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Relazione Pdr Ponticino - Comune di Laterina

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Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244COMUNE DI LATERINA- PROVINCIA DI AREZZO -PIANO DI RECUPERO:“ ABITATO DELLA FRAZIONE DIPONTICINO”AI SENSI DELLA LEGGE 457/1978 - LEGGE REGIONALE 57/1985 E SS.MM.II.RELAZIONE GENERALE1. CENNI STORICO - GEOGRAFICI2. SITUAZIONE ATTUALE3. SITUAZIONE URBANISTICA4. OBIETTIVI PIANO DI RECUPERO<strong>Laterina</strong>, Aprile 2012[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 1/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244CENNI STORICO – GEOGRAFICIIl territorio dove ora sorge il comune <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong> fu abitato fin da tempi molto antichi, cometestimoniano gli stanziamenti etruschi ad Impiano ed i probabili inse<strong>di</strong>amenti romani dell'epocaaugustea presso l'antica Pieve <strong>di</strong> San Cassiano.Lo stesso toponimo <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong>, d’altronde, sembra risalire al latino "later" o "lateris", vale a <strong>di</strong>remattone, a significare, quin<strong>di</strong> "fabbrica <strong>di</strong> mattoni", a riprova <strong>di</strong> ciò sta la natura argillosa delterreno e la continua presenza, fino ai giorni nostri, <strong>di</strong> numerose fornaci. Ma lo sviluppo dell’anticoborgo si ebbe a partire dall'un<strong>di</strong>cesimo secolo, dopo quell'anno Mille che anziché i tanto attesisconvolgimenti apocalittici che 1' "homo me<strong>di</strong>evalis" temeva sopra ogni altra cosa, portò a profondetrasformazioni sociali che indussero le popolazioni stanziate sulla pianura, o in gruppi <strong>di</strong> case sparseper la collina, a riunirsi all'interno <strong>di</strong> un castello, un po' per motivi <strong>di</strong> sicurezza ed un po' per trovarsinei pressi dell'allora ultimata strada maestra, la più importante via <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> trafficicommerciali del Valdarno.Nel 1272 <strong>Laterina</strong> entra nella storia della regione, con la presa <strong>di</strong> possesso dell'Arezzo ghibellinache ne voleva fare una "terra fortificata" contro l'espansione in Valdarno dei guelfi fiorentini. Ma gliUbertini, antica e nobile famiglia sud<strong>di</strong>ta dell’imperatore, persero il castello nel 1288, dopo ottogiorni <strong>di</strong> asse<strong>di</strong>o da parte dei fiorentini che <strong>di</strong>eci anni dopo, per fortificarlo e renderloinespugnabile, vi costruirono la Rocca. Tutto questo però non bastò perché nel 1304 gli Ubertiniriconquistarono <strong>Laterina</strong> consegnandola <strong>di</strong> nuovo ad Arezzo. <strong>Laterina</strong> ebbe anche importanzareligiosa: nella bolla <strong>di</strong> Innocenzo III la ve<strong>di</strong>amo a capo <strong>di</strong> 17 chiese. Quando la <strong>di</strong>ocesi fu <strong>di</strong>visa invicariati, <strong>Laterina</strong> venne posta a capo <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> essi, ed a comandarlo vi furono importanti famigliesia <strong>di</strong> Firenze che <strong>di</strong> Roma. Anche l’ambiente culturale <strong>di</strong> <strong>Laterina</strong> nel 1300 era molto evoluto, vi sitrovavano infatti numerosi notai e precettori.Gli intrighi politici, i cambiamenti <strong>di</strong> alleanze e gli interessi personali mutarono <strong>di</strong> nuovo il corsodella storia e tra il 1326 ed il 1336 successe davvero <strong>di</strong> tutto. Il vescovo <strong>di</strong> Arezzo Guido Tarlati,rivale degli Ubertini, fece <strong>di</strong>struggere <strong>Laterina</strong> e <strong>di</strong>sperdere gli abitanti nelle campagne circostantied il suo successore, che era un Ubertini, ma intenzionato a circondarsi <strong>di</strong> amicizie influenti perconsolidare la sua posizione, la fece rie<strong>di</strong>ficare cedendola alla Repubblica Fiorentina.[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 2/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244Negli anni successivi si susseguirono i tentativi <strong>di</strong> sommossa ad opera dei ghibellini ma ormai lasecolare contesa tra Arezzo e Firenze si avviava verso l'epilogo: il 5 novembre 1384, proprio a<strong>Laterina</strong>, sconfitta ed occupata militarmente dall’esercitofrancese alleato dei fiorentini, veniva consegnata a Firenze.Dei tempi me<strong>di</strong>evali restano a <strong>Laterina</strong> numerosetestimonianze: delle costruzioni <strong>di</strong>fensive rimangono alcunitratti delle mura, due porte e parte della Rocca. Le mura nelcorso dei secoli hanno subito molti danni, oltre che per lebattaglie, per la presenza, nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze, <strong>di</strong> cave <strong>di</strong> rena. Più volte, negli Statuticomunali del XVI secolo, si trovano <strong>di</strong>sposizioni volte a limitare l’incuria degli uomini.Oltrepassato il fiume la strada sale fino alla statale 69 inlocalità <strong>Ponticino</strong>. Si tratta <strong>di</strong> una frazione che prende ilnome del ponticello che attraversa il fosso del Ganascione. Ilgrazioso manufatto risale con molta probabilità al XVIsecolo ma non è da escludere che sia sorto dove si trovavauna preesistente struttura al servizio <strong>di</strong> un’antica arteriaviaria.Lo sviluppo urbanistico <strong>di</strong> questa frazione risale al secolo scorso quando fu realizzata la nuovaviabilità <strong>di</strong> collegamento con Arezzo che soppiantò la Via Vecchia Aretina.[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 3/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244SITUAZIONE ATTUALEL’impianto urbano <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong> è caratterizzato da un nucleo più antico composto da una decina <strong>di</strong>fabbricati che si sviluppano lungo il corso dell’attuale statale 69 del Valdarno, realizzati conmateriali e tecnologie proprie della tra<strong>di</strong>zione;l’andamento lineare che lo caratterizza ci fa capirecome le sue origini non fossero quelle <strong>di</strong> centrourbano organizzato gerarchicamente per funzioni econ dei precisi spazi legati ad una vita <strong>di</strong> relazione,ma quello invece <strong>di</strong> luogo <strong>di</strong> transito, che collegavadue valli. Infatti, l’indagine storica, intesa comestrumento d’analisi <strong>di</strong>rettamente cogente ilprogetto, in<strong>di</strong>vidua un aggregato urbano le cui origini vanno indubbiamente relazionate alla storiadell’arteria che lo attraversa e che nel corso dei secoli ha restituito significato al luogo, rendendoloal tempo stesso collettore <strong>di</strong> microattività, area <strong>di</strong> sosta del viandante, e coacervo <strong>di</strong> funzioni sempre<strong>di</strong>verse, tra cui non mancava la pesca, e soprattutto l’agricoltura, motore economico del borgo.Il nucleo d’origine ha poi subito un’espansionesuccessiva, che ha interessato il versante soprastante delmonte continuando l’allineamento alla stradasviluppando un’e<strong>di</strong>lizia più recente e <strong>di</strong> scarso valore.Attualmente il centro abitato è definito in modo evidentedal tratto stradale che collega Arezzo al Valdarno. Lastatale 69 taglia il paese creando una frattura netta tra idue lati poiché risulta complicato l’attraversamentopedonale: l’alta percorrenza carrabile e il mancato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> adeguati percorsi pedonali rendonorischiosa la convivenza tra la statale e gli aspetti della vita civile e sociale <strong>di</strong> un centro abitato.Attualmente sono presenti limitate aree ver<strong>di</strong> e spazi comuni: recentemente c’è stato un intervento<strong>di</strong> riqualificazione a sud del ponte ma il nodo urbano che si voleva definire non riesce ad acquisirela sua importanza perché è slegato dal contesto e circondato da un paesaggio urbano trascurato.Questa mancanza è estremamente evidente, basti sottolineare che tutt’oggi con la riqualificazionedella sopraccitata area non si è ancora stabilita la concretezza <strong>di</strong> un “sistema piazza”: i clienti[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 4/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244abituali dei servizi commerciali si ostinano a sostare lungo la statale piuttosto che frequentare l’areaa sud del ponte che evidentemente non percepiscono come piazza urbana. L’area che si trova a norddel ponte, in corrispondenza del comparto oggetto del piano<strong>di</strong> recupero, è infatti in pessimo stato conservativo.L’e<strong>di</strong>ficio oggetto del piano <strong>di</strong> recupero è situato lungo lastatale in corrispondenza del ponte sul Ganascione, ha unastruttura <strong>di</strong> 3 piani in muratura faccia a vista, è in con<strong>di</strong>zionifatiscenti: l’alveo del fiume risulta prosciugato per lamaggior parte dei mesi dell’anno e le aree limitrofe risultano <strong>di</strong>smesse e abbandonate, l’altavegetazione limita la percezione del paesaggio e costituisce un limite alla fruibilità <strong>di</strong> spazi chepotrebbero essere valorizzati e integrati con il paesaggio urbano.Lo spazio limitrofo al letto del torrenteGanascione non riesce ad integrarsi con leabitazioni con cui confina a causadell’evidente stato <strong>di</strong> degrado che locaratterizza. In paese è evidente la carenza <strong>di</strong>appositi spazi per i parcheggi poiché propriola statale 69, durante le ore del giorno, risultaaffollata <strong>di</strong> auto in sosta nonostante i <strong>di</strong>vieti.L’abitato è perciò privo della qualità urbana – architettonica che meriterebbe per il contestoambientale in cui si inserisce.[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 5/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244OBIETTIVI PIANO DI RECUPEROGli obiettivi perseguiti hanno riguardato tutta una serie <strong>di</strong> proposte progettuali che permettano <strong>di</strong>migliorare le criticità presenti all’interno del paese. Interesse fondamentale è il miglioramento dellaqualità della residenza tramite creazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> servizi a supporto del paese. Tale Piano <strong>di</strong>Recupero è stato redatto ai sensi dell’art. 10 della LR 59/80 con l’intento <strong>di</strong> creare uno strumento <strong>di</strong>programmazione unitario e coor<strong>di</strong>nato tra l’intervento pubblico e quello privato. Si potranno cosìdelineare criteri <strong>di</strong> valutazione certi e comprensibili delle trasformazioni del patrimonio e<strong>di</strong>lizioesistente e <strong>di</strong> quello naturale.Il comparto in oggetto è interessato da un abitato esistente e storicizzato e una e<strong>di</strong>lizia che si èsviluppata dagli anni ‘70-‘80 fino ai giorni nostri. Inoltre l’area è caratterizzata dal percorso deltorrente Ganascione con le sue opere d’arte delineando il paesaggio urbano. Tale complessità èstata analizzata valutando le criticità che sono emerse tra il costruito e la natura dei luoghi inparticolare la presenza <strong>di</strong> abitazioni nei pressi del torrente che hanno dato identità al luogo,ma generato anche elementi <strong>di</strong> criticità che, insieme alle mancate manutenzioni dell’alveo delfiume e delle sue sponde, oggi costituiscono una priorità per la messa in sicurezza dei luoghi aseguito <strong>di</strong> un inizio <strong>di</strong> movimenti franosi.Gli obiettivi che sono stati fissati con la presentazione <strong>di</strong> questo Piano <strong>di</strong> Recupero sono i seguenti:• Restauro e riqualificazione architettonica dell’e<strong>di</strong>ficio posto in prossimità del ponte sul torrenteGanascione che verrà destinato a residenze sovvenzionate e/o convenzionate, libera ed attivitàcommerciali o <strong>di</strong> servizio;• Consolidamento e messa in sicurezza della sponda destra del Torrente Ganascione dal Ponte <strong>di</strong>Via Nazionale alla linea ferroviaria Firenze –Roma, per contrastare evidenti movimenti franosi;• Realizzazione <strong>di</strong> un percorso pedonale allo scopo <strong>di</strong> migliorare e mettere in sicurezza lafruibilità all’interno del paese da parte dei residenti;• Riqualificazione <strong>di</strong> un area a est del torrente da destinare a parcheggi e piazza mercatoIl primo obiettivo del Piano <strong>di</strong> Recupero sarà quello <strong>di</strong> recuperare l’e<strong>di</strong>ficio posto in prossimità delponte sul torrente Ganascione per la realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica-privata e serviziin modo da dare una risposta ai bisogni urgenti <strong>di</strong> una parte della popolazione che attualmente sitrova in situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio. L’accesso all’e<strong>di</strong>ficio avverrà dalla strada statale 69 (prevedendo lapossibilità futura <strong>di</strong> realizzare un porticato <strong>di</strong> protezione attualmente ostacolato dall’e<strong>di</strong>ficio[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 6/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244Il percorso si troverà in posizione arretrata rispetto all’alveo del torrenteGanascione ed avrà una pavimentazione in calcestruzzo architettonico tipoLevocell protetto da una staccionata in legno. Inoltre verranno realizzatipercorsi pedonali in sicurezza lungo la statale 69 nello spazio attualmenteoccupato dalla banchina stradale, non riducendo la sede stradale, utilizzata come area <strong>di</strong> sostaintralciando così la viabilità veicolare e <strong>di</strong> conseguenza creando <strong>di</strong>sagio e pericolo ai pedoni.Nell’area a est del torrente dove è stata in<strong>di</strong>viduata l’area da destinare a parcheggio e a piazzamercato, come da regolamento urbanistico, al quale si potrà accedere da Via Ferrovia come previstodal R.U. Tale parcheggio permette <strong>di</strong> incrementare fino a 10 posti auto, <strong>di</strong> cui 1 riservato ai portatori<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, ed a sua volta si incrementerà lo spazio per la realizzazione del mercato rispondendoall’attuale mancanza <strong>di</strong> posti auto nel paese e riuscendo a creare percorsi pedonali in sicurezza vistala mancanza <strong>di</strong> spazi sicuri. Tale parcheggio avrà unapavimentazione in Sacatrasparent la quale: manterrà la capacitàdrenate dell’area; valorizzerà l’estetica dei luoghi; ridurrà i costi<strong>di</strong> manutenzione e avrà un impianto <strong>di</strong> raccolta delle acquemeteoriche collegato ad idoneo impianto <strong>di</strong> depurazione perscaricare <strong>di</strong>rettamente nel torrente.Inoltre l’attuale terreno che ospiterà il parcheggio è delimitato da un muro fatiscente che contieneun ricarico <strong>di</strong> terreno i quali gravando su delle gabbionate poste alla base della sponda checostituiscono un precario equilibrio evidenziato anche dallo stato <strong>di</strong> consistenza degli stessigabbioni.Le realizzazioni sono finalizzate prevalentemente nella dotazione e sistemazione <strong>di</strong> adeguati spaziricreativi integrati e vivibili dalla citta<strong>di</strong>nanza con spazi <strong>di</strong> socializzazione, tutto questo prevedendol’utilizzo <strong>di</strong> tecniche costruttive e <strong>di</strong> materiali ecocompatibili che si uniformino al carattere delcontesto.La presenza <strong>di</strong> un elemento territoriale forte come quella del torrente e <strong>di</strong> un contorno naturale, sonostati determinanti nella scelta <strong>di</strong> proporre un collegamento pedonale che permetta agli abitanti <strong>di</strong>potersi muovere eludendo, almeno in parte, la strada provinciale che risulta troppo stretta etrafficata.Il secondo obiettivo del Piano <strong>di</strong> Recupero è quello <strong>di</strong> riqualificare l’alveo del Torrente Ganascioneed eseguire tutte quelle opere <strong>di</strong> consolidamento della sponda destra del Torrente. Infatti su tale[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 8/9


Stu<strong>di</strong>o BRANDINI & Associati arch. luca bran<strong>di</strong>niAREZZO, Via Vittorio Veneto nc. 90\1 - 52100 – tel/fax. 0575.907780 - 347.8210244sponda si evidenziano movimenti franosi dovuti alla realizzazione, in passato, <strong>di</strong> costruzioniresidenziali in prossimità delle sponde del Ganascione, ma in particolare dallamancanza <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione e <strong>di</strong> mantenimento delle sponde egestione delle opere spontanee come muretti e recinzioni, demolizioni emovimenti <strong>di</strong> terreno.Per contrastare i movimenti franosi riscontrati lungo tutta la sponda destra delGanascione, dal ponte <strong>di</strong> Via Nazionale alla linea ferroviaria che collegaFirenze –Roma, si prevede <strong>di</strong> intervenire con la realizzazione <strong>di</strong> gabbioni alla base della spondasostituendo gli esistenti dove presenti, e proseguire con la messa in opera <strong>di</strong> terre armate in modo daconsolidare la sponda e contrastare cosi i movimenti franosi.Tutti gli interventi <strong>di</strong> consolidamento seguiranno il concetto<strong>di</strong> ingegneria ambientale allo scopo <strong>di</strong> naturalizzare econtestualizzare interventi nel rispetto dei luoghi stessianche con il rimpianto <strong>di</strong> vegetazione autoctona lungo ilnuovo percorso e la spondaTale Piano costituisce un Piano/Programma <strong>di</strong> Riqualificazioneurbanistica dell’intero comparto dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong> ed ha come obiettivo principalel’in<strong>di</strong>viduazione e all’elaborazione <strong>di</strong> strumenti operativi <strong>di</strong> carattere urbanistico, e<strong>di</strong>lizio edeconomico i cui contenuti sono riconducibili all’esigenza dell’Amministrazione Comunale <strong>di</strong>pre<strong>di</strong>sporre e programmare una serie <strong>di</strong> interventi volti alla messa in sicurezza, recupero sociale ede<strong>di</strong>lizio del nucleo urbano ed al ripristino delle sue relazioni paesaggistiche con le potenzialitàambientali del contornoIL PROGETTISTAArch. Luca B ran<strong>di</strong>ni_______________________[Piano <strong>di</strong> Recupero Abitato della frazione <strong>di</strong> <strong>Ponticino</strong>] Pagina 9/9

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