11.07.2015 Views

Tesi_Vagnuzzi_Elisa_doppia_diagnosi_ 2008 - Ce.Do.S.T.Ar.

Tesi_Vagnuzzi_Elisa_doppia_diagnosi_ 2008 - Ce.Do.S.T.Ar.

Tesi_Vagnuzzi_Elisa_doppia_diagnosi_ 2008 - Ce.Do.S.T.Ar.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

3.4. Concettualizzazione del Disturbo Evitante diPersonalitàLe persona con Disturbo Evitante di personalità sono schive,estremamente vulnerabili, socialmente goffe, sensibili e dotate di scarsaautostima. Benché desiderino disperatamente avere rapporti sociali, essitendono a evitarli per la paura di disapprovazione sociale e del rifiutodegli altri.Secondo gli autori del DSM-IV-TR abbiamo le seguenticoncettualizzazioni:Concettualizzazione psicodinamica. La timidezza e la vergogna sonodelle difese, messe in atto contro l’imbarazzo, l’umiliazione e ilfallimento. Gli individui con personalità evitante tendono a vergognarsidella percezione che hanno di loro stessi come deboli, imperfetti dalpunto di vista fisico o mentale.Concettualizzazione biosociale. Secondo gli autori Millon e Davisl’eziologia e lo sviluppo di questo disturbo di personalità deriva da unfunzionamento dominante del sistema nervoso simpatico e da una bassasoglia di attivazione del sistema nervoso autonomo. Tutto questopermette agli impulsi irrilevanti di entrare nelle associazioni logiche, didiminuire il controllo e la direzione dei pensieri e dei processi mnestici,portando una marcata interferenza con i normali processi cognitivi(Millon, Davis, 1996). Secondo Kagan il tratto di timidezza è di originegenetica, che a seguito delle esperienze ambientali e familiari si sviluppanella caratteristica di timidezza ed esitamento, caratteristici di questodisturbo di personalità (Kagan et al, 1998).Secondo la concettualizzazione sociale il rifiuto da parte dei genitori equello del gruppo dei pari sembrano essere le due influenze ambientaliprincipali e più critiche. La quantità di rifiuto genitoriale nei soggetti chepresentano questo disturbo è particolarmente intensa e frequente. Inoltre,quando i rifiuti da parte del gruppo dei pari rinforzano quelli genitoriali,così si sgretola il senso di valore e di competenza del bambino dandovita ad attitudini di autocritica. Il risultato è che questi individuirestringono le loro esperienze sociali, diventando ipersensibili ai rifiutied eccessivamente introspettivi. La loro eccessiva introspezione licostringe a focalizzarsi sulla condizione dolorosa che si sono autocreati.Non sorprende che giungano alla conclusione che non meritano di essereaccettati dagli altri.48

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!