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Tesi_Vagnuzzi_Elisa_doppia_diagnosi_ 2008 - Ce.Do.S.T.Ar.

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nella popolazione dei tossicodipendenti abituali, era esente solo il 15%dei pazienti presi in cura dai Ser.T. (Rosemberg, Sheppard et al, 1969-1972).Citando un’altra ricerca avvenuta in Italia, si rileva che nelle ComunitàTerapeutiche private e nei Ser.T. i pazienti con tossicodipendenti daalcool o stupefacenti presenta anche una <strong>diagnosi</strong> di comorbilità dal 30al 50% sull’Asse I e dal 42 al 60% sull’Asse II (Clerici, Pozzi, 1997).E’ doveroso citare anche un’altra corrente di pensiero che si è delineatanegli ultimi anni del 1990. Questa teoria sostiene che la relazione che siinstaura tra un disturbo psichiatrico e la comorbilità da uso di sostanzenon sia rilevante e che nella maggior parte dei casi sia addirittura fittiziao casuale. Per i sostenitori di questo filone di pensiero bisognerebbeconcentrarsi solo sulle specifica <strong>diagnosi</strong> e trattare separatamente ildecorso della tossicodipendenza e il disturbo psichiatrico, in quanto nonesiste correlazione tra i due. Ovviamente questa teorie e la suametodologia di trattamento è stata quasi completamente smentita, èevidente da dati statistici e dall’osservazione che la <strong>doppia</strong> <strong>diagnosi</strong> siamolto frequente e anche la dipendenza da sostanze e un disturbo mentalecompaiano spesso e molte volte uno è strettamente legato all’altro. Comeabbiamo poi dimostrato un modello che curi separatamente le due<strong>diagnosi</strong> risulta essere fallimentare e dispersivo. I dati statistici sopracitati sono risultati importanti e non sono da trascurare, perchéevidenziano sia la necessità di affinare gli strumenti utilizzati per fare<strong>diagnosi</strong>, sia il bisogno di clinici ed operatori esperti che collaborinoinsieme data l’alta incidenza del fenomeno della comorbilità.Concludendo possiamo sostenere che la sempre più crescentesovrapposizione tra disturbi da uso di sostanze e disturbi di personalità,è data dalla difficoltà di poter ricostruire insieme ai pazienti la loro storiadi vita sotto il profilo psichiatrico e tossicologico. L’interventoterapeutico deve tener conto di alcuni aspetti importanti che riguardanoinnanzitutto una valutazione diagnostica che utilizzi strumentipsicodiagnostica mirati, oltre che a mezzi mirati di verifica dei risultati.Il trattamento dovrebbe essere sempre integrato, e ha a che fare con iltrattamento farmacologico, il counseling individuale, terapia di gruppo efamiliare. Ognuna di queste terapie presenta una sua specificità etempistica precisa, ad esempio il trattamento farmacologico deve tentaredi stabilizzare sia i sintomi psichiatrici che dell’astinenza da sostanza. Sisono rivelati anche molto importanti, dopo la fase acuta, trattamenti congruppi di sostegno con pazienti che hanno presentato i soliti disturbi.42

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