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ANTINCENDIOIl Santo Padre riceveun Mercedes-Benz EconicantincendioDaimlerChrysler dona al Vaticano un Mercedes-Benz Econic allestitocon un avanzato sistema antincendio.Il precedente veicolo ut<strong>il</strong>izzato dal Corpo dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco dello Statodel Vaticano, verrà esposto al nuovo Museo Mercedes-Benz diStoccarda che sarà inaugurato nel maggio del prossimo anno.Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto<strong>il</strong> 16 novembre un Mercedes-Benz Econic allestito con un innovativosistema antincendio. La consegna,presso <strong>il</strong> Governatorato dellaCittà del Vaticano, è stata effettuatada Wolfgang D. Schrempp, Presidenteed Amministratore Delegato diDaimlerChrysler Italia.Il veicolo, unico al mondo ed allestitocon avanzati strumenti di intervento,sarà ut<strong>il</strong>izzato dal Corpo dei Vig<strong>il</strong>i delFuoco della Città del Vaticano nelleattività antincendio, di prevenzione esalvaguardia del patrimonio delVaticano. Mercedes-Benz Econic rappresentala soluzione ideale <strong>per</strong> leparticolarità del contesto urbanisticodello Stato Vaticano dove <strong>il</strong> veicolo sitroverà ad o<strong>per</strong>are.La dotazione del mezzo comprendeanche un braccio telescopico ed unaspeciale pompa ad alta pressione.L’Econic si distingue in particolare<strong>per</strong> <strong>il</strong> suo concetto di cabina con pianalecompletamente piatto che agevola<strong>il</strong> passaggio dal sed<strong>il</strong>e di guidaal posto del passeggero, nonché <strong>per</strong>la sua altezza complessiva ridotta.Il veicolo precedentemente ut<strong>il</strong>izzatodal Corpo dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco delloStato del Vaticano, un’autoscalaMercedes-Benz LK 1113 del 1963,sarà esposto al nuovo MuseoMercedes-Benz di Stoccarda cheverrà inaugurato <strong>il</strong> 18 maggio del2006. "Oggi si compie un ulteriorepasso della nostra tradizione al serviziodella Santa Sede", dichiaraWolfgang D. Schrempp, "E’ un piaceree soprattutto un onore <strong>per</strong> noi dellaDaimlerChrysler poter contribuire allasalvaguardia di luoghi e di capolavoridell’arte unici al mondo".<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 9


VIABILITA'Assaloni con Unimogalla conquista dell’America1GHERARDO MARCHELLIAssaloni, presente con le sue attrezzatureal lancio dell’Unimog U500 inNord America, effettuato <strong>per</strong> la primavolta nel gennaio del 2003 a Charlotte,North Carolina, ha riscontrato unnotevole interesse da parte deglio<strong>per</strong>atori presenti, aprendosi così unmercato che in prospettiva può avereun'importanza strategica come quellodegli Stati Uniti.A cominciare da questo evento <strong>il</strong> progettoprevedeva la distribuzione tramitela rete di Concessionari Frightliner,uno dei più importanti costruttoriamericani di camion, che fa parte delgruppo DaimlerChrysler.Nel mese di luglio dello stesso annoè stato effettuato <strong>il</strong> primo corso di formazionedei venditori a Salt LakeCity, al quale erano presenti ladott.ssa Rosa Assaloni ed <strong>il</strong> sig.Federico Fioresi della Assaloni, unitamentea Schmidt-Mulag nonchè adalcuni costruttori nordamericani inqualità di partner Unimog <strong>per</strong> quantoconcerne le attrezzature.In quella sede Assaloni ha avuto l'opportunitàdi conoscere <strong>il</strong> suo attualedistributore, la MOG Implements diCharleston, nella <strong>per</strong>sona di GardinerW<strong>il</strong>lis, già partner Unimog in quantocostruttori di grader da montare suglistessi. Da questo incontro è nata unaproficua collaborazione che ha portatoAssaloni nell'arco di due anni aconsegnare attrezzature in diversistati americani (dalla Pennsylvaniaalla California, dal Maryland al Maine,dal North Dakota al Massachusset,dal Texas al North Carolina) <strong>per</strong> ungiro di affari che <strong>per</strong> <strong>il</strong> 2005 si attesteràintorno ai 500.000 $.Tale risultato è stato possib<strong>il</strong>e graziea due anni di dimostrazioni organizzatedalla Unimog USA (con sede aPortland, Oregon), alle quali Assaloniha sempre presenziato suscitando gliapprezzamenti che hanno <strong>per</strong>messooggi di annoverare numerosi clientiamericani. Clienti importanti, come lacittà di Baltimora (Maryland), la cittàdi York (Pennsylvania) ed i ParchiFederali degli Stati Uniti. Quest'ultimoè un cliente potenzialmente importantissimopoichè è l'ente che gestisce iParchi Nazionali sull'intero territoriodegli Stati Uniti.Negli Stati Uniti in questi due annisono state consegnate fresaneve,lame sgombraneve, vomeri, spargitori,pale caricatrici, ruspette livellatrici,spazzoloni; inoltre vi sono trattativeconcrete <strong>per</strong> <strong>il</strong> prossimo futuro <strong>per</strong> falciaerba,antincendio e spazzatriciaspiranti, a dimostrazione dell’apprezzamentoda parte degli o<strong>per</strong>atori statunitensi<strong>per</strong> la qualità dell’interagamma dei prodotti proposti daAssaloni.1. Squadra Assaloni in occasionedel recente corso di istruzionealla rete Unimog USA aLancaster, Pennsylvania2. 3. Assaloni e Unimog al GlacierNational Park2310 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


VIABILITA' INVERNALEA Torino e Sestriere<strong>il</strong> XII Congresso AIPCRdella Viab<strong>il</strong>ità InvernaleNegli ultimi giorni di marzo del 2006 si svolgerà aTorino e Sestriere <strong>il</strong> XII Congresso Internazionale dellaViab<strong>il</strong>ità Invernale, che costituisce una delle manifestazionidi maggiore r<strong>il</strong>ievo dell’AIPCR, AssociazioneMondiale della Strada.Questa ormai storica Associazione, nata, e sin qui vissuta,senza scopo di lucro, quasi 100 anni fa (<strong>il</strong> centenario saràfesteggiato nel 2007) ad iniziativa dello stato francese, associaal momento ben 108 governi dei rispettivi stati.Si occupa essenzialmente di ingegneria e politica stradale,nonché gestione delle reti viarie, con lo scopo di favorire <strong>il</strong>progresso in questo campo promuovendo lo sv<strong>il</strong>uppo delleinfrastrutture e affrontando le tematiche legate alla sicurezzastradale. Rappresenta un punto focale di interscambiodelle tecnologie stradali nel mondo.La missione dell’AIPCR è di mettersi al servizio sia deiGoverni associati, sia di altri paesi interessati, essendoun forum internazionale di informazioni.Nell’ambito dell’attività associativa emergono i congressiche ogni 4 anni l’Associazione regolarmente organizza,vale a dire <strong>il</strong> Congresso Mondiale della Strada ed <strong>il</strong>Congresso Internazionale della Viab<strong>il</strong>ità Invernale. A questoproposito, nell’ottobre 2001, fu accolta la candidaturaitaliana ad ospitare, proprio a Torino e Sestriere dal 27 al30 marzo 2006, <strong>il</strong> XII Congresso Internazionale AIPCRdella Viab<strong>il</strong>ità Invernale, che avrà <strong>per</strong> tema Garanzia dimob<strong>il</strong>ità in inverno <strong>per</strong> l’utente della strada.In questo contesto, <strong>il</strong> Ministro Lunardi ha preso l’iniziativadi indire, <strong>per</strong> la prima volta, una Sessione Plenaria deiMinistri, invitando i suoi colleghi di vari Paesi.Cinquem<strong>il</strong>a metri quadrati di esposizione; circa 1.500congressisti di 60 nazioni: sono i numeri del Congresso,che vedrà la sua parte espositiva ed <strong>il</strong>lustrativa dei temiscelti, a Torino presso <strong>il</strong> Centro Internazionale delLingotto, mentre la parte dimostrativa dei macchinari inmovimento avrà <strong>il</strong> suo più idoneo scenario a Sestriere.Tra i principali argomenti che verranno discussi: i moltepliciaspetti della sicurezza e della mob<strong>il</strong>ità in invernoaffrontati in sinergia tra loro; i sistemi di gestione dellaviab<strong>il</strong>ità invernale; le innovative tecnologie <strong>per</strong> la rimozionedi neve e ghiaccio.La viab<strong>il</strong>ità invernale rappresenta indubbiamente untema di preoccupazione importante <strong>per</strong> numerosi paesidel mondo, ed <strong>il</strong> Congresso offrirà un’opportunità unica<strong>per</strong> fare <strong>il</strong> punto della situazione e scambiare le conoscenzein un contesto allargato ed interdisciplinare, alloscopo di far fronte alle sfide del futuro. Ivi saranno presentii più importanti es<strong>per</strong>ti internazionali del settore,ciascuno portatore di approfondite conoscenze e significativees<strong>per</strong>ienze.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 11


ATTREZZATURECatene da neve König<strong>per</strong> Mezzi Speciali1König è sinonimo, da oltre 35 anni, dicatene da neve in tutto <strong>il</strong> mondo.Inizialmente <strong>il</strong> core business aziendaleera costituito principalmente dacatene da neve <strong>per</strong> auto, oggi invecesta assumendo sempre più importanzaanche <strong>il</strong> segmento delle catene daneve ad uso professionale:- <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto leggero- <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto pesante- <strong>per</strong> agricoltura- <strong>per</strong> applicazioni speciali (spazzaneve,ruspe...)Il programma di sv<strong>il</strong>uppo in questoambito si è concretizzato anche attraversol’acquisto di nuove tecnologiedi processo: oggi infatti König è dotatadi due forni Ipsen che consentonodi realizzare, nel settore del trasportopesante, prodotti di elevata qualitàattraverso complesse fasi di trasformazione(cementazione) di materieprime pregiate (acciai legati).Grazie a tutti gli investimenti fatti inquesti ultimi anni, König può vantareuna gamma completa e specifica <strong>per</strong>ciascuna delle applicazioni professionali.In questo segmento, inoltre,König ha saputo trasferire la propriadistintiva innovazione di prodotto e lapropria elevata qualità; caratteristicheparticolarmente apprezzate da chiut<strong>il</strong>izza le catene da neve come strumentodi lavoro quotidiano ed in condizioniclimatiche che possono essereconsiderate estreme.E' <strong>il</strong> caso della nuovissima lineaImpact in due modelli destinata proprioalle situazioni più estreme, che sitrovano ad affrontare i mezzi specialie a cui è destinata questa linea dicatene, tutte interamente zincate edotate di un particolare dispositivoantisganciamento.I modelli Impact e Impact Plus, graziealle speciali barrette in acciaio saldatesopra le maglie della catena stessa,riescono a garantire notevoli prestazioniin quanto adatte a resistere aforti sollecitazioni in condizioniambientali fortemente impegnative.Queste speciali barre, proprio in talimodelli, sono da considerare antiusura;ecco alcune informazioni che èut<strong>il</strong>e conoscere <strong>per</strong> <strong>il</strong> corretto uso diquesta tipologia di catene da neve:- quando le barre di rinforzo presentanoun'usura di circa <strong>il</strong> 50%, si consiglia dicambiare <strong>il</strong> lato di ut<strong>il</strong>izzo della catena(ad esempio, se la catena eramontata sul lato destro del veicolo,montarla sul lato sinistro). Questao<strong>per</strong>azione <strong>per</strong>mette di consumare lebarre in modo uniforme;- solo quando le barre di rinforzo sonocompletamente consumate (e se nonlo sono completamente, si raccomandadi smerigliarle) e le maglie dellacatena sono usurate <strong>per</strong> più del 40%è possib<strong>il</strong>e rivoltare la catena;- anche <strong>il</strong> secondo lato della catenapuò essere ut<strong>il</strong>izzato fino ad unmassimo del 40% di usura dellamaglia stessa.Come ogni anno al fine di testare sulcampo l’efficacia delle nuove linee diprodotto, nel maggio 2004 König hapartecipato all’a<strong>per</strong>tura del passo alpinodello Stelvio, tra Lombardia e SudTirolo, con mezzi speciali che montavanoproprio le catene Impact.Un'es<strong>per</strong>ienza davvero emozionante!Questa occasione è stata una vera epropria prova di resistenza, ed ha <strong>per</strong>messoai tecnici König di capire afondo le sollecitazioni e gli sforzi cuisono sottoposte le catene da neve ut<strong>il</strong>izzateda tutti coloro che quotidianamentesi occupano di manutenzione edi pulizia delle nostre strade. Un altrotest importante su<strong>per</strong>ato a pieni voti!1. Particolare della catena ImpactPlus2. 3. Mezzi dotati di catene KönigImpact Plus impegnati sulla stradadel Passo dello Stelvio2 312 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


ANTINCENDIOBucher BU 4x4antincendio <strong>per</strong> laProvincia di MassaGHERARDO MARCHELLIIn occasione della consegna allaProvincia di Massa di un nuovo autocarroallestito antincendio, si è svoltauna manifestazione particolare. Contestualmentealla riunione <strong>per</strong> presentaregli andamenti annuali della situazioneantincendi boschivi a tutti gli o<strong>per</strong>atoridelle associazioni, dei Comuni edelle Comunità Montane che collaborano,è stato presentato, con possib<strong>il</strong>itàdi prova, <strong>il</strong> nuovo autocarro conallestimento <strong>per</strong> l’antincendio.Il progetto è nato grazie ad un finanziamentodella Regione Toscana finalizzatoalla ricerca di soluzioni <strong>per</strong> lalotta agli incendi boschivi e <strong>per</strong> dareagli enti preposti sia mezzi con prestazioniadeguate, sia soluzioni, dicosto idoneo, innovative rispetto aquelle già s<strong>per</strong>imentate.L’autocarro allestito dalla B.B.B. S.r.l.di Sarzana è un Bucher BU 200 4x4da 65 quintali con una portata ut<strong>il</strong>e di3.950 kg. La caratteristica principaledi questo mezzo antincendio consistenelle ridotte dimensioni (larghezza1,70 m, lunghezza 4 m ed interasseda 3,1 m) che gli conferiscono unacapacità di penetrazione, sia in ambitoforestale che urbano, che altrimezzi con le medesime caratteristichenon riescono ad avere.Il BU è dotato di un motore Iveco dieselcommon ra<strong>il</strong> turbo intercooler da2.800 cc con 125 CV, trasmissione4x4 <strong>per</strong>manente con terzo differenzialecentrale longitudinale e possib<strong>il</strong>ità diblocco di tutti e tre i differenziali.La trasmissione è basata su un cambiomanuale ZF a 6 rapporti più retromarciacon la possib<strong>il</strong>ità di duplicarnei rapporti e predisposto <strong>per</strong> presa diforza meccanica sul lato esterno sinistrodel carter.Il circuito frenante, di servizio e soccorso,è pneumoidraulico a due circuitiindipendenti, con freni a discovent<strong>il</strong>ati anteriori, posteriori e pinzeflottanti. E’ composto da due sezioniindipendenti, una <strong>per</strong> l’attivazionedegli elementi frenanti dell’asse anteriore,l’altra <strong>per</strong> l’attivazione degli elementifrenanti dell’asse posteriore.Una terza sezione, asservita dalledue sezioni del distributore, è previstacome optional <strong>per</strong> la frenatura delveicolo rimorchiato. C’è inoltre l’ABSa 3 canali con controllo elettronicodell’aderenza, disinserib<strong>il</strong>e, a giudiziodell’o<strong>per</strong>atore, in condizioni di guidain fuoristrada. Il medesimo viene riattivatoautomaticamente in caso dispegnimento del motore o tramitecomando, sempre dall’o<strong>per</strong>atore. Ilfreno di stazionamento è meccanico,attuato tramite distributore a manoposizionato a fine corsa, agente sulleruote posteriori tramite scarico dell’ariadalla sezione a molla dei c<strong>il</strong>indripneumatici e dalla sezione di comandodel servodistributore provocando <strong>il</strong>bloccaggio delle ruote.Il telaio è costituito da robusti longheroniin acciaio ad alta resistenza consezione a C, collegati mediante traversee fazzoletti di rinforzo semprein prof<strong>il</strong>o a<strong>per</strong>to. Tutto l’insieme è collegatoda bulloni in classe specialecon dadi antisvitamento e possiedeun'elevata flessib<strong>il</strong>ità torsionale nonchérigidità longitudinale.La sospensione è costituita da mollea balestra, integrate da due ammortizzatoriidraulici telescopici a doppioeffetto; le balestre sono paraboliche asemplice flessib<strong>il</strong>ità progressivadavanti e a doppia flessib<strong>il</strong>ità progressivadietro. Una barra stab<strong>il</strong>izzatriceposteriore <strong>per</strong>mette di mantenere<strong>il</strong> parallelismo tra l’asse delle ruoteed <strong>il</strong> telaio, annullando l’eventualesqu<strong>il</strong>ibrio di carico sulle ruote montatesullo stesso asse.Il sistema di sterzata è con idroguida,fac<strong>il</strong>mente manovrab<strong>il</strong>e e precisa.La cabina è da 3 posti, di tipo avanzatacon ampie vetrature <strong>per</strong> unavisib<strong>il</strong>ità ottimale; <strong>il</strong> ribaltamentomediante barre di torsione agevolal’accesso al motore; l’alloggiamento èa sospensione su tre punti, s<strong>il</strong>entblock anteriori a molle e ammortizzatoriposteriori.Tutte queste caratteristiche concorronoa fare del BU un veicolo estremamente<strong>per</strong>formante in fuoristrada, cheben si adatta ai diffic<strong>il</strong>i <strong>per</strong>corsi toscanionde intervenire con un mezzoantincendio alla base degli incendiboschivi.L’allestimento, studiato ed eseguitodalla B.B.B., è composto da unacisterna in acciaio inox AISI 304 conuna capacità di circa 2.100 l. L’internodella cisterna è diviso in sette serbatoi<strong>per</strong> ridurre al minimo gli spostamentidi baricentro dovuti allo spostamentodell’acqua trasportata.La cisterna può essere caricata sia dacolonnine che da specchi d'acqualiberi con due prese d’acqua, una da70 ed una da 45 con attacchi UNI. Il1. Il nuovo BU 200 in prova a pienocarico2. BU 100 del Comune di Ortonovo1 214 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1 2gruppo motopompa ha un motore di allestimenti variegata, senza doverHonda da 20 CV con una pompa a ut<strong>il</strong>izzare motori aus<strong>il</strong>iari <strong>per</strong> la movimentazionedelle attrezzature inter-membrana della Novera Derby ed ungruppo di distribuzione con tre attacchi cambiab<strong>il</strong>i sullo stesso mezzo.<strong>per</strong> un’as<strong>per</strong>sione di 105 litri a 50 bar. Gli autocarri erano: un antincendio,Due tamburi portano 100 m di naspo, sempre allestito dalla B.B.B., delche possono essere innestati uno Comune di Ortonovo su BU 100 4x4,sull’altro, scelti della stessa tipologia 35 quintali, patente B, con capacitàdegli altri mezzi in dotazione in modo da 1.000 litri; un BU 150 4x4, 50da essere intercambiab<strong>il</strong>i da un quintali, allestito neve da G<strong>il</strong>etta, conmezzo all’altro e possano essere lama anteriore da 2,20 m e spargitoreanche innestati in serie.con capacità di 1,8 m 3 ; un BU 200Per <strong>il</strong> rifornimento da fonte o da specchiolibero è alloggiata, in una sede HMF a due sf<strong>il</strong>i che a 3,1 m porta 9954x4, 65 quintali, con gru retrocabinaapposita, una pompa con motore da 4 kg, a 4,40 m 735 kg e 565 kg a 5,70CV con portata da 600 l/min <strong>per</strong> un m, ut<strong>il</strong>izzando l’idraulica del BU <strong>per</strong> latempo di riempimento della cisterna sua movimentazione; infine un BUinferiore ai 5 minuti, con la possib<strong>il</strong>ità di 200 4x4 con spazzolone anteriore,pompare contemporaneamente all'as<strong>per</strong>sionecon i tubi ad alta pressione. pulizia delle strade, comunque possi-non tanto a suggerire un ut<strong>il</strong>izzo nellaL’occasione ha visto anche un'esposizionedi altri quattro veicoli Bucherb<strong>il</strong>e, ma a suggerire un suo impiegoSchörlig BU, a sottolineare la suacapacità di rendersi ut<strong>il</strong>e in tante differentitipologie di lavoro. La possib<strong>il</strong>itàdel BU di montare differenticonformazioni d’impianto idraulicoalloggiato su falso telaio, fino ad unaversione a due circuiti azionato attraversopresa di forza collegata elettroidraulicamente,dipendente dal riduttorecon lubrificazione forzata, consenteinfatti al mezzo una moltitudinecon questa attrezzatura in caso dinevicata, <strong>per</strong> la rimozione della nevefresca soprattutto su porfidi e pavimentazion<strong>il</strong>apidee che tipicamente sirovinano negli interventi con lamasgombraneve.La manifestazione si è conclusa conla prova pratica dei mezzi su unastrada bianca particolarmente impegnativa,con pendenze su<strong>per</strong>iori al20%, situazione in cui andrà ad o<strong>per</strong>are<strong>il</strong> nuovo mezzo antincendio.Gli o<strong>per</strong>atori toscani hanno potutoguidare due veicoli Bucher, unosenza allestimenti ed <strong>il</strong> nuovo mezzoantincendio a pieno carico, apprezzandole eccezionali doti fuoristradistiche,l’ag<strong>il</strong>ità, la possib<strong>il</strong>ità di penetrazionee la sicurezza con cui potrannoo<strong>per</strong>are in tutte le situazionitipiche del loro lavoro.1. BU 200 con spazzolone2. BU 150 allestito da G<strong>il</strong>etta3. BU 200 con gru retrocabina HMF3<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 15


VIABILITA' INVERNALEGamma spargisale Epoke1 2Ecofar S.r.l. di Poirino, importatore <strong>per</strong><strong>il</strong> territorio italiano degli spargitoriEpoke, forte delle oltre 100.000 attrezzature<strong>per</strong> la viab<strong>il</strong>ità invernale nelmondo, offre una gamma completa dispargitori <strong>per</strong> soluzione, sale, sabbia,con o senza sistema di preumidificazione,trainati o portati.I principali modelli portati si possono3individuare nella serie Igloo, Salt 1 eSirius.Igloo è uno spargitore a nastro concapacità compresa tra 0,8 m 3 - 2,0m 3 installab<strong>il</strong>e su veicoli di portataridotta; alimentato dal sistema idraulicodel veicolo o da un motore aus<strong>il</strong>iarioindipendente, può essere realizzatosia in acciaio inossidab<strong>il</strong>e siain acciaio semplice.Salt 1, con capacità su<strong>per</strong>iore, 1,3 m 3- 7 m 3 , si contraddistingue come l’unicoEpoke con sistema a coclea dimovimentazione del materiale all’internodella tramoggia fino al gruppodi spargimento.La serie Sirius, con capacità di tramoggiada 3 a 9 m 3 <strong>per</strong>mette di raggiungereprestazioni ottimali, ut<strong>il</strong>izzandosia <strong>il</strong> "materiale secco" sia la soluzionedi preumidificazione.Un’ulteriore evoluzione della serie èrappresentata dal Sirius Combi che<strong>per</strong> flessib<strong>il</strong>ità ed autonomia è capacedi spandere sei differenti tipi di materiale:sale, sabbia, ghiaia, salamoia,soluzione liquida, soluzione liquida e1. Epoke Sirius2. Epoke Salt3. Epoke Igloo4. Epoke TMK 10 416 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1materiale secco.Tutti gli spargisale portati si caratterizzano<strong>per</strong> un impianto di umidificazione,costituito da due serbatoi laterali dicapacità variab<strong>il</strong>e collegati fra loro,che <strong>per</strong>mettono di ridurre automaticamentedel 30% (quantità fissa o variab<strong>il</strong>e)e consumo del materiale solidoTutte le attrezzature sono fac<strong>il</strong>mentescarrab<strong>il</strong>i grazie a due sistemi discarramento maggiormente ut<strong>il</strong>izzati:quattro gambe di stazionamento,due anteriori posizionate ai lati diuna struttura fissa e due posteriori,si rendono ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>azioni di<strong>scarica</strong>mento dal pianale dell’autocarroanche a pieno carico; si puòdisporre inoltre di un rullo in nylon, inconnessione a due gambe anteriorireclinab<strong>il</strong>i e due posteriori fisse; questosistema è particolarmente ut<strong>il</strong>izzatoquando le sponde del pianale lo<strong>per</strong>mettono, poiché garantisce cosìall’o<strong>per</strong>atore una maggiore fac<strong>il</strong>ità discarramento dell’attrezzatura.E' possib<strong>il</strong>e inoltre disporre in cabina diuno dei due sistemi di controllo remoto:EpoBasic ed <strong>il</strong> più evoluto Epo-2Master; <strong>il</strong> primo <strong>per</strong>mette la regolazionedi tutti i parametri, quali quantità,larghezza e simmetria di spargimento,mentre <strong>il</strong> secondo <strong>per</strong>mette anche diacquisire e <strong>scarica</strong>re sul computer tuttii parametri registrati durante l’attivitàlavorativa dell'attrezzatura.Tra i modelli più significativi degli spargisaletrainati si possono ricordare: laserie PM - PSL, SKE ed <strong>il</strong> modelloTMK 10.Gli spanditori PM - PSL, con capacitàcompresa tra i 200 l - 400 l - 600 l,hanno tutti un design semplice e robustoe si prestano all’ut<strong>il</strong>izzo su marciapiedi,piste ciclab<strong>il</strong>i, vie pedonali, spazia<strong>per</strong>ti e strade. Il fissaggio ai tre puntidel trattore in combinazione con <strong>il</strong>ridotto peso consente di ottenere unafac<strong>il</strong>e manovrab<strong>il</strong>ità dell'attrezzatura.La serie SKE si caratterizza <strong>per</strong> lesue tre misure di serbatoio, 0,8 m 3 -1,25 m 3 - 1,65 m 3, e <strong>per</strong> la possib<strong>il</strong>itàdi essere trainati da altri veicoli, qualitrattori, fuoristrada e piccoli autocarri.Il modello TMK 10 risponde allenumerose richieste di distribuzionedella sostanza da spargere, accurataed omogenea ed alla diminuzionedel consumo di sale sulla su<strong>per</strong>ficiestradale.Tutti gli spargitori portati funzionano inrapporto alla velocità di movimento,assicurando così che la corretta quantità<strong>per</strong> metro quadrato rimanga costante,anche se la velocità è mutata.1. Epoke PSL2. Epoke SKE3. Epoke PM3<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 17


TRASPORTI URBANIBicincittà, bike sharing<strong>per</strong> la mob<strong>il</strong>ità sostenib<strong>il</strong>eIn occasione dell’ultima edizione diEcomondo a Rimini, tenutasi dal 26al 29 ottobre 2005, è stato presentatoal pubblico <strong>il</strong> sistema Bicincittà, soluzionemolto interessante di bike sharing,progettato e realizzato dallasocietà Comunicare S.r.l. di RivaltaTorinese e già installato nelle città diParma e Cuneo.L’obiettivo del progetto è quello dioffrire alle Pubbliche Amministrazioniuna soluzione <strong>per</strong> la mob<strong>il</strong>ità ciclab<strong>il</strong>e:consiste nella distribuzione di biciclettepubbliche agli utenti in assolutaautonomia.In sostanza, una serie di singoli cicloposteggiautomatici distribuiti nel territorioconsentono al cittadino di prelevareuna bicicletta mediante unacarta elettronica, distribuita da unfront-office. La carta, alla quale vengonoabbinate le generalità dell’ut<strong>il</strong>izzatore,viene lasciata in possessoall’utente a tempo indeterminato,consentendo in tal modo un uso dellebiciclette in modo assai snello edagevole. Interessante la possib<strong>il</strong>ità diprelevare i cicli in qualunque postazioneed analogamente di poterl<strong>il</strong>asciare in qualunque cicloposteggiolibero, senza dover necessariamenteritornare al punto di presa.Il sistema è monitorab<strong>il</strong>e in temporeale grazie alla tecnologia di trasmissionedati GPRS, grazie alla quale inogni momento l’amministratore è ingrado di sa<strong>per</strong>e quante biciclette sonoin circolazione, oppure r<strong>il</strong>evare anomalienel sistema piuttosto che controllareeventuali mancati depositi.I dati così r<strong>il</strong>evati consentono unaprecisa analisi statistica del sistema,segnalando flussi preferenziali dispostamento, abitudini degli utenti,età e professione degli ut<strong>il</strong>izzatori...,al fine di poter consentire al mob<strong>il</strong>itymanager di pianificare correttamentela mob<strong>il</strong>ità urbana.Bicincittà rappresenta dunque unanuova opportunità <strong>per</strong> stimolare l’ut<strong>il</strong>izzodella bicicletta. Il cittadino trovala sua bici già sul posto, a ridossodelle zone a traffico limitato oppurepedonali, e con un semplice gestopuò ritrovare <strong>il</strong> piacere di una passeggiatain bicicletta, contribuendoalla diminuzione del traffico urbano e,ancor più importante, aiutando a renderepiù salubre la nostra aria.1. Posteggio a Cuneo2. Posteggio a Parma3. Azioni di presa e consegna 12 318 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


IGIENE URBANASpazzatrice Aebi MFH 5000<strong>per</strong> le strade dell'area bielleseFRANCESCO VANDONI1 2La SEAB S.p.A., Società Ecologica trollo e del mantenimento in sicurezzadella di<strong>scarica</strong> consort<strong>il</strong>e diArea Biellese, si occupa della raccolta,trasporto e smaltimento dei rifiuti Masserano, chiusa a fine apr<strong>il</strong>esolidi urbani nella Provincia di Biella. 2003, con controlli <strong>per</strong>iodici.Con circa 150 dipendenti ed un parco Tra le numerose attrezzature chemezzi di oltre 130 unità, nel 2005 la compongono la flotta Seab vi è unaSeab ha o<strong>per</strong>ato in 64 comuni del spazzatrice Aebi MFH 5000, chebacino biellese: in 58 ha gestito l'interociclo dei rifiuti ed in altri 6 si è sempre una carta vincente <strong>per</strong> l'igie-dopo due anni di servizio rappresentaoccupata delle raccolte differenziate ne urbana, soprattutto nelle numerosevie del centro di Biella rivestite distradali. Inoltre nei Comuni di Biella,Candelo, Cossato e Vigliano Biellese, cubetti di porfido. Infatti una dellela Seab ha gestito direttamente <strong>il</strong> caratteristiche che ha portato la Seabsistema tariffario di riscossione. alla scelta di questa macchina è propriola sua efficacia di pulizia nelLe attività istituzionali svolte dallasocietà comprendono: la conduzione,realizzazione ed adeguamento ovvero senza asportare cubetti.rispetto di pavimentazioni delicate,delle stazioni di conferimento; la Il gruppo Aebi, grazie all'acquisizione,gestione del numero verde; la valorizzazionedel materiale differenziato (Maschinen Fabrik Hochdorf) dispo-qualche anno fa, della ditta MFHraccolto; l'acquisto e la distribuzione ne, oltre dei suoi numerosi eddi contenitori e attrezzature <strong>per</strong> la apprezzati veicoli da trasporto e daraccolta differenziata. Oltre a questi lavoro, porta-attrezzi adatti a pendio,compiti, la Seab si occupa del con-monoassi multifunzionali, anche didue modelli di spazzatrici: le AebiMFH 5000 e MFH 2500. Come tuttele macchine della gamma Aebi, sidistinguono <strong>per</strong> la loro versat<strong>il</strong>ità,manovrab<strong>il</strong>ità, potenza e qualità.Inoltre un'attenzione particolare èstata accordata all'aspetto ambientale.La caratteristica maggiore, sottoquesto punto di vista, è rappresentatadal sistema aspirante Koanda che<strong>per</strong>mette una notevole diminuzionedelle polveri emesse dalla macchina,con particolare attenzione alle polverisott<strong>il</strong>i, note come PM 10.Il sistema aspirante-soffiante brevettatoKoanda sfrutta l'aria aspiratarimettendola in circolo. L'aria soffiatadalla ventola viene convogliata da untubo con un terminale tale da creareuna lama d'aria che, colpendo <strong>il</strong>suolo, scrosta la sporcizia e la spingein un secondo tubo, quello di aspirazione,di diametro su<strong>per</strong>iore, dotatodi un sistema di umidificazione che fasì che le polveri precipitino nel cassonettoprima che l'aria sia messa in31. La spazzatrice Aebi MFH 5000della Seab al lavoro in piazza delDuomo a Biella2. Aspirazione di un mucchio difoglie secche grazie al tuboaspirante della Aebi MFH 50003. Schema di funzionamento delsistema soffiante-aspirantebrevetto Koanda20 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


circolo nuovamente. Circa l'80% dell'aria aspirata restanel sistema chiuso. Ciò <strong>per</strong>mette di mantenere basso <strong>il</strong>regime del motore implicando minor consumo ed emissionedi rumore. I restanti 20% passano attraverso <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro inmateriale espanso microporoso, di dimensioni ridotte,smontab<strong>il</strong>e in brevissimo tempo <strong>per</strong> poter essere lavatocon la lancia in dotazione alla macchina.Il motore è un Iveco di 2,5 cc di c<strong>il</strong>indrata, diesel commonra<strong>il</strong> Euro 3. La sigla 5000 corrisponde alla capienza totaledel cassone, interamente in acciaio inossidab<strong>il</strong>e, 1.000 ld'acqua e 4.000 l <strong>per</strong> <strong>il</strong> materiale aspirato.La velocità di lavoro massima è di 15 km/h, mentre quelladi trasferimento è limitata a 40 km/h in Italia, anche se lamacchina può raggiungere i 62 km/h.Lo sterzo sulle quattro ruote, inserib<strong>il</strong>e in fase di lavoro,<strong>per</strong>mette una grande manovrab<strong>il</strong>ità.Il gruppo spazzola frontale è orientab<strong>il</strong>e e regolab<strong>il</strong>e inaltezza, inoltre può traslare da sinistra a destra, coninversione automatica del senso di rotazione, in modo daspazzare sempre verso la bocca aspirante. Anche <strong>il</strong> gruppospazzola laterale può essere regolato in altezza eorientato rispetto all'orizzontale, inoltre può oltrepassaredi 55 cm la sagoma del veicolo, <strong>per</strong> la pulizia ottimaledelle nicchie. La spazzola centrale è fissa, regolab<strong>il</strong>e inaltezza, e può lavorare anche se non è in orizzontale. Ilgruppo soffiante-aspirante poggia su rotelle: questa configurazioneconferisce molte possib<strong>il</strong>ità di lavoro, comequella di o<strong>per</strong>are a cavallo di un marciapiede, con dueruote su e due giù, posizionando <strong>il</strong> gruppo aspirante a f<strong>il</strong>odel marciapiede.Tutte e tre le spazzole sono munite di un sistema di fissaggiorapido. La tenuta è assicurata da quattro bullonima basta allentarne uno e poi ruotare la spazzola affinchési stacchi. Per cambiare l'attrezzo del gruppo idraulicoanteriore basta una sola <strong>per</strong>sona e in pochi minuti sipossono ut<strong>il</strong>izzare la spazzola pesante <strong>per</strong> sradicare leerbacce o la barra di lavaggio (varie dimensioni di barrasono adattab<strong>il</strong>i sulla Aebi MFH 5000). Il gruppo idraulicofrontale mantiene le sue possib<strong>il</strong>ità di movimento indipendentementedall'attrezzo montato, quindi anche la barradi lavaggio è orientab<strong>il</strong>e e regolab<strong>il</strong>e in altezza. Un ganciosituato all'estremità di un braccio di sostegno <strong>per</strong>mette diassicurare <strong>il</strong> gruppo idraulico anteriore durante gli spostamenti,<strong>per</strong> evitare danni causati dalle vibrazioni e dalleeventuali scosse.A completamento della versat<strong>il</strong>ità della Aebi MFH 5000 visono altri due utens<strong>il</strong>i manuali, la lancia <strong>per</strong> l'acqua e <strong>il</strong>tubo aspirante flessib<strong>il</strong>e. La lancia si collega con attaccorapido sul lato destro del veicolo e serve a pulire ad altapressione contenitori, facciate, cartelli ed anche la macchinastessa, i suoi gruppi spazzola, l'interno del cassonettodopo lo svuotamento, <strong>il</strong> f<strong>il</strong>tro dell'aria e <strong>per</strong>sino <strong>il</strong>gruppo ventola; grazie ad un ulteriore attacco <strong>per</strong> <strong>il</strong> tubodella lancia sul lato interno dello sportello posteriore, sipossono pulire le pale del sistema aspirante-soffiante. Iltubo flessib<strong>il</strong>e aspirante manuale è pronto all'uso in pochiminuti, in quanto bisogna prima otturare l'entrata delsistema aspirante meccanico. Serve <strong>per</strong> raccogliere <strong>il</strong>fogliame fitto o <strong>per</strong> la pulizia dei pozzetti di raccolta.Lo svuotamento della macchina avviene con l'a<strong>per</strong>turadello sportello posteriore ed <strong>il</strong> ribaltamento del cassonetto;entrambe le o<strong>per</strong>azioni possono essere comandatedalla cabina mentre <strong>per</strong> la chiusura l'o<strong>per</strong>atore deve, <strong>per</strong>motivi di sicurezza, scendere e usare i comandi posti sullato destro del cassonetto stesso.


AEROPORTIDe-Icer G<strong>il</strong>etta riduce i tempidi intervento a Orio al Serio1GHERARDO MARCHELLI1. G<strong>il</strong>etta CL 12060 ABUall’aeroporto di Orio al Serio2. Schema o<strong>per</strong>ativo CL 12060 ABU3. De-Icer G<strong>il</strong>etta in posizionechiusa <strong>per</strong> <strong>il</strong> tarasferimento e lospandimento in vie di passaggio,rullaggio e piazzali4. Spazzaneve trainato P21 BucherSchörling2La Sacbo, società di gestione dell’aeroportodi Orio al Serio (BG), si èrecentemente fornita di una nuovaattrezzatura De-Icer (antighiaccio),fornita da G<strong>il</strong>etta e montata su un veicolotre assi Mercedes Atego 2531.Il nuovo De-Icer G<strong>il</strong>etta va a sostituireuna motopompa trainata Bertani checonsentiva <strong>il</strong> trattamento su circa 15m di ampiezza. Quest'attrezzaturaverrà ora impiegata nelle zone piùristrette del sedime aeroportuale,come i piazzali nord e secondari,quelli di Vig<strong>il</strong>i del Fuoco, e dell’aviazionegenerale, nonché le aree circostantigli aeromob<strong>il</strong>i in sosta.La nuova innaffiatrice è la G<strong>il</strong>etta CL12060 ABU con capacità di 12.000litri in quattro serbatoi indipendenti.Il sistema di spandimento ha 82ugelli azionati da valvole pneumatichee lavora ad una pressionecostante di 5 bar. Gli ugelli, posizionatinella parte posteriore del veicoloe sulle due braccia ripiegab<strong>il</strong>i, possonolavorare in maniera indipendente<strong>per</strong> una larghezza di spandimentoa braccia a<strong>per</strong>te di 24 m e abraccia chiuse fino a 3,5 m. La possib<strong>il</strong>itàdi o<strong>per</strong>are a braccia chiuseconsente alla Sacbo di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong>De-Icer anche nelle altre zone dell’aeroporto:vie di passaggio, rullaggioe piazzali.I parametri di spandimento <strong>per</strong> quantoriguarda <strong>il</strong> dosaggio possono variareda 5 g/m 2 fino a 40 g/m 2 , controllatielettronicamente rispetto alla velocitàdel veicolo; naturalmente sul pannellodi controllo si possono controllaree visualizzare tutti i parametri.Grazie alla larghezza di lavoro di 24metri e alla velocità o<strong>per</strong>ativa di 60km/h (può arrivare anche a 70 km/h)la Sacbo può ora intervenire sullapista di Orio al Serio (lunga 3.024 m<strong>per</strong> una larghezza di 45 m) in 3 minutiriducendo <strong>il</strong> tempo d’intervento cheprecedentemente era di 8 - 10 minuti.Inoltre l’elevata capacità offerta dalDe-Icer G<strong>il</strong>etta limita notevolmente lafrequenza dei rabbocchi, agevolandonotevolmente le o<strong>per</strong>azioni.Per la rimozione meccanica dellaneve, già da due stagioni la Sacbo harafforzato la sua dotazione con duespazzaneve trainati P21 della BucherSchörling che sono andati ad affiancaredue P17.Come liquido antighiaccio la Sacbo ut<strong>il</strong>izza<strong>il</strong> Sabo, che, oltre ad offrire tuttele garanzie anticorrosive necessarie adun aeroporto, ha la caratteristica nonindifferente di essere biodegradab<strong>il</strong>e.3 422 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


VIABILITA' INVERNALESpargitore autocaricantea disco G<strong>il</strong>ettaG<strong>il</strong>etta ha presentato in anteprimaall'Eima lo spargitore autocaricantemodello AM 1512. La caratteristicaprincipale di questo nuovo mezzo offertoda G<strong>il</strong>etta è di essere dotato di discodi spargimento, cosa che lo differenziadai normali spargitori di questa tipologia,che tipicamente o<strong>per</strong>ano <strong>per</strong> cadutacon una larghezza di lavoro di 2 m.Grazie al disco l’AM 1512 <strong>per</strong>metteinvece un'ampiezza di interventoregolab<strong>il</strong>e da 1 a 7 m, con un ingombrodella benna di 1,5 m, consentendodi intervenire su un'area estremamenteampia con i trattori.Montab<strong>il</strong>e sul terzo punto dei trattoriha una struttura robusta in acciaio granigliatoe verniciato con fondo e smaltoa polvere, che gli consente di resisterealle ovvie sollecitazioni durantele fasi di autocaricamento tipo benna.Naturalmente <strong>il</strong> disco di spandimentoè posizionato in punto protetto inmodo da non venir danneggiatodurante <strong>il</strong> ribaltamento <strong>per</strong> <strong>il</strong> carico.La capacità è di 1,2 m 3 , l’azionamentoavviene dall’impianto idraulico ed èguidato dai comandi del trattore. Laregolazione della larghezza di spandimentoè manuale a bordo macchina,mentre dalla cabina si può azionare odisattivare l'azione di spargimento.All’interno della benna <strong>il</strong> materialeviene convogliato al disco centralegrazie ad una coclea asimmetrica.1. Spargitore autocaricante G<strong>il</strong>etta2. Particolare del disco di1 spargimento2VIABILITA' INVERNALEViab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> leOlimpiadi InvernaliLa complessa attività che vede coinvoltatutta la Regione Piemonte ed inparticolare la Provincia di Torino, <strong>per</strong> leprossime Olimpiadi invernali ha raggiuntoritmi frenetici. Ovviamente sirende necessario garantire la viab<strong>il</strong>ità,in quanto <strong>il</strong> raggiungimento delle variesedi delle gare determinerà <strong>il</strong> successodella manifestazione.Per questo la Provincia di Torino haaumentato a 27 unità gli Unimog delproprio parco, che sotto l'attentaguida dell’Ing. Mauro Fegatelli, coadiuvatodal suo collaboratore FulvioBoggio, libereranno dalla neve e dalghiaccio le arterie piemontesi.L'Autocentauro di Torino ha consegnatoin novembre 2 Unimog U500allestiti con attrezzi Assaloni e G<strong>il</strong>ettaalla presenza del Presidente dellaProvincia Antonio Saitta, dell’Assessorealla Viab<strong>il</strong>ità Giovanni Ossola,dell’Ing. Sandra Beltramo, responsab<strong>il</strong>edel Servizio Gestione Viab<strong>il</strong>ità.Era presente <strong>per</strong> DaimlerChryslerItalia <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e del SettoreGuido Corradi.L'U500 è <strong>il</strong> modello più potente dellagamma UGN, dotato di cambio con24 marce avanti e 22 retromarce,presa di forza integrale indipendentedall’avanzamento del veicolo.La Provincia di Torino è cliente dellaMercedes-Benz dal 1960.L'affidab<strong>il</strong>ità dell'Unimog è proverbiale,tant'è che <strong>il</strong> modello Unimog 411con 36 CV è tuttora funzionante,anche se non viene più impiegato,ma molto probab<strong>il</strong>mente verrà ut<strong>il</strong>izzatonel futuro museo che la Provinciaha intenzione di creare.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 23


VERDEHymach apprezzata all’Eima1 2In occasione dell’Eima di BolognaHymach S.r.l. ha avuto nel suo standuna grande affluenza di visitatori, chehanno mostrato interesse <strong>per</strong> le macchine<strong>per</strong> la manutenzione del verdeda essa costruite e che hanno domandatoinformazioni tecniche e commercialiesternando l’apprezzamento <strong>per</strong>la qualità dei prodotti esposti.In particolare Hymach ha messo inevidenza una buona rappresentazionedella propria produzione, coprendotutte le categorie di ut<strong>il</strong>izzo dellemacchine tagliaerba <strong>per</strong> bordi stradali,argini e ampi spazi verdi in genere.Diverse macchine tagliaerba a bracciodi tipo portato, tra cui le ultimenate Master e Libra, sono caratterizzatedall’avere l'attacco cerniera dirotazione spostato verso <strong>il</strong> centro <strong>per</strong>ottenere sicuro equ<strong>il</strong>ibrio anchequando <strong>il</strong> braccio è movimentatonella sua massima estensione, chenella Master è di 7 metri, mentre <strong>per</strong>Libra è di 9.Al centro dello stand spiccava lamacchina tagliaerba a braccio serieExtreme XL dall’estensione di ben15 metri, dotata di intelaiatura appositamentecostruita <strong>per</strong> essereaccoppiata al centro di trattori, completadi testata trinciatrice con strutturaad arco e taglio ut<strong>il</strong>e 120 centimetri,ruotino di appoggio supplementarecon rientro in sagomaquando non ut<strong>il</strong>izzato (sistema brevettatoda Hymach), pompe a pistonie comandi elettroidraulici a mezzo dijoystick monoleva.Fiore all’occhiello dell’anno in corso laBoomerang, di cui abbiamo ampiamenteparlato nel numero scorso. Quiricordiamo la caratteristica essenzialedi avere tutti i movimenti completamenteautomatici (sistema brevettatoHymach) e la sua semplicità d’uso. E'un’attrezzatura estremamente affidab<strong>il</strong>ee veloce <strong>per</strong> lo sfalcio in banchina inpresenza di ostacoli.Degna di nota è la testata, novità2005 che riporta <strong>il</strong> concetto del decespugliatorea f<strong>il</strong>o all’uso professionale:essa può essere installata suqualsiasi braccio articolato pensato<strong>per</strong> lavori di sfalcio erba e costruitasecondo <strong>il</strong> brevetto Hymach ben sipresta a tagliare l’erba fin a ridosso dimuretti o altri ostacoli.Il successo riscontrato durante questaedizione della fiera è un’ulteriore conferma<strong>per</strong> questa ditta, che da sempreha puntato a costruire macchine altamenteprofessionali e specializzate<strong>per</strong> le diverse tipologie di manutenzionedel verde e che riesce a trovare<strong>per</strong> le necessità o<strong>per</strong>ative più disparatela giusta soluzione tecnica.1. Hymach Extreme XL2. Hymach Master3. Hymach Boomerang4. Testata a f<strong>il</strong>o Hymach3 424 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


VIABILITA' INVERNALELa Provincia di Romasi attrezza conspargitori elettrici SnowEx1 2La Provincia di Roma ha acquisitoquattro spargitori elettrici SnowEx6000 in modo da dotare gli autocarriIveco Da<strong>il</strong>y, già di loro proprietà, conun'attrezzatura antigelo di agevole carramento/scarramento.Con l'acquistodi questi quattro SnowEx la provinciariesce ad ottimizzare parte degli interventinella gestione della neve e delghiaccio <strong>per</strong>mettendo ai suoi uomini diintervenire direttamente, soprattutto insituazioni di emergenza, riducendo l’interventodi appaltatori esterni.La gamma di spargitori elettriciSnowEx, importata in Italia dalla Optiondi Codroipo (UD), ha come principalicaratteristiche l’azionamento elettricoed i serbatoi in poliet<strong>il</strong>ene, che la rendeidonea ad essere montata su fuoristradapick-up, furgoni ed autocarri concassone. Queste attrezzature sono difac<strong>il</strong>e gestione, agevoli da applicare esoprattutto leggere, <strong>per</strong>mettendo di ut<strong>il</strong>izzare,con capacità adeguata, anchemezzi con portate estremamente ridotte,come Porter Piaggio, Gasolone...Estremamente maneggevoli, mantengonoinalterate nel tempo le lorocaratteristiche; l’azionamento elettricodalla batteria del mezzo riduce alminimo gli interventi di manutenzione,con conseguenti economie sia digestione che di acquisto.Realizzati in robusto acciaio resistentealla corrosione, i tre modelli SnowExsono offerti con tramogge in poliet<strong>il</strong>eneda 380, 800 e 1.200 litri, con rispettivipesi a vuoto di 150, 161 e 211 kg. Ledimensioni sono contenute: larghezza1.232 mm e larghezza del fondo 1.118mm <strong>per</strong> tutti e tre i modelli; lunghezza1.232 mm e lunghezza del fondo 1.270mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> 380 l ed <strong>il</strong> 800 l, mentre di2.388 mm e 1.956 mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> 1.200 l;altezza di 670 mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> 380 l e 914mm <strong>per</strong> <strong>il</strong> 600 l e <strong>il</strong> 1200 l.Lo SnowEx scelto dalla Provincia diRoma è <strong>il</strong> 6000 da 800 l di capacità,che come tutti i tre modelli offre unalarghezza di spargimento da 1,5 a 12m, ed è comandato dalla cabina dauna consolle di fac<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzo, cheoffre innumerevoli posizioni di spagliosia di quantità che di larghezza.Dotato di doppia motorizzazione è ingrado di spargere oltre al sale ed allasabbia anche mix di prodotti.Option sta riscontrando un notevolesuccesso con le sue soluzioni di spargitorielettrici di piccola e media capacitàche <strong>per</strong>mettono di attrezzare conspargisale veicoli di tutte le dimensioni,senza dover necessitare di particolarimodifiche, adatti ad intervenire anchein situazioni dove un mezzo di dimensionielevate risulterebbe impacciato.La sola zona di Roma vede altri 6SnowEx in dotazione a comuni edenti di protezione civ<strong>il</strong>e.1. 2. Uno dei quattro SnowEx 6000 indotazione alla Provincia di Roma<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 25


PORTATTREZZIDimostrazione BokiMob<strong>il</strong>a Egna1GIORGIA MARCHELLIDurante una delle primissime nevicatedi quest’inverno, si è svolta nelpiazzale antistante la sede dellaR.S.I. ad Egna (BZ), una piccoladimostrazione dei BokiMob<strong>il</strong>, portattrezzidi dimensioni ridotte e convocazione altamente polivalente, <strong>per</strong>cui ideali <strong>per</strong> la maggior parte de<strong>il</strong>avori comunali, che la società altoatesinaimporta dalla Germania dacirca un anno, e che stanno giàriscuotendo notevole successo pressoenti locali italiani.Alla presenza di una trentina diaddetti comunali, fra sindaci, tecnicied o<strong>per</strong>atori, soprattutto di paesi delTrentino Alto Adige, seriamente interessatia questi mezzi, i BokiMob<strong>il</strong> inesibizione e prova erano soltantodue, ma ottimamente esemplificatividell’intera produzione della casamadre Kiefer GmbH, in questo caso<strong>per</strong> <strong>il</strong> loro ut<strong>il</strong>izzo invernale e di transporter.Il 1251 era attrezzato conuna lama a geometria variab<strong>il</strong>e e conuno spargitore a sponda in dipendenzatachimetrica, mentre <strong>il</strong> 1151 erasenza allestimenti, col proprio cassoneribaltab<strong>il</strong>e tr<strong>il</strong>aterale.Le differenze peculiari fra i duemodelli sono le dimensioni e la trasmissione,meccanica <strong>per</strong> <strong>il</strong> 1151 da170 cm di larghezza con cabina a 3posti, e idrostatica <strong>per</strong> <strong>il</strong> 1251, largo140 cm <strong>per</strong> 2 posti a sedere. Proprioquesti fattori rendono i portattrezzi inquestione assolutamente idonei allavoro in ambito comunale, in quantosono stretti (da 1.200 a 1.700 mm),ma con pianali di carico più lunghidella norma (da 1.770 a 2.000 mm,con passi da 1.900 a 2.600 mm, elunghezze da 3.570 a 4.270 mm), econ la possib<strong>il</strong>ità di scelta della trasmissioneritenuta più idonea <strong>per</strong> leo<strong>per</strong>azioni da svolgere.Per cui più versione transporter <strong>il</strong>1151 meccanico, con 5 marce + 5ridotte, trazione integrale 4x4 conbloccaggio centrale dei differenziali, evero e proprio portattrezzi <strong>il</strong> 1251,sempre 4x4, con avanzamento tramitecambio idrostatico, cioè con trasmissionediretta senza dis<strong>per</strong>sionedi potenza sui differenziali: i vantaggidell’idrostatico fanno sì che l’impiantoidraulico trasmetta direttamente laforza alle attrezzature, oltre agli stadidi lavoro programmab<strong>il</strong>i dall’o<strong>per</strong>atorein base alla prescrizione degli allestimenti(<strong>per</strong> esempio stadio 1 <strong>per</strong> lavorarecon la lama, 2 con spazzolone, 3<strong>per</strong> fresa).Fondamentali le caratteristiche comunia entrambi i BokiMob<strong>il</strong>: a secondadel tipo di trasmissione, i veicoli,comunque da 55 q di P.T.T., possonoessere immatricolati come stradali,<strong>per</strong> cui guidab<strong>il</strong>i con patente C, oppurecome macchine o<strong>per</strong>atrici, <strong>per</strong> cuiconducib<strong>il</strong>i con patente B, grandissimovantaggio che <strong>per</strong>mette di sottrarsia revisioni annuali, a tasse di possesso,e a non necessitare di o<strong>per</strong>a-1. BokiMob<strong>il</strong> 1251 (retro) e 1151(fronte)2. BokiMob<strong>il</strong> 1251 all’o<strong>per</strong>a3. BokiMob<strong>il</strong> 11512 326 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


4 5tori con patente specializzata, consentendoal mezzo idrostatico di spo-Notevole l’inclinazione di sterzata dido fino ad 1 m d’acqua.starsi a 40 km/h, anziché ai 100 km/h 40 gradi, che, <strong>per</strong>mettendo diversi tipiraggiunti dal meccanico, velocità più di sterzata - anteriore, posteriore,che sufficiente <strong>per</strong> spostarsi in brevi quattro ruote sterzanti, sterzata "passodistanze comunali ad o<strong>per</strong>are. canino" - controllab<strong>il</strong>i tramite un sensoreottico di posizione delle ruote,Tutte e due le macchine sono predispostecon impianti idraulici ad hoc, rende questo tipo di mezzi particolarmentemaneggevoli e adatti all'ut<strong>il</strong>izzocon 2 circuiti separati <strong>per</strong> portareaccessori anteriormente, tramite <strong>il</strong> in luoghi angusti, grazie anche allesollevatore a 3 punti, e posteriormente,che dispongono di 2 pompe da ziale centrale bloccab<strong>il</strong>e e all'assequattro ruote <strong>per</strong>manenti con differen-200 bar, che <strong>per</strong>mettono <strong>il</strong> lavoro di posteriore con bloccaggio differenziale.Altro grande pregio è la frenaturaqualsiasi genere di attrezzatura velocementeintercambiab<strong>il</strong>e, oltre al cassoneribaltab<strong>il</strong>e tr<strong>il</strong>aterale con c<strong>il</strong>indro montando anche <strong>il</strong> sistema Westingeccezionale, non solo con EPS, matelescopico semplice e sponde da House, controllata su tutte le ruote.400 mm <strong>per</strong> un'altezza di carico di Il telaio ha una struttura in acciaio, ricavatacon materiali base primari, cioècirca 930 mm (a seconda della gommatura),ed al gancio di traino. acciai speciali tirati a freddo, senzaI motori, Iveco da 86, 106 o 125 CV, praticamente saldature ne’ imbullonature,quindi un’unica struttura moltosono disposti trasversalmente fra cabinaribaltab<strong>il</strong>e e cassone raggiungendo resistente, affidab<strong>il</strong>e e nello stessola centratura, <strong>per</strong> cui un baricentro ottimale<strong>per</strong> i veicoli, nonché una bassa mette alla macchina movimenti flessi-tempo fortemente elastico, che <strong>per</strong>-rumorosità e fac<strong>il</strong>e ispezionab<strong>il</strong>ità; b<strong>il</strong>i. L’artigianalità e l'es<strong>per</strong>ienza conposizionati su<strong>per</strong>iormente, con notevolealtezza da terra, senza essere aprendo <strong>il</strong> ribaltab<strong>il</strong>e tr<strong>il</strong>aterale e lacui sono costruiti i BokiMob<strong>il</strong> si denotaincassati nel telaio, <strong>per</strong>mettono ai cabina altrettanto ribaltab<strong>il</strong>e, e osservandoproprio la struttura del mezzi di essere quasi anfibi, guadan-telaiosotto <strong>il</strong> quale passano le tubazioniidrauliche, impianto particolarmentecurato, con tubature rigide in acciaiofuorchè nelle zone di curvatura.Anche la cabina mette in mostra lalavorazione manuale: spessa, ampiae ben rifinita, offre a 2 o 3 o<strong>per</strong>atoriun'ottima visib<strong>il</strong>ità sui quattro lati, conbuona insonorizzazione e confortconformi alla legge 626, fino ai sed<strong>il</strong>iinclinab<strong>il</strong>i molleggiati ad aria a secondadel peso del conducente.Tutte queste caratteristiche fanno deiBokiMob<strong>il</strong> macchine complete, piccolema nello stesso tempo molto potenti etotalmente affidab<strong>il</strong>i, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i in qualsiasimodo, specialmente <strong>per</strong> i lavoricomunali, dove è fondamentale <strong>il</strong> velocecambio degli attrezzi, una buonasu<strong>per</strong>ficie di carico, la semplicità nelpassare dap<strong>per</strong>tutto, e la possib<strong>il</strong>ità diqualsiasi applicazione, da spargisale atramoggia sul pianale, oppure a sponda,a lame sgombraneve e turbofreseanteriori, come pure le più svariatesoluzioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> verde, impianti di lavaggioa pressione...4. BokiMob<strong>il</strong> 1251 a<strong>per</strong>ta5. BokiMob<strong>il</strong> 1251R S IRoad Service InternationalZona Artigianale - Nord, 21I - 39044 EGNA (BZ)Tel. - Fax 0471 813 225E-ma<strong>il</strong>: rsi@roservice.it<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 27


FIERE E CONGRESSIConto alla rovescia<strong>per</strong> Viatec 2006A due mesi dal via, la seconda edizionedella Fiera specializzata <strong>per</strong> lacostruzione e manutenzione di infrastrutturestradali in zone alpine è praticamentedelineata: Viatec si svolgeràdall’8 al 10 febbraio 2006, e saràluogo d’incontro <strong>per</strong> coloro che o<strong>per</strong>anonel settore della costruzione e dellamanutenzione d’o<strong>per</strong>e viarie, galleriee ponti in alta quota e in zone climaticamentediffic<strong>il</strong>i. Il numero delle adesionidelle aziende che esporranno nelquartiere fieristico bolzanino è lusinghiero;nel programma del congressoorganizzato nell’ambito di Viatec figuranoanche nel 2006 relazioni dinumerosi es<strong>per</strong>ti che giungeranno aIl programma degli interventi al Congresso prevede:MODULO 1COSTRUZIONE DI TUNNEL8.2.200610:00 - 12:00Chairman: Prof. Bernhard SchreflerMetodi di scavo: ieri, oggi, domani.Prof. Paolo Mazzalai - Università di Padova (I)Scavi meccanizzati.Prof. Gerhard Girmscheid - Swiss Federal Institute ofTechnology Zurigo (CH)Logistica di cantiere.Dr. Peter Teuscher - BLS Alptransit, Lötschbergtunnel (CH)Metodi di scavo nel BBT.Dr. Robert Galler - Coordinatore della progettazione PGBBT (A)MODULO 2SICUREZZA IN TUNNEL8.2.200614:00 - 16:00Chairman: Dr. Robert GallerSicurezza in galleria - Direttive europee.Prof. Konrad Bergmeister - Università di Vienna (A)Sicurezza in caso di incendio.Prof. Alfred Haack - STUVA Research Association forUnderground Transportation Fac<strong>il</strong>ities Ltd. (D)Simulazioni di incendio in galleria.Prof. Bernhard Schrefler - Università di Padova (I)Le linee p<strong>il</strong>ota provinciali <strong>per</strong> la progettazione delle gallerie inAlto Adige.Ing. Valentino Pagani - Provincia Autonoma di Bolzano (I)MODULO 3PROGRAMMAZIONE DELLE MANUTENZIONI9.2.200610:00 - 12:00Chairman: Arch. Josef MarchProgrammazione degli interventi manutentivi.Bolzano da Italia, Austria, Germania,Francia e Svizzera.L’accordo di collaborazione con laFiera di Innsbruck non potrà cherafforzare l’immagine di Viatec, <strong>per</strong> tregiorni significativo punto di riferimento<strong>per</strong> tutti coloro che o<strong>per</strong>ano nei Paesidell’arco alpino. In futuro Viatec siterrà infatti un anno nel capoluogoaltoatesino e l’altro al di là delBrennero. E’ la prima volta che duesocietà fieristiche attuano un pianotransfrontaliero di coo<strong>per</strong>azione.Grazie ad un accordo siglato tra FieraBolzano S.p.A. e la Fiera di Innsbruck,Viatec ed <strong>il</strong> congresso internazionaleospitato nel suo ambito si terranno nelIng. Raffaele De Col - Provincia Autonoma di Trento (I)Sorveglianza e manutenzione programmata dei ponti.Ing. Alberto Lenisa - Provincia Autonoma di Bolzano (I)Manutenzione ordinaria e straordinaria delle gallerie stradaliin gestione alla Provincia Autonoma di Bolzano.Ing. Alessandro Lunelli - Provincia Autonoma di Bolzano (I)Monitoring di strutture civ<strong>il</strong>i.Ing. Ulrich Santa - Autostrada del Brennero SpA (I)MODULO 4RICICLAGGIO E NUOVE TECNOLOGIE9.2.200614:00 - 16:00Chairman: Ing. Raffaele De ColL’archivio delle o<strong>per</strong>e protettive e l’analisi del <strong>per</strong>icolo di cadutamassi sulle strade della Provincia Autonoma di Bolzano.Ing. Matteo Mottironi - Provincia Autonoma di Bolzano (I)Tecniche e materiali di riciclo <strong>per</strong> la bonifica delle fondazionistradali: progetti p<strong>il</strong>ota della Provincia Autonoma di Bolzano.Prof. Maurizio Bocci - Università di Ancona (I)Nuova tecnologia <strong>per</strong> la produzione di conglomerati a bassatem<strong>per</strong>atura.Ing. Lito Achimastos - Shell Bitumen (F)MODULO 5MANUTENZIONE E SERVIZIO IN COMUNI E PROVINCE10.2.200610:00 - 12:00Le nuove direttive provinciali <strong>per</strong> la progettazione delle strade.Ing. Valentino Pagani - Provincia Autonoma di Bolzano (I)Il b<strong>il</strong>ancio ecologico della manutenzione invernale nelle città diNorimberga e Monaco di Baviera.Ing. Norbert Koch - ASN città di Norimberga (D)Viab<strong>il</strong>ità e manutenzione invernale in un comune austriaco dimedie dimensioni: Wörgl/Tirolo - Austria.Ing. Dietmar Günther - Ufficio ed<strong>il</strong>izia del comune di Wörgl (A)I molteplici ruoli del servizio di manutenzione strade: autorità atutela delle strade, servizio all’utente, datore di lavoro.Dr. Paolo Montagner - Provincia Autonoma di Bolzano (I)28 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


2006 a Bolzano mentre dal 2007, esuccessivamente sempre negli annidispari, anche oltre <strong>il</strong> Brennero. Lafiera specializzata unirà dunque idealmentetre realtà economiche particolarmentesignificative: le province diBolzano, Trento e <strong>il</strong> Land Tirol. Grazieanche alla felice posizione geograficalungo l’asse del Brennero, le due cittàcapoluogo saranno senza ombra didubbio al centro dell’attenzione internazionale.In virtù dell’accordo di collaborazionefirmato dalle due società fieristiche,anche <strong>il</strong> patrocinio della manifestazionee l’organizzazione del congressosaranno internazionali: dal 24 al 26gennaio 2007, quando la manifestazionesi svolgerà a Innsbruck, farannoparte del comitato organizzatore<strong>per</strong> la prima volta rappresentanti delLand Tirol, della ÖsterreichischeAlpenstrassen AG (la società <strong>per</strong>azioni delle strade alpine austriache)e dell’Università di Innsbruck, oltre arappresentanti di vari enti italiani e diorganizzazioni di settore tra cui laSocietà germanica asfalti (DAV) e lasocietà austriaca che raggruppa icostruttori di asfalti, Gestrata.Nel 2006, come nel 2004, anno diesordio di Viatec, a Bolzano esporrannouna settantina di aziende cheo<strong>per</strong>ano in vari settori di riferimentodella fiera specializzata: tecnologie emateriali <strong>per</strong> la costruzione e lamanutenzione di strade, gallerie eponti in particolari condizioni geologichee climatiche, macchine <strong>per</strong> <strong>il</strong> serviziodi manutenzione stradale siaestiva sia invernale, sistemi di sicurezza,dispositivi di segnalazione deltraffico, servizi di ingegneria.Per quel che riguarda <strong>il</strong> congressointernazionale che avrà luogo nei tregiorni di svolgimento di Viatec, i lavoriverranno suddivisi in cinque moduli.L’evento è organizzato in collaborazionecon <strong>il</strong> prof. ing. KonradBergmeister, Direttore dell’Istituto <strong>per</strong>l’Ingegneria delle Costruzioniall’Università di Vienna nonchéDirettore Tecnico della SocietàAutostrada del Brennero, e con <strong>il</strong>dott. Paolo Montagner, Direttore dellaRipartizione Strade della ProvinciaAutonoma di Bolzano.L’8 febbraio nel centro congressi diFiera Bolzano Four Points Sheraton,es<strong>per</strong>ti provenienti da Italia, Austria,Germania e Svizzera <strong>il</strong>lustreranno temiinerenti la costruzione e la sicurezza intunnel; <strong>il</strong> 9 febbraio si parlerà di programmazionedelle manutenzioni nonchédi riciclaggio e di nuove tecnologie,mentre l’ultimo giorno di congresso(<strong>il</strong> 10 febbraio) verrà interamentededicato all’esposizioni di temi inerent<strong>il</strong>a manutenzione e <strong>il</strong> servizio in comunie province. Le relazioni svolte nelcorso di quest’ultima giornata di lavorisono state pensate principalmente <strong>per</strong>coloro che o<strong>per</strong>ano nel settore dellaviab<strong>il</strong>ità e <strong>per</strong> i responsab<strong>il</strong>i dei servizistrade locali e regionali.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 29


IGIENE URBANA8 Bucher CityCat 5000all'Asia di NapoliGHERARDO MARCHELLINella gara <strong>per</strong> la fornitura e "full service"indetta dalla Asia S.p.A. diNapoli, Bucher si è vista aggiudicatariadella fornitura di otto spazzatriciaspiranti modello CityCat 5000.L’aggiudicazione è <strong>il</strong> frutto dell’indubbiovalore tecnico delle macchine cheè valso, molto più che quello economico,a determinare la preferenzadell’Asia Napoli <strong>per</strong> <strong>il</strong> prodotto Bucher.La gara è stata strutturata in modopiuttosto articolato prevedendo, infatti,oltre alla fornitura di spazzatrici, unservizio di assistenza continua (fullservice di 365 giorni/anno) <strong>per</strong> unadurata di cinque anni, finalizzato amantenere e garantire lo stato di <strong>per</strong>fettaefficienza dei mezzi forniti.In relazione a tale servizio è statonotevolmente apprezzato dall'Ente <strong>il</strong>progetto riguardante <strong>il</strong> Centro diAssistenza.L'Ente, infatti, dimostratosi giustamenteesigente nel definire i requisitiche tale Centro avrebbe dovuto possedere,ha richiesto la sussistenza dicaratteristiche di qualità, specializzazioneed es<strong>per</strong>ienza, disponib<strong>il</strong>ità distrumenti, macchinari ed automezzi,impiego di <strong>per</strong>sonale altamente qualificatoe costantemente aggiornato,rispondenza alle norme UNI ISO9001 2000.E tali caratteristiche sono appienosoddisfatte dalla configurazione edattività proprie della Società ORAMS.r.l. di Pozzuoli (NA), concessionarioBucher che, con la sua consueta epreziosa collaborazione, si è resadisponib<strong>il</strong>e come centro tecnico diassistenza di cui la Bucher ShörlingItalia S.p.A. si avvarrà <strong>per</strong> tutte le o<strong>per</strong>azionidi full service previste nel c.s.a.Le otto spazzatrici consegnate a Napolisono l’ultimo modello della CityCat5000 presentata a Ecomondo nel 2004ed in commercio da quest’anno.Quest’ultima versione è stata ampiamenterinnovata nella meccanicarispetto alla precedente (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong>n.11 novembre – dicembre 2004).Le principali migliorie hanno visto:una nuova motorizzazione che consenteuna potenza maggiore (+40%)ad un minor numero di giri, un minorconsumo (circa –25%) ed un minorimpatto ambientale; bocca di aspirazioneottimizzata <strong>per</strong> una maggiorpotenza di aspirazione; maggiorpotenza dell’impianto di climatizzazionein cabina; cassa rifiuti con unamigliore accessib<strong>il</strong>ità del tubo di scaricoacqua dalla cassa; impiantoidraulico migliorato nel raffreddamentodell’olio e con una maggior potenzasoprattutto <strong>per</strong> la terza spazzola(spazzola diserbo); impianto frenantepotenziato; serbatoio gasolio piùcapiente; spazzola anteriore irrobustita;sospensioni ora a balestre piùammortizzatori che rendono questaspazzatrice più morbida.Test della CityCat 5000 pressol’Asia a Napoli30 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


MANUTENZIONE STRADEIl Comune di Bolzanout<strong>il</strong>izza Black TopGHERARDO MARCHELLI1 2Il tecnico del Comune di Bolzano Il tecnico del comune ha sottolineatoapprezza le caratteristiche del Black che <strong>il</strong> costo del Black Top si giustificaTop di Instamak, sottolineando l’importanzadi poter intervenire in tutte le soprattutto <strong>per</strong> la durata delle ripara-proprio <strong>per</strong> la fac<strong>il</strong>ità di impiego econdizioni atmosferiche <strong>per</strong> un manufattoduraturo.le uscite del <strong>per</strong>sonale, che non devezioni. Vengono ridotte notevolmenteMolte riparazioni eseguite in condizioniambientali ed in posizioni estreme riparazione. Naturalmente, <strong>per</strong> otti-più insistere più volte sulla stessasono ancora intatte dal primo interventodopo più di due anni, come, non a grosse buche viene immesso unmizzare <strong>il</strong> costo, nella riparazione dicaso, <strong>per</strong> la foto ut<strong>il</strong>izzata nella pubblicitàdegli stessi produttori. Sono stati la profondità della buca ed usato <strong>il</strong>materiale meno pregiato <strong>per</strong> riempireeffettuati intervenuti dopo nevicate Black Top nella finitura come ultimocon tem<strong>per</strong>ature di –9°C, chiudendo strato, creando un tappo a garanzialesioni nei manti stradali.della durata dell’intervento.Il comune di Bolzano ha così riconfermatole forniture, anche e sopratnare,sia nel tempo che nei primissimiBlack Top ha evidenziato di non sgratutto<strong>per</strong> la terza stagione invernale. momenti successivi alla sua applicazione,<strong>per</strong>mettendo <strong>il</strong> passaggio dellemacchine immediatamente dopo lasua posa, con un risultato di schiacciamentoda parte delle ruote dei veicoli,e di non subire l’effetto ventosada parte delle ruote degli stessi, tipicosu altri materiali.Quest’ultima caratteristica ha portatoi tecnici a testarlo, con successo,anche <strong>per</strong> riparazioni di spelature,con profondità anche di un centimetro,situazioni in cui ora è impiegatoabitualmente.Un'altra peculiarità, sottolineata daltecnico del comune, riguarda l’ottimaadesione anche con materiali differenti,<strong>per</strong>mettendo riparazioni <strong>per</strong>manentiattorno a tombini, rotaie ed inpresenza di materiale lapideo.Anche nella riparazione di strade disolo porfido, <strong>il</strong> Comune di Bolzanointerviene con Black Top <strong>per</strong> la riparazionedurante la stagione invernale,rimandando alla bella stagione <strong>il</strong> ripristinocompleto, asportando Black Topche viene trovato integro come almomento della posa.Non ultimo risulta estremamentecomodo <strong>il</strong> confezionamento del BlackTop in secchi da 25 kg richiudib<strong>il</strong>i,che <strong>per</strong>mette agli o<strong>per</strong>atori di trasportarloagevolmente ed usarne la quantitàrichiesta in ogni intervento, riporloin maniera pulita, <strong>per</strong> riut<strong>il</strong>izzarlo insuccessive riparazioni.3 41. Black Top <strong>per</strong> la riparazioneanche in presenza di neve2. Riparazione che regge da più didue anni nel Comune di Bolzano3. 4. Lesione riparata con BlackTop in provincia di Bolzano<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 31


STRADETesi presenta Ecomix 40di Bertoli: impianto mob<strong>il</strong>e<strong>per</strong> la miscelazionedi conglomerati a freddoSabato 26 novembre 2005 presso <strong>il</strong>nuovo polo tecnico-commerciale dellaTesi Srl - Blend Industry si è tenutauna prova dimostrativa del nuovoimpianto Ecomix 40, costruito dallaBertoli di Pomarance (PI). Tesi, distributoredel marchio Bertoli, ha potutoinoltre mostrare a molti clienti la nuovastruttura tecnico-commerciale cheverrà in seguito presentata ufficialmentecon una dimostrazione porte a<strong>per</strong>te.L'impianto mob<strong>il</strong>e Ecomix 40, data lasua concezione costruttiva, consente ditrasportare tutti gli elementi necessari<strong>per</strong> <strong>il</strong> confezionamento del calcestruzzo:inerte, cemento, acqua, additivi chimici,emulsione rigeneratrice, separatiin idonei contenitori, ed estrarre durantelo scarico gli elementi in modo proporzionale,in maniera continua, secondoi parametri scelti dall'ut<strong>il</strong>izzatoreattraverso un computer di bordo.Ecomix 40 può integrarsi in una centraledi betonaggio standard; puòessere impiegata nei getti di completamento,nella microdistribuzionenegli scarichi lenti, negli scarichi dovesi richiede <strong>il</strong> frazionamento <strong>per</strong> diversitàdel tipo di calcestruzzo. L’impianto<strong>per</strong>mette di produrre misti cementatie malte; è particolarmente idoneonella distribuzione di inerti in sezioneobbligata, nei getti ad alta resistenza,nei getti distanti dal punto di carico,nei getti in zone dove l’inquinamentoacustico e dei gas non è tollerato.Grazie al trasporto separato dei varielementi e alla possib<strong>il</strong>ità di variare,nel momento dello scarico, la misceladi calcestruzzo, ut<strong>il</strong>izzando Ecomix40 è possib<strong>il</strong>e impastare calcestruzzi"magri" o "grassi" di cemento (da 0 a500 kg/m 3 ) con frazionamenti intermedidi 5 kg. È altrettanto possib<strong>il</strong>eimpastare calcestruzzi poveri o ricchidi acqua (da 0 a 300 litri/m 3 ). Levariazioni sono rapide, precise,riscontrate da segnalatori visivi suquadro PLC e possono essere eseguitecon l’impianto in funzione senzafermare la produzione.Per <strong>il</strong> caricamento dell’Ecomix 40 puòessere ut<strong>il</strong>izzato <strong>il</strong> comune impiantodi betonaggio, oppure è sufficiente unmezzo di carico <strong>per</strong> l'inerte (palagommata, terna, escavatore) ed uns<strong>il</strong>os con coclea senza pesa <strong>per</strong> l'immissionedel cemento nell'appositoserbatoio. Il rifornimento dell’acquapuò essere effettuato tramite un serbatoiocon pompa o a caduta libera<strong>per</strong> <strong>il</strong> rifornimento veloce. Il rifornimentodi additivi o emulsioni puòessere effettuato con pompe.Ecomix 40 consente una maggioreresistenza al calcestruzzo (circa <strong>il</strong>30% a parità di dosaggio) dovuta allaproduzione di Fresh Concrete (calcestruzzofresco). Presenta inoltre <strong>il</strong>grande vantaggio di produrre <strong>il</strong> calcestruzzonel momento stesso dello scaricoevitandone <strong>il</strong> deterioramento aseguito del trasporto tra centrale diImpianto mob<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la miscelazionedi conglomerati a freddo Bertolinelle sue differenti configurazioni32 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1 2betonaggio e cantiere, nonché all’influenzadei fattori climatici. L’innovati-automatica dalla macchina, con l’ut<strong>il</strong>iz-bituminose viene effettuata in manierava concezione di questa macchina zo al massimo di soli 50 litri di acqua.consente importanti risparmi economicinell’uso del cemento e degli additivi. l’impianto. In versione scarrab<strong>il</strong>e,Sono disponib<strong>il</strong>i diverse versioni del-Non avendo necessità dell’impianto di Ecomix 40 può essere trasportata conbetonaggio <strong>per</strong> <strong>il</strong> carico, Ecomix 40 un camion che di solito viene ut<strong>il</strong>izzatoconsente alle aziende ed imprese di <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto di cassoni (es. rifiuti); inavere <strong>il</strong> servizio di fornitura del calcestruzzoed asfalto a freddo senza gros-un impianto fisso in cantiere in quanto,questa versione inoltre può diventaresi investimenti, e di autogestire <strong>il</strong> propriofabbisogno in zone dove vincoli alternatore e serbatoio carburante,grazie all’allestimento con batterie,ambientali o mancanza di spazi impedisconol’installazione di un impianto di camion. Tale allestimento consenteresta completamente indipendente dalbetonaggio. Ecomix 40 riduce del 50% <strong>per</strong>tanto di far funzionare l’impiantol’usura degli pneumatici di una comune anche a terra, su rimorchio, semirimorchio,carro ferroviario, chiatta...autobetoniera. Il carico stab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> baricentromolto basso consentono <strong>il</strong> In versione fissa a terra, Ecomix 40su<strong>per</strong>amento di pendenze molto ripide può funzionare con motore diesel osenza <strong>per</strong>dite di materiale, e la massimastab<strong>il</strong>ità del veicolo nelle curve e In occasione della prova l’impiantocon centralina elettroidraulica.nei <strong>per</strong>corsi fuoristrada.Ecomix 40 in versione scarrab<strong>il</strong>eL’impianto offre diversi vantaggi, riducendoa zero i costi del carburante Cerchiano (VT).veniva consegnato alla ditta Movit dioccorrente ad una autobetoniera e funzionandocon solo 37 CV, che preleva impresa (imprese ed<strong>il</strong>i e stradali) l’o-Data la presenza di varie tipologie dida un motore aus<strong>il</strong>iario, solo nel biettivo principale era quello dimomento dell’impasto. Anche l’o<strong>per</strong>azionedi lavaggio delle parti sporche dai breve tempo è stato infatti possib<strong>il</strong>emostrare la versat<strong>il</strong>ità dell'impianto. Inresidui di calcestruzzo ed emulsioni produrre, con cambiamenti velocissimi:boiacca cementizia <strong>per</strong> micropali;calcestruzzi con dosaggi di cementoe rapporto acqua/cemento diversi fraloro; cemento (1,5%) e emulsionemodificata rigeneratrice (6%), ottenuticon inerte vergine in curva, fornito inquesto caso dalla ditta Interchimica diSuisio; calcestruzzo ai vari dosaggi.La macchina, attrezzata di impianto<strong>per</strong> trattamenti con emulsione rigeneratricedel fresato, impianto <strong>per</strong> aggiuntadi additivi chimici e radiocomando,ha dato ottimi risultati dal punto di vistaqualitativo e quantitativo, nonostante leavverse condizioni climatiche.La manifestazione ha <strong>per</strong>messo aiclienti e agli agenti presenti di valutarele grandi prestazioni della Ecomix40 e di apprezzare la nuova strutturatecnologica della Tesi – Blend Industry,composta da ben 500 m 2 di ufficitecnico-commerciali e da 1500 m 2 diofficina attrezzata <strong>per</strong> riparazioni,revisioni e <strong>per</strong>sonalizzazioni dell’impiantoconsiderato.1. Ecomix 40 al lavoro2. Ecomix 40 alla dimostrazioneorganizzata dalla Tesi - BlendIndustry<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 33


MANUTENZIONE STRADEStrada rinforzatacon rete GlasgridHOMAR NAVA1 2La Comunità Montana Lario Intelvese Capanna Bruno, dove si è intervenutoche, in accordo con i 26 comuni tra su circa 1,5 km di strada <strong>per</strong> un totaleCernobbio, Tremezzo e la Valle di circa 5.000 m 2 di pavimentazione.d'Intelvi, gestisce nella manutenzione Mancando i fondi <strong>per</strong> un intervento diuna notevole rete viaria con le problematichetipiche delle strade di voluto intervenire con una risagoma,rifacimento radicale e srutturale si èmontagna, ha voluto s<strong>per</strong>imentare la posa della rete di rinforzo ed un tappetodi 4 cm.soluzione canadese Glasgrid propostain Italia dalla Contech di Campi di L’anno precedente la ComunitàBisenzio (FI).Montana aveva eseguito interventi suLa s<strong>per</strong>imentazione ha visto la scelta alcuni tratti delle suddette strade condi tratti di strada particolarmente impegnativi,con forte pendenza a doppio caldo e successivo tappetino d’usura,ricariche di conglomerato bituminoso asenso di marcia con a lato prati, scarpateanche con muri di sostegno vec-molto accentuate dopo una sola sta-ma con risultati di nuove fessurazionichi, che presentavano in molte parti le gione invernale. La scelta <strong>per</strong> <strong>il</strong> nuovoclassiche formazioni della schiena d’asinocon conseguente cedimento dei della rete Glasgrid, che <strong>per</strong>mette diintervento vede l’aggiunta della posacigli e del sottofondo.creare un sandwich di pavimentazioniLe strade interessate sono quelle che estremamente più resistente.dalla località Alpe Grande portano ad Glasgrid è una rete in fibra di vetro,Orimento e dalla località Bolla alla quindi basato su un prodotto naturale(s<strong>il</strong>ice), non inquinante e fac<strong>il</strong>mentericiclab<strong>il</strong>e, che presenta <strong>il</strong> non indifferentevantaggio di poter essererimosso con le tecniche di fresaturaattuali senza creare nessun problemadi sorta sia nel lavoro che nel suosmaltimento.L’impresa Bordogna S.n.c. di SanFedele Intelvi, rinomata in zona <strong>per</strong>l'attrezzatura e l’es<strong>per</strong>ienza possedutenel campo stradale, ha eseguito <strong>il</strong>avori di rifacimento della pavimentazionecon le seguenti attrezzature emodalità. Si è iniziato a pulire accura-1. 2. Tratti di strada su cui sonostati eseguiti gli interventi diripristino3. Posa della rete Glasgrid conl’aus<strong>il</strong>io di pala compatta4. Ricarica <strong>per</strong> successiva stesuradella rete3 434 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1 2tamente la su<strong>per</strong>ficie da trattare, successivamentesi è spruzzata a caldo testare questo tipo di soluzione inComunità Montana Lario Intelvese adell'emulsione bituminosa del tipo a una situazione estrema come la stradasopracitata.polimeri modificata <strong>per</strong> poi stenderedel conglomerato bituminoso a caldo L’impresa Borgogna ha eseguito <strong>il</strong>tipo tappeto, allo scopo di risagomare lavoro apprezzando particolarmente latutte le depressioni esistenti <strong>per</strong> renderela carreggiata più planare possi-di essere bitumata ed attrezzata conpeculiare caratteristica della Glasgridb<strong>il</strong>e, poi con l’aus<strong>il</strong>io di una minipala un adesivo a pressione che elimina laCase 75XT si è provveduto allo stendimentodelle bobine di rete prestan-con questo, la necessità di macchinarinecessità di uno strato di fissaggio e,do attenzione ad effettuare una certa aggiuntivi, manodo<strong>per</strong>a, tempo edtensione <strong>per</strong> evitare <strong>il</strong> verificarsi di organizzazione che comporta applicareuno strato di fissaggio. L'adesivo èpieghe. Per <strong>il</strong> suo ancoraggio allasu<strong>per</strong>ficie esistente si è usato un rullo posto da un solo lato della rete <strong>per</strong>mettendo<strong>il</strong> passaggio di pneumatici,combinato Bomag BWAC3 senzal’uso dell’acqua <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere l’incollaggio.Si è poi proceduto alla rico<strong>per</strong>-<strong>il</strong> <strong>per</strong>icolo di rimozione del rinforzo daquindi l’a<strong>per</strong>tura al traffico lento, senzatura con dello strato di conglomerato una su<strong>per</strong>ficie.a caldo di tipo tappeto avente spessorenon inferiore a 4 cm compressi.L’impresa Borgogna ha procedutoTale lavorazione è stata effettuata conuna vibrofinitrice Marini MF571 a seiruote motrici; la compattazione è stataeffettuata con un rullo Ingersoll-RandDD75 ed un rullo combinato BomagBW120AC3 <strong>per</strong> la chiusura finale.La rete ha dimostrato in test e numerosealtre applicazioni la sua validitànel ridurre notevolmente l’affioramentoe la propagazione delle crepe graziealla sua estrema rigidezza che le<strong>per</strong>mette di assorbire <strong>il</strong> livello di resistenzaalla trazione sia <strong>per</strong> sollecitazioniai carichi che <strong>per</strong> d<strong>il</strong>atazioni termiche,aumentando notevolmentecosì la prospettiva di vita dell’asfalto.Rispetto a soluzioni più famigliari conl'ut<strong>il</strong>izzo di geogriglie in poliprop<strong>il</strong>eneo poliestere, l’ut<strong>il</strong>izzo della fibra divetro presenta una rigidità maggioreche consente di assorbire gli sforzi alivelli di deformazione molto più bassi.Test svolti hanno mostrato che legeoreti in fibra di vetro migliorano lalongevità delle su<strong>per</strong>fici d’asfalto, conuna prospettiva di durata di circa 7 -8 volte maggiore rispetto a su<strong>per</strong>ficisenza rinforzo.Tali considerazioni hanno portato laquindi ad una scarifica del manto precedente,una ricarica, subito sopra haposato la rete stendendo semplicementele bobine, dovendo solo prestareattenzione a dare una certa tensionealla rete <strong>per</strong> evitare <strong>il</strong> verificarsidi pieghe, schiacciandola con un rullogommato senz’acqua <strong>per</strong> <strong>per</strong>metternel’incollaggio, <strong>per</strong> infine coprire conun tappeto bituminoso di 4 cm.Glasgrid è una griglia di 12,5 x 12,5mm, prodotta in tre differenti tipologiecon resistenze da 50 x 50 kN/m, 100x 100 kN/m, 200 x 100 kN/m, ed unallungamento massimo a rottura del4%. Viene fornita in rotoli di larghezzadi 1,50 m. Le giunture delle parti direte devono essere di 75 – 150 mmtrasversalmente e di 20 – 50 mm longitudinalmente.1. 2. Rullatura della rete<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 35


SEGNALETICATecno Pavimentazioni<strong>per</strong> segnaletica <strong>per</strong>manentead alta visib<strong>il</strong>itàGHERARDO MARCHELLI1 2Sempre più enti di gestione strade <strong>per</strong> la realizzazione di un mantostanno riscontrando una convenienza,sia in termini di durata che in terstentealle intem<strong>per</strong>ie e all'attrito,su<strong>per</strong>ficiale ad alta elasticità, resiminidi sicurezza, ad adottare segnaleticaorizzontale di qualità.cromato al piombo.esente da cloro, sostanze cromate eIn quest'ottica Tecno Pavimentazioni, La differenza tra le due soluzionicon sede a Jesi (AN), propone le risiede nel metodo di posa; <strong>il</strong>soluzioni della società svizzera Bascoplast, soluzione di punta, graziealla sua stesura strutturata con laBasler Lacke, specializzata nella produzionedi materiali bicomponenti <strong>per</strong> caratteristica finitura gocciata ottimizzaed esalta tutte le caratteristi-la segnaletica stradale.Tecno Pavimentazioni sta riscontrandoora un notevole interesse <strong>per</strong> i <strong>per</strong>mette la stesa di un f<strong>il</strong>m uniformeche di questi prodotti. Il Bascolinprodotti offerti anche nel campo del con un ut<strong>il</strong>izzo inferiore di materiatracciamento delle linee di demarcazionedelle carreggiate stradali. soluzione meno costosa <strong>per</strong> la ste-prima, che consente di ottenere unaIn questo campo gli elementi sono <strong>il</strong> sura di segnaletica ad elevata rifrangenza<strong>per</strong> un’ottima visib<strong>il</strong>ità sia diBascoplast Grip ed <strong>il</strong> Bascolin 1/1Spray.giorno sia di notte, anche con tempoEntrambi sono materiali plastici a avverso, mantenendo comunquefreddo bicomponenti su base di resineacr<strong>il</strong>iche reattive, senza solventi, vità, resistenza all’attrito, alleelevate proprietà di elasticità, adesi-intem<strong>per</strong>ieed al sale.Inoltre è importante sottolineare che <strong>il</strong>Bascolin <strong>per</strong>mette di rinfrescare lasegnaletica creata con <strong>il</strong> Bascoplastsenza doverne ricreare la struttura,intervento di ripristino che naturalmentesi rende necessario dopo unlasso di tempo estremamente lungograzie alla notevole durata di questimateriali.Questi prodotti si sono fatti particolarmenteapprezzare nella stesa disegnaletica orizzontale colorata, edora, proprio <strong>per</strong> le loro caratteristichedi rifrangenza e durata, stanno1. Bascoplast Grip a San Fermodella Battaglia2. Bascolin Spray a Grado3. Posa del Bascolin Spray aGrado4. Posa del Bascolin Spray3 436 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1 2riscontrando un estremo interesse ingresso a Grado (con la collaborazionedella ditta Segnaletica Giulianaanche nella stesura delle linee didemarcazione delle carreggiate. di V<strong>il</strong>lese) ed <strong>il</strong> Comune di SanDalle schede di collaudo <strong>per</strong> la classe Fermo della Battaglia (con la collaborazionedella ditta Comput Grafica distradale P7 con tipo di segnalazioneTyp II entrambe le tecnologie hanno Valmorea) che ha ut<strong>il</strong>izzato <strong>il</strong> BascoplastGrip, dopo averlo provato in viaraggiunto le classi: antisdrucciolo S1<strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascoplast, S2 <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascolin; s<strong>per</strong>imentale, avendone così apprezzatola durata, su alcune vie del cen-visib<strong>il</strong>ità notturna asciutto R5 <strong>per</strong> <strong>il</strong>Bascoplast, R4 <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascolin; visib<strong>il</strong>itànotturna bagnato RW3 <strong>per</strong> entramlenzasulle strade ad alta <strong>per</strong>correnzatro, decidendo di ut<strong>il</strong>izzarlo in prevabi;visib<strong>il</strong>ità giorno Q4 <strong>per</strong> entrambi; e quelle meno <strong>il</strong>luminate <strong>per</strong> la suatransitab<strong>il</strong>tà T3 <strong>per</strong> entrambi.ottima rifrangenza soprattutto notturnaed in tempo avverso.Nei collaudi di quantità di passaggiodelle ruote entrambi i materiali hanno La macchina <strong>per</strong> la posa di Bascolindimostrato un mantenimento delle a spruzzo è una airless con miscelazioneinterna; <strong>per</strong>mette di eseguirecaratteristiche estremamente elevatodopo 4 m<strong>il</strong>ioni di passaggi, con una diversi tipi di segnaletica: Tipo 1, Tiporesistenza all’usura che si mantiene 2, mantenimento, riverniciatura deldel 100%; antisdrucciolo (unità – SRT) sistema strutturato, <strong>il</strong> tutto senza problemidi rapporti di catalisi semplifi-che <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascoplast da 52 passa a41 e <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascolin da 69 passa a 46; cando l’esecuzione. La macchina èvisib<strong>il</strong>ità notturna (mcd/m2lx) asciutto completa di <strong>per</strong>linatore <strong>per</strong> postda 346 passa a 437 e bagnato 2% da spruzzatura. Con speciali miscele di248 a 269 <strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascoplast mentre <strong>per</strong>line si è in grado di ottenere<strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascolin asciutto da 229 a 262 e eccellenti risultati di rifrangenza ebagnato 2% da 119 a 174; <strong>il</strong> fattore di antiskid. La macchina è specifica <strong>per</strong>br<strong>il</strong>lantezza (mcd/m2lx) da 253 a 246 la realizzazione di segnaletica orizzontaledi ottima qualità, frecce dire-<strong>per</strong> <strong>il</strong> Bascoplast e da 266 a 257 <strong>per</strong> <strong>il</strong>Bascolin.zionali, barre d’arresto, linee diTra le ultime applicazioni di questi demarcazione...materiali spiccano <strong>il</strong> Comune di La macchina <strong>per</strong> la posa diGrado che ha scelto <strong>il</strong> Bascolin 1/1 Bascoplast Grip è specifica <strong>per</strong> laSpray <strong>per</strong> la segnaletica della rotatoriadel ponte girevole, punto di tale longitudinale con sistemarealizzazione di segnaletica orizzon-strutturato.Al Comune di San Fermo dellaBattaglia è stata ut<strong>il</strong>izzata una CMC60 C-ST specifica <strong>per</strong> colato plasticoa freddo a 2 componenti.La macchina è prodotta in due versioni:60 C-ST S, <strong>per</strong> la sola applicazionein modalità gocciolato (notaanche come "struttura"); 60 C-ST SB,sia <strong>per</strong> gocciolato che <strong>per</strong> bandesonore (dette anche "barrette").È dotata di tre serbatoi a caduta: <strong>per</strong><strong>il</strong> prodotto plastico (70 l), le <strong>per</strong>line(26 l) ed <strong>il</strong> catalizzatore (10 l).L’assenza di serbatoi sotto pressione<strong>per</strong>mette <strong>il</strong> rifornimento in movimentoed evita l’arresto della macchina conla conseguente catalisi del prodotto.Il catalizzatore, la cui quantità è regolatada un dosatore, viene mescolatocon <strong>il</strong> prodotto plastico in un contenitore("scarpa").Aprendo la lama orizzontale dellascarpa <strong>il</strong> prodotto cola su un rullo inrotazione a velocità costante, creandol’effetto gocciolato.Nella versione SB è possib<strong>il</strong>e montareuna scarpa predisposta <strong>per</strong> l’a<strong>per</strong>turadella lama verticale, che lavora acontatto con <strong>il</strong> terreno e consente l’esecuzionedi: striscia con barrette,solo striscia, solo barrette.1. Posa del Bascoplast con CMC60 C-ST2. Particolare del Bascoplast Grip<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 37


VERDEAll’Eima tante novitàpresentate in anteprimada Orsi GroupGHERARDO MARCHELLIOrsi Group è da 23 anni fra i leader deiproduttori di attrezzature <strong>per</strong> la manutenzionedel verde, grazie ai contenutiinnovativi delle sue macchine.Anche all’Eima Orsi Group non si èsmentito, presentando in anteprima trenuove macchine caratterizzate dainteressanti peculiarità tecniche e prestazionali,più una rivisitazione delsistema di controllo A.S.C.Nel 1996 Orsi ha brevettato un sistemaautomatico sui bracci decespugliatoriche controlla automaticamente,tramite sensori su slitte e rullod'appoggio, la posizione della testatatrinciante al lavoro. Il sistema è statoprodottofino al 2001, poi, sulle nuovetestate trincianti entrate in produzione,<strong>per</strong> la necessità di trovare unasoluzione radicale alla sensib<strong>il</strong>ità deicomponenti all'umidità, ne è statasospesa la produzione. All'Eima 2005è stata presentata la versione rivistaed aggiornata del sistema A.S.C. chenon ut<strong>il</strong>izza più sensori sull'apparatotrinciante ma controlla tutte le funzionidi a<strong>per</strong>tura, posizione, inclinazionee pressione a terra, tramite un nuovosistema elettronico di controllo sull'impiantoidraulico del decespugliatore.L’unica controindicazione oradell’A.S.C. è la ovvia impossib<strong>il</strong>ità diapplicazione su comandi a cavi teleflessib<strong>il</strong>i.Con l’A.S.C. la macchina ha un controllocompletamente autonomo dellatestata e dei bracci, <strong>per</strong> cui si autoregola<strong>per</strong> quanto riguarda l’inclinazione,la pressione e la profondità, <strong>per</strong>mettendoledi seguire automaticamente<strong>il</strong> terreno.La macchina sicuramente più innovativapresentata da Orsi è la Zig Zag,una falciatrice a dischi equipaggiatacon una speciale articolazione deibracci portanti che le consente di arrivarea falciare l'erba anche nei puntiin cui finora la rifinitura andava eseguitaa mano, come, <strong>per</strong> esempio, aridosso degli alberi o sotto i cespugli,finalmente automatizzando questotipo di lavori.Zig Zag può essere montata sia frontalmentesia posteriormente.Uno sf<strong>il</strong>o guida i dischi a ridosso deidiversi ostacoli e Zig Zag ne esegueautomaticamente lo sfalcio.Zig Zag si inserisce nella gamma dellepiù tradizionali falciatrici a disco denominateClub. Possono essere portatesia anteriormente sia posteriormenteOrsi Zig Zag38 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1da trattori con potenze comprese tra i15 e i 40 cavalli, e si propongono conlarghezze o<strong>per</strong>ative comprese tra 120e 180 centimetri. Zig Zag ha un'altezzadi lavoro regolab<strong>il</strong>e tra 20 e 100centimetri, grazie ai rotori ad asse verticaleadottati <strong>per</strong> queste falciatrici.Un’altra macchina presentata in anteprimaall’Eima è la trinciatrice W Max,che Orsi ha messo a punto <strong>per</strong> la trinciaturadelle potature di ulivi, agrumi,viti e frutteti in genere. Quest'attrezzatura,predisposta <strong>per</strong> attacco sia21. Schema di lavoro della OrsiZig Zag2. Orsi Green in fase di scarico3. Comando con A.S.C.4. Orsi Green al lavoro5. Orsi W Max3anteriore che posteriore, è stata realizzataappositamente <strong>per</strong> resistere alavori gravosi, quindi presenta unastruttura portante robusta sulla qualeo<strong>per</strong>ano due pick up, azionati idraulicamente,che provvedono all'introduzionedel materiale da trinciare verso<strong>il</strong> rotore a mazze, azionato invece tramitela presa di forza del trattore. Unavolta trinciato <strong>il</strong> materiale, questoviene convogliato al vaglio di scaricoche provvede a liberare solo <strong>il</strong> materialefinemente trinciato, rimandandoquello ancora grossolano al rotore<strong>per</strong> un'ulteriore lavorazione.Nel campo della gestione del verdecon piccole trattrici (fino a 30 CV),Orsi ha presentato la nuova Green,una trinciaerba leggera <strong>per</strong> prati, giardini,parchi e campi sportivi. Questava ad affiancare le già apprezzateGolf, presentando l’importante edut<strong>il</strong>e novità dello scarico alto. Green èstata progettata unitamente al posizionamentodel cestello di raccoltache, essendo posto al di sopra dell'attaccoa tre punti del trattore, mantieneestremamente contenuti glisbalzi, ottimizzando notevolmente lastab<strong>il</strong>ità dei piccoli trattori che va adequipaggiare.I coltelli a spatola consentono untaglio estremamente regolare senzarighe o striature.Lo scarico alto naturalmente consentea Green di rovesciare <strong>il</strong> materialedi risulta della lavorazione direttamentesul cassone di un autocarro,fac<strong>il</strong>itando <strong>il</strong> lavoro agli o<strong>per</strong>atori inquantro elimina i tempi morti di lavoroconnessi alla necessità di raccogliere<strong>il</strong> prodotto rimasto a terra dopo <strong>il</strong> passaggiodella macchina.45<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 39


PORTATTREZZI2 nuovi Energreenall'EimaLa manutenzione del verde pubblico èdiventata negli ultimi anni un'attività edun'esigenza sempre più professionalee come tale va avvicinata con mezzied attrezzature idonee ad o<strong>per</strong>areanche in ambienti diffic<strong>il</strong>i, quali ciglistradali, rive di fossi, svincoli stradali,argini di canali... Situazioni spessolimitate da spazi o da terreni diffic<strong>il</strong>i.Per questo l’azienda dell’elefantinoverde ha investito in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo,proponendo sempre prodotti tecnologicamenteall’avanguardia, un’esigenzaben nota a Energreen che, nona caso, ha recentemente allargato lasua gamma di prodotti presentando inoccasione dell’Eima 2005 le sue ultimenovità chiamate rispettivamenteILF S 1000 e ILF C 1200.ILF S 1000 è <strong>il</strong> modello più piccolodella gamma, infatti le misure sonomolto contenute, con soli 1.980 mmdi larghezza <strong>per</strong> 4.000 mm di lunghezzaed un'altezza di 2.850.A differenza della ILF S 1500 questanon ha la cabina girevole <strong>per</strong>ché <strong>il</strong>braccio è posizionato anteriormentecon una lunghezza di 6 metri, simuove su una ralla che ne consente<strong>il</strong> lavoro sia a destra che a sinistra esi sposta sul mascherone da destraa sinistra e viceversa tramite catenee martinetti. Tale movimento consenteun rientro veloce dell’utens<strong>il</strong>e difronte ad ostacoli quali alberi, cartellistradali... La rotazione della trincia a180° <strong>per</strong>mette di lavorare anche sullato sinistro. Il braccio può esserestaccato dalla macchina consentendol’uso di altri accessori quali unsollevatore con presa di forza <strong>per</strong> unraiber, mascherone DIN <strong>per</strong> attaccolama da neve, gancio di traino omologato<strong>per</strong> posizionare posteriormenteuno spargisale, attacco <strong>per</strong> palafrontale e quant’altro. ILF S 1000 è<strong>per</strong>tanto una multiuso, nata <strong>per</strong> lemolte esigenze dei comuni, dellecomunità montane e <strong>per</strong> muoversi incittà in presenza di spazi limitati.Come la sorella maggiore, monta unpropulsore John Deere turbo commonra<strong>il</strong> da 115 CV, macchina completamenteidrostatica con pompeindipendenti a circuito chiuso e quattroruote sterzanti; macchina o<strong>per</strong>atriceche in fase di trasferimento raggiungei 40 km/h.ILF C 1200 è la versione cingolatadella ILF S 1500 e, meglio dellasorella gommata, riesce a lavorare suterreni collinari, laddove sono unacostante i saliscendi e i fondi viscidi ecedevoli. Rispetto alla gommata, ILFC 1200 non vanta solo una migliorepresa sul terreno, indotta dalle lamedei cingoli che mordono letteralmente<strong>il</strong> fondo, ma garantiscono anche unelevato galleggiamento (600 x3.800), basti pensare a tale propositoche le pressioni specifiche possonoessere inferiori a quelle normalmenteesercitate da una scarpa, e una maggiorstab<strong>il</strong>ità, quest’ultima indotta dalposizionamento ribassato del baricentro.Anch’essa monta un propulsoreturbo common ra<strong>il</strong> John Deereda 115 CV ed un braccio di 9 metri.Raggiunge un peso di soli 9.000 kg ela particolarità che lo contraddistinguedai soliti escavatori è che haimpianti con pompe indipendenti acircuito chiuso che ne consentonooltre all’uso di scavo e taglio conbenna falciante, un taglio con trinciain movimento senza <strong>per</strong>dita di potenzain fase di avanzamento, con velocitàpari a 7 km/h.11. 2. Energreen ILF S 10003. 4. Energreen ILF C 1200 32440 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


PORTATTREZZI14 Scamdrake 1700<strong>per</strong> la Protezione Civ<strong>il</strong>edella Sardegna1Il giorno 5 dicembre 2005 la ScamS.r.l. di Gavirate (VA) ha consegnatoalla Regione Autonoma dellaSardegna - Servizio di ProtezioneCiv<strong>il</strong>e 14 autobotti fuoristrada ScamSMT 55 4x4 attrezzate con allestimentoantincendio Drake 1700 ABCdella ditta Amatori S.r.l. di Nuoro,rinominati Scamdrake 1700, <strong>per</strong> interventiboschivi e di Protezione Civ<strong>il</strong>e,ed 1 furgonato Scam SMT 35 4x4attrezzato <strong>per</strong> comunicazioni radio.La consegna si è svolta a Cagliarialla presenza dei funzionari regionalidel Servizio di Protezione Civ<strong>il</strong>e, Dott.Antonino Liori, e dei suoi collaboratori.I veicoli sono destinati alle varieassociazioni di volontariato dislocatesull’intero territorio dell’isola.I nuovi Scam, allestiti dalla societàsarda Amatori, da anni altamentespecializzata in questo settore, sonocertamente tra i migliori prodottiimpiegati nella lotta agli incendiboschivi. Veloci, potenti e maneggevoliallo stesso tempo, risultano particolarmenteadatti in tutte le situazionidove si richieda l’impiego di veicoliantincendio di dimensioni contenute.Questi mezzi sono quanto di piùavanzato offra <strong>il</strong> nostro mercato, conautocarri di nuova generazione dotatidi standard elevati di qualità, prestazionie sicurezza, ed allestimenti chesoddisfano tutte le esigenze in fattodi antincendio boschivo e diProtezione Civ<strong>il</strong>e.Progettati <strong>per</strong> <strong>il</strong> fuoristrada più impegnativo,sono dotati di trazione integrale<strong>per</strong>manente <strong>per</strong> garantire prestazionie qualità di lavoro su<strong>per</strong>iori aqualsiasi altra soluzione. Le caratteristichepeculiari di questi prodotti possonoessere così riep<strong>il</strong>ogate:· prestazioni meccaniche del veicoloeccezionali;· velocità del veicolo su<strong>per</strong>iore a 100km/h;· capacità del serbatoio dell’acquapari a 1.700 l;· baricentri particolarmente bassi,solo 1.100 mm;· pompa A.P. con portata di 180 l/mina 60 bar;· gittata manichette su<strong>per</strong>iore ai 30 m;· rifornimento serbatoio d’acqua inmeno di 2 minuti;· profondità di pescaggio <strong>per</strong> rifornimentofino a 35 m;· ampio raggio d’azione delle tubazionida 120 m;· o<strong>per</strong>atività sia da fermo che in movimento;· qualità ed ergonomia dei componentiimpiegati.Gli Scam SMT 55 <strong>per</strong>mettono diaccomodarsi in una cabina spaziosae luminosa dove sono applicati i piùevoluti concetti di ergonomia automob<strong>il</strong>istica.La cabina, di tipo arretrato,ha 3 comodi posti a sedere, e lagrande vetratura consente all’o<strong>per</strong>atoreun’ottima visib<strong>il</strong>ità. La plancia adesempio è tutta improntata all’ergonomiae alla funzionalità.I mezzi sono dotati di trazione integrale<strong>per</strong>manente con tre differenzialiautobloccanti. Le balestre ad altaflessib<strong>il</strong>ità assicurano un’elevata torsionetra l’assale anteriore e quello1. 2. Scamdrake 17003. Consolle Scamdrake 17004. Lampeggiatori strobo su basiribaltab<strong>il</strong>i2 3 4<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 41


Dati tecnici principaliAltezza minima da terra300 mmDiametro di volta11 mAngolo di rampa anteriore (attacco) 42°Angolo di rampa posteriore (uscita) 38°Angolo di scarpata 144°Angolo di ribaltamento laterale > 30°Velocità massima a pieno carico 100 km/hVelocità minima a pieno carico 2,3 km/hPendenza su<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>e (a pieno carico) 100 % = 45°posteriore con grande aderenza alterreno, stab<strong>il</strong>ità e sicurezza.I vantaggi derivanti dalla meccanicadi trazione Scam si traducono quindiin una maggior velocità di trasferimentoa pieno carico su <strong>per</strong>corsi diffic<strong>il</strong>igrazie alla trazione integrale <strong>per</strong>manentesulle quattro ruote motrici,alla mezza marcia ed ai 24 + 4 rapportia disposizione.· Motore Turbo diesel intercoolerIveco, Euro 3, 2.800 cc, 125 cavalli· Cambio 6 rapporti + retromarcia· Pneumatici 255/100 R 16 <strong>per</strong> <strong>per</strong>corsifuoristrada· Lampeggiatori strobo e sirena bitonaleomologati, montati su basiribaltanti in caso d’urto· Dispositivo amplivoce <strong>per</strong> darecomunicazioni di emergenza· Faro di lavoro dotato di radiocomando· Scarico dei gas al di sopra dellacabina· Adeguata <strong>il</strong>luminazione notturnadell’allestimento antincendio.Gli allestimenti Drake 1700 ABC sonofrutto di una ricerca progettuale <strong>per</strong>offrire, uniti agli Scam, da cui <strong>il</strong> nomedi Scamdrake 1700, prestazioni esaltantinel comportamento dei veicolisia su strada che in fuoristrada. Il baricentrodei mezzi allestiti è un altro deipunti forti di queste attrezzature: <strong>per</strong>mettedi su<strong>per</strong>are pendenze incredib<strong>il</strong>i,oltre 30° lateralmente, e di avere uncomportamento in movimento anchea velocità sostenute assolutamentesicuro in ogni situazione.I veicoli dispongono di una presa di675forza che fornisce oltre 40 HP dipotenza, ed è o<strong>per</strong>ativa sia con veicolofermo che in movimento. Grazieal particolare impianto oleodinamicodi cui dispone, si possono azionarepiù ut<strong>il</strong>izzi simultaneamente.I serbatoi dell’acqua, con capacità di1.700 litri, sono realizzati in acciaioinox e fissati al telaio del veicoloattraverso adeguate sospensioni elastiche.Sono stati studiati con unageometria che a pieno carico <strong>per</strong>metteun baricentro molto basso <strong>per</strong>migliorare ulteriormente la stab<strong>il</strong>itàdei mezzi nel fuoristrada più esas<strong>per</strong>ato,la fotografia 6 mostra uno deitanti test effettuati <strong>per</strong> verificarne lecondizioni d’uso limite.La pompa A.P. è di tipo a pistoni inceramica, rinforzati, ad altissima resistenzaall’usura. Ha una portata d’acquadi circa 180 l/min a 60 bar dipressione. E’ o<strong>per</strong>ativa anche in condizionidi veicolo in movimento ed alimentadue naspi: <strong>il</strong> destro, dotato diuna tubazione sezione 3/4" e lunghezza75 m con relativa lancia A.P.,viene impiegato <strong>per</strong> sopprimere velocementele fiamme; <strong>il</strong> sinistro è invecedotato di una tubazione sezione1/2" e lunghezza 120 m con relativalancia A.P., e viene ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> leo<strong>per</strong>azioni di bonifica. I rulli avvolgitubo,realizzati in fusione di duralluminioad altissima resistenza, sonodotati di sistema di recu<strong>per</strong>o automaticoche consente di poter variare sia<strong>il</strong> numero di giri che la forza impiegata<strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o.Accade spesso che i naspi non sianosufficienti, sia <strong>per</strong> distanza o<strong>per</strong>ativache <strong>per</strong> quantità d’acqua erogata, adaffrontare con sicurezza l’incendio, <strong>per</strong>cui è necessario affrontare <strong>il</strong> fuoco con5. Scamdrake 17006. Test di verifica di uso limite <strong>per</strong>uno Scam SMT 55 4x47. Alta aspirazione e profondità dipescaggio8. Allestimento antincendio inazione842 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


l’impiego di manichette UNI 25. Questevengono impiegate <strong>per</strong> sopprimerevelocemente le fiamme, e con una gittatamassima di 25 m, hanno un’o<strong>per</strong>ativitàdi circa 10 minuti. L’elevatadistanza di sicurezza dal fronte delfuoco ottenuta con getti così potenti èa tutto vantaggio dell’o<strong>per</strong>atore cheinterviene con più sicurezza sia <strong>per</strong> lapropria incolumità che <strong>per</strong> la riuscitadell’o<strong>per</strong>azione di spegnimento.Il rifornimento è assicurato dallapompa di rifornimento rapido, che realizzal’o<strong>per</strong>azione in meno di dueminuti, potendo inoltre effettuare <strong>il</strong>carico da oltre 35 metri di profonditàcontro i 7 degli attuali sistemi tradizionali.La pompa di riempimento rapidooffre dei vantaggi sia in termini diprofondità di pescaggio raggiunta (42m), che di portata d’acqua erogata(1.600 l/min), risparmiando <strong>per</strong> ognio<strong>per</strong>azione di carico ben 7 minuti chepotrebbero essere determinanti <strong>per</strong>intervenire sul contenimento del fuoco.Gli allestimenti sono infine dotati divani porta attrezzature dotati di serrandinein alluminio anodizzato.Lo Scam SMT 35 4x4 furgonatoattrezzato come unità mob<strong>il</strong>e polivalente<strong>per</strong> radio-comunicazioni ha unallestimento costituito da una carrozzeriatotalmente autonoma. Essa ècostituita da una scocca realizzata inlega leggera di alluminio, isolata conpoliuretano. È completa di 3 serrandinein alluminio dotate di sistema diriavvolgimento automatico a molla e dimaniglia di chiusura con chiave,disposte una posteriormente, una nellato sinistro ed una nel lato destrodella struttura.Le dimensioni massime della strutturarientrano all’interno del f<strong>il</strong>o cabinasia in larghezza che in altezza. Sullaparte posteriore è presente una scalettadi tipo retratt<strong>il</strong>e che <strong>per</strong>mettel’accesso al tetto calpestab<strong>il</strong>e realizzatocon pannelli di alluminio mandorlatoantiscivolo.È dotata di gruppo elettrogeno 220volt 2.000 W alimentato a benzinaverde, s<strong>il</strong>enziato, <strong>per</strong> l’azionamentoed <strong>il</strong> controllo del quadro generaleposizionato all’interno della struttura.L’impianto elettrico è costituito da unquadro generale di comando nelquale sono ubicati gli interruttori, isalvavita ed i dispositivi di controllosia del circuito 12 volt relativo all’<strong>il</strong>luminazione,che del circuito 220 voltrelativo al gruppo elettrogeno completodi presa esterna stagna 2P + Ta norma, tipo CEE, <strong>per</strong> alimentazionedalla rete 220 volt. L’<strong>il</strong>luminazioneinterna primaria è realizzata conplafoniere fluorescenti ad alta resaalimentate a 220 volt, mentre sonopresenti le plafoniere alimentate a 12volt come <strong>il</strong>luminazione secondaria.L’impianto ponte radio mob<strong>il</strong>e nellesue componenti principali, è compostoda: 2 ricetrasmittenti, con 6 canaliprogrammab<strong>il</strong>i vhf 5/25 watt di potenza,frequenza di lavoro 150/174 mhz,passo di canalizzazione 12,5 - 25 khz9 10programmab<strong>il</strong>e, tipo Motorola serieGM 340 ed accessori a completamento;20 m di cavo coassiale a bassaattenuazione tipo RT5020 intestatocon 2 connettori coassiali UG21; palotelescopico in alluminio anodizzato adinnalzamento pneumatico posizionatonella parte posteriore sinistra delvano, estensib<strong>il</strong>e fino ad un’altezza di5 m da terra, completo di 1 antennavhf omnidirezionale in fibra di vetro 3dB frequenza o<strong>per</strong>ativa, 158/174mhz; compressore 12 volt <strong>per</strong> l’innalzamentocompleto di presso stato eregolatore di pressione, con quadrocomandi con leva a tre posizioni(innalzamento, arresto, chiusuracolonna) con molla di sicurezza.Il vano o<strong>per</strong>ativo è predisposto concassetti e pannelli divisori <strong>per</strong> la sistemazionedi materiali e attrezzatureo<strong>per</strong>ative e logistiche da campo.9. 10. Scam SMT 35 4x4 furgonatoattrezzato come unità mob<strong>il</strong>epolivalente <strong>per</strong> radio-comunicazioni<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 43


MOVIMENTO TERRAMecalac rafforza l’offertadi escavatori polivalenti1Nel 2003 Mecalac lancia, a complementodella sua gamma di escavatoriarticolati da 7, 9 e 13 tonnellate, laserie 700, un nuovo concept di escavatoripolivalenti con telaio rigido,gommati o cingolati. Le 714 MW eMC, 13 tonnellate, equipaggiate conla cinematica delle Mecalac articolate,doppi martinetti asimmetrici con osenza deporté, sono i primi modelli diquesta nuova gamma.Nel 2004 l’offerta delle gommate ecingolate si arricchisce di una versionecon equipaggiamento escavatorestandard senza deporté.Nel 2005 Mecalac presenta in anteprimaal Samoter di Verona due equipaggiamentiescavatore con bracciomonoblocco <strong>per</strong> la serie 700, escavatoripolivalenti gommati e cingolati,che, grazie ai suoi diversi equipaggiamenti,apporta agli ut<strong>il</strong>izzatorieuropei la soluzione più vicina alleloro abitudini di lavoro e di guida.Sempre ineguagliab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la suapolivalenza, la compattezza e la produttivitàche hanno fatto di Mecalaclo specialista dei cantieri urbani e de<strong>il</strong>avori di servizio, l’offerta 714 si iscrivenella strategia di anticipazione ed’innovazione dell’impresa decisamenteorientata verso i suoi clienti.L’azienda risponde così alla domandaampia e diversificata degli ut<strong>il</strong>izzatoridi escavatori, offrendo loro unprodotto standard gommato e cingolato,oltre alla possib<strong>il</strong>ità di accedereimmediatamente ad una maggiore2polivalenza optando <strong>per</strong> l’equipaggiamentoMecalac.La casa costruttrice di macchinegommate <strong>per</strong> lavori pubblici, ed allostesso tempo escavatrici, caricatrici,elevatori e portattrezzi a rotazionetotale, specializzate nel settore de<strong>il</strong>avori urbani, sv<strong>il</strong>uppa un nuovo concettodi escavatori polivalenti nellecategorie 7, 9 e 13 tonnellate. Sullabase di un escavatore idraulico standard,con telaio rigido e cabina a sinistra,le nuove macchine Mecalacbeneficiano della polivalenza e dellacompattezza proprie della gammatradizionale, a cui si aggiunge l’alleanzadel confort di guida e dellaproduttività.La nuova gamma è oggetto di tecnologieinnovative brevettate come, <strong>per</strong>esempio, <strong>il</strong> richiamo e l’accoppiamentodei martinetti, una cinematicaunica della portiera ed una scalettaretratt<strong>il</strong>e. L’o<strong>per</strong>atore ha inoltre lapossib<strong>il</strong>ità di adattare la guida dellamacchina alla propria es<strong>per</strong>ienza.I nuovi escavatori polivalenti Mecalac,gommati e cingolati, apportanoagli ut<strong>il</strong>izzatori europei una soluzionesempre più vicina alle loro abitudini d<strong>il</strong>avoro e di guida, ineguagliab<strong>il</strong>e <strong>per</strong>versat<strong>il</strong>ità, compattezza e produttività,che hanno fatto del marchiofrancese lo specialista dei cantieriurbani e dei lavori di servizio.A vocazione urbana, le 714 sonosegnatamente destinate ai cantieri dicanalizzazione, bonifica e lavori stradali.L’alleanza della compattezza,della polivalenza, del confort, dellafac<strong>il</strong>ità di guida e delle prestazioni, siacome escavatore sia come caricatrice,risponde efficacemente alle attese dell’imprenditoree del suo <strong>per</strong>sonale.Frutto di una riflessione effettuatacon gli ut<strong>il</strong>izzatori, gli escavatori polivalentiMecalac 714 gommati o cingolatiassociano un telaio rigido, 4ruote direttrici <strong>per</strong> la 714 MW (optional),cingoli in acciaio (larghezza deipattini 500, 600 e 750 mm) o ingomma (optional, larghezza 500mm) <strong>per</strong> la 714 MC, cabina a sinistra,stab<strong>il</strong>izzatori e lama di livellamentosecondo le versioni, al concettooriginale e unico di Mecalac:equipaggiamento in 3 parti condeporté e attacco rapido (integrantel’eliminazione del gioco di serie).Il 714 è l’escavatore più potente dellasua categoria: <strong>il</strong> motore Deutz, conpotenza di 87 kW a 2.100 giri/min, èmontato sulla torretta che effettua lasua rotazione totale con un ingombrodi rotazione di 3,62 m.Equipaggiamento, cabina e logica diguida costituiscono oggetto di innovazionie di nuovi brevetti Mecalac.Per l’equipaggiamento di questanuova gamma, Mecalac con la propriaforza d’innovazione ha brevettatoun nuovo sistema di richiamo delbraccio composto da due martinetti1. Mecalac 714 MC2. Mecalac 714 MW44 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


asimmetrici che <strong>per</strong>mettono di ottenereun angolo di inclinazione del bracciodi 140° contro i 110° - 115° di unescavatore tradizionale. Oltre adessere garantita una visib<strong>il</strong>ità lateralesu<strong>per</strong>iore allo standard, i martinettinon sono esposti, contrariamente adun sistema classico di doppi martinettiposti davanti al braccio. In questomodo anche i flessib<strong>il</strong>i sono preservati.In termini di prestazioni, tale tecnologiainnovativa sv<strong>il</strong>uppa delle capacitàdi sollevamento su<strong>per</strong>iori allanorma anche quando l’equipaggiamentoè totalmente chiuso o disteso.Essa garantisce inoltre una su<strong>per</strong>ioreprofondità di scavo ed una maggiorealtezza di scarico.Nel 2005, in occasione del Samoter,Mecalac ha rafforzato la propria offertadi escavatori polivalenti, 714 gommatoe cingolato, con una versioneequipaggiamento Mecalac senzadeporté, una versione equipaggiamentoescavatore classico con pistoneposizionatore ed una versionebraccio monoblocco.Longevità e fac<strong>il</strong>ità di manutenzionesono ampiamente tenute in considerazione.Per esempio: i martinetti delbraccio sono interamente protetti <strong>per</strong>una totale sicurezza; la protezionedei flessib<strong>il</strong>i costituisce oggetto di unbrevetto Mecalac, e <strong>il</strong> numero dipunti di ingrassaggio è stato ulteriormenteridotto.Munite dell’attacco rapido Mecalac, le714 consentono <strong>il</strong> cambio d’attrezzoin qualche secondo senza lasciare lacabina, la quale è la più spaziosa delmercato, da 2 metri di lunghezza, chela casa costruttrice si è presa cura diequipaggiare con un confort di altolivello. Per prima cosa l’accesso della714 MW: la scaletta, ampiamentevisib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la salita o la discesa intutta sicurezza, rientra in funzionelavoro in modo da conservare l’ingombrominimo della macchina;quando <strong>il</strong> bracciolo è sollevato, lascaletta ritrova la sua posizione iniziale,al fine di fac<strong>il</strong>itare e di renderepiù sicuro l’accesso ripetuto nel lavorourbano.La portiera ha costituito oggetto di unnuovo brevetto Mecalac. La sua cinematicainnovativa <strong>per</strong>mette un’a<strong>per</strong>turasenza sforzo, evita di doversisporgere fuori dalla cabina grazie aduna chiusura automatica e consentel’a<strong>per</strong>tura anche in prossimità di unmuro. E' l’alleanza della fac<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzocon la compattezza di una portierascorrevole e l’affidab<strong>il</strong>ità e larobustezza di una portiera a battente.Il parabrezza scompare completamente,la parte bassa si ritrae nellaparte alta che sparisce a sua volta.L’o<strong>per</strong>atore accede a tutti i comandispostando soltanto l’avambraccio, edha tutti i vani portaoggetti a portata dimano: vano <strong>per</strong> <strong>il</strong> telefono portat<strong>il</strong>e,pinza portadocumenti, vano refrigerato<strong>per</strong> bottiglie, bocchette d’aerazione,vuota tasche, vano <strong>per</strong> frigo portat<strong>il</strong>eo effetti <strong>per</strong>sonali...Per la logica di guida, la macchina siadatta all’uomo: l’abitacolo beneficiadi un design volto a consentire unapproccio semplificato alla tecnologiada parte dell’o<strong>per</strong>atore. Così leinterfacce sono trattate con <strong>il</strong> fine difavorire la manipolazione intuitivadei comandi.L’o<strong>per</strong>atore adatta la macchina alleproprie es<strong>per</strong>ienza, abitudini ed esigenzeconservando, qualunque sia lasua scelta di guida, le massime prestazionidella 714: l’accoppiamentodei martinetti, brevetto Mecalac, <strong>per</strong>mettedi maneggiare l’equipaggiamentosenza l’uso dei pedali; icomandi possono essere quelli di unescavatore classicoo o anche esserequelli del concetto Mecalac con p<strong>il</strong>otaggioindipendente dei martinetti.Per quanto riguarda <strong>il</strong> nuovissimoequipaggiamento monoblocco, inquesto caso della 714 MC versionecingolata, Mecalac apre una nuovaporta in direzione di ut<strong>il</strong>izzatori abituatiad un equipaggiamento piùsemplice, <strong>per</strong>mettendo loro di usufruiredella fac<strong>il</strong>ità d’uso di un bracciomonoblocco coniugata ai fondamentalipunti forti, che sono la compattezzae la mob<strong>il</strong>ità.Questi vantaggi concorrenziali, uniti aun’offerta di cingoli in acciaio o ingomma, particolarmente apprezzatain città, alla luce libera da terra piùconsiderevole sul mercato con i suoi527 mm (477 mm con lama), che <strong>per</strong>mettedi spostarsi o di ripassaresopra la trincea senza urtare le casseforme,allo sforzo di trazione checonsente di affrontare una pendenzadel 23% ad alta velocità ed una pendenzadel 115% a bassa velocità, allaconcezione del telaio ad X chegarantisce rigidità e stab<strong>il</strong>ità, pensato<strong>per</strong> eliminare al meglio gli eventualiresidui di materiali, semplificandocosì l’ingrato compito della pulizia,sono la risposta ideale ai vincoli edalle particolarità di numerose applicazioni,segnatamente nel settore degliscavi e delle canalizzazioni. Esistonod’altronde peculiari abitudini di lavoroin Paesi come l’Italia e la GranBretagna e, a tale proposito, Mecalacambisce ad uno sv<strong>il</strong>uppo su questimercati particolarmente importanti.Così come le macchine di tonnellaggisu<strong>per</strong>iori, le 714 integrano <strong>il</strong> BUS CAN,interfaccia elettronica di p<strong>il</strong>otaggio.Per la loro semplicità d’ut<strong>il</strong>izzo, le 714con l’equipaggiamento con bracciomonoblocco sono destinate ad occupareun posto significativo anche nelparco macchine dei noleggiatorisenza o<strong>per</strong>atore.Mecalac 714 MCCaratteristiche tecniche delle 714 con equipaggiamento polivalente714 MW 714 MCMotore DEUTZ BF 4M 2012C DEUTZ BF 4M 2012CPotenza 87 kW a 2.100 giri/min 87 kW a 2.100 giri/minTelaio Rigido, 2 o 4 ruote direttrici*, Cingoli con lama anteriorecon stab<strong>il</strong>izzatori e lama(varie combinazioni possib<strong>il</strong>i)Velocità su strada 35 km/h 5,5 km/hSforzo di trazione 8,3 t / br. monobl. 9,5 t / br. monobl.Profondità max di lavoro 4.560 mm / br. monobl. 4.780 mm / br. monobl.Portata max al suolo 8.120 mm / br. monobl. 8.160 mm / br. monobl.Forza di penetrazione 5.500 daN / br. monobl. 5.500 daN / br. monobl.Forza di strappo 8.400 daN / br. monobl. 8.400 daN / br. monobl.Raggio di rotazionedella torretta 1.600 mm 1.600 mmRaggio di rotazionedell’equipaggiamento 1.750 mm 1.750 mm* Optional<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 45


IGIENE URBANADulevo 5000 CompattoDulevo 5000 Compatto, una macchinasu telaio dedicato di produzioneDulevo, è progettata e costruita <strong>per</strong>offrire un'elevata capacità di carico.Un'attrezzatura specifica <strong>per</strong> la raccolta,la compattazione ed <strong>il</strong> trasportodei rifiuti solidi urbani, guidab<strong>il</strong>e conpatente B.Dulevo 5000 Compatto in particolareconsente:- <strong>il</strong> carico e la compressione dei rifiuti;- <strong>il</strong> ribaltamento e lo svuotamento deicassonetti e/o bidoni;- lo svuotamento rapido del cassonecon possib<strong>il</strong>ità di travaso in grandiautocompattatori.Gli ingombri limitati del mezzo ed <strong>il</strong>sistema a quattro ruote sterzanti, condiametro di sterzatura di soli 4,4 metrirendono questa macchina unica nellasua categoria <strong>per</strong> la grande manovrab<strong>il</strong>ità,che le consente di essere ut<strong>il</strong>izzataanche nei centri storici.Il sistema di compattazione è conmonopala articolata, mentre <strong>il</strong> cassoneha una capacità di 10 m 3 cui corrispondonocirca 4.100 kg di portata ut<strong>il</strong>e.La forma particolare del cassone, concoda rialzata, <strong>per</strong>mette di <strong>scarica</strong>reanche in altri compattatori di maggiorecapacità con bocca di carico larganon meno di 2.000 mm e soglia diimmissione non più alta di 1.500 mmed è in grado di ricevere da mezziche <strong>scarica</strong>no ad un'altezza minimadi 1.300 mm e aventi larghezza massima1.650 mm, senza ricorrere adulteriori meccanismi di sollevamentomeccanici o oleodinamici. La variazionein altezza è realizzata tramitel’aus<strong>il</strong>io di sospensioni idraulicheregolab<strong>il</strong>i.Le sospensioni anteriori sono a balestreparaboliche mentre quelle posteriorisono idrauliche ad assetto variab<strong>il</strong>e.Gli assi sono 2 con quello motoreanteriore.Lo sterzo è del tipo servoassistito. Unparticolare sistema di sterzata sincronizzatasulle quattro ruote <strong>per</strong>metteal compattatore una maggiore manovrab<strong>il</strong>ità.Il sistema consiste in duec<strong>il</strong>indri passanti di sterzatura uno sull'asseanteriore e uno sull’asse posteriorecollegati in parallelo.L'alimentazione avviene tramite idroguidacon valvola di regolazioneincorporata.Gli pneumatici anteriori e posteriorisono 285/70 R19.5.La macchina è dotata di un impiantodi trasmissione idrostatica sul differenzialeanteriore a circuito chiusocon pompa e motore a regolazioneautomatica e velocità variab<strong>il</strong>e da 0 a40 km/h. L'inserimento della marciaavanti e della retromarcia avvieneattraverso apposito selettore dicomando posto sulla colonna dellosterzo in cabina. Entrambe le direzionidi selettore inserito vengonosegnalate da spie sul quadro comandi.Inserendo la retromarcia, contemporaneamentealla luce di retromarciaviene attivato un avvisatore acusticoatto a garantire la massima46 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


sicurezza alle <strong>per</strong>sone circostanti.L'impianto elettrico si basa su duebatterie in serie da 12V ed un alternatore24V.I ponti differenziali sono dotati di frenidi servizio a disco in bagno d’olio,calettati sui semiassi delle ruote; <strong>il</strong>comando a pedale ècon trasmissioneidraulica a due circuiti indipendenti. Ilfreno soccorso e di stazionamento è ditipo a tamburo agente sulla trasmissionein entrata al ponte anteriore.I dispositivi di <strong>il</strong>luminazione e segnalazionevisiva sono come previsti dalcodice della strada.Il serbatoio di carburante ha unacapacità totale di 140 litri.La cabina, omologata <strong>per</strong> due o treposti, pressurizzata e dotata di chiusuraermetica, presenta ampie su<strong>per</strong>ficivetrate sia nella parte frontale chesulle portiere laterali, consentendoall’o<strong>per</strong>atore un’ampia visib<strong>il</strong>ità.Il quadro comandi è dotato di tutti idispositivi <strong>per</strong> la marcia, indicatori d<strong>il</strong>ivello dei liquidi e di tutte le spie diindicazione.L’impianto di climatizzazione è a duevelocità, con f<strong>il</strong>tro ad alta capacitàche consente l’immissione di ariapulita nella cabina stressa. L’impiantodi riscaldamento prevede la vent<strong>il</strong>azioneforzata a due velocità.La cabina è insonorizzata con materialifonoassorbenti e i livelli di rumorositàinterni sono fra i migliori dellasua categoria.La dotazione prevede due specch<strong>il</strong>aterali di ampie dimensioni.Il quadro comandi è posto sullacolonna di guida ed è dotato deiseguenti dispositivi: selettore comandomarcia avanti-indietro del veicolo,leva comando fari omologati, indicatoridi direzione e avvisatore acustico,indicatore livello carburante, indicatoretem<strong>per</strong>atura liquido raffreddamentomotore endotermico. In più è dotatodelle seguenti spie di indicazione:livello olio idraulico al minimo; frenodi stazionamento; su<strong>per</strong>ata massimaCaratteristiche generaliCapacità netta del cassone (m 3 ) 10Portata ut<strong>il</strong>e (kg) 4.100Lunghezza del veicolo (mm) 7.250Larghezza del veicolo (mm) 2.200Altezza del veicolo (mm) 3.250Passo (mm) 3.230Peso a vuoto (kg) 7.950Peso totale a terra (kg) 12.300Velocità massima (km/h) 40Sterzatura ø (m)


esternamente da montanti orizzontali everticali (Fe42), uniti con saldaturecontinue, e sagomato inferiormente inmodo da ancorarsi robustamente altelaio del veicolo con staffe e bulloni,secondo le norme prescritte dalle casecostruttrici dei veicoli.All’interno del cassone è sistemata laparatia di espulsione azionata dac<strong>il</strong>indro idraulico pluristadio <strong>per</strong> loscarico dei rifiuti.Il cassone <strong>per</strong>mette lo scarico deigas di fermentazione, attraverso <strong>il</strong>gioco esistente tra <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o dellaparatia di espulsione e la sagoma delcassone stesso.Nella parte posteriore è alloggiato <strong>il</strong>gruppo di compattazione, confinantecon <strong>il</strong> vano di carico di tipo "universale",con altezza tale da consentire l’agevolecarico di rifiuti ingombranti evoluminosi, nonché <strong>per</strong> la raccolta asacchi; completato da dispositiviautomatici <strong>per</strong> <strong>il</strong> sollevamento e losvuotamento nella bocca di carico dibidoni e cassonetti di raccolta di tipostandardizzato.Il dispositivo di compattazione è realizzatocon due piastre di compattazione,incernierate fra loro, una di alimentazionee l'altra di compressione,costruite in acciaio speciale ad altissimaresistenza all’abrasione, sistematenella tramoggia e comandate dac<strong>il</strong>indri idraulici; <strong>il</strong> dispositivo dicomando è completamente automatico,con possib<strong>il</strong>ità di comandomanuale a volontà dell’o<strong>per</strong>atore, <strong>il</strong>tutto regolato da P.L.C. (ProgramLogic Control).Il dispositivo di compattazione produceun rapporto di compressione che,in relazione alla natura dei rifiuti, èpari a 1/5 o su<strong>per</strong>iore del volume inizialecon una capacità di smaltimentodi 4 m 3 /1'.Il ciclo di compattazione viene completatoin 22 secondi.L’ubicazione dei c<strong>il</strong>indri che comandanola pala è fuori dalla traiettoria deirifiuti, quelli che comandano <strong>il</strong> carrellosono ubicati nella parte esterna, protettiai fini della sicurezza da un pannello.Il sistema di compattazione consentedi o<strong>per</strong>are con le seguenti modalità:ciclo automatico continuo; ciclo automaticosingolo; ciclo sincronizzato alfunzionamento del voltacontenitori;ciclo manuale a fasi indipendenti.Le fasi sono: 1) a<strong>per</strong>tura della monopala;2) discesa del carrello; 3) chiusuradella monopala e carico dei rifiuti;4) risalita del carrello. I comandidelle varie o<strong>per</strong>azioni sono controllatielettronicamente e vanno comandatida apposita pulsantiera posta sul latodestro posteriore del compattatore.Dispositivo <strong>per</strong> lo svuotamento delcassone.I rifiuti contenuti e compressi nel cassonesono espulsi all’esterno, tramiteuna paratia di espulsione, azionatada un c<strong>il</strong>indro pluristadio idraulico,tale da consentire lo svuotamentorapido del cassone.La paratia di espulsione ècostituitada lamiere di acciaio resistente all’usurae alla corrosione opportunamentedimensionate e sagomate a scivolodall’alto verso <strong>il</strong> basso. E' rinforzataposteriormente e lateralmente conlamiere scatolate e puntoni prof<strong>il</strong>ati;inferiormente da una traversa su cuiviene fulcrato <strong>il</strong> c<strong>il</strong>indro di spinta.La paratia scorre su due binari a Csistemati internamente ai lati del pianale,tramite un numero idoneo dipattini fissati alla paratia stessa. I pattinisono del tipo autolubrificante.Dispositivi voltacassonetti - AVC.L’immissione dei rifiuti è possib<strong>il</strong>e siamanualmente che meccanicamente<strong>per</strong> mezzo di attrezzatura oleodinamicaalza-volta cassonetti e/o bidoni.Il dispositivo AVC è idoneo al sollevamentoe svuotamento di: bidoni da 120- 240 - 360 litri, con possib<strong>il</strong>ità di caricodoppio (attacco a pettine); cassonetti da660 - 1.100 litri con dispositivo di presaattacco a pettine; cassonetti da 660 -1.100 - 1.300 litri con dispositivo dipresa con <strong>per</strong>no maschio o femmina(con bracci richiudib<strong>il</strong>i e molla di ritegno).L’impianto oleodinamico e di comandoè composto da un serbatoio <strong>per</strong> l’olioidraulico con f<strong>il</strong>tri, da una presa diforza che aziona le pompe oleodinamiche,da tubazioni rigide e flessib<strong>il</strong>i,da deviatori e distributori, da valvole disicurezza e di controllo tali da garantireal sistema un <strong>per</strong>fetto funzionamentoed <strong>il</strong> rispetto dei limiti di carico. Ilquadro comandi è posto nella parteposteriore destra del veicolo. In essosono contenuti tutti i comandi necessarial funzionamento del compattatore.I comandi possono essere, in relazioneal tipo di veicolo, elettroidraulicio elettropneuidraulici. Sono previstiappositi comandi di allarme ed emergenzae le parti elettriche rispettano lenorme CEI classe IP 65.I dispositivi di manovra, attuati con ipiù moderni criteri ergonometrici, rendonole o<strong>per</strong>azioni semplici e sicure.La robustezza dei sistemi consenteinoltre di programmare la manutenzionedopo lunghi <strong>per</strong>iodi d’impiego.La grande velocità nelle o<strong>per</strong>azioni dicarico-compattazione-scarico ed <strong>il</strong>notevole volume di costipazione rifiutiottenuto <strong>per</strong> ciclo, contribuiscono inmaniera determinante all’abbattimentodei costi di esercizio.Nonostante la fonte principale delrumore sia costituita dal funzionamentodell’autocabinato, sono statiassunti degli accorgimenti specifici<strong>per</strong> contenere <strong>il</strong> livello di rumore infase di funzionamento: c<strong>il</strong>indri carrelloe c<strong>il</strong>indri pala (del gruppo di compattazione)muniti di freno internocosì da produrre rallentamenti nellefasi di fine corsa; funzionalità deldispositivo AVC con smorzamentodel moto nella fase di partenza edarrivo, sia nella condizione di elevazioneche di ritorno del cassonetto aterra; ottimizzazione del numero digiri motore solo durante la fase o<strong>per</strong>ativa;altrimenti viene posto <strong>il</strong> regimeminimo.Tutta l’attrezzatura è conforme allaDirettiva Macchine CE.48 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


IGIENE URBANALevogum, sistema Dekos <strong>per</strong>la pulizia delle pavimentazioni1FRANCESCO VANDONILa società Dekos di M<strong>il</strong>ano nel corsodegli anni '90 ha sv<strong>il</strong>uppato e brevettatoun sistema <strong>per</strong> la rimozione dei graffitie <strong>per</strong> la pulizia delle su<strong>per</strong>fici cheevita l'abrasione delle parti trattate.Il sistema Dekos è basato sull'ut<strong>il</strong>izzodi aria, acqua e sali minerali di opportunagranulometria e composizionechimica (bicarbonato di sodio e/o carbonatidi calcio e magnesio).Dopo numerose applicazioni del sistemadi rimozione dei graffiti, in collaborazionecon l'Amsa di M<strong>il</strong>ano, maanche in altre città di tutta Italia, Dekosha sv<strong>il</strong>uppato un sistema specifico <strong>per</strong>la rimozione delle gomme da masticaree la pulizia delle su<strong>per</strong>fici orizzontali:<strong>il</strong> sistema Levogum (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n.14 maggio - giugno 2005). La continuaricerca di nuove soluzioni e di miglioramentoha portato Dekos a presentarel'ultimo prototipo di apparecchiaturaLevogum a M<strong>il</strong>ano, mercoledì 23novembre scorso, in Piazza Ducad'Aosta, dove si è svolta una dimostrazionepratica della nuova macchina.Al test erano presenti funzionaridell'Amsa e tecnici del settore dellaconservazione dei beni monumentali.Il sistema Levogum, proposto daDekos, è particolarmente indicato <strong>per</strong>interventi di limitata dimensione inquanto non richiede <strong>il</strong> supporto di grandiattrezzature e di cantieristica fissa.Questa tecnologia <strong>per</strong>mette una <strong>per</strong>fettapulizia senza produrre sensib<strong>il</strong>eabrasione delle matrici e senza lasciareantiestetiche alonature.Il sistema non ut<strong>il</strong>izza materiali <strong>per</strong>icolosie si basa sull'uso di acqua in tem<strong>per</strong>aturae bicarbonato o carbonati.Il sistema sv<strong>il</strong>uppa un'azione sinergicadi effetti fisici e chimici con unatecnica applicativa consentita dalmacchinario Dekos.La rimozione viene effettuata <strong>per</strong>mezzo dell'apparecchiatura Levogumche eietta a bassa pressione, congetto discontinuo cadenzato, unamiscela di acqua, inerti e detergentiad una tem<strong>per</strong>atura compresa tra i50 e i 90 gradi.Nel caso di rimozione di chewing gumla corretta tem<strong>per</strong>atura del fluido rammolliscela massa che, portata a giustaconsistenza, viene rimossa dall'azionemeccanica del getto a bassa pressione,<strong>il</strong> detergente infine consente la <strong>per</strong>fettapulizia delle macchie penetratenel supporto; inoltre <strong>il</strong> sistema aspirante,in opzione, <strong>per</strong>mette di recu<strong>per</strong>arela massa asportata.La pulizia di scritte vandaliche dasu<strong>per</strong>fici verticali in materiale litoideavviene secondo le medesime modalitàut<strong>il</strong>izzate con apparecchiatureSobijet 224 e 250 (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n.10 settembre - ottobre 2004), ma conproduttività molto più limitata.L'installazione del sistema consisteprima di tutto nel delimitare l'area diintervento in maniera che vi siano i servizinecessari (energia elettrica, acqua,materiali di consumo), la delimitazione1. Dimostrazione del 23 novembre2. Cantiere in Piazza del Duomo aM<strong>il</strong>anova fatta inoltre secondo le normevigenti <strong>per</strong> i cantieri, compreso <strong>il</strong> posizionamentodella cartellonistica richiesta(divieto di sosta, pavimento bagnato,<strong>per</strong>messi occupazione suolo, istruzioniai pedoni...) e predisponendo protezioni<strong>per</strong> evitare schizzi accidentali aldi fuori dell'area.Finita la fase di rimozione, sulla pavimentazionepulita ed asciutta vienesteso <strong>il</strong> prodotto protettivo. La protezionedella pavimentazione avvienemediante impregnazione della matricecon una nuova linea di derivatifunzionali fluorurati, Floor, specifici<strong>per</strong> <strong>il</strong> trattamento protettivo di su<strong>per</strong>fic<strong>il</strong>apidee calpestab<strong>il</strong>i, come marmo,granito, piastrelle, laterizio...Questa nuova generazione di prodottiè frutto di una ricerca mirata che haportato all'ottenimento di molecolefluorurate recanti "opportuni e specifici"gruppi funzionali in grado di legarsi,selettivamente, alle diverse su<strong>per</strong>fici,conferendo a loro, in modo duraturo,proprietà di idro - oleorepellenzae antimacchia.Diversamente dai prodotti protettivigià sul mercato, acr<strong>il</strong>ici e s<strong>il</strong>iconici,questi formulati non sono f<strong>il</strong>manti, e<strong>per</strong>ciò non alterano l'aspetto esteticodelle su<strong>per</strong>fici trattate, ma anzi evidenzianoi colori naturali delle matric<strong>il</strong>apidee, e non vengono intaccati dall'usuradel calpestio.I prodotti Floor penetrano nelle porositàdella su<strong>per</strong>ficie e si legano alsubstrato interagendo molecola <strong>per</strong>molecola: in tal modo vengono rivestitele porosità su<strong>per</strong>ficiali del materialelapideo senza modificarne l'aspetto,né alterarne la traspirab<strong>il</strong>ità.Il ciclo ottimale prevede una protezioneoriginale con trattamento impregnante"di fondo" con formulato concentrato,una rimozione degli eventuali residuinon assorbiti, un trattamento "leggero"di mantenimento-riattivazione <strong>per</strong>iodico,a date predeterminate, che puòessere fatto anche dai normali mezzi d<strong>il</strong>avaggio stradale, additivando l'acquadi alimentazione degli spruzzatori con <strong>il</strong>prodotto appositamente d<strong>il</strong>uito.2<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 49


VERDEOsma presenta all'Eima unatrinciatrice laterale innovativa<strong>per</strong> uso professionale1FRANCESCO VANDONIA Scannabue Palazzo Pignano, inprovincia di Cremona, hanno sedele Officine Meccaniche Osma, cheda oltre un quarto di secolo progettanoe producono attrezzature <strong>per</strong> lamanutenzione e la bonifica di areeverdi. L'assortimento dei prodottiOsma è molto vasto: bracci decespugliatorisia agricoli che professionaliretroportati e ventrali, motobarcheequipaggiate di apparecchiaturefalcianti o fresanti, trinciatriciidrauliche <strong>per</strong> escavatori, macchinemovimento terra o <strong>per</strong> trattori,passando dalle testate falciaerba<strong>per</strong> banchine stradali e i raiber <strong>per</strong>lo sfalcio in banchina sotto i guardra<strong>il</strong> e attorno agli ostacoli (<strong>Lavori</strong><strong>Pubblici</strong> n. 16 settembre - ottobre2005). Numerosi accessori ed utens<strong>il</strong>i,quali varie tipologie di coltelli emazze <strong>per</strong> le testate, barre falcianti<strong>per</strong> siepi, frese componib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> fondaliacquatici, completano ulteriormentela gamma Osma.Oltre ad ut<strong>il</strong>izzare moderne tecniche,sia di progettazione che di produzione,quali sistemi informatici dimodellazione tridimensionale emacchinari CNC, le Officine MeccanicheOsma sono alla continuaricerca di nuove soluzioni con unaparticolare attenzione all'evoluzionedel mercato ed alle esigenze dellaclientela.Questa politica aziendale ha portatoalla realizzazione di una nuova trinciatricelaterale che presenta l'importanteinnovazione di <strong>per</strong>metterelo sfalcio oltre <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o della sagomadel trattore. La testata infatti, inposizione di massima a<strong>per</strong>tura dell'attrezzo,arriva tra i 120 e i 130 cmoltre <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o ruota del trattore. Ciò èreso possib<strong>il</strong>e dalla trasmissioneinteramente idraulica, e dunqueassenza di cardano, soluzione unicanel suo genere.Sono tre i modelli proposti nellaserie di trinciatrici laterali DHLI, contre misure di testata trinciante: 160,190 e 220 cm con pesi rispettiva-1. Lo stand Osma all'Eima:a destra la nuova trinciatrice atrasmissione idraulica DHLI 220,a sinistra un braccio della serieDHPS 7002. Pulifoss 650, <strong>il</strong> primo braccioventrale Osma, del 19793. Trinciatrice DHLI 220 sugli arginidi un canale nei pressi deglistab<strong>il</strong>imenti Osma2350 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1mente di 520, 650 e 720 kg.L'intera serie DHLI è munita dipompe e motori a pistoni ad altorendimento, di distributore a doppioeffetto <strong>per</strong> l'innesto ed <strong>il</strong> disinnestodel rotore, così come di invertitoredel senso di rotazione del rotore.La possib<strong>il</strong>ità di tagliare anche insenso orario, ovvero dall'alto verso<strong>il</strong> basso, <strong>per</strong>mette di lavorare suvegetazione un po' più grossa,come arbusti, sarmenti e legna condiametro fino a 8 - 10 cm.La trasmissione idraulica riduce le<strong>per</strong>dite di potenza e ovvia ai problemitipici legati ai giunti cardanici,vibrazioni, rottura delle crociere...che implicano spesso un aumento dicosti e <strong>per</strong>dite di tempo. La trasmissioneè assicurata da cinghie trapezoidalidentellate, 3, 4 o 5 a secondodel modello. Tutta la serie è dotatadi un dispositivo tendi cinghie automatico<strong>per</strong> evitare di doverle rimetterein tensione man mano che si consumano.Ogni modello è inoltredotato di un sistema antiurto <strong>per</strong> evitaregravi danni in caso di impatto.La struttura, interamente in acciaioad alto limite di snervamento è robusta:tutta la serie DHLI è stata concepita<strong>per</strong> poter svolgere senza problemi1.500 ore di lavoro all'anno.Il modello DHLI 160 necessita di untrattore con potenza compresa tra i70 e gli 80 CV, <strong>il</strong> DHLI 190 di uno conpotenza da 80 a 90 CV ed <strong>il</strong> DHLI220 di un trattore con potenza di 90 -100 CV. Sempre a seconda delmodello, i coltelli a Y <strong>per</strong> erbe e arbustipossono essere 48, 64 o 80 <strong>per</strong> laDHLI 220. Le mazze pesanti <strong>per</strong> losfalcio di vegetazione più grossavanno da 12 sul modello DHLI 160,16 e 20 sul modello più grande.Dopo <strong>il</strong> Samoter, dove Osma esponevala sua gamma di trinciatrici <strong>per</strong>escavatori (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 13marzo - apr<strong>il</strong>e 2005) all'Eima è statapresentata in anteprima la nuovatrinciatrice DHLI 220. Questo nuovoattrezzo delle Officine MeccanicheOsma ha suscitato un favorevoleinteresse nei visitatori.1. 2. 3. Varie posizioni di taglio chepuò assumere la nuovatrinciatrice laterale atrasmissione idraulica DHLI 220delle Officine Meccaniche Osma2 3<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 51


PORTATTREZZIJCB Fastrac 8250lato guida molleggiato e dotato dicomando a joystick montato sul bracciolo.Quest’ultimo controlla la direzionedi marcia e aumenta / diminuisce<strong>il</strong> rapporto di trasmissione.Quattro pulsanti sul joystick possonoessere programmati dall’o<strong>per</strong>atoretramite l’adiacente touch screen <strong>per</strong>le o<strong>per</strong>azioni dei circuiti aus<strong>il</strong>iari,compreso <strong>il</strong> funzionamento di distributori,PdF e cambio. In questo modotutti i comandi possono essere controllaticon <strong>il</strong> semplice tocco di un pulsanteo dello schermo.JCB Landpower ha presentato unodei trattori più produttivi della suaclasse: <strong>il</strong> nuovo Fastrac 8250.La macchina, <strong>il</strong> prodotto tecnologicamentepiù avanzato dell’interagamma JCB, è stata realizzata <strong>per</strong>rispondere alle crescenti esigenze dimaggiore produttività degli agricoltori.Il Fastrac 8250 presenta:- una coppia straordinaria grazie adun motore da 248 CV- tecnologia touch screen di fac<strong>il</strong>eimpiego- cambio a variazione continua (CVT)- i più grandi pneumatici mai montatisu un Fastrac, <strong>per</strong> una maggiorecapacità di carico- sospensioni totali <strong>per</strong> livelli dicomfort, produttività e sicurezza difunzionamento alle alte velocità dimassimo livello nel settore.Il direttore generale di JCB Landpower,Ian Sayers, ha dichiarato "Gli agricoltorisi trovano oggi a dover affrontaresfide senza precedenti. I bassi prezziall’ingrosso, l’aumento dei costi diesercizio e la riforma CAP nell’UnioneEuropea fanno degli elevati livelli diproduttività dei trattori un fattore essenzialeai fini della redditività."In risposta a questo, e in seguito adun ampio programma di valutazionedei clienti, JCB si appresta ad introdurresul mercato <strong>il</strong> nuovo trattoreFastrac 8250, con una potenza di248 CV e una coppia di 1.179 Nm,abbinate a nuove caratteristichesostanziali e distintive, progettate <strong>per</strong>offrire la massima produttività.È un trattore che risponde in pienoalle più recenti esigenze di produttivitàdel settore agricolo. È semplicementeuno dei trattori più produttividella sua categoria.Il motoreIl nuovo 8250 monta un motoreturbo QSC Cummins da 8,3 litri conintercooler aria-aria conforme alleultime prescrizioni della normativaTier 3. Il motore da 8,3 litri erogauna potenza di 248 CV DIN <strong>per</strong> unacoppia massima di 1.179 Nm tra i1.200 e i 1.400 giri/min.Il motore ut<strong>il</strong>izza un impianto di iniezionecommon ra<strong>il</strong> a gestione elettronicache consente <strong>il</strong> funzionamentoabbinato di cambio e motore mediantela tecnologia sv<strong>il</strong>uppata da JCB.Controllo touch screenDue sed<strong>il</strong>i, di dimensioni normali,sono previsti nella cabina che è statadecisamente migliorata, con <strong>il</strong> sed<strong>il</strong>eCambio a variazione continuaL’elemento saliente, tra tutta unaserie di nuove caratteristiche produttive,è <strong>il</strong> cambio. L’8250 presenta uncambio CVT a due gamme, che consentedi variare la velocità tra 0 e 45km/h e 0 e 65 km/h. L’o<strong>per</strong>atore controllale o<strong>per</strong>azioni base del cambio,la marcia avanti / retromarcia e l’aumento/ diminuzione della velocità<strong>per</strong> mezzo di un joystick. Un touchscreen a colori sulla console destraconsente la selezione delle diversemodalità di trasmissione:- Drive: <strong>il</strong> pedale dell’acceleratorevaria in modo completamente automaticola velocità di marcia avantitra 0 e 45 km/h o 0 e 65 km/h.- Manual: dopo aver impostato <strong>il</strong> regimemotore desiderato con l’acceleratorea mano, <strong>il</strong> joystick viene spostatoverso sinistra o destra <strong>per</strong>variare la velocità in marcia avantio in retromarcia.- Powershift: simula <strong>il</strong> funzionamentodi un cambio Powershift convenzionale.- Flexi: dopo aver impostato <strong>il</strong> regimemotore desiderato con l’acceleratorea mano, l’o<strong>per</strong>atore modifica lavelocità della marcia avanti con <strong>il</strong>pedale dell’acceleratore.PneumaticiSono disponib<strong>il</strong>i nuovi pneumaticiappositamente realizzati <strong>per</strong> <strong>il</strong>Fastrac 8250: posteriori: 710/70R38o 650/65R38; anteriori: 540/65R38 o540/65R34.Sicurezza e comfort di guidaCome tutti i Fastrac, <strong>il</strong> nuovo 8250offre un sistema frenante a doppiapinza che può essere ulteriormentemigliorato con l’ABS opzionale, ingrado di offrire prestazioni di arrestouniche e ineguagliate.Insieme alla sua sospensione totalebrevettata che assicura <strong>il</strong> massimocomfort di guida, <strong>il</strong> nuovo 8250 egua-52 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


glia le serie esistenti 2000 e 3000,quali trattori più sicuri nella guida suicampi a velocità su<strong>per</strong>iori a 32 km/h.Concetto - sospensione sinonimodi trazioneIl concetto della gamma Fastrac èentrato rapidamente a far parte dellemoderne tecniche di coltivazione.Con un design a sospensione integrale,anteriore e posteriore, <strong>il</strong>Fastrac si comporta in modo straordinariosui campi agricoli. Il sistema disospensione esercita una forzacostante sul terreno attraverso ipneumatici, ottimizzando la trazionee limitando la compattazione. Neconsegue che <strong>il</strong> Fastrac acquista trazionegrazie alla sua sospensione erichiede una zavorra inferiore rispettoad un trattore di tipo tradizionale. Conla sospensione progressiva, le barrestab<strong>il</strong>izzatrici e <strong>il</strong> sistema frenanteABS, <strong>il</strong> Fastrac affronta con sicurezzale diverse su<strong>per</strong>fici offrendo <strong>il</strong> comforttipico di una berlina di lusso.Le capacità di sollevamento dell’8250, nettamente su<strong>per</strong>iori rispetto aquelle dei precedenti modelli, fannosì che le dimensioni dei pneumaticisiano leggermente diverse, senza<strong>per</strong>ò compromettere <strong>il</strong> concettoFastrac di distribuzione 50/50 delpeso e un effettivo sistema di trazioneintegrale.SollevatoriLa macchina presenta un sistemacon attacco posteriore a 3 punti completamentenuovo nella classe deimodelli <strong>per</strong> impieghi gravosi con unacapacità di sollevamento di 10.000Telaio e sospensioniIl telaio dell’ 8250 ricalca molte dellecaratteristiche ed elementi di progettazionedel telaio dell’esistente serie3000, pur essendo stato opportunamentepotenziato <strong>per</strong> far fronte allekg, con controllo elettronico di tutte lefunzioni, ed inoltre un sistema diammortizzamento di serie del ganciodi traino rimorchio.Un sollevatore anteriore di categoria2 con capacità di sollevamento diprestazioni supplementari. La3.500 kg è disponib<strong>il</strong>e su richiesta esospensione anteriore progressiva amolle elicoidali e ammortizzatori e lasospensione posteriore autolivellanteidropneumatica funzionano allo stessomodo del sistema montato sulleesistenti serie Fastrac 2000 e 3000,ma con alcuni componenti opportunamentemodificati <strong>per</strong> offrire gli stes-incorpora un controllo elettronicoidentico al sollevatore posteriore masenza pomello di regolazione delcontrollo di profondità.Interruttori di sollevamento, abbassamentoe arresto PdF esterni sono compresicon le relative opzioni <strong>per</strong> la parteanteriore e posteriore del trattore.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 53si vantaggi a livello di comfort e trazionedei trattori più piccoli.Opzioni PdFIl modello 8250 offre la possib<strong>il</strong>itàdelle due velocità della presa di forzaposteriore, a 540/1.000 giri/min o750/1.000 giri/min. La variazionedella velocità avviene mediante l’azionamentodi un pulsante. Un alberoa 6 e 21 scanalature è fornito diserie, mentre su richiesta è disponib<strong>il</strong>eun albero a 20 scanalature. Seordinato completo di attacco a 3 puntianteriore, <strong>il</strong> nuovo modello può ancheessere dotato della PdF anterioreopzionale da 1.000 giri/min, disponib<strong>il</strong>econ albero a 20 o 21 scanalature.Controllo mediante touch screenLa principale funzione del touchscreen è consentire all’o<strong>per</strong>atore diinteragire con <strong>il</strong> cambio. Sono disponib<strong>il</strong><strong>il</strong>e seguenti funzioni:- selezione del modo di trasmissione(D, M, P/S e Flexi)- regolazione del rapporto marciaavanti / retromarcia- impostazione del rapporto di trasmissionemassimo in modalità Flexi.Le seguenti funzioni possono inoltreessere programmate e controllatemediante <strong>il</strong> touch screen:- esclusione PdF, doppia trazione,bloccaggio differenziale e deldispositivo di controllo area lavorata-distanza- configurazione, lingua, luminositàed altri parametri del touch screen.- informazioni diagnosticheFunzioni aus<strong>il</strong>iari controllate daljostick, comprendenti:- sollevamento / abbassamento attaccoanteriore a 3 punti- sollevamento / abbassamento attaccoposteriore a 3 punti- inserimento / disinserimento PdF- selezione trazione semplice, trazionedoppia e bloccaggio differenziale- pressione distributori A e B, neutro efunzione flottante.Impianto idraulicoIl modello 8250 monta un cambiodotato di pompa idraulica volumetricada 180 l/min che alimenta l’olio soltantosu richiesta, migliorando cosìl’efficienza e riducendo l’usura deicomponenti. Questa pompa idraulicaalimenta l’olio soltanto ai sollevatorianteriore e posteriore e ai distributoridel circuito aus<strong>il</strong>iario, mentre altredue pompe provvedono all’alimentazionedei freni del rimorchio, e degliimpianti di sospensione e sterzo.Il trattore è fornito di serie con tredistributori elettronici a doppio effettoe quattro posizioni, più la possib<strong>il</strong>itàdi ordinare un ulteriore distributoreposteriore, due circuiti di alimentazioniaus<strong>il</strong>iari anteriori, un circuitodi ritorno anteriore libero o un attaccoanteriore a 3 punti elettronico.Tutti i distributori elettronici presentanofunzioni completamente regolab<strong>il</strong>iin base a tempo e portata.Grazie al funzionamento dellapompa volumetrica, <strong>il</strong> modello 8250è disponib<strong>il</strong>e con la presa idraulicaopzionale ad alta portata con r<strong>il</strong>evatoredi carico.


VERDEEffetto Venturi<strong>per</strong> la nuova testata FerriGHERARDO MARCHELLIFerri all’Eima di Bologna, festeggiandoi 160 anni di impresa, ha presentatole nuove testate TJ125. Un progettoche è nato analizzando le es<strong>per</strong>ienzefatte su tutti i mercati e seguendole esigenze riscontrate presso l'ut<strong>il</strong>izzatore.Gli obiettivi individuati erano:capacità di taglio in ogni condizione,velocità d’avanzamento elevata, robustezza,leggerezza, flessib<strong>il</strong>ità d’applicazione,sicurezza.Per ottenere <strong>per</strong>formances più elevatei progettisti si sono ispirati al principioVenturi: se l’obiettivo è quello dipoter far uscire <strong>il</strong> materiale trinciato <strong>il</strong>più velocemente possib<strong>il</strong>e dalla boccadi scarico della testata, occorre creareuna pressione più elevata nella zonaanteriore e una depressione nellaparte posteriore. In questo modo lavelocità di scarico aumenta espellendo<strong>il</strong> trinciato con maggiore impeto. Iprogettisti Ferri hanno ottenuto talerisultato prof<strong>il</strong>ando la voluta (la voltasu<strong>per</strong>iore della testata) secondo unparticolare ed esclusivo disegno.I vantaggi di questa soluzione in terminidi lavoro si traducono in una maggiorvelocità d’avanzamento e maggiorecapacità di taglio, anche in presenzad’erba alta.Il rotore scelto <strong>per</strong> le TJ è quello elicoidalecon <strong>il</strong> sistema Overlap (elicoidalea due spirali), presentato allaprecedente edizione dell’Eima: <strong>per</strong>mettedi avere una capacità di taglio1. Disegno dell’interno della nuovatestata con effetto Venturi2. Particolare della nuova slitta inghisa3. Rotore Overlap4. TM46 Pro J5. 6. TM47 Pro J7. Testata Ferri TJ1251 234 56754 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


molto elevata, di ottimizzare l'equ<strong>il</strong>ibratura e può essere a20 o 26 posizioni.Altro importante aspetto è di poter alloggiare <strong>il</strong> rullo posterioreal di sopra della linea di taglio dei coltelli (escursione di12 cm) <strong>per</strong>mettendo l’ut<strong>il</strong>izzo della testata in ogni condizione;fattore questo estremamente importante <strong>per</strong> interveniread esempio sulle siepi, dove <strong>il</strong> rullo riesce a scomparireall’interno riuscendo a <strong>scarica</strong>re anteriormente.In fatto di soluzioni <strong>per</strong>formanti è da segnalare l'adozionedi nuove slitte in acciaio stampato, più resistenti all'usurada sfregamento su terreni o asfalto, sostituib<strong>il</strong>i e di unaforma particolare che consente di mantenere l'altezza ditaglio sempre costante in ogni posizione della testata.La struttura della testata è predisposta <strong>per</strong> l'attacco su<strong>per</strong>ioreo posteriore; ha una conformazione a box che rendetutta la testata assolutamente solida; può avere <strong>il</strong> motoreidraulico in presa diretta o con trasmissione a cinghia.Un aspetto molto importante è l'ottimizzazione delladistanza tra i coltelli di taglio e le pareti interne delle fiancate,che ha consentito di ampliare ulteriormente la larghezzadi taglio.Il peso delle testate è di 240 kg <strong>per</strong> la versione a 20 posizionie di 260 kg <strong>per</strong> la versione a 26 posizioni, con unalarghezza di taglio di 125 mm, diametro del rullo da 130mm ed una velocità di rotazione da 3.000 RPM.L’azionamento può essere sia in presa diretta sia a cinghia:la seconda soluzione è studiata in modo da ridurreal minimo l’ingombro e molto prof<strong>il</strong>ata <strong>per</strong>chè non siagganci a qualcosa durante <strong>il</strong> lavoro.I box di protezione di entrambi gli azionamenti servonoinoltre a dare a tutta la struttura una maggiore rigidità.L’aggancio delle nuove testate è previsto sia sopra chedietro; la seconda opzione è molto ut<strong>il</strong>izzata dal mercatointernazionale, dove è richiesta una maggior possib<strong>il</strong>ità dirotazione della testata (235° anziché 190°).Intercambiab<strong>il</strong>i sullo stesso rotore si possono montare: coltellia Y <strong>per</strong> erba, arbusti, cespugli, canne, legna, Ø max 4cm; coltelli a spatola <strong>per</strong> erba, arbusti, cespugli, canne,legna, Ø max 3 cm; martelletti a T <strong>per</strong> legna, Ø max 5 cm;coltelli snodati a spatola <strong>per</strong> erba, siepi, cespugli, Ø max 2cm; coltelli snodati a Y <strong>per</strong> erba, cespugli, Ø max 2 cm; coltellisnodati <strong>per</strong> erba, siepi, cespugli, Ø max 2 cm.Con la nuova testata professionale TJ125 sono nati nuovimodelli, a livello di ut<strong>il</strong>izzo professionale, contrassegnaticon la sigla Pro J come le TM46 e 47 Pro J, TP51 e 61Pro J, TGA46 Pro J.La particolarità della TM47 è <strong>il</strong> secondo braccio deportatoall'indietro (brevetto internazionale Ferri) che, abbinato allapresa posteriore della testata, <strong>per</strong>mette di avere vari vantaggi:lavorare dietro la ruota, prerogativa fino ad ora solodelle macchine dotate di rotazione (nessun'altra macchinadel segmento è in grado di eseguire questa o<strong>per</strong>azione);lavorare a f<strong>il</strong>o ruota (in postura verticale) sia in posizionetutto basso che tutto alto, <strong>per</strong>mettendo al trattore di rasentarela siepe occupando minimamente la carreggiata stradale.La progettazione delle macchine è regolamentata da direttivecomunitarie, le quali sono incentrate in particolare sullatutela della sicurezza delle macchine stesse. A conferma diquesto iter di lavoro, Ferri ha voluto iniziare un <strong>per</strong>corso divalidazione e certificazione delle sue macchine TP51 - 61Pro J e della testata TJ125, effettuate presso <strong>il</strong> centroprova specializzato Enama riconosciuto a livello europeo.Una decespugliatrice TP61 Pro J in fase di certificazioneEnama era esposta all’Eima presso <strong>il</strong> centro servizi nel quadriporticocentrale.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 55


IGIENE URBANARaccolta pneumaticadei rifiutiFarid Ros Roca è impegnata nell’installazionedel proprio sistema diraccolta pneumatica dei rifiuti nell’areadel Forum 2004 di Barcellona,mentre sono in studio altri progetti.La gestione dei rifiuti solidi urbani rappresentauna fra le principali priorità eimpegni con cui i comuni sono chiamatia confrontarsi. La gestione comportala pre-raccolta, la raccolta, <strong>il</strong> trasporto,<strong>il</strong> trattamento e lo smaltimento.Sino a qualche tempo fa, gli unicisistemi di raccolta disponib<strong>il</strong>i eranoquelli convenzionali: raccolta posteriorein container nella maggior parte deicomuni e raccolta laterale.Questi sistemi attualmente ut<strong>il</strong>izzatinella maggioranza dei comuni presentanouna serie d’inconvenienticon i quali oramai ci siamo abituati aconvivere, qual,i <strong>per</strong> esempio, i rumorinotturni durante le manovre di raccoltadei rifiuti, la presenza dei cassonettiin cui si raccoglie la spazzatura,fonti, seppur ben gestiti, di cattiviodori e sporcizia...Esiste un sistema in grado di evitare lamaggior parte di tali inconvenienti: laraccolta pneumatica dei rifiuti, che dadieci anni a questa parte, trova applicazionein Spagna quale opzionealternativa ai sistemi di tipo convenzionale.Questo sistema è ampiamenteut<strong>il</strong>izzato in Svezia e negli Stati Uniti,paesi pionieri da oltre 40 anni.Questo nuovo metodo si differenziacompletamente rispetto alla raccolta dirifiuti in cassonetti a mezzo di appositiveicoli. Consiste nel trasporto dei rifiutia partire dai luoghi in cui gli stessisono generati, attraverso una rete ditubazioni sotterranee e mediante l’azionedi correnti d’aria, sino ad uncentro di raccolta. A questo punto, irifiuti vengono depositati all’interno dicontainer i quali sono successivamentetrasportati presso i luoghi di trattamento<strong>per</strong> essere riciclati, oppure <strong>per</strong><strong>il</strong> relativo smaltimento, senza ricorreread un preventivo travaso presso unastazione di trasferimento.I sistemi di raccolta pneumatica deirifiuti offrono una serie di vantaggi.Fra questi, un cenno particolare merita<strong>il</strong> miglioramento ambientale; i veicolidestinati alla raccolta non circolanolungo le strade, evitando cosìemissioni di gas, inquinamento acusticoe congestione o problemi di trafficoconnessi alle fermate dei veicolial fine della realizzazione dell’o<strong>per</strong>azionedi raccolta. L’assenza di cassonettisulle strade ne evita lo sgradevoleimpatto visivo, i cattivi odori, cosìcome <strong>il</strong> ricorso a veicoli speciali <strong>per</strong> lapulizia di questi ultimi. Si tratta in definitivadi un sensib<strong>il</strong>e miglioramento intermini di qualità di vita dei cittadini,nonché di salvaguardia ambientale.L’ottimizzazione del sistema si ottienequando le o<strong>per</strong>azioni vengono effettuateall’interno degli immob<strong>il</strong>i pubblicio presso le abitazioni. Il sistema consenteche le o<strong>per</strong>azioni di raccoltavengano realizzate all’esterno dellestrade pubbliche, evitando tutti i problemiconnessi <strong>per</strong> gli abitanti. Gliutenti del sistema in questione depositanola spazzatura nelle apposite bocchedi conferimento situate all’internodegli appartamenti o negli ingressidegli edifici, sebbene accada spessoche <strong>per</strong> problemi di costi o d’impossib<strong>il</strong>itàdi apportare modifiche agliappartamenti, dette bocche di conferimentosiano collocate anche sullestrade pubbliche, con una conseguente<strong>per</strong>dita d’efficacia del sistema.Nell’ambito della raccolta pneumatica,la collaborazione richiesta ai cittadiniè minima; tuttavia in assenza dicollaborazione <strong>il</strong> danno che ne derivaricade sui cittadini stessi, ragion <strong>per</strong>cui nel nostro stesso interesse e <strong>per</strong>una miglior qualità di vita, detta collaborazionesi rivela necessaria.La collaborazione si traduce nell’osservanzadi alcune norme fondamentalidi funzionamento. I rifiuti nondevono essere depositati sfusi, bensìall’interno di borse non eccessivamentepiene. Non è contemplata laraccolta di elementi voluminosi, nétanto meno di elementi le cui dimensionisu<strong>per</strong>ino la bocca d’ingresso delsistema; poiché questi ultimi potrebberodanneggiare le tubazioni, ènecessario predisporre sistemi parallelidi raccolta dei rifiuti ingombranti.Dette norme sono soggette a modifichein funzione del tipo e della progettazionedell’impianto, onde poteraccogliere separatamente frazioni differenziate.I sistemi esistenti prevedonola raccolta differenziata amezzo bocche di conferimento distin-Schema d'impianto56 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


te <strong>per</strong> ciascun prodotto raccolto.Il processo di raccolta pneumatica siorganizza in tre fasi distinte, <strong>per</strong>fettamentecoordinate fra loro ai fini diuna raccolta senza problemi:- consegna dei rifiuti presso abitazionie stab<strong>il</strong>imenti;- trasporto pneumatico;- raccolta e trasporto finale.Il circuito verticale è concepito <strong>per</strong>consentire ai cittadini di depositare irifiuti negli apposite bocche di conferimentodelle proprie abitazioni. Talecircuito prevede alcune bocchecomunicanti con condotti la cui altezzaè maggiore o minore in funzionedell’altezza stessa dell’edificio, lequali, grazie all’azione della forza digravità, conducono i rifiuti all’appositavalvola <strong>per</strong> rifiuti. Le bocche posizionatesulla strada presentano un circuitoverticale limitato ad un piccolotratto della tubazione.Tale circuito verticale è collegato allarete di tubazioni a mezzo una valvola<strong>per</strong> rifiuti, la quale è p<strong>il</strong>otata da unsistema informatizzato di controllo. Ilfunzionamento e <strong>il</strong> controllo della valvolaè comandato da un computercentrale. Le valvole sono di normalocalizzate presso i seminterrati degliedifici, in recinti sotterranei conaccesso dall’esterno o, in alternativa,sulle stesse strade pubbliche. Le valvolesi aprono e <strong>scarica</strong>no in funzionedel livello dei rifiuti indicato sullastessa valvola <strong>per</strong> rifiuti.In caso di avarie della rete, problemaestremamente infrequente, esiste lapossib<strong>il</strong>ità di azionamento a partiredal centro di raccolta, aumentando ladepressione di linea o intervenendodirettamente sulle bocche di regolazionea tal fine concepite.Ai fini dell’ottenimento di condizioni difunzionamento idonee, sono di normanecessarie alcune ventole collegate inserie. La velocità dell’aria è calcolatain un’ottica di redditività del sistema: ènecessario evitare ritenzioni e adeguarela progettazione della rete allecondizioni di ciascun punto di raccolta,ossia, alle dimensioni della tubazione,alla distanza dal centro, alle curve...Lungo la rete sono presenti diversisensori di velocità dell’aria, i cuisegnali sono integrati all’interno delsistema di controllo informatico.Una volta che <strong>il</strong> flusso misto di rifiutied aria giunge al centro di raccolta,quest’ultimo viene deviato a mezzoappositi connettori automatici di tubazioniverso i circuiti finali di ciascunadelle frazioni previste dalla progettazionespecifica del sistema. In ciascunadi esse, i rifiuti vengono separatidall’aria all’interno di un ciclone diseparazione, <strong>per</strong> essere successivamenteintrodotti in una compattatricedi residui che provvede ad immetterliall’interno di container tradizionali <strong>per</strong><strong>il</strong> corrispettivo trasporto sino al puntodi trattamento.Terminata la fase di compattazione e lasuccessiva raccolta dei rifiuti all’internodei container, entrano in gioco i componentidi carico e trasporto che sfruttanola tecnologia tradizionalmente ut<strong>il</strong>izzatanella manipolazione dei rifiuti.L'aria trasportata assieme ai rifiutiviene sottoposta ad un processo didepurazione o lavaggio. Tale processoconsiste di separazioni primarieall’interno di un ciclone di decantazionedi particelle solide, nonché di o<strong>per</strong>azionicomplementari di depurazione,lavatura e inibizione di odori.A ciclo terminato, <strong>il</strong> sistema torna inposizione di risposo sino alla ricezionedi un nuovo comando di raccolta, amezzo segnali di livelli di riempimento.Sinteticamente, i sistemi di raccoltapneumatica dei rifiuti si caratterizzano<strong>per</strong> un ampio complesso di elementisuscettib<strong>il</strong>e di richiedere un investimentosignificativo. E' <strong>per</strong>tanto consigliab<strong>il</strong>erealizzarli con sufficiente anticipo;in sede di realizzazione delle abitazioni,seppur non si esclude la possib<strong>il</strong>itàdi attuare <strong>il</strong> sistema in luoghigià urbanizzati. In questo caso, l’investimentorichiesto sarà maggiore.Oltre ai summenzionati vantaggi diquesto impianto rispetto ai sistemiconvenzionali, è nota la possib<strong>il</strong>ità diusufruire del servizio 365 giorni all’anno,la riduzione dei costi d’esercizio edi manutenzione <strong>per</strong> tonnellata raccolta,nonché la possib<strong>il</strong>ità di una raccoltadifferenziata dei rifiuti...Gli unici inconvenienti sono quelliconnessi all’elevato investimentorichiesto, nonché agli eventuali problemidi coordinamento in relazionealla realizzazione e successivoampliamento del sistema.E' attualmente possib<strong>il</strong>e affermare cheSchema di base: diversificazionedelle frazion<strong>il</strong>’1% dei rifiuti solidi urbani generati inSpagna, viene raccolto grazie a questisistemi, pur prevedendo un’ipotesi diallargamento sino al 5% della popolazione.Città come Leganes, Barcellonao Siviglia su<strong>per</strong>ano tale soglia.Raccolta <strong>per</strong> livelliLa fondamentale novità offerta da FaridRos Roca è rappresentata dalla logisticadi raccolta. Farid Ros Roca ut<strong>il</strong>izza,come base, la raccolta <strong>per</strong> livelli, anzichéquella <strong>per</strong> orari fissi. Il sistema funzionasu base costante ed agisce suciascuno canale di evacuazione quandoriceve <strong>il</strong> segnale che i rifiuti hannoraggiunto <strong>il</strong> livello di riempimento predeterminato.Farid Ros Roca è l’unico fabbricantea basare la propria tecnologia sullaraccolta <strong>per</strong> livelli. Il sistema <strong>per</strong> livellibasa tutta la concezione del sistematecnico sui segnali che, comportando<strong>il</strong> ricorso alla tecnologia dei variatori difrequenza, onde consentire che le portatedi trasporto siano sempre a disposizionedel sistema in funzione di unaquantificazione precisa.In un sistema basato sull’orario, l’impiantonon funziona 24 ore, né tantomeno su tutta la rete al 100% delle propriecapacità. I rifiuti depositati dal cittadinosono stoccati all’interno dei canalidi evacuazione sino ad un’ora determinatain cui le ventole si mettono in funzionee <strong>il</strong> sistema, in modo automaticoo sequenziale, li trasporta all’impiantodi raccolta. Una volta raggiunti tutti ipunti della rete e completato <strong>il</strong> ciclo diraccolta, <strong>il</strong> sistema si arresta e rimanetale sino alla successiva ora programmata<strong>per</strong> la raccolta della stessa frazioneo di una frazione diversa.Nella tecnologia Ros Roca <strong>il</strong> trasportoè sempre attivo, seppur in funzione diun livello di portata del 10% neimomenti in cui non trasporta residui,realizzando un intervento continuod’igienizzazione della rete e presentandosiimmediatamente disponib<strong>il</strong>e<strong>per</strong> le funzioni di raccolta. I segnali d<strong>il</strong>ivello provenienti da uno qualsiasidei canali di evacuazione della rete siintegrano al programma informatico,<strong>il</strong> quale attiva al 100% la portatapneumatica, effettuando le sequenzedi raccolta e trasporto. In un sistema<strong>per</strong> livelli, quale quello offerto daFarid Ros Roca, i rifiuti presenti neicanali di evacuazione vengono raccoltia qualsiasi ora, purché emettano<strong>il</strong> relativo segnale di riempimento. Ilservizio offerto al cittadino è totale.Il sistema, che è sempre in funzione, èin grado di arrestarsi automaticamente<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 57


nelle ore di apporto nullo da parte delcittadino, quali le ore notturne, riducendoulteriormente <strong>il</strong> consumo energetico.Tecnologia Farid Ros RocaFarid Ros Roca conosce bene <strong>il</strong> trasportopneumatico applicato allosmaltimento dei rifiuti e agli aspiratoriindustriali gestendo, in qualità dies<strong>per</strong>to del settore, la tecnologia dicompattazione dei rifiuti nei veicoli diraccolta e in tutti gli impianti di trasferimento<strong>per</strong> compattazione.Le competenze specifiche e dettagliatenel settore della raccolta pneumaticadei rifiuti derivano da tutta una serie diaccordi tecnologici finalizzati conaziende statunitensi che hanno consentitodi mettere a punto la tecnologiaapplicata al sistema di raccolta pneumaticadei rifiuti.In pratica, un impianto tipo di raccoltapneumatica si compone di quattroparti distinte:- rete di scarico- rete di trasporto- centro di raccolta pneumatica- centro di compattazione e trasporto.Tutti questi elementi devono esserein <strong>per</strong>fetto equ<strong>il</strong>ibrio fra loro ondeottenere le migliori prestazioni. Il <strong>per</strong>fettoabbinamento degli elementi contribuiscea determinare la capacitàdel sistema, che nel nostro caso sirivela particolarmente importante.Capacità del sistemaLa capacità è intrinsecamente connessaalla logistica del funzionamentoprogettato. Il sistema <strong>per</strong> orario,raccogliendo separatamente due frazioni,si limita a soddisfare un’utenzadi circa 15.000 <strong>per</strong>sone. Il sistema<strong>per</strong> livelli di Farid Ros Roca, con valvoleaccoppiate, è in grado di soddisfarele esigenze di un’utenza di40.000 abitanti.La capacità di un sistema dipende da:- la produzione volumetrica dei rifiutinell’area- <strong>il</strong> numero di frazioni in cui i rifiutivengono scomposti- la capacità volumetrica del canale diraccolta- la velocità del flusso di trasporto- la distanza media fra bocche e centro- <strong>il</strong> tempo richiesto dalle o<strong>per</strong>azioni dia<strong>per</strong>tura e allineamento dei circuiti- l'accoppiamento delle valvole- la gradualità dell’o<strong>per</strong>azione.Un valore tipico di produzione è di 14litri <strong>per</strong> abitante e <strong>per</strong> giorno, <strong>il</strong> checorrisponde alla produzione di 1,2ch<strong>il</strong>i <strong>per</strong> abitante e <strong>per</strong> giorno. La raccoltapneumatica gestisce i volumi edè quindi questa l’unità da ut<strong>il</strong>izzarsi.Nel sistema <strong>per</strong> livelli di Farid RosRoca, la raccolta si attiva nel momentoin cui riceve <strong>il</strong> segnale di riempimentodi un canale di evacuazione.E' conveniente la massima capacitàdi rifiuti stoccati nel canale di raccoltasopra la valvola <strong>per</strong> rifiuti; detta capacitàdetermina inoltre la profonditàalla quale circolano le tubazioni nelsottosuolo e ciò può generare uncosto estremamente elevato sul complessodell'impianto. Occorre <strong>per</strong>tantoindividuare un equ<strong>il</strong>ibrio logico.D’altra parte, <strong>il</strong> tempo impiegato dall’impiantoè maggiore in presenza dibocche di capacità ridotta e può rivelarsiun fattore riduttivo, <strong>il</strong> che conduceall’esigenza di definire la capacitàdel canale di raccolta in funzione delcomune da servire.Farid Ros Roca dispone di progetticoncepiti <strong>per</strong> diverse bocche di carico,suscettib<strong>il</strong>i di prevedere uno stoccaggiofra i 350 e i 550 litri di rifiuti.La velocità di trasporto dei rifiuti è di 30metri al secondo.Un ulteriore punto d’interesse dellatecnologia Farid Ros Roca è rappresentatodall'accoppiamento delle valvole.Ciascuna valvola <strong>per</strong> rifiuti èassociata ad altre aventi le medesimecaratteristiche:- stessa area, analogo livello diapporto cittadino- stessa frazione di rifiuti- stesso tratto di rete pneumatica.Nel momento in cui <strong>il</strong> software di FaridRos Roca individua un segnale d<strong>il</strong>ivello pieno in una qualsiasi di dettevalvole, provvede al trasporto di tuttele valvole accoppiate. Si potrebbepensare che questa misura, che nongarantisca <strong>il</strong> trasporto di canali di conferimentopieni, e non sia vantaggiosa,tuttavia è esattamente <strong>il</strong> contrario.Il software applicato è di ultima generazione,moderno, efficiente, completoe specializzato, poiché è in grado diIl livello di riempimento rappresentala base logistica del sistemasoddisfare tutte le modalità descritte,non limitandosi esclusivamente acomandare un temporizzatore o a programmaresequenze standard ad oraridati. Gestisce simultaneamente tuttele frazioni e tutte le bocche in un’otticadi totale interattività.PortataLa distanza alla quale è possib<strong>il</strong>e trasportareoggetti all’interno di qualsiasisistema di trasporto pneumaticorisponde alle caratteristiche tecnichedi progettazione dello stesso e, nellafattispecie a:- potenza delle ventole- <strong>per</strong>dite di carico lungo <strong>il</strong> tracciato- velocità di trasporto.La tecnologia in questione si basa sultrasporto dei rifiuti ad una velocità di30 m/s, a tal fine <strong>il</strong> sistema funziona amezzo moduli di vent<strong>il</strong>azione da 147kW. Tali valori sono quelli teorici in funzionedella potenza delle ventole,mentre nelle applicazioni concrete, glistessi risultano ridotti a causa delle<strong>per</strong>dite di carico. Per questo la portatadel sistema è fissata, <strong>per</strong> due ventole,a 1.800 metri. In linea generale, laconfigurazione dei due moduli di vent<strong>il</strong>azione,a cui se ne aggiunge uno diriserva, risulta quella più idonea.Materiale degli impiantiUn altro punto che differenzia RosRoca dalla concorrenza è rappresentatodall’impiego dell’acciaioinossidab<strong>il</strong>e nella rete di tubazioni,nonché in tutte le apparecchiature. Ilvantaggio principale risiede nelladrastica riduzione di tutti i fenomenidi corrosione presenti nelle condutturesotterranee.Farid Ros Roca ha scelto diversotempo fa l’acciaio inossidab<strong>il</strong>e, a prescinderedall’incremento dei costicomportato dall’ut<strong>il</strong>izzo di questomateriale, onde offrire al mercato unmiglior livello di qualità. Tale decisionesi basa sulle caratteristiche tecnichedegli acciai inossidab<strong>il</strong>i, masoprattutto sull’esistenza e sul correttofunzionamento in tutto <strong>il</strong> mondo dioltre 500 impianti <strong>per</strong> la raccolta ed <strong>il</strong>trasporto pneumatico di rifiuti realizzatiin acciaio inossidab<strong>il</strong>e, la maggiorparte dei quali o<strong>per</strong>anti da oltre 40anni. Farid Ros Roca garantisce lavite ut<strong>il</strong>e di queste reti di trasporto.Un cenno particolare meritano gli spessoridi tali tubazioni nella tecnologiaFarid Ros Roca pari a 3 mm nelle lineesecondarie e a 4 mm nelle reti centralicon maggior transito di rifiuti. Lo spessoredegli accessori è di 5 e 6 mm.58 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


Numero di frazioniNella raccolta <strong>per</strong> orario, è possib<strong>il</strong>eraccogliere diverse frazioni, qualorasi disponga degli elementi finali differenziati<strong>per</strong> dette frazioni. La raccoltadi frazioni caratterizzate da produzionivolumetriche particolarmente diversificateè fonte di tutta una serie di<strong>per</strong>dite a livello della capacità delsistema, mentre gli eventuali apportieccezionali di prodotto al di fuori dellesoglie d’orario devono attendere gliorari previsti, con <strong>il</strong> conseguenterischio di riempimenti eccessivi e ut<strong>il</strong>izzodella strada pubblica <strong>per</strong> <strong>il</strong>deposito delle borse.Farid Ros Roca, attuando la raccolta<strong>per</strong> livelli, evita <strong>il</strong> problema delle borsea terra, dal momento che in capo apochi secondi <strong>il</strong> sistema si attiva, raccogliendo<strong>il</strong> contenuto di qualsiasibocca, qualunque ne sia la frazione ein qualsiasi orario, una volta emesso <strong>il</strong>segnale di riempimento.Lavaggio dell'ariaDecantati i rifiuti all’interno dell’appositociclone, l’aria, necessaria al trasportodi questi ultimi, viene nuovamenteliberata nell’atmosfera, successivamenteall’adeguamento della stessa.Il sistema ut<strong>il</strong>izzato da Farid RosRoca è tanto semplice quanto efficace.Quest’ultima si basa su un processodi lavaggio di gas finali, a frontedella separazione di piccole particellea mezzo estrazione con vapore.Bocche di conferimentoFarid Ros Roca si è impegnata affinchégli elementi esterni del sistema,gli unici visib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> <strong>il</strong> cittadino e i soliad avere un impatto sull’esteticaurbana, fossero progettati in modoquanto più possib<strong>il</strong>e accurato.Le bocche di conferimento e i compartimessi a disposizione del cittadinoai fini dell’introduzione delle borsedei rifiuti nei sistemi pneumatici diraccolta, presentano un dupliceaspetto che è opportuno considerare:- sicurezza d’uso- integrazione paesaggistica ed estetica.Le bocche ut<strong>il</strong>izzate rientrano essenzialmentein tre diverse tipologie:- bocche stradali- bocche domic<strong>il</strong>iari- bocche commercialiI modelli commerciali e stradali presentanoun elevato livello di sicurezza<strong>per</strong> <strong>il</strong> cittadino.Questo medesimo livello di sicurezzapuò essere apportato alla bocca domic<strong>il</strong>iare,sebbene sia attualmente incommercio un modello più sempliceBocche da interno di Farid Ros Rocanel quale gli sportelli e i meccanisminon impediscono la comunicazionecittadino - condotto. In questo semplicemodello, non esiste alcun blocco,sia esso meccanico od elettrico,suscettib<strong>il</strong>e d’impedire l’aspirazionequando la bocca si trova in posizionea<strong>per</strong>ta, né l’a<strong>per</strong>tura stessa dello sportellocon <strong>il</strong> sistema in funzione.Farid Ros Roca ha prestato una curatutta particolare al miglioramentoestetico delle bocche stradali e dainterno, affidandone la concezione alprestigioso designer industriale AndreRicard. Queste ultime si caratterizzano<strong>per</strong> l’estetica, l’ergonomia, la protezionecontro l’eventuale ingresso dielementi dannosi <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema e,soprattutto, <strong>per</strong> la sicurezza totalegarantita al cittadino.Compattazione e trasporto finaleUn ultimo aspetto o<strong>per</strong>ativo di particolareimportanza è rappresentatodal processo di compattazione, introduzionein container e trasporto deirifiuti raccolti.L’impianto di Farid Ros Roca presentauna capacità di 4,05 m 3 . Tale caratteristicaconsente una maggior "capacitàdi ricezione" dei rifiuti, nell’ordinedei 250 m 3 /ora, <strong>il</strong> che si traduce ai finipratici in una ridotta densità delle frazioni,quali contenitori, carta...D’altra parte, la maggior capacitàGruppo di bocche su strada <strong>per</strong> trefrazioni differenziateofferta dal sistema di raccolta FaridRos Roca richiede una maggior velocitàvolta a equ<strong>il</strong>ibrare i diversiimpianti di svuotamento, trasportopneumatico, ricezione, trasporto... inmaniera tale che nessuna delle fasimenzionate possa rappresentare un"collo di bottiglia" ai fini dell’efficienzaglobale del sistema.La forza di compattazione è anch’essaparticolarmente elevata. 45 tonnellate.Tale caratteristica consente una maggiorcompattazione dei rifiuti ai fini deltrasporto, riducendo sensib<strong>il</strong>mente <strong>il</strong>numero di viaggi giornalieri e, di conseguenza,<strong>il</strong> costo stesso del trasporto.SintesiIl vantaggio essenziale apportato dalSistema di raccolta pneumatica diFarid Ros Roca rappresenta la f<strong>il</strong>osofiastessa della raccolta.In un sistema <strong>per</strong> livelli, quale quelloofferto da Farid Ros Roca, i rifiutipresenti nei canali di evacuazionevengono raccolti a qualsiasi ora,purché emettano <strong>il</strong> relativo segnaledi riempimento. Il servizio offerto alcittadino è totale. Tali prestazionisono ottenib<strong>il</strong>i grazie all’impiego di unsoftware moderno e avanzato.Nel sistema <strong>per</strong> livelli di Farid RosRoca le ventole presentano unavelocità variab<strong>il</strong>e e sono sempre infunzione seppur a diversi livelli diregime, a seconda che stiano trasportandorifiuti, che siano in modalitàdi attesa... Le possib<strong>il</strong>ità tecnologichedelle ventole del sistemarispondono sempre alle esigenze delcittadino, contribuendo a notevolirisparmi energetici attraverso losvuotamento di canali di evacuazionevicini a regime inferiore... Il sistema,che è sempre in funzione, è ingrado di arrestarsi automaticamentenelle ore di apporto nullo da partedel cittadino, quali le ore notturne,riducendo ulteriormente <strong>il</strong> consumoenergetico.Nella tecnologia Farid Ros Roca tuttele bocche di conferimento sono ditipo intelligente e interattive con <strong>il</strong> cittadino.Tutti i canali di evacuazionesono sempre disponib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> l’ut<strong>il</strong>izzoda parte dell'utente.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 59


MOVIMENTO TERRASu<strong>per</strong> Terne JCB<strong>per</strong> l’Esercito AmericanoJCB, <strong>il</strong> gigante britannico del settoredelle costruzioni, festeggia oggi <strong>il</strong> suopiù grande ordine mai ricevuto, <strong>per</strong>essersi aggiudicato un contratto, <strong>per</strong>un ammontare previsto di 140 m<strong>il</strong>ionidi dollari, <strong>per</strong> la fornitura di una ternaad alta velocità ed aviotrasportab<strong>il</strong>e<strong>per</strong> le Forze Armate Americane. Saràla più grande, la più veloce e la piùcostosa terna mai prodotta.L’Esercito Americano ha "arruolato"una speciale versione della famosaterna, una macchina combinata dotatadi caricatore frontale ed escavatoreposteriore, mezzo leggendariointrodotto da Joe Bamford, <strong>il</strong> fondatoreJCB, più di cinquant’anni fa.Per realizzare <strong>il</strong> progetto JCB ha sfruttatola sua es<strong>per</strong>ienza nella produzionedelle terne famose in tutto <strong>il</strong> mondoe dell’innovativo trattore agricolo adalta velocità Fastrac, l’unico trattoredotato di sospensioni integrali e frenicon sistema antibloccaggio ABS.La terna, del peso di 12 tonnellate,raggiungerà una velocità massimadi 92 km/h ed è progettata in mododa poter essere sollevata e trasportatada un Hercules C-130.L’Esercito Americano voleva infattiuna macchina in grado di viaggiarealla velocità dei convogli m<strong>il</strong>itarisenza dover essere trasportata suautocarri o rimorchi.L’accordo <strong>per</strong> la realizzazione dellaterna High Mob<strong>il</strong>ity Engineer Excavator(HMEE), destinata ad essereimpiegata <strong>per</strong> i lavori in prima linea, èstato concluso dopo un progettotriennale nel corso del quale JohnPatterson, CEO e A.D. Gruppo JCB,ha avuto anche un incontro <strong>per</strong>sonalecon <strong>il</strong> Presidente George W. Bushalla Casa Bianca. Il contratto recordassegnato da TACOM, l’ente responsab<strong>il</strong>edegli acquisti dell’EsercitoAmericano, ha fornito una doppiaoccasione <strong>per</strong> festeggiare <strong>il</strong> 60° anniversariodella fondazione di JCB,oggi <strong>il</strong> maggior costruttore europeo dimacchinari da costruzione e l’eccezionalerisultato di un’azienda internazionalecon un fatturato su<strong>per</strong>ioreal m<strong>il</strong>iardo di sterline.La terna HMEE a trazione integrale,dotata di un motore diesel da 5,9 l, èin grado di sollevare carichi su<strong>per</strong>iori adue tonnellate e può effettuare lavoridi scavo fino ad una profondità diquasi quattro metri. Sono stati necessaritre anni <strong>per</strong> la sua progettazione,e la produzione avverrà presso JCBInc. a Savannah, in Georgia.Le prime su<strong>per</strong> terne JCB <strong>per</strong> le truppedell’Esercito Americano sarannopronte nel 2007 e verranno prodottea Savannah fino al 2012.John Patterson ha dichiarato: "Questoè <strong>il</strong> più grande contratto nella storiadella nostra società. Aggiudicarsi uncontratto <strong>per</strong> l’Esercito Americanosu<strong>per</strong>ando la concorrenza americanae internazionale è stato un compitoarduo, ma i tecnici JCB hanno fatto unlavoro straordinario riuscendo a progettareuna macchina così efficiente".Ha inoltre aggiunto: "La terna HMEErivoluzionerà radicalmente i criteri diimpiego di questo tipo di macchine eci offre grandi opportunità a livellointernazionale".60 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1STRADEAsphalt Day, Co-Bit inaugura<strong>il</strong> suo nuovo impianto con unagiornata dedicata all'asfaltoFRANCESCO VANDONISabato 8 ottobre scorso, la societàCo-Bit Conglomerati Bituminosi haorganizzato Asphalt Day, una giornatadedicata al mondo dell'asfalto.Co-Bit in occasione dell'inaugurazionedella nuova sede e del nuovoimpianto di produzione, oltre checelebrare ha voluto aggiornare gliinvitati su tutti gli aspetti del settoredelle costruzioni stradali.Circa cinquecento <strong>per</strong>sone nell'arcodella giornata sono affluite all'AsphaltDay. Il programma della manifestazioneprevedeva <strong>per</strong> la mattinata unaserie di interventi sui vari aspetti dell'asfalto,dalla sua storia a considerazionieconomico-finanziarie sulla sua diffusionenel mondo, alla presentazionedel nuovo impianto di produzione; insecondo luogo <strong>il</strong> taglio del nastro daparte dell'ing. Ugo Fossati, presidentedella Co-Bit.Il Sig. Giuseppe Carraro, direttoredella Conglomerati Bituminosi S.p.A.,prima di presentare gli ospiti e gli oratoricoordinando i loro interventi, habrevemente esposto i trent'anni diattività della società.La Co-Bit nasce nel novembre del1974, <strong>per</strong> volontà di un gruppo diimprenditori (imprese stradali e produttoridi inerti) con <strong>il</strong> preciso scopo dicreare un centro di produzione di conglomeratobituminoso atto a soddisfarele più ampie richieste sia dei fondatoriche della possib<strong>il</strong>e clientela.La scelta strategica del suo posizionamento,centrale rispetto alle attivitàcantieristiche dei lavori stradali dellevarie imprese, vicino alle cave da cuirifornirsi di aggregati, in un'area geografica(Malpensa, al centro del triangoloVarese, M<strong>il</strong>ano, Novara) ancoraoggi in forte sv<strong>il</strong>uppo, si è dimostratavincente negli anni, divenendo unpunto di riferimento <strong>per</strong> la produzionedi conglomerato bituminoso in Italia.La nuova sede è stata costruita in unambito particolare e speciale: si trovaall'interno di una cava e nel mezzodel Parco del Ticino, su di una su<strong>per</strong>ficiedi oltre un m<strong>il</strong>ione e mezzo di m 2 .Impianti di cava, di produzione di calcestruzzo,di conglomerato bituminosoe di prefabbricazione potrannofinalmente convivere e dimostrareche industrie sino ad oggi considerateinsalubri o a rischio possono tranqu<strong>il</strong>lamenteesercitare la propria attivitànel rispetto dei più severi e rigorosiparametri lavorativi in un ambitola cui peculiarità è la valorizzazioneambientale.Un ambizioso progetto che sarà completatoin cinque anni, im<strong>per</strong>niato aportare benefici riguardanti la salutepubblica, l'ambiente di lavoro, nelrispetto di tutte le normative di sicurezza,ambientali e di inquinamento comepolveri, rumori, fumi e acque.Altri punti di forza che potranno avereinflussi benevoli verso le popolazion<strong>il</strong>imitrofe saranno la naturale diminuzionedei trasporti con autoarticolati dimaterie prime, che avverrà unicamen-1. L'impianto Ammann Universal S360 all'interno della "Valle",nuova sede della Co-Bit2. L'ing. Ugo Fossati al momento2del taglio del nastro<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 61


1 2te all'interno del complesso produttivostesso, e <strong>il</strong> rimodellamento di un'areadegradata incastonata nel verde.Ogni dettaglio della "Valle", dallescelte costruttive ai colori, è mirato alraggiungimento dello scopo di creare<strong>il</strong> minor impatto ambientale possib<strong>il</strong>e.L'ing. Ugo Fossati, <strong>il</strong> Sig. Schneider,presidente del Gruppo Ammann, ed <strong>il</strong>sindaco di Lonate Pozzolo, dott.Gelosa, hanno in seguito preso aturno la parola. Il primo in qualità dipadrone di casa, ringraziando e salutandoi convenuti ha esposto un raffrontotra <strong>il</strong> primo impianto della propriacarriera che con dieci o<strong>per</strong>ai produceva6 tonnellate in un'ora e quelloattuale, che è in grado di produrre lastessa quantità, con due o<strong>per</strong>ai, in unsolo minuto.Il Gruppo Ammann, con sede aLagenthal, è orgoglioso di avere fornito<strong>il</strong> suo primo impianto in Italia, alleporte di M<strong>il</strong>ano, dopo sim<strong>il</strong>i installazioninelle <strong>per</strong>iferie di Amsterdam,Londra, Parigi, Zurigo... Il presidenteSchneider, forte del valido aiuto dellaSIM, società italiana del gruppo, siaugura che dopo aver rotto <strong>il</strong> ghiaccioa Lonate Pozzolo, altri impiantiAmmann vedano <strong>il</strong> giorno sul territorioitaliano.Ad iniziare la parte più didattica degliinterventi prende la parola l'ing.Ravaioli, direttore del SITEB, sullastoria dell'asfalto.Le origini dell'asfalto sono m<strong>il</strong>lenarie:le prime applicazioni del bitume naturalerisalgono circa al 3000 a.C., cometestimonia <strong>il</strong> sig<strong>il</strong>lo recante <strong>il</strong> nome delre di Lagash. La prima strada asfaltata,nei pressi di Bab<strong>il</strong>onia, risale al2500 a.C. ed è chiamata la stradadegli Dei. Seguono citazioni nellaBibbia, nella Genesi quando <strong>il</strong> Signoreconsiglia a Noè di spalmare l'Arca dibitume. La sco<strong>per</strong>ta dell'America porteràanche a quella delle isole Trinidade del Peach Lake, <strong>il</strong> lago di asfalto piùgrande del mondo.Tra '700 e '800 una serie di grandiinvenzioni quali la macchina a vapore,le locomotive, <strong>il</strong> telegrafo mutanoe velocizzano <strong>il</strong> corso della storia.Parigi è la prima città europea a rivestiredi asfalto i propri marciapiedi.MacAdam insieme a Treséguet <strong>per</strong>Ford inventano la tecnica delle massicciatestradali che vanno benissimofinché queste vengono <strong>per</strong>corse dacarri trainati da cavalli. Nel 1890Daimler e Benz inventano <strong>il</strong> quadriciclocon motore a scoppio.L'evoluzione dell'automob<strong>il</strong>e renderàle strade causa di serissimi problemi:fango d'inverno e polvere d'estate. Daqui la necessità di cambiare sistemadi costruzione delle strade. Si affermal'ut<strong>il</strong>izzo di asfalto con bitume ottenutoda dist<strong>il</strong>lazione del petrolio, molto piùeconomico di quello naturale.Dalle prime applicazioni, dove sispruzzava emulsione e bitume sullestrade MacAdam, alle vere e proprieemulsioni bituminose a caldo preparateda appositi macchinari, passandodalla prima autostrada al mondodel 1924, la M<strong>il</strong>ano - Laghi: l'evoluzionenon si arresta nemmeno oggi cercandosempre nuove tecnologie <strong>per</strong>migliorare sia la sicurezza che <strong>per</strong>salvaguardare l'ambiente.L'ing. Jenny, vice presidente delgruppo Ammann, ha in seguito espostodati e numeri sulla situazione el'andamento dell'asfalto nel mondo. Il70% delle strade della terra è asfaltato.Si evidenziano due principali retistradali sul pianeta; una in America el'altra in Europa, ognuna compostada circa sei m<strong>il</strong>ioni di km (Italia500.000 km). India e Cina non sonoda sottovalutare <strong>per</strong>ché lì sono lepotenzialità di crescita maggiore.Ammann nel 1998 ha realizzato <strong>il</strong> suoprimo impianto in Cina e nel 2001 <strong>il</strong>primo impianto con riciclaggio.1. Erogazione del conglomeratobituminoso2. 3. Caricamento e stesa confinitrice gommata Vögelemodello Su<strong>per</strong> 1603-1 di WirtgenGroup, con capacità di stesa finoa 600 t/h4. Compressione con rullo tandemvibrante Ammann modello AV85-2 con peso o<strong>per</strong>ativo di 8,5 t3 462 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


1 2L'asfalto usato <strong>per</strong> <strong>il</strong> circuito automob<strong>il</strong>isticodi Shangai è stato prodottoda impianti Ammann. Una f<strong>il</strong>ialeAmmann in Cina è stata fondata nel2005. L'ing. Jenny conclude con treragioni ottimistiche <strong>per</strong> i costruttori distrade: la manutenzione stradalegarantisce occupazione <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro;in Europa lo sv<strong>il</strong>uppo si indirizzeràsempre più verso le tecniche di riciclaggio;le strade del mondo nonsono ancora tutte costruite e, <strong>per</strong> realizzarequeste ultime, bisogna farricorso alle nuove tecniche che offronopiù rispetto <strong>per</strong> l'ambiente e piùsicurezza <strong>per</strong> gli utenti.Il Sig. Turrini, direttore commercialedella SIM S.p.A., ha <strong>il</strong>lustrato le caratteristicheprincipali dell'impianto diproduzione Ammann modello UniversalS 360. Non si tratta soltanto diun impianto con capacità di produzioneimpressionante (360 tonnellateall'ora): tutto l'insieme porta in sé altivalori tecnologici che mirano a risparmienergetici, salvaguardia dell'ambientee versat<strong>il</strong>ità di produzione.L'efficacia del c<strong>il</strong>indro essicatore, alimentatoa metano e dotato di f<strong>il</strong>tri amaniche che rispettano le più severenormative europee; la flessib<strong>il</strong>ità delvaglio che <strong>per</strong>mette di avere unacapacità di 500 tonnellate divise in 14scompartimenti e di mantenerle in"Hot Stock" <strong>per</strong> diversi giorni; l'importanzadel mescolatore, con le sue 6tonnellate di capacità, sono tutti fattoriche <strong>per</strong>mettono all'impianto UniversalS 360 di far fronte a qualsiasipicco di richiesta.L'impianto può anche produrre conmateriale riciclato, a freddo, ed è predisposto<strong>per</strong> <strong>il</strong> riciclato a caldo, previainstallazione di un secondo tamburo.Le cisterne sono riscaldate elettricamente:questo rappresenta unanovità <strong>per</strong> l'Italia e <strong>per</strong>mette di usareuna fonte di energia più pulita rispettoai combustib<strong>il</strong>i foss<strong>il</strong>i, con benefici <strong>per</strong>l'ambiente (niente camino <strong>per</strong> la caldaia)e risparmi sui costi (assenza dirifornimenti in combustib<strong>il</strong>e).Tutto l'impianto viene gestito da unapostazione di computer con sistemasoftware AS2000plus, che oltre a regolarela produzione, elabora tutta unaserie di statistiche tenendo in memoriai vari dati relativi ad ogni fase di produzione,tem<strong>per</strong>ature, formule dellemiscele, quantità dei componenti...Riassumendo le possib<strong>il</strong>ità produttive,quest'impianto è in grado di riciclarea freddo, di produrre asfaltischiumati, a basse tem<strong>per</strong>ature,asfalti modificati, invernali, colorati edè predisposto <strong>per</strong> <strong>il</strong> riciclo a caldo,Il dott. Maurer, responsab<strong>il</strong>e deldipartimento bitumi della Shell, ha diseguito presentato <strong>il</strong> WAM Foam, tecnologiabasata sull'impiego di duebitumi di differente viscosità che aprenuove frontiere al mondo del conglomeratobituminoso sia in termini qualitativiche di risparmio energetico enon ultimo di impatto ambientale,sicurezza e salute.Dopo <strong>il</strong> taglio del nastro ed un ottimopranzo, nel pomeriggio sono iniziatele attività più pratiche, con una dimostrazionedi erogazione di prodottodall'impianto, e la sua stesa e compressionecon rullo.Si sono potute vedere in azione le principalimacchine o<strong>per</strong>atrici del settoredelle costruzioni stradali quali le finitricie riciclatrici Wirtgen, le pale e gli escavatoriCaterp<strong>il</strong>lar, i rulli Ammann, gliautomezzi Iveco, l'insaccatrice CMR,la frantumatrice Elma. Inoltre i visitatorihanno potuto conoscere prodotti specificicome gli asfalti stampati e coloratidella Street Print, i nuovi additiviDegussa Goldschmidt Italia o ancoral'arg<strong>il</strong>la espansa Laterlite.1. Rullo compattatore Caterp<strong>il</strong>larmodello CS 583 E2. Serie di macchine Ammann, inprimo piano <strong>il</strong> rullo compressoreASC 90, con larghezza di lavorodi 1.680 mm3. Dum<strong>per</strong> CAT 7304. Applicazione della tecnologiaStreet Print <strong>per</strong> stampa ecolorazione dell'asfalto5. Piastra vibrante AmmannAVP 1240, con larghezza d<strong>il</strong>avoro di 40 cm3 4 5<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005 63


IMPIANTI SPORTIVICampi da calcioin erba sintetica"In alcuni paesi è già ut<strong>il</strong>izzata, madopo <strong>il</strong> via libera della Uefa è moltoprobab<strong>il</strong>e che prenderà <strong>il</strong> sopravventosul terreno naturale. Le motivazionisono semplici e vanno dallaridotta necessità di cure che <strong>il</strong> materialesintetico richiede, all'inesistenteusura a causa del maltempo e,non <strong>per</strong> ultima, <strong>il</strong> notevole risparmioeconomico. Il primo terreno artificialedella storia fu realizzato a metàdegli anni '60 a Houston, Texas, mavenne usato soltanto <strong>per</strong> <strong>il</strong> baseball".Iniziava così l'articolo della Gazzettadello Sport del 12 novembre 2004,nel quale si dava notizia della definitivaapprovazione da parte dellaUefa all'ut<strong>il</strong>izzo dei campi sinteticidopo una s<strong>per</strong>imentazione duratacirca due anni. In quest'arco ditempo si è tentato di capire, attraversol'ut<strong>il</strong>izzo di test che riguardano<strong>il</strong> rimbalzo ed <strong>il</strong> controllo della pallain tutte le situazioni di gioco, loscorrimento sul manto sintetico edogni effetto relativo agli shock articolari,le reali possib<strong>il</strong>ità di quelloche già adesso viene considerato <strong>il</strong>"futuro dei campi da gioco".L'entrata in vigore del sintetico èstata prevista in via ufficiale <strong>per</strong> lastagione calcistica 2005/2006. Lanovità in questione è vista di buonocchio dalla presidenza della Uefa,soprattutto <strong>per</strong> quello che riguardale possib<strong>il</strong>ità di gioco in condizioniprecarie, come spesso avviene neicampi del nord Europa, dove lastagione calcistica necessariamentedeve fermarsi da dicembre afebbraio, o anche <strong>per</strong> quelli di latitudinepiù bassa col problemainverso, cioè dove la scarsità dipiogge impedisce la crescita dell'erbae quindi preclude o limita lepossib<strong>il</strong>ità di creare impianti sportiviadatti. Le impossib<strong>il</strong>i condizionidei campi da gioco, soprattutto nel<strong>per</strong>iodo invernale, necessitavanoquindi di un'innovazione che parepossib<strong>il</strong>e soltanto attraverso interventitecnologici.I materiali ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> produrre l'erbadei campi di calcio è <strong>il</strong> poliet<strong>il</strong>ene.I f<strong>il</strong>amenti "erbosi" prodotti possonoessere di due tipi: <strong>il</strong> fibr<strong>il</strong>lato,che con l'ut<strong>il</strong>izzo si sf<strong>il</strong>accia e siassottiglia diventando sempre piùsim<strong>il</strong>e all'erba vera, ed <strong>il</strong> monof<strong>il</strong>o diultima generazione, prodotto dacirca un anno, che presenta caratteristichedell'erba naturale sin dasubito. L'altezza di questi f<strong>il</strong>amentivaria da 57 a 65 mm; <strong>il</strong> terrenoviene successivamente riempito finoa circa 18 mm di sabbia e granulatoin gomma.L'aspetto dei costi da sostenere <strong>per</strong>la realizzazione rende la cosa ancorapiù interessante <strong>per</strong>ché, se èvero che la spesa di impianto è doppiarispetto ad un campo naturale,64 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005


discorso relativo ai campi da calcioin erba sintetica. E' <strong>per</strong> questo chala scelta del granulo da ut<strong>il</strong>izzare atale scopo non può essere lasciataal caso ma va eseguita con professionalitàe oculatezza. Esistonodegli standard e dei test specificiche danno le massime garanzienel'ut<strong>il</strong>izzo del granulato in gomma<strong>per</strong> i campi sintetici, in quanto siparla di prodotti che vengono a contattocon l'epidermide e che in piùdevono garantire la massima stab<strong>il</strong>itàcon <strong>il</strong> minor rischio di traumi articolari.Anche l'aspetto estetico, sicuramentemeno importante di quellosanitario, ma non senza r<strong>il</strong>evanza,viene preso in considerazione <strong>per</strong>fezionandoi sistemi che rendonoestremamente diffic<strong>il</strong>e agli occhiriconoscere un campo artificiale dauno in erba naturale.Nel frattempo la L.N.D. ed <strong>il</strong> SettoreGiovan<strong>il</strong>e e Scolastico della Figcricevono <strong>il</strong> giusto riconoscimento dalpresidente della Figc FrancoCarraro <strong>per</strong> essere stati i pionieri<strong>per</strong> quanto riguarda l'ut<strong>il</strong>izzo dell'erbaartificiale in Italia.L'erba sintetica è quindi una sceltaeticamente auspicab<strong>il</strong>e, in quanto lapianificazione delle leggi ambientaliha priv<strong>il</strong>egiato in questi ultimi anni <strong>il</strong>recu<strong>per</strong>o dei materiali: anche nelcampo del recu<strong>per</strong>o degli pneumaticifuori uso, l'es<strong>per</strong>ienza dei campiin erba sintetica di ultima generazione,rappresenta una sfida <strong>per</strong> lasostenib<strong>il</strong>ità ambientale.Quella dell'erba sintetica potrebberealmente rappresentare la svoltaepocale <strong>per</strong> <strong>il</strong> mondo del calcio esoprattutto <strong>per</strong> <strong>il</strong> rispetto dell'ambiente.Esistono in Italia 10.000campi sintetici <strong>per</strong> società d<strong>il</strong>ettantistiche,e ormai anche nell'ambitodel professionismo la strada èsegnata da questa scelta. Si pensial risparmio energetico che sipotrebbe ottenere ut<strong>il</strong>izzando lagomma già esistente e ricavatadagli pneumatici fuori uso (che ognianno nel nostro paese sono circa300.000 tonnellate) al posto di produrreex novo della gomma <strong>per</strong>intasamento, visto e consideratoche dal 2006 sarà proibito conferirein di<strong>scarica</strong> pneumatici sia interiche triturati.Un dibattito <strong>per</strong> nulla convenzionalesi è sv<strong>il</strong>uppato a Torino durante i tregiorni di Convegno, tenutosi dal 15al 17 settembre 2005: ha fattoemergere con tutta la franchezzadel caso i diversi punti di vista deiprincipali attori interessati all'ut<strong>il</strong>izzodel granulo di gomma da pneumaticifuori uso quale materiale da intasonella realizzazione di campi in erbaartificiale.In primo luogo <strong>il</strong> Comune di Torino,che ha presentato <strong>il</strong> proprio programmadi investimenti relativi a 24campi in erba artificiale, in parte giàrealizzato: tutti i campi in questioneut<strong>il</strong>izzano granulati di SBR da recycling,una realtà ormai incontrovertib<strong>il</strong>eanche nel nostro Paese, puntodi riferimento ineludib<strong>il</strong>e anche <strong>per</strong>le scelte di altri enti locali. In secondoluogo, <strong>per</strong> la prima volta, amministratoripubblici ed imprese sisono confrontati con gli effetti deiregolamenti d'attuazione del D.M.203/2002, destinato ad introdurrefinalmente <strong>il</strong> "green public procurement",in virtù del quale la PubblicaAmministrazione sceglierà prodottiderivati da attività di recycling <strong>per</strong>almeno <strong>il</strong> 30% dei suoi acquisti abituali<strong>per</strong> contribuire positivamente alriequ<strong>il</strong>ibrio ambientale del nostrosistema di sv<strong>il</strong>uppo, altro ottimomotivo <strong>per</strong> scegliere <strong>il</strong> granulo digomma da recycling quale materialeda intaso.Il dibattito si è infine rivelato produttivoin quanto ha consentito <strong>il</strong> confrontotra opinioni diverse circa lecriticità ancora evidenti nella realizzazionedi un campo in erba artificiale,chiarendo altresì ogni dubbiocirca "favole metropolitane", adesempio la tossicità <strong>per</strong> l'uomodello zinco presente nel granulo dapneumatico, messe in circolo daqualcuno con deplorevoli intenticommerciali.Peraltro, come ha sottolineato inconclusione <strong>il</strong> Dott. Armeni dellaL.N.D., considerata l'ipotesi di omologare250 campi all'anno a frontedel dato potenziale di 15.000 campisull'intero territorio nazionale, sussistonotutte le condizioni <strong>per</strong>ché lacollaborazione tra i diversi produttoriinteressati (del manto, dei sottofondie del granulo da intaso), gli ent<strong>il</strong>ocali e la stessa L.N.D., possa portarealle soluzioni più idonee deiproblemi connessi allo sv<strong>il</strong>uppo edalla qualificazione del settore.Interesse alla collaborazione pienamentericambiato dagli associati inArgo, come è stato possib<strong>il</strong>e verificarenella recentissima assemblea,che ha raccolto positivamente l'invitoproveniente dal Convegno diTorino nella prospettiva che <strong>il</strong> granulodi gomma da recycling trovi legittimazionequale materiale da intasoanche nel nostro Paese.66 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 17 novembre - dicembre 2005

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