Relazione Pdr Ponticino - Comune di Laterina
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Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244CENNI STORICO – GEOGRAFICIIl territorio dove ora sorge il comune <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong> fu abitato fin da tempi molto antichi, cometestimoniano gli stanziamenti etruschi ad Impiano ed i probabili inse<strong>di</strong>amenti romani dell'epocaaugustea presso l'antica Pieve <strong>di</strong> San Cassiano.Lo stesso toponimo <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong>, d’altronde, sembra risalire al latino "later" o "lateris", vale a <strong>di</strong>remattone, a significare, quin<strong>di</strong> "fabbrica <strong>di</strong> mattoni", a riprova <strong>di</strong> ciò sta la natura argillosa delterreno e la continua presenza, fino ai giorni nostri, <strong>di</strong> numerose fornaci. Ma lo sviluppo dell’anticoborgo si ebbe a partire dall'un<strong>di</strong>cesimo secolo, dopo quell'anno Mille che anziché i tanto attesisconvolgimenti apocalittici che 1' "homo me<strong>di</strong>evalis" temeva sopra ogni altra cosa, portò a profondetrasformazioni sociali che indussero le popolazioni stanziate sulla pianura, o in gruppi <strong>di</strong> case sparseper la collina, a riunirsi all'interno <strong>di</strong> un castello, un po' per motivi <strong>di</strong> sicurezza ed un po' per trovarsinei pressi dell'allora ultimata strada maestra, la più importante via <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> trafficicommerciali del Valdarno.Nel 1272 <strong>Laterina</strong> entra nella storia della regione, con la presa <strong>di</strong> possesso dell'Arezzo ghibellinache ne voleva fare una "terra fortificata" contro l'espansione in Valdarno dei guelfi fiorentini. Ma gliUbertini, antica e nobile famiglia sud<strong>di</strong>ta dell’imperatore, persero il castello nel 1288, dopo ottogiorni <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o da parte dei fiorentini che <strong>di</strong>eci anni dopo, per fortificarlo e renderloinespugnabile, vi costruirono la Rocca. Tutto questo però non bastò perché nel 1304 gli Ubertiniriconquistarono <strong>Laterina</strong> consegnandola <strong>di</strong> nuovo ad Arezzo. <strong>Laterina</strong> ebbe anche importanzareligiosa: nella bolla <strong>di</strong> Innocenzo III la ve<strong>di</strong>amo a capo <strong>di</strong> 17 chiese. Quando la <strong>di</strong>ocesi fu <strong>di</strong>visa invicariati, <strong>Laterina</strong> venne posta a capo <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> essi, ed a comandarlo vi furono importanti famigliesia <strong>di</strong> Firenze che <strong>di</strong> Roma. Anche l’ambiente culturale <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong> nel 1300 era molto evoluto, vi sitrovavano infatti numerosi notai e precettori.Gli intrighi politici, i cambiamenti <strong>di</strong> alleanze e gli interessi personali mutarono <strong>di</strong> nuovo il corsodella storia e tra il 1326 ed il 1336 successe davvero <strong>di</strong> tutto. Il vescovo <strong>di</strong> Arezzo Guido Tarlati,rivale degli Ubertini, fece <strong>di</strong>struggere <strong>Laterina</strong> e <strong>di</strong>sperdere gli abitanti nelle campagne circostantied il suo successore, che era un Ubertini, ma intenzionato a circondarsi <strong>di</strong> amicizie influenti perconsolidare la sua posizione, la fece rie<strong>di</strong>ficare cedendola alla Repubblica Fiorentina.[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 2/9