientale.Le responsabilità del Programma Ambientale dell’Organizzazione è della Direzione.In Tab. 4 è riportato il Programma Ambientale dell’Organizzazione per il periodo <strong>2011</strong>-2013con indicati gli obiettivi, quantificati ove possibile, specifici dell’Organizzazione e le attività digestione comuni a tutti gli impianti idroelettrici. Sono inoltre riportati le responsabilità, i tempi,i processi coinvolti ed i mezzi atti a conseguirli.La Direzione aggiorna ed approva il Programma Ambientale dell’Organizzazione e dei singoli impiantiidroelettrici durante il Riesame della Direzione.Eventuali ulteriori interventi migliorativi, non definibili al momento, verranno evidenziati negliaggiornamenti annuali della Dichiarazione Ambientale.Tab. 4Il Programma Ambientaledell’OrganizzazioneNel corso degli anni sono stati raggiunti diversi obiettivi, per tanto alcune attività gestionali pianificatehanno lo scopo di garantire il mantenimento dei risultati raggiunti.ASPETTO <strong>AMBIENTALE</strong> OBIETTIVO INTERVENTO TEMPI RESPONSABILITÀ SITI INTERESSATISuolo e SottosuoloRidurre la possibilità dicontaminazione suolo.Rimozione di serbatoiointerrato.Fabbricato esterno.Dicembre <strong>2011</strong>AttuatoResponsabile gestione emanutenzione opere civili eidraulicheBrunico52


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Rapporti con il territorioMiglioramentopaesaggisticoTaglio di tutta lavegetazione spontaneadall’area pianeggiante alpiede diga.Dicembre <strong>2011</strong>Responsabile gestione emanutenzione opere civilie idraulicheDiga GioverettoMigliorare lacomunicazione versol’esternoPosizionamento evalorizzazione deimacchinari storiciall’interno dellacostruenda area museale.Dicembre <strong>2011</strong>Attività annullataResponsabile gestione emanutenzione opere civilie idraulicheBolzanoRumore verso l’ambiente circostanteRiduzione emissionerumoreIntervento diinsonorizzazioneimpianto e stazioneelettrica all’aperto.Dicembre 2009PosticipatoAprile <strong>2011</strong>PosticipatoDicembre <strong>2011</strong>Responsabile gestione emanutenzione opere civilie idraulicheCuron VenostaTamponamento canale.É in corso il progetto dirifacimento completodell’impianto.Dicembre 2009Attività sospesaResponsabile gestione emanutenzione opere civilie idraulicheLasaIntervento di riduzioneemissione sonora.Sostituzione n. 2trasformatori con sistemidi raffreddamento adaria forzata, con altri araffreddamento naturale,presso stazione elettricaall’aperto.Dicembre <strong>2011</strong>Sostituzione TR3eseguitaResponsabile esercizioimpianti e manutenzioneopere elettromeccanichePonte GardenaInterventi di tipo gestionale53


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.ALLEGATIAllegato I Descrizione dei siti 57Allegato II Bilanci di massa degli impianti idroelettrici 139Allegato III Rilevazioni rumore verso l’esterno 157Allegato IV Campagne di misura campi elettromagnetici a 50 Hz 167Allegato V Autorizzazioni 17355


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELLA SEDE HYDROS DI BOLZANOE PONTI RADIOAllegato IDESCRIZIONE DEI SITI57


SEDE HYDROS DI BOLZANOLa sede dell’Organizzazione è situata nel Comune di Bolzano.Il territorio comunale è collocato in un contesto tipicamente alpino, in una vasta conca circondatada rilievi montuosi a circa 260 m slm.Esso copre un’area di circa 52,33 kmq ed, in base all’ultimo censimento ISTAT (anno 2001),sul territorio comunale risiede una popolazione pari a circa 95.000 abitanti.In particolare la sede si trova nella parte sud nel territorio comunale, area caratterizzata dallapresenza di attività artigianali-industriali.Il sito di Bolzano, comprende:• edificio adibito ad uffici: ove operano 40 addetti che svolgono funzioni di staff comuni atutti gli impianti;• centro di controllo: Il controllo e la conduzione degli impianti è generalmente centralizzatopresso centri di controllo, che hanno il compito di effettuare manovre di avviamento/fermataimpianti e di regolazione dei macchinari.• sottostazioneFig. 13Pagina successiva:esposizione turbina Francispresso la sede di Bolzano58


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.59


PONTI RADIOI siti che ospitano apparati radio sono 8, tutti in provincia di Bolzano. Le apparecchiature radio sonoospitate in locali dedicati, presso impianti di produzione e trasformazione dell’energia elettrica o,a seconda delle esigenze specifiche, presso stazioni radio ripetitrici di proprietà o in locazione daterzi. I locali sono attrezzati con adeguate infrastrutture per l’alimentazione elettrica degli apparati e ladiffusione dei segnali radio.Fig. 14Dettaglio parabola ponte radio60


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SITO PROVINCIA TIPO1 Diga Vizze BZ Terminale2 Suchbichl Martello BZ Passivo3 Prati centrale BZ Terminale4 Tulve BZ Ripetitore5 S.Martino BZ Ripetitore6 Gioveretto BZ Terminale7 Martello BZ Terminale8 Lasa BZ Terminale61


Descrizione sistema ponti radioDescrizione tecnicaGli impianti di produzione, trasformazione e trasporto di energia elettrica di Hydros sonointerconnessi e telegestiti tramite un’infrastruttura, nata nei primi anni ’60, per la trasmissione didati e fonia su supporto radio.Nel tempo e seguendo l’evoluzione aziendale, tale infrastruttura è evoluta sia dal punto di vistageografico che tecnologico.L’ubicazione degli impianti è assoggettata alle funzioni assolte ed ai servizi a cui sono destinati.In particolare, la necessità di avere un “orizzonte” ampio e la conseguente maggiore capacità didiffondere i segnali radio nelle zone di interesse, ha portato a ricercare luoghi vantaggiosamentecollocati, utilizzati poi, per la loro particolare posizione, anche da altri operatori quali la ProtezioneCivile, i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza ed altri operatori privati.I ponti radio sono costituiti da apparati ricetrasmittenti che utilizzano frequenze chevariano, a seconda delle esigenze e delle tecnologie di trasmissione, dai 160 MHz ai 38 GHz.Attualmente in Hydros vengono installate apparecchiature PDH completamente programmabili cheoperano nel range di frequenze che vanno dai 37,0 – 39,5 GHz o, a seconda delle distanze di tratta,nel range 12,75 – 13,25 GHz con modulazione 4 QAM/16 QAM/ 32 QAM. Tali apparecchiatureconsentono capacità di trasmissione PDH fino 48 Mbps e collegamenti ethernet da 4 a 100 Mbps.La struttura dei ponti radio aziendale garantisce un valido supporto fisico per la trasmissione deidati destinati alla supervisione e teleconduzione degli impianti, l’interconnessione delle centralitelefoniche dedicate alla rete interna aziendale ma anche a garantire, mediante apparati portatili, laconnettività con il personale che opera nei siti Hydros più remoti e isolati, anche al fine di garantirela sicurezza degli addetti.Gli impianti sono supportati da strutture esistenti o realizzate all’uopo.Fig. 15Pagina successiva:ponte radio Gioveretto62


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOBRUNICO TRA I COMUNI DI MONGUELFO (BZ)E BRUNICO (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI65


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO BRUNICOL’impianto Brunico utilizza le acque del fiume Rienza e dei rii Anterselva, Bruns, Furcia e Vila neltratto compreso tra i comuni di Monguelfo e Brunico.Fiume Rienza: ha una lunghezza di 80,9 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un’area di2.143 km². Il fiume nasce dal monte Paterno, nel gruppo del Lavaredo, ad un’altitudine di 2.746 m esfocia nell’Isarco, in corrispondenza di Bressanone ad un’altitudine di 550 m s.l.m.Scorre in tre valli, Valle Rienza, Valle di Ladro e Valle Punteria e forma il lago di Dobbiaco, il lago diMonguelfo e il lago di Rio di Pusteria.I suoi affluenti di sinistra sono: rio di Braies, rio Brusà, rio Furcia, rio Gader e rio Lasanca. I suoiaffluenti di destra sono: rio di Anterselva, torrente Aurino, rio di Casies, rio di Fundres, rio di Terento,rio di Valles e rio di Vila.Le specie ittiche che lo popolano sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmo truttamarmoratus) e temoli (Thymallus thymallus).Geologia: la Val Pusteria è suddivisa in due distinte zone geologiche, da un lato la fillade quarziferasubalpina brissinense con le sue sedimentazioni permico-mesozoiche che formano le Dolomiti,dall’altro lo gneiss del versante settentrionale delle Alpi Centrali.Territorio interessato dall’impianto:• Brunico (BZ), il comune è situato a 830 m s.l.m. con una popolazione di circa 14.000 abitanti.È interessato dalla presenza del canale di restituzione.• Monguelfo (BZ), il comune è situato a 1.087 m s.l.m. con una popolazione di oltre 2.500 abitanti.È interessato dalla presenza della diga.• Perca (BZ), il comune è situato a 952 m s.l.m. con una popolazione di circa 1.400 abitanti.È interessato dalla presenza della centrale, della galleria di adduzione e dell’opera di presa del RioVila.• Rasun Anterselva (BZ), il comune è situato a 1.030 m s.l.m. con una popolazione di oltre 2.700abitanti. È interessato dalla presenza dell’opera di presa di Anterselva.• Valdaora (BZ), il comune è situato a 1.048 m s.l.m. con una popolazione di circa 2.800 abitanti.È interessato dalla presenza della diga, della galleria di adduzione e delle opere di presa dei RiiBruns e Furcia.Flora e Fauna della Val Pusteria:la flora tipica è il bosco di conifere con abete rosso, larice, abete bianco, pino silvestre. Si puòtrovare vegetazione anche sulla nuda roccia: alghe azzurre e verdi, licheni crostosi e, tra le fessure,bellissimi fiori come ad esempio il raponzolo delle Dolomiti, la veronica bonarota, la kernera saxatilise l’azzurra aquilegia einseleana. Tra i mammiferi possiamo trovare il camoscio, il cervo e il capriolo. Sipossono inoltre osservare marmotte, donnole, lepri, scoiattoli e varie specie di uccelli (aquile reali,taccole alpine, galli cedroni, poiane, sparvieri, gheppi).Utilizzo del territorio:Le aree antropizzate sono strettamente legate al turismo. Nella zona vi è anche uno sviluppodell’agricoltura e della piccola e media industria.66


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 15 + 16 Brunico e DobbiacoLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaRetestradaleC67


COROGRAFIA IMPIANTO DI BRUNICOLegendaGallerie Tubazioni Strade68


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO BRUNICODATI GENERALIUbicazione:Via Lunes 16 – 39030 Perca<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1957<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1958 - 1959<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: 1998<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2014Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:Rienza, Anterselva, Bruns, Furcia e Vila588 km²a serbatoio con regolazione settimanale144,20 GWh22 m³/s200,75 m1,176 m³/scirca 37.000.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:diga a cupola (serbatoio: volume 4.800.000 m³, quota compresatra 1.055 - 1.040 m s.l.m.)traversa in calcestruzzo sui rii Anterselva, Bruns, Furcia e VilaTipologia dell’opera di adduzione:Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:galleria in pressione della lunghezza di 6.700 mgalleria in cemento armato precompresso annegato in calcestruzzo,della lunghezza di 244 m e del diametro di 2,70 mgalleria in pressione della lunghezza di 1.913 mCARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:2 unità Francis ad asse verticale21 MW (2 unità per un totale di 42 MW)23 MVA (2 unità per un totale di 46 MVA)acquaacqua69


PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale; il personale dell’Area Alto Adigeinterviene anche sull’impianto Brunico3 guardiani + 1 riserva della diga di Monguelfola conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di Bolzano1.061,50 m1.055,00 mDerivazioneAnterselvaø 1,8-2,00 mPresa R. Bruns1.085,00 mø 0,40 mø 0,65 mø 0,70 mPresa R. Furcia1.096,00 mPresa R. Vila1.085,00 mø 0,40 -0,50 mPozzo piez. ecamera di espansione1.060,50 mmax. invasoSerbatoio 4.800.000 m 3 F. RienzaSifonetub. ca. ø 2,70 mL= 260,449 m1.016,55 mCondotta forzataGalleria forzataGalleria a pelo liberotub. in ca. interratoL= 2.498,40 mL= 6.571,17 m Qmax= 22,0 m 3 /s947,00 m48,78 m845,70 m846,86 m847,60 m838,00 m837,00 m1.941,83 mF. RienzaFig.16Profilo schematico idraulico70


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO BRUNICOFig. 17La diga di MonguelfoL’impianto utilizza le acque del fiume Rienza e dei suoi affluenti Anterselva, Bruns, Furcia e Vila.Il bacino imbrifero utilizzato è di complessivi 588 km² di cui 430 km² sottesi dalla diga di Monguelfoe 158 km² allacciati alle prese secondarie.L’opera di sbarramento principale, sul fiume Rienza, è situata nel comune di Valdaora ed è costituitada una diga a cupola in calcestruzzo, alta 51 m e con sviluppo del coronamento di 115 m. La diga creaun serbatoio artificiale della capacità di 4.800.000 m³, con quota massima di regolazione a 1.055,0m s.l.m.71


La diga è dotata, in sponda destra, di due scarichi di fondo, muniti di paratoie piane a comandooleodinamico (uno ha due paratoie in serie, l’altro ne ha una singola). In corrispondenza della spallasinistra vi è uno scarico di superficie munito di una paratoia doppia: una ventola automatica, per laregolazione del livello, nella parte superiore ed una paratoia piana a comando oleodinamico nellaparte inferiore.L’opera di presa è in sponda destra ed è munita di paratoia piana, a comando oleodinamico edautomatico in chiusura per sovravelocità dell’acqua.Fig. 18Fabbricato esternocentrale BrunicoSempre in sponda destra, vi è un edificio avente volume complessivo di 1.540 m³ comprendentela sala di manovra, l’accesso ai pozzi delle paratoie e, ai piani superiori, spogliatoi, uffici e localid’abitazione per il personale di guardiania.L’opera d’adduzione principale è costituita da tre tronchi di galleria in pressione, del diametro di3,3 m. Il primo tratto è di 803 m e termina in corrispondenza di un ponte canale, sul fiume Rienza,costituito da una tubazione d’acciaio autoportante e coibentata, lunga 38 m.Il secondo tratto, in sponda sinistra della vallata, è lungo 410 m ed è seguito da un tronco di 2.500m che, a causa del profilo altimetrico del terreno, è stato realizzato con una tubazione in cementoarmato precompresso. La tubazione è interrata, a sifone, con pressione variabile tra 50 m e 90m d’acqua. Essa è costituita da tubi di 5,20 m, con giunto a bicchiere ed appoggio continuo, delpeso di 27 t. Vi è infine un ultimo tronco in galleria lungo 2.820 m. L’adduzione ha una portatamassima di 22 m³/s.72


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Lungo l’opera d’adduzione principale s’immettono le derivazioni secondarie:• del rio Anterselva, mediante una tubazione in pressione in cemento armato, di diametrovariabile tra 2,0 m ed 1,8 m, lunga 2.513 m, cui fa seguito un tratto in galleria in pressione lungo353 m, che arriva ad un pozzo di immissione, profondo 34 m, ove è installato uno smorzatoreautomatico. Questa derivazione è capace di una portata massima di 4,7 m³/s. L’opera disbarramento sul rio Anterselva è costituita da una traversa tracimabile in calcestruzzo, lunga 28m circa, munita di paratoia sghiaiatrice con comando motorizzato e di due paratoie di presa concomando manuale. Subito a valle dell’opera di presa, l’acqua s’immette in due canali dissabbiatoriall’aperto, cui segue la tubazione di cui sopra;• dai rii Bruns e Furcia, mediante tubazioni in pressione in cemento armato, di diametro variabiletra 0,7 m e 0,4 m, lunghe complessivamente 3.900 m. L’immissione nella galleria principale avvieneattraverso uno smorzatore automatico. Le opere di sbarramento sui rii Bruns e Furcìa sonocostituite da traverse fisse, tracimabili, in calcestruzzo, ciascuna munita di paratoia sghiaiatrice eparatoia di presa a comando manuale;• dal rio Vila, mediante tubazione in pressione in cemento armato di diametro variabile da 0,5 m a0,4 m lunga 2.237 m. La presa sul rio Vila è analoga a quelle del Bruns e Furcia.AI termine della galleria principale, vi è un pozzo piezometrico, del tipo a due camere, a valledel quale inizia la condotta forzata. Questa è costituita da una tubazione in cemento armatoprecompresso bloccata in roccia. La condotta ha un diametro di 2,70 m ed è lunga 244 m.I singoli tubi sono lunghi 4 m, spessi 0,22 m ed hanno un lamierino interno di tenuta. In testa, lacondotta forzata è intercettata da una valvola a farfalla a chiusura automatica per sovravelocitàdell’acqua.La sala macchine è in una caverna, avente volume di 9.000 m³ circa. In essa sono installati due gruppigeneratori verticali, ciascuno comprendente una turbina idraulica di tipo Francis da 21 MW a 600 giri/minuto, conrelativa valvola rotativa, ed un alternatore da 23 MVA alla tensione di 10 kV.Figg. 19 e 20La sala quadri ela sala macchine in caverna73


Nella sala macchine sono pure installati i quadri per gli automatismi e le protezioni dei gruppigeneratori, nonché i trasformatori ed i quadri dei servizi ausiliari e le pompe per l’acqua direfrigerazione.I due trasformatori principali, da 23 MVA, tensioni 10 / 130 kV, sono pure alloggiati in caverna, invicinanza della sala macchine, e sono collegati mediante cavi a 10 kV con gli alternatori e mediantecavi ad olio fluido a 130 kV con la stazione esterna.Una galleria percorribile, lunga 370 m, assicura l’accesso carrabile alla caverna e l’uscita dei cavi dipotenza, comando e segnalazione.All’esterno, sulla sponda destra, vi è la stazione ad alta tensione (130 kV). Nella stazione sonoinstallate tutte le apparecchiature A.T. relative ai due gruppi generatori ed a due linee 130 kV facentiparte della Rete di Trasmissione Nazionale (terminali dei cavi, sezionatori, interruttori, trasformatoridi misura, apparecchi ausiliari per le telecomunicazioni, scaricatori), nonché un trasformatore da 2,5MVA - 130/10 kV, con relativa apparecchiatura, per l’alimentazione dei servizi ausiliari.A fianco della stazione sorge un edificio, del volume complessivo di 3.000 m³ circa, comprendente:• la sala dei quadri di comando e controllo locale dell’impianto;• la sala dei servizi ausiliari e quella delle apparecchiature a 10 kV;• le apparecchiature di telecomando e telecomunicazione;• l’officina e la sala smontaggio e revisione trasformatori;• il locale della batteria di accumulatori;• uffici, magazzini e spogliatoi.Un secondo fabbricato ospita appartamenti per il personale.Il canale di scarico è in galleria, in pressione, ed ha una lunghezza di 1.913 m. Esso restituisce le acquederivate al fiume Rienza, poco a monte della città di Brunico.L’impianto è telecomandato dal Centro Teleconduzione di Bolzano.74


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOCURON NEL COMUNE DI CURON VENOSTA (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI75


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO CURONL’impianto di Curon utilizza le acque del rio Carlino e dei suoi affluenti nella Vallelunga, una lateraledella Val Venosta: il rio Cappella, il Rio Pezzei, il Rio Valles, il Rio Pedross a sinistra e il Rio Regola adestra.Rio Carlino: ha una lunghezza di 19,6 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un’area di 114km². Il fiume nasce dal ghiacciaio della Palla Bianca ad un altitudine di circa 2.500 m s.l.m. e sfocia nellago di Resia. La portata del fiume varia da 0,3 m³/s a 5-6 m³/s.Le specie ittiche che lo popolano sono soprattutto le specie appartenenti ai salmonidi, come la trotamarmorata, la trota fario, la trota iridea, il salmerino e la sanguinerola.Geologia: la geologia della Vallelunga è rappresentata da rocce metamorfiche gneis fillitici condepositi di gneis granitico nonché filladi granitiche.Territorio interessato dall’ impianto:• Curon Venosta (BZ), il comune è situato a 1.520 m s.l.m. con una popolazione di oltre 2.300abitanti. Tutto l’impianto ricade nel comune di Curon Venosta.Flora e Fauna della Vallelunga: la flora tipica è il bosco di conifere con abete rosso, larice,abete bianco, pino silvestre. Fra i fiori si evidenzia il rododendro ferrugineo e quello irsuto. Soprai 1.000 m, in mezzo ai pascoli, sbocciano l’anemone, il ranuncolo, il camedrio alpino, l’achillea, lagenziana, il lichene. Multiforme anche la fauna alpina che comprende varie specie. Oltre a un grannumero di marmotte, volpi, scoiattoli, lepri, vivono numerosi ungulati: caprioli, camosci e cervi.Fra gli uccelli si annoverano l’aquila reale, i galli cedroni, i galli forcelli, le pernici di monte e numerosespecie minori.Utilizzo del territorio: la Vallelunga è caratterizzata da estesissime aree non antropizzate,boschi, pascoli e prati-pascoli. Nella zona vi è una rete capillare di aziende artigianali e commercialia gestione familiare.76


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 04 Passo di ResiaLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaRetestradaleC77


COROGRAFIA IMPIANTO DI CURONLegendaGallerie Tubazioni Strade1862,55RIO CARLINO1897,10RIO CARLINO1905,50Rio Regola78


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO CURONDATI GENERALIUbicazione:Via Vallelunga 46 - 39020 Curon Venosta<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1960<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1962<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: -<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2016Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:rii Carlino, Cappella, Pezzei, Regola, Pedross, Valles80,1 km²ad acqua fluente, regolazione giornaliera invernale tramite vascadi carico41,40 GWh4,5 m³/s354,82 m0,16 m³/scirca 5.000.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:Tipologia dell’opera di adduzione:Capacità vasca di Melago: 89.000 m³traversa in calcestruzzo sul rio Carlinoraverse in legno sui rii Cappella e Pezzeitraverse in cemento armato sui rii Regola, Pedross e Vallestubazione interrata in pressione delle lunghezza di 374 m egalleria in pressione della lunghezza di 86 m che convoglianol’acqua dal Rio Carlino e dal Rio Cappella alla vasca di accumulodi Melagotubazione principale interrata in pressione della lunghezza di3.708 m e galleria in pressione della lunghezza di 3.694 mtubazioni delle opere di immissione secondarie (Cappella,Pezzei, Regola, Pedross, Valles)Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:tubazione metallica interrata della lunghezza di 814 m, e deldiametro variabile tra 1,3 m a 1,2 mcanale a pelo libero e in parte coperto della lunghezza di 438 mche restituisce le acque nel serbatoio del Resia79


CARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza massima unitaria:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:1 unità Pelton ad asse verticale12,55 MW14,4 MVAacquaariaPERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale fisso.nessunola conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di BolzanoFig. 21Profilo schematico idraulico1.855,70 m1.851,85 m1.844,00 mPresaR.CarlinoPresaR.Cappellaø 0,3 m1.852,50 mCanale a pelo liberoCondotta forzataGalleria forzataGalleria a pelo libero1.870,70 m1.856,30 m1.860,00 mPresa R.PezzeiVasca di accumulo86.000 m 31.905,50 mPresa R.Regolaramo Dx1.862,65 mø 0,25 mL= 70 mDissabbiatorePresa R.VallesPresa R.Regola ramo Sx1.897,10 m1.895,30 m1.681,82 m1.861,35 mL= 23,9 mL= 68,10 m1.496,90 m1.864,00 mLivello staticoPresa R.Pedros1.810,25 mL= 813,91 mø 1,30-1,20 m1.500,50 m1.496,79 mLago di Resia1.491,30 m80


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO CURONL’impianto, ad acqua fluente, dotato di vasca d’accumulo, deriva principalmente l’acqua del rio Carlino,con un bacino imbrifero sotteso di 50,8 km². Nella galleria principale confluiscono poi le portate degliaffluenti di sinistra Cappella, Pezzei, Valles e Pedross e, tramite un sifone, i due rami dell’affluente didestra rio Regola. Il bacino imbrifero complessivamente sotteso è di 80,1 km².L’opera di sbarramento principale è la traversa del rio Carlino: si tratta di una traversa fissa, tracimabile,in calcestruzzo, lunga 16 m, munita di paratoia sghiaiatrice e di paratoia di presa e collegata ad undissabbiatore Dufour all’aperto lungo 41 m. Da questo si diparte una tubazione interrata in cementoarmato, in pressione, di diametro 1,5 m e lunga 374 m circa, cui si aggiunge un tratto in galleria didiametro 1,8 m lungo 86 m, che convoglia l’acqua nella vasca d’accumulo di Melago.La vasca di Melago ha scopo di decantazione durante il servizio continuo estivo e di modulazionegiorno - notte nel periodo invernale. La vasca, fuori terra, ha argini in terra costipata ed è rivestita diun manto bituminoso a due strati. La capacità utile è di 89.000 m³, il livello massimo di regolazioneè 1852,50 m s.l.m.La vasca è dotata di sfioratore a soglia fissa e di scarico di fondo e può essere by - passata, medianteuna tubazione di diametro 1,5 m lunga 219 m circa.A valle della vasca, l’opera d’adduzione è costituita da una tubazione interrata in pressione didiametro 1,5 m, lunga 3.708 m circa, seguita da una galleria in pressione di diametro da 2,1 m a 2,3 m,lunga 3.694 m circa. La portata massima derivabile è 4,5 m³/s.Fig. 22La presa del Rio Carlino81


Tutti i tratti in tubazione sono costituiti da tubi prefabbricati, lunghi 5 m ciascuno, in calcestruzzoarmato e centrifugato. La tubazione è ancorata al terreno con blocchi di calcestruzzo armato, checostituiscono i vertici planimetrici e altimetrici. In alcune zone paludose o di scarsa consistenza, i tubiappoggiano su selle in calcestruzzo armato. Lungo la tubazione sono installati vari scarichi di fondo,sfiati, passi d’uomo e prese per reti antincendio.Figg. 23 e 24La vasca di Melago edettaglio trasformatoriLungo quest’opera s’immettono le adduzioni laterali dai rii sussidiari:• i rii Cappella e Pezzei sono sbarrati da piccole traverse in legno dotate di griglie e saracineschemanuali, cui fanno seguito tubazioni interrate in acciaio che confluiscono nella tubazione principale,queste derivazioni sono in esercizio da ottobre a maggio;• i due rami del rio Regola sono invece sbarrati da traverse in cemento armato, fisse e tracimabili,dotate di paratoie sghiaiatrici e di presa. Dal ramo di destra l’acqua è convogliata, con unatubazione tipo Bonna, verso il ramo di sinistra e fatta affluire ad un dissabbiatore, comune alle dueprese, lungo 22 m e dotato di sfioratore con tubazione di restituzione in alveo. Dal dissabbiatoreprosegue una tubazione metallica interrata, diametro 0,6 m che attraversa la valle in sifone.La tubazione è dotata di prese per alimentazione di reti irrigue ed antincendio e di scarico di fondo esfocia, presso la presa del rio Valles, in una vasca comprendente uno smorzatore metallico diametro0,6 m. La presa del rio Valles è analoga a quelle del rio Regola, anch’essa è dotata di dissabbiatore.L’immissione della derivazione Regola - Valles avviene in una cabina denominata “Imbocco zero”;• lo sbarramento del rio Pedross è costituito da una traversa in cemento armato, fissa e tracimabiledotata di paratoia sghiaiatrice e sfioratore, la tubazione di derivazione è in parte metallica edin parte in tubo Bonna e si immette nella galleria principale dopo aver percorso la galleria della“Finestra uno”.Al termine dell’adduzione principale vi è un pozzo piezometrico, a valle del quale inizia la condottaforzata metallica, saldata, interrata, con diametro variabile tra 1,3 m e 1,2 m e lunga circa 814 m.La condotta è dotata, in testa, di una valvola a farfalla a chiusura automatica - di sicurezza - persovravelocità dell’acqua. Il salto nominale di concessione è di 354,82 m; quello utile di 352 m(funzionamento con vasca) o 355,3 m (in collegamento diretto con la presa).82


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.La sala macchine è in un edificio di circa 6.300 m³, dotato di due foresterie, locali officina e magazzino.In essa è installato un gruppo generatore ad asse verticale costituito da una turbina idraulica Peltona quattro getti, potenza 12,55 MW, con relativa valvola rotativa d’intercettazione e da un generatoreasincrono da 14,4 MW - 500 giri - 10 kV - 50 Hz.Una parte della sala macchine funge anche da sala smontaggio per il trasformatore principale.Nel medesimo edificio, in altri locali, sono installati: i quadri per gli automatismi, il telecomando e leprotezioni del gruppo generatore, del trasformatore, della linea AT; le apparecchiature 10 kV per ilcollegamento del generatore con il trasformatore principale (in cavo) e per la connessione con unalinea 10 kV di Enel; i trasformatori ed i quadri per i servizi ausiliari; la batteria di accumulatori; lepompe per l’impianto di refrigerazione.All’esterno, adiacente al fabbricato centrale, c’è la stazione di trasformazione, dotata di untrasformatore elevatore da 15,2 MVA - 10\137 kV nonché di tutte le apparecchiature di connessionead una linea 130 kV della Rete di Trasmissione Nazionale (sezionatore, interruttore, trasformatori dimisura, scaricatori, apparecchi ausiliari per le telecomunicazioni).Il canale di scarico, a pelo libero ed in parte coperto, ha una lunghezza di 438 m circa e restituiscele acque derivate nel serbatoio di Resia.L’impianto è telecomandato dal Centro Teleconduzione di Bolzano.Fig. 25Il fabbricato della centrale83


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOLASA NEI COMUNI DI MARTELLO (BZ) E LASA (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI85


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO LASAL’impianto di Lasa utilizza le acque del rio Lasa, del rio Plima e dei suoi affluenti Flim, Soi, Santa Maria,Sluder, Rosim nel tratto della media Val Venosta, la valle creata dal tratto alpino del corso del fiumeAdige e nelle laterali Val Martello e Valle di Lasa.Rio Lasa: affluente di destra dell’Adige ha una lunghezza di 15 km ed il suo bacino imbrifero siestende su un’area di 16,6 km². Il fiume nasce nasce dal Passo del Forno 3.303 m e a Lasa sfocianell’Adige. La portata del torrente varia da 0,3 m³/s a 4 m³/s.Rio Plima: affluente di destra dell’Adige ha una lunghezza di 28,5 km ed il suo bacino imbrifero siestende su un’area di 162 km². Il rio Plima nasce dalla Cima Pozzo (3.302 m), fra la Punta Beltovo(3.324 m) e la Punta del Lago Gelato (3.247 m) sul Gran Zebrù e a Laces sfocia nell’Adige. La portataminima del torrente varia da 0,4 m³/s a 20 m³/s.Le specie ittiche che popolano i due rii sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmotrutta marmoratus) e temoli (Thymallus thymallus).Geologia: La Val Martello è formata nel tratto interno da filladi quarzifere, in quello esterno dascisti micacei con strati di marmo intercalati. Nelle vicinanze del Lago di Gioveretto affiora il granitodella Val Martello.Territorio interessato dall’ impianto:• Martello (BZ), il comune è situato a 1.312 m s.l.m. con una popolazione di circa 900 abitanti.È interessato dalla presenza della diga di Gioveretto e dalle opere di presa dei rii sussidiari.• Lasa (BZ), il comune è situato a 868 m s.l.m. con una popolazione di oltre 3500 abitanti.È interessato dalla presenza dell’opera di presa del rio Lasa e dalla centrale.• Parco Nazionale dello Stelvio – settore altoatesino, si estende nel cuore delle Alpi centralie comprende l’intero massiccio montuoso dell’Ortles – Cevedale. Come Parco Nazionale alpino,racchiude al suo interno un’ampia varietà morfologica e di ecosistemi, grazie ai grandi dislivelliche dai 650 m del fondovalle portano ai 3.900 m delle vette dei ghiacciai. Confinante al ParcoNazionale Svizzero, il Parco Nazionale dello Stelvio é caratterizzato da una moltitudine di specieanimali e vegetali e rientra tra i più vasti territori protetti delle Alpi.Flora e Fauna della Val Martello:nella Val Martello si trovano numerose specie arboree e varietà floristiche tra cui in particolare ilranuncolo dei ghiacciai che cresce ad oltre 3.500 m e la Soldanella pupilla. Tra i mammiferi possiamotrovare il camoscio, lo stambecco, il cervo e il capriolo. Non mancano la volpe, la marmotta, l’ermellino;numerosi sono anche gli scoiattoli e le lepri, più rari i tassi e le donnole. Vi si trovano numerose speciedi uccelli, come il gracchio corallino, il corvo imperiale, il picchio, il gallo cedrone, il francolino di monte,la poiana, lo sparviero ed il gufo. È possibile avvistare anche le aquile reali e i gipeti.Utilizzo del territorio:la Val Martello è molto rinomata soprattutto per le sue gustosissime fragole. La valle di Lasa è famosaper le sue cave di marmo ma non mancano le attività artigianali. In Val Martello è fiorente anchel’attività turistica.86


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 12 + 25 Silandro e RabbiLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaTraversaDigaRetestradaleC87


COROGRAFIA IMPIANTO DI LASALegendaGallerie Tubazioni StradeFig. 26Pagina successiva:la diga del Gioveretto88


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.89


LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO LASADATI GENERALIUbicazione:Via Albersaglio 37 – 39023 Lasa<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1952<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio:1954 (Centrale) - 1956 (diga di Gioveretto)<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: 1996<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: <strong>2011</strong>Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:CARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:rio Plima ed i suoi affluenti Flim, Soi, Santa Maria, Sluder, Rosim,rio Lasa117,40 km²a serbatoio con regolazione stagionale226,04 GWh7 m³/s968,5 m0,2416 m³/s7.620.000 m³/annodiga a gravità sul rio Plima (serbatoio del Gioveretto: volume19.600.000 m³, quota massima 1.850,50 m s.l.m.)traversa in muratura dell’alto Lasa e delle opere di immissionesecondarie (Flim, Soi, Santa Maria, Sluder, Rosim)traversa in muratura della stazione di pompaggio Foltintraversa in muratura della stazione di pompaggio San GiovanniTipologia dell’opera di adduzione:Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:galleria principale in pressione della lunghezza di 10,8 km e deldiametro di 2,10 mtubazioni in acciaio che convogliano l’acqua dai rii Flim, Soi,Santa Maria, Sluder, Rosim alla galleria principaletubazione interrata della lunghezza di 2.180 m e del diametrovariabile tra 1,70 m e 1,47 mcanale a pelo libero della lunghezza di 22 m90


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:1 unità Pelton ad asse orizzontale63 MW70 MVAacquaariaPERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale fisso2 guardiani della diga del Gioverettola conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di BolzanoSerbatoio del GioverettoCapacità utile 19,6 x 10 6 m 31.792,35 mQmax 150 l/sQmax 700 l/sQmax 450 l/sCanale a pelo liberoCondotta forzataGalleria forzataPresa R. S.Maria 1.951,05 mPresa R.Sluder2.014,55 mPresa R.Rosim1.862 m1.850,50 mR.PlimaPompaggioS.Giovanni (1.612,70 m)PresaR.SoiPresaR.Flim1.996,20 m1.970,50 mQmax 60 m 3 /sQmax 220 m 3 /sQmax 20 m 3 /sQmax 3,4 m 3 /sPompaggioRio Foltin (1.651,00)10.898,8 mL=11.016,13 m Qmax=7,0 m³/sPresaR.Lasa1.865,62 m103,52 m1.851,50 m117,32 m13,80 m1.778,37 m1.850,50 m Max. invaso963,50 m860,20 mL= 29,75 mCentrale867,65 mCanale di derivazioneImp. Castelbello982,85 m863,50 m859,24 mBacino di accumuloImp. CastelbelloFig. 27Profilo schematico idraulico91


DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO LASAL’impianto di Lasa, con serbatoio artificiale a regolazione stagionale, utilizza le acque dei rii Plima eLasa, affluenti di destra dell’Adige.Nella galleria di derivazione confluiscono anche, mediante una tubazione collettrice, le portate degliaffluenti di destra del Plima rii Flim, Soi e Santa Maria e degli affluenti di sinistra Sluder e Rosim. Più avalle è immessa nella galleria anche la portata derivata dal rio Lasa, mediante la traversa dell’Alto Lasa.Due piccole stazioni di pompaggio, denominate San Giovanni e Foltin, completano le captazionirispettivamente del Plima e del Lasa, consentendo di recuperare le portate che sottopassano leopere di sbarramento.Il bacino imbrifero complessivamente sotteso è di 117,4 km², ad un’altitudine media di 2.400 m s.l.m.e per il 22 % costituito da ghiacciai, di cui 77 km² direttamente sottesi dalla diga.L’opera di sbarramento principale, sul rio Plima, è la diga a gravità alleggerita di Gioveretto costituitada 17 speroni larghi 18 m ciascuno cui si aggiungono due ali a gravità massiccia. L’altezza massima è83 m, con piano di coronamento a quota 1.851,50 m s.l.m. e sviluppo dello stesso di 380 m. Il volumedi calcestruzzo è pari a 310.000 m³, quello degli scavi necessari per la costruzione di 250.000 m³.La diga crea il serbatoio artificiale omonimo, avente capacità utile di 19.600.000 m³e capace di regolare un volume di deflussi pari a 76.000.000 m³ annui.La quota massima di regolazione è 1850,50 m s.l.m..Fig. 28La centraleIn sponda sinistra lo sbarramento è dotato di scarico di superficie costituito da una paratoia aventola asservita ad un sistema di regolazione automatico e di due scarichi di fondo, paralleli,ciascuno dotato di due paratoie in serie. Pure in sponda sinistra vi è l’opera di presa, dotata di grigliedi protezione, piane ed a sacco, e di una paratoia piana d’intercettazione.92


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.La diga è dotata di numerosa strumentazione di controllo e di un sistema di monitoraggio automaticocon teletrasmissione al Centro Teleconduzione Hydros (sempre presidiato).L’opera d’adduzione principale è costituita da una galleria in pressione con diametro di 2,10 me una lunghezza di 10,8 km circa. Nella galleria principale s’immettono le derivazioni sussidiariecome segue:• I rii Flim, Soi, Santa Maria, Sluder, Rosim sono derivati tramite traverse fisse in muratura, tracimabili,munite di paratoia di immissione e di scarico a comando manuale, nonché di griglie all’imboccodelle opere di presa. Tutte le traverse sono dotate di una presa invernale e di un’estiva; quest’ultimaè costituita da una vasca di decantazione con paratoia dissabbiatrice. Tubazioni di ferro riportanoad un’unica tubazione collettrice, che raccoglie anche le acque della stazione di pompaggio SanGiovanni. Quest’ultima è costituita da una traversa in muratura, con ciglio sfiorante a quota 1612 ms.l.m. e da una vasca drenante con paratoia di scarico, che alimenta una seconda vasca da cui aspiranole pompe. Vi sono installate due pompe ad asse verticale, aventi prevalenza di 262 m e portaterispettivamente di 0,035 m³/s e 0,065 m³/s. Una terza pompa con prevalenza di 6 m e portata di 0,03m³/s recupera l’acqua d’alcune risorgive. Le tre pompe sono ubicate in una cabina sulla sinistra delrio Plima in località S. Giovanni in cui sono installate anche le apparecchiature elettriche, nonchéle saracinesche di regolazione e le valvole di non ritorno sulle tubazioni di mandata delle pompe.Le tubazioni si riuniscono in un unico collettore, munito di saracinesche d’intercettazione e discarico di diametro 0,35 m che confluisce nella collettrice principale. La tubazione collettrice,diametro 0,6 m, portata massima 0,7 m³/s, prosegue poi verso la galleria principale, ove s’immettealla progressiva 1.700 circa, in corrispondenza della finestra 1.Figg. 29 e 30Lo scarico di fondodella diga e cunicolo interno diga93


• Il rio Lasa è derivato tramite una traversa fissa in muratura (detta dell’alto Lasa per distinguerlada un’opera relativa all’impianto di Castelbello), tracimabile, dotata di 4 griglie fisse dipresa, una paratoia sghiaiatrice e una paratoia di presa invernale. La paratoia sghiaiatrice puòessere comandata localmente a mano, o in telecomando. L’acqua derivata è convogliata daun canale d’adduzione alla vasca dissabbiatrice, dotata di griglie oblique rimovibili e scarichidi fondo. Segue ancora, nel senso del moto dell’acqua, una paratoia piana d’immissione acomando manuale, un secondo canale d’adduzione ed un pozzo d’immissione dotato di settidisaeratori, che sfocia nella galleria principale dell’impianto in corrispondenza della finestra 2.• la stazione di pompaggio del Faltin, costruita per recuperare le perdite che sottopassano latraversa dell’alto Lasa, è costituita da una traversa in muratura con griglia e ciglio sfiorante dotatadi paratoia di presa, vasca drenante e paratoia di scarico, cui fa seguito un canale sfioratore chealimenta una vasca da cui aspirano due pompe ad asse verticale con prevalenza variabile da 160 ma 213 m e portata massima rispettivamente di 0,085 m³/s e 0,16 m³/s.Le pompe sono ubicate in una cabina sulla destra del rio Lasa, che contiene inoltre le apparecchiatureelettriche e di telecomando delle pompe stesse, le saracinesche di regolazione e le valvole di nonritorno sulle due tubazioni di mandata delle pompe. Quest’ultime si riuniscono in un unico collettore didiametro 0,3 m munito di saracinesca di intercettazione e di scarico che si immette nella finestra 2 bis.La galleria principale termina al pozzo piezometrico, dotato di camera d’alimentazione inferioree camera d’espansione superiore, dimensionato in modo da assicurare un regolare esercizio dellacentrale anche in caso di stacco e riattacco successivi del carico massimo.A valle del pozzo piezometrico, la galleria si collega ad una tubazione metallica intercettabileda due valvole a farfalla in serie, la cui chiusura può essere telecomandata o provocataautomaticamente, per sovravelocità dell’acqua. Segue poi una valvola di rientro d’aria e quindiinizia la condotta forzata, lunga 2.180 m e con diametro variabile da 1,70 m in sommità a1,47 m alla base. La condotta forzata è interamente interrata ed è formata da elementi di lunghezzavariabile tra 6 m e 8 m del peso massimo di 8 t. La tubazione, del tipo surpressato, ha un peso totaledi 2.150 t.Al piede della condotta forzata vi è una sfera da cui parte la biforcazione per l’alimentazione delledue turbine.La centrale è costituita da un fabbricato all’aperto delle dimensioni di 16 m x 45 m e dell’altezza di16,50 m, che comprende la sala macchine, il locale quadri di manovra, tutti i servizi di centrale, localimagazzino ed officina.In sala macchine è installato un gruppo generatore ad asse orizzontale, con portata massimaderivabile di 7,5 m³/s.Il gruppo è costituito da una turbina Pelton, a doppia girante, con potenza di 63 MW a500 giri/minuto, accoppiata ad un alternatore da 70 MVA alla tensione di 10 kV.Nella sala macchine sono pure installati i quadri, le protezioni e gli automatismi per il controllolocale o in telecomando della centrale; i trasformatori ed il quadro dei servizi ausiliari; nonché gliimpianti di filtraggio, refrigerazione e lubrificazione. La sala macchine è dotata di 2 gru a carroponte.94


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Fanno parte della centrale anche il locale per le apparecchiature di telecomunicazioni, il localesottoquadro con la distribuzione in corrente continua e le apparecchiature ausiliarie, l’officina,la sala batterie d’accumulatori, la sala quadro blindato a 10 kV alimentato da un trasformatore conpotenza 16 MVA.Il gruppo è collegato ad un trasformatore elevatore, a tre avvolgimenti della potenza di 70.000 MVAcon rapporti di trasformazione 10/130/220 kV. Il raffreddamento è a circolazione naturale medianteradiatori. Tale trasformatore fa parte della Rete di Trasporto Nazionale.L’acqua utilizzata dalla centrale è scaricata attraverso un canale a pelo libero molto breve, 22 m, ches’immette direttamente nel canale d’adduzione della sottostante centrale di Castelbello.Fig. 31La diga del GioverettoL’impianto è poi dotato di una propria rete 10 kV per alimentare le varie opere, tale rete èinterconnessa con la distribuzione Enel.Va infine notato che l’impianto alimenta una distribuzione d’acqua ad uso irriguo antibrina che sidiparte dal canale di scarico.L’impianto è telecomandato dal Centro Teleconduzione di Bolzano.95


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOMARLENGO DEI COMUNI DI LAGUNDO (BZ)E MARLENGO (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI97


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO MARLENGOL’impianto di Marlengo utilizza le acque del fiume Adige e dei suoi affluenti della Val Venosta:Rio Carlino, il Puni, il Senales, il Rio Ram, il Solda, il Plima.Fiume Adige: Il fiume ha una lunghezza di 409 km e il suo bacino imbrifero si estende su un’area dicirca 12.100 km². Il fiume nasce da una sorgente non molto lontano dal lago di Resia, ad un’altitudine di1.550 m s.l.m. e sbocca nel mare Adriatico a Porto Fossone a sud di Chioggia. Il suo bacino idrograficointeressa aree comprese nelle regioni Trentino-Alto Adige e Veneto, nonché, per una piccola parte, nelterritorio svizzero. Dalla sorgente l’Adige discende prima verso sud poi verso est, percorrendo la ValVenosta fino a Merano; si dirige quindi verso sud-ovest fino a Bolzano, dove riceve le acque dell’Isarco.Entra nella Bassa Atesina, che si estende dallo sbocco dell’Isarco fino a Salorno. Sotto la Chiusa di Salornoriceve le acque del Noce e dell’Avisio, attraversa la Val Lagarina del Trentino e sbocca nella Pianura Padana.I suoi più importanti affluenti di sinistra sono il Rio Carlino, il Puni, il Senales, il Passirio, l’Isarco, l’Avisio, ilFersina, il Leno di Terragnolo, la Valpantena e l’Alpone. A destra l’Adige riceve il Rio Ram, il Solda, il Plima,il Valsura e il Noce.Le specie ittiche che lo popolano sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmo truttamarmoratus), temoli (Thymallus thymallus) e barbi comuni (Barbus plebejus).La portata del fiume Adige a monte dello sbarramento di Tell varia dai 4 m³/s a 40 m³/s, ma può raggiungereportate rilevanti in caso di piena.Geologia: per i caratteri geologici e geomorfologici, il sistema atesino rappresenta un sistema uniconell’ambito della catena alpina per la varietà di rocce, di strutture geologiche e di forme del rilievo.Dal punto di vista geologico la valle d’Adige in senso stretto presenta più o meno tutti i tipi di roccia,dalle magmatiche alle metamorfiche, alle sedimentarie, tranne quella dolomitica. Il fondovalle spessoè costituito da materiale alluvionale. Il comprensorio settentrionale è formato da substrati scistosocristallini,con venature di granito e dioriti, considerabili, ai fini idrologici, completamente impermeabili.Territorio interessato dall’ impianto:• Lagundo (BZ), il comune è situato a 355 m s.l.m. con una popolazione di oltre 4000 abitanti.È interessato dalla presenza dell’opera di presa.• Marlengo (BZ), il comune è situato a 868 m s.l.m. con una popolazione di oltre 3500 abitanti.È interessato dalla presenza della centrale.Flora e Fauna della Val Venosta: la flora tipica è il bosco di conifere con abete rosso, larice,abete bianco, pino silvestre, ma è possibile trovare a basse quote, là dove non si estendono le coltivazionidi mele, anche latifoglie, tra cui faggio. La Val Venosta è caratterizzata anche da tappeti erbosi di prati epascoli, con la loro fioritura multicolore di rododendri, primule, genziane, campanule e altri fiori alpini.Tra i mammiferi possiamo trovare il camoscio, lo stambecco, il cervo e il capriolo. Si possono inoltreosservare marmotte, lepri, scoiattoli e varie specie di uccelli (galli cedroni, francolini, lucherini).Utilizzo del territorio: le aree antropizzate sono strettamente legate all’attività agricola, che sisuddivide tra frutteti e viti. Le aree non antropizzate ma comunque gestite dall’uomo, occupano unaposizione di rilievo sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della difesa del suolo:i boschi coprono il 40,4 % del bacino, i pascoli il 3,1 % ed i prati-pascoli il 7,2%.98


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 13 MarlengoLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaRetestradaleC99


COROGRAFIA IMPIANTO DI MARLENGOLegendaGallerie Tubazioni StradeFig. 32Pagina successiva:particolare della stazione elettrica100


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.101


LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO MARLENGODATI GENERALIUbicazione:Via Palade 4 – 39020 Marlengo (BZ)<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1924<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1925<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: 2001-2002<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2016Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:Adige e suoi affluenti Carlino, Puni, Senales, Ram, Solda, Plima1.663 km²ad acqua fluente253,24 GWh34 m³/s130,38 - 132 m3,35 m³/scirca 105.600.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:Tipologia dell’opera di adduzione:Capacità camera di carico: 6.000 m³non vi sono opere di sbarramento fluviale poiché l’impiantoriceve l’acqua direttamente dalla sovrastante centraledell’impianto idroelettrico di Tell di proprietà dell’Azienda EnergeticaSpa di Bolzano e Merano (AE-EW)canale a pelo libero della lunghezza di 213 m e galleria a pelolibero della lunghezza di 3.463 mTipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:tubazione in cemento armato della lunghezza di 256,9 m e deldiametro di 3,50 m e tubazione d’acciaio chiodata della lunghezzadi 254,8 m e del diametro variabile fra 3 m e 3,5 mdue brevi canali in cemento armato che restituiscono l’acqua alfiume Adige102


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:3 unità Francis ad asse verticale25 MW (1 unità) + 9,3 MW (2 unità per un totale di 18,6 MW)30 MVA (1 unità) + 11 MVA ( 2 unità per un totale di 22 MVA)acquaariaPERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale fissonessunola conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di BolzanoFig. 33Profilo schematico idraulicoOperedi presaCentraledi Tel429,32 mL= 213,00 m(pelo acqua imbocco canale)con QmaxL= 3.463,57 m Qmax=33,3 m³/sCameradi carico422,70 m Livello staticoParatoia automaticaL= 256,91 m ø 3,5 min cemento armato294,62 mCanale a pelo liberoCondotta forzataGalleria a pelo liberoL= 254,84 m ø 3,5-3,0 min metallo295,60 m292,00 m290,70 mFiume Adige103


DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO MARLENGOFig. 34Canale di scaricoL’impianto utilizza le acque del fiume Adige, con un bacino imbrifero complessivo di 1.663 km², dicui quasi 100 sono aree glaciali, parzialmente regolato dai serbatoi stagionali di Resia - San Valentino(SelEdison), Gioveretto (Hydros) e Vernago (AE-EW).L’impianto è privo d’opere di sbarramento fluviale poiché riceve l’acqua direttamente dallasovrastante centrale di Tell (AE-EW). L’opera di presa è, quindi, stata realizzata direttamente sullavasca di scarico della suddetta centrale ed è dotata di due paratoie in serie, di cui la prima appartienead AE-EW e la seconda ad Hydros.104


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Quest’ultima è in grado di chiudere automaticamente sotto flusso in caso di sovravelocità. La quotadi presa è 430,0 m s.l.m.A valle dell’opera di presa vi è un ponte canale a pelo libero, di cemento armato, lungo 213 m,seguito da una galleria, pure a pelo libero, lunga 3.463 m, rivestita in calcestruzzo. La portata massimaderivabile è di 34 m³/s.Al termine della galleria vi è una vasca di carico, della capacità utile di 6.000 m³, realizzataall’aperto. La vasca è dotata di quattro sifoni autolivellanti tipo Gregotti e di uno scarico difondo con paratoia a manovra manuale. La quota massima di regolazione, in vasca di carico è422,4 m s.l.m..I sifoni e lo scarico di fondo immettono in una galleria di scarico a forte pendenza lunga 450 m;la galleria è seguita da un’opera parzialmente interrata per lo smorzamento dell’acqua scaricata.Da qui l’acqua s’immette in un pozzo verticale, cui fa seguito un breve tratto di galleria quasiorizzontale che scarica nell’Adige.Dalla camera di carico si diparte la condotta forzata, con imbocco protetto da griglie frontali elaterali e dotata di una paratoia metallica piana a chiusura automatica per sovravelocità dell’acqua.La condotta è costituta in un primo tratto, di 256,9 m, da una tubazione in cemento armato deldiametro di 3,50 m; un secondo tratto, di 254,8 m, è invece costituito da una tubazione d’acciaiochiodata, con diametro variabile da 3,50 m a 3,00 m. La condotta è parte interrata, parte in trincea.Figg. 35 e 36La sala macchine con i gruppi 3 e 4e la centralina oleodinamica regolatoreGruppo 1La centrale è costituita da un fabbricato in muratura, ubicato sulla sponda destra del fiume Adige,contenente i gruppi generatori, la sala quadri, la distribuzione 10 kV, l’officina ed i vari locali diservizio per la gestione della centrale idroelettrica.L’ala più antica del fabbricato (risalente agli anni ’20) è sotto tutela artistica.Un secondo corpo del fabbricato, che ospita il gruppo 1, fu ricostruito ed ampliato negli anni ’50.105


Nella sala macchine sono installati tre gruppi di generazione di cui:• Il gruppo 1, ad asse verticale, è costituito da una turbina Francis da 25 MW a 375 giri / minuto eda un alternatore da 30 MVA, con tensione di 10 kV;• I gruppi 3 e 4 (così numerati per ragioni storiche), ad asse verticale, sono costituiti da una turbinaFrancis da 9,3 MW a 500 giri / minuto e da un alternatore da 11 MVA, con tensione di 10 kV;Il salto nominale per il gruppo 1 è di 132 m, per i gruppi 3 e 4 è di 130,38 m. Nella sala macchineè stato inoltre conservato, a scopo di testimonianza storica, l’originale gruppo 2, ora fuori servizio.Nel medesimo edificio della sala macchine trovano posto, in diversi locali:• i quadri di comando, controllo e protezione dei gruppi generatori e delle altre parti d’impianto;• i trasformatori ed i quadri dei servizi ausiliari;• le apparecchiature a 10 kV dei gruppi generatori;• le batterie d’accumulatori;• quadri ed apparati di telecomunicazione;• officine magazzini ed uffici.La sala macchine è dotata di due gru a carro ponte.La restituzione dell’acqua avviene in sponda destra del fiume Adige, tramite due brevi canali incemento armato. Quello che serve il gruppo 1 è munito, allo sbocco, di due paratoie metallichepiane; quello che serve i gruppi 3 e 4 è munito di stramazzo regolabile tramite una paratoia piana.All’esterno dell’edificio si sviluppa la stazione di trasformazione, nella quale sono installati:• un trasformatore 10/65 kV da 22 MVA che serve i gruppi 3 e 4• un trasformatore a tre avvolgimenti 10/65/130 kV da 63/63/30 MVA che serve il gruppo 1.Ciascun trasformatore è completo delle relative apparecchiature ad alta tensione (interruttori,sezionatori, trasformatori di corrente). Nella stazione sono pure installate le apparecchiature peruna linea a 60 kV che proviene dalla stazione elettrica di Bolzano.A fianco della stazione elettrica si trova l’edificio contenente la stazione a 130 kV in costruzioneblindata, costituita dalle apparecchiature di collegamento a due linee 130 kV della Rete diTrasmissione Nazionale.A fianco della stazione elettrica si trova anche la sala smontaggio dei trasformatori, dotata di unagru a carro ponte.L’impianto è telecomandato dal Centro Teleconduzione di Bolzano.106


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOPONTE GARDENA TRA I COMUNI DI FUNES (BZ)E BARBIANO (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI107


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO PONTE GARDENAL’impianto Ponte Gardena utilizza le acque del fiume Isarco nel tratto della valle tra l’imbocco dellaVal di Funes ed il ponte stradale che dalla statale n.12 del Brennero porta al centro abitato di PonteGardena.Fiume Isarco: ha una lunghezza di 95,5 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un’areadi 4.202 km². Il fiume nasce a Terme di Brennero, presso il passo del Brennero, ad un’altitudinedi 1.990 m e sfocia nell‘Adige a valle di Bolzano ad un’altitudine di 237 m s.l.m.. Durante il suocorso è sbarrato tre volte: il primo sbarramento è a Fortezza, poco a nord di Colma, il secondoa Funes e il terzo a Colma. La portata del fiume nel tratto interessato dall’impianto varia da6 m³/s, identificato nel rilascio del deflusso minimo vitale dell’impianto idroelettrico di Bressanone(di proprietà Enel) a 20 m³/s qualora lo stesso risultasse fermo.Le specie ittiche che lo popolano sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmo truttamarmoratus) e temoli (Thymallus thymallus).Geologia: la Val d’Isarco è caratterizzata nella parte settentrionale da rocce metamorfiche tra cuiin particolare il granito di Bressanone. A valle di Bressanone invece dominano filladi di quarzo e nellaparte meridionale della valle affiorano dolomite e porfido.Territorio interessato dall’impianto:• Barbiano (BZ), il comune è situato a 830 m s.l.m. con una popolazione di circa 1.500 abitanti.È interessato dalla presenza della centrale.• Chiusa (BZ), il comune è situato a 523 m s.l.m. con una popolazione di oltre 4.500 abitanti.È interessato dalla presenza dell’opera di adduzione.• Funes (BZ), il comune è situato a 1.132 m s.l.m. con una popolazione di oltre 2.300 abitanti.È interessato dalla presenza dell’opera di sbarramento.• Velturno (BZ), il comune è situato a 851 m s.l.m. con una popolazione di più di 2.500 abitanti.È interessato dalla presenza dell’opera di adduzione.Flora e Fauna della Val Gardena:la flora, in particolare nei dintorni di Chiusa, presenta una grande varietà, roverelle, ornelli, carpinelle,bagolari, cornioli, ciliegi canini, peri cervini e anche alcune piante coltivate tra cui soprattutto la viteeuropea (fino a 800 m), il melo, il castagno (fino a1.000 m) e il noce. Sopra i 1.000 m si estende una fascia di bosco misto in cui predominano laquercia, il frassino, il faggio e il pino silvestre. Da circa 1.500 m inizia la regione delle conifere conpini, abeti rossi e pini cembri. Multiforme anche la fauna alpina che comprende varie specie. Oltrea un gran numero di caprioli, camosci, volpi, scoiattoli, si possono trovare, anche se più rari, i cervi,le lepri e le marmotte.Utilizzo del territorio:il territorio circostante l’Isarco superiore viene utilizzato per l‘agricoltura, la parte inferiore delcorso d’acqua scorre invece in una valle stretta, che viene occupata in gran parte dalla strada statale,dall’autostrada e dalla ferrovia. Questa parte di territorio è interessato dallo sviluppo delle attivitàartigianali e della piccola industria.108


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 14 BressanoneLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaRetestradaleC109


COROGRAFIA IMPIANTO DI PONTE GARDENALegendaGallerie Tubazioni StradeFig. 37Pagina successiva:Galleria sbarre110


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.111


LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO PONTE GARDENADATI GENERALIUbicazione:Via S. Gertrude 55 – 39040 Barbiano (BZ)<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1936<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1938<strong>Anno</strong> di ristrutturazione:1986 -1988 (teleconduzione)<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2019Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:Isarco, torrente Funes3.045 km²ad acqua fluente, parzialmente regolato dall’impiantoidroelettrico Enel di Bressanone223,25 GWh100 m³/s60,10 m6,07 m³/s19.142.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:Tipologia dell’opera di adduzione:traversa in calcestruzzo della lunghezza di 57,50 m edell’altezza di 4 mgalleria a pelo libero della lunghezza di 7.608 mCapacità camera di carico: 5.000 m³Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:galleria in getto di calcestruzzo in roccia della lunghezza di 53 me del diametro di 6 mgalleria a sezione policentrica della lunghezza di 683,7 mCARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:3 unità Francis ad asse verticale18,33 MW (3 unità per un totale di 55 MW)25 MVA (3 unità per un totale di 75 MVA)acqua di condottaaria112


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:15 (1 responsabile, 1 amministrativo, 2 tecnici, 9 manutentori,2 guardiani).Il personale dell’Area Isarco opera anche sugli impianti diPremesa, Prati di Vizze e Brunico.l’impianto non è presidiato; 2 guardiani a presidio giornalierodella traversa nel periodo tra aprile e novembrela conduzione dell’impianto avviene tramite il Centrodi Teleconduzione di BolzanoQuota max ritenuta 532,70 mF. IsarcoOpera di presa quotasfioratore modulatore531,65 mCamera di caricoParatoieGalleria d’accesso e d’aereazione524,15 mL=7.527,18 mSfioratoreø 6,00 mL= 53,15 mCondotta forzata473,55 m465,15 mF. IsarcoGalleria a pelo libero460,73 mL= 590,957 mFig. 38Profilo schematico idraulico113


DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO PONTE GARDENAL’impianto utilizza le acque del fiume Isarco con un bacino imbrifero sotteso di 3.045 km².L’opera di sbarramento principale, che sbarra l’Isarco in località Funes, è costituita da una traversain calcestruzzo, lunga 57,50 m, con 4 luci, di cui tre da 15 m ed una quarta da 5 m. Le luci sonomunite di paratoie piane a comando oleodinamico cui sono sovrapposte paratoie a ventola per laregolazione automatica del livello d’invaso. La paratoia più piccola, che ha la soglia più bassa dellealtre è utilizzata come sghiaiatrice.Figg. 39 e 40Canale derivatore, opera di presae la traversa di Funes.Fig. 41Pagina successiva:l’edificio esterno della centraleL’opera di presa, in sponda destra, subito a monte della paratoia a settore, è costituita da8 bocche protette da una griglia munita di sgrigliatore semovente automatico ed intercettate daparatoie con regolazione automatica del livello d’invaso. Di fronte alle griglie di presa c’è un murosfioratore e a valle delle stesse, è installata una paratoia a settore per il dissabbiamento della zonadi presa. Tutte le paratoie sono dotate di comando oleodinamico, azionabili dalla cabina di manovrache sorga in sponda sinistra. La traversa è inoltre dotata di una scala di risalita dei pesci costruitanell’argine sinistro del fiume.La derivazione è costituita all’inizio da quattro canali, che si immettono in due dissabbiatori Dufoura diaframma orizzontale, in parallelo, dotati di uno sfioratore e lunghi 145 m, i quali poi si unisconoin un unico breve canale che si immette nella galleria d’adduzione. La galleria è a pelo libero, ha unasezione di 27,4 m² e lunghezza di 7.608 m ed è capace di una portata di 100 m³/s.Al termine della galleria vi è una camera di carico in caverna, della capacità di 5.000 m³, munita disfioratore che, attraverso un pozzo, comunica direttamente col canale di scarico.114


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.115


A valle della camera di carico inizia la condotta forzata, costruita in cemento armato annegato inroccia, avente diametro 6 m e lunghezza 53 m. In testa la condotta forzata è intercettata da dueparatoie piane a gravità con comando oleodinamico ed a chiusura volontaria.Dalla condotta si stacca, infine, un collettore costruito in tubi d’acciaio chiodati, con diametrovariabile da 5,4 m a 4,4 m, da cui partono tre tubazioni del diametro di 2,7 m per l’alimentazionedelle turbine Francis.La sala macchine della centrale è in caverna ed ha un volume di circa 22.000 m³. In essa sono installatitre gruppi generatori ad asse verticale, ciascuno comprendente una turbina idraulica Francis da18,33 MW - 250 giri/min, dotata di valvola rotativa d’intercettazione, ed un alternatore da 25 MVAalla tensione di 10 kV.Nella stessa caverna sono stati ricavati i locali per i quadri automatismi, protezioni gruppi, particomuni e quello per l’alimentazione dei S.A. interni.Una galleria carrabile, lunga 170 m, assicura l’accesso alla caverna; una seconda galleria serve perl’uscita dei collegamenti 10 kV, in sbarre d’alluminio, fra gli alternatori ed i trasformatori elevatori,nonché per i cavi dei servizi ausiliari, di comando e di segnalazione delle apparecchiature ubicatenella stazione di trasformazione.Figg. 42 e 43La sala quadri storica ela stazione elettricaIl canale di scarico, che restituisce le acque derivate al fiume Isarco, è in galleria, a pelo libero, ed èlungo 683,7 m.All’esterno, poco a monte dell’ingresso della galleria d’accesso principale, trova posto la stazionedi trasformazione su due livelli. Al primo livello sono ubicati i tre trasformatori principali da25 MVA - 10/130 kV ed i trasformatori dei servizi ausiliari, al secondo si trovano la parte A.T.inerente ai gruppi e la sbarra 130 kV, cui fanno capo quattro linee della Rete di trasporto Nazionale.La stazione è corredata dell’apparecchiatura A.T. (interruttori, sezionatori, trasformatori di misuraed apparecchi ausiliari).116


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Adiacente alla stazione di trasformazione vi è un complesso d’edifici, del volume complessivo dicirca 11.000 m³, ove trovano posto le apparecchiature 10 kV, le batterie d’accumulatori, gli apparatidi telecomando e telecomunicazione e la sala quadri. Lo stesso complesso comprende officine,magazzini ed uffici.In prossimità della centrale un fabbricato civile ospita gli appartamenti del personale.L’impianto è telecomandato dal Centro di Teleconduzione di Bolzano.Figg. 44 e 45La sala macchine117


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Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOPRATI DI VIZZE NEL COMUNE DI VAL DI VIZZE (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI119


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO PRATI DI VIZZEL’impianto Prati di Vizze utilizza le acque del rio Vizze e del rio Avenes.Rio Vizze: ha una lunghezza di 27 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un’area di 139,7 km².Il torrente nasce dal Gran Pilastro ad un’altitudine di 3.510 m e sfocia nell’Isarco, in corrispondenzadi Vipiteno ad un’altitudine di 940 m s.l.m..Le specie ittiche che lo popolano sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmo truttamarmoratus) e temoli (Thymallus thymallus).I due rami del rio Avenes si immettono direttamente nella galleria di adduzione.Geologia: la Val di Vizze è caratterizzata da rocce del Penninico, gneiss centrale, scisti di Greiner ein alcune parti affiorano banchi di marmo e rocce calcaree fossilifere.Territorio interessato dall’ impianto:• Val di Vizze (BZ), il comune è situato a 948 m s.l.m. con una popolazione di oltre 2.614 abitanti.Il comune comprende le frazioni di Prati, Tulve, Bargone, Fossa, Caminata, Piazza, San Giacomoe Sasso. Tutto l’impianto ricade nel comune di Val di Vizze.Flora e Fauna della Val di Vizze: La flora, oltre alle aghifoglie con abete rosso, larice,abete bianco, pino silvestre, è caratterizzata a basse quote dalle latifoglie, con acero, corniolo,sorbo, nocciolo, roverella e ontano. Tra i mammiferi possiamo trovare il camoscio e lo stambecco.Non mancano la volpe e la marmotta; numerosi sono anche gli scoiattoli e le lepri. Vi si trovanonumerose specie di uccelli come il corvo imperiale, il gallo cedrone, il francolino di monte,la poiana, lo sparviero ed il gufo. E’ possibili avvistare anche le aquile reali.Utilizzo del territorio: l’attività principale è l’agricoltura e negli ultimi due decenni, dopoun’intensa attività edilizia, anche il turismo ha conosciuto un forte incremento ed è diventatoun settore importante dell’economia accanto al settore industriale ( piccola e media industria)e i servizi.Le maggiori aree coltivabili si trovano oggi nella zona dell’antica palude di Vipiteno, che si estende afino all’entrata del paese di Prati, bonificata alla fine del secolo scorso.120


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M. D’ITALIA Scala 1: 50.000, Foglio 07 VipitenoLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaC121


COROGRAFIA IMPIANTO PRATI DI VIZZELegendaGallerie Tubazioni StradeFig. 46Pagina successiva:Le condotte forzate ela centraleCENTRALEPRATI DI VIZZE122


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.123


LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO PRATI DI VIZZEDATI GENERALIUbicazione:Via Centrale Elettrica 140 – 39049 Val di Vizze<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1926<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1927<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: 2009<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2016Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:rio Vizze e rio Avenes119 km²a serbatoio con regolazione giornaliera81,31 GWh8,3 m³/s359,58 m0,226 m³/scirca 7.120.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:Tipologia dell’opera di adduzione:diga a gravità (serbatoio: volume variabile tra 150.000 m³ e i200.000 m³, quota massima di regolazione 1.365,15 m s.l.m. ,quota minima 1.364,60 m s.l.m.)galleria a pelo libero della lunghezza di 3.764 mCapacità camera di carico: 8.000 m³Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:due tubazioni in acciaio chiodato della lunghezza di 535 mciascuna e del diametro fra 1,50 m e 1,05 mcanale a pelo libero della lunghezza di 14 mCARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:2 unità Pelton ad asse orizzontale con doppia turbina12,43 MW (per un totale di 24,9 MW);16 MVA per entrambe le unitàariaaria124


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale fisso3 guardiani + 1 riserva della diga di Vizzela conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di BolzanoCapacità utile 400.000 m 3Livello max regolazione1.365,15 mT. VIZZECoronamento1.366,25 mPonte canalee presaR. Avenes di sopraPonte canalee presaR. Avenes di sottoCamera di caricoin galleria 8.000 m 3FinestreTubo di sfiatoCasa guardiano2 valvoleø 1.400 per condotta1.356,63 m Livello statico1.352,80 mL= 3.782 m Qmax 8,30 m³/sL= 531,00 mø 1,50-1,05 mN°2 condotte metallichelinate e saldateCanale a pelo liberoCondotta forzataGalleria forzataGalleria a pelo liberoAsse orizzontale dei gruppi1.001,20 mT. VIZZE997,05 mQuota sala macchine1.000,20 mFig. 47Profilo schematico idraulico125


DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO PRATI DI VIZZEL’impianto utilizza le acque del torrente Vizze e del suo affluente rio Avenes, con un bacino imbriferocomplessivo di 119 km², la cui parte iniziale è costituita da ghiacciai.L’opera di sbarramento sul torrente Vizze, completamente ricostruita nel 1997-1998 è costituitada una traversa in calcestruzzo, con due luci di 9 m ciascuna, con soglia a 1.362,00 m s.l.m.Le luci sono munite di paratoie a settore alte 4 m, con inserito un ciglio sfiorante posto alla quota1365,15 m s.l.m. Il comando delle paratoie è di tipo oleodinamico con centralina ubicata in un localeposto al centro del coronamento.Figg. 48 e 49Opera di presae l’edificio dellacentraleA seguire verso la sponda destra, si trovano due paratoie provviste di comando manuale emotorizzato, che assolvono la duplice funzione di scarico di fondo e di sghiaiamento.La traversa crea un serbatoio artificiale la cui capacità si è ridotta, a causa del forte insabbiamento, aca. 100.000 m³, la quota di massimo invaso è 1.365,90 m s.l.m.L’opera di derivazione è in sponda destra ed è costituita da tre bocche di presa, di cui una invernale edue estive. Tutte le bocche di presa sono dotate di griglie di protezione, con sgrigliatore automaticoe di paratoie motorizzate.La presa invernale alimenta un breve canale coperto al termine del quale è installata una secondaparatoia motorizzata, posta in cabina chiusa, con comando locale o telecomando, che ha la funzionedi regolazione della portata d’immissione nella galleria d’adduzione.La presa estiva immette invece in una vasca di decantazione scoperta, dotata di sfioratore per laregolazione della portata e di uno scarico di fondo. Anche in questo caso è installata una secondaparatoia in cabina chiusa, che consente l’immissione in galleria. Questa paratoia è preceduta da unulteriore sistema di griglie e da uno sgrigliatore di tipo rotante.126


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.In sponda sinistra è presente un edificio con locali adibiti ad uso uffici, foresteria per il personale diguardiania e sala quadri. Il fabbricato ospita, inoltre, un gruppo elettrogeno.La galleria d’adduzione è a pelo libero, ha una sezione variabile da 4,90 m² a 4,50 m²,una lunghezza di 3.764 m ed è capace di una portata massima di 11 m³/s.Lungo il suo percorso si trovano due brevi canali, in corrispondenza dell’attraversamento dei due ramidel rio Avenes. Ambedue questi rii sono derivati, tramite aperture protette con griglie, direttamenteposte sulla calotta del canale. Le immissioni sono alle progressive 1.424 e 2.111 circa.AI termine della galleria vi è uno sfioratore, seguito da una camera di carico della capacità di8.000 m³. Di qui hanno inizio due condotte forzate parallele, in acciaio chiodato, aventi diametrovariabile fra 1,50 m e 1,05 m ed una lunghezza di 535 m ciascuna.Le condotte sono intercettate, all’inizio, da due valvole a farfalla in serie, di cui una con chiusuraautomatica in caso di sovravelocità dell’acqua. Accanto alle condotte, un piano inclinato consente iltrasporto di materiali ed attrezzature.La sala macchine è in un edificio del volume di circa 21.900 m³. In essa sono installati due gruppigeneratori orizzontali con turbine idrauliche di tipo Pelton ed alternatori aventi le seguenticaratteristiche:• gruppo 1 e 2: doppia turbina da complessivi 12,434 MW a 600 giri/minuto ed alternatore da16 MVA alla tensione di 6 kV.In altri locali del medesimo edificio trovano posto le seguenti apparecchiature:• quadri d’automatismo dei gruppi;• apparecchiature blindate a media tensione (6 kV);• quadri e trasformatori dei servizi ausiliari;• le batterie degli accumulatori;• apparecchiature di telecomunicazione;• officine, magazzini ed uffici.127


Adiacente al fabbricato della centrale vi è un edificio, adibito ad autorimessa e magazzini; un altrofabbricato, non più utilizzato, ospita gli appartamenti del personale.All’esterno, sulla sponda sinistra del torrente Vizze, vi è la stazione di trasformazione, ove è installatoun trasformatore elevatore 6/130 kV da 30 MVA con le relative apparecchiature A.T. (sezionatore,interruttore, trasformatori di corrente, scaricatori). Il trasformatore è collegato alle sbarre a 6 kVdei gruppi generatori mediante una corta linea in cavo.Nella stazione di trasformazione sono installate, inoltre, le sbarre e le apparecchiature per due linee130 kV in partenza.In prossimità della stazione di trasformazione vi è la sala smontaggio e manutenzione dei trasformatori,che ha un volume di 2.800 m³.Un breve canale di scarico a pelo libero, 14 m, restituisce le acque utilizzate al torrente Vizze.L’impianto è telecomandato dal Centro Teleconduzione di Bolzano.128


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.SCHEDA DELL’IMPIANTO IDROELETTRICOPREMESA NEL COMUNE DI CASTELROTTO (BZ)Allegato IDESCRIZIONE DEI SITI129


IL TERRITORIO INTERESSATO DALL’IMPIANTO PREMESAL’impianto di Premesa utilizza le acque del torrente Gardena nel tratto della valle Gardena compresotra le località di Pontives e la frazione di Premesa nel comune di Castelrotto.Torrente Gardena: ha una lunghezza di 25 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un’areadi 161 km². Il fiume nasce sul Passo Sella ad un’altitudine di 2.244 m e a Ponte Gardena sfocianell’Isarco. La portata minima del fiume è di circa 0,6 m³/s.Le specie ittiche che lo popolano sono trote fario (Salmo trutta), trote marmorate (Salmo truttamarmoratus) e temoli (Thymallus thymallus)Geologia: il basamento della Val Gardena è costituito da porfido e filladi quarzifere su cui poggial’arenaria, formata in seguito ad un processo erosivo di milioni di anni.Territorio interessato dall’impianto:• Castelrotto (BZ), il comune è situato a 1.060 m s.l.m. con una popolazione di circa 6.000abitanti. Tutto l’impianto ricade nel comune di Castelrotto.Flora e Fauna: la flora, in particolare nei dintorni di Chiusa, presenta una grande varietà, roverelle,ornelli, carpinelle, bagolari, cornioli, ciliegi canini, peri cervini e anche alcune piante coltivate tra cuisoprattutto la vite europea (fino a 800 m), il melo, il castagno (fino a 1000 m) e il noce. Sopra i1.000 m si estende una fascia di bosco misto in cui predominano la quercia, il frassino, il faggio e ilpino silvestre. Da circa 1.500 m inizia la regione delle conifere con pini, abeti rossi e pini cembri.Multiforme anche la fauna alpina che comprende varie specie. Oltre a un gran numero di caprioli,camosci, volpi, scoiattoli, si possono trovare, anche se più rari, i cervi, le lepri e le marmotte.Utilizzo del territorio: l’attività principale è il turismo che ha conosciuto un forte incrementoed è diventato un settore importante dell’economia. Circa l’80% delle persone attive sono oggiimpiegate nel settore industriale e nei servizi. Nella zona vi è anche uno sviluppo dell’agricoltura edi aziende artigianali e commerciali a gestione familiare.130


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.CARTA I.G.M D’ITALIA scala 1:50.000, Foglio 27+15 Bolzano e BressanoneLegendaComuniinteressatiCentraleIdroelettricaCorsod’acquaRetestradaleC131


COROGRAFIA IMPIANTO DI PREMESALegendaGallerie Tubazioni StradeFig. 50Pagina successiva:la presa di Pontives132


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.133


LA SCHEDA TECNICA DELL’IMPIANTO PREMESADATI GENERALIUbicazione:Fraz. San Michele – 39040 Castelrotto<strong>Anno</strong> di inizio costruzione: 1931<strong>Anno</strong> di entrata in esercizio: 1937<strong>Anno</strong> di ristrutturazione: 1990<strong>Anno</strong> di scadenza della concessione: 2020Acque utilizzate:Bacino imbrifero:Tipo di impianto:Producibilità media:Portata massima di concessione:Salto statico:Rilascio minimo vitale (DMV):Rilascio effettivo DMV:torrente Gardena161 km²ad acqua fluente44,53 GWh3 m³/s320,96 m0,32 m³/s10.154.000 m³/annoCARATTERISTICHE IDRAULICHEOpera di sbarramento:Tipologia dell’opera di adduzione:traversa in calcestruzzogalleria a pelo libero della lunghezza di 2.520 mCapacità camera di carico: 2.000 m³Tipologia della condotta forzata:Tipologia del canale di restituzione:tubazioni in acciaio chiodato della lunghezza di 747 m e deldiametro fra 1,05 e 0,59 mcanale in galleria della lunghezza di 62 mCARATTERISTICHE TECNICHETurbina:Potenza massima unitaria:Potenza alternatore:Raffreddamento alternatore:Raffreddamento trasformatore:2 unità Pelton ad asse orizzontale4,1 MW (2 unità per un totale di 8,2 MW)5,6 MVA (2 unità per un totale di 11,2 MVA)ariaaria134


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVOPersonale operativo:Presidio dell’impianto:Controllo operativo e trasmissione dati:l’impianto non ha personale fissonessunola conduzione dell’impianto avviene tramite il CentroTeleconduzione di BolzanoFig. 51Profilo schematico idraulico1.056,40 m1.053,86 mø 1,05-0,59 mL=746,65 mL=2.520 mCanale a pelo liberoCondotta forzataGalleria a pelo libero736,77 m58,83 m61,76 mT. Gardena135


DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO PREMESAL’impianto utilizza le acque del torrente Gardena con bacino imbrifero di 161 km².L’opera di sbarramento sul torrente Gardena è situata in località Pontives ed è costituita da unatraversa tracimabile in calcestruzzo, rivestita in masselli in porfido, lunga 10,20 m, munita di paratoiasghiaiatrice e di quattro paratoie di presa con comando motorizzato.Fig. 52L’edificio della centraleIn sponda sinistra, a fianco allo sbarramento, vi è un edificio civile di 380 m³ circa con locali adibiti asala quadri, servizi e foresteria.136


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Dalle bocche di presa l’acqua è immessa in due dissabbiatori in parallelo, all’aperto, attraverso undoppio sistema di griglie dotate di sgrigliatori di tipo rotante per la pulizia delle stesse. Da qui, dopodue paratoie d’intercettazione, parte una galleria a pelo libero, solo parzialmente rivestita, aventesezione di circa 2,58 m² e lunghezza di 2.520 m, capace di derivare una portata massima di 3 m³/s.Al termine della galleria vi è una camera di carico, a pelo libero, della capacità di 2.000 m³, con alato uno sfioratore per la regolazione della portata. A valle della camera di carico inizia la condottaforzata, in tubo d’acciaio chiodato, con diametro variabile fra 1,05 m e 0,59 m ed uno sviluppo paria 747 m circa.In testa, la condotta forzata è intercettata da una valvola a farfalla a chiusura automatica persovravelocità dell’acqua e di una valvola di rientro d’aria.La sala macchine è in un edificio, avente volume di 7.550 m³ circa. In essa sono installati due gruppigeneratori orizzontali, ciascuno comprendente una turbina idraulica di tipo Pelton a due getti, da 4,1MW a 750 giri/minuto, con relativa valvola rotativa di intercettazione ed un generatore da 5,6 MVAalla tensione di 10 kV.Nel medesimo edificio della sala macchine, in altri locali sono installati:• i quadri di comando, controllo e protezione dei gruppi generatori;• le apparecchiature a 10 kV;• le apparecchiature dei servizi ausiliari;• le apparecchiature di teletrasmissione;• uffici e magazzini.Fig. 53La sala macchineAd un’estremità dell’edificio della centrale, è ricavata la sala smontaggio e revisione trasformatori,attrezzata con gru ed ora adibita ad uso officina.All’esterno, adiacente all’edificio della centrale, vi è la stazionedi trasformazione, ove sono installati due trasformatorielevatori da 5,6 MVA - 10/130 kV con relative apparecchiaturequali sezionatori, interruttori e trasformatori di corrente, eduna sbarra da cui partono due linee 130 kV.Nelle vicinanze del fabbricato centrale e della stazione vi sono,inoltre, due edifici civili un tempo adibiti ad abitazione per ilpersonale della centrale. Parte d’uno di questi edifici è orautilizzata per servizi, uffici e magazzini.Il canale di scarico in galleria, lungo 62 m, restituisce leacque derivate al torrente Gardena. In alternativa, le stessepossono essere deviate, mediante opportune paratoie, nelbacino d’accumulo di un sottostante impianto idroelettrico diproprietà Enel.137


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Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Allegato IIBILANCIo DI MASSAED ENERGETICO DEI SITI139


IL bilancio di massa ed energetico della sede di bolzanoConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettricaMWh525542554Gas metano10³ m³ 8,00 15,00 3,787Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto (uso civile) m³ 4,00 1,49 1,04RifiutiRifiuti pericolosi kg 1.355 419 1.583Rifiuti non pericolosi kg 2.515 1.266 392TOTALE RIFIUTI kg 3.870 1.685 1.975Rifiuti inviati a recupero kg 3.775 1.474 1.907Rifiuti inviati a discarica kg 95 211 69Rifiuti provenienti da attivitàdi manutenzione straordinariakg 3.235 1.590 180Sede Bolzano:Consumi energia elettrica (MWh)Sede Bolzano:Consumi gas metano (10³ m³)2008 525 20088,002009 542200915,002010 554 20103,79MWh 10³ m³0 240 480 720 0 5 10 15Energia elettricaGas metanoSede Bolzano:Consumi risorse idriche (m³)Sede Bolzano:Produzione rifiuti (kg)1.3552008 4,00 2008 2.5153.2354192009 1,49 2009 1.2661.5901.5832010 1,04 2010 392180Fig. 54Pagina successiva:sala macchinem³ kg0 3,0 6,0 9,0 0 20.000 30.000 40.000Acqua prelevata da acquedotto (uso civile)Rifiuti pericolosiRifiuti non pericolosiRifiuti provenienti da attivitàdi manutenzione straordinaria140


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.141


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto BRUNICOConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh961754888Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³-0,680,08Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³297.919295.420287.104Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ - 6,23 5,66Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg 560 309 90Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 37.188 35.762 35.762RifiutiRifiuti pericolosi kg 65.320 50.600 76.010Rifiuti non pericolosi kg 6.280 1.820 2.420TOTALE RIFIUTI kg 71.600 52.420 78.430Rifiuti inviati a recupero kg 7.170 1.480 720Rifiuti inviati a discarica kg 64.430 50.940 77.710Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg - 1.480 1.140Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 140.022 138.847 134.939(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 0,856 m³/s sul fiume Rienza, 0,212 m³/s sul rio Anterselva, 0,022 m³/s sul rio Bruns, 0,044 m³/s sul rio Furcia, 0,042 m³/s sul rio Vila142


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Brunico:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)2008 140.022Impianto Brunico:Acqua turbinata (10³ m³)2008 297.9192009 138.8472009 295.4202010 134.939MWh2010 287.10410³ m³050.000 100.000 150.000 0 100.000 200.000 300.000Impianto Brunico:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)7.170200829.4601.480200950.940720201077.710kg0 4.000 44.000 88.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaImpianto Brunico:Rifiuti andamento temporale (kg)65.3202008 6.28050.6002009 1.82076.0102010 2.420kg0 25.000 50.000 75.000 100.000Rifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi143


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto CURONConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh278226255Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³0,030,030,03Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³44.79850.53945.691Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ ---Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg - - -Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 5.065 5.052 5.052RifiutiRifiuti pericolosi kg - 6.440 180Rifiuti non pericolosi kg - 2.300 -TOTALE RIFIUTI kg - 8.740 180Rifiuti inviati a recupero kg - 8.240 180Rifiuti inviati a discarica kg - 500 -Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinariekg - - -Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 36.275 41.442 37.466(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 0,102 m³/s sul rio Carlino, 0,007 m³/s sul rio Cappella, 0,003 m³/s sul rio Pezzei, 0,005 m³/s sul rio Pedross, 0,004 m³/ssul rio Valles e 0,04 m³/s sul rio Regola.144


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Curon:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)Impianto Curon:Acqua turbinata (10³ m³)2008 36.2752008 44.7982009 41.4422009 50.5392010 37.466MWh2010 45.69110³ m³0 15.000 30.000 45.000 0 20.000 40.000 60.000Impianto Curon:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)Impianto Curon:Rifiuti andamento temporale (kg)-2008 -8.2402009 5001802010 -kg0 5.000 10.000 15.000200820092010kg--2.300180-6.4400 6.000 12.000 18.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi145


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto LASAConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh1.0109841.060Gasoliot1,203,802,80Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³---Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³98.838104.55799.524Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ ---Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg - - -Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 7.640 7.405 7.405RifiutiRifiuti pericolosi kg 900 41.260 1.070Rifiuti non pericolosi kg 4.620 96.960 6.540TOTALE RIFIUTI kg 5.520 138.220 7.610Rifiuti inviati a recupero kg - 138.220 6.540Rifiuti inviati a discarica kg - - 1.070Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg 4.620 138.220 -Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 227.838 241.096 229.490(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 0,5 m³/s sul rio Plima, 0,011 m³/s sul rio Flim, 0,016 m³/s sul rio Soi, 0,002 m³/s sul rio Santa Maria, 0,009 m³/s sul rio Sluder, 0,009m³/s sul rio Rosim, 0,033 m³/s sul rio Lasa146


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Lasa:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)2008 227.838Impianto Lasa:Acqua turbinata (10³ m³)2008 98.8072009 241.0962009 104.5572010 229.490MWh2010 99.52410³ m³0 80.000 160.000 240.000 0 50.000 100.000 150.000Impianto Lasa:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)5.5202008 -138.2202009 -6.5402010 1.070kg0 11.000 22.000 33.000Impianto Lasa:Rifiuti andamento temporale (kg)90020084.62041.26020091.07020106.540kg0 5.000 50.000100.00096.960Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi147


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto MARLENGOConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh1.5061.4531.743Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³0,05-0,07Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³666.750722.043740.087Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ ---Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg 2.700 - 2.300Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 105.935 105.646 105.646RifiutiRifiuti pericolosi kg 3.645 - 810Rifiuti non pericolosi kg 780 4.360 11.050TOTALE RIFIUTI kg 4.425 4.360 11.860Rifiuti inviati a recupero kg 4.425 4.360 11.860Rifiuti inviati a discarica kg - - -Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg - - -Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 200.025 216.613 222.026(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) viene effettuato dall’opera di presa dell’impianto di Tell e gestito da AE - EW (rilascio non inferiore a 3,35 m³/s)148


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Marlengo:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)Impianto Marlengo:Acqua turbinata (10³ m³)2008 200.0252008 666.7502009 216.6132009 722.0432010 222.026MWh2010 740.08710³ m³0 70.000 140.000 210.000 0 300.000 600.000 900.000Impianto Marlengo:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)Impianto Marlengo:Rifiuti andamento temporale (kg)2008-4.42520083.6457802009-4.3602009-4.3602010-11.860201081011.050kgkg0 40.000 80.000 120.0000100.000 200.000 300.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi149


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto PONTE GARDENAConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh417325449Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³0,361,605,00Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³1.665.7121.766.7301.841.262Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ 2,50 2,41 2,98Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg 1.233 1.275 578Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 191.948 191.424 191.424RifiutiRifiuti pericolosi kg 1.272 4.999 1.407Rifiuti non pericolosi kg 70.640 60.839 48.380TOTALE RIFIUTI kg 71.912 65.838 49.787Rifiuti inviati a recupero kg 7.950 5.176 6.238Rifiuti inviati a discarica kg 63.962 60.662 43.549Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg - - 1.140Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 233.200 247.342 257.777(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 6,07 m³/s150


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Ponte Gardena:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)Impianto Ponte Gardena:Acqua turbinata (10³ m³)2008 233.2002008 1.665.7122009 247.3422009 1.766.7302010 257.777MWh2010 1.841.26210³ m³0 80.000 160.000 240.000 0 800.000 1.200.000 1.800.000Impianto Ponte Gardena:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)Impianto Ponte Gardena:Rifiuti andamento temporale (kg)20087.95063.96220081.27270.64020095.17660.66220094.99970.64020106.23843.54920101.40748.380kgkg0 1.100.000 2.200.000 3.300.00001.100.000 2.200.000 3.300.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi151


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto PRATI DI VIZZEConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh669422437Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³0,040,100,02Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³110.608129.160114.773Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ ---Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg 369 309 145Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 7.146 7.127 7.127RifiutiRifiuti pericolosi kg 14.185 65.710 19.064Rifiuti non pericolosi kg 189.270 120.080 5.180TOTALE RIFIUTI kg 203.455 144.430 24.244Rifiuti inviati a recupero kg 183.075 41.360 270Rifiuti inviati a discarica kg 20.380 133.380 23.974Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg 184.120 - -Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 77.426 90.412 95.492(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 0,226 m³/s152


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Prati di Vizze:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)2008 77.426Impianto Prati di Vizze:Acqua turbinata (10³ m³)2008 110.6082009 90.4122009 129.1602010 95.492MWh2010 114.77310³ m³0 35.000 70.000 105.000 0 50.000 100.000 150.000Impianto Prati di Vizze:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)200820092010kg27020.38041.36023.974144.4300 18.000 180.000183.075Impianto Prati di Vizze:Rifiuti andamento temporale (kg)14.185200820092010189.27065.710120.08019.0645.180kg070.000 140.000 210.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi153


IL bilancio di massa ed energetico dell’impianto PREMESAConsumi Energetici 2008 2009 2010Energia elettrica consumataMWh166142177Gasoliot---Gas naturale10³ m³---Risorse IdricheAcqua prelevata da acquedotto10³ m³0,170,200,10Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata (1)10³ m³70.83870.89676.713Acqua prelevata dal sottosuolo per usi civili e raffreddamento 10³ m³ ---Materiali AusiliariOli dielettrici, lubrificanti e di raffreddamento kg 418 259 538Rilasci per Deflusso Minimo VitaleRilascio per deflusso minimo vitale (2) 10³ m³ 10.182 10.155 10.155RifiutiRifiuti pericolosi kg - 4.660 207Rifiuti non pericolosi kg - - -TOTALE RIFIUTI kg - 4.660 207Rifiuti inviati a recupero kg - - 207Rifiuti inviati a discarica kg - 4.660 -Rifiuti provenienti da attività dimanutenzioni straordinarie kg - - -Produzione 2008 2009 2010Energia elettrica lorda prodotta MWh 47.462 47.500 51.397(1) Acqua turbinata = è il rapporto tra l’energia elettrica lorda prodotta (espressa in kWh) e un coefficiente K (espresso in kWh/m³) calcolato in base allecaratteristiche dell’impianto(2) il rilascio minimo vitale è di 0,32 m³/s154


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Impianto Premesa:Produzione di energia elettrica lorda (MWh)Impianto Premesa:Acqua turbinata (10³ m³)2008 47.4622008 70.8382009 47.5002009 70.8962010 51.397MWh20010 76.71310³ m³0 16.000 32.000 48.000 0 30.000 60.000 90.000Impianto Premesa:Rifiuti tipologia di smaltimento (kg)Impianto Premesa:Rifiuti andamento temporale (kg)2008--2008--2009-4.6602009 -2010207-2010207-kgkg0 2.500 5.000 7.50003.000 6.000 9.000Rifiuti inviati a recuperoRifiuti inviati in discaricaRifiuti pericolosiRifiuti non pericolosi155


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Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Allegato IIIRISULTATI CAMPAGNADI MISURA DEL RUMOREVERSO L’ESTERNO157


IMPIANTO IDROELETTRICO BRUNICO12Impianto Brunico: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 55,0 48,52 55,0 56,0L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007.Dall’indagine è emerso che i livelli sonori misurati sono comunque inferiori ai valori limite prescrittidalla normativa vigente per il periodo diurno e notturno.Il valore rilevato nella postazione n.2 è dovuto sostanzialmente allo scorrere del torrente Rienza.158


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.IMPIANTO IDROELETTRICO CURON321Impianto Curon: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 65,0 46,52 65,0 43,53 65,0 48,0L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007.Gli interventi di insonorizzazione eseguiti nel 2007 non sono risultati risolutivi, in tal senso sono inatto ulteriori indagini di approfondimento, per una conseguente attività di bonifica.159


IMPIANTO IDROELETTRICO LASA21Impianto Lasa: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 65,0 53,52 65,0 48,2L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007. La centrale è posta in una zona isolataall’estremità sud del comune di Lasa.Dall’indagine è emerso che i livelli sonori misurati sono comunque inferiori ai valori limite prescrittidalla normativa vigente per il periodo diurno e notturno.160


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.IMPIANTO IDROELETTRICO MARLENGO1Case privateImpianto Marlengo: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 65,0 59,2L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007. La centrale è situata al di fuori delcentro abitato, ma nell’immediata prossimità di alcune sorgenti di rumore quali il fiume Adige, chescorre a ridosso degli impianti, la superstrada Merano-Bolzano e la strada che attraversa il fiume,collegando il comune di Merano a quello di Marlengo.Dall’indagine è emerso che i livelli sonori misurati sono inferiori a 65 dB(A), valore limite prescrittodalla normativa provinciale vigente per il periodo diurno.161


IMPIANTO IDROELETTRICO PONTE GARDENA321Impianto Ponte Gardena: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 55,0 58,52 55,0 65,03 55,0 58,0L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007.La sala macchine è posta in caverna e il traffico veicolare che transita di fronte alla centrale sovrastale emissioni acustiche dell’impianto. Dall’indagine è emerso che i livelli sonori misurati sono superioria 55 dB(A), valore limite prescritto dalla normativa provinciale vigente per il periodo diurno, ma talesuperamento non è imputabile all’attività dell’impianto.162


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.IMPIANTO IDROELETTRICO PRATI DI VIZZE2Case private1Impianto Prati di Vizze: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 65,0 54,52 65,0 47,5L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di luglio 2009.La centrale è situata in una zona molto isolata e a grande distanza dai potenziali ricettori.163


IMPIANTO IDROELETTRICO PREMESA1Impianto Premesa: rumore esternoPunto di misuraLimite db(A) Diurnonormativa provincialeRilevato dB(A) Diurno1 65,0 60,5L’ultima indagine è stata effettuata nel mese di dicembre 2007.La centrale è situata in una zona isolata a grande distanza dai potenziali ricettori sensibili.Dall’indagine è emerso che i livelli sonori misurati sono comunque inferiori ai valori limite prescrittidalla normativa vigente per il periodo diurno e praticamente coincidenti con quelli per il periodonotturno.164


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.165


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Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Allegato IVRISULTATI CAMPAGNEMISURA CAMPIELETTROMAGNETICI A 50 Hz167


Campi elettromagnetici a 50 HzLe principali fonti di emissione per i campi elettromagnetici sono le apparecchiature elettriche(generatori, trasformatori, motori elettrici, quadri delle cabine elettriche di trasformazione, linee a130 kV, 10 kV).Si è assunto come riferimento quanto previsto per la popolazione dal DPCM 8 luglio 2003, art.3,comma 1.L’ultima indagine è stata effettuata tra i mesi di febbraio ed ottobre <strong>2011</strong>I superi evidenziati all’interno degli impianti non costituiscono un pericolo nè per la popolazione(presente saltuariamente in centrale in occasione di visite) nèper i lavoratori la cui presenza, in molte aree, è sempre limitata nel tempo in occasione di controllisaltuari sugli impianti.Hydros si impegna comunque ad analizzare con attenzione tali situazioni ed a mettere in atto, ovepossibile, interventi migliorativi.168


Dichiarazione Ambientale EMAS - Hydros S.r.l.Allegato VAUTORIZZAZIONI169


AUTORIZZAZIONISEDE E PONTI RADIO• Certificato Prevenzione Incendi - gruppo elettrogeno attività 64: autorizzazione 6/9/2000 prot. 30937.IMPIANTO BRUNICO• Decreto interministeriale n. 1562 del 23/06/64 - scadenza 05/03/2014• Licenza d’uso per il gruppo elettrogeno, comprensiva dell’Autorizzazione Prevenzione Incendi, rilasciatain data 19/08/03 dal comune di Valdaora.• Autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali (acque di irrorazione tenute turbine) nellaRienza prot. n. 62.05.03/3352IMPIANTO CURON• Decreto Interministeriale di concessione del 16/07/1960 n.3142 scadenza 15/07/2020IMPIANTO LASA• Autorizzazione di concessione provvisoria rilasciata con deliberazione n.194 del 07.02.<strong>2011</strong> finoad emanazione del decreto di concessione difinitivo• Licenza d’uso per il per il gruppo elettrogeno, comprensiva dell’Autorizzazione PrevenzioneIncendi, rilasciata in data 08/05/1996 dal Comune di Martello.• Autorizzazione allo scarico acque igienico sanitarie diga del Gioveretto prot. 709 del 01/06/2007rilasciata dal comune di MartelloIMPIANTO MARLENGO• Decreto Interministeriale di concessione del 5/11/1998, scadenza 17/11/2016IMPIANTO PONTE GARDENA• Decreto Interministeriale di concessione del 5/11/1998, scadenza 25/05/2019• Licenza d’uso, comprensiva dell’Autorizzazione Prevenzione Incendi n. 9089/03 rilasciata in data30/06/2003 per il gruppo elettrogeno, presso traversa di Funes• Richiesta di voltura da Edison a Hydros eseguita in data 01/09/2008 prot. n.005• Licenza d’uso, comprensiva dell’Autorizzazione Prevenzione Incendi rilasciata dal comune diBarbiano in data 18/01/2002 per il deposito olioIMPIANTO PRATI DI VIZZE• Decreto Interministeriale di concessione del 5/11/1998, scadenza 17/11/2016• Licenza d’uso, comprensiva dell’Autorizzazione Prevenzione Incendi e voltura da Edison a Hydros,per il gruppo elettrogeno presso la diga di Vizze rilasciata in data 04/03/2009 dal comune diVal di Vizze.IMPIANTO PREMESA• Decreto Interministeriale di concessione del 5/11/1998, scadenza 29/11/2020170


Questa pubblicazione è stata realizzata utilizzando carta ecologica, a basso impatto ambientaleDati aggiornati al 31/12/2010Hydros S.r.l.Sede Legale: Via Michael Gamper, 9Gestione Idroelettrica: Via Claudia Augusta, 16139100 Bolzano (Bz)

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