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Quali implicazioni per la guida nel paziente con sincope? - Giornale ...

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GIAC • Volume 6 • Numero 4 • Dicembre 2003TABELLA IVC<strong>la</strong>ssificazione dell’AHA/NASPE dei pazienti <strong>con</strong> TPSV• C<strong>la</strong>sse A: pazienti <strong>con</strong> TPSV asintomatici o <strong>con</strong> sintomi minimi• C<strong>la</strong>sse B: pazienti sintomatici (<strong>sincope</strong>, pre<strong>sincope</strong>, angina, dispnea)• C<strong>la</strong>sse C: pazienti <strong>con</strong> TPSV <strong>con</strong> sintomi non <strong>con</strong>trol<strong>la</strong>bili <strong>con</strong> <strong>la</strong> terapiaco<strong>la</strong>re (FV). Tutti questi meccanismi possono dare parzialeo completa <strong>per</strong>dita di coscienza.Queste aritmie, <strong>per</strong>tanto, impedis<strong>con</strong>o una <strong>guida</strong> sicura<strong>con</strong> rischio del<strong>la</strong> vita propria e dei soggetti terzi.Le statistiche disponibili suggeris<strong>con</strong>o che solo lo 0,1%degli incidenti stradali più gravi può essere attribuito aeventi patologici acuti, che <strong>per</strong>altro <strong>nel</strong> 20-25% dei casisono cosiddetti attacchi cardiaci.Sintomi prodromici come l’angina e <strong>la</strong> dispnea possonodare tempo <strong>per</strong> fermare il veicolo. Le sindromicoronariche acute sono <strong>la</strong> maggior causa di arresto cardiacoe le aritmie sembrano essere una causa moltorara di incidente stradale. Una valutazione del rischioin soggetti a rischio di TV è stata <strong>con</strong>dotta su di un’ampiacasistica di 501 soggetti dimessi dopo un primoepisodio di TV sostenuta o di FV da Larsen. Il 39% deisoggetti non è risultato inducibile allo studio elettrofisiologico(SEF), ma ha ricevuto comunque <strong>nel</strong> 33% deicasi un farmaco di c<strong>la</strong>sse I, il 7% ha ricevuto amiodarone,il 7% è stato sottoposto a impianto di ICD e il 53%non ha ricevuto alcuna terapia. Il 23% dei pazienti haricevuto un farmaco antiaritmico (c<strong>la</strong>sse I), a seguito diinducibilità dell’aritmia clinica al SEF, eliminata dal farmaco.Nel restante 38% <strong>con</strong> aritmia clinica inducibile alSEF, ma non <strong>con</strong>trol<strong>la</strong>bile da antiaritmici, il 53% ha ricevutoamiodarone, il 27% un antiaritmico di c<strong>la</strong>sse I, il13% un ICD e il 7% non ha ricevuto alcun trattamento.Ben l’83% dei soggetti di questa casistica a un anno èrisultato esente da eventi maggiori, aritmici, sincopali,morte improvvisa o scarica di ICD, in qualche modocapaci di influenzare negativamente <strong>la</strong> <strong>guida</strong>. Con l’eccezionedei soggetti in cui <strong>per</strong>maneva inducibilità aritmica<strong>con</strong> antiaritmici di c<strong>la</strong>sse I, in cui il rischio di recidiva<strong>per</strong>maneva alto anche al termine dell’anno di osservazione,in tutti gli altri gruppi <strong>la</strong> probabilità di unevento <strong>per</strong>maneva elevata <strong>nel</strong> primo mese dall’episodiooriginario, ca<strong>la</strong>va gradualmente sino al 7° mese escendeva più rapidamente dall’8° al 12° mese.A seguito di tali <strong>con</strong>siderazioni, nei pazienti <strong>con</strong> tachicardiaventrico<strong>la</strong>re è raccomandabile un <strong>per</strong>iodo diosservazione (6-7 mesi). Qualora non sopravvenganorecidive, il rischio di eventi successivi è basso e nonpregiudiziale al<strong>la</strong> sicurezza al<strong>la</strong> <strong>guida</strong>. Fanno eccezionei soggetti in terapia <strong>con</strong> antiaritmici di c<strong>la</strong>sse I anchedopo il primo anno dall’evento, poiché mantengonolivelli molto elevati di possibili recidive a distanza (Tab.VI).Sincope neuromediataLe sincopi neuromediate sono il risultato di una abnormerisposta cardiovasco<strong>la</strong>re a una stimo<strong>la</strong>zione didiverso carattere, fisiologica o meno, che agisce medianteil sistema nervoso autonomo e che ha come risultato<strong>la</strong> vasodepressione, <strong>la</strong> cardioinibizione o entrambe(Tab. VII). Le sincopi neuromediate e le sincopi dacausa non determinata costituis<strong>con</strong>o insieme <strong>la</strong> causapiù comune di <strong>per</strong>dita di coscienza, a se<strong>con</strong>da dellecasistiche dal 6 al 73% dei casi, in media il 47% dellecause di <strong>sincope</strong>. Pertanto, è importante sa<strong>per</strong>e se il<strong>paziente</strong> <strong>con</strong> <strong>per</strong>dita di coscienza su base neuromediatapossa <strong>guida</strong>re veicoli a motore. Per rispondere adeguatamenteal problema dobbiamo risolvere alcunequestioni preliminari:TABELLA VC<strong>la</strong>ssificazione dei pazienti <strong>con</strong> aritmie se<strong>con</strong>do le linee <strong>guida</strong> dell’AHA e il NASPE• C<strong>la</strong>sse A: Nessuna restrizione al<strong>la</strong> <strong>guida</strong>• C<strong>la</strong>sse B: Restrizioni <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi definiti e limitati• C<strong>la</strong>sse C: Restrizioni complete o ritiro del<strong>la</strong> patente definitivoTratta da Circu<strong>la</strong>tion 1996;94:1147-1166.212

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