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GLOTTOLOGIAa.a. 2011-<strong>12</strong>dott. ssa S. Dal MasoPROGRAMMA DETTAGLIATOFanciullo F. (2007), Introduzione alla linguistica storica, Bologna, Il Mulino. Vanno studiati puntualmente:Cap. I, II, III (Paragrafi 1, 2, 3, 4 e 9), IV, V, VII.Gusmani R. (2000), “Interlinguistica”, in Lazzeroni, R. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci, pp. 87 -113.Turchetta B. (2009), Pidgin e Creoli, Roma, Carocci, Cap. 1 e 2. Oppure, in alternativa: McMahon A.M.S.(1994), Understanding Language Change, Cambridge Univers<strong>it</strong>y Press, Cap. 10 - Pidgins and Creoles (PP:253-283)TEMARIO (CON RIFERIMENTO AI TESTI)‣ per gli studenti frequentanti il riferimento ai testi va inteso solo a completamento degli appuntidelle lezioni;‣ gli studenti non frequentanti prepareranno i testi indicati, facendo attenzione, nel <strong>temario</strong>, alleparti escluse.Quadro storico della nasc<strong>it</strong>a della disciplinaAlcuni punti di riferimento temporali: i contributi di Sassetti (1583) ; di William Jones (1786), F. Schlegel(<strong>18</strong>08); F. Bopp (<strong>18</strong>16), di Rask (<strong>18</strong>14, <strong>18</strong><strong>18</strong>) e Grimm.Il contributo del romanticismo.L’apporto delle scienze naturali.Il metodo storico-compartivo (e la vergleichende Grammatik). Esempi di comparazione e ricostruzione.La famiglia linguistica indo-europea. La teoria dell’albero genealogico di Schleicher (Stammabumtheorie).Schmidt e la teoria delle onde (Wellentheorie). I prodromi della geografia linguistica e della dialettologia.I neo-grammatici (Junggrammatiker) e le leggi fonetiche.La legge di Grimm e l’indoeuropeic<strong>it</strong>à delle lingue germaniche.Riferimento bibliografico:Fanciullo F. (2007), Introduzione alla linguistica storica, Bologna, Il Mulino; Cap<strong>it</strong>olo IV - Esordi e primisviluppi della linguistica storica.Le lingue indoeuropee: gruppi, sottogruppi e prime attestazioni e diffusione delle lingue i.e.Riferimento bibliografico:Fanciullo F. (2007), Introduzione alla linguistica storica, Bologna, Il Mulino; Cap<strong>it</strong>olo VII – L’Europalinguistica e le lingue indoeuropee fuori d’Europa.Il mutamento foneticoPrincipi di fonetica e di fonologia.Aspetti articolatori e classificatori dei suoni.L’aspetto funzionale: definizione di fonema, di allofono e di variante libera.


Le leggi fonetiche (Lautgesetz): La legge di Grimm. Il Great Vowel Shift.- L’ineccepibil<strong>it</strong>à delle leggi fonetiche.- Le eccezioni alle leggi fonetiche (l’analogia, il prest<strong>it</strong>o, l’azione di leggi concorrenti)- Come vanno intese le leggi fonetiche.L’analogia in diacronia e in sincronia.Gli allotropi: forme dotte e forme popolari.Altri fenomeni di mutamento foneticoCancellazione di segmenti: L’aferesi, sincope, apocopeInserimento di morfemi: l’epentesiLa metatesiIl mutamento dal punto di vista funzionaleLa defonologizzazione, la fonologizzazione e la rifonologizzazione (riferimento ai lavori di Jakobson)Riferimento bibliografico:Fanciullo F. (2007), Introduzione alla linguistica storica, Bologna, Il Mulino; Cap<strong>it</strong>olo II – Il mutamento.La dinamica del mutamento linguisticoLa geografia linguistica- (la teoria delle onde)- Wenker e la “seconda rotazione consonantica”- Il “ventaglio renano”La diffusione geografica dei tratti dialettaliGli atlanti linguistici: ALF, AISLa nozione di iso<strong>glo</strong>ssa (riflessioni sui confini linguistici)L’iso<strong>glo</strong>ssa kentum/satem (cap. 3 , par. 4)La diffusione del mutamento linguistico nella società- La variazione diatopica, diastatica, diafasica, diamesicaRiferimento bibliografico:Fanciullo F. (2007), Introduzione alla linguistica storica, Bologna, Il Mulino; Cap<strong>it</strong>olo V – Geoliguistica esociolinguistica: la variabil<strong>it</strong>à.La classificazione delle lingueCr<strong>it</strong>eri linguistici e non linguistici delle classificazione- (La classificazione genealogica)- La classificazione arealeIl concetto di Sprachbund (la lega linguistica balcanica)La classificazione tipologia*- La tipologia morfologica (lingue isolanti, agglutinanti, flessive, polisintetiche:caratteristiche principali e riferimento all’indice di sintesi. L’allomorfia.)- La tipologia sintattica (l’ordine non marcato dei cost<strong>it</strong>uenti di base (S, V, O); lecorrelazioni con i cost<strong>it</strong>uenti dei sintagmi nominali e verbali)Il concetto di “universale” e di “universale implicazionale”, Greenberg 1963* I non frequentanti possono fare riferimento unicamente alla tipologia morfologica, Fanciullo pag. 156-157


Cause esogene di mutamento linguistico: fenomeni di interferenza linguisticaIl contatto fra lingue e i fenomeni di interferenza.La s<strong>it</strong>uazione di bi- e di pluri-linguismo.I fenomeni di interferenza linguistica: lingua-modello e lingua-replica.Le forme dell’interferenza (code-sw<strong>it</strong>ching, casuals, prest<strong>it</strong>i e calchi)S<strong>it</strong>uazioni che permettono o favoriscono il prodursi di un prest<strong>it</strong>o o di un calco (in relazione allecompetenze nei due codici, degli atteggiamenti dei parlanti e della natura del contatto)Motivazioni dei fenomeni di interferenza.Sulla fondatezza delle categoria dei prest<strong>it</strong>i “di necess<strong>it</strong>à” e “di lusso”; il prestigio, i valori connotativi,l’espressiv<strong>it</strong>à della forma fonica.Prest<strong>it</strong>iPrest<strong>it</strong>i e creazioni autonome.I “falsi esotismi”.Prest<strong>it</strong>i diretti e “a distanza”. Vie di integrazione del prest<strong>it</strong>o nel lessico (orale vs. scr<strong>it</strong>to), l’azione di linguedi mediazione.Acclimatamento e integrazione dei prest<strong>it</strong>i.L’integrazione fonologica, morfologica e semantica dei prest<strong>it</strong>i.Integrazione e paretimologia.Relazione tra forme autoctone e prest<strong>it</strong>i nel lessico della lingua replica: sost<strong>it</strong>uzione e polarizzazione.L’induzione di morfemi.CalchiI calchi strutturali (parole composte e sintagmi).Calchi sintattici.Calchi “imperfetti” e semicalchi.I calchi semantici.La nozione di di<strong>glo</strong>ssia.Le s<strong>it</strong>uazioni di sostrato, superstrato e ad strato.Riferimento bibliografico:Gusmani R. (2000), “Interlinguistica”, in Lazzeroni, R. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci, pp.87- 113.Le lingue di contattoPrima definizione delle lingue pidgin e creole.Pidgin stabilizzati ed estesi.L’interesse linguistico dei pidgin e di tratti di continu<strong>it</strong>à delle diverse lingue di contatto.La genesi dei pidgin (s<strong>it</strong>uazioni endogene ed esogene).La teoria della monogenesi (e della rilessificazione).-Il sabir (o lingua franca o pet<strong>it</strong> mauresque), attestazioni di questa lingua.Le teorie sostratiste.La teoria della poligenesi e l’azione degli universali; ipotesi universalista e ipotesi tipologica.Caratteristiche linguistiche dei pidgin.La “semplificazione” morfologica e lessicale.Lo sviluppo della morfologia e la grammaticalizzazione.Lessico anal<strong>it</strong>ico e sintetico, opaco e trasparente, iconico e arb<strong>it</strong>rario.Riflessioni sulla nozione di “semplificazione” linguistica.Riferimento bibliografico:Turchetta B. (2009), Pidgin e Creoli, Roma, Carocci, Cap. 1 e 2.

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