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lavoripubbliciVEICOLI INDUSTRIALIn. 21 luglio - agosto 2006quota neve s.r.l.via Panizza 12 - 20144 M<strong>il</strong>anoSped. in abb. postale - 45% art.2comma 20b legge 662/96 - M<strong>il</strong>ano


lavoripubblicin. 21 luglio - agosto 20066 Un trenino Dotto <strong>per</strong> <strong>il</strong> lago di Misurina Ga. Marchelli8 Trasporto merci sfuse sorvolando i problemi,senza rumore e polvere12 Ecogest <strong>per</strong> 30 isole ecologiche interrate a Foggia Ga. Marchelli14 Caron 80015 Restyling strutturale <strong>per</strong> gli spargitori G<strong>il</strong>etta serie KAGh. Marchelli16 Compattatore Merlo su Econic Mercedes-Benz18 Sghedoni ed i suoi "Ferri" del mestiere Gh. Marchelli21 Black Top <strong>per</strong> riparazioni durature anche d’estate Gh. Marchelli22 Pezzolato <strong>per</strong> le biomasse24 Hymach J-Fox Gh. Marchelli27 Fuxor ora anche in sacchi da 10 kg Gh. Marchelli28 Dolomiti in bellezza e sicurezza M. Muraro29 Nessun rischio <strong>per</strong> chi gioca sui campi da calcio in erba sintetica30 Un carro ponte da 40 tonnellate <strong>per</strong> 915 x 80 m32 AMIAT sceglie Fassi <strong>per</strong> <strong>il</strong> servizio di manutenzione dei cassonettiF. P. Vandoni34 Airbus e Allison35 Assaloni presenta Star, una nuova spazzolatrice a rullo36 Novità John Deere Ga. Marchelli38 Escavatori JCB duramente impegnati ad Acapulco39 Orsi Zig Zag: un successo in continua evoluzione Gh. Marchelli40 Bonetti F100x apprezzato dai comuni in provincia di BiellaGh. Marchelli42 Ambiente snow-cutter <strong>per</strong> i passi turchi44 Manutenzione del territorio: opportunità <strong>per</strong> le pubblicheamministrazioni e le imprese agricole G. Politi46 Snoline collabora al Progetto P<strong>il</strong>ota <strong>per</strong> la Sicurezza Stradaledella Provincia di Perugia F. P. Vandoni48 Osma prosegue lo sv<strong>il</strong>uppo della trasmissione idraulicasulle proprie attrezzature F. P. Vandoni50 Dimostrazione Unimog sul campo prove aziendale di Wörth52 Centro di Formazione e Ricerca Macchine Merlo Gh. Marchelli54 Antonio Carraro a Flormart 200656 Innovativa strada ecologica <strong>per</strong> <strong>il</strong> Giro d’Italia al Plan de CoronesGa. Marchelli59 Evoluzione della specie Energreen60 Man Trucknology Generation al lago Le Bandie di SpresianoIn co<strong>per</strong>tina:SCAM s.r.l.Via Campagna, 8021026 Induno Olona (VA)Tel. +39 033 2202861Fax +39 033 2202252E-ma<strong>il</strong>: info@scamtrucks.itwww.scamtrucks.itDirettore responsab<strong>il</strong>e:dott. Giorgio MarchelliDirettore esecutivo:dott. ing. Gherardo MarchelliRedazione:dott. Giorgia Marchellidott. arch. Viviana PatscheiderFrancesco Piero VandoniSegreteria di redazione:Domenica StefaniEditore: quota neve s.r.l.Direzione, amministrazione,pubblicità:Via Panizza 12 - 20144 M<strong>il</strong>anoTel. +39 02 4983120Fax +39 02 4985157E-ma<strong>il</strong>: lavoripubblici@quotaneve.itStampa:Grafiche Pinelli S.r.l.Via R. Farneti 8 - 20129 M<strong>il</strong>anoAutorizzazione del Tribunaledi M<strong>il</strong>ano n. 577 in data 14-10-2002Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postaleD.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n.46) art. 1, comma 1, DCB M<strong>il</strong>ano<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> viene inviata in tutta Italia a:- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane- Società di gestione strade e autostrade- Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti- Aziende di trasporto urbano- Ditte appaltatrici di lavori pubblici- Parchi nazionali e regionali- Protezione Civ<strong>il</strong>e- Consorzi di bonifica- Aeroporti, Porti- Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…)- Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista- Personalità di settore italiane ed estereAbbonamenti annui:Italia euro 30,00Estero euro 40,00i versamenti possono essere effettuatia mezzo assegnoo c/c postale n. 26647206 intestato a:quota neve s.r.l.: - via Panizza 12- 20144 M<strong>il</strong>anoUna copia euro 5,00I nominativi inseriti nell'invio sonotutelati dalla Legge 675/96 sullaProtezione dei dati Personali4 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


TRASPORTIUn trenino Dotto <strong>per</strong><strong>il</strong> lago di MisurinaGIORGIA MARCHELLIAnche <strong>il</strong> lago di Misurina, nel cuoredelle Dolomiti, all’ombra delle TreCime di Lavaredo, ha finalmente untrenino che <strong>per</strong>mette ai turisti di farne<strong>il</strong> giro potendo comodamente ammirarele bellezze naturali della zona.Quello di Misurina, a 1.800 m diquota, è <strong>il</strong> lago più frequentato ditutte le Alpi, meta di visitatori di tuttele età provenienti da ogni parte delmondo tanto in inverno quanto,soprattutto, d’estate. Dagli splendoridell’inizio del secolo, le attrazioni dell’areacircostante si sono man manoridotte, ed in questi ultimi anni glio<strong>per</strong>atori turistici locali si stanno attivando<strong>per</strong> offrire servizi adeguati e alpasso con i tempi.Come molti visitatori di parchi e localitàdi vacanza in tutto <strong>il</strong> mondo, icugini Perin di Auronzo di Cadore(BL) si sono accorti dell’esistenza ditrenini creati apposta <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasportoe <strong>il</strong> divertimento dei turisti, e velocementehanno preso l’iniziativa <strong>per</strong>proporre qualcosa di nuovo aMisurina: hanno acquistato da DottoTrains un treno <strong>per</strong> portare intorno allago, nei boschi sotto le imponentimontagne chiunque abbia pocavoglia o possib<strong>il</strong>ità di camminare, e icuriosi di vedere le cose da un nuovopunto di vista, contenti di imparare dipiù sulle caratteristiche del posto.Il coloratissimo trenino, con tonalitàappropriate alla montagna, ulteriormenteadornato con gerani, è entratoin servizio <strong>il</strong> 20 maggio, e da subitoha riscontrato grande successo,soprattutto fra bambini, anziani e portatoridi handicap. Per non far attenderei visitatori, sempre numerosi,effettua partenze continue <strong>per</strong> compiere<strong>il</strong> giro alto del lago in circa unquarto d’ora, su strada sterrata conandatura piana e r<strong>il</strong>assante.Il treno scelto è un Muson River 2x4Diesel della Dotto Trains S.r.l. diCastelfranco Veneto (TV).La locomotiva ha un motore IvecoAifo 8140, turbodiesel da 2.800 cc,con 103 HP a 3.600 giri al minuto,<strong>per</strong> una coppia massima di 240 Nm a1.900 giri al minuto, che raggiungeuna velocità autolimitata di 25 km/h.Le dimensioni sono: lunghezza 3.950mm, larghezza 1.580 mm e altezza2.240 mm. Il telaio ha una strutturaportante in prof<strong>il</strong>ato di acciaio consospensioni a balestra parabolica. Losterzo è munito di idroguida. I frenisono idraulici con doppio circuito(assale anteriore - posteriore) a tamburosulle 4 ruote, oltre al freno distazionamento. Il circuito pneumatico<strong>per</strong> la frenatura delle carrozze ha unconvertitore idraulico pneumatico <strong>per</strong><strong>il</strong> comando freni alle carrozze. Lacarrozzeria è in vetroresina rinforzatacon colori incorporati a gelcoat. Lacabina è dotata di 2 sed<strong>il</strong>i imbottiti,molleggiati e regolab<strong>il</strong>i.La carrozza, modello A98, ha unacapienza di 28 adulti o 35 bambini, edè lunga 5.410 mm, larga 1.840 mm ealta 2.250 mm. Il telaio è in prof<strong>il</strong>atod’acciaio rinforzato zincato, consospensioni pneumatiche autolivellantie sistema di sterzatura sulle 4 ruoteche consente alla carrozza di seguireesattamente <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso della motrice. Ifreni sono idraulici a disco sulle 4ruote; quelli di emergenza e di stazionamentosono omologati secondo lenormative italiane. Il pavimento è inlamiera mandorlata di alluminio; i sed<strong>il</strong>ie gli schienali sono imbottiti di gommapiuma;i pannelli sono in vetroresinarinforzata ed i colori incorporati a gelcoat.Teli aprib<strong>il</strong>i in PVC riparano dall’ariae dalla pioggia, <strong>per</strong>mettendo diviaggiare con qualsiasi condizioneatmosferica. Un secondo vagonepotrebbe essere aggiunto in futuro <strong>per</strong>una portata maggiore.Grande fortuna di Perin Trenini S.n.c. èstata quella di trovare un conducenteappassionato al proprio lavoro e allanatura delle Dolomiti, che durante <strong>il</strong>tour, grazie all’impianto sonoro conamplificatore altoparlante e microfono,con un sottofondo di allegra musicalocale (folk, polka, valzer, fisarmonica),spiega ai turisti flora, fauna e montagnedella zona. Per <strong>il</strong> divertimento deibambini suona la campana e raccontala leggenda di Misurina.Partendo dal bosco incantato, siattraversa un canneto popolato dagermani reali, pa<strong>per</strong>i stanziali anchedurante l’inverno, <strong>per</strong> passare accantoad una baita con galline razzolantinel prato; con un po’ di fortuna si possonovedere animali selvatici (scoiattoli,volpi, caprioli...). Fra la fitta vegetazionedi piante ad alto fusto didiverse varietà, conifere secolari dioltre 200 anni, fra cui <strong>il</strong> profumatissimopino cembro, abeti rossi e laricitipici dei boschi intorno ai 1.800 m dialtitudine, e di fiori di montagna colorati(aqu<strong>il</strong>ege, ginestrine, geranei selvatici,rose canine, rododendri, salviaselvatica...) si gusta la vista del lagodall’alto in mezzo alle fronde. Dopoaver attraversato un ruscello si arrivaa una chiesetta del 1900 costruita <strong>per</strong>volontà della regina Margherita,spesso ospite dell’albergo dove oraha sede l’istituto Pio X <strong>per</strong> la curadelle malattie respiratorie e allergiche6 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


dei bambini di tutta Italia. Intorno aiprati con le mucche al pascolo siergono montagne affascinanti: Cadinidi Misurina, Popena, Cristallo, 3 Cimedi Lavaredo, 3 Scar<strong>per</strong>i, Croda deiRondoi, Monte Piana (teatro di guerradel '15 - '18), e Sorapiss.Alla fine del giro i bambini sono cosìfelici che non vorrebbero più scendere,e gli adulti interessati e soddisfattiricordano di aver visto altri mezzi comequesto in molte altre parti del mondo.Da oltre 40 anni Dotto Trains S.r.l.produce mezzi di trasporto su pneumaticie binari adatti a diversi contestidi lavoro e svago, confermando sempreuna totale affidab<strong>il</strong>ità tecnologica,accompagnata da design esclusivo estraordinario comfort.Il primo treno Dotto nacque nel 1962<strong>per</strong> passione e fu subito un successo.La preziosa es<strong>per</strong>ienza artigianale sitrasformò negli anni in un’attività leadernel settore e di respiro internazionale.L’azienda di Castelfranco Veneto (TV)ha come obiettivo produrre, a tutt’oggicon cura artigianale, treni <strong>per</strong> parchigioco e località turistiche, puntando sulcontinuo aggiornamento della ricercatecnologica, su una progettazioneaccurata, sull’importanza dei dettagli esul miglioramento continuo.Ogni treno nasce dallo scrupolosolavoro di studio e analisi dello staff diprogettazione, impegnato in modo<strong>per</strong>manente nell’arricchire <strong>il</strong> propriopatrimonio di idee e soluzioni. Il dialogocontinuo con <strong>il</strong> cliente e prestigiosecollaborazioni internazionali sono gliingredienti della creatività e della funzionalitàdelle proposte Dotto. La sceltadei colori, delle dimensioni, del tipodi motorizzazioni (diesel, benzina,ecodiesel, gas, elettrica), la c<strong>il</strong>indrata,<strong>il</strong> modello di motrice, la composizionedelle carrozze e le <strong>per</strong>sonalizzazionisono aspetti che ogni volta vengonovalutati e decisi insieme al cliente.L’es<strong>per</strong>ienza artigianale delle originigarantisce che anche oggi ogni trenoDotto sia un pezzo unico.I treni possono infatti inoltre esserecompletati da <strong>per</strong>sonalizzazioni comeportasci, luci, bandiere, aria condizionata,impianto riscaldamento, pannellipubblicitari, dispositivo di controllo contelecamere a circuito chiuso, chiusurecentralizzate, chiusure in PVC o vetroparapioggia e <strong>per</strong> riparo dall’aria, grigliedi protezione dei vetri, campana,microfono senza f<strong>il</strong>i, impianto sonorocon amplificatore altoparlante esternoe microfono, luci rotanti...Ogni fase della produzione Dotto èsottoposta a rigorosi test di controllo<strong>per</strong> assicurare elevati standard diqualità e sicurezza, in sintonia con lesevere normative vigenti in Europa enel mondo. Le motorizzazioni diesel,benzina, gas ed elettrica sonocostruite nel pieno rispetto delle leggisulla tutela ambientale e si distinguono<strong>per</strong> la loro particolare s<strong>il</strong>enziosità.Il collaudo, <strong>per</strong> i mezzi destinati allearee pubbliche, viene eseguito secondole direttive dei ministeri competenti,mentre <strong>per</strong> quanto riguardale aree private ci si attiene ad un rigidoprotocollo interno. L’affidab<strong>il</strong>itàtecnologica e la qualità dei prodottiDotto sono testate e approvate dalrigoroso ente tedesco Tüv.L’assistenza tecnica è garantita daimanuali e dalle schede tecniche cheforniscono tutte le istruzioni o<strong>per</strong>ativenecessarie all’ut<strong>il</strong>izzatore, oltre chedall’ottimo servizio clienti <strong>per</strong> indicazioniprecise ed ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro uso e<strong>per</strong> una corretta manutenzione.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 7


TRASPORTITrasporto merci sfusesorvolando i problemi,senza rumori e polvere1Doppelmayr, <strong>il</strong> maggiore costruttoremondiale di impianti a fune, realizzaoltre <strong>il</strong> 50% degli impianti mondiali edè l’unico costruttore ad affrontare tuttele tipologie esistenti nel settore: daqualche anno ha presentato una soluzioneinnovativa <strong>per</strong> risolvere i problemidel trasporto di materiali sfusi.L’azienda austriaca già presente condiverse soluzioni nel trasporto materiali,risolte sia con funivie a va e vieniche con impianti a moto continuo(teleferiche), sia con tecnologia monofuneche bifune, si è avvalsaanche del sistema funitel <strong>per</strong> trasportiinterni ad uno stab<strong>il</strong>imento Volkswagen.E' anche presente nel settoredei magazzini automatici con <strong>il</strong>Ra<strong>il</strong>con, sistema che consente di trasportarepesi fino a 1500 kg alla velocitàdi 50 metri al minuto su distanzefino a 1000 metri con una portataoraria di 500 pallets/ora.Nonostante quest’ampia tipologia discelte e forse anche <strong>per</strong> l’es<strong>per</strong>ienzamaturata in tante soluzioni ha sentitola necessità di proporre un sistemaancora diverso: <strong>il</strong> RopeCon.Gli elementi costitutivi principali sonole funi (rope) ed <strong>il</strong> nastro trasportatore(conveyer), come ricordato nel nomedella soluzione e del brevetto.2La fune sostiene <strong>il</strong> nastro e <strong>per</strong>mettecosì di sorvolare i problemi (strade,ferrovie, fiumi, vallate trasversali,inclinazioni accentuate, infrastruttureesistenti...) che vi possono esserelungo <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso, tramite lunghecampate che consentono di arrivareai 3.000 m di lunghezza.La possib<strong>il</strong>ità del sorvolo è la caratteristicaprincipale <strong>per</strong> quest’impiantoche può prevedere lunghezze fino a20 km, con una capacità di trasportofino a 4.000 t/h, dislivello fino a 1.000m ed inclinazione di 35°, ma non èl’unico elemento positivo del sistema.Una coppia di funi sostiene lateralmente<strong>il</strong> ramo di andata del nastro edun’altra coppia di funi sostiene <strong>il</strong>ramo di ritorno dello stesso nastro.Ogni 6 metri degli assali sostengono <strong>il</strong>nastro: sono inseriti nella parte inferioredel nastro e trasversalmente rispettoal suo moto. Alle due estremitàdegli assali si hanno due ruote chescorrono sulle due funi portanti lateral<strong>il</strong>e quali fungono da veri e propri binari.Apposite traverse fissate alle funimantengono la corretta spaziaturadelle funi e, in alcuni casi, sostengonola co<strong>per</strong>tura del nastro (nel casodi trasporto di materiali che si possonodeteriorare se bagnati, come adesempio carta o trucioli).Il nastro, che ha una larghezza previstada 300 a 1.200 mm, è continuo epiano, con elementi laterali verticali ingomma ondulata, alti 30 cm, cheimpediscono la caduta del materialetrasportato. E' realizzato in una magliaportante di materiale plastico o diacciaio, in base alle necessità (materialee peso) di portata richieste.Come nei normali nastri di trasporto <strong>il</strong>ramo di andata e quello di ritornosono sovrapposti, ed invece di unapuleggia, motrice o di rinvio, si hanno1. 2. 3. Linea del sistema RopeCon4. Argano348 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


1. Sostegno del RopeCon2. Rotazione di 180° del nastroAltri sistemi Doppelmayr <strong>per</strong> <strong>il</strong>trasporto materiali:3. Unidirezionale in monofune4. Unidirezionale in bifune5. Funitel6. Va e vieni7. Magazzini automatici8. Ra<strong>il</strong>contamburi motori e di rinvio.Nel RopeCon <strong>il</strong> ramo di trasporto, tra<strong>il</strong> luogo di carico e quello di depositodel materiale, viaggia su<strong>per</strong>iormente,quello di ritorno inferiormente. Datoche, dopo <strong>il</strong> deposito <strong>per</strong> gravità, delmateriale potrebbe rimanere aderenteal nastro di trasporto e caderedurante <strong>il</strong> tragitto di ritorno al luogo dicarico, <strong>il</strong> ramo di ritorno ad entrambele stazioni viene ruotato di 180°: leruote degli assali dalle due funi portantipassano dalle funi a dei tubimetallici che impongono agli assali, equindi al nastro collegato, l’effettuazionedi una spirale che porta al rovesciamentodel nastro che così compie<strong>il</strong> tragitto di ritorno con la parte ditrasporto rivolta nuovamente versol’alto e quindi senza lasciar caderealcunché. La presenza di spalle verticaliin gomma ondulata è in funzionedi questa spirale che comprime lesponde laterali del nastro, le quali poitornano in posizione verticale.Gli eventuali sostegni hanno fustic<strong>il</strong>indrici già usati negli impianti a funeDoppelmayr, mentre la testata delsostegno è una costruzione specifica1 2<strong>per</strong> <strong>il</strong> RopeCon.ricerca ed un intervento in linea.Le funi portanti sono ancorate fisse Quest’aspetto della manutenzioneall’interno della stazione di carico e rappresenta uno dei risparmi considerevolidel sistema RopeConmotrice; dopo la zona di depositovengono invece, se necessario, tensionateidraulicamente.Il materiale rimane stab<strong>il</strong>e e non sal-rispetto alle soluzioni tradizionali.L’elemento più complesso del Rope- tella o vibra al passaggio dei tanti rulliCon è rappresentato dalla stazione di dei nastri convenzionali: ciò determinauna minor usura del nastro.carico del materiale che è anchequella motrice. In questa stazione è Il RopeCon è particolarmente poconormalmente presente un frantumatoreche limiti la grossezza del mate-convenzionali.rumoroso, specie rispetto ai sistemiriale sotto ai 30 cm.L’ut<strong>il</strong>izzo di componenti standardNell’eventualità che <strong>il</strong> trasporto sia in testati su altri tipi di impianti garantisceun’affidab<strong>il</strong>ità elevata ed un costodiscesa l’argano motore diviene ungeneratore di corrente <strong>per</strong> gli ut<strong>il</strong>izzi contenuto.aziendali o <strong>per</strong> essere riversata in rete. Il sistema a fune <strong>per</strong>mette una minorLa traslazione di tipo ferroviario, in necessità di stazioni intermedie checui le funi portanti o<strong>per</strong>ano come devono essere dotate di energia.binari, determina attriti molto bassi. Il funzionamento avviene totalmenteGli elementi in movimento (due rulli in automatico, senza necessità diogni sei metri) sono circa un quarto <strong>per</strong>sonale addetto al controllo delrispetto ai nastri convenzionali e carico e dello scarico, con possib<strong>il</strong>itàquindi richiedono minore necessità di o<strong>per</strong>are 24 ore su 24 e quindi <strong>per</strong>di manutenzione; in più questi elementisi presentano ogni pochi La necessità di spazio è contenuta.alte portate totali.minuti alla stazione di carico dove gli La velocità può arrivare a 6 m/sec edeventuali difetti possono essere eventualmente oltre.fac<strong>il</strong>mente individuati e riparati, L’impianto può essere smontato a finesenza dovere andare a fare una lavori <strong>per</strong> essere trasferito altrove.34567810 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


IGIENE URBANAEcogest <strong>per</strong> 30 isoleecologiche interratea FoggiaGIORGIA MARCHELLIE' stata inaugurata sabato 6 maggio2006 in piazza Padre Pio la primadelle trenta isole ecologiche Gemini 3realizzate a Foggia da Ecogest S.r.ldi Recanati (MC), grazie al piano d’interventomesso in atto dall’AmministrazioneComunale.Carta, plastica e vetro saranno d’orain poi fonte di ricchezza <strong>per</strong> i foggiani:contribuiranno infatti a diminuire la bollettadella Tarsu, oltre a fornire importantivantaggi al territorio cittadino eagli abitanti stessi, quali abbassamentodei costi, incentivazione alla raccoltadifferenziata, minor impatto ambientalee garanzia di igiene e pulizia.Le isole ecologiche sono aree dove èpossib<strong>il</strong>e buttare tutti i prodotti dellaraccolta differenziata, sotto terra mafruib<strong>il</strong>i dall’esterno. Ogni isola ecologicaè dotata di un torrino di conferimento,la bocca che consente didepositare i rifiuti differenziati, laquale si ab<strong>il</strong>ita nel momento in cui <strong>il</strong>cittadino passa sul lettore la propriatessera magnetica distribuita dalcomune alle famiglie. Tramite tre pulsanticolorati si seleziona <strong>il</strong> materialeda conferire: bianco <strong>per</strong> carta e cartone,verde <strong>per</strong> vetro, giallo <strong>per</strong> plastica.I rifiuti di fatto vengono accolti daicorrispondenti contenitori posti nelsottosuolo delle isole ecologiche, chescorrono posizionandosi automaticamentesotto <strong>il</strong> torrino stesso, separatida una speciale guarnizione di chiusurache impedisce l’ingresso dell’acquadall’esterno ed è studiata <strong>per</strong>contenere efficacemente cattivi odorie frequentazione di insetti e animalinocivi. Sul display è visualizzato <strong>il</strong>peso dei rifiuti conferiti, dati che vengonoinviati alla AMICA, AziendaMunicipale Igiene e ConservazioneAbitato, <strong>per</strong> l’elaborazione dellaTarsu, e dunque <strong>per</strong> risparmiare sullabolletta. La tassa sui rifiuti insommanon sarà più calcolata in base all’immondiziaprodotta, ma anche in basealla <strong>per</strong>centuale di materiale riciclab<strong>il</strong>erecu<strong>per</strong>ato, in modo da premiare icittadini che più di altri eviteranno digettare carta, vetro e plastica nei normalicassonetti con <strong>il</strong> resto dei materialida eliminare.Complessivamente verranno gestiti276 metri cubi di rifiuti. Ciclicamente leisole ecologiche saranno svuotate daimezzi dell’Amica: progettate <strong>per</strong> <strong>il</strong> caricamentolaterale, la società ambientaledi Foggia potrà sfruttare i veicoli già inuso <strong>per</strong> la gestione dei tradizionali contenitoridei rifiuti. Sono quindi diminuiti icassonetti lungo le strade e i marciapiedi,e, sulle aree dove sono staterealizzate queste isole, sono in attointerventi di arredo urbano: panchine,punti di <strong>il</strong>luminazione, dissuasori sullecarreggiate, porta biciclette, palineinformautenza..., sempre fornite daEcogest come da richiesta dell’appalto.Dopo l’avviamento della prima isolaecologica stanno man mano entrandoin funzione anche tutte le altre.Per favorirne l’ut<strong>il</strong>izzo ai cittadini, pienamentesoddisfatti dell’iniziativa, è possib<strong>il</strong>econoscerne la posizione attraversouna mappa realizzata dall’amministrazione,che, insieme all’Amica ha avviatouna campagna di informazione.Anche Foggia quindi, come già molti12 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


altri comuni italiani, si è resa contodelle ottime soluzioni proposte daEcogest con i sistemi interrati <strong>per</strong> laraccolta rifiuti: l’azienda marchigiana,fra le prime a brevettare, nel 1998, leproprie soluzioni a scomparsa in differentitipologie <strong>per</strong> l’RSU e la differenziata,sta riscuotendo notevolesuccesso grazie all’alta tecnologia,alla continua tensione all’innovazione,all’affidab<strong>il</strong>ità, alla semplicitàd’uso, alla fac<strong>il</strong>ità d’installazione ealla ricerca di materiali abbinati allemacchine <strong>per</strong> integrarle sempremeglio con l’ambiente circostante. Leisole ecologiche interrate garantisconogrande capacità di contenimentofavorendo l’opportunità e lo spazio<strong>per</strong> migliorare <strong>il</strong> decoro urbano dellecittà, e la possib<strong>il</strong>ità di ridurre le frequenzedi raccolta dei rifiuti, con vantaggiin termini di gestione (minoricosti, traffico, inquinamento e disagi),preservando l’igiene e la sicurezza.Più tecnicamente Gemini 3 è costituitoda una struttura esterna autoportantesagomata a T, che occupa pocospazio sulla su<strong>per</strong>ficie stradale, e datre contenitori interni, di cui 2 da3.200 l (3,2 m 3 ) ed 1 da 2.800 l (2,8m 3 ), uno <strong>per</strong> ogni tipologia di materialeda smaltire, i quali vengono posizionatialternativamente sotto l’unicabocca di carico centrale da un sistemaoleodinamico. Gli impianti sonostati installati semplicemente: fatto loscavo, non hanno avuto bisogno dialcuna o<strong>per</strong>a muraria o struttura incemento armato, in quanto i contenitoriesterni fungono da casseformeautoportanti. I sistemi sono brevettati,conformi alla marcatura CE, integratie compatib<strong>il</strong>i con le attuali attrezzaturedi caricamento laterale presentisugli automezzi adibiti alla raccoltadei rifiuti. I dispositivi elettronici consentonodi effettuare lo scarico deirifiuti in una sola o<strong>per</strong>azione: alsegnale di raccoglitore pieno si attualo svuotamento con un sistema atelecomando azionab<strong>il</strong>e dalla cabinadi guida dei compattatori, risparmiandocosì <strong>per</strong> tempi e costi del servizio.L’ut<strong>il</strong>izzo da parte dei cittadini è semplicee intuitivo: con la propria tesseramagnetica <strong>per</strong> l’identificazione e lamemorizzazione dei dati, l’utente,grazie all’apposita pulsantiera, apreautomaticamente <strong>il</strong> torrino di conferimentodepositando i rifiuti che cadonosu di una botola posta all’interno,sotto la bocca di carico. Dopo brevetempo <strong>il</strong> co<strong>per</strong>chio del torrino sirichiude automaticamente, e soloallora i rifiuti vengono pesati tramiteuna cella di carico ad alta precisione<strong>per</strong> poi cadere nel contenitore interno:un sistema di chiusura di questogenere garantisce qualsiasi tipo diazione accidentale, in quanto l’accessodiretto al contenitore interno èimpedito. Il dispositivo di a<strong>per</strong>turaautomatica, con la pulsantiera postaad un’altezza adeguata, rende gliimpianti di fac<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzo anche ai portatoridi handicap e ai bambini.Le intere strutture interrate, installatein aree pedonab<strong>il</strong>i, sono chiuse su<strong>per</strong>iormenteda piattaforme di co<strong>per</strong>turairrigidite in lamiera di acciaio antisdrucciolo,al cui centro sono poste lebocche di carico realizzate in laminatodi alluminio pressopiegato, conchiusura a tenuta, che comunicanocon i contenitori sottostanti.Gli impianti sono lavab<strong>il</strong>i e disinfettab<strong>il</strong>i,<strong>per</strong>mettendo così di migliorare inmaniera sensib<strong>il</strong>e le problematiche igienichelegate al conferimento dellespazzature, come la fuoriuscita di cattiviodori, e contemporaneamente fornendoun maggior decoro urbano dell’interoservizio di raccolta rifiuti.Contestualmente alla vendita deidispositivi, Ecogest fornisce un GlobalService <strong>per</strong> la manutenzione ordinariae straordinaria dei contenitori.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 13


PORTATTREZZICaron 800Tecnologia, sicurezza, qualità: sonoqueste le basi <strong>per</strong> cui la ditta Caron sidistingue da oltre 40 anni nel settoredella produzione di macchine agricolee o<strong>per</strong>atrici. Un <strong>per</strong>corso lungocominciato negli anni '60, sinonimo dielevato livello di conoscenza coltivatae maturata nel tempo.Il mondo dei transporter è infatti unasezione molto particolare, dove l’es<strong>per</strong>ienzae la specializzazione sonoessenziali <strong>per</strong> mantenere alto <strong>il</strong> nomee rimanere sempre al passo con losv<strong>il</strong>uppo e le nuove esigenze.Caron diventa così uno dei maggioriproduttori del settore in grado di offriresul mercato un’ampia gamma dimodelli sterzanti e articolati che vannodai 26 fino ai 100 cavalli, con portateut<strong>il</strong>i dalle 2 alle 6 tonnellate, omologatia livello europeo. La particolare attenzioneprestata dalla casa di Pianezze(VI) verso i transporter, con la produzionespecifica di assali e cambi,rende queste macchine fra le miglioriin assoluto <strong>per</strong> prestazioni, affidab<strong>il</strong>itàe versat<strong>il</strong>ità.Caratteristiche della serie 800 sono lemisure compatte, associate ad unavasta scelta di motori a 2, 3 e 4 c<strong>il</strong>indriturbo dai 26 ai 62 cavalli, che <strong>per</strong>mettonoa questa gamma di lavorare conla massima efficienza e sicurezza intutte le condizioni di spazio e terreno.Inoltre la possib<strong>il</strong>ità di trasformare lamacchina in pochi minuti, variando leapplicazioni ed adattandola a qualsiasigenere di lavoro, la rende ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e<strong>per</strong> tutto l’arco dell’anno con un altorendimento orario. Le prese di forzacentrale e posteriore a due velocità e ladisponib<strong>il</strong>ità di distributori idraulici anteriorie sul retro concedono l’impiego diattrezzature quali autocaricante, fresa,atomizzatore, equipaggiamenti <strong>per</strong> <strong>il</strong>servizio stradale, cantieristico, manutenzioneforestale e le o<strong>per</strong>azioni antincendio.E' fruib<strong>il</strong>e su richiesta anche unsollevatore a tre punti posteriore.Nati con lo scopo di trasportare <strong>il</strong>carico, anziché trainarlo, i transporterCaron esigono di essere <strong>il</strong> massimo<strong>per</strong> quanto riguarda la maneggevolezzae la robustezza, l’equ<strong>il</strong>ibrio ela capacità.La tecnica e la qualità dei materialicon cui vengono costruiti questi veicoline soddisfano <strong>per</strong>fettamente lerichieste, assicurando un peso complessivoa pieno carico di 4.500 kg(rimorchiab<strong>il</strong>e fino a 6.000 kg) bendistribuito in modo da garantire unamigliore trazione e stab<strong>il</strong>ità.Le quattro ruote motrici con la possib<strong>il</strong>itàdel disinnesto della trazione anterioreo <strong>il</strong> bloccaggio del differenzialeposteriore dispongono di un impiantofrenante idraulico integrale a doppio circuitocon masse flottanti. Dotati di unochassis ad assali rigidi con snodo centraleincorporato, le macchine Carongarantiscono la costante aderenza alsuolo. Fornite di cambio sincronizzato a24 rapporti consentono di sfruttaresempre la piena potenza del motore atutte le velocità, fino ad una punta di 40km/h consentita dalla legge.Disponib<strong>il</strong>i in versione o<strong>per</strong>atrice oagricola, i Caron 800 sono tutti dotatidi cabina a due posti insonorizzata emontata su sospensioni idrauliche es<strong>il</strong>entblocs, che offrono <strong>il</strong> massimodel confort e della sicurezza.Se la serie 800 non dovesse bastare,<strong>il</strong> ruolo dell’ammiraglia è giocato dalla900, protagonista nel mercato deigrandi transporter, ancora più potentee con un peso complessivo omologatodi 8.040 kg.14 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


VIABILITA' INVERNALERestyling strutturale <strong>per</strong>gli spargitori G<strong>il</strong>etta serie KAGHERARDO MARCHELLILa tramoggia della serie di spargitoriG<strong>il</strong>etta KA è stata ridisegnata, con lasostanziale modifica nella larghezza<strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema di convogliamento delmateriale, che può essere a nastrooppure a catena. Il convogliatoreaumenta la sua larghezza passandodai precedenti 220 mm agli attuali300 mm. Questa sostanziale modificaporta a cambiare tutta la geometriadella tramoggia con pareti piùverticali, in modo da impedire la possib<strong>il</strong>itàdella formazione del ponte,situazione che è avvenuta nella precedenteversione in situazioni d<strong>il</strong>avoro con materiali da spargere diqualità non buona.Il restyling ha visto anche <strong>il</strong> ribaltamentodell’angolo della nervaturapresente sulle sponde, cosa che, pursembrando minima, offrirà un minorcontrasto allo scorrimento del sale,riducendo ulteriormente la possib<strong>il</strong>itàdi formazione del ponte.La tramoggia è interamente saldatain continuo, sia <strong>per</strong> garantire la nonfuoriuscita del sale onde non rovinare<strong>il</strong> cassone del veicolo che la trasporta,sia <strong>per</strong> offrire una robustezzamaggiore all’intera struttura. Questo<strong>per</strong>ché è una macchina che vienemontata su veicoli leggeri e quindideve essere <strong>il</strong> meno pesante possib<strong>il</strong>e<strong>per</strong> <strong>per</strong>metterle la massimacapacità di trasporto.Le KA sono interamente in acciaioinox con uno spessore delle lamieredi 2 mm, con verniciatura a polvere;grazie proprio alla saldatura in continuooffre una resistenza meccanicasu<strong>per</strong>iore che consente agli o<strong>per</strong>atoridi scarrarla anche a pieno caricosenza problemi. Proprio <strong>per</strong> lo scaricoe carico continuativo anche la KApuò essere fornita con sistema dicarramento che sfrutta <strong>il</strong> ribaltab<strong>il</strong>edel mezzo con rulli e gambe anterioria rientro automatico.Oltre alle versioni che prendono <strong>il</strong>moto dall’impianto idraulico delmezzo sono disponib<strong>il</strong>i le versionicon motore aus<strong>il</strong>iario, con differentitipologie di motorizzazione, a benzinae diesel, con motori Lombardini,Honda e Kubota. Questa scelta dimolteplici marchi di motori è guidatadalla richiesta dei vari paesi in cuiG<strong>il</strong>etta è diffuso, come ad esempio <strong>il</strong>Giappone, dove la motorizzazioneHonda è sicuramente più apprezzatain quanto più diffusa.La capacità delle KA parte da 0,9 m 3e arriva fino a 4 m 3 <strong>per</strong> soddisfare leesigenze di veicoli di ogni dimensione,inoltre è presente una versionepiù stretta <strong>per</strong> accontentare le esigenzedei mezzi tipo Ladog e vieneanche fornita in versione montata su1. Interno della nuova tramoggiadel G<strong>il</strong>etta KA, in questo casocon trasmissione a catena2. G<strong>il</strong>etta KA in produzione3. G<strong>il</strong>etta KA in versione trainata1rimorchio, con timone regolab<strong>il</strong>e inaltezza, adatta a trattrici e veicoli fuoristradacon massa rimorchiab<strong>il</strong>eminima di 1.800 kg.Il modello di punta è la KA 1000 da 0,9a 1,5 m 3 , questo <strong>per</strong> i veicoli da 3,5tonnellate, che soddisfa le esigenze dimolti o<strong>per</strong>atori, oltre al KA 3000 che,adatto a veicoli da 10 tonnellate, è l’ideale<strong>per</strong> Unimog U300 e U400 edaccontenta la grande flotta ereditatadall’ANAS di Iveco 75 4x4.Lo spargitore serie KA può essereaccessoriato esattamente come glispargitori più grandi di G<strong>il</strong>etta, comepure l’impianto di umidificazione, concapacità della soluzione di 530 o 800litri, ed <strong>il</strong> comando Ecoswave con tuttigli optional possib<strong>il</strong>i, come <strong>il</strong> Routreplay, <strong>il</strong> Climtronic e la gestionesatellitare. Può partire da un comandobase on-off <strong>per</strong> arrivare al top contutta la gestione e memorizzazionedei <strong>per</strong>corsi, con regolazione dellospargimento in funzione delle condizioniclimatiche e della tem<strong>per</strong>aturadel manto stradale con trasmissionedei dati in tempo reale.23<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 15


IGIENE URBANACompattatore Merlosu Econic Mercedes-BenzRecentemente, un Mercedes-BenzEconic 1833 è stato allestito dalla dittaTecnoindustrie Merlo di Bernezzo (CN).Questo veicolo con passo 3.900 mm ècaratterizzato da eccezionale maneggevolezza,comfort e sicurezza <strong>per</strong> glio<strong>per</strong>atori.Econic è dotato di serie di sospensionipneumatiche anteriori e posteriori, frenia disco su tutte le ruote e grande visib<strong>il</strong>itàgrazie al parabrezza panoramico.Il veicolo è dotato di cambio automaticoAllison a 6 marce con retarder, ariacondizionata, prese di forza, ed offreposto in cabina a 3 o<strong>per</strong>atori più autista.Tra i pregi del veicolo si ricorda lacomodità di salita e discesa degli o<strong>per</strong>atoriin cabina attraverso solo 2 gradinida terra.Molto compatto e con motore da 326CV e 1.300 Nm di coppia offre ottimeprestazioni su ogni tipo di <strong>per</strong>corso.Le caratteristiche tecniche specifichedel compattatore a caricamentoposteriore, serie Zenit 14, montato suquesto Econic:- capacità del cassone di contenimentorifiuti 14 metri cubi (esclusala bocca di carico);- volume ut<strong>il</strong>e della bocca di carico1,7 metri cubi;- sistema di compattazione a "monopalaarticolata";- rapporto di compattazione da 2:1 a6:1;- livelli di compattazione impostab<strong>il</strong>i,in funzione della tipologia del rifiuto,direttamente dall’o<strong>per</strong>atore dallaconsolle in cabina di guida;- logica di gestione tramite microprocessorededicato MERLin;- impianto TV a circuito chiuso conmonitor a colori ad alta definizioneposizionato in cabina di guida e telecameraubicata in zona posteriore;- alzavoltacassonetti composto daaggancio a pettine (<strong>per</strong> bidoni carrellatiaventi volumetria da 120 -240 - 360 litri), aggancio a bracciDIN 1.100 litri ed aggancio a bracciDIN 1.700 litri;- pedane posteriori <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasportodegli addetti al servizio.Generalmente, le peculiarità tecnicherealizzate standard <strong>per</strong> tutta lagamma Zenit sono:- cassone di contenimento rifiuti costituitoda un unico corpo in lamiera diacciaio ad alta resistenza; <strong>per</strong>aumentare la rigidezza è realizzatocon struttura a "guscio";- le pareti laterali, della portellaposteriore, sono realizzate daun’unica lamiera, in acciaio ad altocarico di snervamento, tramitepressopiegatura;- larghezza (luce interna effettiva)della bocca di carico 2,2 metri ;- logica di gestione tramite microprocessorededicato MERLin.Il sistemadi controllo <strong>per</strong>mette tramite <strong>il</strong>display a LCD, in aggiunta all’impostazione/regolazionedi tutti i parametridell’attrezzatura, di evidenziare/impostare le seguenti funzioni:visualizzazione delle o<strong>per</strong>azioni dimanutenzione preventiva programmatada effettuarsi;conteggio del tempo di lavoro effettivamentesvolto dall’attrezzatura;conteggio del numero dei cicli svoltodal gruppo di compattazione;conteggio del numero dei cicli discarico del cassone di contenimento;conteggio del numero dei cicli dell’alzavoltacassonetti;livelli di compattazione impostati (infunzione della contropressione);contaore <strong>per</strong> la registrazione del<strong>per</strong>iodo di lavoro;16 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


- le boccole delle articolazioni sonorealizzate con materiali sinteticiautolubrificanti a basso coefficientedi attrito e fac<strong>il</strong>mente sostituib<strong>il</strong>i.L’attrezzatura nel suo complessonon necessita dell’impianto diingrassaggio e/o dell’impianto d<strong>il</strong>ubrificazione centralizzata;- ut<strong>il</strong>izzo di distributore idraulico acomando proporzionale <strong>per</strong> <strong>il</strong> ramodell’impianto idraulico che sovrintendeall’azionamento della portella, dellamovimentazione dell’alzavoltacassonettie della paratia di espulsione;- ut<strong>il</strong>izzo di due trasduttori di pressione<strong>per</strong> <strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento delle pressioninei due rami dell’impianto idraulico;- gli steli dei quattro c<strong>il</strong>indri che movimentanola "monopala articolata"sono disposti con gli steli rivoltiverso l’alto, <strong>per</strong>mettendo di manteneregli steli dei c<strong>il</strong>indri fuori dallatraiettoria dei rifiuti;- dispositivo alzavoltacontenitori, ubicatoposteriormente in posizione centrale,comandato da un distributoreproporzionale (<strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento dellaposizione dell’alzavoltacassonettiavviene <strong>per</strong> mezzo di un encoder);- dispositivo alzavoltacassonetti confunzione shaker: l’ampiezza e ladurata degli scuotimenti è impostab<strong>il</strong>edalla consolle in cabina di guidasecondo le esigenze degli addetti,<strong>per</strong> mezzo della quale è possib<strong>il</strong>erealizzare a fine corsa scuotimenticontrollati del cassonetto.


VERDESghedoni ed i suoi"Ferri" del mestiere1GHERARDO MARCHELLISghedoni S.n.c. di Albereto (MO),azienda specializzata in lavorazioniagromeccaniche, ha già da tempoallargato i suoi interventi nel settoredella manutenzione del verde siapubblico che privato, con appaltidiretti o in appoggio ad altri appaltatori,soprattutto nell’area nord delcomune di Modena, nella pulizia deicigli stradali, dei molti canali oltre chenel primo sfalcio di parchi.Per questi lavori Sghedoni ha unparco mezzi attrezzato completamentecon macchine Ferri, di cui apprezzala produttività e l’affidab<strong>il</strong>ità.Per <strong>il</strong> lavoro di pulizia dei canali hascelto <strong>il</strong> modello dedicato appositamente:<strong>il</strong> ventrale BSV Dominator da10 metri di sbraccio in versionePower. Con questo braccio Sghedonigestisce fossi di ogni dimensione,potendone eseguire una pulizia accurataanche sul fondo, quando sono insecca, cosa estremamente importantein un territorio come quello intornoa Modena, molto pianeggiante che incaso di forte precipitazione è arischio allagamento.Il BSV è stato acquistato nella suamassima conformazione di equipaggiamento,con impianto motori epompe a pistoni Sauer Danfoss,comando a joystick a bassa pressioneproporzionale e controllo flottantedella testata sul distributore idraulico.Questa scelta di tecnologia è statafatta nell’ottica delle massime prestazionie del comfort, che ne aumentano<strong>il</strong> rendimento di lavoro con i conseguentiritorni economici.Il Ferri BSV lavora applicato ad untrattore New Holland TM 135.Per lo sfalcio dei cigli dei canali edelle strade senza guard ra<strong>il</strong> un Fiat800 è allestito con una trinciatice asbalzo laterale Ferri ZL in versioneprofessionale, che vede una doppiacarcassa, rinforzi nei punti del telaiosoggetti ad un maggiore sforzo e tutti2i <strong>per</strong>ni temprati. Questa trincia ha unalarghezza di lavoro ut<strong>il</strong>e di 1.800 mmcon la possib<strong>il</strong>ità di lavorare 10 cmall’esterno della ruota della trattricecon inclinazione da -60° a +90°.Per i cigli stradali in presenza diguard ra<strong>il</strong>, vista la loro proliferazione,Sghedoni da questa stagione siè attrezzato ed ut<strong>il</strong>izza con estremasoddisfazione lo scavallatore FerriSKI dx.Questo modello si distingue <strong>per</strong> lasua particolare struttura con <strong>per</strong>nocentrale su cui ruota l’intero apparatofalciante.SKI è caratterizzato dalla possib<strong>il</strong>itàdi rotazione di 150° del montanteesterno, dispositivo brevettato, cherende molto più fac<strong>il</strong>e <strong>il</strong> su<strong>per</strong>amento1. 3. Ferri TKV 65 Kontrol sutrattore New Holland 1002. Comando a joystick Ferri4. Ferri BSV Dominator applicatoad un New Holland TM 1353 418 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


degli ostacoli presenti sulle banchine, aumentando considerevolmentela produzione quando si lavora in presenzadi parecchi pali della segnaletica, <strong>il</strong>luminazione e piante;inoltre, mentre si su<strong>per</strong>a l’ostacolo è possib<strong>il</strong>e continuarea tagliare l’erba con la lama interna. I guard ra<strong>il</strong> installatidi recente creano grandi problemi <strong>per</strong> posizionare l’attrezzaturain fase di lavoro e rimetterla in fase di trasferimento:con questo dispositivo di a<strong>per</strong>tura dell’arco esterno taliproblemi sono risolti, migliorando la qualità e la produttività.La visib<strong>il</strong>ità dal trattore sull’attrezzo e sulla strada risultaottimale. L’altezza di taglio è regolab<strong>il</strong>e sollevando o inclinandol’arco tramite comandi idraulici ed uno spostamentolaterale idraulico di 55 cm consente all’o<strong>per</strong>atore diposizionarsi alla distanza adeguata dai differenti guardra<strong>il</strong> sui quali deve andare ad o<strong>per</strong>are.Il raiber viene applicato ad un nuovo McCormick MX 115sovradimensionato <strong>per</strong> questa attrezzatura, che può lavorareanche con trattrici da 80 CV. Scelta dettata dalla fac<strong>il</strong>itàdi carramento di SKI che consente di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> trattore<strong>per</strong> altri lavori.Nella progettazione del raiber SKI sono stati ridotti gliingombri in altezza ed in chiusura <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto; inoltreè stato adottato un distributore idraulico <strong>per</strong> i martinettidi movimentazione. Il distributore ha in dotazione unasicurezza idraulica posta in corrispondenza di ogni bobina<strong>per</strong> eseguire le manovre di emergenza qualora cifosse un guasto.Il comando in cabina è una scatola di comando elettrico adoppio joystick.La console di comando consente di effettuare i controlli:presenza di un selettore <strong>per</strong> gestire <strong>il</strong> radiatore mediantebulbo (in automatico) oppure manualmente; spegnimentodel motore esterno se l’arco non è in posizione di lavoro,a salvaguardia della sicurezza; spegnimento del motoreinterno se <strong>il</strong> portale non è in posizione di lavoro quando sista eseguendo, ad esempio, una chiusura dello stesso, asalvaguardia della sicurezza; pulsante di esclusione/attivazionechiusura automatica dei piatti; controllo durantela fase di chiusura: mediante un microinterruttore si controllase l’arcone viene correttamente posizionato prima dieseguire la completa chiusura della macchina, al fine dievitare inconvenienti di errata chiusura con conseguentepossib<strong>il</strong>ità di rovinare alcune parti della macchina.A differenza di altri raiber SKI può gestire l’a<strong>per</strong>tura/chiusuradei piatti, sia in automatico (mediante 2 microinterruttorisi attua l’attivazione della chiusura dei piatti quandoincontrano un ostacolo), che manuale (<strong>per</strong> evitare unostacolo che si pone tra i due piatti senza la necessità didover aprire l’arcone).La larghezza del portale è di 940 mm ed <strong>il</strong> peso dellamacchina è di 980 kg - 1.150 kg. La capacità del serbatoioè di circa 150 l con circa 165 l di olio idraulico. La larghezzadi taglio ut<strong>il</strong>e è di 1.200 mm. Sono montab<strong>il</strong>i trediverse misure di piatti portacoltello con diametro da 800,700 e 600 mm, con due diverse possib<strong>il</strong>i configurazioni dicoltelli a slot e a lama unica. La rotazione delle lame è di2.850 giri/min con presa di forza a 1.000 giri (antiorario)anche se è possib<strong>il</strong>e concordare altre predisposizioni.I motori lavorano alla pressione di 200 bar ed i martinettia 220 bar, con un moltiplicatore elicoidale ad alta trasmissionedi coppia <strong>per</strong> una potenza assorbita da ciascunmotore di circa 30 CV.Sempre <strong>per</strong> i cigli stradali Sghedoni o<strong>per</strong>a con un NewHolland 100 con un braccio ventrale Ferri TKV 65 Kontrol<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 19


5 6sempre in versione Power. Questobraccio ventrale studiato da Ferriappositamente <strong>per</strong> la gestione deicigli stradali con uno sbraccio da 6,5m ed una geometria che, oltre avedere <strong>il</strong> posizionamento nella partealta del braccio ed un attacco al trattorealto, <strong>per</strong>mette ai bracci di richiudersicompletamente. Tali caratteristicheconsentono di lavorare in presenzadi guard ra<strong>il</strong>, ut<strong>il</strong>izzando tuttolo sbraccio, avere un minor ingombro<strong>per</strong> su<strong>per</strong>are ostacoli verticali a bordostrada, lavorare con la testata a f<strong>il</strong>oruota ed in verticale praticamentesopra al trattore. Questi vantaggisono estremamente favorevoli proprio<strong>per</strong> poter lavorare in profonditàanche con <strong>il</strong> minor ingombro possib<strong>il</strong>edella carreggiata, fattore estremamenteimportante nel lavoro in stradestrette.Anche la TKV è stata acquistata nellaversione massima di allestimento conimpianto motori e pompe a pistoniSauer Danfoss, comando a joystick abassa pressione proporzionale e controlloflottante della testata sul distributoreidraulico.Il comando proporzionale <strong>per</strong>mette dirisparmiare tempo nei movimenti delbraccio, potendo accelerarli aumentandola pressione sulla leva dicomando; inoltre sono gestib<strong>il</strong>i tremovimenti in contemporanea <strong>per</strong>un’ulteriore velocità di movimento.Il flottante semplifica <strong>il</strong> lavoro consentendodi posizionare la testatasenza doverla più gestire: l’autistapuò così controllare i soli movimentidel braccio.Sghedoni si è inoltre fornito di testatarotofosso e di due testate trinciaramidi differenti dimensioni <strong>per</strong> lo sfalciodelle siepi e le potature, applicab<strong>il</strong>i inmaniera estremamente rapida aibracci.La TKV, grazie alla possib<strong>il</strong>ità di unlavoro verticale senza ingombri, <strong>per</strong>metteproprio di lavorare con la trinciaramisenza ingombri e quindi dipotare gli alberi a lato delle pisteciclab<strong>il</strong>i, sempre più presenti, chehanno uno spazio estremamenteesiguo, praticamente della larghezzadel trattore.5. Ferri BSV Dominator6. Ferri ZL su Fiat 8007. 8. 9. 10. Su<strong>per</strong>amento ostacolodello scavallatore Ferri SKI dxapplicato ad un trattoreMcCormick MX 1157 891020 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


MANUTENZIONE STRADEBlack Top <strong>per</strong> riparazionidurature anche d’estateGHERARDO MARCHELLIIl Comune di Sora ha scelto di o<strong>per</strong>arecon <strong>il</strong> Black Top, offerto in Italia daInsta service, <strong>per</strong> la riparazione deimanti stradali nei casi di emergenza.La scelta è stata effettuata in un primotempo <strong>per</strong> le particolari caratteristichedi maneggevolezza nello stoccaggiodel materiale, <strong>per</strong> poi accorgersi anchedelle sue doti di durata.Il costo del Black Top, anche sesu<strong>per</strong>iore rispetto ad altri materiali afreddo, <strong>per</strong> <strong>il</strong> Comune di Sora già sigiustificava <strong>per</strong> la sua praticità di ut<strong>il</strong>izzo,grazie ad i suoi fustini che <strong>per</strong>mettonoun netto risparmio nellospreco del materiale. Infatti questo siut<strong>il</strong>izza interamente, al contrario dell’asfaltoa freddo in sacchi, precedentementeut<strong>il</strong>izzati, che presentavanol'inconveniente di non poter sfruttarel'eccedenza, oltre ad offrire già in partenzaun 30% di materiale parzialmentesecco, quindi non ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e.La praticità del Black Top, sottolineatadal tecnico che lo ha applicato, è lapossib<strong>il</strong>ità di stoccarne un certo quantitativoed averlo sempre a disposizione,con l’unica accortezza di ribaltare <strong>il</strong>fusto pochi minuti prima dell’intervento.Il materiale risulta interamentestendib<strong>il</strong>e e l’eventuale parte in eccessopuò essere tenuta all’interno delfustino <strong>per</strong> successive riparazioni nell’arcodi qualche ora, senza sporcare <strong>il</strong>furgoncino.Avendolo <strong>per</strong> ora applicato solo inprimavera ed estate, non hannoancora potuto testare le doti invernalidel Black Top, che <strong>per</strong>mettono interventiin condizioni climatiche estremea tutte le tem<strong>per</strong>ature ed in presenzaanche di acqua e neve.La prima riparazione, eseguita inapr<strong>il</strong>e, ha messo subito alla prova <strong>il</strong>nuovo materiale, vedendolo alleprese con una vera e propria voraginedi 30 cm di profondità e 40 cm didiametro in un incrocio particolarmentetrafficato, in presenza di asfaltoumido. Dopo aver eseguito una ricarica,la voragine è stata completatacon circa 5 cm di spessore di BlackTop, con un risultato estremamenteefficace, che anche dopo qualchemese non presenta alcun distacco.Tutte le riparazioni fino ad ora eseguitenon hanno ceduto evitando aitecnici successivi costosi interventi.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 21


1VERDEPezzolato<strong>per</strong> le biomasseCon due stab<strong>il</strong>imenti produttivi chesorgono su un’area complessiva di45.000 m 2 di cui 25.000 m 2 co<strong>per</strong>ti,150 dipendenti ed una rete commercialeche copre tutto <strong>il</strong> territorio italianoe parecchi paesi europei nonchèextraeuropei, Pezzolato S.p.A. èsicuramente tra i leader europei nellacostruzione delle macchine <strong>per</strong> laprima lavorazione del legno.Tra i principali prodotti della Pezzolatoci sono le macchine segatronchi, lemacchine <strong>per</strong> la preparazione dellalegna da ardere e quelle <strong>per</strong> la produzionedel cippato, <strong>per</strong> la triturazionedel legno e <strong>per</strong> la preparazione delcompost.Negli ultimi anni, a causa della crisipetrolifera che attraversa l’Europa, maanche grazie ad una maggiore sensib<strong>il</strong>izzazionedella popolazione riguardoai problemi ecologici ed alle fonti dienergia rinnovab<strong>il</strong>i, la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare<strong>il</strong> legno come combustib<strong>il</strong>e èdiventato un argomento molto dibattutoed anche molto interessante dalpunto di vista economico.La possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> legno alposto del petrolio consente non solodi smaltire intelligentemente e proficuamentei rifiuti legnosi come lepotature, i rif<strong>il</strong>i delle segherie, i pallete gli imballaggi usati, ma anche dipulire e mantenere idoneamente inostri boschi .I moderni sistemi di produzione dienergia elettrica e calore funzionanocon <strong>il</strong> "cippato", cioè con pezzi d<strong>il</strong>egno opportunamente triturato e calibratoche vengono immessi nella caldaiae bruciati; questi sistemi funzionanobene se <strong>il</strong> cippato che alimentala caldaia è di ottima qualità e sopratuttouniforme.Per questo ut<strong>il</strong>izzo Pezzolato offreuna vasta gamma di macchine cippatrici,da quelle <strong>per</strong> la triturazione dirami, arbusti e piccoli tronchi residuidella potatura a quelle in grado di cipparetronchi con diametro fino a 80cm e con produttività orarie di cippatoanche fino a 180 m 3 /h.La serie H è la serie leggera adeguataalla triturazione di rami e tronchi fino a30 cm come i residui della potaturadelle aiuole a bordo strada o nei parchipubblici; i cippatori di questa seriesono dotati di un disco rotante con 2,3 o 4 coltelli a seconda del modello.All’uscita del materiale inoltre è statainserita una serie di microcoltelli <strong>per</strong>garantire la buona calibratura delmateriale. La serie H può essere azionatadalla presa di forza del trattore odell’Unimog, da un motore indipendenteo da un motore elettrico <strong>per</strong> leinstallazioni fisse, e può oltretuttoessere montata su rimorchio agricoloo stradale, su cingoli oppure direttamentesul sollevamento a 3 punti deltrattore. Particolarmente importante èla possib<strong>il</strong>ità dei cippatori Pezzolato diaprire completamente <strong>il</strong> rullo di alimentazionetramite un comandoidraulico <strong>per</strong>mettendo così di inseriretronchi di grosse dimensioni anchecon l’estremità piatta, senza richiederecioè la spuntatura preventiva.La serie PTH è dedicata ad un usoprofessionale <strong>per</strong> chi ha necessità dicippare tronchi di diametri elevati conalte produttività. Il sistema di taglio è atamburo rotante con 2 coltelli e grigliain uscita <strong>per</strong> avere una maggioreuniformità del materiale cippato, <strong>il</strong>materiale viene convogliato al tamburograzie ad una tramoggia dotata dicatena di alimentazione. Come laserie H, anche la serie PTH può averediversi azionamenti, presa di forza deltrattore o motore aus<strong>il</strong>iario, e puòessere montata su rimorchi o fissata alcassone del camion.Tra gli altri accessori disponib<strong>il</strong>i ci sono<strong>il</strong> dispositivo "no stress" che bloccatemporaneamente l’alimentazione delmateriale in funzione del numero di giri1. Sminuzzatrice a martelli S7000 allavoro presso un’isola ecologica2. Cippatore a tamburo PTH10003. Sminuzzatrice a martelli S90002322 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


del motore, <strong>il</strong> caricatore con pinza <strong>per</strong>raccogliere <strong>il</strong> materiale e <strong>il</strong> radiocomando<strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere di gestire le principalifunzioni del cippatore anche quandol’o<strong>per</strong>atore è sul mezzo di carico.Si è sottolineato come nella produzionedi cippato sia di fondamentaleimportanza la calibratura uniforme delmateriale in modo da garantire <strong>il</strong> regolarefunzionamento delle coclee chealimentano le caldaie le quali, in casocontrario, potrebbero bloccarsi.Per le macchine comunali e la gestionedei rifiuti Pezzolato propone inoltrealtre due serie di prodotti: la sminuzzatricea martelli serie S e <strong>il</strong> trituratoreserie PZ. Si tratta di macchineprincipalmente dedicate alla riduzionedei volumi legnosi da smaltire e4alla produzione di compost <strong>per</strong> materialederivante dalla raccolta differenziatadel verde urbano dalle isoleecologiche. Sono macchine dedicatesia ai comuni con esigenze di smaltimentodi piccola entità, sia ai grossicentri di raccolta che devono gestiregrandi quantitativi di materiale.Pezzolato sarà presente, con provedimostrative, alla manifestazioneBosco e Territorio che si terrà adUsseaux (TO) dal 7 al 10 settembre ealla prossima fiera Eima di Bolognadal 15 al 19 novembre, dove presenteràtutta la gamma di cippatori e biotrituratori,insieme alla sua ormai notagamma di macchine automatiche esemi automatiche <strong>per</strong> la produzionedi legna da ardere e alle macchinesegatronchi orizzontali.4. Cippatrice a disco H880 al lavoro5. Cippatore a tamburo PTH9006. Sminuzzatrice S130056<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 23


VERDEHymach J-Fox1GHERARDO MARCHELLIL’azienda Hymach S.r.l. di Stienta inprovincia di Rovigo, nota costruttriceda anni di macchine <strong>per</strong> la manutenzionedel verde, ha reso noto che <strong>il</strong>semovente allestito <strong>per</strong> lo sfalcioerba, J-Fox, in scarpate profonde,dopo diversi test, è pronto al via nellasua versione definitiva.Il semovente nasce dalla collaborazionecon la ditta Barigelli &Ceccarelli, affermata produttrice dimacchine semoventi, e la stessaHymach, la quale ha contribuito individuandoquegli accorgimenti specificiche la grande es<strong>per</strong>ienza nel campodei tagliaerba ha suggerito <strong>per</strong> ottenereun mezzo effettivamente idoneo adessere adibito a questo tipo di lavoroe <strong>per</strong>chè <strong>il</strong> risultato fosse una macchinarobusta ed affidab<strong>il</strong>e ed allo stessotempo semplice da usare anche con ibracci più lunghi.Il mezzo, con i suoi 154 kW di potenza(209 CV), 6 c<strong>il</strong>indri in linea, trasmissioneidrostatica 4 ruote motrici,3 tipi di sterzata (classico sulle dueruote davanti ovvero su quelle dietrose in guida retroversa, su tutte equattro le ruote e a granchio), impiantoelettrico 12 volt e un peso massimoallestito con attrezzature di 9.500kg, consolida le promesse che già <strong>il</strong>prototipo aveva preannunciato.Tra le diverse applicazioni <strong>per</strong> cui J-Fox nasce, la più specifica è sicuramentequella <strong>per</strong> lavoro di sfalcioerba in scarpate di canali di bonifica,che, come spesso accade, sono particolarmenteprofonde e caratterizzateda una vegetazione mista a voltemolto impegnativa.Con <strong>il</strong> braccio Extreme si arriva a unaprofondità di 12,50 m, ma allo stessotempo, grazie alla tripla articolazioneed a un terminale telescopico a ben 3stadi, la macchina si presenta chiusa,decisamente compatta e poco ingombrante,tanto da rientrare in sagomacon <strong>il</strong> mezzo stesso <strong>per</strong> una agevolecircolazione su strada.L’attacco del braccio centrale almezzo è dotato di una rotazione taleda <strong>per</strong>mettere allo stesso di essereo<strong>per</strong>ativo in tutte le angolazioni intermediedalla posizione laterale a quellaposteriore, in modo da lasciareall’o<strong>per</strong>atore la più ampia scelta diposizionamento dell’attrezzaturasecondo le necessità del momento.Il semovente è inoltre dotato di1. Hymach J-Fox si esprime almassimo nelle scarpateprofonde con vegetazione mistaerbacea e arbustiva2. Hymach J-Fox in posizione2chiusa24 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


postazione di guida reversib<strong>il</strong>e concomando idraulico all’interno di cabinatutta vetro, insonorizzata e conaria condizionata, che <strong>per</strong>mette l’ut<strong>il</strong>izzodella macchina in senso dimarcia e in senso contrario senzalimitazioni di visib<strong>il</strong>ità e con la massimapraticità d’uso.La testata trinciatrice <strong>per</strong> potersi allinearealle diverse posizioni che <strong>il</strong>braccio può assumere, e <strong>per</strong> poteressere ut<strong>il</strong>izzata anche in guida retroversa,è dotata di ralla che le consentedi eseguire una rotazione completasul piano orizzontale.Particolare di notevole r<strong>il</strong>evanza tecnicaè la possib<strong>il</strong>ità che ha la cabinadi traslare longitudinalmente <strong>per</strong> portarel’o<strong>per</strong>atore nella posizionemigliore, <strong>per</strong> poter tenere sottocontrollol’attrezzatura senza <strong>per</strong>dere divista la strada su cui circola, riducendocosì la necessità di dover ruotarela testa dalla strada alla testata utens<strong>il</strong>ee viceversa: questo in totale sicurezzadi guida.Il sistema di articolazioni e gli sf<strong>il</strong>i<strong>per</strong>mettono di movimentare <strong>il</strong> braccionelle posizioni di lavoro estremee quindi poter affrontare anche lesituazioni più disagevoli (alberature,scarpate profonde, terrapieni, banchine),nonché di effettuare <strong>il</strong> lavorodal basso verso l’alto con mezzofermo così da falciare anche nei33. Grazie alla rotazione del braccioed allo spostamento in avanti oindietro della cabina è possib<strong>il</strong>eavere sempre sotto costantecontrollo sia l’attrezzo falcianteche <strong>il</strong> fronte strada riducendo lostress dell’o<strong>per</strong>atore che con isistemi tradizionali devecomunque girare la testa dal latostrada all’attrezzo o viceversa4. Particolare della traslazionedella cabina di guida conriferimento alla posizione delbraccio tutto esteso4<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 25


5. Il lavoro vicino a bordo strada:- grazie all’ampia rotazione delbraccio la testata può essereposizionata a f<strong>il</strong>o ruota <strong>per</strong>poter falciare fin dal cigliostradale senza ingombrare lacarreggiata oppure può essereposizionata dietro alle ruoteposteriori <strong>per</strong> falciare tenendole ruote lato strada sul cigliostesso se la consistenza delterreno lo <strong>per</strong>mette: lareversib<strong>il</strong>ità del senso dimarcia viene particolarmenteut<strong>il</strong>e in queste posizioni- sfalcio vicino alla ruota conbraccio diritto: posizioneclassica di lavoro sui bordistradali- sfalcio vicino alla ruota conprimo braccio inclinato:posizione particolarmenteindicata in caso di sfalcio inpresenza di alberature o caviaerei6. La macchina in alcune posizionidi lavoro:- a f<strong>il</strong>o ruota sul bordo strada inposizione di guida retroversa- sul primo tratto della scarpata- con <strong>il</strong> braccio esteso5 6punti più scomodi o ut<strong>il</strong>izzare una 7. Semplicità nello sfalcio avanti ecesta tagliaerbe.indietro (ovviamente nei cantieriIl braccio è costruito in acciaio ad alta dove è <strong>per</strong>messo): l'o<strong>per</strong>atoreresistenza ed elasticità, idoneo ad stoppa la funzione falciante,ottenere l’effetto canna da pesca; i sposta in avanti la cabina, avvia<strong>per</strong>ni e le boccole, in quanto particolaridi fulcro del braccio e quindi sot-postazione di guida, ruota lala rotazione (idraulica) dellatoposti a continue sollecitazioni, sono testata utens<strong>il</strong>e e la posizionacementati e rettificati come lo sono <strong>per</strong> la passata successiva dida sempre in tutti gli altri prodotti sfalcioHymach.La testata trinciatrice ha chassis ad manipolatore monoleva che, come gliarco, conformazione che aiuta lo scaricodel materiale trinciato, carter ergonomici <strong>per</strong> la migliore presa ealtri comandi del semovente, tuttianteriore aprib<strong>il</strong>e e larghezza ut<strong>il</strong>e di <strong>per</strong> una corretta postura, è in posizionetale da essere agevolmente usatotaglio di 120 cm, ma è possib<strong>il</strong>einstallare testate da 100 o 150 cm. dall’o<strong>per</strong>atore.ll rotore di serie, a doppio senso di Sono già previsti altri allestimenti, inrotazione, ha coltelli disposti ad elica particolare l’accoppiamento di scavallatori<strong>per</strong> lo sfalcio combinato in ban-<strong>per</strong> ottenere un taglio costantementeuniforme, ma è intercambiab<strong>il</strong>e con china e in scarpata anche in presenzadi guard ra<strong>il</strong>, paracarri, segnaleti-qualsiasi altro rotore Hymach <strong>per</strong> ipiù svariati tipi di vegetazione; <strong>il</strong> sistemadi taglio può essere scelto tra re sulla piattaforma portattrezzica... ma anche un braccio da installa-diverse soluzioni secondo <strong>il</strong> tipo di posteriore <strong>per</strong> lavoro a destra e avegetazione da falciare; <strong>il</strong> rullo di sinistra del mezzo stesso.appoggio è regolab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> ottenere J-Fox è comunque un mezzo altamenteversat<strong>il</strong>e: può essere infatti allestitol’altezza di taglio ideale.L’impianto di funzionamento dell’attrezzaturaè integrato nell’impianto combinata o alternative fra loro; lacon diverse attrezzature <strong>per</strong> lavori inproprio del mezzo ed è costituito da caratteristica essenziale è che in qualsiasicaso l’attrezzatura specifica puòpompe a pistoni e distributore elettroidraulicoproporzionale a sezioni compensatecon comandi a mezzo di re J-Fox ad un diversoessere fac<strong>il</strong>mente staccata <strong>per</strong> dedica-ut<strong>il</strong>izzo.Sono previste a tale scopo, oltre aquella laterale, altre tre posizioni diattacco ove installare attrezzature <strong>per</strong>la manutenzione del verde come pure<strong>per</strong> quella delle strade estiva o invernale:su sollevatore (o piastra portattrezzi)anteriore o posteriore con collegamentoalla rispettiva PTO, o ancorasulla piattaforma dietro cabina.J-Fox è l’ideale con le macchine <strong>per</strong> <strong>il</strong>verde ma con <strong>il</strong> valore aggiunto diessere un vero e proprio semoventemultiuso.726 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


FONDENTIFuxor ora anchein sacchi da 10 kgGHERARDO MARCHELLIMVG S.r.l. di Faenza, che o<strong>per</strong>a damolti anni nel campo della commercializzazionedi fondenti invernali <strong>per</strong>disgelo stradale, ha deciso di introdurresul mercato <strong>il</strong> sacco da 10 kg delsuo Fuxor Standard <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere achiunque di avere a disposizione laquantità di sale <strong>per</strong> interventi puntuali.La scelta si delinea naturalmente ottimale<strong>per</strong> la diffusione del prodottotramite punti vendita (hobbistica,materiali ed<strong>il</strong>i, consorzi agrari) conl’obiettivo di raggiungere anche gliutenti privati che potranno avere adisposizione un giusto quantitativo disale <strong>per</strong> sciogliere <strong>il</strong> ghiaccio davantia casa, in una confezione che neconsente uno stoccaggio duraturo.Agli o<strong>per</strong>atori della viab<strong>il</strong>ità invernale<strong>il</strong> nuovo formato potrà consentire unadistribuzione mirata in punti critici <strong>per</strong>l’ut<strong>il</strong>izzo al bisogno, senza dover <strong>per</strong>forza ut<strong>il</strong>izzare i sacchi più grandi,evitando uno spreco e semplificando<strong>il</strong> trasporto del materiale.Il prodotto scelto, <strong>per</strong> ora, <strong>per</strong> questonuovo formato di distribuzione è <strong>il</strong> FuxorStandard, cloruro di sodio alto titolo anidroselezionato con fluidificante.MVG naturalmente propone ai professionistidella viab<strong>il</strong>ità invernale unagamma completa di fondenti con altretre linee di prodotto che vanno adaccontentare tutte le esigenze: Fuxor(cloruro di sodio umidificato conantiammassante), Fuxor p 80 (clorurodi calcio), Fuxor Extra 30, cloruro dicalcio in soluzione (26% e 35%) e clorurodi sodio in soluzione (26%).Il Fuxor Extra 30 è <strong>il</strong> prodotto piùinnovativo della linea Fuxor: è unaformulazione speciale di sei componentitra cui i principali sono cloruro dicalcio 77 / 80% e cloruro di sodio adalto titolo anidro; <strong>il</strong> tutto viene sottopostoad un particolare procedimentodi fluidificazione.Nato dall’es<strong>per</strong>ienza maturata conalcuni enti, e dalla ricerca sv<strong>il</strong>uppatanel tempo, la direzione commercialedella MVG sta raccogliendo estremointeresse nelle ultime stagioni invernalida parte degli o<strong>per</strong>atori specializzati.L’estrema igroscopicità favorisce l’assorbimentospontaneo dell’umiditàdell’atmosfera anche ad umidità relativemolto basse (45 - 50%), <strong>per</strong>mettendola dissoluzione del ghiacciosoprattutto con tem<strong>per</strong>ature fredde esecche, <strong>il</strong> che rende possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> trattamentopreventivo anche con umiditàrelativa non elevata su strade asciuttecon traffico e vento. L’elevata deliquescenza(solub<strong>il</strong>ità) anche a bassetem<strong>per</strong>ature provoca un abbassamentodella tensione di vapore al disopra della soluzione fondente.Inoltre è importante, nel processo difusione di ghiaccio o di strati compattidi neve, l’esotermicità del processo difusione. Ossia: <strong>il</strong> contatto con acquaprovoca sv<strong>il</strong>uppo di calore, accelerandoquindi la velocità di fusione fin dai primimomenti del trattamento, creando unnotevole vantaggio agli o<strong>per</strong>atori.Il Fuxor Extra 30 ha anche una prolungataazione di fusione nel tempoe, sfruttando la durezza dei suoi cristalli,<strong>per</strong>mette una buona azionemeccanica.La particolare formulazione del FuxorExtra 30 <strong>per</strong>mette di sfruttare le caratteristichedei vari componenti <strong>per</strong>ottenere un prodotto che si prefigge diessere economicamente vantaggioso,efficace e rispettoso <strong>per</strong> l’ambiente.Questo prodotto ha come unico limitelogistico l’impossib<strong>il</strong>ità di essere stoccatoalla rinfusa in piazzale, poiché si attiverebbemediante l’assorbimento dell’umiditàesterna; <strong>per</strong> questa ragione <strong>il</strong>prodotto è fornito <strong>per</strong> s<strong>il</strong>os, big bagssacconi, oppure in sacchi da 25 kg.Il sacco ha un trattamento anti UV edè di materiale plastico più spesso delnormale, <strong>per</strong> evitare lacerazioni e<strong>per</strong>mettere una durata lunga neltempo <strong>per</strong> chi fa scorte.Su ogni sacco sono riportate le istruzioni<strong>per</strong> la manipolazione del prodottodal punto di vista della sicurezzasul lavoro, comunicando le informazioniagli o<strong>per</strong>atori (anche se nonsono prodotti tossici).<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 27


STRADE E SICUREZZADolomitiin bellezza e sicurezzaMARCO MURAROSe capita di <strong>per</strong>correre la StradaStatale 51 di Alemagna, nella cornicedelle Dolomiti, in terra di Cadore, <strong>per</strong> <strong>il</strong>turista come <strong>per</strong> l’abitante della zona,ai margini della strada, <strong>per</strong> una lunghezzadi oltre 5 km, appare unanovità. La strada non offre mai grossesorprese: le sue infrastrutture si ripetono,<strong>per</strong> vincoli di sicurezza e quasisempre non attente all’impatto estetico.Eppure, sullo sfondo delle Tofane,ai margini della strada, sembra im<strong>per</strong>cettib<strong>il</strong>ela presenza di un guard ra<strong>il</strong>.Anas Belluno, compartimento diVenezia, con grande lungimiranza,attenta alla sicurezza, quanto all’ambiente,ha voluto arricchire uno deipiù spettacolari e panoramici trattistradali di un elemento infrastrutturalenuovo: la barriera di sicurezza stradalein legno-acciaio. Scelta coraggiosae innovativa, premiata da un risultatoeccellente <strong>per</strong> l’integrazione ambientaledel prodotto.La S.S. 51, <strong>per</strong> tipologia di traffico, harichiesto l’ut<strong>il</strong>izzo di una barriera tipoH2 bordo laterale, adatta al contenimentodel traffico pesante. La barrierainstallata nel tratto del Cadore è <strong>il</strong>modello Leonessa bordo laterale,prodotto dalla SCT S.r.l. di Brescia.L’Anas di Belluno ha quindi dato unacontinuità ai lavori di sostituzione deivecchi guard ra<strong>il</strong> metallici non più anorma, con barriere stradali di sicurezzaa basso impatto ambientalemisto acciaio-legno, più moderne epiù consone all’ambiente montano eturistico, cominciati nel 2001, volendonuovamente affidarsi alla ditta chenel 2003 aveva fornito circa 20 km diapprezzatissime barriere modelloBrixia, sempre in legno-acciaio concorrente di base classe H1, <strong>per</strong> lazona di Cortina d’Ampezzo fino alpasso Cimabanche (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong>n. 3 luglio - agosto 2003).L’azienda lombarda produce e installauna barriera classe H2 rivestita dalegno di pino massello, accuratamentetrattato in autoclave. Grazie a talelavorazione, <strong>il</strong> legno è garantito 15anni dai fenomeni di putrescenza edegrado causato da insetti e parassiti.Il disegno tondo del tronco <strong>per</strong>mette<strong>il</strong> fac<strong>il</strong>e inserimento nel contestoboschivo di una strada di montagna,consentendo la <strong>per</strong>fetta integrazionedell’infrastruttura nel paesaggio.L’acciaio ut<strong>il</strong>izzato è del tipo Corten,senza lavorazioni di zincatura.L’acciaio assume rapidamente <strong>il</strong> coloredel legno, a seguito dell’azionedell’acqua, senza ulteriore corrosione,con garantita durata nel tempo.Gli elementi che la compongonosono i medesimi di un’analoga barrierain acciaio zincato della stessa classe.Il rivestimento in legno vieneapplicato sia sulla lamina orizzontalecon tre semipali che la rivestonocompletamente, sia sul montante.Nel corso della posa la ditta PagoneS.r.l. di Bari, aggiudicataria dei lavoriche hanno interessato nel mese diagosto 2005 la S.S. 51, piacevolmentesoddisfatta di installare qualcosa diesteticamente bello, senza offenderecon la presenza del ferro zincato <strong>il</strong>paesaggio che la natura riserva allazona, ha ricevuto consensi e manifestazionidi apprezzamento <strong>per</strong> la qualitàestetica e strutturale del materiale.I comuni del Cadore attraversatidalla Statale di Alemagna, nei trattid’installazione della barriera in legnoacciaio,hanno ripetutamente chiestoinformazioni ed espresso volontà diconsiderare tale prodotto anche <strong>per</strong>altre strade della zona.Il titolare, Francesco Pagone, hariferito di manifestazioni di apprezzamentoanche da parte della D.L.Anas, in relazione alla qualità eall’ottimo inserimento estetico dellabarriera SCT nel contesto paesaggistico.Il successo della barriera inlegno è dovuto alla cresciuta sensib<strong>il</strong>itàdegli o<strong>per</strong>atori del settore aduna nuova attenzione ai valori d’integrazione,essendo una rispostaintelligente e lungimirante alle esigenzeambientali, oltre ad un ottimostimolo <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo turistico,quindi un investimento non solosulla strada, ma <strong>per</strong> la strada.Ciò significa, eticamente: rispetto deivalori ambientali; esteticamente: bellezzadel prodotto senza impatti sulpaesaggio; etnicamente: inserimentodel prodotto nel patrimonio storico eculturale, con attenzione all’equ<strong>il</strong>ibriodi ecosistema.L’impressione che suscita la visione ditale o<strong>per</strong>a è la considerazione chefinalmente tutti gli o<strong>per</strong>atori hannolavorato, fin dal progetto, <strong>per</strong> un’integrazioneattenta alle esigenze ambientali,ai valori intrinseci dell’o<strong>per</strong>a, rispettandoi primari canoni di sicurezza.28 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


IMPIANTI SPORTIVINessun rischio<strong>per</strong> chi gioca sui campida calcio in erba sinteticaI primi risultati divulgati a maggio dalla Commissione del Ministero della Salute non giustificano i messaggi di certa dannosità<strong>per</strong> la salute degli individui apparsi sui media nazionali. La FIFA ritorna sull’argomento con una lettera a<strong>per</strong>ta chechiarisce definitivamente la sicurezza dei granuli da intaso ottenuti dal riciclaggio degli pneumatici.E' stato quindi su<strong>per</strong>ato l’allarme creatosi all’inizio del mese di maggio a seguito della diffusione incontrollata tramite imedia nazionali di alcuni risultati parziali ottenuti da una Commissione di Inchiesta istituita dal Ministero della Salutesui campi da calcio in erba artificiale. La commissione aveva infatti effettuato una prima indagine conoscitiva, a seguitodella quale avrebbe dovuto, se del caso, stab<strong>il</strong>ire delle procedure e metodologie di analisi, <strong>per</strong> verificare l’eventuale tossicitàdi tutti i materiali ut<strong>il</strong>izzati nella costruzione di campi in erba artificiale. La Commissione non è andata al di là delprimo risultato orientativo, ut<strong>il</strong>e solo alla definizione di un programma di attività più esteso.A seguito comunque dell’allarme creatosi presso l’opinione pubblica, ed in particolare gli sportivi e gli altri ut<strong>il</strong>izzatoridei campi, la FIFA ha ritenuto opportuno intervenire con una lettera a<strong>per</strong>ta, nella quale si chiarisce che non vi è alcunrischio <strong>per</strong> la salute umana né <strong>per</strong> l’ambiente. La FIFA, a supporto delle sue dichiarazioni, cita una lista di 27 referenzedi ricerche e studi condotte in tutto <strong>il</strong> mondo da qualificati Enti di Studio e di Ricerca.Rimane da chiedersi a quale scopo la Commissione sia stata istituita, visto la già ampia letteratura in materia, e <strong>per</strong>ché laCommissione non abbia concluso i suoi lavori, prendendo anche in considerazione le r<strong>il</strong>evanti conoscenze già disponib<strong>il</strong>i inambito scientifico.Zurigo, 12 luglio 2006Lettera a<strong>per</strong>ta riguardo al rischio potenzialedel cancro dall’ut<strong>il</strong>izzo dei granuli da intasamentodel tappeto erboso artificialeCome sapete, sia FIFA che UEFA hanno investito notevolirisorse negli ultimi anni nello sv<strong>il</strong>uppo dell’erba artificiale e<strong>per</strong> avvicinare le <strong>per</strong>sone al gioco del calcio ad ogni livelloed in un ambiente sicuro. Entrambe le organizzazioni sonostate informate sui recenti studi che hanno ipotizzato unpotenziale rischio cancerogeno dall’ut<strong>il</strong>izzo dei granuli digomma nell’intaso dei campi in erba artificiale.FIFA e UEFA hanno studiato questa relazione ed hannoanalizzato <strong>il</strong> rischio in questione. In particolare, abbiamorivisto i risultati dei numerosi studi prodotti sul caso edelenchiamo qui sotto i risultati finali di quest’analisi:* Gli studi fin qui analizzati, hanno concluso che i PAHs(idrocarburi aromatici polinucleari) non possono esserer<strong>il</strong>asciati o al massimo vengono liberati in maniera trascurab<strong>il</strong>edall’abrasione degli pneumatici. (Università diDortmund - Istituto <strong>per</strong> la ricerca Ambientale, 1997). StudiEpidemiologici intrapresi dall’Istituto degli effetti sulla salute,dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da altriricercatori/Istituti non implicano che l’usura del pneumaticoin particelle nell’aria possano influire negativamente sullasalute umana (malattie respiratorie e cardiovascolari).* Il risultato dell’abrasione del pneumatico produce particellemolto più sott<strong>il</strong>i del granulo ut<strong>il</strong>izzato come intaso <strong>per</strong> l’erbaartificiale. Le ricerche dimostrano che più le particellesono sott<strong>il</strong>i, rispetto al granulo da intaso, e maggiore è <strong>il</strong>rischio che lascino fuoriuscire sostanze chimiche.* Le ricerche effettuate sui granuli usati <strong>per</strong> l’intaso delmanto in erba sintetica hanno dimostrato che rispetto aigranuli più sott<strong>il</strong>i quelli usati <strong>per</strong> i campi da calcio hannoun potenziale di emissione molto basso. Il Ministero <strong>per</strong>l’Ambiente danese ha concluso che <strong>il</strong> rischio <strong>per</strong> la salutedei bambini che giocano su su<strong>per</strong>fici costituite da granuloSBR e pneumatici riciclati è insignificante.Tutte le analisi disponib<strong>il</strong>i nel panorama medico-scientificonon convalidano la possib<strong>il</strong>ità che ci possa essere rischio dieffetti cancerogeni derivanti dall’esposizione ai granuli SBR.Per ulteriori informazioni consultare la lista delle analisieffettuate qui di seguito riportata.Prof. Dr. Jiri Dvorak - FIFA<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 30


1TRASPORTIUn carro ponteda 40 tonnellate<strong>per</strong> 915 x 80 mIl 1° luglio Michael Lantschner con giustificatoorgoglio ha presentato l’ultimarealizzazione Seik: lo Skytruck.Si tratta di un carro ponte <strong>per</strong> 40 tonnellateche <strong>per</strong>mette l’o<strong>per</strong>atività suun’area di 915 x 80 metri, <strong>per</strong> realizzareun ponte ferroviario in India, sulfiume Chenab (un affluente dell’Indolungo circa 1.100 km tra Pakistan edIndia); ponte che risulterà <strong>il</strong> maggioredel mondo, almeno <strong>per</strong> quanto riguardale realizzazioni in ambito ferroviario,sia <strong>per</strong> altezza (356 m dallivello dell’acqua) che <strong>per</strong> luce dell’arco(485 m); la lunghezza totale delponte, che prosegue oltre all’arcoprincipale, arriva a 1.315 m. La realizzazioneè in acciaio (se ne prevedel’ut<strong>il</strong>izzo di 25.000 t) e quindi cementata<strong>per</strong> aumentarne la rigidità. Acomplicare <strong>il</strong> progetto sono i vent<strong>il</strong>ocali che sono stati previsti fino a256 km/h; inoltre la costruzione ènella zona sismica cinque (la più altadell’India): i calcoli hanno consideratosismi fino a 8,5 gradi della scalaRichter. Le tem<strong>per</strong>ature dell’aria raggiungono50°C, <strong>il</strong> che ha portato adun sovradimensionamento dei raffreddamentidei motori.Per una costruzione record la Seik hapredisposto una realizzazione chesembra non avere mai avuto pari almondo: sulle otto funi portanti (ø 54mm), lunghe quasi un ch<strong>il</strong>ometro, sisposteranno 120 tonnellate.Il ponte si trova in Kashmir e rientranella costruzione di una nuova lineadelle ferrovie del Nord dell’India, cheintendono espandere la rete ulteriormentea Nord fino nei pressi del confinecon <strong>il</strong> Pakistan.Per la logistica di una realizzazionestraordinaria si sono cercate in tutto <strong>il</strong>mondo le soluzioni idonee. La sceltasi è orientata sulla proposta dellaSeik che riguardava un carro ponte afuni come già realizzato a Pragelato<strong>per</strong> la costruzione dei trampolini olimpici(quota neve n. 122 novembre -dicembre 2003) dove <strong>il</strong> carro ponteera chiamato a servire una zona dicirca 450 x 50 metri con un dislivellodi 250 m ed una capacità in sollevamentoe traslazione di 8,5 tonnellate.La maggior caratteristica del cantiereindiano riguardava la larghezza dellazona da servire: circa 80 m <strong>per</strong> arrivarea considerare le basi degli archi ed <strong>il</strong>oro dintorni <strong>per</strong> la messa in sicurezza(disgaggi); una larghezza preclusa ainormali blondin. A questa richiestaSeik ha risposto proponendo dueSkytruck: due carri ponte, da 40 m d<strong>il</strong>arghezza e 20 tonnellate di sollevamentoognuno, che affiancati possonolavorare in tandem (con adeguati sensori<strong>per</strong> garantire <strong>il</strong> parallelismo di tuttol’impianto) tramite una sottostante traversa(36 m di lunghezza e 4 tonnellatedi peso) che <strong>per</strong>mette di sollevare etraslare carichi fino a 40 tonnellate.Dato che i due carri ponte gemellipesano circa 40 t ognuno, sulle funi siarriverà ad un peso totale possib<strong>il</strong>e dicirca 120 tonnellate.La logistica particolare del sito, chenon è servito da linee elettriche etelefoniche, con strade di accessoche limitano i pesi e gli ingombri possib<strong>il</strong>i,ha ulteriormente caratterizzatola soluzione Seik.Su entrambe le travi, che possonolavorare disgiuntamente (in questocaso la traversa di unione viene parcheggiataappesa ai p<strong>il</strong>oni terminali)od in tandem, è stato inserito <strong>il</strong> generatoredi energia (diesel Mercedes da420 kW, con gruppo idraulico Rexrothe serbatoi da 600 litri sia <strong>per</strong> gasolioche <strong>per</strong> olio idraulico). La soluzioneevita la necessità dei cavi elettrici atrascinamento (un’idea Seik) di grossadimensione <strong>per</strong> <strong>il</strong> collegamento traterra e macchina, che <strong>per</strong> servire unalunghezza di quasi un ch<strong>il</strong>ometroavrebbero avuto un peso maggiore.Motore, generatore e serbatoi sonostati posti ad una estremità dellastruttura tralicciata, dall’altra l’arganoprincipale (5 t in tiro diretto, arriva finoa 9 t, e 20 t con tiro in quarta; velocitàfino a 9 m/sec), una soluzione cheriesce a b<strong>il</strong>anciare bene la strutturache grava sulle funi.Ogni carro ponte è sostenuto e sisposta su quattro funi portanti (ø 541. Skytruck alla sua presentazione2. Estremità con diesel e serbatoi3. Estremità con argano a tamburoe passerella di collegamento dauno Skytruck all'altro2330 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


4 54. Skytruck in versione singola5. Skytruck in versione a tandemcon traversa di unione <strong>per</strong>sollevare 40 tonnellate6. Il futuro Chenab Bridgemm chiuse), due <strong>per</strong> lato con interviadi 700 mm e che sostengono anchela fune traente o di spostamento(Warrington Seale, 186 f<strong>il</strong>i, ø 30 mm);la fune di sollevamento è di ø 22 mmantigiro. Il costruttore delle funi saràscelto dal cliente, anche <strong>per</strong>ché inIndia vi sono fortissimi dazi che spingonoa comprare all’estero solo glielementi di altissima tecnologia nonpresenti in India. I sostegni, alti oltre100 m e fino a 125 m, sono 4 contesta a Y su ognuna delle due sponde,e saranno realizzati in India suprogettazione italiana.Il carro ponte è stato montato nei localidella EGMA di Caldaro (BZ), un’aziendaagricola (raccolta e immagazzinaggiomele) <strong>per</strong> disporre di un capannonedi dimensioni sufficienti alle dimensionidello Skytruck ed in questi locali èstato presentato. Verrà quindi smontatoed inserito in 10 container corti (infunzione delle difficoltà di accesso alcantiere) e spedito via nave, come giàavvenuto <strong>per</strong> l’esemplare gemello cheal momento della presentazione stava6raggiungendo l’India. La consegna ino<strong>per</strong>a dei carri ponte è prevista <strong>per</strong> <strong>il</strong>marzo 2007, mentre la consegna delponte alle ferrovie indiane è prevista<strong>per</strong> <strong>il</strong> gennaio 2009.La durata di vita del ponte è calcolatasu 120 anni: lo Skytruck rimarrà alcliente <strong>per</strong> la manutenzione del pontein quanto si è calcolato che, senzaun’adeguata manutenzione ordinariae straordinaria, già dopo 20 annipotrebbero insorgere dei problemi <strong>per</strong><strong>il</strong> ponte. I problemi di fatica maggiorederivano dalle raffiche di vento edalle scosse di terremoto, non dalpassaggio dei convogli ferroviari. Iltutto è stato testato su un modellinoin scala. Per quanto riguarda loSkytruck, dotato di anemometro, sene prevede un’o<strong>per</strong>atività fino a 75km/h di vento prima di accostarlo aisostegni terminali <strong>per</strong> far scendere <strong>il</strong><strong>per</strong>sonale. La stab<strong>il</strong>ità e l’o<strong>per</strong>ativitàcon vento è stata una delle caratteristicheche maggiormente hanno convinto<strong>il</strong> cliente nella scelta.La gestione e la manovra delloSkytruck sarà affidata a <strong>per</strong>sonaleindiano preventivamente istruito dallaSeik, con gruista seduto in cabina,agganciata sotto lo Skytruck <strong>per</strong>avere libera la visuale sul cantiere(esiste la possib<strong>il</strong>ità di passare viaradio i comandi a terra <strong>per</strong> controllaremeglio le fasi di scarico). La Seikinterverrà direttamente <strong>per</strong> le manutenzionistraordinarie.La progettazione è iniziata circa unanno prima della presentazione delloSkytruck; <strong>per</strong> quanto riguarda la progettazionefuniviaria è intervenuto lostudio "Ingegneria della Montagna" diSan Martino di Castrozza.La soluzione di carro ponte a funiproposta <strong>per</strong> <strong>il</strong> ponte indiano e <strong>per</strong> itrampolini di Pragelato può esserefac<strong>il</strong>mente replicata (si tratta di unacostruzione fortemente modulare)adattandola alle specifiche di altresituazioni.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 32


ATTREZZATUREAMIAT sceglie Fassi<strong>per</strong> <strong>il</strong> serviziodi manutenzione dei cassonetti1FRANCESCO VANDONIL’Azienda Multiservizi Igiene AmbientaleTorino S.p.A. svolge sul territoriodel Comune di Torino <strong>il</strong> servizio diigiene del suolo, raccolta rifiuti differenziatie non differenziati, viab<strong>il</strong>itàinvernale e dei mercati rionali.Questa società presta particolareattenzione, nello svolgere le propriefunzioni, sia all’aspetto ecologico chealla sicurezza e comodità degliaddetti, adottando veicoli elettrici,usando gasolio ecologico e scegliendomezzi all’avanguardia.Recentemente l’Amiat si è dotata diquattro mezzi dedicati al recu<strong>per</strong>o dicassonetti, <strong>per</strong> o<strong>per</strong>azioni di sostituzione,riparazione o <strong>per</strong> la dislocazione dicontenitori in zone dove <strong>il</strong> sistema diraccolta dei rifiuti viene cambiato.Questi mezzi, dei Volvo FL 250, allestitidalla società Nord Diesel, sonomuniti di gru Fassi modello F80AC.23,con un cassone interamente aprib<strong>il</strong>e euna sponda caricatrice posteriore.Il lavoro si svolge con un autista e uno<strong>per</strong>atore. L’Amiat dispone di quattrodepositi, due centrali e due più esterni,uno a sud e l’altro a nord della cittàche è quello principale. Iquattro mezzisono stati attribuiti ai rispettivi depositie svolgono <strong>il</strong> lavoro nella porzione dicittà di competenza di ciascuno.Si tratta di caricare e <strong>scarica</strong>re dalpianale dell’autocarro cassonettimetallici da 1.100, 2.400, e 3.200litri, principalmente da 2.400; quellida 1.100 litri, se non hanno problemialle rotelle, vengono caricati conl’aus<strong>il</strong>io della sponda caricatrice.Oltre a queste specifiche mansioni <strong>il</strong>mezzo può essere ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> caricaree trasportare materiale variocome sale <strong>per</strong> la viab<strong>il</strong>ità invernale,o <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o di piccoli veicoliAmiat in caso di guasto.La particolare geometria della gruF80AC.23 è stata determinante nellascelta dell’Amiat: <strong>per</strong>mette infatti dicaricare un cassone su tutta la lunghezzadel pianale, evitando cosìsprechi di spazio sul mezzo, ottimizzando<strong>il</strong> numero dei ritorni al deposito.La società Fassi Gru Idrauliche, consede principale ad Albino in provinciadi Bergamo, è leader in Italia nellacostruzione di gru, al terzo posto <strong>per</strong>produzione e fatturato in ambito internazionale.Si tratta di un’azienda integralmenteitaliana che continua adinvestire in Italia: ad esempio lo scorsoanno sono stati realizzati nuovi1. Uno dei quattro mezzi Volvodell'AMIAT con gruFassi F80AC.232. 3. 5. 6. Fasi di caricodi un cassonetto4. Gru Fassi F80AC.23 ripiegata2332 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


capannoni in provincia di Bergamo,che quest’anno verranno attivati inquanto aree produttive.Attualmente i dipendenti sono circa460, contro i 350 del 2002. Negli ultimi4 o 5 anni Fassi ha vissuto untrend positivo che ha visto l’aumento,oltre che del <strong>per</strong>sonale, del numero digru consegnate, da 5.000 nel 2002 a6.800 nel 2005, e del fatturato che <strong>per</strong><strong>il</strong> 2005 è stato di 130 m<strong>il</strong>ioni di euro.Sono così premiati i grandi sforzi diinnovazione che Fassi compie continuamente<strong>per</strong> migliorare i propri prodotti;dall’elettronica ai componentiidraulici, passando <strong>per</strong> le materieprime e l’ottimizzazione dei processiproduttivi.La gru Fassi F80A, progettata inconformità alla Normativa EuropeaEN 12999, offre, nella versione C,con un più corto braccio secondario,una maggiore altezza di sollevamentosottogancio e la possib<strong>il</strong>ità di sollevarein verticale, vicino alla colonnadella gru, carichi ingombranti.La gru Fassi F80AC.23 ha le seguenticaratteristiche: capacità di sollevamentodi 7,7 tonnellate; sbracciomassimo di 7,5 m; estensione idraulicadi 4,4 m; peso di 1.075 kg.Provvista dell’innovativo sistema HO(Hydraulic Overload control) che <strong>per</strong>mette,in modo completamente automatico,di controllare le condizioni dicarico della gru e di gestire <strong>il</strong> momentodi sollevamento in relazione allecondizioni di stab<strong>il</strong>ità dell’unitàcamion/gru, presenta basamento eparte inferiore della colonna in fusionedi ghisa <strong>per</strong> un’ideale distribuzionedelle sollecitazioni e una resistenzasu<strong>per</strong>iore. L’assenza di saldatureconferisce alla gru eccezionali caratteristichedi durata alla fatica. La rotazionedella gru è a cremagliera, conpattini in ghisa autocentranti: garantisconoun corretto e costante accoppiamentotra <strong>il</strong> pignone e la cremagliera,evitandone l’usura dei denti.4Il distributore idraulico proporzionalegarantisce massima risposta ai comandidell’o<strong>per</strong>atore, straordinaria fluidità,rapidità d’azione e completa affidab<strong>il</strong>itàin ogni condizione d’impiego.Particolare cura è stata posta nellaprotezione delle tubazioni flessib<strong>il</strong>i,posizionate all’interno della colonnain modo da prevenirne lo sfregamentoed assicurarne la funzionalità neltempo. Le tubazioni supplementari<strong>per</strong> l’ut<strong>il</strong>izzo di accessori idraulicisono protette da un esclusivo sistemaFassi Salvaflex realizzato concanaline in metallo.La gru monta l’originale sistemaMPES (Multi-Power ExtensionSystem), costituito da una serie dimartinetti indipendenti di ugualepotenza, collegati tra loro in paralleloed azionati da un unico comando.Esso assicura una eccezionale velocitàdi uscita e rientro dei bracci telescopici.Gli speciali pattini di guidadei bracci sf<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i, a montaggio forzato,eliminano <strong>il</strong> gioco dovuto alle tolleranzenegli scatolati.Il serbatoio è in materiale plastico particolarmenteresistente ai colpi e all’azionecorrosiva degli elementi esterni.I veicoli sono degli autocarri Volvo FL250, da 150 quintali di ptt, in versionea cabina corta con cambio manuale,sospensioni meccaniche sia anterioriche posteriori. Il motore eroga 250CV, è a ciclo diesel a iniezione direttacon pompa d’iniezione rotativa a controlloelettronico, dispone di 6 c<strong>il</strong>indriin linea, è sovralimentato con turbocompressoree intercooler aria-ariaed è raffreddato ad acqua e ventolaviscostatica.5 6<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 33


AEROPORTIAirbus e AllisonI Vig<strong>il</strong>i del Fuoco dell'aeroporto Airbusdi Amburgo hanno recentementeacquistato una piattaforma telescopicamontata su un veicolo dotato di unatrasmissione automatica Allison.Naturalmente lo scopo è aumentare lasicurezza, l’efficienza e ridurre i costi.Sono le dimensioni stesse dell’AirbusA 380 che hanno reso necessarinuovi sistemi di pronto intervento:infatti con la sua altezza di 24,1metri, la possib<strong>il</strong>ità di trasportare 555passeggeri e gli oltre 300.000 litri dicombustib<strong>il</strong>e dei serbatoi non si potevacerto ritenere di gestirne la sicurezzain modo convenzionale.E' interessante notare come la piattaformadella Bronto Skylift, chedispone di un cestello con bracciotelescopico <strong>per</strong> un'estensione di 54metri, viene ut<strong>il</strong>izzata sia nella produzionedell’aereo, soprattutto <strong>per</strong> leverniciature e alcuni assemblaggifinali, sia, naturalmente, <strong>per</strong> <strong>il</strong> mantenimentodi un elevato standard disicurezza nell’impianto di Amburgo.Il veicolo su cui è montata la piattaformatelescopica è un Mercedes-Benz Econic a quattro assi con untelaio realizzato appositamente. Lagestione della sterzatura è elettronica<strong>per</strong> la massima precisione possib<strong>il</strong>e,naturalmente lo doveva essere anchela marcia del veicolo: è stato cosìscelto un cambio automatico Allison asei rapporti della serie 3000 abbinatoad un propulsore da 240 kW.Bernhard Gerdes, responsab<strong>il</strong>e deiVig<strong>il</strong>i del Fuoco presso l’impianto diAmburgo, ha affermato che i suoiuomini non vogliono più guidare veicolicon cambio meccanico; infattiquelli con cambio automatico, oltread una maggiore precisione nellemanovre, consentono di concentrarsicompletamente sullo spostamentodel mezzo e, soprattutto, sul trafficoaereo della zona aeroportuale.Bernhard Gerdes ha spiegato comeesistano anche vantaggi economicinel ciclo di vita del veicolo vista lalimitatissima manutenzione richiestada un cambio automatico Allison.Il Mercedes-Benz Econic speciale,sempre secondo Bernhard Gerdes,non resterà un veicolo unico nonostantele sue caratteristiche sicuramenteuniche: 11,9 metri, 32 tonnellate,240 kW ed una capacità del cestellodi 540 kg, ovvero cinque vig<strong>il</strong>i delfuoco con equipaggiamento completo.La Brigata dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco dellostab<strong>il</strong>imento Airbus di Amburgo ha inpreventivo di acquistare altri Econicsempre equipaggiati con trasmissioneautomatica Allison.34 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


VIABILITA'Assaloni presentaStar, una nuovaspazzolatrice a rulloSi tratta di una spazzolatrice costituitada un rullo frontale comandab<strong>il</strong>e omeccanicamente tramite presa diforza e trasmissione cardanica, oppureidraulicamente tramite l’impiantooleodinamico dell’autocarro. Star èdotata di sollevamento ed orientamentoidraulico, piastra di attaccorapido alla motrice e ruote di appoggiopivottanti. Essenziale nel modellobase, è <strong>per</strong>ò predisposta <strong>per</strong> ricevereun ricco corredo di accessori.Ideale nella pulizia primaver<strong>il</strong>e dellestrade trattate in inverno con sabbia egraniglia, trova <strong>il</strong> suo giusto ut<strong>il</strong>izzoanche nella pulizia di piazzali, cantieried<strong>il</strong>i, strade particolarmente polverose,cantieri stradali, scoline. Viene ut<strong>il</strong>izzataanche <strong>per</strong> lo sgombero dellestrade urbane leggermente innevate.Star è composto dai seguenti organiprincipali:- Rullo spazzante: una serie di dischialternati di acciaio e poliprop<strong>il</strong>enedel diametro di 600 mm montati suun unico albero sorretto alle estremitàda supporti osc<strong>il</strong>lanti.- Carter rullo: in lamiera piegata, saldataal telaio dell’attrezzo completamentestuccato <strong>per</strong> evitare ristagnid’acqua e conseguente ruggine,è dotato sulla parte anteriore di unagrembiulina paraspruzzi in gomma.- Colonna centrale di rotazione: lasua costituzione <strong>per</strong>mette all’attrezzo,oltre alla rotazione dx e sx, tramitepistone idraulico a doppioeffetto, anche un movimento diosc<strong>il</strong>lazione laterale (beccheggio)onde consentire l’adeguamentodella spazzolatrice alle diverseinclinazioni del prof<strong>il</strong>o stradale. Unacoppia di molle, montate in opposizione,riporta automaticamente <strong>il</strong>rullo in posizione orizzontale.La trasmissione del moto può esseremeccanica o oleodinamica. La primaviene realizzata prendendo <strong>il</strong> motodalla presa di forza dell’autocarro tramitealbero cardanico, riduttore meccanicoe rinvio a catena. Quest’ultimoè dotato di tendicatena a molla <strong>per</strong> <strong>il</strong>recu<strong>per</strong>o automatico degli allungamentie trasmette <strong>il</strong> moto direttamenteal rullo scopa.La trasmissione oleodinamica è realizzatatramite un motore oleodinamico,alimentato dall’impianto idraulico dellamotrice, e montato su un riduttoremeccanico che aziona <strong>il</strong> rullo scopa.Il sistema di sollevamento può esserearticolato a parallelogramma, comandatoda un martinetto a doppio effettoche, oltre a sollevare l’attrezzo, fac<strong>il</strong>itala manovra di aggancio della spazzolatricealla motrice nel caso in cuiquesta sia dotata di attacco tipo DIN76060. Una valvola di frenata consentepoi una graduale discesa dell’attrezzo.Potendo sfruttare <strong>il</strong> sollevatoredella trattrice, non sono necessariné <strong>il</strong> sistema a parallelogrammané <strong>il</strong> pistone di sollevamento a doppioeffetto. Potendo sfruttare <strong>il</strong> sollevatoredelle forche del muletto, non sononecessari né <strong>il</strong> sistema a parallelogrammané <strong>il</strong> pistone di sollevamentoa doppio effetto. Potendo sfruttare <strong>il</strong>sollevatore dei bracci della terna, nonè necessario <strong>il</strong> pistone di sollevamentoa doppio effetto.Star è dotata di ruote di appoggiopivottanti, regolab<strong>il</strong>i in altezza checonsentono <strong>il</strong> giusto livellamento dell’attrezzosul piano stradale.Star può essere provvista deiseguenti accessori:- Contenitore raccogli-pietrisco dotatodi ribaltamento oleodinamico completodi valvola di sicurezza contro eventualimanovre errate. L’inclinazionedel contenitore rispetto al prof<strong>il</strong>o stradaleè regolab<strong>il</strong>e tramite due registri avite. E' predisposto <strong>per</strong> accogliere laspazzola laterale pulisci-scoline.capacità: 300 l.- Spazzola laterale: <strong>per</strong> la puliziadelle scoline ai lati delle strade,applicab<strong>il</strong>e solo alle spazzolatricigià dotate di contenitore raccoglipietrisco,è costituita da una spazzolaa tazza con f<strong>il</strong>amenti inacciaio, azionab<strong>il</strong>e sia meccanicamenteche idraulicamente.- Impianto umidificazione: con unabarra portaugelli, una pompa elettricaa 12 o 24 volt e un serbatoio dialimentazione, della capacità di 200l completo di f<strong>il</strong>tro in linea; rubinettodi chiusura tubazioni e traliccio disostegno fissato direttamente sultelaio dell’attrezzatura. A richiestasono disponib<strong>il</strong>i serbatoi della capacitàdi 1.000, 1.500, 2.000 l, da posizionaresul cassone dell’autocarro.Consente un efficace abbattimentodelle polveri.- Traslazione idraulica: tramite unpistone idraulico a doppio effetto,<strong>per</strong>mette lo spostamento di 500 mmsia sul lato sx che sul lato dx dell’interocarter portarullo. E' disponib<strong>il</strong>esolo nelle versioni con trasmissionedel moto oleodinamica.Dati tecnici Star 240Larghezza spazzolone mm 2.650Larghezza rullo mm 2.400Larghezza di puliziaIngombro minimo<strong>per</strong> passaggi strettimm1.230/sxmm 850/dxmm1.475/sxmm1.100/dxAngolo di rotazione max ° 30Angolo di osc<strong>il</strong>lazione laterale ° 8<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 35


VERDENovità John DeereGIORGIA MARCHELLIAl Parco Giardino Sicurtà di Valeggiosul Mincio (VR), una meraviglia verdeunica al mondo, John Deere Italianaha organizzato <strong>il</strong> 6 luglio una grandiosapresentazione delle novità <strong>per</strong> la prossimastagione della linea aree verdi,esponendo e mettendo in prova unimpressionante numero di macchine.Fra le caratteristiche comuni più importantisottolineate durante l’evento spiccanola volontà di rispettare e soddisfarele esigenze degli ut<strong>il</strong>izzatori, fornendoloro i mezzi più adeguati, le rinnovatepotenze dei motori, ed <strong>il</strong> comfort,comprensivo della semplicità di ut<strong>il</strong>izzoaiutato dalla moderna elettronica.Particolarmente rinnovata è la serieX300 di trattorini da giardino.L’esclusivo propulsore iTorque JohnDeere da 17 CV, bic<strong>il</strong>indro a V, raffreddatoad aria (che combina una serie dicaratteristiche del motore, tra cui lacapacità di trazione sotto carico, l’efficaciadi raffreddamento e la durata)prodotto da Kawasaki, è dotato distraordinarie doti di potenza e prestazioni,è fac<strong>il</strong>e da avviare e funziona inmodo estremamente regolare.Il sistema di taglio Edge Xtra con piattida 97 e 107 cm, specificamente studiato<strong>per</strong> ottimizzare le prestazioni,può essere convertito con fac<strong>il</strong>ità dalloscarico laterale, al mulching, con <strong>il</strong>piatto Mulching The Edge ed alla raccolta.Il nuovo piatto ha un disegnodisassato rispetto alla versione precedentemantenendone comunque lecaratteristiche qualitative di funzionamento,e cioè la controrotazione delle2 lame <strong>per</strong> fare un mulching di qualità,grazie anche al divisorio centrale: l’erba,calpestata dalle ruote anteriori, riescead essere sollevata e tagliata <strong>per</strong>fettamente,e la sua fuoriuscita avvienein modo incrociato, con una conseguentedistribuzione uniforme del residuodello sfalcio. Lo stesso piatto, conla semplice eliminazione dei deflettori,può diventare anche a scarico posteriore.Inoltre la cinghia non è più dentata,favorendo una gestione dellamacchina più economica, ed una suasostituzione veloce.La trasmissione idrostatica TwinTouchè dotata di un comodo comando a duepedali, che consente di regolare lavelocità e <strong>il</strong> senso di marcia senza <strong>il</strong>minimo sforzo. Il robusto telaio interamentesaldato conferisce la robustezzanecessaria <strong>per</strong> l’ut<strong>il</strong>izzo di unavasta gamma di attrezzature. Nelmodello a 4 ruote sterzanti, lo sterzo,che consente un diametro di sterzatadi ben 35,5 cm, è comodo da usare eminimizza lo sforzo dell’o<strong>per</strong>atore.Sotto forma di prototipo è stata presentatala X300R, macchina a scaricoposteriore di grande successo fra itrattorini in Italia: è un rifacimentodell’LTR, ed ha un nuovo raccoglitorein tela più capiente con sistema disgancio semplice e rapido, che verràfornito insieme alla macchina.La serie X700, da quest’anno nellagamma del domestico anziché inquella dei professionista, quindi dellemunicipalità, dei manutentori e deicampi sportivi, si distingue <strong>per</strong> dimensioni,prezzo, fac<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzo e ditrasporto.La stagione passata ha visto un grandesuccesso della vastissima gammaGator, in 3 tipologie: serie C, <strong>il</strong> piccolino,<strong>per</strong> privati, piccoli giardini, campeggi,vivai...; serie T (TX, TS, Turfed Elettrico), ideale <strong>per</strong> campi dagolf, parcheggi, cimiteri, raccolta rifiuti,cantieri, porti, stadi e parchi; serieHPX, la più importante anche <strong>per</strong>lavori pesanti in aziende agricole,campi, terreni accidentati, su<strong>per</strong>ficirocciose, pendii, esercito, protezioneciv<strong>il</strong>e e servizio antincendio (qui indimostrazione un HPX allestito daIdrica Meccanica Bergamini <strong>per</strong> <strong>il</strong>Servizio Forestale di Verona).Il mezzo veramente rinnovato dellaserie Gator è <strong>il</strong> TH Diesel 6x4, adeguatoal look di tutte le nuove macchine,con caratteristiche di maggior spazio emaneggevolezza. Viaggiando conpneumatici a bassa pressione provocaun compattamento del terreno veramentelimitato; <strong>il</strong> baricentro moltobasso lo rende particolarmente stab<strong>il</strong>ee idoneo a terreni accidentati. Il motoreè stato sostituito con un 20 CV diesel,adeguato alle normative <strong>per</strong> l’inquinamentoe la rumorosità; rispetto alla versioneprecedente è stato potenziatol’impianto frenante e aumentata velocità,fino a 32 - 33 km/h.Tutti i Gator hanno la possib<strong>il</strong>ità diessere dotati di un’infinità di attrezzaturee accessori che John Deere continuaa incrementare <strong>per</strong> completare lemacchine nelle varie situazioni ed esigenze:cabina nuova, verricello, lamafrontale, lama frontale a V... Inoltre moltimodelli possiedono già l’omologazionestradale come macchina o<strong>per</strong>atrice,oltre che quella agricola.Per quanto riguarda i trattori compattie le macchine da taglio professionali,le novità riguardano i trattori dellaserie 20 3000/4000 con la cabinaComfortGard. In particolare l’ultimotrattore compatto 4720, da 57 CV con36 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


cambio idrostatico, fornito con <strong>il</strong>nuovo modello di cabina, che si potràmontare anche su altri modelli.La nuova cabina ComfortGard, completamenteprogettata e costruita daJohn Deere nello stab<strong>il</strong>imento americanodi Waterloo, rispecchia gli stessistandard di qualità e la tradizione dieccellenza delle cabine montate suitrattori agricoli più grandi. La vista èpanoramica: l’abbinamento tra <strong>il</strong> telaiodi protezione dal ribaltamento a 4 montanti,<strong>il</strong> sed<strong>il</strong>e posizionato più in alto ele porte curve assicurano un’ottimavisuale in qualsiasi direzione. Graziead un livello di rumorosità di soli 81dB(A) e 79 dB(A) rispettivamente suitrattori dotati di telaio medio e grande(in conformità alla direttiva 77/31I/CEE), <strong>il</strong> comfort in cabina è assicurato.Il sed<strong>il</strong>e a sospensione pneumatica,dotato di cuscino estremamente comodo,assicura un assetto di guida ottimale,indipendentemente dalle as<strong>per</strong>itàdel terreno. I condensatori e vent<strong>il</strong>atorimolto ampi assicurano un’azionedi raffreddamento rapida ed efficiente,mentre l’impianto di riscaldamentoassicura <strong>il</strong> massimo comfort dell’o<strong>per</strong>atoreanche nelle giornate più fredde.Tutto è a portata di mano: la console,situata sul lato destro, è estremamenteaccessib<strong>il</strong>e e comoda da usare.Sempre sul lato destro <strong>il</strong> dispositivoCruiseControl di tipo automob<strong>il</strong>istico èfac<strong>il</strong>e da regolare e usare. I fari di lavorointegrati, posti alla sommità dellacabina, caratterizzati da un’esteticaaffusolata e moderna, sono protetti daeventuali interferenze con rami edalberi. Per la fac<strong>il</strong>ità di caricamento, labarra è stata sollevata in modo dagarantire un’ottima visib<strong>il</strong>ità sul caricatorefino al punto di sollevamento massimoe ridurre quindi eventuali <strong>per</strong>ditedi materiale dalla benna.Altra grandissima novità <strong>per</strong> i trattoricompatti della serie 20 è <strong>il</strong> PerformanceTracking System di cui sono dotati <strong>il</strong>3020 e <strong>il</strong> 4020: un modernissimo sistemaelettronico che gestisce le funzionalitàdella macchina, nello straordinarioabbinamento costituito da un cruscottodigitale integrato, un sistema digestione elettronica della potenza edella velocità, ed una serie di trasmissionia comando elettronico in grado diinteragire tra loro <strong>per</strong> massimizzare lapotenza, agevolare l’o<strong>per</strong>atore e divorareletteralmente <strong>il</strong> lavoro.Il sistema di sorveglianza delle prestazioni(Performance Tracking System),disposto in modo chiaro e ben <strong>il</strong>luminato,segnala con la massima tempestivitàtutti i principali dati relativi alle prestazioni.Il sistema, oltre all’aspettodecisamente elegante, è integrato neltrattore in modo digitale. I display integratinei componenti forniscono i datiaggiornati ogni m<strong>il</strong>lisecondo e funzionanograzie ad un complesso programmao<strong>per</strong>ativo <strong>per</strong> lavorare semprein condizioni di massima efficienza.Il display digitale indica la velocità inkm/h o miglia/h ed è particolarmenteut<strong>il</strong>e in attività quali l’irrorazione; visualizzala modalità di funzionamento deltrattore; consente di regolare la rispostadella trasmissione (MotionMatch);segnala gli interventi di manutenzionecon i relativi codici di diagnosi; indical’inserimento o <strong>il</strong> disinserimento dellatrazione 4WD; ha spie di intasamentodel f<strong>il</strong>tro dell’aria e di livello del combustib<strong>il</strong>e;ed è specificamente studiato<strong>per</strong> consentire la massima visib<strong>il</strong>ità siadi giorno che di notte.La potenza elettronica ed <strong>il</strong> sistema digestione della velocità della serie 20rivoluzionano <strong>il</strong> concetto stesso di trattorecompatto. I loro miglioramenti intermini di sensib<strong>il</strong>ità si sono tradotti inincrementi decisivi di prestazioni, inquasi tutte le applicazioni, con le fondamentalifunzioni d’avanguardia.Loadmatch consente al motore dierogare la potenza massima anchenelle attività più impegnative, comequelle di carico o di taglio. Sottocarico, <strong>il</strong> motore evita lo stallo (comespesso succede, invece, con altretrasmissioni di tipo meccanico oidrostatico) e <strong>il</strong> trattore continua tranqu<strong>il</strong>lamentead o<strong>per</strong>are.Speedmatch <strong>per</strong>mette di preimpostarela velocità massima premendoa fondo <strong>il</strong> pedale. Una funzione idealein presenza di terreni accidentati espazi angusti o quando è necessariout<strong>il</strong>izzare la velocità su<strong>per</strong>ridottanelle attività di precisione (ad esempio,l’aerazione).Il dispositivo Cruise Control fa mantenerecostante la velocità del trattoreanche sui terreni sconnessi e di adeguarlaalle attività da svolgere ut<strong>il</strong>izzandole funzioni di accelerazione, decelerazionee ripristino. A differenza delleautomob<strong>il</strong>i, sui trattori questo dispositivoconsente di mantenere costante lavelocità sia in discesa che in salita.Motionmatch è un interruttore che attivauna modalità o<strong>per</strong>ativa più aggressiva,con arresti e partenze repentini(ideale <strong>per</strong> i movimenti di avvicinamentoe arretramento con <strong>il</strong> caricatore).Un’apposita funzione lenta consente,inoltre, di proteggere <strong>il</strong> tappetoerboso nelle attività di taglio.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 37


MOVIMENTO TERRAEscavatori JCB duramenteimpegnati ad AcapulcoGli escavatori cingolati ed i dum<strong>per</strong>articolati JCB sono al centro di unprogetto che prevede la movimentazionedi oltre tre m<strong>il</strong>ioni di tonnellatedi terra e rocce nei pressi diAcapulco, in Messico, nell’ambito de<strong>il</strong>avori di preparazione <strong>per</strong> la realizzazionedi un’importante autostrada.Due escavatori JS330LC e quattromodelli ADT 722 sono impegnati nellacostruzione di un tratto di 20 km distrada a 4 corsie, 300 km a sud diMexico City verso la famosa località diAcapulco. Queste macchine vengonout<strong>il</strong>izzate da Tres Construyendo,un’importante azienda del settoreimpegnata nel progetto.La più vicina città di un certo r<strong>il</strong>ievo èCh<strong>il</strong>pancingo, la capitale dello statodi Guerrero dove si svolge <strong>il</strong> lavoro, acirca 1.300 m di quota. Con un notevolequantitativo di materiale da scavaree trasportare, i modelli JS330 e722 lavorano in coppia <strong>per</strong> completare<strong>il</strong> lavoro.Ciascun escavatore JS330 scava3.300 tonnellate al giorno che vengonocaricate sui dum<strong>per</strong> articolati <strong>per</strong>essere trasportate al sito principale. Idum<strong>per</strong> 722 effettuano brevi corse dicirca 300 m su ripidi tratti in discesa<strong>per</strong> <strong>scarica</strong>re <strong>il</strong> materiale in un’areadedicata, con una capacità di150.000 m 2 , dove verrà compattato<strong>per</strong> poi essere usato come materialedi riempimento <strong>per</strong> le successive fasidella costruzione della strada.Lo stadio iniziale del progetto prevedel’impiego di questi sei modelli, macon l’aumento delle esigenze di caricoprevisto, a partire dal diciottesimomese del progetto, verranno affiancatida altri due 722 e da due pale gommateJCB 456.In un clima tropicale al quale siaggiungono le diffic<strong>il</strong>i condizioni delterreno, la durata e le prestazionifuori strada della flotta JCB si stannodimostrando fondamentali. Tuttavia,quello che stupisce ancora maggiormentesono i ridotti consumi di carburantee lo straordinario servizio diassistenza tecnica.Jorge Castro, capoprogetto di TresConstruyendo ha dichiarato: "Lavoronel settore delle costruzioni stradalida oltre 25 anni, ma questa è lamia prima es<strong>per</strong>ienza con le macchineJCB. Sono stato fortementeimpressionato dalla produttività edai bassi consumi di tutte le macchineimpiegate.Il nostro concessionario JCB, Auriga,ha anche messo a nostra disposizionein cantiere due tecnici che ci fornisconoi ricambi e l’assistenza nonappena ne abbiamo bisogno."Tres Construyendo, con sede aQueretaro, è una delle maggioriaziende della regione messicana diBajio. Fu fondata da Gerardo Urbiolasenior, che guida ora la società insiemeai suoi due figli, Gerardo junior eMauricio. A seconda delle dimensionidei progetti, <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale impiegatopuò variare da 300 a 500 <strong>per</strong>sone.38 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


VERDEOrsi Zig Zag: un successoin continua evoluzioneGHERARDO MARCHELLIL'innovativo Zig Zag prodotto da Orsicontinua la sua evoluzione, rispondendosempre più alle esigenze deimolti clienti che ne sono rimasti affascinati.Infatti, dopo <strong>il</strong> successo ottenutocon molti ordini <strong>per</strong> questaattrezzatura, oramai Orsi accettaesclusivamente prenotazioni, chepotrà andare a soddisfare solo laprossima primavera.Si sottolinea la recente rifinitura eseguitaai dischi di taglio della Zig Zag.Per ottimizzare <strong>il</strong> taglio i tecnici Orsihanno accoppiato alle già efficient<strong>il</strong>ame <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o che <strong>per</strong>mette di rifinire <strong>il</strong>lavoro più che a regola d'arte. Oltre alf<strong>il</strong>o hanno inserito una lama, che consentedi regolarne la lunghezza <strong>per</strong>o<strong>per</strong>are al meglio nelle differenti situazioni.Andando a lavorare col f<strong>il</strong>o intornoai tronchi degli alberi è infatti importanteche <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o di taglio non fuoriescadai dischi <strong>per</strong> non rovinare la cortecciadella pianta, mentre quando l'o<strong>per</strong>azionedi taglio è eseguita intorno a pali,segnaletica stradale, o nella puliziadelle erbe infeste dei cordoli e dei marciapiedi,oppure anche nel taglio inpiano, questo fattore non conta e sipuò <strong>per</strong>mettere al f<strong>il</strong>o di fuoriuscire leggermente<strong>per</strong> avere un margine ditaglio ancora più fine.Il grande successo di Zig Zag che sottolineal'ut<strong>il</strong>ità di questa particolarissimaattrezzatura andando evidentementead automatizzare un lavoro particolarmentesentito dai manutentoridel verde, ha portato Orsi a studiareuna nuova versione di Zig Zag <strong>per</strong> <strong>il</strong>suo ut<strong>il</strong>izzo con la trattrice GianniFerrari; inoltre lo staff tecnico sta lavorandosulle versioni adatte ai modelli ditrattrici <strong>per</strong> <strong>il</strong> garden professionaledelle più prestigiose marche, comeJohn Deere, Kubota, Etesia…, <strong>per</strong> nonlimitare la sua applicazione ai soli trattorinistandard con attacco a tre puntianteriore o posteriore.Il primo Zig Zag è stato ormai datempo consegnato alla Città Verde,coo<strong>per</strong>ativa sociale che offre <strong>il</strong> serviziodi manutenzione del verde siapubblico che privato nelle province diBologna e di Ferrara, in molti casicon una gestione chiavi in mano checomprende la manutenzione anchedegli arredi. La scelta di Zig Zag ha<strong>per</strong>messo alla coo<strong>per</strong>ativa di ottimizzaremolti interventi che prima dovevanoessere eseguiti manualmentecon conseguente risparmio di tempoe naturalmente economico.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 39


VIABILITA' INVERNALEBonetti F100X apprezzato daicomuni in provincia di BiellaGHERARDO MARCHELLIL’Officina Schiapparelli, rivenditoreBonetti <strong>per</strong> le province di Biella eVercelli, da anni riscuote apprezzamentida parte dei comuni della zona<strong>per</strong> la validità della soluzione offertadai veicoli proposti.Già da tempo infatti proprio Schiapparelliha fornito sia a privati che adamministrazioni comunali prodottiBonetti, con estrema soddisfazione,conquistandosi fama di affidab<strong>il</strong>itàoltre ad avere un'ottima reputazionenel post-vendita.Proprio l'ultima versione del 4x4"made in Italy", l'F100X sta conquistandosempre più comuni, offrendouno strumento di lavoro versat<strong>il</strong>e edefficiente in tutto l'arco dell'anno conun rapporto qualità/prezzo adeguato.Tra i comuni in provincia di Biella cheultimamente si sono forniti di unBonetti F100X si evidenziano Sordevolo,Salussola e Massazza.La scelta di questi comuni, dopoun'attenta analisi nel mercato, aveval'obbiettivo di acquistare un veicolo4x4 polivalente, idoneo a soddisfarele esigenze del proprio territorio.I tre mezzi sono tutti degli F100X, inversione standard, con un p.t.t da3.500 kg e più precisamente nellaversione "Neve", equipaggiato con <strong>il</strong>motore Iveco da 106 CV, che, graziealla coppia di 250 Nm/1.800 giri, offreottime prestazioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> servizio alquale è destinato.Il cambio con 5 marce+rm è accoppiatoal riduttore in un unico blocco,che distribuisce la coppia al 50% <strong>per</strong>entrambi gli assi. Il sistema di innestoe disinnesto del 4x4 può avvenire aqualsiasi velocità.L'impianto idraulico è equipaggiato diserie con una pompa idraulica centralizzata,che consente al veicolo d<strong>il</strong>avorare con le attrezzature indipendentementedalla velocità.Il joystick di comando lama neve fac<strong>il</strong>ital'o<strong>per</strong>atore durante <strong>il</strong> suo ut<strong>il</strong>izzo.Tutti e tre i comuni sottolineano l'importanzasia delle dimensioni contenute,1.650 mm di larghezza, che<strong>per</strong>mette agli o<strong>per</strong>atori di passarenelle strade estremamente strettepresenti nel loro territorio, sia l'ottimatrazione, che abbinata ad una tracciacontenuta ha <strong>per</strong>messo di o<strong>per</strong>areproprio in presenza delle abbondantinevicate senza l'aus<strong>il</strong>io di cateneanche in presenza di forti pendenze.Per i lavori di carico e trasporto dimateriale, sul cassone a ribaltamentotr<strong>il</strong>aterale, si evidenzia <strong>il</strong> sistema difreno a mano ad olio che garantisceuna sicurezza di bloccaggio del veicoloanche in situazioni estreme.I primi due comuni si sono già attrezzatied hanno già o<strong>per</strong>ato con spargitoree lama Molinari.La lama scelta è la Molinari SL1 che,con i suoi 2.200 mm di larghezza eduno sbalzo limitato, esalta le caratteristichedi compattezza del veicolo<strong>per</strong>mettendone <strong>il</strong> passaggio o<strong>per</strong>ativoin strettoie estremamente ridotte.Lo spargitore è <strong>per</strong> entrambi <strong>il</strong>Molinari SRS1800 a sponda con un40 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


sistema estremamente rapido diaggancio che richiede pochi minuti<strong>per</strong> <strong>il</strong> suo montaggio/smontaggio e,grazie alla possib<strong>il</strong>ità di poter sganciaree riagganciare tutto <strong>il</strong> paraurtiposteriore con luci e targa, evita l'obbligodella ripetizione della targa.Per <strong>il</strong> convogliamento del sale i duecomuni o<strong>per</strong>ano in maniera contrapposta:<strong>il</strong> primo ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> ribaltamentodel cassone, mentre <strong>il</strong> secondo caricasullo stesso sacchi di sale <strong>per</strong> poicaricare manualmente <strong>il</strong> sale nellatramoggia secondo necessità.Interessante <strong>per</strong> <strong>il</strong> Comune diSalussola la collaborazione nell'acquistoe nell'ut<strong>il</strong>izzo di questo mezzodella Protezione Civ<strong>il</strong>e, che ha consentitoun'ottimizzazione sia nei costiche nell'uso del mezzo. I due settorio<strong>per</strong>ano in stretta collaborazione <strong>per</strong>gli interventi in caso di neve, in mododa poter offrire e garantire un servizio24 h su 24; avendo inoltre a disposizioneun mezzo adatto al fuoristradain caso di eventi alluvionali, incendi esoccorsi in generale. Si garantiscecosì <strong>il</strong> soccorso alle <strong>per</strong>sone che abitanoin cascine isolate con stradebianche altrimenti diffic<strong>il</strong>mente raggiungib<strong>il</strong>iin determinate situazioni.Il Comune di Massazza ha in previsionedi munirsi al più presto dell'attrezzaturaneve, <strong>per</strong> cui <strong>il</strong> suo Bonetti F100X è giàpredisposto <strong>per</strong> l'ut<strong>il</strong>izzo anche in questoservizio.


VIABILITA' INVERNALEAmbienteSnow-cutter<strong>per</strong> i passi turchiGHERARDO MARCHELLIAll'inizio del 2005 Ram ha acquisitotutte le attività industriali, commercialied <strong>il</strong> marchio della Fored<strong>il</strong> macchine,<strong>per</strong>mettendo di rafforzare la storicacasa produttrice italiana che già nel1966 aveva costruito <strong>il</strong> primo modelloall'inizio della sua storia, segnandopassi importanti.1972 progettata e realizzata la primaterna articolata; 1982 equipaggiata lagamma di macchine con la trasmissioneidrostatica; 1983 introduzionedella cabina ribaltab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettereuna fac<strong>il</strong>e manutenzione del motore;1986 equipaggiate le macchine conuna evoluzione tecnologica della trasmissioneidrostatica, portando levelocità da due a quattro; 1990 sistemadi bloccaggio dell'osc<strong>il</strong>lazione deidue telai (dbs) <strong>per</strong>mettendo alla macchinadi disporre quando necessariodi un telaio rigido; 2000 progettata,realizzata e commercializzata laprima terna con braccio anteriore telescopico.Oggi Ram Italia si estende su unasu<strong>per</strong>ficie di 13.000 m 2 , 8.000 dei qualico<strong>per</strong>ti. Dai moderni stab<strong>il</strong>imenti esconoogni anno circa 300 macchinecostruite da un team di 40 tecnici qualificatie specializzati.La f<strong>il</strong>osofia aziendale è di riuscire acreare la macchina più adatta alle esigenzespecifiche del cliente. L'es<strong>per</strong>ienzatrentennale nel campo dell'ed<strong>il</strong>iziae gli strumenti di cui si sono dotati,consentono di ottimizzare al massimola gestione della produzione garantendoalla clientela prodotti affidab<strong>il</strong>i e tecnologicamenteavanzati in tempi ridotti.Ram Italia, reinvestendo <strong>il</strong> profit aziendalein macchinari, impianti e risorseumane, riesce, partendo da lastre diacciaio, a plasmare una gamma completadi 5 modelli di terne articolate (da70 a 110 CV) e 2 di pale gommate (da70 e 110 CV). Il know-how Ram Italiaunito al continuo impegno in ricerca esv<strong>il</strong>uppo hanno consentito di creare insoli due anni dei prodotti innovativi edesclusivi, che portano <strong>il</strong> nome di ternaarticolata telescopica e pala gommatatelescopica.La presenza di Ram Italia presso regioni,comuni, province ed enti governativicon oltre 800 macchinari, sono <strong>il</strong> risultatodell'attenzione <strong>per</strong> l'ecologia e lastrategia del Problem Solving.La macchina portattrezzi Ambiente, piùvolte premiata come miglior prodottoda importanti tender in Italia e all'estero,propone Ram Italia sui mercatieuropei ed oltre mare con la veste diproduttore ab<strong>il</strong>e ed attento ai cambiamentidel mercato.Proprio a dimostrazione di questaf<strong>il</strong>osofia si evidenzia la fornitura <strong>per</strong> <strong>il</strong>Ministero della Difesa Turco di 10nuovissime Ambiente Snow-cutterche verranno ut<strong>il</strong>izzate esclusivamente<strong>per</strong> l'a<strong>per</strong>tura di passi montani.In questo caso specifico, con unatrattativa iniziata alla fine dello scorsoanno e concretizzata nei primimesi di quest'anno, hanno avuto labella opportunità di fornire 10 macchinesgombraneve con motoreaus<strong>il</strong>iario. Per l'occasione hannomesso a frutto tutta l'es<strong>per</strong>ienzaaccumulata in precedenza e l'hannoresa industriale e configurata allanecessità di questo ente. Partendodal portattrezzi comunale Ambiente,nasce questa macchina con soluzionitecnologicamente studiate in virtùdi costruire una serie e di poterlaestendere a forniture successive.Per questa applicazione hannocostruito un modulo motore aus<strong>il</strong>iariocon motore da 155 kW Deutz dotatodi trasmissione idrostatica a circuitochiuso Linde che aziona una fresaSchmidt a doppio stadio da 2.450mm di larghezza,1.500 mm di altezzao<strong>per</strong>ativa e 1.050 mm di diametrotamburo fresante (doppio stadioespressamente richiesto dal cliente).Sempre <strong>per</strong> soddisfare le esigenzespecifiche del cliente hanno installatoun motore da 103 kW turbo intercoolersul trattore, sempre Deutz, insostituzione del classico da 75 kWmontato sull'Ambiente.Per rendere <strong>il</strong> loro portattrezzi assolutamentepiù compatib<strong>il</strong>e e più adeguatoall'applicazione della fresa siain tema di visib<strong>il</strong>ità che di spaziositàdel posto di guida, hanno completamenteriprogettato la cabina vista lanon necessità della bidirezionalità,poiché adibita a svolgere un serviziospecifico e non una molteplicità di42 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


lavori tipici dell'Ambiente ed andandoa lavorare solo in guida retroversa.Quindi hanno reso <strong>il</strong> posto di guidaunidirezionale <strong>per</strong> un comfort assolutoe soprattutto visib<strong>il</strong>ità ottimale,quest'ultima caratteristica storicamentemotivo di apprezzamento delleloro soluzioni. Pur non avendo necessitàdi scarrare l'attrezzaturahanno lasciato identico <strong>il</strong> telaio, conla possib<strong>il</strong>ità di scarrare sia <strong>il</strong> moduloche la fresa, sottolineando la validitàe soprattutto l'affidab<strong>il</strong>ità del sistema.Ambiente, nato nei primi anni '90 <strong>per</strong>soddisfare le esigenze di un portattrezzimultifunzionale <strong>per</strong> l'ente pubblico,vanta numerosissime applicazionied attrezzature proposte direttamentedalla Ram Italia, come: palacaricatrice, retroescavatore spazzatricestradale aspirante portata, piattaformaaerea telescopica, decespugliatori,lame sgombraneve, vomeri,spargisale portati e a sponda, turbofrese,canaljet, grader, moduli antincendio,pulispiaggia.Le caratteristiche principali dell'Ambientein versione standard vedono: telaioarticolato e snodato al centro, semitelaioanteriore, blocco elettroidraulicodello snodo, sterzatura tramite idroguida,4 ruote motrici con pneumatici14.5/20, assali differenziali rigidi conriduttori finali epicicloidali, freni a discoin bagno d'olio incorporati negli assali,doppio impianto frenante, freno di parcheggioe d'emergenza comandato amano, impianto idraulico <strong>per</strong> servizi eidroguida, motore diesel Deutz a 4 c<strong>il</strong>indri,raffreddato ad acqua, radiatoreacqua e scambiatore calore olio, trasmissioneidrostatica con pompa a portatavariab<strong>il</strong>e e motore a c<strong>il</strong>indrata variab<strong>il</strong>e,riduttore meccanico a due rapportial quale è flangiato <strong>il</strong> motore idraulico,dispositivo elettronico <strong>per</strong> consentire <strong>il</strong>cambio a macchina ferma, quattrogamme di velocità avanti e indietro,marcia di lavoro lenta e veloce, marciadi trasferimento lenta e veloce, velocitàmassima 40 km/h, tutte le marce acomando elettrico, dispositivo con schedaelettronica <strong>per</strong> avanzamenti extralenti,cabina omologata ROPS/FOPSribaltab<strong>il</strong>e in avanti idraulicamente <strong>per</strong>ispezione vano motore, riscaldamentocon elettroriscaldatore a tre velocità,guida bidirezionale con doppia planciadi guida e doppia idroguida, doppioimpianto acceleratore e freni, doppiotergicristallo, impianto elettrico a 12 volt,impianto di <strong>il</strong>luminazione <strong>per</strong> lavoro e<strong>per</strong> circolazione stradale, luce giallarotante sul tetto cabina ed omologazioneitaliana <strong>per</strong> circolazione stradale.L’adattab<strong>il</strong>ità e la versat<strong>il</strong>ità diAmbiente garantiscono una molteplicitàdi soluzioni e quindi un sicuroinvestimento <strong>per</strong> <strong>il</strong> cliente finale.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 43


AGRICOLTURAManutenzione del territorio:opportunità <strong>per</strong>le pubbliche amministrazionie le imprese agricoleGIUSEPPE POLITI Presidente nazionale Cia - Confederazione italiana agricoltoriIn Europa, nel corso degli ultimi anni,si è molto parlato del ruolo multifunzionaledell’agricoltura. Senza volerentrare nel merito delle definizioni,che costituiscono un grosso impegno<strong>per</strong> gli economisti agrari europei, vorremmosottolineare che la multifunzionalitànon è solo <strong>il</strong> sa<strong>per</strong> o poterfare qualcosa come o meglio di altri,ma, soprattutto, sa<strong>per</strong> cercare ecostruire un sistema di relazioni con isoggetti presenti sul territorio.Affermare la multifunzionalità dell’impresaagricola significa riconoscere <strong>il</strong>suo ruolo di protagonista dello sv<strong>il</strong>upposostenib<strong>il</strong>e, connesso all’animazioneculturale e ai temi ambientaliquali la difesa del suolo, delle risorseidriche, della biodiversità e del paesaggio,la produzione energetica dafonti rinnovab<strong>il</strong>i e alternative (adesempio, solare termico, solare fotovoltaico,eolico e biomasse).L’impresa agricola è, <strong>per</strong> definizione,inserita all’interno di uno specifico territorio,ma non sempre a questa naturaleconnotazione territoriale corrispondeun’interrelazione strutturatacon tutti i soggetti presenti sul territorio.L’imprenditore è <strong>il</strong> soggetto determinante<strong>per</strong> stab<strong>il</strong>ire <strong>il</strong> sistema direlazioni di cui, ormai, <strong>il</strong> fare impresaha bisogno. L’impresa va sempre piùassumendo la connotazione di unsistema complesso e a<strong>per</strong>to, in cu<strong>il</strong>’imprenditore è chiamato a organizzaree gestire questa complessità,arricchendo continuamente <strong>il</strong> sistemadi relazioni interne ed esterne.Finalmente, oggi vi è un larghissimoconsenso sul principio che l’attivitàd’impresa, in particolare quella agricola,debba essere sostenib<strong>il</strong>e, cioèin grado di coniugare obiettivi economici,ambientali e sociali.Oltre a rafforzare la definizione di"attività connesse", la legge diOrientamento, Dlgs 228/2001, introduceall’articolo 15 la possib<strong>il</strong>ità di stipulareconvenzioni tra agricoltori epubbliche amministrazioni <strong>per</strong> lo svolgimentodi attività funzionali alla curae alla manutenzione del territorio,generando un duplice interesse:- <strong>per</strong> le singole imprese, un contratto,anche di modesta entità, può significaremolto sia in termini di <strong>per</strong>manenzasul territorio che in termini di crescitaall’interno del territorio stesso.- <strong>per</strong> le pubbliche amministrazioni, <strong>il</strong>discorso è più complesso, maaltrettanto interessante; la leggeconsente la stipula di contratti diappalto, in deroga alle normevigenti in tema di appalti pubblici,con imprenditori singoli o associati,che, molto probab<strong>il</strong>mente, vivononella stessa area interessata all’intervento,generando evidenti vantaggi,sia economici che di qualitàdel lavoro. Gli enti locali, inoltre,"devono promuovere opportuneazioni, dirette ad attuare l’esternalizzazionedei servizi, al fine di realizzareeconomie di spesa e migliorarel’efficienza gestionale" ai sensidella Legge Finanziaria 2002(Legge 28/12/2001, n.448).Il Dlgs 228/2001 è meglio noto come"legge di orientamento". In particolare,l’articolo 1 modifica la definizioned’imprenditore agricolo, <strong>per</strong> <strong>il</strong> qualeprevede tra l’altro: "E' imprenditoreagricolo chi esercita una delle seguentiattività: coltivazione del fondo,selvicoltura, allevamento di animali eattività connesse. S’intendonocomunque connesse le attività, esercitatedal medesimo imprenditoreagricolo, dirette alla manipolazione,conservazione, trasformazione, commercializzazionee valorizzazione,che abbiano ad oggetto prodotti ottenutiprevalentemente dalla coltivazionedel fondo o del bosco o dall’allevamentodi animali, nonché le attivitàdirette alla fornitura di beni o servizimediante l’ut<strong>il</strong>izzazione prevalente diattrezzature o risorse dell’aziendanormalmente impiegate nell’attivitàagricola esercitata, ivi comprese leattività di valorizzazione del territorioe del patrimonio rurale e forestale,ovvero di ricezione ed ospitalità comedefinite dalla legge".Per gli aspetti previdenziali, <strong>il</strong> primodicembre 2003, con circolare n° 186,l’Inps ha individuato le imprese esercent<strong>il</strong>e attività ricomprese nei decret<strong>il</strong>egislativi 226-227-228/2001. Talestrumento mette fine a grosse problematiched’inquadramento dell’attivitàagricola ai fini previdenziali, ben notea molti imprenditori.Per gli aspetti legati all’assicurazioneantinfortunistica, <strong>il</strong> 15 gennaio 2004,l’Ufficio Tariffe della DirezioneCentrale Rischi dell’Ina<strong>il</strong> ha pubblicatole istruzioni o<strong>per</strong>ative relativeall’applicazione dei decreti legislativi226-227-228/2001. L’Istituto ha confermato,de facto, la circolare138/2003 dell’INPS <strong>per</strong> l’individuazionedell’imprenditore agricolo.Entrambi gli Istituti richiamano l’attenzionesull’aspetto della prevalenza esu quello del normale impiego, dueconcetti condivisib<strong>il</strong>i e che determinanocon esattezza la figura d’imprenditoreagricolo.Il regime fiscale proposto dalla leggefinanziaria 2004 a favore di questeattività, riconosciute dal Codice Civ<strong>il</strong>e"agricole <strong>per</strong> connessione", in vigoredal 1° gennaio 2004, è un regime adhoc che ricalca pedissequamente <strong>il</strong>regime applicato alle attività connessedi produzione di beni, che non rientra-44 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


no nella tassazione su base catastale.Con circolare 44/E, del 15 novembre2004, l’Agenzia delle Entrate DirezioneCentrale Normativa e Contenziosoha fornito un quadro esaustivo delle"Disposizioni in materia di attivitàagricole. Articolo 2 della legge 24dicembre 2003, n. 350".Quest’attività è da ritenersi fondamentale<strong>per</strong> favorire l’insediamento e la<strong>per</strong>manenza dei giovani nelle areerurali, <strong>per</strong>ché si tratta di un’attività ingrado di promuovere uno sv<strong>il</strong>uppolocale affrancato dai regimi "vincolistici"forniti dalla politica agricola comunitaria.E' strategico quindi lo sv<strong>il</strong>uppo dinuove imprese condotte da giovaninelle aree rurali poiché sono proprio lemigliori candidate elettive a svolgeretale attività, che resta fondamentale<strong>per</strong> trasmettere alle future generazion<strong>il</strong>’ambiente rurale ed <strong>il</strong> suo paesaggio.E' opportuno anche tener conto di treelementi:- <strong>il</strong> 30 ottobre 2001, l’Anbi, Associazionenazionale bonifiche, irrigazionee miglioramenti fondiari, nelrecepire le novità introdotte colDlgs 228/2001, ha adottato sia unoschema di delibera che uno schemadi contratto, ad uso dei Consorzidi Bonifica territoriali;- la legge 97/94 sulla montagna consentegià a coltivatori diretti, singoli oassociati, con aziende ubicate neicomuni montani, di assumere inappalto, sia da enti pubblici che daprivati, lavori relativi alla sistemazionee manutenzione del territoriomontano, tra cui lavori di forestazione,di costruzione di piste forestali, diarginatura, di sistemazione idraulica;- alcune regioni italiane hanno già previstonormative specifiche, come nelcaso della Regione Lombardia("Disposizioni <strong>per</strong> <strong>il</strong> coinvolgimentodelle aziende agricole nella manutenzionedel territorio rurale e montano",in attuazione dell’art. 15 delD.lgs. 228/2001 (Dgr VII/15276 del28 novembre 2003, pubblicata sulBurl n.50, 1° supplemento, del 9dicembre 2003).- vanno ricordati gli accordi quadroFederparchi-Organizzazioni agricolee quello sottoscritto presso <strong>il</strong> Cnel.Per concludere, si menziona <strong>il</strong> D.lgs.42/2004 sui Codici dei beni culturali edel paesaggio (Legge Urbani).Perché, allora, priv<strong>il</strong>egiare l’impresaagricola? Sono almeno quattro i puntidi forza.Primo, la funzione ecosistemica. Lerisorse ambientali e paesaggistichesono da sempre gestite dagli agricoltori;chi più di loro può essere interessatoalla loro preservazione?Secondo, la funzione etica e sociale.I servizi, intesi come attività connesse,possono integrare <strong>il</strong> reddito, consentendoalle imprese insediate sulterritorio <strong>il</strong> mantenimento di categoriesvantaggiate (anziani e giovani).Terzo, la convenienza economica. Icosti dei servizi offerti sono sicuramentecompetitivi, poiché rientranonella normale gestione aziendale agricola(tassazione, contribuzione...)Quarto ed ultimo, la semplificazionelogistica. Le aziende agricole sonodislocate uniformemente su tutto <strong>il</strong>territorio nazionale, con un evidenterisparmio e velocità negli interventi(rete di distribuzione cap<strong>il</strong>lare).Ed ecco, infine, alcuni esempi di servizi:pulitura di fossi e spalatura neve;difesa del suolo ed o<strong>per</strong>e di ingegnerianaturalistica; manutenzione distrade, fossi, corsi d’acqua e laghetti;manutenzione del verde pubblico,parchi, boschi, foreste e zone umide;interventi di natura ambientale a finifaunistici; tutela e conservazionedelle biodiversità; attività di protezioneciv<strong>il</strong>e e di protezione incendi;gestione delle biomasse e messa ino<strong>per</strong>a di barriere fonoassorbenti; piùcomplessa realizzazione di impianti averde pubblici, privati, sportivi.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 45


STRADE E SICUREZZASnolinecollabora al Progetto P<strong>il</strong>ota<strong>per</strong> la Sicurezza Stradaledella Provincia di PerugiaFRANCESCO VANDONI1La Provincia di Perugia ha sv<strong>il</strong>uppatoun Progetto P<strong>il</strong>ota <strong>il</strong> cui scopo èquello di conseguire, sulle strade dicompetenza provinciale, gli obiettiviassunti dal Piano Nazionale dellaSicurezza Stradale (Art.32 L.17/07/99 n.144), ossia la riduzione del40% del numero di morti e feritientro l’anno 2010.Il nome di questo progetto è"Conoscere le strade <strong>per</strong> preveniregli incidenti". La costituzione di strutturestab<strong>il</strong>i necessarie alla realizzazionee all’aggiornamento nel tempodel Progetto P<strong>il</strong>ota, dotate di <strong>per</strong>sonaleadeguato e di tutte le strumentazioninecessarie, è stato <strong>il</strong> primopasso. Sono così venuti alla luce <strong>il</strong>Catasto Stradale ed <strong>il</strong> SistemaInformativo sulla Sicurezza Stradale.Il primo ha <strong>il</strong> compito di individuarele coordinate della maglia stradaledella rete oggetto di studio, compresitutti gli elementi collegati (o<strong>per</strong>e,segnaletica, accessi, cartellonisticapubblicitaria, attraversamenti...);1. Passaggio di un centauro allacurva munita di attenuatoreSnoline DR46 <strong>per</strong> motociclisti2. Disegno tecnico dell’elementointermedio dell’attenuatored’urto DR463. Immagine di sintesi delcomportamento di un manichinoin caso di urto contro un DR46classificare tali elementi; effettuare <strong>il</strong>r<strong>il</strong>ievo geometrico di dettaglio, l’analisidei materiali, la valutazione dell’affidab<strong>il</strong>itàdelle o<strong>per</strong>e e la realizzazionedegli eventuali progetti di adeguamento.Tali attività sono svoltedal Dipartimento di IngegneriaIndustriale dell’Università di Perugia.Il sistema Informativo sulla SicurezzaStradale si occupa di studiarel’entità e la qualità del traffico, determinai flussi veicolari sulla magliastradale e costituisce una banca datisul traffico con informazioni sulleclassi di veicoli, le velocità e i carichi;analizza le condizioni ambientaliai fini di realizzare un sistema di previsionedella formazione di ghiacciosulla rete viaria; acquisisce dati sugliincidenti stradali, con relative statistichee l’individuazione dei punti etratti <strong>per</strong>icolosi; infine individua lerelazioni esistenti tra i dati acquisiti el’incidentalità, e sv<strong>il</strong>uppa metodologieatte all’identificazione dellecause degli incidenti e all’individua-2346 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


zione delle soluzioni necessarie allaloro eliminazione.La rete stradale oggetto di questoprogetto si estende <strong>per</strong> circa 270 kmdi strade provinciali, <strong>per</strong> lo più nell’ambitoterritoriale prossimo alcapoluogo di provincia.Ultimate le fasi di osservazione, si staora passando alle attuazioni sui puntineri individuati. Uno di questi è sicuramentela strada provinciale 257,detta anche Apecchiese, purtroppospesso teatro di incidenti letali, specie<strong>per</strong> i motociclisti.Le cause individuate su questo trattosono certe barriere paramassi, i chiavicottisporgenti e i guard ra<strong>il</strong> inadattialle due ruote.Per quanto riguarda la <strong>per</strong>icolositàdei guard ra<strong>il</strong> <strong>per</strong> i motociclisti,Snoline ha sv<strong>il</strong>uppato una soluzione:l’attenuatore DR46, già un anno fa,che vede oggi, nell’ambito di questoProgetto P<strong>il</strong>ota, la sua prima applicazione.Snoline S.p.A. di Trezzo sull’Adda(MI) è attiva da oltre 50 anni nel settoredella sicurezza stradale attraversouna vasta gamma di prodotti.Al presente la produzione Snoline siestende a tre categorie: la sicurezzadel traffico che comprende attenuatorid’urto semplici, redirettivi, <strong>per</strong>motociclisti e <strong>per</strong> cantieri; la segnaleticacomplementare che include idossi di rallentamento, i passacavi,gli indicatori di direzione in poliet<strong>il</strong>ene,i delimitatori di corsie <strong>per</strong> caselliautostradali o <strong>per</strong> corsie preferenziali,fino alle rotatorie in poliuretano; einfine la segnaletica orizzontale chespazia dai laminati elastoplasticirimovib<strong>il</strong>i alle bande rumorose, passando<strong>per</strong> le strisce e i simboli ellitticiin laminati elastoplastici.Proprio l’incessante volontà diaumentare la sicurezza sulle strade,attraverso la ricerca dei propri laboratorie dell’Ufficio Tecnico Snoline,con l’aus<strong>il</strong>io di progettisti esterni,atenei, clienti, es<strong>per</strong>ti ed utenti haportato Snoline a sv<strong>il</strong>uppare l’attenuatoreDR46.Si tratta di un attenuatore d’urto progettato<strong>per</strong> proteggere i motociclistidall’impatto laterale contro le barrierestradali. Il DR46 è costituito da uncorpo cavo in materiale plastico conuna sezione a nastro appositamentecalcolata.La forma adottata e <strong>il</strong> materiale usato<strong>per</strong>mettono una deformazione plasticaed una compressione d’aria tali daridirigere e assorbire parzialmentel’urto diretto contro la struttura portantedella barriera (pali a C o a I inacciaio) che costituisce la maggiorefonte di <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> un motociclistadurante la caduta.Il dispositivo è modulare ed è di fac<strong>il</strong>eposa in o<strong>per</strong>a, con semplici connessioni.Gli elementi, in poliet<strong>il</strong>ene(5 mm di spessore) di media densitàstab<strong>il</strong>izzato UV <strong>per</strong> applicazioniesterne, si montano sotto i nastridelle barriere metalliche <strong>per</strong>mettendocosì l’innalzamento dei livelli disicurezza indipendentemente dallatipologia delle barriere, senza interferirecon le prestazioni di contenimentodel veicolo. La struttura dell’attenuatoreDR46 <strong>per</strong>mette inoltredi seguire agevolmente le curveanche di piccolo diametro.Bisogna segnalare che attualmente,<strong>per</strong> quanto riguarda questo tipo di protezione,ci si trova purtroppo in unasorta di buco normativo; <strong>il</strong> Ministerodelle Infrastrutture e dei Trasportipone soltanto due condizioni al lorout<strong>il</strong>izzo: che i dispositivi non producanopezzi <strong>per</strong>icolosi in caso di urto eche non varino in alcun modo la rigidezzadella barriera sulla quale vengonoapplicati.Snoline organizzerà <strong>il</strong> prossimoautunno un seminario dedicato alleproblematiche legate ai dispositivi diattenuazione d’urto <strong>per</strong> motociclisti.Vedute della curva della stradaApecchiese con l’attenuatoreSnoline<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 47


VERDEOsma prosegue lo sv<strong>il</strong>uppodella trasmissione idraulicasulle proprie attrezzature1FRANCESCO VANDONILa ditta Giovannetti Rinaldo diCasalguidi in Provincia di Pistoia,specializzata in lavori agricoli meccanizzati,sfalcio erba, scavi e movimentoterra, che da tempo ha sceltole attrezzature Osma (<strong>Lavori</strong><strong>Pubblici</strong> n.14 maggio - giugno 2005)<strong>per</strong> la cura e la bonifica delle areeverdi, ha allestito un trattore contrinciatrici anteriore e posterioreentrambe a trasmissione idraulica.L’azienda Osma, con sede e stab<strong>il</strong>imentia Scannabue Palazzo Pignano,in provincia di Cremona, progettae produce attrezzature <strong>per</strong> lamanutenzione e la bonifica di areeverdi. L'assortimento dei prodottiOsma è molto vasto, dai braccidecespugliatori sia agricoli che professionaliretroportati e ventrali, allemotobarche equipaggiate di apparecchiaturefalcianti o fresanti, alletrinciatrici idrauliche <strong>per</strong> escavatori,macchine movimento terra o <strong>per</strong>trattori, passando dalle testate falciaerba<strong>per</strong> banchine stradali e i raiber<strong>per</strong> lo sfalcio in banchina sotto iguard ra<strong>il</strong> e attorno agli ostacoli.Numerosi accessori ed utens<strong>il</strong>i qualivarie tipologie di coltelli e mazze <strong>per</strong>le testate, barre falcianti <strong>per</strong> siepi,frese componib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> fondali acquatici,completano ulteriormente lagamma Osma.Il trattore in questione è un JohnDeere da 120 CV sul quale sono montateposteriormente una trinciatriceDHLI 220 e davanti una DHFI 220.La DHFI 220 è una trinciatrice idraulicaprofessionale semiforestale, siafrontale che posteriore. E' applicab<strong>il</strong>ea trattori da 100 fino a 160 CV.Questa attrezzatura è particolarmenteindicata <strong>per</strong> lavori di bonifica,su argini, di rinvigorimento di zonedismesse da parecchio tempo. Diserie questa attrezzatura è dotata diun dispositivo di spostamento lateraledi 60 cm sulla destra e dellosportello anteriore aprib<strong>il</strong>e idraulicamente,che risulta particolarmenteut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> lavori con vegetazione dinotevole altezza (4 - 5 m).La trinciatrice Osma DHLI 220 offrel’importante innovazione di <strong>per</strong>metterelo sfalcio oltre la sagoma deltrattore. La testata infatti, in posizionedi massima a<strong>per</strong>tura, arriva tra i120 e i 130 cm oltre <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o ruota deltrattore. Ciò è reso possib<strong>il</strong>e dallatrasmissione interamente idraulica.1. Il trattore John Deere allestitocon due trince Osma atrasmissione idraulica2. 3. Trincia Osma DHFI 2202348 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


Il trattore allestito in questa manieraarriva quindi a sfalciare su una larghezzacomplessiva di 4 metri.La DHLI 220, presentata in occasionedell’ultima edizione dell’Eima diBologna, fa parte di una serie di tremodelli, con tre misure di testata trinciante:160, 190 e 220 cm con pesirispettivamente di 520, 650 e 720 kg.L’intera serie DHLI è munita di pompee motori a pistoni ad alto rendimento,di distributore a doppio effetto <strong>per</strong> l’innestoed <strong>il</strong> disinnesto del rotore, cosìcome di invertitore del senso di rotazionedel rotore. La possib<strong>il</strong>ità ditagliare anche in senso orario, ovverodall’alto verso <strong>il</strong> basso, <strong>per</strong>mette d<strong>il</strong>avorare su vegetazione un po’ piùgrossa, come arbusti, sarmenti elegna con diametro fino ad 8 - 10 cm.La trasmissione idraulica riduce le<strong>per</strong>dite di potenza ed ovvia ai problemitipici legati ai giunti cardanici,vibrazioni, rottura delle crociere, ...che implicano spesso un aumento dicosti e <strong>per</strong>dite di tempo. La trasmissioneè assicurata da cinghie trapeziodalidentellate, 3, 4 o 5 a secondadel modello, e tutta la serie èdotata di un dispositivo tendi cinghieautomatico, <strong>per</strong> evitare di doverrimettere in tensione le cinghie manmano che si consumano. Ogni4modello è inoltre dotato di un sistemaantiurto <strong>per</strong> evitare gravi danniin caso di impatto.La struttura, interamente in acciaioad alto limite di snervamento, è robusta;tutta la serie DHLI è stata concepita<strong>per</strong> poter svolgere senza problemi1.500 ore di lavoro all’anno.Il modello DHLI 160 necessita di untrattore con potenza compresa tra i70 e gli 80 CV, <strong>il</strong> DHLI 190 di unocon potenza da 80 a 90 CV ed <strong>il</strong>DHLI 220 di un trattore con potenzadi 90 - 100 CV. Sempre a secondadel modello, i coltelli a Y <strong>per</strong> erbe earbusti possono essere 48, 64 o 80<strong>per</strong> la DHLI 220; le mazze pesanti<strong>per</strong> lo sfalcio di vegetazione piùgrossa vanno dalle 12 sul modelloDHLI 160, alle 16 o 20 sul modellopiù grande.4. 5. 6. Vedute del trattore allestitocon trinciatrici Osma al lavoro56<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 49


PORTATTREZZIDimostrazione Unimogsul campo proveaziendale di Wörth1Lo scorso 27 giugno si è svolta pressola DaimlerChrysler AG di Wörth unagiornata dedicata all’antincendio conl'obiettivo di presentare a tutti gli allestitorieuropei del settore le novità tecnichedei veicoli Unimog ed Econic,dare inoltre dimostrazione praticadelle caratteristiche e peculiarità diquesti mezzi. DaimlerChrysler ha volutodimostrare ancora una volta <strong>il</strong> connubioindissolub<strong>il</strong>e che esiste tra <strong>il</strong>marchio Mercedes-Benz e gli allestitoripiù qualificati.Erano presenti all’evento circa 90 <strong>per</strong>soneprovenienti da Belgio, Gran Bretagna,Francia, Italia, Croazia, Lituania,Paesi Bassi, Austria, Norvegia, Polonia,Svezia, Svizzera, Serbia, Spagna,Repubblica Ceca, Turchia.Per l’occasione è stato espostoanche un Unimog proveniente dalnuovo Museo dell’Unimog di Gaggenau,recentemente inaugurato.Il programma prevedeva una presentazionedi entrambi i prodotti Mercedes-Benz,Unimog ed Econic, soffermandosisoprattutto sulla tecnica edinterfaccia con le diverse attrezzature.Nel corso del pomeriggio si è svolta ladimostrazione pratica dei veicoli presso<strong>il</strong> campo prove di Oetigheim.18 veicoli allestiti dopo la dimostrazionesono stati messi a disposizionedegli ospiti <strong>per</strong> prove di guida pratica.La manifestazione ha avuto un riscontromolto positivo tra gli allestitori chein questa occasione hanno tra l’altroricevuto <strong>il</strong> materiale relativo alle novitàdei prodotti in preparazione.Dall’Italia sono giunti 2 Unimog allestiti.Un U5000 con allestimentoMolinari che o<strong>per</strong>a nell’antincendioboschivo col Gruppo Valcarobbio diBrescia: una macchina con motoreda 218 CV con cisterna da 5.000 l diacqua, realizzata in acciaio inossidab<strong>il</strong>eaisi 316, che consente anche <strong>il</strong>trasporto di acqua potab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> affrontareproblemi di emergenza idrica.Due gavoni, uno anteriore ed unoposteriore, muniti di serrande autoavvolgenti,sono in grado di conteneretutte quelle attrezzature necessarie<strong>per</strong> l’espletamento delle attività di protezioneciv<strong>il</strong>e. Il gruppo pompa, dell’austriacaRosenbauer, è una pompacombinata in media ed alta pressioneazionata dalla presa di forza meccanicadell’automezzo che le consente d<strong>il</strong>avorare <strong>per</strong> svariate ore senza decadimentidi rendimento. La pompa puòerogare 2.000 litri a 8 bar oppure 380l a 40 bar, inoltre può lavorare anchein media e alta pressione, quando sirende necessario, sia con manichettesia con naspo ad alta pressione.L’allestimento prevede un generatoredi corrente a bordo, ut<strong>il</strong>e sia <strong>per</strong> azionareeventuali attrezzi, sia la colonnafari posizionata sulla parte posteriore<strong>per</strong> <strong>il</strong>luminare le zone di lavoro.1. Parata degli antincendio2. Antincendio Assaloni3. Antincendio Molinari2350 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


4 5L’Unimog ha la possib<strong>il</strong>ità di rifornirsida ruscelli o fonti a mezzo dellapompa, che è in grado di aspirare finoa un dislivello di 8,5 m. La piastra portattrezzianteriore <strong>per</strong>mette l’applicazionedi svariate attrezzature. Per nonlimitare le doti dell’UHN di fuoristradaestremo, è stata posizionata unabarra paraincastro posteriore amovib<strong>il</strong>ein modo da poterla portare in posizionealta nei <strong>per</strong>corsi più impegnativisenza compromettere l’eccezionaleangolo di uscita di questa macchina.Il secondo veicolo, allestito da4. Pianta del campo prove Unimoga Wörth5. 6. 7. 8. Unimog in azione9. Unimog in versione m<strong>il</strong>itareAssaloni, era un U400L. L’allestimentoantincendio presentato proponevaanteriormente una particolareruspa livellatrice ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> aprirsi lastrada su sentieri poco battuti.L’antincendio da 3.500 l ha unastruttura completamente in acciaioaisi 316 l che consente <strong>il</strong> trasporto diacqua potab<strong>il</strong>e. L’alimentazione delmodulo è data dal circuito idraulicodi potenza dell’Unimog VarioPowerproprio nell’ottica di un’attrezzaturascarrab<strong>il</strong>e, ed avere a disposizionequesta potenza <strong>per</strong> altre attrezzature.La portata è di 240 l/min a 60 bare può essere ut<strong>il</strong>izzata con veicolo inmovimento anche con possib<strong>il</strong>ità dicambiare marcia. NaturalmenteAssaloni propone anche una versionecon due pompe <strong>per</strong> alta e mediapressione. L’antincendio è dotato di3 naspi che possono lavorare incontemporanea con 100 m di tuboaltoresistenziali alloggiati nel vanoposteriore chiuso da serranda avvolgentee dotab<strong>il</strong>i di un avvolgimentocon motore elettrico o idraulico.Nella parte su<strong>per</strong>iore trova posto uncannoncino idrico comandab<strong>il</strong>e siamanualmente che dalla cabina. Ilcarico dell’acqua avviene mediantemanichette con la possib<strong>il</strong>ità diapplicare al modulo antincendiouna pompa autoadescante, alimentatasempre dall’impianto idraulicodel veicolo, che consente di caricarsida qualunque torrente o specchiod’acqua.6 789<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 51


AZIENDECentro di Formazionee Ricerca Macchine MerloGHERARDO MARCHELLI1 2Un’interessante visita al moderno Il gruppo produce: 68 modelli di sollevatoritelescopici da 2,8 a 10 tonnella-Centro di Formazione e Ricerca Macchine,dedicata alla stampa italiana, te di portata e da 6,4 a 25,2 metri diha <strong>per</strong>messo di apprezzare la strutturaproduttiva Merlo, gruppo che vanta 2 a 3,5 metri cubi di resa; 6 modelli dialtezza; 3 modelli di autobetoniere danumeri da capogiro.trasportatori da 600 a 1.000 kg di portata;5 modelli di trattori forestali daL’azienda cuneese, conosciuta in tutto<strong>il</strong> mondo <strong>per</strong> i propri macchinari telescopiciverdi, ut<strong>il</strong>izzati in agricoltura ed di veicoli <strong>per</strong> la raccolta dei rifiuti da130 a 300 HP di potenza; 27 modellied<strong>il</strong>izia, da aziende private ed enti 2,2 a 30 metri cubi di capacità.pubblici, è suddivisa in sette società Il fatturato, che dal 1991 è costantementecresciuto da 25 m<strong>il</strong>ioni di euroo<strong>per</strong>ative: Merlo <strong>per</strong> i sollevatori telescopicie autobetoniere; Treemme <strong>per</strong> fino ai 280 m<strong>il</strong>ioni di euro del 2005,i trattori forestali multifunzione ed ha quest’anno un incremento delattrezzature <strong>per</strong> macchine o<strong>per</strong>atrici; 31% rispetto al primo semestre delTecno <strong>per</strong> i sistemi e le tecnologie <strong>per</strong> 2005.la raccolta rifiuti; Cingo <strong>per</strong> i trasportatoripolivalenti idrostatici; Project <strong>per</strong> la state 4.900 con 880 dipendenti.Nel 2005 le macchine prodotte sonoricerca, lo sv<strong>il</strong>uppo e l’engineering; Merlo è presente in tutto <strong>il</strong> mondoRent <strong>per</strong> gli allestimenti speciali; con 500 concessionari in 45 Paesi eCFRM <strong>per</strong> <strong>il</strong> centro formazione e ricercamacchine <strong>per</strong> la sicurezza.Spagna e da poco anche in5 f<strong>il</strong>iali in Francia, Germania, UK,Australia.In Italia la rete commerciale ha unapresenza cap<strong>il</strong>lare con 35 officineautorizzate e 123 concessionari, dicui 54 <strong>per</strong> l’ed<strong>il</strong>izia, 44 <strong>per</strong> l’agricolturae 25 <strong>per</strong> <strong>il</strong> Cingo.Lo stab<strong>il</strong>imento di Santa Croce diCervasca, in continua espansione, sisv<strong>il</strong>uppa su 128 m<strong>il</strong>a metri quadri checolpiscono all’interno <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro altocontenuto tecnologico costantementeaggiornato, <strong>per</strong> garantire la migliorefficienza ed affidab<strong>il</strong>ità ad una produzionepraticamente completa deiprodotti.Quello che si evidenzia, parte integrantedel successo di questa azienda,è la creatività della ricerca (861. 2. Stab<strong>il</strong>imento e Centro diFormazione Merlo di SanDefendente3. 4. Parcheggi possib<strong>il</strong>i3 452 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


5 6brevetti ad alto contenuto tecnologico)e l’estrema attenzione che caratterizzaogni passaggio della produzione:dal controllo, pezzo <strong>per</strong> pezzo,di ciascun componente comprato dafornitori esterni, alle migliaia di ore dicollaudo dei mezzi.Per garantire la massima sicurezzaagli o<strong>per</strong>atori che ut<strong>il</strong>izzeranno leloro macchine, <strong>il</strong> gruppo Merlo hacreato e reso o<strong>per</strong>ativo <strong>il</strong> centro diformazione e ricerca macchine:un’area di 22 m<strong>il</strong>a metri quadrati,proprio accanto allo stab<strong>il</strong>imento diSan Defendente, dedicata alla formazionee alla sicurezza degli utentidella tecnologia Merlo.Il centro ha anche un’area dedicataad incontri e corsi e un laboratorio.La maggior parte del nuovo centro sisv<strong>il</strong>uppa all’a<strong>per</strong>to dove si provanosul campo trattori e sollevatori telescopici.Un muraglione con quattrorampe di diversa pendenza, dal 10%al 60%, cosentono agli o<strong>per</strong>atori ditestare situazioni al limite della stab<strong>il</strong>ità.Il retro della struttura è dedicatoai test, con una pista asfaltata <strong>per</strong> leprove di accelerazione e frenata, una<strong>per</strong> i r<strong>il</strong>evamenti fonometrici ed un’areadi prova della stab<strong>il</strong>ità con unapiattaforma che può inclinare <strong>il</strong>mezzo fino a farlo ribaltare. Il <strong>per</strong>corsodi guerra presenta invece un terrenomolto grezzo, rovinato in modo dasimulare condizioni sempre al limiteche mai potranno essere trovate incantiere.Questa struttura nasce dalla convinzioneche non possa esistere sicurezzasenza una adeguata formazioneed un corretto addestramento.I corsi che Merlo propone, insieme aquelli fatti in collaborazione conl’Unione Industriale, servono quindi aformare adeguatamente <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale,soprattutto quello di ditte ed enti cheut<strong>il</strong>izzano le macchine Merlo, conformementeai dettami delle leggi edecreti che hanno cercato di porre lebasi <strong>per</strong> una maggiore sicurezza sullavoro. Dall’inizio dell’anno sono piùdi 200 le <strong>per</strong>sone che hanno partecipatoai corsi.In collaborazione con l’Ispesl, l’Istitutosu<strong>per</strong>iore <strong>per</strong> la prevenzione e la sicurezzadel lavoro, sono inoltre in via diattuazione altri <strong>per</strong>corsi formativi strutturatiin modo da migliorare le qualitàprofessionali dei lavoratori <strong>per</strong> la conduzioneed ut<strong>il</strong>izzo in sicurezza di macchineanche diverse da quelle prodottedal gruppo Merlo. Per ora i corsi sonorivolti principalmente ad o<strong>per</strong>atori italiani.In futuro si proporranno anche ai5. Stab<strong>il</strong>ità anche su 3 ruote6. Barman con telecomando7. Autobetoniera8. Trattore forestale Tremme9. Trasportatori Cingo clienti stranieri che potranno usufruire 7di questo tipo di formazione.L’incontro è stata anche occasione<strong>per</strong> poter ammirare l’intera produzioneMerlo all’o<strong>per</strong>a proprio nell’areadel centro di formazione, con la presentazionein anteprima del nuovosollevatore telescopico di dimensionicompatte con una larghezza contenutaai 2 metri pur mantenendo unacabina standard larga 1 metro;dimensioni che possono renderloestremamente interessante comeportattrezzi multifunzionale <strong>per</strong> i lavoridi gestione comunale, sia in viab<strong>il</strong>itàestiva che invernale.Inoltre l’intera gamma dei sollevatoritelescopici ha eseguito un vero e propriospettacolo, arrivando a stapparee servire una birra con un sollevatoretelecomandato da un o<strong>per</strong>atore sullaterrazza del centro. Esibizione di precisionecon cui hanno presentato <strong>il</strong>nuovo telecomando <strong>per</strong> le macchineMerlo, che garantisce movimenti m<strong>il</strong>limetricie precisi in completa sicurezzadell’o<strong>per</strong>atore.8 9<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 53


TRATTORIAntonio Carraroa Flormart 2006Molte sono le novità che Antonio Carraro S.p.A. presenterà a Padova,dal 14 al 16 settembre, in occasione del Flormart 2006.ACTIO: <strong>il</strong> concept vincente dei trattoriAntonio CarraroACTIO (acronimo di Telaio IntegraleOsc<strong>il</strong>lante Antonio Carraro), è unpoderoso trave d’acciaio solidale agliassali con al proprio interno la trasmissioneposteriore ed anteriore, econ uno "snodo" che gli consente diosc<strong>il</strong>lare longitudinalmente.Grazie proprio a questo tipo di telaio itrattori Antonio Carraro montano 4ruote motrici di grandi dimensioni (isodiametricheo leggermente maggioratele posteriori) che lavorano sempreben aderenti a terra seguendo <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>oe le as<strong>per</strong>ità del terreno. Con ACTIOsi determina un <strong>per</strong>fetto b<strong>il</strong>anciamentodei pesi uniformemente distribuiti al50% su ogni assale, sia con attrezzifrontali, sia posteriori, sia dorsali, montab<strong>il</strong>ianche contemporaneamente.ACTIO determina quindi minor usuradelle ruote, minor compattamento edanneggiamento del terreno, più trazione,più sicurezza: elementi fondamentali<strong>per</strong> gli addetti al groundcare.ACTIO inoltre dà compattezza almezzo: l’altezza del trattore, anchecon la cabina, rimane contenuta, purmantenendo ampia luce dal suolo ebaricentro basso, sinonimo di grandestab<strong>il</strong>ità anche in pendenza. Inoltre <strong>il</strong>passo è corto e la carreggiata èvariab<strong>il</strong>e, restringib<strong>il</strong>e fino a 1.000mm. Questi assetti, con <strong>il</strong> raggiostrettissimo di sterzata, danno ai trattoriAntonio Carraro un’ag<strong>il</strong>ità unica egrande capacità di disimpegno inspazi ristretti. ACTIO, di conseguenza,influisce sull’ergonomia delmezzo e sul comfort o<strong>per</strong>ativo, consensib<strong>il</strong>e riduzione dello stress <strong>per</strong>l’o<strong>per</strong>atore e risultati importanti, inultima analisi, sull’economia del lavoro.Partendo dal presupposto cheminore è lo stress <strong>per</strong> l’o<strong>per</strong>atore,maggiore sarà la resa di lavoro.Antonio Carraro: sweet lifeTigre 3100 e Tigre Country 3700,rispettivamente a 23 e 25 HP sono itrattori compatti più venduti in Italia(dati d’immatricolazione 2005). Ineffetti, <strong>il</strong> core business Antonio Carraro,dal 1960 ad oggi, si è focalizzatosu differenti nicchie di mercato dell’agricolturaspecializzata fino al groudcare,la manutenzione civ<strong>il</strong>e nelsenso più ampio del termine: cura delverde pubblico e privato, viab<strong>il</strong>itàstradale, pulizia delle aree urbane,cantieristica, gestione dei giardini,vivaismo, manutenzione delle areeattrezzate e degli impianti sportivi.Le doti che contraddistinguono i prodottiAntonio Carraro sono essenzialmente:affidab<strong>il</strong>ità, comfort e sicurezza.In particolare <strong>il</strong> Telaio IntegraleOsc<strong>il</strong>lante Antonio Carraro ACTIO èsinonimo d’equa ripartizione dei pesi,massima aderenza, minimo compattamentodel suolo, comfort o<strong>per</strong>ativo diprim’ordine, baricentro basso, e infine,fantastica versat<strong>il</strong>ità che consente unrapido abbattimento dei costi d’ammortamentooltre a bassi costi di gestione.Il grande successo di queste macchinefactotum hanno ispirato l’ultimacampagna pubblicitaria dellacasa dal titolo Sweet Life, in italiano,Dolce Vita. Perché se si possiede untrattore Antonio Carraro significa chesi possiede un orto, un giardino o unvigneto, luoghi dove la vita èsenz’altro più dolce.JPM: anche <strong>il</strong> joystick è multifunzioneGrande novità <strong>per</strong> i trattori della SerieErgit, la gamma dei trattori compatti d<strong>il</strong>usso firmata Antonio Carraro. Dotatidi posto di guida reversib<strong>il</strong>e e comforto<strong>per</strong>ativo di prim’ordine, sono proposticon un optional esclusivo, <strong>il</strong> nuovoJPM, Joystick Proporzionale Multifunzione.Questo dispositivo esalta legià straordinarie prestazioni dei trattori,semplificando drasticamente le procedurecon attrezzature specifichecome: fresa, pala da neve, spazzolatrice,trinciafoglie, muletto. Il nuovojoystick JPM è posto in posizioneergonomica proprio sul poggiagomitodel sed<strong>il</strong>e dell’o<strong>per</strong>atore, <strong>il</strong> quale,come con un videogioco, potràcomandare le attrezzature in entrambii sensi di marcia, in tutte le direzioni,senza <strong>il</strong> minimo sforzo.Tigrecar Serie Tigrone: i nuovitransporterLa gamma dei transporter SerieTigrone presenta quattro modellidiversi dai 45 ai 62 HP. Mezzi dallecaratteristiche particolari, specialistinei lavori agricoli e industriali. TigreCar 5.400 cc, 6.500 cc, 8.400 cc,sono nati <strong>per</strong> offrire all’o<strong>per</strong>atore unostraordinario comfort di guida, in terminidi spazio vivib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> l’o<strong>per</strong>atoree massima stab<strong>il</strong>ità.In più: base d’appoggio morbidaaccanto al sed<strong>il</strong>e di guida come poltroncina<strong>per</strong> <strong>il</strong> secondo o<strong>per</strong>atore ecome ampio vano portaoggetti; designf<strong>il</strong>ante, elegante ed essenziale; semicabinacabrio-coupé dal prof<strong>il</strong>o su<strong>per</strong>ribassato; freni interni a bagno d’oliosulle 4 ruote motrici; Telaio IntegraleOsc<strong>il</strong>lante ACTIO sterzante; riduttorifinali sulle 4 ruote. I nuovi TigrecarSerie Tigrone sono disponib<strong>il</strong>i nellaversione a passo lungo o corto. Il raggiodi volta è molto contenuto. L’angolod’attacco è pari a 27° <strong>per</strong> affrontarecon estrema tranqu<strong>il</strong>lità cambi di pendenzamolto accentuati.La trasmissione è con cambio sincronizzatocon 8 marce avanti e 8 retromarcecon invertitore (optional cambioa 12+12 marce). La frizione èmorbida del tipo AC su<strong>per</strong> soft coninnesti dolci e precisi; la velocità mas-54 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


sima è di 40 km/h.3 le motorizzazioni disponib<strong>il</strong>i: 3 c<strong>il</strong>indriaspirato, 4 c<strong>il</strong>indri turbo e 3 c<strong>il</strong>indriturbo, raffreddati ad acqua. Eroganorispettivamente: 45, 53 e 62 HP. Unagamma di motori selezionata secondorigorosi parametri di rendimento, consumo,s<strong>il</strong>enziosità. Capacità di caricofino a 45 quintali in campo o in cantiere.Tigrecar ha un peso complessivo rimorchiab<strong>il</strong>edi 5.000 kg sia nella versioneagricola sia nella versione industriale.TRH 9400: idrostatico reversib<strong>il</strong>e<strong>per</strong> la manutenzione del verdeTRH, <strong>il</strong> nuovo trattore reversib<strong>il</strong>e idrostaticoAntonio Carraro con 85 HP dipotenza, è un mezzo veramente originaleed unico che sta conseguendoottimi consensi nel settore groundcareed in particolare nella manutenzionee preparazione dei campi da golfe dei grandi parchi. La trasmissioneidrostatica è dotata di funzione "automotive",dispositivo che consente lamodulazione dei giri motore in basealla velocità d’avanzamento. Il cambioidrostatico offre infinite gamme divelocità nei due sensi di marcia emassima praticità o<strong>per</strong>ativa negliandirivieni in sequenza rapida.La velocità massima, omologata a 40km/h, assicura risparmio di tempo nellavoro e nei trasferimenti.L’avanzamento idrostatico si rivelauna soluzione vincente con molteattrezzature diverse: dagli imponentirasaerba a più elementi <strong>per</strong> <strong>il</strong> tagliodel rough, al vertidrain <strong>per</strong> la carotaturadel terreno, alla pala con retroescavatore,alla catenaria <strong>per</strong> lo scavodei canali di drenaggio. Grazie aldispositivo speed-fix, TRH è unautentico specialista nelle lavorazioniche richiedano velocità d’avanzamentocostante, come nel caso d’ut<strong>il</strong>izzodi spandisabbia, seminatrici overtidrain. L’o<strong>per</strong>atore imposta i giridella presa di forza e, semplicementepremendo <strong>il</strong> pulsante speed-fix sulcruscotto, fissa la velocità d’avanzamentoscelta. Le impostazioni rimarrannocostanti fino alla fine del lavoroe l’o<strong>per</strong>atore non dovrà far altro checontrollare la direzione del trattore.TRH, a richiesta, monta la cabina climatizzataStarLight spaziosa econfortevole con una visib<strong>il</strong>ità a 360°garantita in altezza e in basso dal tettuccioaprib<strong>il</strong>e e dagli oblò posti incorrispondenza delle ruote.Rondò: MY 2006 con attrezzatureHeavy DutyRondò, <strong>il</strong> "green-worker" professionaleAntonio Carraro, è proposto nellanuova versione, dotata d’accorgimentiche riguardano <strong>il</strong> miglioramento delcomfort complessivo sia dal punto divista del benessere dell’o<strong>per</strong>atore, siadal punto di vista del rendimento edell’affidab<strong>il</strong>ità. Per Antonio Carraro,infatti, la qualità dell’ambiente parteproprio dalla qualità di vita di chi, dell’ambiente,si occupa. Da chi, quindi,ut<strong>il</strong>izza e guida i trattori .I modelli di Rondò in esposizione aFlormart 2006 montano allestimenti<strong>per</strong> la viab<strong>il</strong>ità invernale: cabina, lamada neve e spargisale, ed attrezzature<strong>per</strong> la manutenzione del verde: unanuova famiglia di rasaerba denominataHeavy Duty, dedicata ai più esigentiprofessionisti del verde.Attrezzature costruite secondo i piùelevati standard qualitativi <strong>per</strong> assicuraremassima affidab<strong>il</strong>ità, piena redditivitàe una resistenza senza precedenti.Due i modelli di rasaerbaHeavy Duty completi di turbina e contenitoredi raccolta; differenti solo <strong>per</strong>le dimensioni di larghezza di taglio:150 cm e 120 cm.Le 3 lame di taglio hanno uno specialerinforzo su<strong>per</strong>iore: si presentanoquindi molto robuste e resistenti <strong>per</strong>annullare flessioni durante la falciatura,garantendo un taglio sempreuniforme e preciso in ogni condizione.Per <strong>il</strong> modello RT1500 sono previste,come optional, una serie didoppie lame di spessore 6 mm completedi tagliente su<strong>per</strong>iore basculante<strong>per</strong> <strong>il</strong> taglio dell’erba alta dove <strong>il</strong>manto erboso è costituito da infestanti(parchi e giardini pubblici).Dal canto suo Rondò rimane, cometutti i trattori Antonio Carraro, un prodottomultifunzione ideato, sia <strong>per</strong> lamanutenzione del manto erboso,anche <strong>per</strong> la pulizia dei selciati e laviab<strong>il</strong>ità invernale.Le caratteristiche di Rondò, insieme,determinano l’unicità di questo rider:4 ruote motrici uguali, telaio articolatoflessib<strong>il</strong>e ACTIF; elevata luce dalsuolo. Minimo <strong>il</strong> compattamento delsuolo, garantito dalla distribuzionedel peso sulle 4 ruote, vantaggio fondamentalenel taglio dell’erba in sterzatae su terreni ondulati <strong>per</strong> preservare<strong>il</strong> manto erboso intatto. Il telaioarticolato garantisce una sterzatamolto contenuta ut<strong>il</strong>e a lavori di finituraintorno alle piante ed elimina l’eventualitàd’effetto scalping, poiché lascia delle ruote anteriori coincide conla scia delle ruote posteriori. Il grandeserbatoio del gasolio (50 l) consenteun’autonomia di lavoro pari a 12/15ore. Come optional, Rondò monta lacabina con riscaldamento e vent<strong>il</strong>azione,dotata di un potente impiantod’<strong>il</strong>luminazione <strong>per</strong> ut<strong>il</strong>izzi notturni delmezzo. La trasmissione idrostaticaoffre due gamme di velocità: 0 - 12km/h e 0 - 25 km/h. Da notare la velocitàmassima di 25 km/h, contro i 16km/h della maggior parte dei rasaerbain commercio. Due le motorizzazionidisponib<strong>il</strong>i di Rondò: 22 HP(mod. k.327) e 30 HP (mod. k.333).<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 55


MANUTENZIONE STRADEInnovativa strada ecologica<strong>per</strong> <strong>il</strong> Giro d’Italiaal Plan de CoronesGIORGIA MARCHELLIPer gli amanti italiani del ciclismo <strong>il</strong>Giro d’Italia rappresenta <strong>il</strong> momentoclou di tutta la stagione sportiva ed èa ragione considerato uno deglieventi internazionali maggiormenteseguiti. Il 24 maggio 2006 ha avutoluogo la 17° tappa dell’89° Girod’Italia, una delle più ardue di quest’anno,con un <strong>per</strong>corso di 133 km equasi 3.000 m di dislivello totale, chesi è snodata attraverso alcuni tra i piùsuggestivi panorami delle montagnedell’Alto Adige, interamente nellaProvincia di Bolzano: da Termenoall’arrivo in salita sullo sterrato di Plande Corones (2.275 m) passando <strong>per</strong>Oltradige, Caldaro, Appiano,Bolzano, Bressanone, Eores, Passodelle Erbe (gran premio della montagna),Antermoia, San Martino inBadia, Longega, San Vig<strong>il</strong>io diMarebbe e Passo Furcia.Dopo anni di tentativi falliti infatti, ifratelli W<strong>il</strong>li e Albert Kastlunger di SanVig<strong>il</strong>io di Marebbe hanno ripreso l’iniziativae, trovando gli interlocutorigiusti, sono riusciti a realizzare inbreve tempo un sogno coltivato damolti anni: portare la prestigiosa competizioneciclistica italiana in cima alpanettone sciistico più famosodell’Alto Adige.Il Plan de Corones è una montagna di2.275 m, che si trova proprio sul confinegeografico e geologico tra le Alpi ele Dolomiti. A sud del cocuzzolo siestende la Val Badia, a nord la ValPusteria. Le località principali che circondanoPlan de Corones sono SanVig<strong>il</strong>io di Marebbe, Brunico e Valdaoraed è da questi paesi che è possib<strong>il</strong>eraggiungere la cima con impianti dirisalita. In inverno Plan de Corones èuno dei maggiori comprensori sciisticidell’Alto Adige, con 100 km di piste e32 modernissimi impianti a fune. Inestate la montagna si presenta comezona molto interessante <strong>per</strong> passeggiateo escursioni, premiate da unpanorama mozzafiato, con 360° dimontagne e vallate. In cima si trova laConcordia 2000, enorme campanadella pace, voluta e realizzata da ErichKastlunger, di oltre 18 tonnellate,installata su di un balcone panoramicocircolare dal diametro di 11 m, cheriproduce fedelmente in bronzo tutto <strong>il</strong>panorama montano.Avrebbe dovuto essere proprio laConcordia 2000 a salutare con i suoirintocchi i primi corridori all’arrivo invetta. Purtroppo <strong>il</strong> maltempo dellagiornata (neve, nebbia, -1°C) ha rovinato<strong>il</strong> programma: dopo aver eliminato<strong>il</strong> Passo delle Erbe, i direttori di garahanno forzatamente fatto concluderela tappa sul Passo Furcia, con grandedispiacere e delusione di tutti.La parte più attesa della tappa, eforse anche del Giro 2006, erano proprioi 5 km di sterrato che partono daPasso Furcia (1.739 m) e portano icorridori in cima al Plan de Corones(2.275 m). Si tratta della strada forestaledi servizio, ut<strong>il</strong>izzata normalmentedalle società Funivie SanVig<strong>il</strong>io e Funivie Valdaora <strong>per</strong> lamanutenzione degli impianti di risalitadel comprensorio sciistico ed anchedai numerosi agricoltori, che posseggonomalghe in quota. In inverno,gran parte della strada è rico<strong>per</strong>ta dauno strato di 2 - 3 m di neve, vistoche ci passano sopra diverse pisteda sci. La stagione sciistica è terminataufficialmente <strong>il</strong> 23 apr<strong>il</strong>e: fino aquella data la strada non era visib<strong>il</strong>enel modo più assoluto.Come tutte le strade del Giro, anchequesta era da risistemare: o<strong>per</strong>azionenon semplice in occasione della primaaccoglienza dell’evento, <strong>per</strong> di più inluoghi im<strong>per</strong>vi con pendenze notevoli.Il comitato organizzatore di tappa AlPlan Events ha iniziato i lavori disgombero della neve dalla stradalunedì 24 apr<strong>il</strong>e 2006. Con l’aus<strong>il</strong>io digatti delle nevi sono stati sbancatidiversi metri di neve, affinché la sedestradale potesse asciugarsi in tempo.Si è dovuta lasciar riposare la strada<strong>per</strong> circa una settimana dopo averlaliberata dalla neve, onde <strong>per</strong>mettere<strong>il</strong> deflusso e l’assorbimento dell’acquadi su<strong>per</strong>ficie. Fatto questo, si èpotuto affrontare <strong>il</strong> primo lotto di lavoridi manutenzione straordinaria, cheha previsto la sistemazione del sot-56 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


tofondo stradale e dei drenaggi.Il primo ch<strong>il</strong>ometro a partire dalPasso Furcia, che presenta una pendenzamedia dell’11,6%, è statomunito di uno strato speciale, costituitoda materiale franoso frantumatoa piccole lastre frastagliate che ben siincastrano fra loro, proveniente dallevicine frane della Valle dei Tamersc,legato con una bassissima <strong>per</strong>centuale(3%) di cemento, e da un prodottoecologico della nanotecnologia,Nanoterradrain, della ditta Resotec diSan Candido (BZ), un legante <strong>per</strong> l’elasticitàdel composto. Si tratta di unamiscela ecologica, studiata e messaa punto dai geologi della ProvinciaAutonoma di Bolzano, su iniziativa diDanny Kastlunger, direttore tecnicodel comitato organizzatore. La pavimentazioneha una costituzione ruvidain su<strong>per</strong>ficie, che riproduce ottimamenteun buono sterrato compatto. Ilgrande vantaggio di questo strato èl’alta tenuta alle sollecitazioni di caricoed un’impressionante capacitàdrenante, <strong>il</strong> che dovrebbe garantire la<strong>per</strong>corrib<strong>il</strong>ità della tratta anche dopoabbondanti piogge o nevicate.Fondamentale è stata la posa delsottofondo, uno strato di 40 cm dimateriale di granulometria maggiore,ormai indistruttib<strong>il</strong>e, sul quale sonostati posizionati i 10 cm di spessoredello strato finale.Lo stesso rivestimento è stato applicatoanche agli ultimi 2 ch<strong>il</strong>ometri,estremamente importanti, vista lagrande pendenza del tratto, che iniziapresso <strong>il</strong> rifugio Geiselsberg con untornantone di 180°, che si immettesubito nello strappo più tosto, chearriva anche al 26% di pendenza. Gliultimi 1,15 km hanno comunque unapendenza media del 13,3%. Anchequi ne va della pedalab<strong>il</strong>ità del <strong>per</strong>corsopure in condizioni meteo avverse.I 3 km centrali invece sono statirealizzati col solo materiale franosofrantumato, senza necessità dicemento né additivo.Il nuovo materiale ecologico è statomiscelato da un’enorme macchinadella Wirtgen, unica in Italia, e successivamenteapplicato con una finitriceda asfalto cingolata, poi pressatocon rulli piccoli.In tutto, fra sottofondo e strato finale,sono stati ut<strong>il</strong>izzati 6.000 m 3 di materiale,<strong>il</strong> cui trasporto ha provocato icosti maggiori (completamenteaffrontati dal Consorzio EsercentiTrasporti a Fune Skirama Kronplatz),con un lavoro estenuante, in tempiristrettissimi e condizioni metereologicheavverse, durato 23 giorni e 10notti, affrontato come una scommessadai validissimi tecnici, o<strong>per</strong>ai eorganizzatori del Plan de Corones.A fine posa ha dovuto riposare <strong>per</strong>almeno 5 giorni, prima di poter essere<strong>per</strong>corso.Il tracciato è stato chiuso al pubblicofino alla data della tappa. Non è stato<strong>per</strong>tanto possib<strong>il</strong>e visionare o addiritturaprovare lo sterrato del Plan deCorones prima del Giro, fatta eccezione<strong>per</strong> i corridori professionisti iscrittialla corsa a tappe <strong>per</strong> la ricognizione.Il grande dispiacere di non veder arrivare<strong>il</strong> Giro d’Italia in cima al Plan deCorones è stato aumentato dal constatarein quel giorno le <strong>per</strong>fette condizionidella nuova strada, assolutamentespianata e sulla quale la nevenon aveva attaccato, che avrebbereso la tappa memorab<strong>il</strong>e.Memorab<strong>il</strong>i sono anche i 13 tornantiche caratterizzano lo sterrato delPlan de Corones, dedicati ai grandicampioni del passato che hannovinto <strong>il</strong> Giro d’Italia e non sono più invita, onde onorare gli eroi di questacorsa a tappe e <strong>per</strong>mettere un orientamento<strong>per</strong>sonalizzato durante lacorsa. Partendo dal basso verso l’altocon i numeri a scalare, le dedichesono <strong>per</strong>: Gaetano (Tano) Belloni,Costante Girardengo, GiovanniBrunero, Alfredo Binda, LearcoGuerra, Giovanni Valetti, Gino Bartali,Hugo Koblet, Fausto Coppi, GastoneNencini, Charly Gaul, JacquesAnquet<strong>il</strong> e Marco Pantani.I tornanti sono stati resi indentificab<strong>il</strong>imediante pannelli grafici recanti l’effigedel corridore, le denominazioniufficiali della gara, <strong>il</strong> numero del tornantee gli sponsor ufficiali.Visti i grandi sforzi fatti <strong>per</strong> <strong>il</strong> 2006 e ladelusione <strong>per</strong> <strong>il</strong> mancato arrivo ditappa, <strong>il</strong> comitato organizzatore Al PlanEvents ripeterà l’iniziativa nel 2008,sicuramente con fatica minore grazieall’es<strong>per</strong>ienza passata e alle solidebasi ormai poste: lo sterrato finalenecessiterà solo dell’aggiunta di qualchecentimetro di materiale da pressaresullo strato su<strong>per</strong>iore della strada.Riportiamo di seguito <strong>il</strong> progetto <strong>per</strong>la manutenzione straordinaria dellastrada forestale Furcia - Plan de Coronesnei Comuni di Marebbe e Valdaora(Provincia Autonoma diBolzano) commissionato dal ConsorzioEsercenti Trasporti a Fune SkiramaPlan De Corones.PremessaIl presente progetto prevede un interventodi manutenzione straordinariadella strada sterrata Passo Furcia -Plan de Corones in occasione dell’arrivodella tappa del Giro d’Italia del 2006.I lavori rappresentano un progettop<strong>il</strong>ota in cui si prevede l’ut<strong>il</strong>izzo dinuovi materiali ecologici <strong>per</strong> la realizzazionedel manto d’usura. Strato cheè stato studiato e proposto dallaProvincia Autonoma di Bolzano,Ufficio 11.6 geologia e prove materiali.Situazione attualeIl tracciato stradale parte dal PassoFurcia (1.738,70 m s.l.m.) e, sv<strong>il</strong>uppandosi<strong>per</strong> una lunghezza di 5.290m, porta in cima al Plan de Corones(2.273 m s.l.m.). La strada presenta<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 57


una larghezza media di 4 m con pendenzelongitudinali massime che arrivanosino al 24 - 27%.La sede stradale giace nel primo kmall’interno di un’area adibita a pistada sci. Nel tratto intermedio, dal km1,00 al km 2,70, attraversa un’areaboschiva, <strong>per</strong> proseguire nel restantetratto attraverso aree sciistiche adoltre 2.000 m d’altitudine.Il tracciato giace nei primi 2,50 kmall’interno del territorio del Comune diMarebbe <strong>per</strong> passare poi nel Comunedi Valdaora con l’arrivo in vetta dinuovo all’interno del territorio comunaledi Marebbe.La strada è ut<strong>il</strong>izzata prevalentementecome via di collegamento e trasportomerci <strong>per</strong> l’effettuazione,manutenzione e approvvigionamentodegli impianti di risalita e delle stazionia monte del Plan de Corones ecome strada forestale <strong>per</strong> trasportobestiame e legname. Tale ut<strong>il</strong>izzoimplica <strong>per</strong>tanto un trasporto conmezzi pesanti come camion, b<strong>il</strong>ichi ebetoniere, fatto che incide notevolmentesulla tenuta e longevità delcorpo stradale. Viene evidenziatoinoltre <strong>il</strong> fatto che gran parte dei tornantipresenta pendenze notevoli(20%) con raggi di curvatura ristretti,nell’ordine dei 12 m, che inducono, alpassaggio di mezzi pesanti e con piùassi, sollecitazioni notevoli sul corpostradale con un degrado pronunciatoe veloce. A dispetto di ciò lo stato diconservazione del corpo stradale puòessere definito come buono <strong>per</strong> ciòche concerne i primi due terzi di tracciato(escludendo i primi 200 m),meno buono nell’ultimo terzo. Talefatto è da imputare in gran parte allaforte presenza di sorgenti con inf<strong>il</strong>trazionid’acqua nel corpo stradale e lacontemporanea mancanza di drenaggiadeguati lungo l’ultimo terzo deltratto stradale km 4,00 - km 5,29. Intale tratto troviamo inoltre le pendenzemaggiori del tracciato con pendenzemassime oltre <strong>il</strong> 24%.Interventi previstiSi fa presente che l’intervento previstoè di manutenzione straordinaria e nondi un realizzo ex-novo del tracciato. Gliinterventi sono <strong>per</strong>tanto mirati con <strong>il</strong>fine di migliorare <strong>il</strong> comportamentomeccanico-fisico del corpo stradale,conferendogli una migliore resistenzae longevità, <strong>il</strong> tutto nel massimo rispettodell’ambiente circostante.Gli interventi non potranno <strong>per</strong>tantorisolvere in modo definitivo i problemipiù gravi di tenuta del corpo stradale,come <strong>per</strong> esempio nei tornanti o neitratti che presentano pendenzeimportanti nell’ordine del 20 - 24%,soluzioni che richiederanno interventitroppo invasivi nell’ambiente. Verranno<strong>per</strong>ò presi provvedimenti con <strong>il</strong>fine di limitare tali eventi in tratti bendefiniti, in modo da salvaguardare <strong>il</strong>restante tracciato.In questa prospettive si è cercata unasoluzione nella ricerca del materiale<strong>per</strong> lo strato d’usura compatib<strong>il</strong>e conl’ambiente circostante, drenante, <strong>il</strong>meno invasiva possib<strong>il</strong>e, che <strong>per</strong>ò diale garanzie necessarie <strong>per</strong> l’arrivo ditappa del Giro d’Italia subito, e <strong>per</strong> <strong>il</strong>transito con altri mezzi di servizio alPlan de Corones in futuro.Il primo intervento sarà quello di ripristinare,ove già esiste, o di realizzareun’adeguata regolazione idrica dell’interotracciato stradale tramite:- realizzazione di canali di scolo <strong>per</strong>le acque piovane e sorgenti lungola sede stradale: tali canali, che sisv<strong>il</strong>up<strong>per</strong>anno parallelamente alcorpo stradale, impediranno l’inf<strong>il</strong>trazioned’acqua nel corpo stradale,oltre a deviare l’acqua di scolosu<strong>per</strong>ficiale al di fuori del mantostradale ed evitandone <strong>per</strong>tanto <strong>il</strong>d<strong>il</strong>avamento;- realizzazione nello strato di base,limitatamente ai tratti che presentanopendenze più importanti, deisetti trasversali di drenaggio conprofondità 50 cm;- ripristino ove presenti e realizzati inaggiunta ove si renderà necessariodei canali di scolo acque su<strong>per</strong>ficialipiovane in modo da deviarne <strong>il</strong> flussoal di fuori della sede stradale.Una volta realizzata la regolazioneidrica si passerà alla definizione delcorpo stradale con la realizzazionedello strato di base con materiale dacava di prestito. Lo strato avrà unospessore medio di 10 cm con unapendenza trasversale pari a 2%.Infine si passerà alla realizzazione delmanto d’usura con la posa di unapavimentazione ecologica <strong>per</strong>meab<strong>il</strong>econ legante idraulico (cemento pezzellanico).Lo studio di tale pavimentazionecome le proposte delle miscele e leregolazioni delle acque su<strong>per</strong>ficialisono state redatte in collaborazionecon la Provincia Autonoma di Bolzano,Ufficio 11.6 geologia e prove materiali.La pavimentazione prescelta si pone inalternativa ad uno strato d’usura classicain asfalto, in quanto priva di bitumeo altri agenti inquinanti. Il degradodella pavimentazione porta infatti allaformazione di inerte naturale senzasostanze nocive. Per limitare ulteriormentel’impatto che tale struttura portanell’ambiente, si prevede di renderla<strong>per</strong>meab<strong>il</strong>e in modo da <strong>per</strong>mettere la<strong>per</strong>colazione dell’acqua piovana nelterreno e nella falda sottostante.Lo strato d’usura verrà realizzato dauna miscela di limo, sabbia e ghiaino0/16 mm con l’aggiunta di leganteidraulico pari al 2 - 5% del peso, mentre<strong>il</strong> ghiaino, ut<strong>il</strong>izzato come grano disostegno, non su<strong>per</strong>erà <strong>il</strong> 30%. Ilghiaino dovrà essere ricavato dallamacina di rocce lapidee, o da elementinaturali con spigoli vivi. Tali caratteristichesu<strong>per</strong>ficiali conferiscono allamiscela una migliore resistenza ataglio. Oltre a ciò si prevede l’impiegodi un additivo su tecnologia nano,denominato Nanoterradrain, della dittaResotec di San Candido (BZ), checonferisce al tappeto d’usura ugualicaratteristiche di resistenza sia a compressioneche a trazione. Tali miglioramentiottimizzeranno <strong>il</strong> comportamentodel manto d’usura conferendoglicaratteristiche ottimali di flessib<strong>il</strong>ità eresistenza ai carichi dinamici.1. La miscelatrice Wirtgen2. 3. Stesa con la neve sui bordi4. Campione del rivestimento58 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


VERDEEvoluzione dellaspecie EnergreenLa teoria di Darwin si può benissimoapplicare anche ai prodotti sul mercato.Anche questo, in effetti, si comporta nelmedesimo modo, selezionando i migliorie condannando all’estinzione o allasemplice sopravvivenza tutti gli altri.Per essere sempre all’avanguardia ènecessario investire in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo,proponendo prodotti sempre tecnologicamenteavanzati, un’esigenza bennota ad Energreen, che non a casopresenta <strong>il</strong> modello ILF S 1000 connuove varianti rispetto a quanto precedentementepresentato in occasionedell’Eima 2005. La macchina è omologatao<strong>per</strong>atrice con velocità 40 km/hindirizzata al settore professionaledella manutenzione del verde pubblico.La ILF S 1000 nasce con misureridotte rispetto al modello più grande:la larghezza è contenuta entro 1980mm, ed <strong>il</strong> braccio a 6 m; è allestitacon motore John Deere 115 CV e con<strong>il</strong> solito concetto delle pompe indipendentiin circuito chiuso e c<strong>il</strong>indratavariab<strong>il</strong>e Sauer Danfoss, che nedeterminano le prestazioni massime<strong>per</strong> ogni funzione.ILF S 1000 è da considerarsi un multiutens<strong>il</strong>e,in quanto dà la possib<strong>il</strong>ità disostituire la parte anteriore, quindi puòportare <strong>il</strong> braccio, può portare unapresa di forza con sollevatore, puòmontare una pala, una lama da nevesu apposito mascherone DIN, o ancoraun piccolo escavatore e quant’altrofosse necessario alle esigenze delcliente, in quanto <strong>il</strong> tutto viene applicatosulla macchina base in maniera rapida.L’attrezzo anteriore dà la massima visib<strong>il</strong>itàin lavoro, e, muovendosi su unaralla con spostamenti laterali dx e sx,consente di intervenire su ambo i latistradali, ovviamente sul lato sx ènecessario eseguire l’ulteriore rotazionedi 180° della testa trinciante, particolaritàut<strong>il</strong>izzata su tutti i mezziEnergreen.E' stato ulteriormente applicato undisco laterale sul lato dx, che consentedi o<strong>per</strong>are sotto <strong>il</strong> guard ra<strong>il</strong> in contemporaneitàcon l’uso del braccio, <strong>il</strong>tutto comandato dallo stesso manipolatore.Il disco, tramite una molla edun sistema di molleggio meccanici,consente l’entrata e l’uscita dal guardra<strong>il</strong> in modo automatico.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 59


AUTOTELAIMan Trucknology Generational lago Le Bandie di SpresianoMan Veicoli Industriali S.p.A. ha organizzato<strong>il</strong> 29 e 30 giugno di quest’announ incontro con dimostrazione e provain cava dei propri mezzi. Il luogo scelto<strong>per</strong> l’evento è stato <strong>il</strong> Centro Lago LeBandie a Spresiano, angolo di paradisoalle porte di Treviso destinato a chiama lo sport, la vita sana ed <strong>il</strong> benessere,nato da un recu<strong>per</strong>o ambientaledurato 30 anni, originariamente unacava di estrazione <strong>per</strong> materiali inerti,ancora oggi in funzione, di cui puòandare fiera la Mosole S.p.A., dei fratelliRemo e Sergio Mosole, che congrande lungimiranza hanno saputoimmaginare con molto anticipo esigenze,tendenze e st<strong>il</strong>i di vita del nuovom<strong>il</strong>lennio: 90 ettari incentrati sul lagodalle acque color smeraldo, intorno alquale si sv<strong>il</strong>uppa un <strong>per</strong>corso di 6 kmimmerso nel verde, con un modernocentro natatorio ed <strong>il</strong> centro benessereta<strong>il</strong>andese ThaiSi - Royal Thai Spa.Il dott. Pesci, responsab<strong>il</strong>e MKTGComunicazione e Pubbliche Relazioni,ha introdotto i discorsi relativi agli ultimisuccessi della Casa del Leone, allenovità di prodotto e di offerta, ed allestrategie future, tenuti dal dott. AldoLongana, Amministratore Delegato eDirettore Generale Man VeicoliIndustriali, dal dr. Franz Weinberger,MKTG Manager Sud Europa, dall’ing.Klaus Kress, Engine & Components,dall’ing. Marco Marozzi, CoordinatoreProdotto, e dal dott. Massimo Sturaro,Credit & O<strong>per</strong>ations Manager.Il Gruppo Man Nutzfahrzeuge consede a Monaco di Baviera è uno deimaggiori offerenti di veicoli industrialie soluzioni globali <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto,producendo autocarri da 6 a 50 tonnellatedi massa complessiva, veicolieccezionali fino a 300 tonnellate dimassa complessiva della combinazione,autobus di linea, regionali eturistici, oltre che motori diesel, ametano e a combustione interna adidrogeno.Nell’esercizio 2005 l’azienda con33.400 dipendenti, oltre 68.200 autocarrie oltre 6.000 autobus ed autotelaidei marchi Man e Neoplan venduti,ha raggiunto un fatturato pari a 7,4m<strong>il</strong>iardi di euro. Rispetto all’esercizioprecedente <strong>il</strong> risultato o<strong>per</strong>ativo èaumentato di 147 m<strong>il</strong>ioni di euro alvalore record di 469 m<strong>il</strong>ioni di euro.La quota di mercato Man in Europanel settore degli autocarri oltre le 6tonnellate è pari al 15,6%.Le innovazioni ed <strong>il</strong> progresso nonsono un evento casuale ed isolatoma <strong>il</strong> risultato di lavoro sistematico, dianni di es<strong>per</strong>ienza e di competenzatecnica. Non è quindi un caso se oggiMan dispone del più moderno programmadi motori <strong>per</strong> autobus edautocarri sul mercato. Man accompagna<strong>il</strong> progresso nel settore della tecnologiadella motorizzazione da oltre100 anni: una tradizione iniziata conRudolf Diesel, <strong>il</strong> quale tra <strong>il</strong> 1893 ed <strong>il</strong>1897, insieme a Man, portò la suageniale invenzione, <strong>il</strong> motore termicoad accensione spontanea, alla maturità<strong>per</strong> una produzione di serie. Neglianni che seguirono la creatività e l’es<strong>per</strong>ienzadei tecnici Man hannodeterminato molte svolte nella storiadello sv<strong>il</strong>uppo del motore Diesel.Nell’arco dei soli ultimi 6 anni Man haintrodotto una famiglia di autocarricompletamente nuova: la TrucknologyGeneration, orientata conseguentementealle esigenze dei clienti,spinta da motori potenti ed ecologici,dotata della più moderna tecnologiadi sicurezza ed equipaggiata consistemi d’avanguardia <strong>per</strong> elevatocomfort al massimo livello di qualità.Il primo esponente della TrucknologyGeneration è stato <strong>il</strong> TGA che con <strong>il</strong>suo esordio nel 2000 ha ridefinito glistandard della categoria degli autocarripesanti venendo poi addiritturapremiato con l’ambito riconoscimentointernazionale "Truck of the Year2001". Nella primavera del 2005 Manha presentato <strong>il</strong> fratello minore delTGA, <strong>il</strong> TGL. Con questo veicolo, propostoin molteplici varianti, le dotiTrucknology, ovvero dinamismo, redditivitàed affidab<strong>il</strong>ità, effettuano <strong>il</strong>proprio ingresso nella categoria dipeso da 7,5 a 12 tonnellate di p.t.t.. IlTGL ha convinto sia i clienti sia lastampa di settore: lo scorso autunnoall’European Road Transport Show diAmsterdam è stato infatti eletto"Truck of the Year 2006". Sul palcoscenicodella stessa edizione dellamanifestazione olandese è statoanche festeggiato <strong>il</strong> debutto mondiale60 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006


del TGM, rappresentante degli autocarrimedi da 13 a 26 tonnellate.Alla 61 a rassegna dello IAA VeicoliIndustriali di Hannover Man presenterà<strong>il</strong> suo programma motori CommonRa<strong>il</strong> ampliato con la gamma D26CR e caratterizzato da unità esuberantie parsimoniose con basso peso<strong>per</strong> unità di potenza. La competenzaMan nella tecnologia di trasmissionegarantisce che la potenza dei propulsorivenga trasferita sulla strada contenendoal minimo le <strong>per</strong>dite. I cambicon presa diretta (DD) riducono <strong>il</strong>consumo di carburante nel traffico d<strong>il</strong>inea grazie alle minime <strong>per</strong>dite meccaniche<strong>per</strong> attrito. Il Man Hydro-Drive, l’innovativo sistema di trazioneanteriore inserib<strong>il</strong>e, che lo scorsomaggio ha ottenuto l'"InnovationS<strong>il</strong>ver Award", offre maggiore trazioneai veicoli stradali <strong>per</strong> affrontare diffic<strong>il</strong>isituazioni di marcia.Nuove varianti e dotazioni, che verrannopresentate al pubblico alSalone di Hannover, allargano <strong>il</strong> ventagliodi ut<strong>il</strong>izzi dei TGL e TGM dellaTrucknology Generation. La cabinadoppia, ad esempio, fa del TGL e delTGM veri e propri teamplayer, mentrela versione 4x4 del TGM garantiscemaggior mob<strong>il</strong>ità e sicurezza su <strong>per</strong>corsifuoristrada e a condizioni nonottimali di trazione e di fondo stradale.Con tre varianti di massa totale <strong>il</strong>TGM si eleva a multitalento <strong>per</strong> l’impiegosettoriale.La competenza Man nei sistemi ditrasmissione offre l’ideale catenacinematica con relativa configurazionedegli assali <strong>per</strong> tutte le destinazionidi ut<strong>il</strong>izzo dei veicoli. Ciò significa<strong>per</strong>fetta trazione nel fuoristrada(impieghi cantieristici), su strade incattivo stato e su fondi sdrucciolevoli.La redditività svolge un ruolo di primariaimportanza nel trasporto d<strong>il</strong>inea. La competenza Man tieneconto dell’aspetto economico nell’impostazionedella catena cinematicaconsentendo di minimizzare i consumi.La destinazione di ut<strong>il</strong>izzo giocaun ruolo decisivo <strong>per</strong> la realizzazionedella miglior impostazione possib<strong>il</strong>edegli organi di trasmissione. Le piùcomuni formule assi sono:- su strada e <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto a lungoraggio: 4x2 e 6x2 (in combinazioneanche con terzi assi centrali e terziassi trainati sterzanti)- <strong>per</strong> cava-cantiere ed in fuoristradacome pure in caso di richiesta di notevoleforza di trazione: 4x4, 6x4 e 8x4- <strong>per</strong> estreme prestazioni off road:6x6, 8x6 e 8x8.Un nuovo simbolo appare sul selettore<strong>per</strong> <strong>il</strong> cambio automatizzato ManTipMatic che equipaggia <strong>il</strong> TGA: Dxindica la funzione fuoristrada, ritagliataappositamente sul prof<strong>il</strong>o di marciatipico dell’impiego cantieristico. Per iTGA 4x4, 6x4, 6x6, 8x4, 8x6 e 8x8con motorizzazione D20 CommonRa<strong>il</strong>, Man introduce una versione delcambio TipMatic che consente la marcianella confortevole modalità automaticaanche su <strong>per</strong>corsi fuoristrada.L’innovativa trazione idraulica anterioreMan HydroDrive (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n.15 luglio - agosto 2005): nei veicolidella gamma TGA le ruote dell’assaleanteriore sono dotate di motori idrostaticiche, qualora se ne presenti lanecessità, offrono ulteriore trazione. Sitratta di un sistema unico al mondoche, a differenza della classica trazioneintegrale meccanica, è ideale <strong>per</strong>autocarri destinati all’impiego prevalentesu strada. La sua gamma diapplicazioni spazia dai trattori stradaliagli autotelai ed ai ribaltab<strong>il</strong>i fino a 18tonnellate di massa complessiva <strong>per</strong> idiversi modelli di TGA. Questo concettodi trazione, unico nel settore dei veicoliindustriali, ha trovato grandi consensipresso gli o<strong>per</strong>atori del settore.Il Man PriTarder, una combinazionedel potente freno motore a regolazioneelettronica Exhaust Valve Brake(EVBec) e del retarder ad acqua, èun efficiente ed economico sistemafrenante. A differenza dei retarder tradizionali<strong>il</strong> PriTarder funziona con l’acquadel circuito di raffreddamento delmotore e proprio <strong>per</strong> questa ragionesi trova sulla parte frontale del motore.La potenza del freno motore vieneraddoppiata in seguito all’impiego delretarder ad acqua. Esente da manutenzionesi traduce in un ulteriore elementodi sicurezza grazie alla massimapotenza frenante di 600 kWdisponib<strong>il</strong>e quasi costantemente nellafascia di velocità da 10 a 90 km/h.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006 61


Questo sistema consente inoltremaggiori andature medie e raddoppiala vita o<strong>per</strong>ativa delle guarnizionid’attrito dei freni.La tecnologia antinquinamento Manha trovato una sagace soluzioneEuro 4 con vantaggi <strong>per</strong> carico ut<strong>il</strong>e,spazio e redditività. Il ricircolo esternoe raffreddato dei gas di scarico (Egr)adottato da Man consente di ridurrela <strong>per</strong>centuale di ossidi di azoto(NOx) ai bassi valori richiestidall’Euro 4 (3,5 g/kWh) già all’internodel motore. Per <strong>il</strong> rispetto dei valoridel particolato (0,02 g/kWh) si ricorreall’impiego supplementare del ManPM-KAT, vale a dire di una trappola<strong>per</strong> <strong>il</strong> particolato montata nel s<strong>il</strong>enziatoreinox. Il PM-KAT non si ostruisce,è esente da manutenzione e nonnecessita di alcun additivo. Con <strong>il</strong>sistema comprensivo di iniezioneCommon Ra<strong>il</strong>, di Egr e del PM-KAT,Man offre un convincente concettotecnico ed economico che saràdisponib<strong>il</strong>e a tempo debito <strong>per</strong> ottem<strong>per</strong>areanche alla norma Euro 5 giàprima della sua entrata in vigore adottobre del 2009.Per l’adempimento della norma Euro 5Man offre invece la cosiddetta tecnologiaSCR (Selective Catalytic Reduction)al nome commerciale ManAdBlue esclusivamente <strong>per</strong> gli autocarrida lunga distanza della gammaTGA. Con questa tecnologia l’emissionedi particolato viene tenuta a livelliestremamente bassi, al di sotto delvalore limite di 0,02 g/kWh validoanche <strong>per</strong> l’Euro 4, con misure realizzateall’interno del motore. La riduzionedelle emissione di ossidi di azotoavviene tramite l’iniezione di unamiscela di acqua demineralizzata edurea al 32,5% (denominata AdBlue)nell’impianto di scarico direttamente amonte del miscelatore AdBlue dove lamiscela evapora. La scissione dell’ureanel miscelatore libera l’ammoniacanecessaria <strong>per</strong> le seguenti reazionichimiche. Nel catalizzatore SCR l’ammonicareagisce con gli ossidi di azotodei gas di scarico generando acquaed azoto non nocivo.62 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 21 luglio - agosto 2006

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