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lavoripubblicisoluzioni <strong>per</strong>n. 33 luglio - agosto 2008quota neve s.r.l.via Panizza 12 - 20144 M<strong>il</strong>anoSped. in abb. postale - 45% art.2comma 20b legge 662/96 - M<strong>il</strong>ano


n. 33 luglio - agosto 20085 Un Bonetti F100X <strong>per</strong> la <strong>per</strong>la del Lago d’Iseo Gh. Marchelli8 Impianto di teleriscaldamento ad Obereggen12 Nuovo Hymach Gryphon in versione centro trattore Gh. Marchelli14 AGESP propone la raccolta differenziata nelle scuoleed una metanizzazione del parco mezzi Gh. Marchelli16 Tecnoroad Duespeed 2 <strong>per</strong> una segnaletica verticale sicuraed amovib<strong>il</strong>e Gh. Marchelli18 Faro presenta una nuova metodologia d’intervento Gh. Marchelli22 Assaloni.com e Unimog in dimostrazione a Perugia Gh. Marchelli24 Pale gommate Kramer maneggevoli, stab<strong>il</strong>i e potenticon lo sterzo integrale26 G<strong>il</strong>etta e UniQa in tour <strong>per</strong> l’Europa Gh. Marchelli28 Una gru marina Fassi sulle rive del Lambro F. P. Vandoni30 Ecopuzzle: pavimentazione componib<strong>il</strong>e in materiale riciclatoGh. Marchelli32 La sicurezza sul lavoro si ottiene anche grazie a macchine specifiche34 Macchine <strong>per</strong> la pulizia dei manti erbosi Giordano RentalGh. Marchelli36 Il Naviglio Grande? Con l’anfibio lo VEDO da vicino G. M. Bianchi38 Nuovi spargisale Schmidt Stratos F e Stratos D40 Belos TransPro 54 eTransGiant a Dobbiaco Ga. Marchelli42 Haulotte Italia: un anno da grandi numeri44 Energreen... ne ha fatta di strada46 Allestimenti <strong>per</strong> Unimog U20 Morselli e Maccaferri Ga. Marchelli48 Un Caron 870 al Parco Nazionale dello Stelvio Ga. Marchelli50 Mercedes-Benz Unimog all’o<strong>per</strong>a nei tunnel di Parigi52 L’Impresa Bacchi inaugura un nuovo impiantoa basso impatto ambientale53 Debris-flow del rio Grametto L. Turconi, D. Tropeano, G. Savio58 Avanti tutta!60 Case rinnova la gamma compatta e incorpora i nuovi motori Tier 361 Intercooler e Fase 3A: nuovo primato Antonio Carraro62 Tribunale di Bologna63 I nuovi escavatori cingolati della serie B64 La Banca del Verde compensa <strong>il</strong> CO2 emessodal Festival Internazionale dell’Ambiente65 Tyrolit Cutting Pro Competition: sfida all’ultimo taglio66 Pircher: tecnologia <strong>per</strong> l’ambienteIn co<strong>per</strong>tina:Via Toscana, 25/2720060 Vignate (MI)Tel. +39 02 9566334Fax +39 02 956066www.bonetti4x4.itDirettore responsab<strong>il</strong>e:dott. Giorgio MarchelliDirettore esecutivo:dott. ing. Gherardo MarchelliRedazione:dott. Giorgia Marchellidott. arch. Viviana PatscheiderFrancesco Piero VandoniSegreteria di redazione:Domenica StefaniEditore: quota neve s.r.l.Direzione, amministrazione,pubblicità:Via Panizza 12 - 20144 M<strong>il</strong>anoTel. +39 02 4983120Fax +39 02 4985157E-ma<strong>il</strong>: lavoripubblici@quotaneve.itwww.lavoripubblici.netStampa:A.G.F. ItaliaVia M<strong>il</strong>ano 3/520068 Peschiera Borromeo (MI)tel. 02 55305659 fax 02 55305667Autorizzazione del Tribunaledi M<strong>il</strong>ano n. 577 in data 14-10-2002Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postaleD.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n.46) art. 1, comma 1, DCB M<strong>il</strong>ano<strong>Soluzioni</strong> <strong>per</strong> <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> viene inviata in tutta Italia a:- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane- Società di gestione strade e autostrade- Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti- Aziende di trasporto urbano- Ditte appaltatrici di lavori pubblici- Parchi nazionali e regionali- Protezione Civ<strong>il</strong>e- Consorzi di bonifica- Aeroporti, Porti- Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…)- Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista- Personalità di settore italiane ed estereAbbonamenti annui:Italia euro 30,00Estero euro 40,00i versamenti possono essere effettuatia mezzo assegnoo c/c postale n. 26647206 intestato a:quota neve s.r.l.: via Panizza 1220144 M<strong>il</strong>anoUna copia euro 5,00I nominativi inseriti nell'invio sono tutelatidalla Legge 675/96 sulla Protezione deiDati Personali4 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


PORTATTREZZIUn Bonetti F100X<strong>per</strong> la <strong>per</strong>la del Lago d'IseoGHERARDO MARCHELLIMonte Isola (o Montisola) è, comedice <strong>il</strong> nome, una montagna su un'isolache divide in due <strong>il</strong> Lago d'Iseo:di qui la sponda bresciana, di là labergamasca.Perla del Lago d'Iseo è la più grandeisola lacustre d'Europa ed uno de<strong>il</strong>uoghi più ambiti e frequentati dellago durante i mesi estivi, uno deiborghi più belli d'Italia. Appena sbarcatisi ha subito la sensazione diessere approdati in un'altra dimensione,più stab<strong>il</strong>e, più tranqu<strong>il</strong>la, piùumana, più surreale: vecchie barcheche sonnecchiano all'ormeggio, antichiportici e loggiati decorati da biancheriastesa e da vecchi arnesi dapesca, chiacchiere di donne e pescatoriin dialetto senza fretta.Nel XI secolo Monte Isola era partedei possedimenti del Monastero diS.ta Giulia di Brescia, condotta secondoi canoni dell'economia curtense;nei secoli successivi si crearono i duecomuni di Siviano e di Peschiera.L'attuale comune si formò nel 1928con l'inserimento degli antichi paesi diPeschiera Maraglio e Siviano, <strong>per</strong>decisione del governo fascista, con <strong>il</strong>nome di Comune di S<strong>il</strong>vano. L'attualenome del comune è stato deciso neglianni '50. Il comune di Monte Isola faparte della Comunità Montana delSebino Bresciano. La moderna stradain asfalto, lunga circa 25 km, è stataeseguita in varie riprese dall'anno1966 al 1990; collega tutti i centri storici,un anello di 9 km, con partenza earrivo a Peschiera Maraglio. Percorrib<strong>il</strong>esoltanto a piedi o in bicicletta, sisv<strong>il</strong>uppa sull'intero <strong>per</strong>imetro dell'isolain riva al lago. La principale strada collegaSiviano (la capitale) con i dueporti di unione alla terra ferma(Carzano e Peschiera Maraglio), qui vigiunge dopo <strong>il</strong> passaggio di Senzano,dove si trova <strong>il</strong> bivio <strong>per</strong> Sinchignano.Una diramazione porta a Menzino,conducendo poi attraverso le pendiciripide e boscose alla punta di Sensole,dove poi diventa litoranea sull'anticoviale degli Ulivi, <strong>per</strong>correndo la spon-<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 5


da meridionale sino a PeschieraMaraglio. Nel suo interno una diramazioneporta a Senzano sulla costa settentrionalein località Paradiso e giungepoi a Cure, dove una breve passeggiatadi un quarto d'ora porta allavetta di Monte Isola a 600 metri diquota. Qui é ancora agib<strong>il</strong>e l'anticarete stradale eseguita con pavimentazionein ciottoli bianchi e numerosisentieri di congiunzione tra tutti i centristorici dell'isola. Su questa strada lacircolazione è <strong>per</strong>messa solo a: pulminidel servizio comunale, ambulanza,auto dei parroci, motocicli e biciclettedei residenti, mentre tutti i turisti possonocircolare solo con le biciclette. Iporti in attività sull'isola sono quelli di:Peschiera Maraglio, con un cantierecomprensivo d'assistenza e Carzano, idue porti pescherecci tradizionali collegatialla terraferma da traghetti,Paradiso, che è <strong>il</strong> porto di Siviano eSensole, tutti raggiunti dai traghettidella Regione Lombardia, che assicurano<strong>il</strong> collegamento tra tutti i portidella sponda bresciana a quella bergamasca.Già in attività dagli anni '80 un autocarroBonetti <strong>per</strong>mette al comune di interveniresulle strette strade dell'isola <strong>per</strong> eseguiretutti i lavori e garantire un efficaceservizio <strong>per</strong> la salatura delle strade e lapulizia della neve, con estrema ag<strong>il</strong>ità.E' ancora in <strong>per</strong>fetta efficienza, ma <strong>il</strong>comune ha voluto dotarsi di un nuovoautocarro <strong>per</strong> poter eseguire i lavori conun mezzo adeguato. Soddisfatti dell'anticascelta Bonetti l'hanno riconfermataacquistando, dal rivenditore di macchineagricole ed industriali Miclini di DarfoBoario Terme, un nuovo F100X allestitocon gru retrocabina, verricello e predisposto<strong>per</strong> lama neve e spargitore.Le dimensioni del mezzo sono estremamenteimportanti <strong>per</strong> poter circolarein tutte le strette strade dell'isola,quindi la reale larghezza d'ingombrodi 1.650 mm del Bonetti, conspecchi a scomparsa, che in caso dinecessità rientrano all'interno dell'abitacoloabbassando i vetri, risultanouna caratteristica necessaria.Sempre <strong>per</strong> esaltare le caratteristiched'ingombro, la gru retrocabina èuna Palfinger PK2700 in versionecompact che rimane in sagoma delveicolo con una larghezza totalereale di 1.650 mm; <strong>il</strong> verricello èintegrato tra la piastra neve ed <strong>il</strong>6 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


telaio <strong>per</strong> restare in sagoma, ed irulli anteriori sono amovib<strong>il</strong>i, daapplicare solamente nel momentodel bisogno del verricello.L'F100X è un veicolo a 4 ruote motricicon terzo differenziale bloccab<strong>il</strong>e el'ultimo tipo di motorizzazione, unIveco F1C da 146 CV, 16 valvole etrasmissione a catena, Euro 4 con f<strong>il</strong>troantiparticolato, che <strong>per</strong>mettebasse rumorosità ed emissioni nelcompleto rispetto della tranqu<strong>il</strong>lità delluogo. Abbinato al motore troviamoun cambio 6 marce conglobato conun riduttore Bonetti a due gamme divelocità che consente un'ampia sceltadi andature: da poco meno di 3km/h con motore in coppia a 1.400giri <strong>per</strong> arrivare ad una velocità massimadi 115 km/h.Il freno di stazionamento a comandoidraulico agisce sulle pinze posterioridei 4 freni a disco. Le sospensionisono a balestre paraboliche senzaingrassatori, con balestrine inferiorianche anteriormente, già predisposte<strong>per</strong> l'applicazione di attrezzaturefrontali. La cabina in fibra compositaè ribaltab<strong>il</strong>e elettricamente con treposti omologati. L'impianto elettricoè molto ricco di predisposizioni:dagli specchi e parabrezza riscaldatial riscaldatore autonomo supplementare<strong>per</strong> l'ut<strong>il</strong>izzo dei veicoli neipaesi molto freddi. Il telaio scatolatoa sezione variab<strong>il</strong>e è una dellecaratteristiche chiave da sempre delBonetti, un telaio predisposto <strong>per</strong>l'applicazione delle più svariateattrezzature. Un joystick comanda leattrezzature che ut<strong>il</strong>izzano l'idraulicaanteriore del mezzo, che può essereabbinata ad un secondo circuitoidraulico <strong>per</strong> azionare uno spargitoreposteriore senza motore aus<strong>il</strong>iario,grazie ad una doppia pompaapplicata direttamente al motoredalla stessa Bonetti.Queste caratteristiche fanno delBonetti F100X un portattrezzi ag<strong>il</strong>edalle dimensioni contenute conapprezzate collaborazioni con costruttorid'allestimenti di fama internazionalecome Assaloni.Com diLizzano in Belvedere <strong>per</strong> le lame,G<strong>il</strong>etta di Revello <strong>per</strong> gli spargitori ePalfinger <strong>per</strong> le gru retroportate.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 7


ENERGIAImpianto di teleriscaldamentoad ObereggenNel 2007 Obereggen si è dotata di unimpianto di teleriscaldamento tramite lasocietà coo<strong>per</strong>ativa Energia & Teleriscaldamento,i cui soci ed utenti sono10 hotel e pensioni di Obereggen nonchéla società di gestione degli impiantidi risalita Obereggen S.p.A.Interessante <strong>il</strong> ruolo svolto dallasocietà di gestione degli impianti dirisalita, Obereggen S.p.A., diretta diSiegfried Pichler, della stazione invernaledel Dolomiti Su<strong>per</strong>ski (valle Fiemme/Obereggen)spesso un passoavanti agli altri con iniziative particolarmentevalide non solo nel settore degliimpianti a fune e in quello dell'innevamentoe delle piste, ma anche nei moltepliciaspetti della stazione invernale.L'iniziativa teleriscaldamento vedeObereggen S.p.A. in posizione determinante.Dal 1995 la società impiantisticaesaminava la sua fattib<strong>il</strong>ità eproponeva soluzioni che non hannosubito trovato buona accoglienzanegli altri interessati, cioè gli alberghidi Obereggen. Quando ha deciso diavanzare anche da sola, la situazionesi è risolta, con la fondazione dellasocietà coo<strong>per</strong>ativa Energia & Teleriscaldamento,presieduta da ErichThaler, cui partecipano tutti gli albergatoridi Obereggen. La societàimpiantistica ha curato con i propritecnici, coordinati da Egon Obkircher,la costruzione dell'impianto e dellarete; ad impianto finito e funzionanteha anche stab<strong>il</strong>ito con la società coo<strong>per</strong>ativaun contratto di gestione del-1l'impianto di riscaldamento (a funzionamentoquasi automatico) con <strong>il</strong>proprio <strong>per</strong>sonale, che normalmenteo<strong>per</strong>a su impianti e piste.Le motivazioni di base, oltre alla parteeconomica, riguardano numerosiaspetti. Rispettare e preservare <strong>il</strong>patrimonio paesaggistico e la naturadi Obereggen sono diventati negli ultimianni una vera e propria necessità.Con l'adesione e la promessa di qualitànei confronti di "Alpine Pearls",l'associazione che garantisce vacanzesostenib<strong>il</strong>i a tutela del clima e dell'ambiente,che ha come obiettivo primarioun'alta qualità del turismo nelleAlpi, le tematiche sul traffico e sull'ambientesaranno d'ora in avanti affrontatesempre con maggiore attenzionee rispetto verso i siti alpini e la salutedel cittadino.L'impianto ha drasticamente ridotto leemissioni di CO2 e, oltre a contribuireefficacemente a salvaguardare l'ambientein termini di emissioni, riducenotevolmente anche <strong>il</strong> traffico sugomma, in quanto non sono piùnecessari i trasporti da lontano <strong>per</strong> <strong>il</strong>rifornimento di gasolio: <strong>il</strong> nuovo combustib<strong>il</strong>e,scarti di legname industriali,sono forniti direttamente dalle vicine'industrie del legno e vi è anche l'invitoad apporti da parte delle economieagricolo-forestali locali.Importante è stata l'installazione diimpianti speciali di depurazione, conun f<strong>il</strong>tro multiciclonico, un f<strong>il</strong>tro elettrostaticoed un impianto di condensazionein grado di ridurre l'emissionedei gas di combustione fino ad unmassimo di 20 mg di polveri sott<strong>il</strong>i <strong>per</strong>m 3 d'aria. Questi valori sono oggimolto al di sotto dei limiti consentitidalla legge, fissati in 50 mg/m 3 d'aria.1. L'impianto di teleriscaldamentoin inverno, ossia nel momento dimassima attività ed <strong>il</strong> suoinserimento ambientale2. L'impianto di teleriscaldamentoin estate e più ravvicinato: asinistra, dalla struttura principalesporge <strong>il</strong> contenitore <strong>per</strong> lepolveri, al centro le grandi vetrate2chiudono la zona delle caldaie8 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


1Dal 2004 Obereggen S.p.A. è certificata secondo lenorme ISO 14001. Queste regole internazionali garantisconol'applicazione ed <strong>il</strong> successivo sv<strong>il</strong>uppo di un efficacesistema di gestione e salvaguardia dell'ambiente.Assieme al nuovo impianto di teleriscaldamento, talinorme contribuiranno notevolmente a preservare l'ambientee a tenere pulita l'aria.Per questi motivi Obereggen può essere dichiarata oggiuna località turistica a ridottissimo impatto ambientale,membro di "Alpine Pearls", parte del patrimonio mondialedelle "Dolomiti" e che contribuisce attivamente al mantenimentoe salvaguardia della natura e dell'ambiente.La progettazione generale e della parte tecnica si deveall'ing. Robert Carminati della società EUT di Bressanoneche ha proposto <strong>per</strong> la parte architettonica l'architettoStefan Gam<strong>per</strong>.Per l'impianto di teleriscaldamento è stata scelta unaposizione ideale al fine di ridurre al minimo la lunghezzacomplessiva della rete di distribuzione, diminuendo cosìal massimo la dis<strong>per</strong>sione lungo le condutture.E' stata data inoltre grande importanza alla progettazionedel fabbricato contenente l'impianto <strong>per</strong> ottenere un efficaceinserimento della struttura all'interno del contestoambientale circostante: nella scelta dei materiali <strong>per</strong> lacostruzione dell'edificio si sono usati materiali elementaricostituiti essenzialmente da legno proveniente dai boschicircostanti. Il risultato è tale che, tra i cinquanta impiantisim<strong>il</strong>i realizzati in Sudtirolo, quello di Obereggen vieneportato ad esempio <strong>per</strong> quanto riguarda l'aspetto esteticoe di inserimento nel contesto.Il risparmio economico annuale <strong>per</strong> gli utenti varia tra <strong>il</strong>20% ed <strong>il</strong> 40%, a seconda delle condizioni della caldaiaprecedente.La centrale è stata posizionata sul versante del crinale sucui sorgono gli alberghi, opposto a quello degli impianti dirisalita di base, sulla strada che scende ad Eggen. I lavorihanno consentito di ricavare un altro centinaio di posteggi1. Il retro della parte principale, in primo piano la zonaufficio e controllo dell'impianto, in fondo latramoggia di alimentazione con cippato2. Il retro con i depositi <strong>per</strong> automezzi e cippato cheman mano viene versato nella tramoggia dialimentazione che si trova sulla destra2<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 9


1serviti dallo shuttle Obereggen, chegià o<strong>per</strong>a lungo la strada che sale daBolzano.Il complesso si articola sostanzialmentesu due corpi, la centrale termicacon i relativi uffici, e la zona co<strong>per</strong>ta<strong>per</strong> <strong>il</strong> deposito a<strong>per</strong>to del cippato, piùspazi co<strong>per</strong>ti ma a<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> <strong>il</strong> rimessaggiodi veicoli che servono al processodel teleriscaldamento ed allagestione dell'abitato di Obereggen.La rete di teleriscaldamento si estendecomplessivamente <strong>per</strong> 1,8 km (daDN 25 a DN 125) con acqua a 90°Cin partenza e mediamente 50°C alritorno, con valori sotto 30°C neimomenti di punta; l'isolamento dellarete è un aspetto essenziale in quanto<strong>per</strong>mette di non sprecare energia. Intale ambito <strong>il</strong> progresso tecnico èstato particolarmente r<strong>il</strong>evante in questiultimi anni. Presso le varie utenzeè stato installato uno scambiatore dicalore che, oltre a riscaldare l'acquadel singolo impianto, calcola i singoliconsumi. Il fabbisogno termico annuoè calcolato in 4.000.000 kWh; <strong>per</strong> ifruitori del servizio si hanno 3.120 kWinstallati; 800 kW presso l'utente maggioree 45 kW presso l'utente minore.L'allacciamento alle utenze non haposto particolari problemi se non nelcaso di precedenti impianti di riscaldamentoparticolarmente datati. Laposa delle tubazionii è stata interratadi circa 1,20/1,50 m, ed ha in prevalenzaseguito le strade della frazione.La biomassa che viene bruciata è costituitada cippato di legno (abete) particolarmenteessicato. La massima partedella biomassa viene fornita da HolzPichler di Eggen che è non solo segheria(quindi scarti di taglio) ma o<strong>per</strong>aanche come realizzazione di prof<strong>il</strong>ati(porte cornici, finestre...) e sem<strong>il</strong>avoratiin legno (mob<strong>il</strong>i, scale, bioed<strong>il</strong>izia, arredamento...)con relativi scarti di lavorazioniche avvengono su materiale particolarmentesecco (presente in dittaanche un importante reparto di essicazionetecnica). La vicinanza tra <strong>il</strong> massimofornitore e l'impianto di teleriscaldamento,oltre a ridurre i costi di trasporto,minimizza le emissioni inquinanticollegate a tale trasporto e determinaun apporto quasi continuo dimateriale con minori problemi di stoccaggio.Il fabbisogno annuo di combu-2stib<strong>il</strong>e ammonta in 5.000 mst (metri"steri", in cui lo stero equivale a unmetro cubo) di cippato; ciò sostituiscecirca 500.000 litri di gasolio.L'impianto potrebbe bruciare anchesegatura, corteccia ed altro, ma adObereggen hanno preferito, dopoaccurate prove, limitarsi alla parte piùnob<strong>il</strong>e e redditizia del legno.Il cippato viene stoccato in un depositoda 1.200 mst, co<strong>per</strong>to su<strong>per</strong>iormenteed a<strong>per</strong>to lateralmente; daquesto deposito, con un trattore ebenna, vengono riforniti una tramoggiaed un sistema automatico edidraulico di rifornimento delle caldaie.Il consumo massimo giornaliero dicippato è calcolato in 60 mst.Il cuore dell'impianto è rappresentatoda una caldaia a biomassa da 2.100kW, affiancata da un'altra caldaia abiomassa da 550 kW. La caldaia maggioreè prevista <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo invernale,quella minore <strong>per</strong> <strong>il</strong> servizio estivo31. Le caldaie, rosse quelle acippato, quella grande <strong>per</strong> <strong>il</strong><strong>per</strong>iodo invernale e quella piccola<strong>per</strong> l'estate; in secondo piano asinistra la caldaia a gasolio <strong>per</strong>le emergenze e le punte2. Il grande contenitore dell'acquacalda, a sinistra la caldaia piccola3. Il cippato4. Pompe ed invio dell'acqua in4linea verso le utenze10 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


(acqua calda presso le utenze),entrambe <strong>per</strong> i momenti di punta nel<strong>per</strong>iodo invernale. In funzione di emergenza,manutenzioni e <strong>per</strong> la co<strong>per</strong>turadi fabbisogni di punta, vi è anche unacaldaia a olio biologico da 3.200 kW.A valle delle caldaie in sequenza: unf<strong>il</strong>tro multiciclonico, un f<strong>il</strong>tro elettrostaticoed un impianto di condensazione.Il risultato: oltre ad emissioni particolarmenteridotte, dai camini non sinota la fuoriuscita di fumi.I f<strong>il</strong>tri riforniscono dei depositi di ceneri(f<strong>il</strong>tro multiciclonico) e di polveri sott<strong>il</strong>i(f<strong>il</strong>tro elettrostatico) mentre l'impiantodi condensazione cede al sistema unaquota di energia residua. Le cenerivengono avviate in di<strong>scarica</strong>.E' stato lasciato spazio <strong>per</strong> eventualmenteinserire anche un sistema digenerazione di energia (<strong>per</strong> <strong>il</strong> momentopreferiscono non farlo data la fortestagionalità del processo): in questocaso viene scaldato a tem<strong>per</strong>ature piùalte (vicine a 300°C) dell'olio appositoche aziona una turbina, a valle dellaturbina viene scaldato un altro olio chescalda l'acqua dell'impianto di teleriscaldamento.L'impianto è stato dotato di un propriocircuito d'acqua <strong>per</strong> l'intervento incaso di incendio interno.121. Zona f<strong>il</strong>tri e condensa2. Tramoggia ceneri sotto al f<strong>il</strong>troprincipaleL'impianto è stato sovradimensionato(di circa <strong>il</strong> 20%, pari ad altri 500 letti)<strong>per</strong> tener conto di eventuali ampliamentialberghieri e nuovi alberghi.L'investimento complessivo è stato dicirca 3,3 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un finanziamentodella Provincia Autonoma diBolzano del 30%.Vengono organizzati, tramite l'aziendaturistica, visite <strong>per</strong> turisti con spiegazioni;sono azioni che da tempovengono fatte anche <strong>per</strong> l'impiantod'innevamento; in entrambi i casi iclienti apprezzano queste iniziative erimangono positivamente sorpresi.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 11


VERDENuovo Hymach Gryphonin versione centro trattoreGHERARDO MARCHELLIDa Hymach presentata una nuovaGryphon con disco <strong>per</strong> lo sfalcio latostrada al centro anziché davanti altrattore.Anche in questa versione Gryphonmantiene le due attrezzature distintee indipendenti <strong>per</strong> falciare l'erbasenza interruzioni <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are isostegni del guardra<strong>il</strong>, paletti segnalimiti,segnaletica stradale, alberi..., insimultanea con l'avanzamento deltrattore: la prima atta allo sfalcio delbordo lato strada dotata di sistemaautomatico di scarto, che consente algruppo falciante di aggirare l'ostacoloincontrato senza mai staccarsi daesso; la seconda, dotata di braccioscavallatore ribaltab<strong>il</strong>e, predisposta<strong>per</strong> falciare al di là del guardra<strong>il</strong>,anch'essa dotata di scarto automaticodei paletti di sostegno, è in gradodi poter essere ritirata in assetto diriposo quando si incontrano ostacolialti da su<strong>per</strong>are.Questo nuovo modello presenta duenotevoli vantaggi rispetto a quello dipartenza. Innanzitutto i due dischi falciantisono vicini e <strong>per</strong>tanto si semplifica<strong>il</strong> controllo durante <strong>il</strong> lavoro e inpiù sono ridotti gli ingombri così dalimitare l'occupazione della sede stradaledurante le o<strong>per</strong>azioni di sfalcio.Le due attrezzature sono separate,<strong>per</strong>tanto qualsiasi movimento cheinteressa quella più arretrata non vaad interferire con la prima attrezzaturache continua <strong>il</strong> proprio lavorolinearmente e senza interruzioni mentrel'impianto è strutturato in modo dalasciar libera la scelta all'o<strong>per</strong>atore,secondo le proprie esigenze o<strong>per</strong>ative,di ut<strong>il</strong>izzare solo l'attrezzaturaanteriore, solo l'attrezzatura posterioreo entrambe, semplicemente attivandoun comando in cabina.Particolarmente interessante è poi lapossib<strong>il</strong>ità di lavorare su due pianicon diversa inclinazione che <strong>per</strong>mettedi ottenere un risultato ottimaleindipendentemente dalla conformazionedel bordo strada.12 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


L'attrezzatura esterna ha un sistemadi regolazione che lascia variare ladistanza della stessa dal mezzo portantesecondo le esigenze o<strong>per</strong>ative.Il sistema di articolazione del braccioscavallatore <strong>per</strong>mette di ribaltare l'attrezzatura<strong>per</strong> su<strong>per</strong>are ostacoli qualisegnali stradali, che restano al di sottodel braccio portante, e, se necessario,richiamare <strong>il</strong> braccio così da su<strong>per</strong>areanche alberi a chioma larga senzaimpigliarsi tra le fronde.Quando le condizioni o<strong>per</strong>ative sonoopportune è inoltre possib<strong>il</strong>e su<strong>per</strong>aregli ostacoli ut<strong>il</strong>izzando la rotazionedel braccio in modo molto sempliceed efficace.Il sistema di livellamento al terreno e <strong>il</strong>mantenimento costante dell'altezza ditaglio completamente automatico,applicab<strong>il</strong>e ad entrambe le attrezzatureche compongono Gryphon, arricchisconoulteriormente questa macchinae consentono di: mantenere <strong>il</strong> gruppofalciante effettivamente parallelo al terrenoin fase di taglio dell'erba, adeguandosiautomaticamente al prof<strong>il</strong>odello stesso; garantire un ciclo di taglioparticolarmente rapido ed uniforme<strong>per</strong> qualsiasi configurazione dei bordidella sede stradale oggetto di manutenzione;assicurare elevati standarddi affidab<strong>il</strong>ità ed o<strong>per</strong>atività in ognicondizione di funzionamento, indipendentementedal prof<strong>il</strong>o e/o dalla pendenzadel terreno da trattare.L'attrezzatura arretrata ha inoltre lapossib<strong>il</strong>ità, una volta in posizione diriposo, di essere abbassata o alzatasecondo necessità dell'o<strong>per</strong>atore.Anche questa nuova versione diGryphon si presta ad essere allestita incombinata con attrezzatura a braccioposteriore, anche in versione Visual,così da ottimizzare i tempi di lavoro.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 13


IGIENE URBANAAGESP propone la raccoltadifferenziata nelle scuoleed una metanizzazionedel parco mezziGHERARDO MARCHELLIL'estensione del servizio di raccoltadifferenziata presso le scuole di BustoArsizio costituisce un'importante azione,promossa dall'AmministrazioneComunale e da AGESP nel corso dell'annoscoastico appena concluso,finalizzata ad una concreta sensib<strong>il</strong>izzazionenei riguardi dell'ambiente e alcostante miglioramento della differenziazionedei rifiuti.E' ut<strong>il</strong>e ricordare che a Busto Arsizio(VA) <strong>il</strong> primo programma di raccoltadifferenziata nasce negli anni '80, con<strong>il</strong> posizionamento delle campane <strong>per</strong>la raccolta del vetro/alluminio e dellacarta; dal 1995, <strong>il</strong> servizio viene affidatoad AGESP, che, in netto anticiporispetto ai comuni limitrofi, si attiva <strong>per</strong>assicurare alla città i programmi diraccolta differenziata "porta a porta",grazie ai quali le <strong>per</strong>centuali di raccoltadifferenziata passeranno dal 9% adoltre <strong>il</strong> 52% nel 2003, attestandosi poisu tale valore (si pensi che <strong>il</strong> Comunedi Busto Arsizio ricevette <strong>il</strong> premio di"Comune riciclone" già nel 2000!).Attualmente, infatti, presso <strong>il</strong> Comunedi Busto Arsizio, la <strong>per</strong>centuale diraccolta differenziata è pari a circa <strong>il</strong>53%, valore da considerarsi buono<strong>per</strong> una città delle dimensioni diBusto Arsizio, in raffronto alle <strong>per</strong>centualiraggiunte da città di popolazionecomparab<strong>il</strong>e nel nord Italia.La raccolta differenziata nelle scuoleè un progetto fortemente voluto sia daAGESP che dell'AmministrazioneComunale, che ritengono particolarmenteimportante coinvolgere i bambinie i ragazzi, cioè le future generazionidi cittadini, nella promozionedelle iniziative legate al rispetto e allatutela dell'ambiente, <strong>per</strong> educarli esensib<strong>il</strong>izzarli circa questa attualetematica: non occorre ricordare, infatti,l'alto valore ecologico della raccoltadifferenziata, <strong>il</strong> cui scopo consiste nell'avvioal riciclaggio del maggior quantitativopossib<strong>il</strong>e di rifiuti, con la finalitàdel riut<strong>il</strong>izzo degli stessi nella realizzazionedi materie prime ed oggetti, e laconseguente sensib<strong>il</strong>e riduzione dellospreco di nuove sostanze.Ai fini del <strong>per</strong>fezionamento del serviziodi raccolta differenziata porta aporta anche <strong>per</strong> gli istituti scolastici, èstata effettuata l'analisi delle singoleesigenze di ciascuna scuola, finalizzataall'organizzazione di un servizioefficiente ed effettivamente ut<strong>il</strong>e; taleanalisi è stata realizzata da AGESP edell'Assessorato all'Ambiente delComune di Busto Arsizio in manieracongiunta con i dirigenti scolastici deiplessi cittadini, che, avendo accoltocon entusiasmo <strong>il</strong> progetto, hannofornito puntualmente le specifiche e idati richiesti <strong>per</strong> la predisposizionedel piano o<strong>per</strong>ativo.Nei mesi scorsi, quindi, tutte le scuolemedie, elementari e gli as<strong>il</strong>i comunalidella città sono stati dotati del materialenecessario (appositi contenitori<strong>per</strong> la raccolta della carta e contenitorie sacchi <strong>per</strong> la raccolta della plastica)<strong>per</strong> effettuare la separazionedella carta e della plastica dagli altririfiuti, in ogni aula e in ogni ufficio deisingoli istituti.Sono stati distribuiti: circa 450 contenitoriin cartone riciclab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> raccoltadella carta, con stampato un simpaticomessaggio che suggerisce aglialunni di ut<strong>il</strong>izzarli <strong>per</strong> gettare via lacarta inut<strong>il</strong>izzata, in modo che possapoi essere riciclata <strong>per</strong> produrre altracarta; oltre 200 bidoni da posizionarenei cort<strong>il</strong>i delle scuole <strong>per</strong> raccoglierela carta proveniente dalle aule e circa250 trespoli (con relativa fornitura disacchi) <strong>per</strong> la raccolta della plastica.Si rammenta che, già nel 2002/2003era stata effettuata dalla società unacampagna di sensib<strong>il</strong>izzazione circa <strong>il</strong>tema del riciclo dei rifiuti presso lescuole elementari di Busto Arsizio,con l'organizzazione di appositi incontricon alunni e insegnanti e con la diffusionedi apposito materiale informativo(videocassette, brochure e gadget),da ut<strong>il</strong>izzarsi <strong>per</strong> lo svolgimento14 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


di lezioni o l'organizzazione dimomenti ricreativi a tema. L'annoscorso, sempre con la ferma volontàdi promuovere la raccolta differenziatadei rifiuti ed <strong>il</strong> corretto svolgimentodella stessa, è stato distribuito ai cittadiniun opuscolo contenente tutte leinformazioni relative a questo argomentoe, ultima cronologicamente,ma non <strong>per</strong> importanza, si ricorda lacampagna "Busto si rifiuta!", realizzatala scorsa primavera <strong>per</strong> sensib<strong>il</strong>izzarei cittadini circa <strong>il</strong> problema degliabbandoni abusivi dei rifiuti.Per <strong>il</strong> prossimo futuro, si stanno valutando,congiuntamente con l'AmministrazioneComunale, altre azioni finalizzatealla promozione, presso la cittadinanza,di iniziative che possano contribuiread ulteriori incrementi dei valori diraccolta differenziata.Le società del Gruppo AGESP, anchenello svolgimento delle proprie attività,pongono, già da tempo, una particolareattenzione alla tutela dell'ambientee a tutte le problematiche cheriguardano questa attuale ed articolatatematica, e, proprio in quest'ottica,AGESP S.p.A. ha predisposto unimpegnativo piano, finalizzato allariqualificazione del parco degli automezziaziendali.Il piano prevede la progressiva sostituzionedei mezzi attualmente alimentatia gasolio e a benzina con veicoli caratterizzatida un sistema di alimentazioneBi-fuel o a solo metano e, nello specifico,si precisa che l'azienda ha pianificatodi poter annoverare tra i propri veicoli,entro <strong>il</strong> 2008, 20 mezzi con alimentazioneBi-fuel o a gas metano, di cui 13sono già stati acquisiti.Tenuto conto della limitatezza didisponib<strong>il</strong>ità, sul territorio, di stazionidi servizio <strong>per</strong> <strong>il</strong> rifornimento del gasmetano, fino al 2006, AGESP hadovuto propendere <strong>per</strong> l'acquisto dimezzi alimentati a gasolio, seppure,nel rispetto dei principi di salvaguardiadell'ambiente, dotandosi, ove tecnicamentepossib<strong>il</strong>e, di veicoli caratterizzatida propulsori che già soddisfanole più severe norme europee.E' significativo evidenziare, a tal proposito,che, anche <strong>per</strong> contribuire attivamentealla risoluzione del problemadella scarsa presenza, sul territorio, didistributori di gas metano <strong>per</strong> autotrazione,la società sta predisponendodue significative iniziative, la primadelle quali, già in fase di attuazione,vede AGESP come promotrice delprogetto di realizzazione e gestione diun impianto di distribuzione di gasmetano, ubicato nell'ambito territorialedi Olgiate Olona. Un'analoga iniziativa,in collaborazione con un soggettoprivato, è in fase di predisposizioneanche sul territorio di Busto Arsizio.Attualmente, potendo contare sullarecente introduzione sul mercato dellacommercializzazione di mezzi pesantialimentati solo a gas metano, AGESPsta addirittura pianificando gli acquistidei nuovi veicoli orientandosi esclusivamenteverso tali tipologie.Un nuovo mezzo, da poco acquisitodalla società può, a tutti gli effetti, <strong>per</strong>dimensioni, ut<strong>il</strong>izzo e costo, essereconsiderato tra i maggiormente rappresentatividi tutto l'autoparco aziendale.Si tratta di un autocompattatore FaridT 1SM 23 su motrice MercedesEconic 2628 GT alimentato esclusivamentea metano. Questo mezzorisulta essere tra i migliori disponib<strong>il</strong>isul mercato, sia <strong>per</strong> quanto riguarda <strong>il</strong>lavoro e la sicurezza degli o<strong>per</strong>atoriche <strong>per</strong> la notevole riduzione dell'inquinamentoatmosferico e ambientaleche <strong>per</strong>mette di ottenere.Per quanto concerne <strong>il</strong> primo aspetto,si specifica che, essendo <strong>il</strong> mezzodotato di cabina con piano di lavoroposizionato a livello quasi coincidentecon quello del piano stradale, consentel'effettuazione delle o<strong>per</strong>azionidi salita e discesa degli o<strong>per</strong>atori incondizioni di estrema sicurezza; aquesto contribuiscono anche le caratteristichedella porta, posizionata solosul lato destro del mezzo (lato dell'o<strong>per</strong>atore),dotata di a<strong>per</strong>tura idropneumaticaautomatica.Le moderne dotazioni interne allacabina (es.: sed<strong>il</strong>e autoregolamentatoe dispositivi elettrici ed elettronici)<strong>per</strong>mettono, altresì, un <strong>per</strong>fetto epuntuale controllo di tutte le fasi lavorativedel mezzo in tempo reale.Relativamente all'abbattimento delleemissioni inquinanti in atmosfera, èut<strong>il</strong>e ricordare che le proprietà fisicochimichedel gas metano ne fanno unodei combustib<strong>il</strong>i più rispettosi dell'ambiente.Il suo ut<strong>il</strong>izzo nei veicoli porta,infatti, alla riduzione delle principaliemissioni inquinanti nocive, che maggiormenteaffliggono le aree urbane adalta densità di traffico. Poiché è uncombustib<strong>il</strong>e a bassa densità di carbonio,all'ut<strong>il</strong>izzo produce minore anidridecarbonica (gas ad effetto serra) rispettoagli altri combustib<strong>il</strong>i foss<strong>il</strong>i.Il gas metano non contiene zolfo, nébenzene, e le emissioni di particolatosono molto ridotte rispetto agli altricombustib<strong>il</strong>i. Il metano, inoltre, nonnecessita di trasporto su gomma,<strong>per</strong>ché viene distribuito attraverso larete esistente <strong>per</strong> i normali ut<strong>il</strong>izzidomestici e industriali, e quindi evitaulteriori emissioni inquinanti.Per maggior chiarezza, si indica intabella un prospetto che riporta un'eloquentecomparazione tra le emissioniinquinanti derivanti dalle varietipologie di carburanti.E' r<strong>il</strong>evante evidenziare, inoltre, che l'ut<strong>il</strong>izzodel metano quale carburante <strong>per</strong>autotrazione consente, oltre alla consistenteriduzione delle emissioni inquinanti,come sopra <strong>il</strong>lustrato, un significativocontenimento dei costi (nell'ordinedi valori corrispondenti a meno dellametà del costo della benzina e a pocopiù della metà del costo del diesel).<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 15


SEGNALETICATecnoroad Duespeed 2<strong>per</strong> una segnaletica verticalesicura ed amovib<strong>il</strong>e1GHERARDO MARCHELLITecnoroad s.n.c. ha brevettato e propone<strong>il</strong> supporto scomponib<strong>il</strong>e <strong>per</strong>pali verticali metallici, denominatoDuespeed 2. Come <strong>il</strong> Duespeed(<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 32 maggio - giugno2008), Duespeed 2 rappresentauna rivoluzionaria e funzionale soluzione<strong>per</strong> <strong>il</strong> posizionamento di segnaleticaverticale a lato carreggiata stradale.Duespeed 2 si affianca alDuespeed (destinato ai delineatori inmateriale plastico) e propone unasoluzione innovativa <strong>per</strong> pali verticalimetallici, destinato, dopo un investimentoiniziale, in virtù della sua polifunzionalità,a portare in futuro unsicuro risparmio economico e gestionaleed a risolvere alcune problematichepresenti quotidianamente siasulle strade urbane che extraurbane.Questo meccanismo innovativo <strong>per</strong> <strong>il</strong>fissaggio di pali verticali è stato studiatoproprio <strong>per</strong> la sicurezza stradale el'economia di lavorazione, <strong>per</strong> evitare alato strada ostacoli fissi ed inamovib<strong>il</strong>iquali i pali metallici.La caratteristica principale di Duespeed2 è quella della sua scomponib<strong>il</strong>itàe versat<strong>il</strong>ità d'uso, grazie alla suacomposizione che vede una base fissada applicare al suolo in tre versioni,due idonee al posizionamento su terrenoed una al posizionamento su solettein calcestruzzo; una ghiera su<strong>per</strong>ioremob<strong>il</strong>e <strong>per</strong>mette <strong>il</strong> fac<strong>il</strong>e fissaggio alsupporto collegab<strong>il</strong>e ai pali metallici edun sistema di sicurezza.La base fissa da bloccare al suolo èrealizzata tramite un disco in acciaioFE 360, con diametro di 150 mm, confori M10, <strong>per</strong> <strong>il</strong> bloccaggio della ghierasu<strong>per</strong>iore e tre <strong>per</strong> <strong>il</strong> fissaggio a terra.Per <strong>il</strong> fissaggio su solette in calcestruzzola base è disponib<strong>il</strong>e in dueversioni, una corredata di 3 fori svasatidi ancoraggio, la cui installazioneavviene a mezzo di tasselli a pressione(compresi nella fornitura) direttamentesulla soletta stessa; la secondaversione vede tre barre saldatenella parte inferiore con diametro 12mm e lunghe 200 mm.Per <strong>il</strong> fissaggio al terreno la parte inferioredella base è corredata di unpiede saldato tipo prof<strong>il</strong>ato a C, sezione80 x 40 x 40 mm che, a secondadella durezza del terreno in cui dovràessere posizionato, avrà una lunghezzaosc<strong>il</strong>lante da 800 a 1.000 mm. Taleposizionamento è stato concepito <strong>per</strong>essere fissato attraverso macchinesemoventi opportunamente attrezzatesenza alcun bisogno dell'ut<strong>il</strong>izzo dicemento, altrimenti attraverso gettatein calcestruzzo.La ghiera su<strong>per</strong>iore mob<strong>il</strong>e è realizzataattraverso una piastra opportunamentesagomata provvista di forointerno centrale idoneo al fissaggiodel supporto in acciaio Domes 380.Con l'aus<strong>il</strong>io di tre bulloni la ghiera vienefissata sulla base e tra le due parti siottiene un'intercapedine dove trova1. Elementi di Duespeed 22. 3. Fissaggio della base diDuespeed 2 su terreno2316 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


4 5alloggiamento <strong>il</strong> supporto collassab<strong>il</strong>e inalluminio pressofuso riciclab<strong>il</strong>e.Il supporto collassab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> pali metalliciè composto da tre parti: nella partebassa è ricavata una piattaforma chesi alloggia nell'intercapedine ottenutatra le due parti sopradescritte; nellazona intermedia e comunque in corrispondenzadella base del palo metallico,è realizzato <strong>il</strong> punto di rottura incaso di urto. Questo è stato determinatograzie allo studio dello spessoredel materiale ut<strong>il</strong>izzato a mezzo di testdi tenuta alla flessione; nella zonasu<strong>per</strong>iore è presente <strong>il</strong> supporto dovetrova alloggiamento <strong>il</strong> palo metallicoverticale che, essendo completamenteindipendente dalla base di ancoraggio,<strong>per</strong>mette qualsiasi o<strong>per</strong>azione sul palostesso senza dover compiere o<strong>per</strong>azionisulla base di fissaggio (rotazione,sostituzione...).La struttura del supporto nella zona diinserimento è stata infatti realizzatacon un meccanismo m<strong>il</strong>le righe grazieal quale è possib<strong>il</strong>e adattare tutti i tipi dipali esistenti sul mercato con le loropiccole diversità di produzione purmantenendo la loro sezione originale.In caso di urto e di conseguente rotturadel supporto, quest'ultimo puòessere sostituito semplicementeallentando i bulloni di serraggio tra labase e la ghiera su<strong>per</strong>iore.Una catena di sicurezza alla base delpalo metallico è fissata ad una delletre viti di serraggio della base con laghiera su<strong>per</strong>iore da un lato e ad unbullone passante inserito nel palometallico dall'altro.Questo tipo di sicurezza garantisce incaso di urto con conseguente rotturadel supporto collassab<strong>il</strong>e la tenuta delpalo che in quel caso potrebbe esserealtrimenti lanciato a diversi metri didistanza con evidente <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong><strong>per</strong>sone o cose. La catena <strong>per</strong>mettedi trattenere <strong>il</strong> palo stesso che cadràsubito accanto al punto di rottura.La base e la ghiera su<strong>per</strong>iore sonoin acciaio zincato mentre <strong>il</strong> supportocollassab<strong>il</strong>e è realizzato in alluminio.Essendo l'alluminio materiale riciclab<strong>il</strong>e,Tecnoroad offre ai propri clienti un serviziodi ritiro del materiale in caso disostituzione di supporti rotti a seguito diun urto con rimborso del costo al prezzodi mercato del materiale stesso.4. 5. Prova di rottura di Duespeed 2<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 17


VIABILITA' INVERNALEFaro presenta una nuovametodologia d'interventoGHERARDO MARCHELLIFaro S.r.l. si propone agli addetti a<strong>il</strong>avori con un nuovo concetto di intervento<strong>per</strong> combattere <strong>il</strong> ghiaccio e laneve sulle strade, con la presentazionedella nuovissima attrezzaturadenominata White Black.Faro nasce nel 2001 come aziendaatta a garantire <strong>il</strong> servizio di viab<strong>il</strong>itàinvernale sull'autostrada A13 e le suearee di sosta, arrivando oggi ad offrire<strong>il</strong> servizio su altre tratte autostradaliimportanti con annesse le aree diservizio <strong>per</strong> un totale di 190 unitào<strong>per</strong>ative. I fondatori dell'aziendahanno una forte cultura tecnica derivatada anni di progettazione emessa a punto di attrezzature e macchinari<strong>per</strong> i lavori stradali. Questi fattorihanno portato subito Faro a pensaread una metodologia di interventosulle autostrade completamentediversa. Il primo passo è stato quellodi intervenire sulle attrezzature dateloro in dotazione modificandole semprepiù in maniera radicale, trasformandospargitori portati in spargitorisu semirimorchio, arrivando a produrrelo spargitore su semirimorchioMSSV.01 presentato al XII congressoAIPCR della viab<strong>il</strong>ità invernale diTorino nel 2006.Il concetto base è quello di svolgere <strong>il</strong>servizio neve su autostrade, aeroportie strade ad alta <strong>per</strong>correnza con trattoristradali, ponendosi <strong>il</strong> duplice obiettivodella razionalizzazione dei costied, in particolar modo, un miglioramentodelle tecniche di trattamentodella pavimentazione stradale, specialmentequella drenante.Il sistema Faro parte proprio dall'ut<strong>il</strong>izzodei trattori stradali <strong>per</strong> l'esecuzionedelle o<strong>per</strong>azioni invernali, <strong>per</strong> <strong>il</strong>traino di spargisale ed oggi anche <strong>per</strong>le lame sgombraneve.Per la versat<strong>il</strong>ità e la predisposizionetecnica del trattore stradale al rapidoaggancio, era ipotizzab<strong>il</strong>e un suo ut<strong>il</strong>izzogeneralizzato con modalità achiamata, anche in virtù di previsionimeteorologiche sempre più preciseed affidab<strong>il</strong>i.Questo sistema, soprattutto in uncontesto meteorologico anomalo,garantisce la disponib<strong>il</strong>ità delle attrezzatureinvernali anche al di fuori deinormali <strong>per</strong>iodi contrattuali individuatidalle società di gestione autostradalee aeroportuale.Per la realizzazione di questo sistemaè necessario in primo luogo averele appropriate attrezzature invernali,ma soprattutto rendere <strong>il</strong> trattore stradalealtamente <strong>per</strong>formante in condizioneclimatiche critiche, neve eFaro White Black18 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


ghiaccio, ove normalmente risultapenalizzato.Per rendere o<strong>per</strong>ativo <strong>il</strong> sistema Farosono stati progettati, costruiti e brevettatii seguenti mezzi: spargitoredenominato MSSV.01 e l'attrezzaturainvernale White-Black, che trasforma<strong>il</strong> bianco della neve nel nero dellapavimentazione stradale.L'MSSV-01 è uno spargitore polifunzionaleche si contrappone alleattrezzature <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto e la distribuzionedei prodotti solventi integratenel veicolo portatore, <strong>il</strong> quale risultaessere un veicolo rimorchiato e <strong>per</strong>tantodotato di tutti i dispositivi <strong>per</strong> lacircolazione stradale.L'attrezzatura MSSV.01 si agganciaal trattore stradale mediante <strong>il</strong> normale<strong>per</strong>no ralla e, tramite predisposizioneancorata al telaio trattore stradale,viene fissato anche l'elemento di trazionecomponente <strong>il</strong> trasferitore dicarico.Il trasferitore di carico è un elementofunzionale che automaticamente omanualmente consente all'ut<strong>il</strong>izzatoredi trasferire sul <strong>per</strong>no ralla parte delcarico presente sull'asse posterioredell'MSSV.01 e parte del carico presentesull'asse anteriore del trattorestradale.Mediante questo sistema di trasferimento<strong>il</strong> rapporto a veicolo carico escarico espresso dal rapporto fra <strong>il</strong>peso complessivo del veicolo combinatoed <strong>il</strong> carico presente sull'assemotore del trattore risulta <strong>il</strong> più bassofra tutte le tipologie di veicoli ai qualisi applicano le attrezzature <strong>per</strong> laspargitura di prodotti solventi.Considerando che le attrezzatureinvernali, in particolare gli spargisolventihanno un ut<strong>il</strong>izzo temporalemolto ridotto, l'affidab<strong>il</strong>ità risulta l'elementoessenziale <strong>per</strong> eventi meteorologiciche non ammettono rinvii oritardi.La punta di forza del polifunzionaleMSSV.01 è proprio l'affidab<strong>il</strong>ità, inquanto è stata trasferita integralmentesull'azione idraulica la gestionedella proporzionalità nonché dellequantità di prodotti distribuib<strong>il</strong>i.L'azione idraulica nasce dalle ruoteposteriori del veicolo MSSV.01 attraversol'azionamento di un nucleo proporzionale,<strong>il</strong> quale, escludendo sensorielettronici, gestisce la quantità deiprodotti da distribuire come la loro proporzionalitàalla velocità del veicolo.Il veicolo polifunzionale è dotato dicontenitori diversificati e specifici <strong>per</strong><strong>il</strong> contenimento del sale nonché dellasoluzione di cloruro di calcio e delcloruro di calcio in pagliette.I prodotti distribuib<strong>il</strong>i singolarmenteoppure in combinazione fra i diversiprodotti sono: sale secco quantità da 5a 40 g/m 2 , larghezza da 3 a 12 m, saleumidificato quantità da 5 a 40 g/m 2 ,larghezza da 3 a 12 m, soluzione dicloruro di calcio da 5 a 40 g/m 2 , larghezzada 4 a 12 m, cloruro di calciosolido distribuib<strong>il</strong>e con sale secco oumidificato in quantità del 15% rispettoalla quantità di sale distribuito.L'attrezzatura MSSV.01 nasce dallanecessità di effettuare distribuzionimirate in funzione delle particolariesigenze della pavimentazione stradale.Con l'avvento della pavimentazionedrenante, l'equ<strong>il</strong>ibrio termico, in caso<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 19


di precipitazione nevosa, della pavimentazioneè molto precario, al puntoda risentire di variazioni termiche locali.Pertanto la distribuzione mirata consentead un solo veicolo la distribuzionedel prodotto più consono alle condizionireali della pavimentazione.La velocità o<strong>per</strong>ativa è elementoessenziale sia <strong>per</strong> l'individuazione delnumero di veicoli da ut<strong>il</strong>izzare, masoprattutto <strong>per</strong> velocizzare i ripetutitrattamenti indispensab<strong>il</strong>i sulla pavimentazionedrenante.La velocità o<strong>per</strong>ativa dell'MSSV.01 èdi 80 km/h, sufficiente all'integrazionenel flusso veicolare autostradale.Il nome della nuovissima attrezzaturaproposta da Faro è White-Black chene identifica l'o<strong>per</strong>atività in quantotrasforma <strong>il</strong> bianco della neve in nerodella pavimentazione.Il concetto base è quello della metodologiadi intervento proposta ed ut<strong>il</strong>izzatada Faro. Anche questa attrezzaturadifatti si aggancia al trattorestradale mediante <strong>il</strong> normale <strong>per</strong>noralla. Ulteriormente su stessa predisposizioneancorata al trattore stradalecome indicato sull'MSSV-01,viene ancorata la parte anteriore dell'attrezzaturaWhite-Black.Oltre ad essere ancorata sul trattorestradale, l'attrezzatura, nell'estremaparte posteriore, è in appoggio sudue ruote sensorizzate.Queste ruote sono sensib<strong>il</strong>i al caricoe continuamente, attraverso <strong>il</strong> parallelogrammadenominato trasferitore dicarico, trasferiscono sul <strong>per</strong>no ralladel trattore stradale <strong>il</strong> carico in eccessoal valore di default individuato dalcostruttore e comunque modificab<strong>il</strong>eda centralina.Questo processo è sempre attivo e siesplica quando <strong>il</strong> convogliatore siriempie di neve sollevata dalle lame,tale <strong>per</strong> cui si incrementa <strong>il</strong> caricosulle ruote sensorizzate. La regola èche aumentando la neve da spostareaumenta automaticamente l'aderenzae quindi la forza traente del veicolo.L'apparato sollevatore della nevedalla pavimentazione è costituito da 7coltelli ed altrettanti telai e attuatoriidraulici.I telai portacoltelli con i propri attuatoripossono ruotare verticalmente sulloro <strong>per</strong>no mentre <strong>il</strong> coltello può ruotaretrasversalmente al fine di adattarsi<strong>per</strong>fettamente alla pavimentazionestradale.La spinta sul coltello è particolarmentemodesta al punto da poter ut<strong>il</strong>izzareanche materiale plastico.Pertanto, ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> <strong>per</strong>fetto adeguamentotrasversale dei coltelli pulitorialla pavimentazione nonché allaspinta, denominata effetto rasatura,che questi assumono sulla pavimentazionestradale, si creano le condizioni<strong>per</strong> una pulizia <strong>per</strong>fetta e assolutorispetto <strong>per</strong> la pavimentazione.Al contatto con ostacoli fissi sulla pavimentazionemediante rotazioni delleproprie parti, ogni singolo coltello, indipendentementedagli altri, è in gradodi sollevarsi e su<strong>per</strong>are l'ostacolo.Sulle pavimentazioni ed in particolaresul drenante, la <strong>per</strong>fetta pulizia deldeposito di neve non è elemento sufficiente,in quanto nelle cellule a<strong>per</strong>tedel drenante sono stati compattati iresidui nevosi che se rapidamentenon trattati costituiscono l'inizio certodella formazione del ghiaccio.White-Black con la propria dotazionedi serbatoio <strong>per</strong> contenimento prodottisolventi e attraverso pompa ad altapressione è in grado subito a montedei coltelli pulitori di spruzzare solventesulla pavimentazione.Oltre l'azione chimica del solvente,l'azione idraulica della pressione liberale cellule a<strong>per</strong>te occluse dallaneve.Le spazzole agitatrici poste a montedegli spruzzatori di soluzione, avendola possib<strong>il</strong>ità meccanica di aderire<strong>per</strong>fettamente alla pavimentazione,attraverso <strong>il</strong> loro movimento rotatorioagitano meccanicamente gli eventualiresidui nevosi con i prodotti solventi.Le spazzole prodotte da Dondi ut<strong>il</strong>izzano<strong>il</strong> sistema brevettato che, oltread un movimento rotatorio, consenteun movimento assiale amplificandoneFaro MSSV.0120 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


l'effetto sulla su<strong>per</strong>ficie.In un'attrezzatura antineve dalle elevatedimensioni e dalle elevate velocitào<strong>per</strong>ative la condizione primaria èassunta dagli equ<strong>il</strong>ibri dinamici alleforze destab<strong>il</strong>izzatici. Le forze destab<strong>il</strong>izzatici<strong>per</strong>pendicolari al moto del veicoloo<strong>per</strong>ativo nascono dal braccio d<strong>il</strong>eva costituente la distanza fra <strong>il</strong> centroasse motore veicolo e la <strong>per</strong>pendicolaremediana a lama inclinata.Per la particolare forma costruttivadell'attrezzatura White-Black <strong>il</strong> bracciodi leva e di conseguenza le forzedestab<strong>il</strong>izzatici sono 2,5 volte inferioriai normali autocarri a 3 assi con lamaanteriore.Le spinte destab<strong>il</strong>izzatici laterali sonoassorbite dall'attrezzatura White-Black in parte dal veicolo trattore edin parte dalle ruote sensorizzate chead attrezzatura o<strong>per</strong>ativa generanoun momento raddrizzante proporzionaleal carico assunto dalle ruotesensorizzate.La maneggevolezza e la versat<strong>il</strong>itàdelle attrezzature, in generale, si confrontano<strong>per</strong> l'inscrivib<strong>il</strong>ità nelle fascied'ingombro.Su un raggio minimo di 5 m l'attrezzaturaWhite-Black, in fase o<strong>per</strong>ativa,si inscrive in un raggio di 9,5 m, dimolto inferiore ai 12 m assunto comemassimo dai veicoli a motore ingenerale.L'attrezzatura White-Black è ulteriormentedotata di sem<strong>il</strong>ame chemediante bracci all'occorrenza possonoessere posizionate anteriormenteal veicolo trattore con loscopo, <strong>per</strong> accumuli importanti dineve, di spostare lateralmente laneve dalla carreggiata.L'attrezzatura White-Black ha una larghezzao<strong>per</strong>ativa di 7 m, e con unarotazione di 50° assume una larghezzadi 4,7 m. E' dotata alle due estremitàdi parti di attrezzatura mob<strong>il</strong>i cheassumono entrambe la funzione diriduzione di larghezza o<strong>per</strong>ativa; inparticolare quella di sinistra in collegamentocon un radar di posizioneassolve <strong>il</strong> compito o<strong>per</strong>ativo e di sicurezzarispetto agli ostacoli fissi tiponew jersey e guard ra<strong>il</strong>.L'attrezzatura mob<strong>il</strong>e di destra assolveulteriormente la funzione di arretrare<strong>il</strong> bordo di fuoriuscita della nevedal convogliatore.La larghezza trasversale dell'attrezzaturain posizione di chiusura è di3,5 m.La velocità o<strong>per</strong>ativa nelle precipitazioninevose assume un ruolo primariosia <strong>per</strong> l'identificazione del numerodi attrezzature da ut<strong>il</strong>izzare come <strong>per</strong>l'impatto che tali eventi generano neiflussi autostradali ed aeroportuali normalmenteesas<strong>per</strong>ati.La pavimentazione drenante, <strong>per</strong> lasua composizione, necessita che itrattamenti sopra esposti siano ripetib<strong>il</strong>icon continuità e con tempisticaproporzionale all'evento nevoso edalla tem<strong>per</strong>atura.L'attrezzatura White-Black è stataprogettata <strong>per</strong> una velocità o<strong>per</strong>ativamolto elevata. I criteri assunti e realizzatisono la bassa pressione dicontatto lame pavimentazione,massa traente variab<strong>il</strong>e in funzionedel carico neve da spostare ed equ<strong>il</strong>ibridinamici alle forze destab<strong>il</strong>izzatici.Le sopra esposte attrezzatureMSSV.01 e White-Black rappresentanola nuova tecnologia <strong>per</strong> le o<strong>per</strong>azioniinvernali particolarmente in presenzadi pavimentazioni drenanti.L'ut<strong>il</strong>izzo <strong>per</strong> entrambe le attrezzaturedi un trattore stradale con attacchiunificati consente allo stesso trattoredi poter ut<strong>il</strong>izzare in tempi brevissimiambedue.La versat<strong>il</strong>ità di uso, con un unicoveicolo "portatore" di entrambe leattrezzature, consente alle societàdi gestione di autostrade ed aeroport<strong>il</strong>'ottimizzazione delle risorsedei terzisti.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 21


PORTATTREZZIAssaloni.com e Unimogin dimostrazione a PerugiaGHERARDO MARCHELLI1 2Per <strong>il</strong> centro Italia è stato presentatoa Perugia <strong>il</strong> nuovo Unimog U20 corredatodalle attrezzature di Assaloni.comS.p.A.. La scelta sottolineagli ottimi rapporti tra le due case chesi rendono particolarmente evidenti inqueste regioni Italiane.La manifestazione naturalmente havisto la presenza di un gran numerodi veicoli U20 allestiti <strong>per</strong> i più divers<strong>il</strong>avori che questo polivalente veicoloha la possib<strong>il</strong>ità di eseguire, oltrenaturalmente a numerosi portattrezzidelle classi UHN ed UGN e ad un'esposizionecompleta dei veicoli industrialiproposti da Mercedes-Benz.In questa occasione Assaloni.comha dimostrato la sua storia aziendaleche ha visto una crescita esponenzialenegli anni '70, durante <strong>il</strong> fortesv<strong>il</strong>uppo della rete viaria italiana,<strong>per</strong>iodo in cui è anche nata la collaborazionetra Assaloni e Unimog.Questo incontro ha decretato sicuramentel'impronta della casa diLizzano in Belvedere, che ha saputocogliere la f<strong>il</strong>osofia del portattrezziUnimog come mezzo polivalente daut<strong>il</strong>izzare in ogni lavoro grazie allacapacità di sostituire rapidamente gliattrezzi e quindi essere ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> i piùdisparati lavori in tutti i <strong>per</strong>iodi dell'anno.Una collaborazione che Assaloni.comha saputo offrire in ogni occasione,anche le più faticose ed impegnative,come la richiesta da parte di Mercedes-Benzdi una qualità elevata ditutte le parti che compongono <strong>il</strong> sistemaUnimog, con selezioni e trattamentiesigenti da parte di questagrande marca, fattori che hannodecretato una crescita dell'azienda inqualità ed immagine e l'ha portataall'ambito riconoscimento di QualifiedPartner Unimog.Assaloni.com si dimostra <strong>il</strong> produttoreal mondo che propone <strong>il</strong> maggiornumero di attrezzature <strong>per</strong> Unimog.Anche <strong>per</strong> <strong>il</strong> nuovo U20 Assaloni hacolto subito le potenzialità del nuovonato in casa Mercedes, e, grazie alrapporto diretto tra i due uffici tecnici,ha potuto preparare le numerosissimeattrezzature che esaltano le dotidi maneggevolezza e polivalenza delnuovo Unimog U20. Un Unimog al100%, che, rispettando appieno lecaratteristiche tecniche dei suoi fratellimaggiori, fa tesoro del concept edello sv<strong>il</strong>uppo degli stessi.Trazione integrale, pneumatici singolianche <strong>per</strong> le ruote posteriori, bloccaggidel differenziale inserib<strong>il</strong>i, assalia portale, sospensioni a molle elicoidali,ampie riserve di potenza, presedi forza, potente impianto idraulico, <strong>il</strong>1. Antincendio boschivo <strong>per</strong> U400e U202. U20 con piattaforma aerea elama raccolta rifiuti3. U20 con vomere a geometriavariab<strong>il</strong>e4. U20 allestito neve Assaloni.com3 422 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


5tutto completato da quanto di megliooffra la tecnica dei veicoli industriali intermini di sicurezza, funzionamento ecompatib<strong>il</strong>ità ambientale, fannodell'U20 un portattrezzi flessib<strong>il</strong>e chenon ha nulla da invidiare alle dueserie su<strong>per</strong>iori. Come <strong>per</strong> l'interagamma di veicoli industriali Mercedes-Benz,anche <strong>il</strong> quattro c<strong>il</strong>indridella serie 904 LA (110 kW/150 CV)risponde a standard molto avanzati<strong>per</strong> quanto riguarda la tecnologia discarico. Gli Unimog adottano la tecnologiaBluetec (eliminazione degliossidi di azoto attraverso l'aggiunta diurea), sono conformi alla norma suigas di scarico Euro 4 e assicuranoemissioni di polveri fini estremamenteridotte.Rispetto ai portattrezzi professionalida U300 a U500, l'U20 si distingue<strong>per</strong> la straordinaria maneggevolezza(<strong>il</strong> diametro di volta di 12,80 m èparagonab<strong>il</strong>e a quello di un'autovettura),<strong>per</strong> <strong>il</strong> peso ridotto, <strong>per</strong> <strong>il</strong> prezzocontenuto e, non da ultimo, <strong>per</strong> lasua vocazione alle più svariate condizionidi impiego.Il peso totale a terra dell'U20 è compresotra 7,5 e 8,5 t. Gli assali anteriorie posteriori ampiamente dimensionatisono in grado di sopportare un caricodi 4,8 t e quindi <strong>per</strong>fettamente idoneial montaggio di attrezzi. La spiccatamaneggevolezza si deve al passo di2.700 mm, ridotto di 380 mm rispettoai modelli U300, U400 e U500.L'U20 è equipaggiato con una cabinacompletamente in acciaio provenientedalla linea di serie di casaMercedes. Si distingue <strong>per</strong> essere <strong>il</strong>primo modello Unimog con cabinaavanzata, mentre tutti gli altri modellifinora prodotti ed i veicoli attuali dianaloghe dimensioni rientrano nellacategoria dei mezzi a cabina semiavanzatao con cabina con visuale6completa su tutti i lati.Il concetto di un'ampia cabina avanzata<strong>per</strong>mette di avere uno spazio carrozzab<strong>il</strong>econsiderevole, tanto da <strong>per</strong>mettere<strong>il</strong> posizionamento del comodobox multifunzione, pur avendo unpasso estremamente corto e lasciandocomunque posto agli allestimenti.Il box multifunzione consente aglio<strong>per</strong>atori di avere a disposizione unampissimo spazio <strong>per</strong> stivare ordinatamentetutte le più svariate attrezzaturedi cui quotidianamente hannobisogno, oltre a trovare un alloggiamento<strong>per</strong> riporre catene, scarponi,guanti senza doverli riporre in cabina.La cabina in acciaio è ammortizzata estab<strong>il</strong>izzata con una progettazione chemette in primo piano le esigenze deglio<strong>per</strong>atori, con ampia visib<strong>il</strong>ità sulleattrezzature, piantone dello sterzoregolab<strong>il</strong>e in altezza ed inclinazione eaccesso fac<strong>il</strong>itato dall'ampio angolo dia<strong>per</strong>tura porte (90°), proprio <strong>per</strong>ché uno<strong>per</strong>atore Unimog sale e scende decinedi volte al giorno ed è importanteanche <strong>per</strong> la sicurezza che questao<strong>per</strong>azione sia agevole.Naturalmente la cabina ha una protezionealla corrosione estrema, dovendol'U20 o<strong>per</strong>are spesso in situazionicon forte presenza di sale, grazie allazincatura totale.L'impianto idraulico, che può esserea doppio circuito <strong>per</strong> i servizi comunali,riduttore della presa di forzafrontale, presa di forza del cambio ela piastra portattezzi frontale completano,a richiesta, gli equipaggiamentie <strong>per</strong>mettono l'impiego dei numerosiattrezzi presenti alla dimostrazione.Motore, cambi, assali e pneumaticisingoli fanno parte della strutturamodulare Unimog. Il cambio a ottorapporti (16 a richiesta) <strong>per</strong>mette diraggiungere velocità comprese tra1,1 e 90 km/h a bassi regimi.L'U20 accontenta le necessità dicompattezza ed ag<strong>il</strong>ità richieste inmolte situazioni dove si deve o<strong>per</strong>arein spazi con passaggi estremamentecontenuti, pur mantenendo capacitàdi portata che consentono l'applicazionedi attrezzature adeguate aimolteplici servizi cui un Unimog èrichiesto di assolvere.Proprio le doti di maneggevolezza edi alto potenziale in fuoristrada concapacità di carico ne suggerisconoun forte ut<strong>il</strong>izzo nella lotta agli incendiboschivi.Estremamente numerosi e variegatigli allestimenti presentati sia su U20che su U300, U400 e U500 da Assaloni.comS.p.A., che nella nuovadenominazione sociale sottolinea lavocazione globale (presenti in 40paesi) che l'azienda vuole assolutamenteavere, pur rimanendo a conduzionefam<strong>il</strong>iare, cosa di cui sonoparticolarmente orgogliosi, in un settoredove oramai dove molti fannoparte di grossi gruppi, offrendo inoltre<strong>il</strong> vantaggio della flessib<strong>il</strong>ità e dinamismoche dovrebbero distinguere leaziende di medio taglio.Questa manifestazione ha volutomettere in particolare evidenza gliallestimenti <strong>per</strong> la protezione civ<strong>il</strong>econ antincendio boschivo, la nuovapiattaforma aerea <strong>per</strong> U20 che haavuto un posto nello stand Mercedes-Benz all’Ifat a Monaco, oltre naturalmentea tutte le attrezzature <strong>per</strong> lefamiglie di impiego co<strong>per</strong>te dalla produzioneAssaloni.com: sgombranve aspinta e rotativi, spargitori, falciaerba,spazzatrici, lavagemme, lavatunnel,pale, piattaforme aeree, antincendioboschivi ed attrezzature <strong>per</strong> lavoristradali come <strong>il</strong> battipalo <strong>per</strong> la riparazionedei guard ra<strong>il</strong> prodotto in collaborazionecon la società Orteco.5. Spazzatrice su U4006. UGN in vari allestimenti7. UGN con battipalo frontale7<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 23


PORTATTREZZIPale gommate Kramermaneggevoli, stab<strong>il</strong>i e potenticon lo sterzo integraleNel settore delle pale gommateKramer è uno dei pochi costruttori afare affidamento sullo sterzo integralee sul telaio rigido. Tuttavia proprioqueste caratteristiche costruttiveconferiscono alle macchine ed<strong>il</strong>i iconsiderevoli vantaggi commercialiche lo scorso anno hanno consentitoalle pale gommate Kramer di attestarsiai vertici delle vendite nel mercatotedesco.Lo sterzo integrale consente unamaneggevolezza irraggiungib<strong>il</strong>e conaltri sistemi sterzanti. Entrambi gliassi presentano un angolo di sterzatamassimo di 40° e sono <strong>per</strong>tantopredestinati ai cantieri stretti oppureai capannoni industriali. Anche lastab<strong>il</strong>ità delle pale gommate Kramerè eccellente grazie al telaio rigido.La pala gommata può affrontareanche le curve con <strong>il</strong> carico massimosenza diventare instab<strong>il</strong>e. Il fatto che<strong>il</strong> baricentro della macchina sia semprecentrale costituisce un considerevolepunto a suo favore in tema disicurezza.Tutte le pale gommate Kramer hannoinoltre dimensioni molto compatte: lemacchine paragonab<strong>il</strong>i sono in generepiù lunghe e soprattutto più pesanti.Ne risulta una considerevole riduzionedel consumo di carburante.Grazie al telaio rigido, le pale gommateKramer possono trasportarecarichi ut<strong>il</strong>i elevati pur avendo dimensionicompatte.I vantaggi dei sistemi tradizionalitipici della Kramer conferiscono allemacchine della casa tedesca unastab<strong>il</strong>ità unica, premessa fondamentale<strong>per</strong> l'impiego di molti attrezzi."Le nostre macchine possono esseredotate di tutte le opzioni necessarie<strong>per</strong> l'impiego con i più diversiattrezzi" dichiara Norbert Mingau,Product Manager della Kramer. Perut<strong>il</strong>izzare uno sgombraneve o unafresa <strong>per</strong> asfalto occorre, <strong>per</strong> esempio,un dispositivo di marcia lentaabbinato all'acceleratore a mano.24 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


L'idraulica supplementare è ovvia. Un ulteriore esempiodi opzione intelligente è <strong>il</strong> cambio di marcia rapido continuodenominato Ecospeed. In combinazione con <strong>il</strong>gancio di traino amplia considerevolmente lo spettroapplicativo delle pale gommate Kramer. Con i rimorchipiù grandi si può ut<strong>il</strong>izzare inoltre un impianto di frenaturapneumatico. "Il nostro obiettivo principale è quellodi poter offrire ai nostri clienti soluzioni ottimali <strong>per</strong> leloro esigenze. Poiché la nostra attenzione è concentratasu questo punto e noi attribuiamo molto valore allamassima sintonia, molti attrezzi possono funzionare al100% solo su una pala gommata Kramer" spiegaNorbert Mingau.Kramer può offrire una vasta gamma di attrezzi <strong>per</strong> tuttii gruppi di destinazione. A cominciare dal classico settoredell'ed<strong>il</strong>izia, con attrezzi quali una benna a scaricolaterale, diverse frese <strong>per</strong> asfalto, una piastra vibrante oun compressore pneumatico. Per <strong>il</strong> settore del giardinaggioe dell'architettura del paesaggio Kramer offre,oltre a scarificatore anteriore, forca <strong>per</strong> pallet e bennamultiuso, attrezzi specifici quali le ganasce <strong>per</strong> balle, losradicatore, le barre di livellamento ed una benna <strong>per</strong>calcestruzzo.Un altro importante gruppo di destinazione <strong>per</strong> le paleKramer sono le amministrazioni comunali. Che si tratti dispazzatrici, spartineve o spargisale, tosaerba, cesoie <strong>per</strong>rami o falciatrici <strong>per</strong> scarpate, Kramer offre tutto ciò chesemplifica <strong>il</strong> lavoro in città e attorno alla città. Inoltre lepale Kramer possono essere dotate di una protezionecontro gli agenti corrosivi. Grazie alla loro stab<strong>il</strong>ità le palegommate Kramer possono essere ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> gli impieghipiù disparati.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 25


VIABILITA' INVERNALEG<strong>il</strong>etta e UniQain tour <strong>per</strong> l'Europa1GHERARDO MARCHELLIPer confermare l'affermazione dellospargitore UniQa nel settore viab<strong>il</strong>itàinvernale europeo G<strong>il</strong>etta ha volutofar toccare con mano agli ut<strong>il</strong>izzatorigli indubbi vantaggi e l'elevato livelloqualitativo e prestazionale di questaattrezzatura. Per questo motivo haorganizzato l'"UniQa demo tour"europeo, con prove dimostrative inquelli che sono i paesi commercialmentepiù importanti, di fronte ai propridistributori ed ai principali enti esocietà o<strong>per</strong>anti nel settore. In totalenei vari paesi sono stati ut<strong>il</strong>izzati 10spargitori UniQa nelle tre configurazionicon alimentazione a catena,nastro in gomma e coclea, con azionamentoda impianto idraulico delveicolo, motore diesel raffreddato adaria (Lombardini) e ad acqua (Kubota),ruota a terra e TWS con pompaflangiata sul mozzo dell'asse posterioredel veicolo.I veicoli G<strong>il</strong>etta erano Iveco Trakkered Eurocargo entrambi 4x4 mentre divolta in volta si aggiungevano veicolidegli importatori o di clienti; inFrancia un importante partner commercialeche noleggia esclusivamenteattrezzature G<strong>il</strong>etta ha messo adisposizione un veicolo Mercedes-Benz Axor 1829 4x4 della sua flotta anoleggio, nel Regno Unito Johnston,importatore G<strong>il</strong>etta <strong>per</strong> quel paese,ha attrezzato due veicoli IvecoEurocargo e Mercedes Atego.Il debutto del tour è avvenuto in febbraioin Spagna, in occasione della"Giornata sulla viab<strong>il</strong>ità invernale"svoltasi a Vielha, nel nord est delpaese, sponsorizzata da G<strong>il</strong>etta.La prima occasione invece di presentazionedel modello definitivo di questospargitore in Italia è stata la partecipazionealla fiera Samoter 2008 aVerona, svoltasi in marzo, dove sisono avuti ottimi risultati sia in terminidi affluenza che di giudizi da partedegli o<strong>per</strong>atori.Sempre in marzo è stata la voltadella Romania, paese su cui l'aziendasta puntando molto in quanto faparte di quei paesi emergenti in cui iritmi di crescita sono molto elevati egli investimenti in infrastrutture imponenti.Nel mese d'apr<strong>il</strong>e, in collaborazionecon Bucher Guyer, è stata la voltadella Svizzera al passo del SanGottardo, dove le attrezzatureG<strong>il</strong>etta hanno affiancato una dimostrazionedelle entusiasmanti turbofresesgombraneve Bucher Rolbadurante l'a<strong>per</strong>tura del valico. In questaoccasione UniQa è stata impiegatanella fase di spargimento di1. Trasferimento della flotta UniQain territorio francese2. Illustrazione delle peculiaritàdi UniQa ai clienti Cechi3. A<strong>per</strong>tura del San Gottardoad Andermatt (Svizzera)2326 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


materiali fondenti, successiva alpassaggio della fresa Rolba, inmodo da ottenere un risultato ottimo<strong>per</strong> la circolazione stradale.Il mese di maggio è stato in assoluto<strong>il</strong> più ricco di eventi legati all'UniQademo tour; è stato a<strong>per</strong>to con la fieraIfat di Monaco di Baviera, vetrinainternazionale triennale di risonanzamondiale.L'esposizione delle attrezzatureG<strong>il</strong>etta, tra cui ovviamente quella diUniQa nelle tre versioni di alimentazione,ovvero catena, nastro ingomma e coclea (questa ultima espostanello stand Gmeiner, azienda delgruppo Bucher che <strong>per</strong>sonalizza lapiattaforma UniQa adattandola edistribuendola nei mercati di linguatedesca).La settimana successiva l'eventodimostrativo è proseguito in Slovacchiae Repubblica Ceca dove,grazie all'ottimo supporto del distributorelocale Hanes, sono state organizzate5 giornate presso importantirealtà quali aeroporti e società autostradali,effettuando prove pratichedello spargitore UniQa e dello spargitoredi soluzioni liquide CL.Poi si è "giocato in casa" e l'aziendaè stata ospite di Autovie Venete(società di gestione autostradale delNord Est).L'evento è stato curato dal sig.Piermario Cairo, responsab<strong>il</strong>e commercialeItalia settore viab<strong>il</strong>ità invernale,<strong>il</strong> quale ha <strong>il</strong>lustrato le peculiaritàdello spargitore, senza ovviamentetralasciare <strong>il</strong> resto della gamma deiprodotti G<strong>il</strong>etta, ovvero lo spargisalegamma KA (<strong>per</strong> i veicoli di portatalimitata) e le lame sgombraneve.Il tour a fine mese è poi sbarcato inFrancia con la serie di dimostrazioniorganizzate da Arvel (azienda francesedel gruppo G<strong>il</strong>etta) iniziate conla presentazione al Demoroute diClermont Ferrand, manifestazionecurata da Cisma, associazione deiproduttori di macchine <strong>per</strong> manutenzionestradale, e proseguite su tutto<strong>il</strong> territorio d'oltralpe presso le sei piùimportanti società autostradali, clienticonsolidati che in molti casi avevanogià avuto l'occasione di testare lapre-serie.Anche Arvel ha dedicato molto impegno<strong>per</strong> organizzare al meglio questainiziativa di promozione, cogliendol'occasione <strong>per</strong> presentare unnuovo modello di lama sgombraneve,e precisamente la serie MR,caratterizzata dall'opzione di poteressere ripiegab<strong>il</strong>e sul lato sinistro,diminuendo quindi la larghezza disgombero e <strong>per</strong>mettendo così dio<strong>per</strong>are su su<strong>per</strong>fici molto ampiequali autostrade, su<strong>per</strong>strade eaeroporti, ma anche strade molto piùstrette, avente larghezza massima di4 o 5 m, a seconda del modello, econ vari tipi di coltello (acciaio, neoprene,poliuretano o doppio coltelloacciaio + neoprene). In Francia <strong>il</strong>sistema modulare di UniQa è moltoapprezzato dalle società autostradaliche, avendo centralizzato gli acquistia livello di gruppo con la scelta di unprodotto unico <strong>per</strong> tutta la rete, finoad oggi dovevano scendere a compromessitecnici, mentre con questagamma possono avere i beneficieconomici e organizzativi dell'unificazione,lasciando la scelta delsistema di alimentazione agli ut<strong>il</strong>izzatorifinali in base alle loro esigenzelocali o alle abitudini consolidate.E' stata poi la volta del Belgio condue giornate nella parte fiammingaed una in quella vallone, dove l'importatorelocale ITM ha presentatoanche <strong>il</strong> sistema Routinform eRouteReplay, <strong>il</strong> brevetto G<strong>il</strong>etta <strong>per</strong>la memorizzazione e la ripetizioneautomatica dei <strong>per</strong>corsi di spargimento.Dopo una pausa estiva <strong>il</strong> tour proseguiràin Ingh<strong>il</strong>terra in settembre, inoccasione del congresso "ColdComfort", manifestazione alla qualeG<strong>il</strong>etta ha già partecipato lo scorso4anno con Johnston, <strong>il</strong> distributore<strong>per</strong> la Gran Bretagna dei prodottiG<strong>il</strong>etta. Va anche detto che Johnston,<strong>per</strong> far conoscere questonuovo prodotto innovativo, da mesiha preferito mettere a disposizionedei clienti più rappresentativi dueveicoli con UniQa e lama spartineveserie LC <strong>per</strong> prove pratiche delladurata di alcune settimane.UniQa demo tour ha richiesto unnotevole dispiego di energie siasotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o finanziario che di risorseumane ed una programmazionecurata nei minimi dettagli che hacoinvolto tutte le funzioni aziendali,ma ha <strong>per</strong>messo a G<strong>il</strong>etta di trasmettereai clienti intervenuti <strong>il</strong> proprioentusiasmo <strong>per</strong> questo progettoche non rappresenta solo un prodottoinnovativo, ma tutta una f<strong>il</strong>osofiacostruttiva che consente di avere lestesse prestazioni eccezionali infatto di precisione e di qualità delladistribuzione, offrendo <strong>per</strong>ò un prodotto<strong>per</strong>sonalizzato <strong>per</strong> ogni cliente,<strong>per</strong> ogni paese e <strong>per</strong> ogni tipo dimateriale da spargere.4. UniQa sulle autostraded'oltralpe5. L'innovativa lamasgombraneve serie MRcon coltello ripiegab<strong>il</strong>elateralmente, presentatada Arvel in Francia6. UniQa in azionein Repubblica Ceca5 6<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 27


ATTREZZATUREUna gru marina Fassisulle rive del LambroFRANCESCO VANDONI1La società Hydracar, concessionariaFassi, da circa un anno ha montatouna gru Fassi F95A.24 sul canale dialimentazione della centrale idroelettricadi Melegnano. Questa installazionemarina ha lo scopo di sgomberaredai detriti portati dalla corrente ladiramazione che incanala l'acquaverso la centrale.Hydracar di Carpiano (MI) allestisceveicoli industriali con gru Fassi esponde montacarichi Anteo. La concessionaria,situata nella zona industriale,dispone di un'area complessivadi 2.000 m 2 di cui 600 co<strong>per</strong>ti.Inoltre, <strong>per</strong> <strong>il</strong> sevizio di assistenza aiclienti e <strong>per</strong> i montaggi da effettuareall'esterno, Hydracar dispone di uncarro officina.La F95A Fassi in questione è stata2montata sul posto, in sostituzione diun caricatore con problemi di surriscaldamentodell'olio e con <strong>per</strong>icolosaposizione di comando dell'o<strong>per</strong>atoresu seggiolino a bordo. Ora l'o<strong>per</strong>atorelavora da terra, a distanza edin sicurezza, mentre i quattro sf<strong>il</strong>idella gru <strong>per</strong>mettono di raggiungereagevolmente i detriti da recu<strong>per</strong>are.Questi vengono tolti dall'acquamediante un polipo con capacità di110 litri e cinque pale. Si può far girare<strong>il</strong> carico tramite un rotatore idraulicoa rotazione continua e portata di3.500 kg.L'attrezzatura è alimentata da unacentralina idraulica che fornisce,grazie ad un motore elettrico, lapressione d'olio standard <strong>per</strong> questomodello, ovvero 280 bar. I comandivengono impartiti attraverso unradiocomando.L'esclusivo sistema FX (Fassi ElectronicControl System) controlla evisualizza le condizioni di carico dellagru, gestisce <strong>il</strong> momento di sollevamentoin relazione alle condizioni distab<strong>il</strong>ità dell'unità camion/gru, trasmettee registra i dati o<strong>per</strong>ativi esegnala automaticamente la manutenzione<strong>per</strong>iodica.Il basamento e la parte inferiore dellacolonna sono in fusione di ghisa <strong>per</strong>un'ideale distribuzione delle sollecita-1. 2. 3. Alcune delle posizioni d<strong>il</strong>avoro che può assumere la gruFassi F95A.244. Interno della centralina idraulicache fornisce pressione alla gru3428 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


zioni e <strong>per</strong> una resistenza su<strong>per</strong>iore.L'assenza di saldature conferisce allagru eccezionali caratteristiche didurata alla fatica.Il distributore idraulico proporzionale<strong>per</strong>mette la massima risposta aicomandi dell'o<strong>per</strong>atore, straordinariafluidità e rapidità d'azione ed unacompleta affidab<strong>il</strong>ità in ogni condizioned'impiego.Da notare l'accurata protezione delletubazioni flessib<strong>il</strong>i, posizionate all'internodella colonna in modo da prevenirnelo sfregamento e di assicurarnela funzionalità nel tempo.Le tubazioni supplementari <strong>per</strong> l'ut<strong>il</strong>izzodi accessori idraulici sono protetteda un esclusivo sistema FassiSalvaflex realizzato con canaline inmetallo.La F95A.24 è dotata dell'originalesistema MPES (Multi-Power ExtensionSystem), <strong>per</strong> una eccezionalevelocità di uscita e rientro dei braccitelescopici, costituita da una serie dimartinetti indipendenti di ugualepotenza, collegati tra loro in paralleloed azionati da un unico comando.La rotazione è a cremagliera con pattiniin ghisa autocentranti: garantisconoun corretto e costante accoppiamentotra <strong>il</strong> pignone e la cremagliera,evitandone l'usura dei denti.I pattini di guida dei bracci sf<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>isono a montaggio forzato <strong>per</strong> eliminare<strong>il</strong> gioco dovuto alle tolleranzenegli scatolati.Il serbatoio è realizzato in materialeplastico particolarmente resistente aicolpi e all'azione corrosiva di qualsiasielemento esterno.Presentazione della gru F950AXPSabato 7 giugno si è svolta presso la sede del gruppo Fassi la presentazionededicata ai clienti della nuova gru F950AXP. Durante questa giornata l'aziendabergamasca ha accolto clienti da tutta Italia ai quali ha offerto molteplicisituazioni d'interesse. Un centinaio le <strong>per</strong>sone invitate e tutte al termine sonorimaste soddisfatte.Durante la giornata è stato possib<strong>il</strong>e visitare i nuovi impianti di Comendunodove vengono prodotti tutti i modelli di gru della gamma media e di Nembrosede dei processi automatizzati di lavorazione dell'acciaio.In tarda mattinata <strong>il</strong> direttore tecnico, Rossano Ceresoli, ha presentato lanuova F950AXP in versione 8 sf<strong>il</strong>i abbinata ad una prolunga idraulica a 6sf<strong>il</strong>i. Nell'occasione, grazie alla movimentazione della gru, è stato possib<strong>il</strong>emostrare le caratteristiche salienti che contraddistinguono questo modello.I presenti sono rimasti soprattutto interessati dai risultati ottenuti grazie alnuovo dispositivo JDP (Jib Dual Power) applicato alla prolunga idraulicaL426. Tale dispositivo gestisce una diversa taratura della pressione e dell'interventodel limitatore di momento della prolunga idraulica in base alla posizionedegli sf<strong>il</strong>i della gru. Ovvero, lavorando con tutti gli otto sf<strong>il</strong>i gru estesi, laprolunga idraulica sv<strong>il</strong>uppa le sue capacità standard mentre, se si lavora asbracci inferiori la sua capacità aumenta.Nel primo pomeriggio i clienti intervenuti hanno apprezzato <strong>il</strong> vasto campoprove messo a disposizione con una decina di diversi allestimenti.All'incontro ha presenziato la direzione dell'azienda al gran completo. Per iclienti è stata quindi l'occasione <strong>per</strong> incontrare l'amministratore delegato delgruppo, Giovanni Fassi, <strong>il</strong> quale ha avuto <strong>il</strong> piacere in prima <strong>per</strong>sona di parlaredella qualità e dell'innovazione che contraddistinguono le scelte fatte dallaFassi Gru S.p.A. e di quante risorse sono attualmente impiegate nello sv<strong>il</strong>uppodi tecnologie a basso impatto ambientale.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 29


MATERIALIEcopuzzle:pavimentazione componib<strong>il</strong>ein materiale riciclatoGHERARDO MARCHELLIEcoplus ha suscitato estremo interesse<strong>per</strong> la sua pavimentazione Ecopuzzle,che si è potuta ammirare in moltieventi ed ha sollecitato la fantasia digiovani designer i quali la hanno ut<strong>il</strong>izzatain numerose installazioni del FuoriSalone del Mob<strong>il</strong>e a M<strong>il</strong>ano.Ecoplus, recente realtà produttiva,ha l'obiettivo aziendale di sv<strong>il</strong>uppareprodotti di eccellenza in termini dicaratteristiche tecniche, design edapplicazioni, nel rispetto totale dell'ambiente,partendo da materiale diriciclo.Ecopuzzle evidenzia appieno tale pensiero:<strong>il</strong> prodotto nasce dalla gommariciclata e diviene un elemento di pavimentazioneestremamente interessante<strong>per</strong> le numerose possib<strong>il</strong>ità d'impiego,con un aspetto particolarmenteaccattivante e simpatico.Ecopuzzle è una pavimentazionecomponib<strong>il</strong>e in elementi a tassellotipo puzzle, con dimensioni di 50x50cm oppure 100x100 cm, in molteplicicolorazioni che consentono di ricoprirei più svariati sottofondi con un elementopiacevole grazie alla possib<strong>il</strong>itàdi abbinamento di colori, tanto dapoter creare macrodisegni schematizzatiche possono essere visti bene dauna certa distanza.Le caratteristiche di elasticità, antiscivolosità,drenaggio e carrab<strong>il</strong>ità larendono interessante <strong>per</strong> applicazionisia temporanee che definitive.La fac<strong>il</strong>ità di montaggio e la praticamenteassente necessità di preparazionedi qualunque terreno su cui si puòapplicare hanno visto l'ut<strong>il</strong>izzo diEcopuzzle <strong>per</strong> ricoprire pavimenti e luoghidi manifestazioni dove non c'è lanecessità e l'obbligo di fare qualcosa didefinitivo, avendo a disposizione unapavimentazione adeguata solo <strong>per</strong> <strong>il</strong>tempo necessario allo svolgimento dell'evento.La semplicità di montaggio consenteinoltre di costruire e variare in ognimomento la pavimentazione, tanto dapoter creare o spostare camminamentidurante lo svolgimento dell'evento,cambiando i sentieri di <strong>per</strong>correnzain modo da poter modificareingressi e inviti in funzione delle esigenzeche si possono manifestare.La caratteristica di essere drenanterende Ecopuzzle molto adatta allaco<strong>per</strong>tura estemporanea anche dimanti erbosi con un rispetto del pratostesso. Inoltre la resistenza al carramentodi veicoli la rende interessante<strong>per</strong> essere ut<strong>il</strong>izzata come pavimen-30 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


tazione adeguata alla creazione diparcheggi su terra o erba, evitandoimpantanamenti alle autovetture,oltre naturalmente a creare un camminamentoesente da fango.La caratteristica di antiscivolosità con inpiù la difficoltà di formazione di ghiaccio<strong>per</strong>manente sulla su<strong>per</strong>ficie, grazieall'elasticità della pavimentazione, rendonoEcopuzzle adatta alla creazionedi camminamenti, accessi auto, co<strong>per</strong>turadi terrazzi, ingressi...L'elasticità degli elementi <strong>per</strong>mette allapavimentazione di essere antischock,quindi particolarmente adatta a proteggerela caduta accidentale deibambini in parchi gioco. Inoltre in moltieventi dove i bambini hanno incontratoEcopuzzle, gli elementi a forma dipuzzle hanno reso la stessa pavimentazioneun gioco, smontando e rimontandola stessa più volte, creandodisegni e forme differenti grazie all’ampiagamma di colori; in altre occasioni itasselli di pavimentazione sono statiut<strong>il</strong>izzati addirittura <strong>per</strong> colorarci sopra.L’elemento ludico che riporta allamente ricordi d’infanzia come <strong>il</strong> puzzleed elementi modulari tipo le costruzioniLego rendono questa pavimentazioneaccattivante sia come elementodi arredo urbano, sia comeelemento di arredo vero e proprio,dove la parte visiva colpisce maggiormentel'immaginazione: con unastruttura semplice, colorata e modularesi ottiene una grande visib<strong>il</strong>ità.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 31


ATTREZZATURE SPECIALILa sicurezza sul lavorosi ottiene anche graziea macchine specificheGerotto Federico S.r.l. può vantareuna decennale es<strong>per</strong>ienza nel campodella progettazione, costruzione,manutenzione, ristrutturazione dio<strong>per</strong>e stradali e complementari,acquedotti e o<strong>per</strong>e di evacuazione,o<strong>per</strong>e marittime e lavori di dragaggio,lavori in terra.La voglia di competere in un mercatovivo e diffic<strong>il</strong>e come quello degliscavi, porta l'azienda ad esserecostantemente alla ricerca di nuovesoluzioni tecnologicamente semprepiù avanzate.Sv<strong>il</strong>uppo e innovazione sono garantitidalla grande es<strong>per</strong>ienza maturata daGerotto nel campo della progettazionee dell'applicazione degli escavatoria risucchio.Il desiderio dell'azienda di affrontarenuove sfide e di soddisfare un mercatomutevole e sempre più esigente hafatto sì che, dal 2000, Gerotto abbiainserito nel proprio parco macchine iprimi escavatori a risucchio, occupandosiin seguito, <strong>per</strong> <strong>il</strong> mercato italiano,della commercializzazione e delnoleggio con un servizio di assistenza24 ore su 24 <strong>per</strong> essere semprevicina ai suoi clienti.Oltre a tutto ciò, l'azienda ha da sempreo<strong>per</strong>ato ponendo una particolareattenzione alle tematiche della sicurezzasul lavoro e della tutela ambientale.Ed è proprio l'elevata tecnologiadegli escavatori a risucchio chegarantisce la sicurezza <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori.Infatti, attraverso <strong>il</strong> potente flussod'aria che viene aspirata, si crea unadepressione nel punto di lavoro provocandoun notevole ricambio d'aria;gli o<strong>per</strong>atori possono così <strong>per</strong>manerein totale sicurezza su siti potenzialmente<strong>per</strong>icolosi. Il materiale è risuc-32 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


chiato in un contenitore ribaltab<strong>il</strong>edalla capacità di 8 m 3 . L'o<strong>per</strong>azione discarico è veloce e pratica, in di<strong>scarica</strong>o in container scarrab<strong>il</strong>i, senzanessun rischio <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori. Unaventola radiale, posta all'interno dell'escavatorea risucchio, produce unflusso d'aria di 10 m 3 /sec che, convogliatain un tubo di 250 mm, ha lapotenza di aspirare materiali di qualsiasiconsistenza: liquida, solida,secca o melmosa. Un particolaresistema di f<strong>il</strong>traggio dell'aria garantisceun'aspirazione totale senzadis<strong>per</strong>sione di polveri nell'ambientecircostante, in modo da garantire unluogo di lavoro adeguato e naturalmentenon creare fastidiosi e <strong>per</strong>icolosipolveroni nelle zone limitrofeall'intervento.Un importantissimo vantaggio in terminidi sicurezza derivante dall'ut<strong>il</strong>izzodell'escavatore a risucchio diGerotto è quello di eliminare completamentel'intervento manuale, evitandocosì situazioni <strong>per</strong>icolose. Inoltrequesta caratteristica d'intervento <strong>per</strong>mettedi abbattere i costi ed i tempi diesecuzione.Come in tutti i lavori, l'ut<strong>il</strong>izzo diattrezzature adeguate, tecnologicamenteavanzate ed affidab<strong>il</strong>i, consenteagli o<strong>per</strong>atori di intervenire conprocedure corrette evitando agli stessio<strong>per</strong>azioni di emergenza spessoinadeguate e rischiose. Sovente gliincidenti sono proprio dovuti ad im<strong>per</strong>izieche nascono dalla necessità disvolgere un lavoro prestab<strong>il</strong>ito, e propriol'inadeguatezza od <strong>il</strong> malfunzionamentodelle macchine a disposizioneporta gli o<strong>per</strong>atori a dover intervenirecon una metodologia completamentesbagliata, portando a risultatiche recentemente hanno ampiamenteco<strong>per</strong>to i fatti di cronaca.Come ad esempio in un ordinariointervento di manutenzione conespurgo di una vasca. In questo casogli o<strong>per</strong>ai avrebbero dovuto pompare <strong>il</strong>iquami e portarli via con una cisterna,governata da un addetto ai comandi;qualcosa non ha funzionato e gli o<strong>per</strong>aihanno fatto quello che non avrebberodovuto: scendere nella vascacon una scala, senza mascherine nérespiratori. Considerando che i fanghisprigionano gas metano, proprio imiasmi venefici della vasca potrebberoessere i responsab<strong>il</strong>i della mortedegli o<strong>per</strong>ai, rimasti intossicati unodopo l'altro nel tentativo dis<strong>per</strong>ato diaiutarsi a vicenda.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 33


IGIENE URBANAMacchine <strong>per</strong> la pulizia deimanti erbosi Giordano Rental1GHERARDO MARCHELLIPer mettere a disposizione dei clientiuna soluzione adeguata alla puliziadei parchi sia dalle foglie che dai rifiutidopo <strong>il</strong> bivaccamento di <strong>per</strong>sonemaleducate, Giordano ha studiatouna macchina specifica, in collaborazionecon Bosco, <strong>per</strong> la raccolta difoglie e di rifiuti come cartacce e bottigliesu prato.Amsadue, società del gruppo Amsa,ne ha subito capito le possib<strong>il</strong>ità e,dopo una prova di un mese, ne hanoleggiate 4 <strong>per</strong> integrare i suoimezzi dedicati a garantire <strong>il</strong> serviziodi pulizia dei parchi cittadini di M<strong>il</strong>ano.La formula del noleggio con cuiGiordano Rental propone questemacchine è stata anche apprezzatadall'Amsa, che ha diversificato lamodalità di noleggio delle medesimeattrezzature: due sono statenoleggiate a lungo termine <strong>per</strong> dueanni e mezzo fino al 2010, data incui scadrà <strong>il</strong> contratto con <strong>il</strong> Comunedi M<strong>il</strong>ano, <strong>per</strong> <strong>il</strong> lavoro di pulizia deiparchi, mentre altre due vengononoleggiate nei soli quattro mesi dell'annoin cui c'è una forte cadutadelle foglie. Questo <strong>per</strong>mette all'entedi non impegnare un investimentosu attrezzature dedicate, non avendola garanzia di un rinnovo del servizio,avendo allo stesso tempo adisposizione i mezzi idonei in numeroadeguato <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo di realeut<strong>il</strong>izzo.In questo mometo Amsa usa la versionesenza cabina che sta <strong>per</strong> esseresostituita dai modelli appena omologaticon cabina. Questo è un altroaspetto dell'offerta a noleggio GiordanoRental, che consente al cliente didisporre dell'ultimo modello di macchina,non essendo questa acquistata,oltre naturalmente ad offrire unservizio di assistenza continuo inmodo da ridurre al minimo i tempi difermo macchina.Le macchine <strong>per</strong> la pulizia dei manti1. 2. Macchina <strong>per</strong> la pulizia deiparchi omologata con cabina3. Macchina <strong>per</strong> la pulizia dei mantierbosi al lavoro nei parchi diM<strong>il</strong>ano2334 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


4 5erbosi sono state sv<strong>il</strong>uppate dallaBosco Vittrio s.n.c. di Garlasco (PV)su specifica richiesta di Giordano.L'es<strong>per</strong>ienza della Bosco nella progettazionee costruzione di macchineagricole ha <strong>per</strong>messo subito di individuareuna soluzione al servizio dasvolgere, partendo da una trattrice di35 CV a trazione integrale idrostaticaed un'attrezzatura <strong>per</strong> la raccoltadelle olive, basi di lavoro con unaconsolidata e comprovata affidab<strong>il</strong>itàed efficienza, che con le giuste modifichehanno dato i risultati s<strong>per</strong>ati.La trattrice naturalmente si delineacome un mezzo polifunzionale checonsente di o<strong>per</strong>are tranqu<strong>il</strong>lamentesu pendenze del 25% ed è in gradodi montare e movimentare le più svariateattrezzature <strong>per</strong> poter essereanche ut<strong>il</strong>izzata in servizi differenti,come ad esempio con barre falcianti,lame neve, turbine...La spazzola ed <strong>il</strong> cassone <strong>per</strong> laraccolta delle foglie e dei rifiuti anterioresono movimentati dal circuitoidraulico del mezzo; la spazzola èprogettata <strong>per</strong> consentire di o<strong>per</strong>arecon la giusta pressione sul mantoerboso in modo da raccogliere qualunqueoggetto, ad esempio vetrirotti, bottiglie e cartacce, ed allostesso tempo naturalmente nonrovinare <strong>il</strong> prato.Tutto <strong>il</strong> sistema è osc<strong>il</strong>lante, <strong>per</strong> adeguarsial terreno ed a tutti i vari dislivelliche si possono incontrare e consentirealla spazzola di toccare conuna pressione stab<strong>il</strong>ita.Il metodo di svuotamento del cassonedi raccolta è progettato <strong>per</strong> poterconferire <strong>il</strong> raccolto direttamente neicassoni o nei compattatori delle macchinenormalmente in dotazione aglienti comunali.4. Prato sporco5. Scarico del cassone di raccolta<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 35


TECNICAIl Naviglio Grande?Con l'anfibio lo VEDO da vicinoGIUSEPPE MARIA BIANCHIL'area metropolitana m<strong>il</strong>anese ècaratterizzata da un sistema di relazioniche connette la metropoli alresto del suo territorio: una realtàpolicentrica in cui i Navigli rappresentanoun'eccellenza paesaggistico-ambientalee insieme un'o<strong>per</strong>a diinfrastrutturazione del territorio lombardoed un'opportunità di sv<strong>il</strong>uppo<strong>per</strong> interconnettere i poli urbani.Dal rinnovato interesse <strong>per</strong> <strong>il</strong> destinodi queste vie d'acqua, uniche inEuropa, è nato un grande lavoro distudio e riflessione interdisciplinarefinalizzato alla tutela, alla riqualificazioneed alla valorizzazione del sistemaNavigli, <strong>per</strong> iniziativa di NavigliLombardi S.c.a.r.l., la società consort<strong>il</strong>eche esercita dal punto di vista tecnico,amministrativo, legale ed o<strong>per</strong>ativotutte le competenze relative aiNavigli Grande, Martesana, Pavese,Bereguardo e Paderno.A tal scopo è stato redatto un PianoStrategico che, a partire da un'analisidettagliata del territorio, individua lepriorità d'intervento definendone costieffettivi, modalità d'attuazione e tempinecessari, in coerenza con la programmazioneterritoriale locale. IlPiano valuta inoltre gli effetti che gliinterventi di progetto producono sullecondizioni di stab<strong>il</strong>ità attuali sia amonte che a valle dell'intervento stesso,elaborando quindi le forme di azionepiù adeguate. Un abaco, redattod'accordo con la sovrintendenza, contribuiscetra l'altro a semplificare latempistica di realizzazione degli interventiin relazione alle diverse tipologiedi manufatto, di degrado fisico e diapplicazione di <strong>per</strong>icolo statico, inmodo da ottenere degli standard diriferimento <strong>per</strong> i cantieri.Come piattaforma di base <strong>per</strong> <strong>il</strong>Piano, Navigli Lombardi S.c.a.r.l., incollaborazione con Star ServiceSystem, sta realizzando <strong>il</strong> progettodenominato V.E.D.O. (Virtual EnvironmentDatabase Observer), tramite<strong>il</strong> quale sarà creato un softwarededicato ed un vero e proprio sistemadi navigazione virtuale con supportovideo <strong>per</strong> l'analisi strutturaleintegrata e la valorizzazione delpatrimonio culturale/architettonico ditutto <strong>il</strong> Sistema dei Navigli, che interessa150 km di canali e 60 km diaree urbane.Ut<strong>il</strong>izzando tecnologie aeree di ripresa<strong>per</strong> la creazione del databasedelle immagini, un sistema di radiolocalizzazioneGPS ad elevata precisione<strong>per</strong> la mappatura ed un supportocartografico ad alta definizione, siè ottenuto un sistema informativo territorialeintegrato: con V.E.D.O. è cosìTruxor in navigazione sui Naviglidi M<strong>il</strong>ano36 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


possib<strong>il</strong>e navigare virtualmente lungo<strong>il</strong> Naviglio analizzando lo stato delleinfrastrutture e costruendone annodopo anno la storia, sia quantitativache qualitativa.Nel corso di questa fase, in cui si èsfruttato <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo di asciutta deicanali, la sezione tecnica di V.E.D.O.è stata integrata da ulteriori contenutiottenuti attraverso f<strong>il</strong>mati ad altadefinizione (Full HD), ripresi direttamentedall'interno dei Navigli. Lapriorità è stata data al NaviglioGrande di M<strong>il</strong>ano, che risulta <strong>il</strong> piùcomplesso e problematico dal puntodi vista della lunghezza e specialmentedelle sponde. Per <strong>per</strong>correrne<strong>il</strong> fondo cinquecentesco, caratterizzatoda acqua di diversi pescaggi,Navigli Lombardi S.c.a.r.l. ha individuato<strong>il</strong> mezzo adatto nel Truxor DM4700 B e ne ha preso a noleggiodalla Provincia di Mantova l'unicoesemplare presente in Italia, acquistato<strong>per</strong> ripulire dai rifiuti <strong>il</strong> fondodei laghi e garantire <strong>il</strong> regolare scorrimentodelle acque.Il Truxor DM 4700 B è una macchinamultifunzionale anfibia, realizzata dalladitta svedese Dorotea Mekaniska ABe distribuita in Italia da Option S.r.l. diCodroipo (UD); grazie all'eccezionaleversat<strong>il</strong>ità che gli consente di o<strong>per</strong>aresu tipologie di aree molto differenti, siè rivelato ideale <strong>per</strong> la pulizia e lamanutenzione di acque e terreni paludosi.Manovrato da una sola <strong>per</strong>sona,<strong>il</strong> Truxor è estremamente ag<strong>il</strong>e e, ruotandofac<strong>il</strong>mente intorno al proprioasse, è in grado di lavorare negli spazistretti con grande precisione. Attraversoun sistema di pompe idrauliche<strong>il</strong> modello base può essere dotato diun'ampia gamma di attrezzi quali lafalciatrice, <strong>il</strong> rastrello, l'escavatore, lapompa dragante..., con un cambio diaccessori semplice e rapido.Per l'o<strong>per</strong>azione prevista dal V.E.D.O.,invece, è stata applicata sul mezzouna telecamera doppia ad altissimadefinizione, che ha arricchito i dati adisposizione con elementi sempre piùdettagliati grazie all'oggettività visiva.Particolarmente ut<strong>il</strong>e si è rivelato <strong>il</strong>Truxor nel monitoraggio dei prelieviattraverso i quali <strong>il</strong> Naviglio concedeuna gran quantità di acqua <strong>per</strong> svariatiusi, dal momento che la maggior partedi questi cannoni è sommersa.Al completamento di questa fase delV.E.D.O., Navigli Lombardi S.c.a.r.l.avrà quindi a disposizione un softwareche consentirà agli o<strong>per</strong>atori di visualizzaredirettamente <strong>il</strong> video acquisito ei dati relativi all'immagine, <strong>per</strong>mettendodi attivare immediatamente le azionicorrettive più urgenti e di pianificarele strategie <strong>per</strong> gli interventi di bonificadella struttura. Seguirà la r<strong>il</strong>evazionecon corsi d'acqua in regime idrico normale,che comprenderà riprese aereedi immagini panoramiche atte alladimostrazione pratica dell'attività commercialeda svolgere su <strong>per</strong>corsi turisticipredefiniti. Infine si avrà la pubblicazionediretta del materiale in rete,dove un portale web ed un applicativodi visione 3D offriranno al pubblico la"navigazione elettronica interattiva suiNavigli".E così, tra tecnologie d'avanguardia,eclettici anfibi ed un'attenta programmazionead ampio raggio, procedel'o<strong>per</strong>a intrapresa <strong>per</strong> restituire iNavigli Lombardi al loro splendore,recu<strong>per</strong>ando l'intuizione sempreattuale del loro geniale ideatoreLeonardo.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 37


VIABILITA' INVERNALENuovi spargisale SchmidtStratos F e Stratos D1In accordo con la f<strong>il</strong>osofia del continuomiglioramento che da semprecontraddistingue i prodotti Schmidt(leader europeo della viab<strong>il</strong>ità invernalecon oltre 2.400 spargisale vendutiogni anno in tutto <strong>il</strong> mondo), lacasa tedesca ha presentato allarecente esposizione di Monaco Ifatdue nuove linee di spargisale: StratosF e Stratos D. Diretti discendentidella serie Mitos, i nuovi spargitoripossiedono caratteristiche di estremaprecisione ed affidab<strong>il</strong>ità.Lo Stratos F è uno spargitore a doppiacoclea a prof<strong>il</strong>o basso, specificamentecostruito <strong>per</strong> i portattrezziUnimog ma adottab<strong>il</strong>e anche su autocarridotati di impianto idraulico.Grazie al baricentro estremamentebasso è possib<strong>il</strong>e affrontare tortuosi<strong>per</strong>corsi di montagna con una sicurezzaed una stab<strong>il</strong>ità del mezzo sconosciuteagli ut<strong>il</strong>izzatori di spargisaleconvenzionali. Ulteriore vantaggio èla <strong>per</strong>fetta visib<strong>il</strong>ità posteriore garantitaall'o<strong>per</strong>atore che, non ostacolatodalla struttura della tramoggia, puòcontrollare in ogni momento le condizionidel traffico e r<strong>il</strong>evare tempestivamenteeventuali ostacoli retrostanti<strong>il</strong> veicolo. Le due coclee, poste sulfondo della tramoggia ad opportunadistanza tra loro (elemento fondamentale<strong>per</strong> garantire elevate caratteristicheprestazionali e di affidab<strong>il</strong>ità),trasportano <strong>il</strong> materiale verso lo scivoloposteriore. In seguito <strong>il</strong> sale raggiunge<strong>il</strong> disco di spargimento dalquale viene lanciato sulla su<strong>per</strong>ficiestradale. Caratteristica importanterispetto alla serie precedente Mitos è<strong>il</strong> metodo ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> ottenere l'asimmetriadi spargimento: la rotazionedell'intero piattello. Ciò consentedi far cadere <strong>il</strong> sale sempre al centrodel disco di spargimento, in modo dasfruttare pienamente le palette di lancioe far assumere ad ogni granellouna traiettoria omogenea. Inoltre, incaso di umidificazione, <strong>il</strong> tempo adisposizione <strong>per</strong> la miscelazione traparte solida e liquida aumenta notevolmenteconsentendo un'uniformitàdi spargimento eccezionale.Disponib<strong>il</strong>e con capacità da 1,2 a 3,5m 3 a raso (adatto quindi a tutta lagamma Unimog, compreso <strong>il</strong> nuovoU20), lo spargisale Schmidt Stratos Fè realizzato in acciaio verniciatosecondo <strong>il</strong> metodo High Solid chegarantisce elevata resistenza allacorrosione. Su richiesta è possib<strong>il</strong>efornire la versione costruita completamentein acciaio inox.Il nuovo Stratos D è caratterizzatoda un sistema a doppia coclea e1. Spargitore Stratos F2. Tramoggia Stratos D3. Doppia coclea Stratos F2 338 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


4doppia camera, che consente dispargere contemporaneamente dueprodotti solidi diversi miscelandoli traloro in <strong>per</strong>centuali variab<strong>il</strong>i secondole esigenze. Questa è una caratteristicamolto apprezzata ad esempioquando si deve o<strong>per</strong>are su un trattodi strada che tocca diverse altitudini:a bassa quota è opportuno trattarecon sale <strong>per</strong> ottenere la strada"nera", mentre a quote alte, dovesarebbe impossib<strong>il</strong>e o controproducenteeliminare la crosta di nevepressata, si preferisce spargere unmateriale antiderapante come ghiaiao sim<strong>il</strong>e, magari integrandolo conuna piccola <strong>per</strong>centuale di sale. LoStratos D è disponib<strong>il</strong>e in versione aprof<strong>il</strong>o basso (identico allo Stratos F)fino alla capacità di 3,5 m 3 , mentre imodelli da 4, 5 e 6 m 3 hanno unastruttura esterna della tramoggiasim<strong>il</strong>e agli spargisale tradizionali.Esattamente al pari dello Stratos F,viene adottato <strong>il</strong> sistema della regolazionedell'asimmetria attraverso larotazione del piattello. Disponib<strong>il</strong>e inversione ad azionamento idraulico e,a partire dal 4 m 3 , anche attraversomotore aus<strong>il</strong>iario diesel Kubota, lo5Stratos D è costruito in acciaio verniciatosecondo <strong>il</strong> metodo High Solidoppure, a richiesta, interamente inacciaio inox.Entrambi i modelli Stratos F e D possonoessere equipaggiati con un efficacesistema di umidificazione modulare,quindi di fac<strong>il</strong>e installazioneanche in un secondo momento, costituitoda serbatoi laterali in materialeplastico che si integrano <strong>per</strong>fettamentenella struttura della carpenteria e dauna potente pompa ad azionamentoidraulico capace di ben 100 l/min.L'estrema precisione di as<strong>per</strong>sionedegli agenti deghiaccianti sulla su<strong>per</strong>ficiestradale non solo accresce lasicurezza ma, specialmente ut<strong>il</strong>izzandoi nuovi e su<strong>per</strong> efficaci prodottifondenti, contribuisce alla protezionedell'ambiente: solo l'esatta quantitànecessaria viene depositata sullastrada. Questo significa che <strong>il</strong> salenon viene sparso nell'ambiente circostantee non viene sprecato inut<strong>il</strong>mente.Per controllare dalla cabina lefunzioni degli Stratos F e D viene ut<strong>il</strong>izzato<strong>il</strong> quadro comandi CX o CL.La semplicità di programmazione (suvari livelli) ed i tre potenziometri cheintervengono sulle regolazioni principalicontribuiscono alla sicurezzastradale, lasciando che l'o<strong>per</strong>atore siconcentri sulla guida.4. Piattello degli spargitori Stratos5. Spargitore Stratos F6. Quadro comandi CL6<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 39


VERDEBelos TransPro 54 eTransGiant a DobbiacoGIORGIA MARCHELLIR.S.I., Road Service International,società di Egna, in provincia diBolzano, da anni validamente attivanei settori della viab<strong>il</strong>ità e dell'igieneurbana, rappresentante di numerosimarchi esteri ed italiani, è da sempredisponib<strong>il</strong>e ad effettuare dimostrazionipratiche <strong>per</strong>sonalizzate con le relativemacchine ed attrezzature.Questa volta è stata scelta l'Alta ValPusteria e specificamente Dobbiaco(BZ), in quanto centrale ed accessib<strong>il</strong>eanche <strong>per</strong> gli interessati dellaProvincia di Belluno.Ovviamente le attrezzature erano diquelle estive e cioè necessarie <strong>per</strong> lacura del verde.Il 10 giugno R.S.I. ha quindi portatonelle vicinanze del Cantiere Comunaledi Dobbiaco due diversi modellidi portattrezzi dell'azienda scandinava(facente parte del gruppo GGB,Global Garden Products, maggiorproduttore europeo di falciatrici emanufatti <strong>per</strong> <strong>il</strong> verde) disponib<strong>il</strong>i inItalia, un TransPro 54 ed unTransGiant, riunendo assessori, tecnicicomunali e o<strong>per</strong>atori sia delposto che di altre amministrazioni delterritorio.I due Belos, che si differenziano <strong>per</strong>dimensioni, potenza e peso totale aterra, sono macchine o<strong>per</strong>atrici compattedi enorme potenza, completamenteidrostatiche, snodate e con 3piani di carico, con caratteristiche tecnichemodernissime, dotate di uninnovativo sistema antislittamentoanteriore e posteriore della trazione,che, automatico, sostituisce <strong>il</strong> bloccodifferenziale meccanico.Grazie alla loro innata versat<strong>il</strong>ità ealle tante modalità di ut<strong>il</strong>izzo in unvasto campo di applicazioni, sonomacchine che soddisfano le esigenzedei professionisti dovunque durantetutto l'anno. La possib<strong>il</strong>ità di cambiarerapidamente gli accessori e la velocitàdei mezzi riducono al minimo itempi di trasferimento. L'attenzione aidettagli e l'efficiente economia o<strong>per</strong>ativa,<strong>per</strong>mettono risultati altamenteefficaci con <strong>il</strong> minimo dispendio ditempo, in tutte le stagioni, qualunquesiano le condizioni meterologiche, siadi giorno che di notte, rivelandosi uninvestimento. I compatti motori dieselKubota E-TVCS di entrambi i modellisono stati sv<strong>il</strong>uppati dall'aziendagiapponese in conformità con le normativevigenti nell'Unione Europea enello Stato della California. Hanno unimpatto ambientale minimo grazie40 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


alle basse emissioni e alla ridottarumorosità.Il TransPro 54 ha un peso complessivodi 2.500 kg ed un motore KubotaVI505T. Gli spazi di montaggio delleattrezzature sono anteriore, posterioree sul pianale. Il sollevatore anteriorepuò essere a scelta a 3 punti, atriangolo cat. I/cat. 0, oppure a 4punti, mentre quello posteriore è cat.I. Gli attacchi rapidi sono massimo 4e le funzioni avvengono attraverso <strong>il</strong>joystick. Il sistema idraulico di lavoroè a 30 - 60 l/min. Lo sterzo è idraulicocon sterzata di 50°, inclinazione di12° e raggio d'azione di 2,02 m. Ifreni sono idrostatici su tutte le ruote,mentre quello di stazionamento è atamburo.Attrezzato frontalmente con un bracciofalciante Ferri di dimensioni ridotte(3,50 - 4,60 m) con una testata da60 cm, <strong>il</strong> Belos più piccolo ha lavoratosulle banchine lungo le diversestrade.Potenza del motore e idraulica sisposano in modo ottimale <strong>per</strong> garantireuna <strong>per</strong>fetta efficienza nelle piùdifferenti situazioni: TransPro ha lapossib<strong>il</strong>ità di essere adattato aseconda delle molteplici esigenze.Se le richieste di lavoro cambiano oaumentano, non ci sono problemi adintegrarlo con diversi accessori eattrezzature <strong>per</strong> fare fronte ai nuoviimpegni; tutto ciò si traduce nellapraticità di poter usare questa macchinapolivalente. Cabina ampia espaziosa, pavimento piano, sed<strong>il</strong>eergonomico e comodo molleggiatoad aria, volante regolab<strong>il</strong>e, climatizzazionee riscaldamento dell'abitacolo,lettore CD: tutte caratteristicheindispensab<strong>il</strong>i in una macchina che,usata molto spesso, deve <strong>per</strong>mettereall'o<strong>per</strong>atore di gestire lunghi turni d<strong>il</strong>avoro in un mezzo confortevole. Levibrazioni e <strong>il</strong> rumore del motoresono ridotti grazie alla concezionearticolata. Anche la distribuzione delpeso è ottimizzata: la postazione diguida si trova sopra alle ruote anteriorimentre <strong>il</strong> motore è posto sopra aquelle posteriori. In questo modo chiguida ha sempre un'ottima visuale sututto <strong>il</strong> campo d'attività e controllacon precisione ogni accessorio.L'abitacolo è a prova di collisione etestato <strong>per</strong> garantire la massimasicurezza, e <strong>il</strong> parabrezza monta un<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 41


vetro di sicurezza. TransPro ha funzionidi incolumità aggiuntive neipedali del freno, nel sed<strong>il</strong>e e nellapresa di corrente. E' inoltre previstoun interruttore generale <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistemaelettrico. La possib<strong>il</strong>ità di sostituiretutti gli attrezzi e gli accessoriattraverso semplici o<strong>per</strong>azionimanuali è una delle principali caratteristiche,come anche l'eccezionaleaccessib<strong>il</strong>ità a tutte le parti dellamacchina. Il TransPro è quindicomfort, potenza, design e, nonmeno importante, un ottimo rapportoqualità-prezzo. Altra caratteristica,molto apprezzata nel <strong>per</strong>iodo invernale,è la funzione anti-rotazione chelo rende pratico e comodo, anchegrazie alla confortevole cabina diguida. La macchina è stata costruita<strong>per</strong> essere affidab<strong>il</strong>e anche con unuso costante durante tutti i <strong>per</strong>iodidell'anno: tutte le parti che possononecessitare di manutenzione sonofac<strong>il</strong>mente accessib<strong>il</strong>i in modo daagevolare l'assistenza. Grazie allosterzo articolato <strong>il</strong> motore non vienenascosto nè co<strong>per</strong>to da altri componentie tutto è a portata di mano.Il TransGiant ha invece un P.T.T. di5.000 kg, e la trasmissione è idrostaticacon regolazione elettronica; imotori idraulici delle ruote sono a duestadi con regolazione antislittamento.ATTREZZATURELa velocità massima è di 40 km/h agiri ridotti. I freni sono idrostatici sututte le ruote, a tamburo anteriore,mentre quello di stazionamento è conaccumulatore, regolab<strong>il</strong>e elettricamente.Il motore è un Kubota V3300-TE. Gli spazi <strong>per</strong> <strong>il</strong> montaggio delleattrezzature sono anteriore, posteriore,sul pianale, e con l'opzione anche<strong>per</strong> la benna. Il loro azionamento ècon pompa a pistoni assiali - LoadSensing: sia quello anteriore chequello posteriore sono idraulici 0 -120 l/min, con una pressione di lavorodi 250 bar. Il sistema idraulico d<strong>il</strong>avoro è <strong>per</strong> l'anteriore con 2 - 4attacchi rapidi ad effetto, e <strong>per</strong> <strong>il</strong>posteriore con 0 - 2 attacchi rapidi adeffetto. I sollevatori, sia anteriori cheposteriori, sono da 2.000 dN. Lapotenza idraulica massima è di 0 - 40l/min, e la pressione di lavoro è di250 bar. Per quanto riguarda lo sterzo:<strong>il</strong> servosterzo è idraulico, la massimasterzata è di 45°, la massimainclinazione di 12°, ed <strong>il</strong> raggio disterzata di 3,1 m.Allestito frontalmente con un'unitàtagliaerba Belos a 3 coltelli <strong>per</strong> unalarghezza di lavoro di 1,80 m e predisposto<strong>per</strong> l'aspirazione posteriore,questo portattrezzi più grande ha o<strong>per</strong>atosull'erba del campo sportivo, fra imarciapiedi e le aiuole del centro delpaese, e negli ampi prati adiacenti.Con una potenza eccezionale, misurecompatte ed estrema flessib<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong>TransGiant ha tutto ciò che un professionistadel settore possa desiderare:l'ampia gamma di attrezzatureadatte ad ogni stagione, non ponelimiti alla sua versat<strong>il</strong>ità; inoltre, graziealla distribuzione del PTO, direttamenteregolab<strong>il</strong>e dalla postazione diguida, l'offerta della varietà di accessoriut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i su questo tipo di macchinaè ulteriormente estesa.Grazie ai nuovi standard di comfort etecnologia, guidare <strong>il</strong> TransGiant èpiacevole tutto l'anno: Belos ha creatouna macchina comoda e concomandi ergonomici, un basso livellodi rumorosità ed un'ampia visib<strong>il</strong>itàdell'area di lavoro, <strong>per</strong> una straordinariasensazione di spazio. La cabinaè ribaltab<strong>il</strong>e ed è dotata di aria condizionata,un concetto moderno nellastrumentazione.La trazione a quattro ruote motrici ela funzione automatica anti-rotazioneprogettati dall'azienda scandinavaconsentono di avere la massima stab<strong>il</strong>itàsu tutti i tipi di terreno. Lo sterzoarticolato, una straordinaria potenzadi trazione e la velocità di trasferimento,rendono TransGiant una macchina<strong>per</strong>fetta ovunque ogni giornodell'anno.Haulotte Italia:un anno da grandi numeriLa nuova f<strong>il</strong>iale a San GiulianoM<strong>il</strong>anese (MI) di Haulotte Italia compieun anno con un b<strong>il</strong>ancio di successo,che conferma le strategie disv<strong>il</strong>uppo del Gruppo, leader europeonella produzione di mezzi <strong>per</strong>l'elevazione di <strong>per</strong>sone e carichi,<strong>per</strong> assicurare ovunque la presenzaa fianco del cliente. La strutturao<strong>per</strong>ativa m<strong>il</strong>anese, inaugurata aluglio 2007, ospita gli uffici amministrativi,commerciali, tecnici e dimarketing <strong>per</strong> la gestione diretta deicontrolli e delle consegne dellemacchine sul territorio italiano,un'aula corsi <strong>per</strong> la formazione dio<strong>per</strong>atori e tecnici e, soprattutto, èdotata di un magazzino di oltre3.000 m 2 <strong>per</strong> lo stoccaggio dellemacchine. In questo modo ha saputorispondere efficacemente alle esigenzedei clienti italiani che hannotrovato così, sul territorio, un'assistenzacostante <strong>per</strong> qualsiasi problemae una gamma di modelli diultima generazione frutto della ricercatecnologica Haulotte. Una sceltapremiata dai numeri e dal mercato:ne parliamo con Stefano Di Santo,Direttore Generale di Haulotte Italia,che non nasconde la soddisfazione<strong>per</strong> i risultati ottenuti in un anno d<strong>il</strong>avoro e traccia i possib<strong>il</strong>i itinerari disv<strong>il</strong>uppo <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro.A un anno dall'a<strong>per</strong>tura della nuovasede, quali sono stati i risultati in terminidi sv<strong>il</strong>uppo dell'attività commercialedi Haulotte in Italia?Ottimi: incremento di oltre <strong>il</strong> 60% sulfatturato nel 2007 rispetto al 2006,ottime prospettive, service efficiente.Un successo che si sta confermandotale anche quest'anno.Quali modelli hanno sino ad oggimaggiormente incontrato <strong>il</strong> gradimentodei clienti?I nostri cavalli di battaglia sono dasempre gli scissor elettrici, le articolateda 16 e 18 metri e le grandi articolateda 26 e 32 metri.Haulotte ha recentemente proposto42 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


al mercato un innovativo modello dipiattaforma con jib telescopico, laH28TJ+: quali sono stati i primiresponsi da parte del mercato?Al di sopra delle aspettative. Il mercatoè sempre avido di novità, non solotecnologiche. La nostra H28TJ+, oltread essere una macchina con soluzioniavveniristiche (è dotata di un jibtelescopico che consente di incrementaredi ulteriori 6 metri la capacitàdi lavoro), è anche molto accattivantedal punto di vista estetico. Una felicecombinazione di tecnologia e designche ha contribuito sicuramente a unboom di vendite davvero eccezionale.Piattaforme e sollevatori sono macchineche si prestano moltissimo alnoleggio. Che importanza ha, oggi,questo mercato <strong>per</strong> voi?Resta <strong>il</strong> mercato di assoluto riferimento,verso <strong>il</strong> quale ci rivolgiamocon un'offerta di prodotti e servizi(anche finanziari) sempre più ampia earticolata.Dopo <strong>il</strong> forte incremento dello scorsoanno, i dati 2008 sono oltremodoincoraggianti. Ci può anticipare i primirisultati a quasi metà <strong>per</strong>corso e leproiezioni <strong>per</strong> tutto <strong>il</strong> 2008?I primi risultati sono davvero incoraggianti,e fanno prevedere un2008 in costante crescita rispettoall'anno precedente. A maggio, adesempio, abbiamo raggiunto laquota di m<strong>il</strong>le macchine vendute nelmercato italiano dall'inizio dell'anno.Le somme, come sempre, le tireremoa fine anno, ma si tratta evidentementedi un risultato importante,soprattutto se inserito in un mercatoche seppure in lieve contrazione alivello europeo mostra un'altraimportante caratteristica: la sceltaoculata degli investimenti da partedegli o<strong>per</strong>atori.Nuove macchine, nuovi clienti, unapenetrazione maggiore all'interno delmercato significano anche un maggioreimpegno nell'attività relativa aiservizi. Su cosa sta puntando Haulotte<strong>per</strong> avere sempre clienti soddisfatti?Sull'ascolto dei problemi, sulla prossimità,sulla reattività. Per i nostriclienti <strong>il</strong> tempo è davvero prezioso,quindi non è sufficiente portare soluzioniefficaci, serve farlo nel piùbreve tempo possib<strong>il</strong>e. Per questoabbiamo introdotto una serie di indicatoriinterni molto severi <strong>per</strong> misurare<strong>il</strong> livello tecnico e la rapidità deinostri interventi. Questo ci consentedi monitorare costantemente, congiuntamenteai feedback dei nostriclienti, <strong>il</strong> livello di servizio offerto.Stiamo anche investendo molto nellaformazione dei nostri clienti, concorsi specifici dedicati alle singolefamiglie di macchine e che prevedonouna certificazione tecnica <strong>per</strong> ipartecipanti.Quali sono le maggiori richieste deivostri concessionari come supportoalla vendita o al noleggio delle vostremacchine?Sicuramente la prossimità e la formazione,unitamente alle attività dimarketing congiunto che da sempreci vedono coinvolti.Recentemente, lei è stato nominatoresponsab<strong>il</strong>e di Gruppo <strong>per</strong> l'areaSud Europa, Medio Oriente e Africa.Quanta es<strong>per</strong>ienza del mercato italianosta esportando e cosa è possib<strong>il</strong>eimportare dalle realtà estere di cui sista occupando?Ogni mercato resta caratterizzato daspecificità importanti, che lo rendonounico. Resta <strong>per</strong>ò sempre ut<strong>il</strong>e confrontarei differenti mercati <strong>per</strong> trarreindicazioni sui trend e sui bisogni.Oltre a ciò, la sempre più fitta presenzadi o<strong>per</strong>atori multinazionali imponestrategie ad ampio respiro. Volendotrovare tratti comuni o es<strong>per</strong>ienzeesportab<strong>il</strong>i, sicuramente in Italiaabbiamo un'attenzione maggioreverso l'immagine a 360°, <strong>per</strong> questo iformat di comunicazione ut<strong>il</strong>izzati consuccesso da noi stanno <strong>per</strong> apparireall'estero. D'altro canto, la maggiorees<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong> <strong>il</strong> service di altriPaesi, tra cui la Francia, ci ha consentitodi importare modus o<strong>per</strong>andiche si sono dimostrati vincenti anchein Italia.Quanto è differente oggi, rispettoanche a solo tre o quattro anni fa, lasua visione manageriale?Il mercato sta maturando rapidamente,<strong>per</strong>tanto la nostra visione è maggiormentefocalizzata sulla qualitàtotale e sui servizi ad alto valoreaggiunto resi a clienti sempre più specializzati,e <strong>per</strong> questo più esigenti.Il settore dell'ed<strong>il</strong>izia inizia a mostraresegnali di rallentamento, l'economianazionale, in generale, non sta vivendoun momento esaltante, eppurecerte realtà industriali, e Haulotte neè un esempio, sanno crescere. Qualè <strong>il</strong> segreto?Sicuramente beneficiamo di un mercatorelativamente giovane che nonha ancora raggiunto una piena maturazione.Questo indubbiamente aiuta<strong>per</strong>ché fa di noi una nicchia. Perrestare comunque vincenti stiamo dasempre cercando di anticipare i tempi<strong>per</strong> comprendere <strong>il</strong> prima possib<strong>il</strong>e ibisogni dei nostri clienti.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 43


VERDEEnergreen...ne ha fatta di strada12Nella continua evoluzione che sin dall'iniziodella sua storia ha contraddistintol'azienda Energreen dovuta,oltre che alla f<strong>il</strong>osofia del gruppo,anche al paziente ascolto dei problemiche incontrano gli o<strong>per</strong>atori del settore,si è sempre più <strong>per</strong>fezionato l'ut<strong>il</strong>izzodei mezzi <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore strada.E' recente la consegna di una ILF S1500 con braccio da 11 m in 3 pezziequipaggiata con scavallatore modelloDiscovery e soffiatore sul retro cheben si prestano ad un'alta produttivitàsu strade e autostrade.L'indipendenza delle pompe Sauer-Danfoss in circuito chiuso a c<strong>il</strong>indratavariab<strong>il</strong>e consente l'avanzamento delmezzo con ut<strong>il</strong>izzo in contemporaneadi scavallatore, braccio con trincia da120 cm di taglio ut<strong>il</strong>e e soffiatore chepulisce l'erba lanciata dallo scavallatoresulla strada, <strong>per</strong> produttività erecu<strong>per</strong>o massimi di <strong>per</strong>sonale.Tra le novità sulla ILF S 1500 - 3Pcon braccio da 9,70 m la possib<strong>il</strong>ità diapplicare al posto della testata trincianteuna fresa <strong>per</strong> la lavorazionedel terreno con interrasassi applicata.Questo tipo di lavorazione <strong>per</strong>mettepoi l'esecuzione dell'idrosemina. Intale tipologia di lavoro viene ut<strong>il</strong>izzatauna qualità di erba che ben siaggrappa sul terreno consentendo lamanutenzione delle sponde sullerampe stradali ed autostradali.Tale novità nasce dalle richieste specifichedi alcuni enti ai quali Energreenha dato ascolto <strong>per</strong> risolvere specificheesigenze.Recentemente è stato <strong>per</strong>fezionatoun modello con cingolo denominatoILF C 1200. Caratterizzato da unbraccio di 13 m, ovviamente semprecon impianti indipendenti, con unalarghezza di 2,30 m con cingoli larghicm 60, <strong>per</strong> una lunghezza di 3,80 m,un peso complessivo macchina di 11t, quindi con un rapporto peso/m<strong>il</strong>limetroquadro particolarmente basso,può o<strong>per</strong>are egregiamente in situazioniacquitrinose.Consolidato è ormai <strong>il</strong> modello al topdella gamma ILF B 2000, mezzoanch'esso completamente idrostaticoche monta un braccio di 17 m di lunghezzamassima; come di consuetotutti gli impianti sono indipendenti ead alto rendimento ed ogni componenteè di ottima qualità, compromessoindispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> una macchinaaltamente professionale.Relativamente al modello più piccoloILF S 1000, considerato un multiutens<strong>il</strong>i, si è <strong>per</strong>fezionata una completagamma di attrezzature anteriori1. ILF S 1500 con braccio da 11 min 3 pezzi equipaggiata conscavallatore modello Discoverye soffiatore sul retro2. Particolare del soffiatore3. ILF 1500 al lavoro con doppiatestata4. Raggio di sterzata ILF 15003 444 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


55. ILF S 1000 con testata trincianteanteriore6. 7. ILF S 1500 e visuale dal postodi comando6e posteriori, da una pala meccanicacaricatrice, lame da neve, turbo fresada neve, sollevatore frontale, spargisaleposteriore e un ulteriore bracciomodello Fast che grazie ad uno sf<strong>il</strong>oconsente di o<strong>per</strong>are fino a 7 m conattacco anteriore.Tale sistema con aggancio anterioreautomatico al mezzo <strong>per</strong>mette la massimastab<strong>il</strong>ità e visib<strong>il</strong>ità all'o<strong>per</strong>atore.Altro ut<strong>il</strong>izzo di questo mezzo è l'agganciodi un sollevatore con PTO checonsente di o<strong>per</strong>are con una testatatrinciante di 2,40 m.Su richieste di alcuni enti Energreensta studiando la possib<strong>il</strong>ità di applicareuna macchina battipali <strong>per</strong> la posizionaturadi guard ra<strong>il</strong>. Tale mezzo èut<strong>il</strong>izzato particolarmente dalle comunitàmontane, tipicamente attrezzatocon un disco laterale che in modomeccanico automatico consente incontemporanea con l'ut<strong>il</strong>izzo delbraccio di sfalciare sotto i guard ra<strong>il</strong>.L'ILF S 1000 può essere inoltre dotata,come già prodotto <strong>per</strong> la Germaniae la Svizzera, di un motore da7173 CV Common Ra<strong>il</strong> con turbina ageometria variab<strong>il</strong>e John Deere, chegrazie a una pompa Sauer-Danfossda 200 l a 420 bar consente l'ut<strong>il</strong>izzodi una turbina da neve; tale sistema èmolto apprezzato nei territori congrandi precipitazioni nevose.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 45


ANTINCENDIOAllestimenti <strong>per</strong> Unimog U20Morselli e MaccaferriGIORGIA MARCHELLIDurante <strong>il</strong> mese di giugno la dittaMorselli e Maccaferri S.r.l. ha ricevutoun Unimog U20 da allestire comemezzo antincendio. Oltre all'allestimentospeciale <strong>per</strong> la lotta alle fiamme,ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e anche come moduloidrico e di lavaggio da poter sfruttarein ogni situazione nei luoghi più diffic<strong>il</strong>menteraggiungib<strong>il</strong>i, sono stati montatisul nuovo portattrezzi, <strong>il</strong> più piccoloe ultimo nato in casa Mercedes-Benz, una lama sgombraneve da 3 mmodello A2S/06, un vomere a geometriavariab<strong>il</strong>e modello VMR 2 eduna spazzatrice frontale SPC 2200.Il modulo antincendio, totalmente inacciaio inox, è composto da unacisterna in acciaio inox da 2.000 l,dotata di paratie frangiflutti. All'internodel vano si trovano 2 avvolgituboidraulici da 100 m l'uno con funzionamentoidraulico, abbinati a 2 lance adalta pressione. L'allestimento <strong>per</strong> lospegnimento dei fuochi è completatoda una pompa ad alta pressione da50 bar e 245 l/min, un pannello dicontrollo con alloggiati tutti i comandielettrici ed idraulici, fari di lavoro siaesterni che interni, 1 manichetta uni45 <strong>per</strong> <strong>il</strong> riempimento della cisterna.La società di Piumazzo, in provinciadi Modena, da oltre 25 anni attivanella costruzione e revisione di spartineve,spazzaneve, spargisale, spazzatricie spargitori, si è concentratanell'ultimo biennio sull'accurato sv<strong>il</strong>uppodi allestimenti antincendio elavaggio <strong>per</strong> ogni genere di mezzo. Ilnuovo modulo <strong>per</strong> l'U20 infatti è statasolo l'ultima delle tante creazioni diMorselli e Maccaferri in questo settore,ed è stato preceduto da moltealtre attrezzature idriche <strong>per</strong> lo piùrealizzate ad hoc e studiate di volta involta con <strong>per</strong>sonalizzazioni <strong>per</strong> autocarridiversi, consegnate a differentigeneri di clienti in tutto <strong>il</strong> territorionazionale. Come si vede dalle fotopubblicate in queste pagine, ci sonoesempi <strong>per</strong> varie dimensioni, funzionie marchi di automezzi. Fra questi unUnimog U500 con cisterna da 3.000 l<strong>per</strong> antincendio e lavaggio (<strong>Lavori</strong><strong>Pubblici</strong> n. 31 marzo - apr<strong>il</strong>e 2008);un Man con cisterna da 4.000 l <strong>per</strong> <strong>il</strong>trasporto dell'acqua, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>eanche <strong>per</strong> l'antincendio; un Iveco conmodulo da 3.000 l attrezzato frontalmentecon una barra lavastrade <strong>per</strong>la pulizia delle aree asfaltate, dotatocomunque di pompa e lancia tanto diaiuto all'igiene urbana quanto allalotta ai fuochi; due Durso Farmerentrambi con moduli da 1.500 l, uno<strong>per</strong> la manutenzione di aree verdi epiazzole, e l'altro, in dotazione aiVig<strong>il</strong>i del Fuoco, completo di barralavastrade; un pick-up Mahindra conmodulo A.I.B. (specifico <strong>per</strong> l'antincendioboschivo) da 600 l con 2naspi da 50 m l'uno (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong>n. 30 gennaio - febbraio 2008).46 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


PORTATTREZZIUn Caron 870 alParco Nazionale dello StelvioGIORGIA MARCHELLIIl Parco Nazionale dello Stelvio, <strong>il</strong> piùgrande dei parchi storici italiani, conuna su<strong>per</strong>ficie totale di 135.000 ettari,è costituito da tre settori: lombardo,trentino ed alto-atesino.Come tutti i parchi necessita di lavoridi manutenzione del territorio durantel'intero arco dell'anno, fra lavori forestali,pascoli, verde, neve, strade esentieri, <strong>per</strong> i quali servono mezzi edattrezzature adeguate.Per far fronte alle o<strong>per</strong>azioni di questogenere, l'area trentina del parco,che ne occupa la parte minore,19.000 ettari suddivisi in 2 valli, diPejo (11.000) e di Rabbi (8.000),curate da 2 squadre di o<strong>per</strong>ai composteda 15 <strong>per</strong>sone l'una, si è dotatadalla prima metà di maggio di unnuovo portattrezzi <strong>per</strong> integrare <strong>il</strong> proprioparco macchine.La scelta del portattrezzi è ricadutasu un Caron 870 macchina o<strong>per</strong>atrice,mezzo ben conosciuto nella zonae accuratamente valutato dai responsab<strong>il</strong>itrentini del Parco in occasionedi Fieragricola a Verona.Il Caron 870 si è rivelato <strong>il</strong> mezzo ideale<strong>per</strong> sostituire un vecchio Reform unpo' ingombrante: proprio <strong>per</strong> una questionedi dimensioni ridotte la scelta delportattrezzi si è orientata sulla serie800 dell'azienda di Pianezze (VI), anzichésui maggiori 900. La lunga duratanel tempo di tali macchine è stato unulteriore motivo determinante, oltre allaforza del motore, in questo caso unLombardini Turbo LDW2204/T da 62CV, 4 c<strong>il</strong>indri e 2.199 cc con raffreddamentoad acqua.La potenza del portattrezzi, la trazionea 4 ruote motrici con disinnestodella trazione anteriore e bloccaggiodifferenziale posteriore, e <strong>il</strong> cambiosincronizzato a 24 marce (16 avanti +8 retromarce) <strong>per</strong> una velocità massimadi 40 km/h, consentono agli o<strong>per</strong>aidi raggiungere pressoché ognipunto del parco attraverso le ripidestrade sterrate montane ed i pascoli<strong>per</strong> tutti i tipi di lavori fuoristrada da48 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


svolgere, rendendolo un mezzo indispensab<strong>il</strong>eogni giorno dell'anno intutte le condizioni.Il disegno unico di questa macchina4x4 incorpora uno snodo centralelineare nel telaio che mantienecostante l'aderenza delle 4 ruote alterreno e, con l'aggiunta di pneumaticia bassa pressione, minimizza idanni alle colture e ai prati.Essendo un vero e proprio Transporter,è completo di un grande cassoneribaltab<strong>il</strong>e tr<strong>il</strong>aterale con altezza giustamentebassa <strong>per</strong> caricare ognigenere di materiale, compresi quellidella falegnameria e della segheriaampiamente sfruttati in inverno.Il Caron 870 è stato fornito al ParcoNazionale dello Stelvio dalla dittaMiclini Macchine Agricole di DarfoBoario Terme (BS), concessionariaCaron che o<strong>per</strong>a nelle province diTrento, Bergamo e Brescia, completodi gomme anche invernali, catene daneve e presa di forza posteriore a540 - 1.000 giri/min e sollevatore a 3punti, fondamentale <strong>per</strong> le attrezzatureforestali. Il telaio con attacchi universalia 4 punti <strong>per</strong>mette inoltre <strong>il</strong>montaggio di una grande varietà diattrezzature con peso fino a 3 tonnellatevelocemente intercambiab<strong>il</strong>i.Il mezzo è apprezzato dagli o<strong>per</strong>atorianche <strong>per</strong> l'elevata comodità assicuratodalla cabina a 2 posti insonorizzatae montata su ammortizzatori idraulici eantivibranti, con sed<strong>il</strong>i comfort registrab<strong>il</strong>idotati cinture di sicurezza.La massima sicurezza d'impiego èsempre garantita dal telaio di protezioneintegrato nella cabina, dalla trazioneintegrale, dalla potente frenataa doppio circuito idraulico sulle 4ruote con masse flottanti e dal frenodi stazionamento anch'esso agentesu tutte le ruote.La robustezza, l'elevata portata fuoristradae l'<strong>il</strong>limitata varietà di attrezzatureapplicab<strong>il</strong>i, <strong>per</strong>mettono al Caron 870di venire ut<strong>il</strong>izzato ovunque <strong>per</strong> gliscopi più diversi, soddisfacendo pienamentele aspettative dei responsab<strong>il</strong>idel Parco Nazionale dello Stelvio, in talmodo fac<strong>il</strong>itati nei duri lavori di ottimamanutenzione di posti bellissimi.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 49


PORTATTREZZIMercedes-Benz Unimogall'o<strong>per</strong>a nei tunnel di ParigiIl reparto di manutenzione stradaledella capitale francese, Propreté deParis, ha scelto Unimog Mercedes-Benz <strong>per</strong> i servizi di pulizia delle gallerie.L'amministrazione municipale diParigi ha acquistato nove veicoliMercedes-Benz Unimog U400 con attrezzatura<strong>per</strong> <strong>il</strong> lavaggio di tunnel delladitta Mulag Fahrzeugwerke di Oppenau(D). Inoltre, i veicoli sono dotati disovrastrutture intercambiab<strong>il</strong>i con spargisale,spazzaneve e frese da nevedella ditta Schmidt Winterdienst undKommunaltechnik GmbH di St. Blasien(D), tutte attrezzature rivendute in Italiada Schmidt Automotive Italia S.r.l.L'investimento totale <strong>per</strong> veicoli e attrezzatureè pari a circa 2,3 m<strong>il</strong>ioni dieuro. Gli Unimog vengono prodottinella fabbrica Mercedes-Benz diWörth am Rhein. La maggior parte deiveicoli è stata consegnata ed è già inservizio presso la Propreté de Paris.L'enorme attività dell'azienda, con isuoi oltre 8.000 dipendenti, risulta evidenteda tre cifre: ogni giorno vengonosmaltite 3.000 tonnellate di immondizienell'area urbana e complessivamenteci sono 1.400 km di strade e2.800 km di marciapiedi da pulire.I Mercedes-Benz Unimog U400 dispongonodi un impianto idraulico adoppio circuito con una presa di forza<strong>per</strong> l'azionamento degli attrezzi ed unmotore BlueTEC a quattro c<strong>il</strong>indri da130 kW (177 CV), omologato Euro 4.La tecnologia BlueTEC riduce leemissioni di ossidi di azoto e di particolato,ottimizzando i consumi di carburante.Il braccio dell'attrezzo <strong>per</strong> <strong>il</strong>lavaggio di tunnel FME 600-T delladitta Mulag ha una portata di 5,5 msu entrambi i lati di lavoro, ed è statoprogettato <strong>per</strong> la pulizia di pareti, soffittie dispositivi di <strong>il</strong>luminazione continuanelle gallerie e nei sottopassaggi.Il suo sistema elettronico discanning automatico, dotato di sensoriad ultrasuoni, adegua con lamassima precisione la spazzola d<strong>il</strong>avaggio alla conformazione dellesu<strong>per</strong>fici da pulire. Inoltre, l'estremitàdel braccio può essere corredata ascelta di spazzola o idropulitrice. Perrisparmiare in futuro costosi lavori ditrasformazione, la Propreté de Parisprevede di equipaggiare tre veicolicon spazzole e sei con idropulitrice,ciascuno dotato delle corrispondentisovrastrutture a cisterna.Il Boulevard Périphérique che contafino ad otto corsie, costruito dal 1954 al1973 come un anello che circonda lametropoli sulla Senna, accoglie ogni50 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


giorno un immenso flusso di trafficointorno alla capitale e verso <strong>il</strong> centrourbano. Le "giornate di lavaggio deitunnel" si svolgono tra <strong>il</strong> 15 apr<strong>il</strong>e ed <strong>il</strong>15 novembre. Per pulire in ogni direzionegli oltre 30 tunnel con una su<strong>per</strong>ficiedi 720.000 m 2 , <strong>il</strong> traffico deveessere deviato e <strong>il</strong> Boulevard Périphériquecompletamente chiuso allacircolazione. Proprio <strong>per</strong> questo motivo,i circa 100 addetti agli interventi dipulizia delle gallerie lavorano solo dinotte. Nel <strong>per</strong>iodo dal 15 novembre al15 apr<strong>il</strong>e, gli Unimog U400 vengonoequipaggiati anche con attrezzi invernali.Nonostante le precipitazioni nevosesiano effettivamente rare, è sufficienteun accenno d'inverno <strong>per</strong>chéParigi cada nel caos del traffico.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 51


STRADEL'Impresa Bacchi inauguraun nuovo impianto a bassoimpatto ambientaleL'Impresa Bacchi, nata nel 1979, findalla fondazione svolge la propriaattività nel settore ed<strong>il</strong>e generale,spaziando dalle costruzioni civ<strong>il</strong>i edindustriali a quelle infrastrutturali viariee di servizi, in ambito pubblico eprivato.L'area geografica in cui principalmenteo<strong>per</strong>a è quella lombarda e più inparticolare quella m<strong>il</strong>anese, senzatuttavia escludere l'impianto di eventualicantieri in regioni diverse e lontanedalla propria sede.Le attività svolte dall'Impresa Bacchipossono essere suddivise nei seguentisettori: produzione, trasporto e stesadi conglomerati bituminosi e cementati,stoccaggio e recu<strong>per</strong>o dei rifiuti inertinon <strong>per</strong>icolosi, con riciclaggio nellelavorazioni stradali, realizzazione dio<strong>per</strong>e ed<strong>il</strong>i, infrastrutturali, civ<strong>il</strong>i, industrialie viarie, realizzazione di fognaturee acquedotti, trattamenti fotocatalitici,topografia e progettazione.Il nuovo impianto di produzioneAsphalt technologies FNT 280T, ditipo discontinuo, consente l'applicazionedi nuove ed innovative tecnologiedi produzione del conglomeratobituminoso (tiepido, schiumato) e delriciclaggio, che unitamente alla alimentazionea gas anziché in oliocombustib<strong>il</strong>e, determinano e confermanol'elevato grado tecnologico dell'impiantoe concorrono ad una significativariduzione di consumi energetici,emissioni in atmosfera, abbattimentorumori.L'impianto <strong>per</strong> la produzione di misticementati IME MC 200 è costituito da2 predosatori, un nastro di elevazioneche trasporta <strong>il</strong> materiale dalla boccadi questi ultimi alla torre di mescolazione,un s<strong>il</strong>os di stoccaggio, unacoclea di alimentazione che trasporta<strong>il</strong> cemento dal s<strong>il</strong>os al nastro di elevazione.L'impianto ha una produzione orariapari a circa 200 m 3 .Il dosaggio a controllo volumetricodelle materie prime (cemento eaggregati) avviene attraverso la verificadelle velocità del nastro trasportatoreche passa sotto le tramogge.Gli impianti di frantumazione <strong>per</strong> lariselezione degli inerti consentono laclassificazione degli stessi <strong>per</strong> mezzodi vagli. Attraverso una camera difrantumazione gli inerti sono ripulitida eventuale ferro, plastica e carta.L'ingresso alla camera di frantumazioneè regolato da un vaglio vibrante:l'inerte passante è subito stoccatoin cumulo; la parte trattenuta passanelle mascelle di frantumazione <strong>per</strong> <strong>il</strong>ricircolo.La produzione è pari a circa 50 m 3 /h.Il processo è sottoposto a controllodelle polveri.L'Impresa Bacchi possiede unmoderno ed attrezzato laboratorio nelquale <strong>per</strong>sonale altamente qualificatoquotidianamente esegue i controlliprevisti dalle vigenti normative sumateriali quali terre, aggregati, f<strong>il</strong>ler,stab<strong>il</strong>izzati, bitumi, additivi, conglomeratobituminoso, misti cementati ecalcestruzzi.Le prove sono eseguite su materieprime, durante <strong>il</strong> processo produttivoe sul prodotto finito. In laboratorio sieseguono anche prove s<strong>per</strong>imentali,con lo scopo di ampliare le conoscenzee verificare le caratteristichefisico tecniche dei prodotti di nuovagenerazione. L'insieme di tutti questiprocessi di analisi e controllo consentonoall'Impresa Bacchi di assicurarela conformità dei materiali prodotti.In virtù delle attrezzature connesseal laboratorio ed alla possib<strong>il</strong>ità didisporre di aree <strong>per</strong> i campi prova,l'Impresa Bacchi ha sottoscritto nel2002 una convenzione con <strong>il</strong> Politecnicodi M<strong>il</strong>ano - D.I.I.A.R. SezioneInfrastrutture Viarie - LaboratorioS<strong>per</strong>imentale Stradale (L.S.S.), rinnovatanell'anno 2007.Tale convenzione, stipulata in funzionedella necessità sempre piùrimarcata di effettuare s<strong>per</strong>imentazioniin vera grandezza, consenteall'Impresa Bacchi di effettuare, oltreal controllo, anche la progettazionee lo studio di qualunque tipo dimiscela richiesta.Da un lato, infatti, l'impresa si impegnaa mettere a disposizione spazidel proprio laboratorio, aree attrezzate,<strong>per</strong>sonale, materiali e mezzi <strong>per</strong> lelavorazioni; dall'altro, <strong>il</strong> L.S.S. siimpegna a controllare, verificare ecertificare l'esecuzione delle lavorazionie le relative prove.Ricerche congiunte in collaborazionecon <strong>il</strong> Politecnico di M<strong>il</strong>ano ed <strong>il</strong> dipartimentodi Ingegneria Chimica dell'UniversitàLa Sapienza di Roma,hanno portato allo sv<strong>il</strong>uppo diCoverlite, un prodotto a base diBiossido di Titanio, in grado di legare<strong>per</strong>manentemente con <strong>il</strong> conglomeratobituminoso e fornire un'elevatacapacità <strong>per</strong> la riduzione dell'inquinamentoatmosferico.Coverlite (<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 32 maggio- giugno 2008) è un'emulsione abase di acqua e biossido di titanio.La sua applicazione sulla su<strong>per</strong>ficiestradale <strong>per</strong>mette di: ridurre drasticamentegli agenti inquinanti deltraffico, mantenere e valorizzare lecaratteristiche tecniche del manto,su<strong>per</strong>are i limiti dei trattamenti antismogsino ad oggi in uso, contaresu una soluzione durevole ed efficacenel tempo.52 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


BARRIERE PARAMASSIDebris-flow del rio GramettoAnalisi d'evento e tecniche <strong>per</strong> la mitigazione del rischioLAURA TURCONI (1) , DOMENICO TROPEANO (1) , GABRIELE SAVIO (2)Introduzionele del bacino di circa 0,3 km 2 e pendenzaIl 5 giugno 2002 piogge temporaleschesi abbatterono su una ristrettafascia di territorio alpino compresa trala Val Soana e la Val Mastellone interessandoin modo particolare la mediaValle del Cervo, che ricevette oltre 300mm di pioggia in poche ore; tra glieffetti al suolo, si annoverarono decinedi so<strong>il</strong> slip e colate di fango e detritodell'88%, che, gonfiatosi anche<strong>per</strong> scaturigini improvvise, produssetrasporto in massa di detriti, minacciògravemente un'abitazione, <strong>il</strong> cui occupantefortunatamente riuscì a mettersiin salvo, dopodiché invase con ghiaiae sabbia la sede stradale nello stessoabitato di Rosazza e ostruì parzialmentel'alveo del Rio Pragnetta.<strong>per</strong> lo più lungo modesti impluvi che aloro volta diedero luogo a violente pulsazionidi piena lungo i tributari del torrenteCervo. Esso minacciò la sicurezzadei manufatti di attraversamentolungo <strong>il</strong> suo corso sino a valle dellaCittà di Biella. Peculiare, come accennato,fu la fenomenologia di piena torrentiziaimprovvisa e violenta a scalaspazialmente limitata: emblematico <strong>il</strong>caso del Rio Grametto, in territorio delComune di Rosazza (versante destrodella Val Cervo), con estensione area-Caratteri ambientaliLa Valle Cervo, che si incunea fra lavalle del Lys e quelle dei torrentiSorba e Sessera tributari dellaValsesia, era un tempo denominataValle di Andorno <strong>per</strong> <strong>il</strong> nucleo abitatodi Andorno Micca che rappresentavaquello più consistente dell'intera vallata;essa si distingue nettamente indue parti: la Bassa Valle, che daBiella si spinge <strong>per</strong> circa 10 km indirezione nord ovest <strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficiedi circa 43 km 2 fino a Passobreve,1. Andamento delle precipitazioniorarie e curva delle cumulaterelative all'evento meteopluviometricodel 5 giugno 2002,registrate alla stazione diPiedicavallo (ARPA Piemonte)2 a, b. Precipitazioni massime <strong>per</strong>durata di uno (a) e due giorniconsecutivi (b) registrata allastazione di Piedicavallo nel<strong>per</strong>iodo 1921-2002 1ael'Alta Valle (considerata da tutti vera epropria Valle del Cervo, l'antica"Bursch"), che inizia a Passobreve erisale lungo <strong>il</strong> Cervo, sino alle suesorgenti oltre Piedicavallo (estensioneareale pari a circa 73 km 2 ).L'alta Valle del Cervo è delimitata daun arco di vette rappresentate (procedendoin senso orario) a sud dalM. Camino (2.391 m s.l.m.) e dal M.Tovo (2.229 m); a ovest dalla Puntadella Gragliasca (2.237 m), dal M.Pietra Bianca (2.490 m), dal M.Cresto (2.546 m), dal Bric SellaVecchia (2.387 m), dalla PuntaCaparelle (2.409 m); verso nord dallePunte Serange (2.334 m) e TreVescovi (2.501 m), dal M. Rosso(2.345 m), dalla Punta Talamone(2.494 m) e, verso est, Cima di Bo(2.556 m) e Punta del Crav<strong>il</strong>e (2.392m). Il settore vallivo montano apparemodellato dall'attività glaciale, che fucaratterizzata dalla presenza di diversighiacciai ospitati nei singoli vallonisecondari equivalenti <strong>per</strong> importanzae <strong>per</strong> estensione a quello che occupavala valle principale.Dal punto di vista geologico nel settorepiù elevato delle valli biellesi affiorano,con rapporti spesso di naturatettonica, vari complessi cristallini conle relative co<strong>per</strong>ture: la serie Sesia-Lanzo che nella zona in esame è rappresentata<strong>per</strong> lo più da micascistib22(1)Istituto di Ricerca <strong>per</strong> la Protezione Idrogeologica (IRPI)-CNR, Torino (2) Collaboratore IRPI-CNR, Torinocon la collaborazione di GIORGIO SCIOLDO (Ditta Geoandsoft, segretario ADiS Torino) e MAURIZIO DI LELLA (RegionePiemonte, Settore Decentrato O<strong>per</strong>e Pubbliche, Biella)<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 53


3eclogitici; la serie Ivrea-Verbano,complesso molto eterogeneo, i cuiaffioramenti costituiscono una zona diforma lenticolare allungata dai dintornidi Ivrea all'estremità settentrionaledel Lago Maggiore, costituita darocce eruttive e metamorfiche. Tal<strong>il</strong>itologie presentano vistosi effetti connessialla tettogenesi, che qui siesplica con discontinuità di importanzaextraregionale: la linea dellaCremosina, che dalla frazione diFavaro (Biella) tagliando la valle delCervo va poi a raggiungere <strong>il</strong> Lagod'Orta e la linea del Canavese, partedel più complesso allineamento tettonicoche attraversa pressoché longitudinalmentel'intero arco alpino,separando le Alpi Meridionali e leDinaridi dai ricoprimenti pennidici eaustroalpini, nonché le zone Ivrea-Verbano e Sesia-Lanzo. Quest'ultimaassume una morfologia tipica di unambiente prealpino, con forme asprenei r<strong>il</strong>ievi e valli ampiamente modellatedall'effetto glaciale.Alcuni toponimi stessi, nel versantedestra del T. Pragnetta, sono significatividi condizioni di scarsa consistenzadella roccia, quali P.ta Mars, P.taPietraccia e Grametto. Si aggiungeche <strong>il</strong> bacino idrografico del RioGrametto altro non è se non <strong>il</strong> prodottod'accumulo di un fenomeno gravitativodi ampie proporzioni e ciò confermal'attitudine ricorrente, a intervalli pluridecennali,nel bacino stesso, alla produzionedi cospicue masse detriticheche raggiungono <strong>il</strong> fondovalle condinamica di trasporto in massa.Precipitazioni critiche"Fin dall'epoca dei primi insediamentistab<strong>il</strong>i, in Alta Valle del Cervo l'uomodella montagna ha dovuto convivere4con un ambiente diffic<strong>il</strong>e, soventeimprevedib<strong>il</strong>e... Equ<strong>il</strong>ibrati interventiantropici e costanti manutenzioni delterritorio <strong>per</strong>mettevano in qualchemisura di contenere gli effetti devastantidelle improvvise avversità climatiche...Negli ultimi decenni, l'abbandonodell'attività rurale, l'imposizionee l'accoglimento acritico dimodelli di vita cittadina nel consumodel territorio, la <strong>per</strong>dita di conoscenzadei fattori ambientali elementari...hanno portato questi consolidati rapportidi convivenza ad affievolirsi finquasi a scomparire" (Valz Blin, 2004).Il primo evento conosciuto è datato1666, 26 settembre: <strong>il</strong> Cervo "distrussetutto un quartiere" attiguo aPiedicavallo (Casalis 1835-1854, vol.14), ma due sono gli eventi estremiche negli ultimi 35 anni hanno interessato<strong>il</strong> bacino dell'Alto Cervo, quelli del22 settembre 1981 e del 5 giugno2002. In riferimento all'evento del1981, di cui non si dispone di dati distazioni pluviometriche di significativaubicazione, a titolo di puro confrontoindicativo si ritiene <strong>per</strong>ciò di riportare idati del bacino s<strong>per</strong>imentale CNR"Valle della Gallina", in Comune diLozzolo, distante circa 25 km dal centrodi scroscio che colpì l'Alto Biellesein tale occasione (vedi tabella).Tenuto conto della relativamente lungadistanza tra <strong>il</strong> sito in esame e talegruppo di stazioni, che riflettono in unacerta misura l'ambiente climatico delpiù vasto territorio e soprattutto ricadono,<strong>per</strong> ubicazione, nella configurazionesudovest/nordest che di normaassumono le celle <strong>per</strong>turbate cheinvestono la regione prealpina emedio-valliva compresa tra la bassaValle d'Aosta e la media Valsesia, è dir<strong>il</strong>evanza <strong>il</strong> fatto che piogge cumulate,Stazione Data mm cum mm/1h Data mm 24h mm/1hFrascheia1 21-22/9 70,6 25 24/9 137 84 (30 in 20')Mazzucco 21-22/9 72 22 24/9 150 96 (43 in 20')Centro 21-22/9 85 28 24/9 156 105 (40 in 20')a carattere temporalesco, di durateanche inferiori alle 24 ore e anzi concentratein tempi brevi, possano produrrecolmi di piena in piccoli bacinicon contributi unitari anche su<strong>per</strong>iori a10 - 15 m 3 /s <strong>per</strong> km 2 .Evento meteopluviometricodel 5 giugno 2002Dalla sera del 4 giugno 2002 e <strong>per</strong> le24 ore successive, precipitazioni diforte intensità hanno interessato, inparticolar modo, i settori prealpini delleprovince di Biella, Novara, Torino,Verbano Cusio-Ossola e di Vercelli.Le precipitazioni cumulate in 24 ore(alle 00 UTC) del 6 giugno 2002, cosìcome riportato in Regione Piemonte(2002), evidenziano che i valori piùelevati si sono registrati tra <strong>il</strong> territoriobiellese e quello ossolano (oltre 250mm), definendo così un areale interessatodall'apice dell'evento a formadi ellissoide ad andamento NE-SW.L'evento meteorologico verificatositra martedì 4 e giovedì 6 giugno 2002ha comportato conseguenze estremamentegravose nelle alte valli deitorrenti Cervo, Oropa ed Elvo.Numerose sono state le frane chehanno coinvolto le coltri detritico-eluvialisovrastanti la roccia in posto,determinando un forte apporto dimateriali solidi lungo impluvi e riiminori, innescando talora la formazionedi colate di materiale detritico-fangosoframmisto ad alberi (debrisflow);Fig. 4.3. Ripresa da satellite (immagineGoogleEarth®, 2007) ove sonoancora evidenti gli effetti alsuolo indotti dall'evento del 5-6giugno 2002, soprattutto lungole linee di deflusso alla testatadel T. Cervo e dei tributari4. Vista frontale del bacino del RioGrametto (Rosazza), inciso inparte in un corpo frana di estesedimensioni54 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


Nella possib<strong>il</strong>ità/volontà di adozione disistemi di mitigazione degli effetti diprocessi di colata detritica in areeurbanizzate spesso l'unica strada <strong>per</strong>corrib<strong>il</strong>eè la realizzazione di o<strong>per</strong>e didifesa passiva che, interferendo conun eventuale flusso detritico, ne impediscanola propagazione; la tecnologiache sta riscuotendo maggior successoè quella basata sull'installazione di retiche hanno <strong>il</strong> compito di intercettaretrasversalmente la massa in transitocome le "briglie" classiche.Questo tipo di struttura deriva daquelle ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> la protezionedalla caduta massi, ma è stato sv<strong>il</strong>uppato<strong>per</strong> l'applicazione specifica. Ladiversità tra l'impatto di un masso incaduta e l'impatto di una colata detriticaimpone l'ottimizzazione dellastruttura e dei particolari costruttivi. Atal fine la possib<strong>il</strong>ità di provare lestrutture dal vero diviene un'esigenzairrinunciab<strong>il</strong>e, se si vuole arrivare adun prodotto che dia le necessariecaratteristiche di affidab<strong>il</strong>ità.Strutture di questo tipo sono costituiteda una rete ad anelli, collegata afuni in acciaio, sostenuta eventualmente(là dove la larghezza dell'alveolo richiedesse) da montanti in acciaio.Sono presenti nella struttura dei disab5I danni, ingenti in tutto <strong>il</strong> territorio biellese,in Comune di Rosazza hannoparticolarmente riguardato: le o<strong>per</strong>e dipresa, gli acquedotti e la rete fognaria;la viab<strong>il</strong>ità e gli attraversamenti; beniprivati. Nel caso particolare, un'abitazionein sponda sinistra del RioGrametto fu gravemente minacciatada una colata detritica originatasi allatestata dell'incisione (testimone locale,su citato, riporta di aver udito un fortissimoboato, sim<strong>il</strong>e a un'esplosione,tale da lasciar supporre, come confermal'evidenza morfologica, lo sfondamentosubitaneo di una "sacca d'acqua"),con mob<strong>il</strong>izzazione di alcunecentinaia di metri cubi di detriti anchea blocchi plurimetrici che hanno totalmenteoccluso, <strong>per</strong> colmamento, l'alveo(Fig. 5 a, b) e <strong>per</strong>icolosamentesfiorato l'abitazione.Interventi di ripristino,mitigazione e riduzione del rischioA seguito dei citati danni, <strong>il</strong> Comunedi Rosazza è stato beneficiato diuna serie di finanziamenti, atti allaricostruzione delle o<strong>per</strong>e danneggiatenonché alla sistemazione idraulicadel torrente Cervo e affluentiminori.Nel corso dei lavori di elaborazione ditale progetto, affidato alla RegionePiemonte, Settore Decentrato OO.PP. di Biella dall'AmministrazioneComunale di Rosazza, sono statieffettuati diversi sopralluoghi nell'ambitodella zona di intervento. In talioccasioni, si è potuta osservarelungo l'asta del rio Grametto, caratterizzatoda un alveo a fortissima pendenza,una situazione di particolare<strong>per</strong>icolosità dovuta:- ad un'ingente quantità di materialepotenzialmente coinvolgib<strong>il</strong>e in ulteriorifenomeni di piena torrentizia ditipo parossistico; materiale in partegià presente lungo l'asta del rioGrametto che in parte avrebbe5potuto, con alta probab<strong>il</strong>ità, essereincrementato da apporti di unadi<strong>scarica</strong> di cava presente in fregioallo stesso corso d'acqua (Fig. 6) edalla co<strong>per</strong>tura detritica esistentelungo i versanti, nell'ambito dellaquale è inciso lo stesso rio.- alla possib<strong>il</strong>ità, da parte dello stessorio Grametto, di fuoriuscire dall'attualealveo essendo questo, soprattuttonel suo tratto inferiore, pens<strong>il</strong>erispetto la zona circostante. Talepossib<strong>il</strong>ità, già verificatasi durantel'evento del giugno 2002, risulta diesito particolarmente gravoso acausa della presenza di vari edificiin prossimità delle due sponde delcorso d'acqua.Da tali <strong>per</strong>icoli è apparso minacciatoparte dell'abitato di Rosazza presentein sponda destra del rio, mentre insponda sinistra è apparso in situazionedi particolare rischio un edificioprivato (già citato).Secondo <strong>il</strong> parere dei progettisti, unintervento di totale "messa in sicurezza"dell'asta del rio Grametto e di difesasia del centro abitato che delle proprietàin sponda sinistra risultavaessere estremamente oneroso, di diffic<strong>il</strong>erealizzazione e di dubbia efficacia;<strong>per</strong> cui si è ritenuto più opportuno ut<strong>il</strong>izzarele somme a disposizione <strong>per</strong>interventi che garantissero la riduzionedel rischio idraulico <strong>per</strong> l'abitato diRosazza e, contestualmente, proporrela delocalizzazione dell'edificio su citato,reputato ad elevato rischio residuo.5 a, b. Immagini successive altransito della colata detriticaoccorsa <strong>il</strong> 5 giugno 2002 lungol'asta del Grametto. Lungo lesponde, la vegetazione arboreapresenta evidenti tracce dellealtezze raggiunte dalla massadetritica6. Tratto intermedio del rioGrametto (sullo sfondo l'abitatodi Rosazza). Dettaglio di unaccumulo di materiale di smarinodi cava, in fregio allo stessocorso d'acqua, potenzialmentecoinvolgib<strong>il</strong>e in ulteriori fenomenidi piena torrentizia6<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 55


sipatori, che consentono di attenuarel'impatto della colata.L'ut<strong>il</strong>izzo di questo tipo di strutturepresenta dei vantaggi sostanziali;primo tra tutti è la rapidità e semplicitàdi installazione, vi è poi l'economicitàrispetto a briglie in calcestruzzo,infine vi è la possib<strong>il</strong>ità di svuotamentodell'eventuale volume di detritoinvasato, <strong>il</strong> che <strong>per</strong>mette di averesempre a disposizione un volume diinvaso qualora sia necessario impedirela propagazione del materiale.Le prove dal vero hanno dimostratoche questo tipo di strutture è in gradodi sopportare un'eventuale colata chele sopravanzi, e si dimostrano adatteall'ut<strong>il</strong>izzo in alveo.Essendosi reso necessario un interventodi ripristino dell'alveo torrentizio aseguito della colata detritica, si è coltal'occasione <strong>per</strong> mettere in o<strong>per</strong>a unabriglia protettiva, ed è stato scelto unmodello di barriera flessib<strong>il</strong>e in acciaioprodotta da Geobrugg e certificata conprove dal vero. (Fig. 9 e 10).sia dal punto di vista elettrico, in quantorisulta nettamente ridotto <strong>il</strong> rischioche la caduta di fulmini nei dintornidell'impianto possa imprimere, <strong>per</strong>effetto antenna, elevate correnti parassitein grado di compromettere la funzionalitàdell'elettronica di controllo.In caso di impatto o di su<strong>per</strong>amentodella soglia prefissata <strong>per</strong> gli spostamentidel sistema così allestito, <strong>il</strong> sensoreinvia una segnalazione via radioalla centralina. Quest'ultima, al ricevimentodella segnalazione, invia fino aquattro messaggi SMS di allarme airesponsab<strong>il</strong>i dell'impianto, e quindi,passando alla modalità GPRS, scattauna foto della briglia e la invia <strong>per</strong> e-ma<strong>il</strong> fino a quattro indirizzi di postaelettronica.La centralina può essere "p<strong>il</strong>otata" viaSMS, inviando a essa dei messaggiche <strong>per</strong>mettono di configurare i destiaOsservazione strumentale<strong>per</strong> la segnalazione d'impattosu reti di protezionePoiché la distanza dell'installazionedalla sottostante sede stradale è taleda impedirne la visib<strong>il</strong>ità diretta, <strong>il</strong> sitoè stato selezionato <strong>per</strong> la realizzazionedell'impianto p<strong>il</strong>ota di monitoraggioautomatico.Nel caso specifico del T. Grametto, siè realizzato un impianto in grado dir<strong>il</strong>evare sia <strong>il</strong> su<strong>per</strong>amento di unadeterminata soglia di deformazionesia <strong>il</strong> verificarsi di urti di notevoleintensità (Fig. 7 a, b e 8); l'impianto èstato inoltre dotato di una fotocamera<strong>per</strong> consentire l'ispezione visiva dellabriglia e verificare quindi in temporeale l'eventuale necessità di unintervento di manutenzione .Il sistema ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> la r<strong>il</strong>evazionedegli impatti violenti contro la briglia èbasato sull'ut<strong>il</strong>izzo di shock sensor,dispositivi piezo-ceramici in grado digenerare una corrente proporzionaleall'accelerazione ad essi applicata.Questi dispositivi presentano diversivantaggi: a) sono di dimensioni contenute,e possono essere installaticon fac<strong>il</strong>ità nei diversi punti della briglia;b) sono <strong>per</strong>manentemente attivi,e non richiedono di essere ripristinatidopo un evento; c) sono insensib<strong>il</strong>iall'umidità, e sono quindi adatti all'ut<strong>il</strong>izzoin ambienti "ost<strong>il</strong>i"; d) hanno unaimpedenza virtualmente infinita, che<strong>per</strong>mette l'installazione di più elementiin parallelo; e) sono concettualmen-7 7te dei generatori di corrente, cosache <strong>per</strong>mette di tarare la sensib<strong>il</strong>itàdel r<strong>il</strong>evatore semplicemente variandola resistenza di carico ut<strong>il</strong>izzata.Considerato che le deformazionidelle reti possono essere di notevoleentità, si è escluso l'ut<strong>il</strong>izzo di misuratoridi deformazione tradizionali che,oltre ad avere una corsa insufficiente,possono essere danneggiati nel casodi impatti violenti. Si è scelto quindi diseguire una strada più semplice edut<strong>il</strong>izzare un cavo che, su<strong>per</strong>ato uncerto livello di deformazione dellarete, interrompesse un circuito "normalmentechiuso" segnalando l'eventoin modo affidab<strong>il</strong>e al sensore ARC-S. Tale sistema ha <strong>il</strong> vantaggio dipoter essere ripristinato senza difficoltàal termine delle o<strong>per</strong>azioni dimanutenzione e pulizia dell'o<strong>per</strong>a.Il rischio di danno dell'impianto cosìpredisposto lungo <strong>il</strong> Rio Gramettorisulta estremamente ridotto, sia dalpunto di vista meccanico, in quantonon vi sono lunghe tratte aeree ointerrate esposte a smottamenti o adimpatti con materiale litoide in caduta,b7 a, b. Dispositivo (centralina ARC-CF) predisposto nell'ambito delsistema di osservazionestrumentale allestito nel bacinodel Rio Grametto (a) e dettaglio(b). Tale strumento, alimentato abatteria e pannello solare, èdotato di un modulo cellulareGSM/GPRS, di una microcameraintegrata e di un ricetrasmettitoreradio <strong>per</strong> colloquiare con <strong>il</strong>sensore, che non richiede quindiuna cablatura diretta verso lacentralina8. Dettaglio del cavo ut<strong>il</strong>izzatonell'ambito del sistema diosservazione strumentale allestitonel bacino del T. Grametto;su<strong>per</strong>ato un certo livello dideformazione della briglia, esso<strong>per</strong>mette di interrom<strong>per</strong>e uncircuito "normalmente chiuso"segnalando l'episodio in modo8affidab<strong>il</strong>e al sensore ARC-S56 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


natari dei messaggi e delle e-ma<strong>il</strong>, diattivare o disattivare la r<strong>il</strong>evazionedegli urti e/o delle deformazioni, e dieffettuare un ciclo di allarme simulato,forzando l'invio dei messaggi SMSe delle fotografie della briglia. Unapposito software <strong>per</strong>mette inoltre dicollegarsi alla centralina da unapostazione remota e di effettuare daessa le o<strong>per</strong>azioni di configurazioneo richiedere l'invio di una immaginedel sito in tempo reale. La connessionevia radio dei sensori alla centralina<strong>per</strong>mette di ut<strong>il</strong>izzare quest'ultima<strong>per</strong> gestire sensori collocati in corrispondenzadi diversi livelli di briglie,con una co<strong>per</strong>tura massima di circamezzo ch<strong>il</strong>ometro in condizioni ottimali.E' inoltre possib<strong>il</strong>e dotare lacentralina di sensori meteorologiciquali termometri, igrometri, barometrie pluviometri e realizzare cosìimpianti integrati che <strong>per</strong>mettano nonsolo di fornire una rapida rispostao<strong>per</strong>ativa in caso di eventi eccezionali,ma anche di conservare unamemoria storica delle condizioni chetali eventi hanno scatenato ed acquisirecosì informazioni preziose <strong>per</strong> laprevisione di eventi futuri.Considerazioni finaliIl Rio Grametto, ancorché di bacinoidrografico esiguo, ha lasciato traccianella memoria storica <strong>per</strong> leimponenti colate di detrito cui hadato luogo da 160 anni a questaparte e ancor nell'ultimo evento del9giugno 2002: esso si è dimostrato ingrado di incidere negativamente, <strong>per</strong>la relativa entità degli apporti solidi,sul regime del corso d'acqua cuiafferisce, di estensione areale bensu<strong>per</strong>iore. Le ragioni primarie vannoricercate nella straordinaria quantitàdi detrito disponib<strong>il</strong>e, unitamenteall'elevata acclività dell'asta di drenaggio,e ancora a monte, all'elevatogrado di fratturazione della rocciasoggiacente capace di esser diffusamente<strong>per</strong>meata e di generare unasorta di "effetto sifone" <strong>per</strong> ciò checoncerne gli elevati volumi idricitemporaneamente invasati, cui puòconseguire un effetto dirompente discaturigine improvvisa al cederedella resistenza alle straordinariesovrapressioni interstiziali che sivengono a generare. In termini dicapacità di r<strong>il</strong>ascio di detrito, lamagnitudo valutab<strong>il</strong>e risulta dell'ordinedi 30.000 m 3 (metodo Tropeano &Turconi, 1999), anche in relazione alfatto che gran parte del bacino sisv<strong>il</strong>uppa all'interno di una più estesamassa instab<strong>il</strong>e di versante, a frontedi un effettivo volume, <strong>per</strong> l'eventoestremo del 2002, alquanto minore.Pertanto, la rete paramassi realizzata,come prima misura preventiva<strong>per</strong> mitigare <strong>il</strong> rischio connesso afuture colate, può ritenersi soddisfacenteal fabbisogno di imbrigliamentodi alcune centinaia di metri cubi,ma è palese che non può risolverein modo radicale <strong>il</strong> problema nellesue basi fisiche. La struttura esistente,in un contesto dove può esserefac<strong>il</strong>e una ulteriore compromissionenell'assetto di equ<strong>il</strong>ibrio di masserocciose disaggregate, è sembratacomunque la più logica da attuare inquanto la meno <strong>per</strong>vasiva e dunquela più idonea anche in termini dicosto e di allestimento, nel contempo,di un sito di osservazione s<strong>per</strong>imentaledei fenomeni di instab<strong>il</strong>ità inatto e potenziali.9. Alcune fasi della messa in o<strong>per</strong>adel sistema di mitigazione deglieffetti di trasporto in massaproducib<strong>il</strong>i, contestuale alsistema di osservazionestrumentale lungo <strong>il</strong> T. Grametto10. Vista dell'o<strong>per</strong>a trasversale abasso impatto visivo allestitalungo <strong>il</strong> tratto terminale del Rio10Grametto<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 57


PORTATTREZZIAvanti tutta!In occasione di Forexpo 2008, la fieradi Bordeaux dedicata alla s<strong>il</strong>vicolturaed alla forestazione, la società TreEmme del Gruppo Merlo ha stupito <strong>il</strong>pubblico francese presentando inanteprima l'ultima novità della casa, <strong>il</strong>portattrezzi MM 350 B, un muscolosotrattore con 350 cavalli di potenza.La manifestazione è stata anche l'occasione<strong>per</strong> i responsab<strong>il</strong>i dell'aziendadi testimoniare con i fatti lavolontà di avanzare lungo la lineadell'innovazione tecnologica, tanteerano le nuove soluzioni tecnichepresenti su questo modello.La presa di forza idraulica alimentatada pompa a c<strong>il</strong>indrata variab<strong>il</strong>e condispositivo Load-Sensing, la trasmissioneidrostatica, la dovizia di attrezzaturea disposizione e l'attenzione quasimaniacale dei progettisti a creare unamacchina non solo prestante masoprattutto indistruttib<strong>il</strong>e, hanno affascinato<strong>il</strong> numeroso pubblico.Su un articolato <strong>per</strong>corso di tre ch<strong>il</strong>ometriin piena boscaglia, appassionatie professionisti hanno potuto anchetestare questo splendido trattore inprove pratiche che hanno messo inevidenza l'alto livello raggiunto dallatecnologia Tre Emme.Velocità di lavoro e precisione o<strong>per</strong>ativafanno del nuovo MM 350 B un concentratodi efficienza con una produttivitàsenza rivali nella categoria deimezzi fuoristrada <strong>per</strong> impieghi gravosi,a conferma che Tre Emme è uno deicostruttori più importanti del settore.Il nuovo portattrezzi è disponib<strong>il</strong>e in58 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


tre differenti versioni:- MM 350 B, <strong>per</strong> chi necessita di unamacchina polivalente con elevateprestazioni e semplice nell'ut<strong>il</strong>izzo.L'impiego di elezione è nell'ambitoforestale ed in s<strong>il</strong>vicoltura.- MM 350 N, esuberante e potente, ècapace di affrontare impegni gravosidurante tutto l'anno. È ideale nei contestipiù diversi, dallo sgombero nevecon turbine e vomeri alla pulizia forestale,nei quali ag<strong>il</strong>ità e velocità sonofattori chiave <strong>per</strong> un buon risultato.- MM 350 ND, specializzato nellosgombero di masse nevose imponenti,sia con vomeri che turbofrese, o<strong>per</strong>azionialle quali comunità montaneed amministrazioni locali guardanocon interesse <strong>per</strong> assicurare <strong>il</strong> mantenimentodella viab<strong>il</strong>ità stradale anchenelle condizioni più avverse.La famiglia di trattori portattrezzi TreEmme comprende anche ulteriorimodelli sv<strong>il</strong>uppati <strong>per</strong> la manutenzioneforestale, stradale e ferroviaria,settori che hanno prospettive di crescitainteressanti ma che trovano tuttaviaparecchi ostacoli alla loroespansione, non ultimi quelli legati aduna limitata disponib<strong>il</strong>ità di macchinespecializzate.La proposta della società cuneesecolma efficacemente proprio questalacuna e si articola su tre modelli conmotore da 180 cavalli (MM 180 B,MM 180 N e MM 180 ND) e su unmezzo multifunzione da oltre 150cavalli (MM 150 VR).Quest'ultimo in particolare ha rivoluzionatola manutenzione stradale eferroviaria offrendo contemporaneamentei vantaggi di un trattore forestale,di una piattaforma portattrezzie di una gru mob<strong>il</strong>e leggera, tutto inuna sola macchina sulla quale gliattacchi a tre punti anteriore e posterioree le prese di forza meccanicheed idrauliche <strong>per</strong> l'azionamento delleinnumerevoli attrezzature ne esaltanole prestazioni.Tutti i progetti sv<strong>il</strong>uppati da TreEmme sono stati guidati da due fattorichiave: la sicurezza ed <strong>il</strong> comfort,temi che l'azienda ha sv<strong>il</strong>uppato intermini di ampio respiro, affidandoalle innumerevoli attrezzature adisposizione la trasformazione deitrattori portattrezzi in macchine polivalentifruib<strong>il</strong>i tutto l'anno, forti di unaredditività a 360 gradi.Modello Peso Motore Potenza Velocità PDF(kW/CV)(l/min-bar)MM 350 B 9.000 6 c<strong>il</strong>indri turbo 260/350 36 460-420MM 350 N 9.000 6 c<strong>il</strong>indri turbo 260/350 36 460-420MM 350 ND 9.200 6 c<strong>il</strong>indri turbo 260/350 36 460-420MM 180 B 6.800 6 c<strong>il</strong>indri turbo 132/180 40 300-420MM 180 N 6.700 6 c<strong>il</strong>indri turbo 132/180 40 300-420MM 180 ND 7.000 6 c<strong>il</strong>indri turbo 132/180 40 300-420MM 150 VR 7.000 4 c<strong>il</strong>indri turbo 113/153 40 170-480<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 59


MOVIMENTO TERRACase rinnova la gammacompatta e incorporai nuovi motori Tier 3Case ha portato a termine <strong>il</strong> completorinnovamento dei suoi modelli dellagamma compatta, che ha equipaggiatocon i nuovi motori Tier 3. I miniscavatori,le minipale e le terne diCase hanno così visto migliorare sensib<strong>il</strong>mentele proprie prestazioni.Case, pioniera nell'ut<strong>il</strong>izzo dellenuove tecnologie, afferma ancorauna volta la propria posizione di leadernel settore delle macchine movimentoterra.La f<strong>il</strong>osofia di Case è di essere sempreun passo avanti, e anche questavolta non poteva essere altrimenti.L'incorporazione della rivoluzionariatecnologia Tier 3 nella gamma compattaporta con sé una nuova generazionedi macchine: più efficiente, piùpotente, più ecologica e più s<strong>il</strong>enziosa.La Serie 3 di Case è in grado di rendereal massimo, avere maggiore fac<strong>il</strong>itàdi ut<strong>il</strong>izzo e fornire prestazionisenza pari. Le minipale compatte dellagamma 400 Serie 3, così come laterna Case 590SR Serie 3, e la nuovagamma di miniescavatori, arricchita didue modelli, CX15B e CX18B, sonoesempi tangib<strong>il</strong>i della proposta innovativadi Case che sorprenderanno inquanto a design e forza.I nuovi modelli di minipale compattedella Serie 3 di Case sono arrivaticon la gamma 400. Alcuni di essi,come i prototipi Case 430 e Case440CT, sono stati presentati prima alSamoter 2008 di Verona, poi alloSmopyc 2008, in apr<strong>il</strong>e nel quartierefieristico di Saragozza.Per conoscere i nuovi modelli Case410 e Case 420 bisognerà attenderefino a fine anno. La gamma 400 presentaconsistenti miglioramenti sia almotore, sia alla cabina, che aumentanoconsiderevolmente <strong>il</strong> rendimentodella macchina e, di conseguenza,del lavoro.I modelli 420, 430, 435 e 445 dellaSerie 3 montano motori Case turbocompressia 4 c<strong>il</strong>indri e da 3,2 litri fabbricatida Iveco; le minipale più grandi,le Case 440, 450 e 465, montano unmotore da 4,5 litri. Tutta la gamma presentaprestazioni migliorate grazie aimotori emissionati Tier 3 e alla coppiapiù potente. Anche la potenza è stataincrementata e va da 57 a 83 CV. Allostesso tempo, Case ha cercato disemplificare la manutenzione in tutti imodelli della sua gamma. Per questaragione, la concezione della serie 400offre un fac<strong>il</strong>e accesso ai f<strong>il</strong>tri dell'olio edel carburante, oltre a un miglior raffreddamento,grazie alla collocazioneravvicinata dello scambiatore dell'olio edel radiatore ad alette maggiorate.Alcuni modelli, come le 420, 430, 435e 445, presentano una ventola con cinghiaesente da manutenzione, mentrenelle 400, 450 e 465, <strong>il</strong> tensionatoreautomatico della cinghia è di serie e neaumenta la longevità. Si è anche tenutoconto del lavoro in condizioni estreme,come ad esempio a tem<strong>per</strong>aturesotto lo zero, dotando la macchinadegli elementi necessari <strong>per</strong> l'avviamentofino a -23ºC.Ma non è solo la meccanica ad esserestata rinnovata. La cabina dellanuova serie ha un nuovo design, piùcomodo e pratico. Disponib<strong>il</strong>e in dueversioni, Standard e Deluxe, l'abitacolodella Serie 3 offre più spazio efino a un 81% di su<strong>per</strong>ficie vetrata inpiù nelle minipale 410, 420, 430 e440. Tra gli allestimenti di serie, <strong>il</strong>sed<strong>il</strong>e a sospensione pneumatica,l'acceleratore a pedale, <strong>il</strong> rivestimentointerno, l'avvisatore acustico di retromarciae <strong>il</strong> tettuccio vetrato. La nuovastruttura di protezione ROPS dellacabina, e una miglior visib<strong>il</strong>ità sullabenna alla massima altezza e sullaparte posteriore della macchina, contribuisconoa rendere più semplice esicuro <strong>il</strong> lavoro dell'o<strong>per</strong>atore.Da sottolineare anche la vasta sceltadi optional, tra cui ricordiamo <strong>il</strong> nuovoquadro comandi deluxe con avviamentosenza chiave, le luci laterali, la radiocon lettore MP3, <strong>il</strong> sistema antifurto, <strong>il</strong>nuovo sed<strong>il</strong>e rivestito in tessuto conriscaldamento e sostegno lombare e lanuova barra addominale imbottita. Neimodelli 440CT, 450CT plus, 420CT e445CT i comandi p<strong>il</strong>otati sono di seriee a richiesta nelle 430, 440, 450, 465PLUS, 410, 420, 435 e 445.60 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


TECNICAIntercooler e Fase 3A:nuovo primatoAntonio CarraroGrandi novità <strong>per</strong> i trattori AntonioCarraro con sigla 8400, 9400 e 10400,rispettivamente a 66, 87 e 95 HP che,a partire da gennaio 2008, montanotutti propulsori dotati di Intercooler e anorma Fase 3A. L'intercooler è undispositivo ut<strong>il</strong>izzato nei motori a combustioneinterna turbocompressi. Sitratta di uno scambiatore termico deltipo aria/aria che raffredda l'aria compressadal turbocompressore primache entri nel motore. La logica è diimmettere l'aria nel motore alle condizioniideali <strong>per</strong> un rendimento di combustioneottimale.I motori dotati di intercooler offrono ingenerale migliori <strong>per</strong>formance graziead una maggiore coppia ai bassi regimiche genera migliore elasticità delmotore contestualmente ad una drasticariduzione delle emissioni.Le nuove norme CEE sulle emissioninocive dei motori diesel Fase 3Ahanno <strong>il</strong> fine di abbattere del 40% <strong>il</strong>ivelli di ossido di azoto. AntonioCarraro S.p.A. è attualmente la primaazienda del comparto trattori compattiad aver adottato, già nelle produzioni2008, i nuovi propulsori in linea conle nuove norme CEE. Questi nuovimotori offrono una serie di vantaggioltre al fatto di essere "a norma".Innanzitutto <strong>il</strong> raffreddamento conintercooler (aria-aria), non solo riducele emissioni di NOx, ma prolunga lavita del motore. I motori intercooleroffrono <strong>il</strong> sistema più efficiente di raffreddamentodell'aria in ingresso cheriduce drasticamente le emanazioninocive mantenendo inalterati la coppiaai bassi regimi, <strong>il</strong> tempo di rispostatransitoria e la coppia massima.In sostanza con l'intercooler siaumenta sia la coppia a bassi regimi,sia la densità di potenza, pur migliorandoi consumi.Il ricircolo dei gas di scarico raffreddato(EGR interno) si apre <strong>per</strong> modularei gas in emissione nel collettoredi aspirazione che si miscelano conl'aria fredda in ingresso. Poiché taleprocesso elimina dall'aria una certaquantità di ossigeno, durante <strong>il</strong> processodi combustione le tem<strong>per</strong>aturedei gas di scarico si abbassano, riducendole emissioni di NOx.Il turbocompressore con valvolaWastegate dei motori con intercoolerriduce le emissioni transitorie grazieall'elevata pressione di alimentazione.La valvola Wastegate, in particolare,aumenta la coppia ai bassi regimi eimpedisce pressioni elevate agli altiregimi. Il nuovo turbocompressore,riducendo al minimo <strong>il</strong> volume delmotore, garantisce prestazioni ottimali,anche in termini di risposta transitoriae di bassi consumi e in tutte le condizionidi funzionamento del motore.Contestualmente alla volontà di adeguarei propri motori alle nuove normeCEE, Antonio Carraro ha colto l'occasione<strong>per</strong> inserire nuove soluzioni tecnicheut<strong>il</strong>i a migliorare le prestazionidei propri trattori. Innanzitutto è statoadottato un potente alternatore da 70A che offre ottima resa e riesce a sv<strong>il</strong>uppareun valore di corrente elevatoanche ai bassi regimi di rotazione.Aumentate la coppia motore, la riservadi coppia, la potenza dell'alternatore, èstato adottato uno scambiatore di calorein alluminio che, oltre ad offrire unacapacità di raffreddamento più elevatadei tradizionali scambiatori in rame, èdotato di una rete frontale anti-intrusioneut<strong>il</strong>e ad agevolare le o<strong>per</strong>azioni dipulizia. Infine, è da sottolineare l'impiegodi un nuovo tipo di lubrificante,garanzia di un'eccezionale durata delmotore grazie ad una migliore lubrificazionead alte e basse tem<strong>per</strong>ature.Grandi novità <strong>per</strong> i trattori AntonioCarraro TTR 4400 HST, TGF 7800,Rondò k333 e k327, Tigre 3200,Country 4400 erano già arrivate apartire da gennaio 2007, montandotutti propulsori a norma Fase 3A. Inparticolare <strong>il</strong> motore più innovativo èmontato nel modello TGF 7800.La nuova forma della camera di combustione,dei segmenti, della partealta dei pistoni e delle 4 valvole <strong>per</strong>c<strong>il</strong>indro di questo nuovo motore firmatoYanmar, contribuisce ad unasostanziale riduzione delle emissionidi particolati grazie anche all'aumentodella pressione dell'iniezione all'internodella camera. Anche qui la valvoladi controllo del ricircolo dei gas discarico raffreddati (EGR) <strong>per</strong>mette diridurre le emissioni di NOx. Attraversouna serie di sensori una centralinaelettronica regola varie funzioni, tracui: la quantità di iniezione di carburante,<strong>il</strong> rapporto aria-carburante, laquantità di gas di scarico da miscelarecon l'aria fredda.Il trattore TGF 7800 (motore YanmarFase 3A, 4 c<strong>il</strong>indri, 3.300 cc, 16 valvole)offre una potenza di 71 HPgarantita anche in presenza di altetem<strong>per</strong>ature atmosferiche.Sistema Intercooler e nuovo motoreYanmar a Fase 3A<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 61


Tribunale di BolognaSezione specializzata in materia di proprietà industriale edintellettuale (D. Lgs. 27 giugno 2003 n. 168).Nel procedimento cautelare <strong>per</strong> contraffazione e concorrenzasleale r.g. 11307/07 promosso da: Assaloni S.p.A.con sede in Lizzano in Belvedere (BO) contro Assaloni1920 s.r.l. con sede in Lizzano in Belvedere (BO).Il Giudice Designato, con ordinanza emessa in data 19-22ottobre 2007, confermata dal Tribunale in composizionecollegiale a seguito di reclamo, ha disposto la pubblicazionedel seguente dispositivo.P.Q.M.Visti gli artt. 700 e 669 bis e ss. c.p.c., 126 e 131C.P.I.; inibisce alla Assaloni 1920 s.r.l. l’ut<strong>il</strong>izzazione, nelladenominazione sociale ovvero in qualsiasi altro contestoquale elemento di segno distintivo, della indicazione "1920";ordina la rimozione, senza ritardo, della suddetta indicazione"1920" dai siti internet di cui in narrativa; ordina <strong>il</strong> sequestrodel materiale promozionale e pubblicitario recantesegni con la summenzionata indicazione "1920" pressosedi, magazzini e depositi della Assaloni 1920 s.r.l.; disponela pubblicazione della presente ordinanza cautelare, nellasua parte dispositiva, a cura della ricorrente ed a spesedella resistente Assaloni 1920 s.r.l., sul primo numero ut<strong>il</strong>edella rivista <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong>, con caratteri doppi rispetto aquelli ordinari; condanna la Assaloni 1920 s.r.l. alla rifusionedelle spese processuali a favore della Assaloni s.p.a. liquidandolein € 350,00 <strong>per</strong> spese, € 1.800,00 <strong>per</strong> competenzeed € 4.500,00 <strong>per</strong> onorari oltre al 12,5% ex art. 14 T.P.,IVA e CPA come <strong>per</strong> legge.Si comunichi.Bologna, 19 ottobre 2007Il Giudice Designato Dr. Pietro Guidotti62 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


MOVIMENTO TERRAI nuovi escavatori cingolatidella serie BQuesti nuovi modelli proseguono l'o<strong>per</strong>adi completamento della serie B.Oggi New Holland offre una lineacompleta di escavatori cingolati, daipiù piccoli, da 0 a 1 t, fino all'escavatoreda 80 t, in grado di soddisfare leesigenze dei clienti massimizzando <strong>il</strong>oro investimenti.Il processo di rinnovamento dellagamma è iniziato nel 2007 con <strong>il</strong> lanciodell'escavatore E215B, primodella serie B, e sarà completato entrometà del 2008. I nuovi escavatori,sv<strong>il</strong>uppati con <strong>il</strong> partner Kobelco,sono stati interamente ridisegnati,infatti essi adottano nuovi motori,nuova idraulica, nuova architetturadella macchina e nuova cabina. Tuttoquesto si traduce in un incremento diefficienza, comfort e produttività.I modelli della gamma pesante dellaserie B lanciati all'inizio del 2008 sono:E265B (26/28 t), E305B (30/31,6 t),E385B (35,6/37,8 t). Di recente è statalanciata l'"ammiraglia" della gammapesante: E485B (49,6/50,2 t).Le nuove motorizzazioni Tier III concui sono equipaggiati i nuovi escavatoriassicurano una maggiore produttivitàdelle macchine e consumi diminuitidel 15% rispetto ai modelli precedenti,con la conseguente riduzionedell'impatto ambientale. Inoltre <strong>il</strong>ivelli di emissioni sono più bassi,rispetto alle normative vigenti,dell'80% <strong>per</strong> <strong>il</strong> monossido di carbonio(CO) e del 25% <strong>per</strong> i particolati.Grazie al nuovo computer di bordo,oggi sugli escavatori New Holland laportata e la pressione del circuitoidraulico aus<strong>il</strong>iario sono fac<strong>il</strong>menteregolab<strong>il</strong>i in totale sicurezza attraverso<strong>il</strong> monitor montato in cabina,infatti le nuove funzioni idrauliche<strong>per</strong>mettono di impostare la portata ela pressione dell'olio idraulico conincrementi rispettivamente di 10 litrie di 10 bar.Anche nel comfort i nuovi escavatorisono stati rinnovati: tutta la serie èstata arricchita di un nuovo sed<strong>il</strong>econ braccioli integrati nella consolelaterale, <strong>il</strong> che offre un appoggioergonomico ideale, la nuova conformazionedella pedaliera, con unadistanza maggiore tra i pedali e labase del sed<strong>il</strong>e migliora <strong>il</strong> comfort dell'o<strong>per</strong>atoree agevola la guida dellamacchina.Particolare attenzione è stata dedicatada New Holland alla manutenzione.Gli intervalli di cura, semprepiù d<strong>il</strong>atati, portano ad una riduzionedei costi di esercizio e ad un minoreinquinamento dovuto alla sostituzionedegli olii motore e dell'impiantoidraulico.Contribuiscono ulteriormente al contenimentodei costi di esercizio dellanuova serie B anche le modificheapportate <strong>per</strong> fac<strong>il</strong>itare l'accessib<strong>il</strong>itàai punti soggetti a manutenzione, chefac<strong>il</strong>itano e velocizzano al massimo <strong>il</strong>mantenimento dell'efficienza ordinariae l'assistenza alla macchina.Le benne intercambiab<strong>il</strong>i con quelledella serie esistente consentono alcliente di trarre vantaggio dall'investimentogià sostenuto.Il monitor di nuova concezione, conun display retro<strong>il</strong>luminato più grandee leggib<strong>il</strong>e, è più fac<strong>il</strong>e da usare e davisualizzare; dotato di un recentesoftware, tale monitor offre nuovemodalità di lavoro, che l'o<strong>per</strong>atorepotrà impostare fac<strong>il</strong>mente, visualizzandosullo schermo le informazioniessenziali relative alla manutenzionedella macchina, segnalando eventualimalfunzionamenti di sistema ememorizzando gli errori r<strong>il</strong>evati dalsistema di autodiagnosi.I nuovi modelli sono inoltre dotati divideocamera posteriore (a richiesta)<strong>per</strong> aumentare ulteriormente la sicurezzasui cantieri: le immagini, catturatedalla videocamera nel retrodella macchina, vengono visualizzatesu un monitor dedicato collocatosul montante anteriore destro inposizione ergonomica e fac<strong>il</strong>e dacontrollare.Con la nuova serie B New Holland hadimostrato, ancora una volta, di porreal centro dello sv<strong>il</strong>uppo le esigenzedei clienti e di essere in grado di soddisfarlea 360°, grazie alla sua pluriennalees<strong>per</strong>ienza e capacità nelsettore. Produttività, comfort, sicurezzae ambiente sono i punti di forza<strong>per</strong> ottimizzare la redditività dei clientiNew Holland.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 63


AMBIENTELa Banca del Verde compensa<strong>il</strong> CO2 emesso dal FestivalInternazionale dell'AmbienteIl Festival Internazionale dell'Ambiente,svoltosi da 5 all'11 giugnoscorsi è la prima iniziativa patrocinatada Comune e Provincia di M<strong>il</strong>ano,Regione Lombardia. Sulla via dell'Expo2015 mira a promuovere unariflessione scientifica e politica sullesfide più urgenti in materia di clima eambiente, mob<strong>il</strong>ità, energia ed ed<strong>il</strong>izia,e a rendere più diffusa e consapevolela sensib<strong>il</strong>ità individuale e collettiva.Tra i numerosi incontri, dibattiti,conferenze, feste e spettacoli dedicatiai grandi temi del Festival, martedì10 giugno si è svolto <strong>il</strong> dibattito"Una grande Banca del Verde <strong>per</strong>l'Italia. 500m<strong>il</strong>a alberi <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ano".Nuove modalità di gestione del verdeurbano: sussidiarietà, ricerca scientifica,innovazione nel paesaggio, raggiverdi, biodiversità e compensazioniambientali, locali e globali. Idee, es<strong>per</strong>ienzee buone pratiche sono stati itemi affrontati dai numerosi relatoriintervenuti.Il Festival Internazionale dell'Ambiente:nessun impatto sul clima.Ogni iniziativa che riunisce un certonumero di <strong>per</strong>sone produce inevitab<strong>il</strong>mentel'emissione di gas a effettoserra. Anche adottando i migliorisistemi di riduzione e di ottimizzazionedell'uso dell'energia, dei trasporti edei materiali, una quantità di gasviene comunque immessa in atmosfera:si tratta delle cosiddette emissioniinevitab<strong>il</strong>i.Adottare una politica climatica attentasignifica considerare anche l'esistenzadi queste emissioni inevitab<strong>il</strong>i afianco dell'attuazione di una strategiadi riduzione. Coerentemente con gliobiettivi e lo spirito di Expo 2015, ipromotori del Festival hanno decisodi ridurre l'impatto sul clima sin dalprimo appuntamento: Banca delVerde onlus ha compensato tutte leemissioni del Festival Internazionaledell'Ambiente.Questa prima edizione del Festival sicaratterizza <strong>per</strong> un intervento di compensazionedelle emissioni di anidridecarbonica prodotta dall'organizzazionee dallo svolgimento dell'evento stesso.In particolare: neutralizzare le emissionidi CO2 generate dagli spostamentidei relatori e degli ospiti convenuti aM<strong>il</strong>ano ed i consumi energetici dellediverse sedi dei meeting e delle conferenze.Questo è solo <strong>il</strong> primo atto concretonell'ambito di una strategia diriduzione dell'impronta di carbonio piùampia in vista di Expo 2015.L'impronta di carbonio del FestivalInternazionale dell'Ambiente è stimatain 1.200 tonnellate equivalenti diCO2. Di queste l'88% è legato allamob<strong>il</strong>ità di ospiti, organizzazione espettatori, mentre i consumi di energia<strong>per</strong> le sedi ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> gli eventied i consumi <strong>per</strong> l'ospitalità dei <strong>per</strong>nottamentiincidono sul totale <strong>per</strong> <strong>il</strong>6% ciascuno.Il b<strong>il</strong>anciamento delle emissioni con <strong>il</strong>metodo glocal. Per compiere quest'o<strong>per</strong>azioneBanca del Verde onlus hadeciso di ut<strong>il</strong>izzare e fare proprio l'approccioglocal già sv<strong>il</strong>uppato e s<strong>per</strong>imentatoda ETM European TreeManagement. Questo approccio sibasa su due dimensioni di intervento:la dimensione globale e quella locale.Non ci si accontenta di neutralizzaregli effetti globali delle emissioni di gasa effetto serra con l'acquisto di creditidi emissione, ma si coglie l'occasione<strong>per</strong> effettuare anche un intervento di"forestazione urbana" in modo da contribuireattivamente al miglioramentodella qualità ambientale locale. Perquesta ragione nel prossimo autunnoverranno messi a dimora 1.600 nuovialberi adulti. Tigli, frassini, querce,bagolari e gleditsia nel giro dei prossimisette anni immagazzineranno 120tonnellate eq di CO2, pari al 10% delleemissioni complessive del Festival.500 m<strong>il</strong>a alberi <strong>per</strong> M<strong>il</strong>ano. Una sfidadi qualità <strong>per</strong> la città, un impegnoconcreto <strong>per</strong> la Banca del Verde. Ilpiano del verde della città di M<strong>il</strong>anoprevede di realizzare entro <strong>il</strong> 2015una delle più grandi o<strong>per</strong>azioni diforestazione urbana che abbiano maiinteressato una città italiana. Ottoraggi verdi dal centro della città siirradieranno verso la <strong>per</strong>iferia eandranno a interconnettersi con ungrande anello che li raccorderà fraloro rendendo <strong>il</strong> tutto un unico sistemadi verde.Per fare tutto questo servono risorseimportanti, non solo finanziarie. Perquesta ragione la Banca del Verde sicandida a diventare un partner o<strong>per</strong>ativodella città di M<strong>il</strong>ano <strong>per</strong> questagrande sfida. Agendo sia sul latodella raccolta fondi volontaria asostegno del progetto, sia apportandocompetenze, sempre con spirito diservizio alla comunità e sussidiarietàorizzontale. Gli obiettivi sono chiari:far crescere <strong>il</strong> patrimonio arboreo everde delle città.64 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008


DEMOLIZIONITyrolit Cutting ProCompetition: sfidaall'ultimo taglioSi sono svolte lo scorso 29 maggio leselezioni del "Tyrolit Cutting ProCompetition" che ha visto la partecipazionedi 21 professionisti del taglioe della demolizione provenienti datutta Italia, preselezionati attraversoprove di carotaggio svoltesi in tutto <strong>il</strong>territorio italiano alle quali hanno partecipato65 o<strong>per</strong>atori, <strong>per</strong> definire idue professionisti che rappresenteranno<strong>il</strong> nostro Paese nelle finali delcampionato europeo, che si svolgerannoin Austria nel gennaio del prossimoanno.E', quella di quest'anno, la prima edizionedella gara internazionale nell'industriadel carotaggio e del taglio delcalcestruzzo, ideata da Tyrolit con lapartnership tecnica di Stihl e di PDi(Professional Demolition International).Fra marzo e ottobre 2008 sisvolgono infatti sette campionatinazionali in sette Paesi europei:Spagna, Svizzera, Gran Bretagna,Italia, Francia, Scandinavia e Germania.Il primo e <strong>il</strong> secondo classificatodi ogni Tyrolit Cutting Pro Competitionnazionale gareggerà <strong>per</strong> <strong>il</strong> titoloEuropeo.Con la Cutting Pro Competition,Tyrolit porta un po' di spirito sportivoe di sana competizione nel mondodel carotaggio e del taglio del calcestruzzo.La gara consiste di tre discipline:taglio con seghe a muro, carotaggioe taglio con seghe manuali. Ilregolamento e <strong>il</strong> materiale ut<strong>il</strong>izzato<strong>per</strong> le varie selezioni sono ovviamenteidentici <strong>per</strong> ogni nazione partecipante,a garanzia della massimalealtà e trasparenza. Inoltre, è giàpossib<strong>il</strong>e seguire l'evoluzione dellacompetizione visitando <strong>il</strong> sito appositamenterealizzato da Tyrolit <strong>per</strong> consentirea tutti di monitorare in temporeale i risultati e conoscere in anteprimai nomi dei vincitori delle varieselezioni nazionali.Nella sede di Thiene è stato quindiinstallato un apposito tendone, all'internodel quale sono state posizionatele macchine e le attrezzature <strong>per</strong> letre discipline previste della competizione:<strong>il</strong> taglio con sega a muro, <strong>il</strong>carotaggio ed <strong>il</strong> taglio con sega amano.Per <strong>il</strong> taglio con la sega a muro sonostate impiegate le macchine Tyrolit-Hydrostress PPH25RR centralinaidraulica, 25 kW con la testa di taglioWZ e <strong>il</strong> disco diamantato Tyrolit specificaWSL Premium, Ø 825 mm.Per <strong>il</strong> carotaggio, <strong>il</strong> motore Tyrolit-Hydrostress DME32S (elettrico, 3,2kW) montato sul supporto carotatriceHCCB-5 DG, con corona diamantataTyrolit specifica CDL Premium, Ø 102mm.Per <strong>il</strong> taglio con sega manuale, troncatriceStihl TS 700 (motore a scoppio5 kW); disco usato, Tyrolit specificaDCU Premium, Ø 350 mm.Al termine della giornata, che ha vistola presenza di numerosi spettatori esostenitori, dipendenti sia di Tyrolit chedelle altre aziende rappresentate, dovenon sono mancati <strong>il</strong> divertimento e unacceso spirito competitivo, RiccardoGarelli (Garelli Tagli) e Andrea Cecchet(Elettrotermoidraulica Cecchet) si sonoclassificati al primo e al secondo posto,distanziando di poco GiancarloMarchetti (Demco), giunto terzo.Saranno quindi Garelli e Cecchet, chehanno anche ricevuto i complimenti diRoberto Lam<strong>per</strong>ti, presidente di Aideco(Associazione Italiana DemolizioneControllata) a rappresentare l'Italianella finale europea.La caratteristica fondamentale allabase dello sv<strong>il</strong>uppo di Tyrolit, fondatada Daniel Swarovsky nel 1919, è lacostante attenzione all'evoluzionetecnologica e all'applicazione dellenuove invenzioni <strong>per</strong> sv<strong>il</strong>uppare prodottinuovi e sempre più precisi.L'ufficio Ricerca e Sv<strong>il</strong>uppo internoall'azienda conta infatti oltre 160 <strong>per</strong>sone,mentre <strong>il</strong> gruppo dispone di 19unità produttive in dieci Paesi delmondo, oltre a numerose f<strong>il</strong>iali commercialiche coprono tutti i principalimercati.In Tyrolit la Divisione Trade è specializzatanella commercializzazione efornitura di servizi <strong>per</strong> le migliori rivenditein ed<strong>il</strong>izia e meccanica. La DivisioneConstruction è specializzata nellafornitura di sistemi macchine e utens<strong>il</strong>i<strong>per</strong> la demolizione controllata.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008 65


AMBIENTEPircher:tecnologia <strong>per</strong> l'ambienteDa 40 anni Pircher sv<strong>il</strong>uppa e producesistemi tecnologici <strong>per</strong> ridurre oimpedire l'inquinamento degli stratisu<strong>per</strong>ficiali del sottosuolo e dellefalde freatiche e preservare integro <strong>il</strong>nostro prezioso patrimonio idrico.Pircher si posiziona nel mercato <strong>per</strong>innovazione, che riguarda i materiali,i prof<strong>il</strong>i, le prestazioni, l'efficienza deisistemi progettati <strong>per</strong> offrire soluzioni<strong>per</strong>manenti e durevoli.Pircher produce una gamma completadi canali in calcestruzzo, vasche edimpianti <strong>per</strong> la raccolta ed <strong>il</strong> trattamentodelle acque sia in ambito civ<strong>il</strong>e cheindustriale ed offre un vasto assortimentodi canali polimerici, in acciaioinox, bocche di lupo e finestre.Gli es<strong>per</strong>ti Pircher sono a disposizionedei clienti <strong>per</strong> individuare insiemele soluzioni più idonee ad un determinatoprogetto e <strong>per</strong> seguire la fase diattuazione, a garanzia di una continuafunzionalità ed efficienza.Nella sua gamma di prodotti, Pircherpresenta una vasta scelta di accessorie dettagli che offrono un ampiospazio alla <strong>per</strong>sonalizzazione e chediventano sistemi in grado di fornireuna soluzione intelligente e completaa problemi specifici.Il canale 700, realizzato in calcestruzzovibrato e armato, è concepito <strong>per</strong>convogliare e smaltire grandi volumidi acqua, o <strong>per</strong> contenere tubazioni,cavi elettrici e condotte di aria compressa.E' particolarmente sempliceda movimentare in cantiere ed èdisponib<strong>il</strong>e nelle lunghezze da 1metro e 2 metri.Un'ampia gamma di co<strong>per</strong>ture è abbinab<strong>il</strong>eal canale, dalle piastre chiuseo forate in calcestruzzo sino alle grigliezincate ed in ghisa avvitab<strong>il</strong>i.E' stato proprio <strong>il</strong> canale 700 ad essereimpiegato recentemente in un'o<strong>per</strong>ache ha visto come protagonista <strong>il</strong>torrente Giona che sfocia in localitàMaccagno (VA).L'impianto idroelettrico preesistente,che alimentava l'acquedotto delle localitàa valle, era dotato di una grigliache, a causa dei detriti che si andavanoa depositare, non lasciava f<strong>il</strong>trare <strong>il</strong>quantitativo di acqua sufficiente.E' stata dunque realizzata un'o<strong>per</strong>acon presa d'acqua in alveo, unacanalizzazione a cielo a<strong>per</strong>to che siinterseca a 90° con <strong>il</strong> torrente.Il primo tratto della canalizzazione èstato realizzato con la posa del canale700 sicurezza, con griglia in ghisaE600 avvitab<strong>il</strong>e, con lo scopo di intercettarel'acqua e di convogliarla inuna condotta forzata, ovvero all'internodel canale 700 normale rico<strong>per</strong>toda piastre D400 in calcestruzzo.Dalla condotta l'acqua viene infineimmessa nell'impianto idroelettrico eva ad integrare l'acquedotto esistente.66 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 33 luglio - agosto 2008

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