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P o l i t i c aLa nuova maggioranza del sindaco di Marsala può nascere da un gioco ad incastro tra i partiti presentiin consiglio comunale. Sempre possibile la soluzione del Governissimo con una parte del centrosinistraL'autunno caldo di Renzo Carinianno 4 - numero 3710Giovanna Benigno Massimo Grillo Stefano PellegrinoGiovanna Benigno, fedelissimadi GiuliaAdamo, è chiara matelegrafica: "La Giunta Carininon ha una maggioranza". Edaggiunge: "Stiamo cercandodi riorganizzarla con tutte lesinergie utili ad un nuovoequilibrio politico". Ma il confrontoè tutto in salita e finorail sindaco Renzo Carini nonha scoperto fino in fondo lesue carte. Ha dovuto fare fronteallo strappo degli amici diGiulia Adamo, ma senza polemizzare.Il suo obiettivo è dichiarato.Deve trovare il sostegnodi almeno 16 consiglieri.Sarebbe una maggioranza risicata,ad alto rischio, ma comunqueun punto di riferimentoche da qualche temponon c'è più. Il PDL ha 10 consiglierima si propone divisoin tre fazioni. I cinque fedelissimidell'Adamo: VincenzoMartinico, Antonio Provenzano,Salvatore Figuccia, DavideParrinello e Manlio Mauro.I tre vicini a Massimo Grillo:Letizia Arcara, Daniela Cudiae Giacomo Pipitone. Sono iconsiglieri del PDL verso ilPartito Popolare Europeo. Idue "istituzionali". Si tratta delpresidente del consiglio OresteAlagna ed il suo vice RosannaGenna, ex Alleanza Nazionaleal fianco dell'onorevoleNicola Cristaldi. L'Adamoha bollato Grillo in manierapesante: "E' inaffidabile". Ancheper ridefinire la GiuntaCarini? Le indiscrezioni dannoi due assessori Pino Milazzoed Antonino Sammartanocon il foglio di via già pronto,ma l'ultima parola spetta alprimo cittadino. Ed una parteimportante di questa nuova fasepolitica sarà chiamata ascrivere il capitolo dei rapportitra il sindaco e Giulia Adamo.Dove arriverà l'autonomiadell'uno? Ed il potere di condizionamentodell'altra? Carininon può fare a meno dei 5 fedelissimidell'Adamo. Tuttoda definire anche il confrontocon il numero due consiliare.La Genna potrebbe essere sollecitataa ricordare all'Adamoed a Carini che il suo consensonon è scontato. Il dissenso dell'onorevoleverso la candidaturaa sindaco di Mazara delVallo di Cristaldi potrebbe essereun serio ostacolo al dialogo.Il vicepresidente Genna, intempi non sospetti, ha già avutomodo di mostrare le suequalità di "ribelle". Un confrontoaperto ma senza la necessariaconvinzione rimandaall'Udc. Carini ha cercato ildialogo, ma i neodemocristianisono subito andati al sodochiedendo di entrare in presadiretta nell'azione di governo.L'Udc ha 4 consiglieri a suadisposizione: Michele Gandolfo,Antonino Genna, FlavioSalvatore Coppola e Vito Errera.I primi due sono ex consiglieridi Forza Italia. Hannolasciato il partito berlusconianoper approdare all'Udc diTotò Cuffaro, quando era Governatoredella Sicilia. Lostesso aveva fatto Daniela Cudiache tuttavia ha scelto di fareun altro percorso politico finendonel PDL targato MassimoGrillo. Il consigliere Coppolaè sempre stato un esponentedella componente che siriconosce nell'ex deputato regionaledella Democrazia CristianaPino Giammarinaro.Una conferma del sodaliziopolitico arriva dalla lista cheha portato all'elezione di Coppola.Non è stata quella dell'Udc,ma la lista civica "Giovanie Donne per Marsala",sorprendentemente simile allalista "Donne e Giovani diCentro", che ha accompagnatol'elezione di Vittorio Sgarbi asindaco di Salemi. Il quarto,Vito Errera, arriva da un movimentocivico ed è entratonell'Udc con il sostegno dell'attualeassessore provincialeai Lavori Pubblici Franco Regina,che in quella fase potevacontare sulla solidarietà politicadell'ex assessore GuglielmoFerrantelli. L'onorevole Adamoè pronta a stare allo stessoL'area di centrodestra ha 24 consiglieri su 30 ma al suointerno ci sono componenti fortemente alternative.L'Adamo è contro Grillo. Il PDL è diviso in tre fazioni.Da verificare la consistenza di Noi Marsalesitavolo di trattative con gliamici di Cuffaro e Giammarinaro?Carini si può sentire garantitoda un'alleanza che porta4 consiglieri, ma rischia dichiudere il dialogo con altrecomponenti dell'assembleaconsiliare? L'Mpa è un gradinosotto e può presentare 3consiglieri, o meglio 2 piùuno. I due sono Maria LuigiaIngrassia e Michele De Mariache hanno costituito il gruppoprecisando di essere al fiancodel deputato regionale autonomistaPaolo Ruggirello. Il terzoautonomista è Paolo Mezzapelle,da sempre legato agliambienti laici e repubblicaniche hanno scelto Forza Italia.Non ha mai negato il suo legamepolitico con il senatore AntonioD'Alì. Ma a Marsala edin un contesto politico egemonizzatodall'Adamo potrebbeessere una colpa grave. Lo èstata finora perché Mezzapelleha fatto vita a sé. Ha chiesto ledimissioni del sindaco Cariniproprio quando l'Mpa pensavadi entrare nella famosa stanzadei bottoni. Ma gli autonomistiin città sono rappresentatianche dall'europarlamentareEleonora Lo Curto che ha sfidatoCarini ma soprattuttol'Adamo. Non ha consiglierida mettere sul campo ma puòsempre far pesare il suo ruolopolitico nelle dinamiche cittadine.Nell'elenco di una potenzialemaggioranza che guardaverso l'area di centrodestra cisono anche i due consiglieri di"Noi Marsalesi" BaldassareMonteleone e Michele La Vela.E' il movimento dell'avvocatoStefano Pellegrino, grandesponsor di Carini, ma anchegrande avversario dell'Adamoche non ha graditoper nulla la sua candidatura alleRegionali in una delle tre listedell'Mpa. L'onorevole l'hasempre considerata come uncolpo basso ed ha chiuso i canalidi comunicazione che inveceil sindaco è riuscito a lasciareaperti pur se con cautela.In tempi non sospetti ha annunciatopubblicamente lapossibilità di un nuovo incontro.Ma Pellegrino ha persosmalto anche al suo interno.La candidatura alle Regionaliè stata comunque negativa enon valgono le preferenze ottenutealla prima uscita elettoralecon 5.847 voti. Il seggionon è scattato e l'avvocato è rimastoal palo. E' stato consulentedel sindaco Carini mapoi anche questo rapporto dicollaborazione è stato stritolatodalle vicende politiche interne.Il progetto Carini avevatra i sostenitori il movimento"Fratelli d'Italia". Il gruppo èancora in piedi e può contaresull'ex socialista Rino Fernandeze Michele Accardi. E' lostesso gruppo che aveva tentatola scalata al consiglio provincialee c'era pure riuscitocon l'elezione di Massimo FeliceFernandez nella lista delmovimento "Fratelli d'Italia",
P o l i t i c aFederati con il Partito DemocraticoLa crisi del centrodestra impone una riflessione a sinistra. Il socialista GiuseppeMilazzo torna a prendere quota. La sua ipotesi di Governissimo nonera poi così maldestra e dopo lo strappo dei cinque consiglieri del PDL, vicinia Giulia Adamo, il sindaco Renzo Carini è costretto a correre ai ripari e adaprire il confronto con tutte le forze politiche. Milazzo è pronto a fare la suaparte per consolidare lo schieramento di centrosinistra. Con l'adesione diLillo Gesone e Patrick Basile, l'avvocato dell'ex Sdi, potrebbe traghettare ilneo "gruppo" in una federazione con quello del Partito Democratico, definitoda Agostino Licari, Vincenzo Sturiano ed Antonio Vinci. Il consigliere Milazzoè vicino all'ex deputato regionale Nino Oddo che, a sua volta, continua,anche se con qualche dubbio in più, il confronto con il PD e con ciò cheresta del centrosinistra. Gesone, critico e polemico con i Democratici di Sinistrae poi con il PD ha ripreso la via del dialogo ed è arrivato anche ad unfaccia a faccia con il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana CamilloOddo, uno dei suoi bersagli preferiti fino a qualche tempo fa. Basile hamantenuto ferma la sua collocazione nell'area ambientalista. Il leader delpartito Massimo Fundarò ha ormai avviato una fase di stretta collaborazionecon il PD - fa parte della Giunta di Alcamo - e di conseguenza anche ilconsigliere marsalese mostra tutta la sua disponibilità all'intesa con i rappresentantidel PD. I confini consiliari del centrosinistra sono ancora ristrettiPatrick Basile Lillo Gesonedopo la sconfitta elettorale del 2007. La coalizione risente della mancanza di leadership all'interno del PD, come della stanchezza elet-torale di esponenti di primo piano che rimandano alle sfide di Ottavio Navarra o di dirigenti che non sono riusciti a fare il salto di qualitàcome Antonio Parrinello. Il PD sta puntando decisamente sul fronte rosa con il consigliere provinciale Anna Maria Angileri e la dirigenteregionale Monica Alagna. L'area progressista ed ambientalista rimane ancora in pausa di riflessione. A sinistra del PD non c'è ancora unsoggetto politico forte e trainante. L'adesione al PD è un passo difficile, fortemente tormentato. Da qui la politica dei piccoli passi.ma rimasto in aula soltantoqualche ora dopo la sedutad'insediamento per la sua incandidabilità.Fernandez nonaveva ancora chiesto la riabilitazione.Il consiglio provincialel'ha costretto a lasciare conun voto a porte chiuse. Lui invecevuole tornarci con unasentenza favorevole al suo ricorsoal Tribunale civile diTrapani. Carini ha avuto econtinuerebbe ad avere il sostegnodei socialisti del NuovoPsi che fanno riferimento all'onorevoleStefano Caldoro.Il consigliere in questione èFanny Montalto. Da verificareanche la posizione di due consiglieriindipendenti. Il primo,festazione elettorale chel'uscente aveva tenuto alla Baiadei Mulini. Il secondo, AntoninoAlagna, è stato elettonella lista di minoranza "Progettoper il Partito Democratico".Ha fatto parte di NuovaSicilia - soltanto nella fase digrande espansione territorialee politica - e finora non ha volutoschierarsi definitivamentené con il sindaco Carini nécontro tutti coloro che pensanodi sostenerlo nella sua secondaparte di mandato amministrativo.Il cerchio si è chiuso.Con i due indipendenti èstata scandagliata l'intera areapolitica che può essere inseritain un progetto di centrodestra.del PDL, Patrizia Montalto(Forza Italia), Anna Bandini(An-corrente Cristaldi) e SalvatoreAdamo (Forza Italia).Lascerebbero l'esecutivo i dueassessori tecnici Giacomo Dugoe Giovanni Piazza, con lapossibilità, soprattutto per ilprimo, di tornare in una nuovacompagine assessoriale. Fuoridai giochi anche l'assessore"socialista" Marcello FerreraGandolfo. Il sindaco Cariniha la necessità di scegliere.Sa che un primo tassello perricostruire una maggioranzaè quello delle variazioni dibilancio. Ha così avviato unaricognizione delle risorse finanziarieche possono essereCon il prossimo rimpasto di Giunta si apre ilfaccia a faccia tra il sindaco e l'onorevole. Quanto è ampial'autonomia di scelta del primo cittadino? Chi puòcondizionarlo nelle decisioni finali? Chi saranno gli alleati?Giulia AdamoGiacomo Urso, arriva dallapattuglia socialista schierata asinistra. E' stato un punto diforza dello Sdi che l'ha spessofatto sedere al tavolo dellapresidenza perché dava spazioe visibilità ad un programmaelettorale sostanzialmentenuovo, interpretato da una sortadi nuovo corso socialista.Nino Oddo aveva puntato suUrso ma ha dovuto ricredersistrada facendo. Ancora alleelezioni Regionali, il consigliere,trovava posto al tavolodella presidenza di una mani-Dopo c'è il Governissimo perchéi sei consiglieri che portanol'aula a 30 fanno parte delPartito Democratico e diun'area riformista, progressistache punterebbe su uno zoccoloduro di 11 rappresentanticonsiliari - 6 dell'area di centrosinistrae 5 del PDL segnatoGiulia Adamo - per aprirsi achi è ancora pronto a dare fiduciaal primo cittadino chemetterebbe a disposizione l'interaGiunta. Oltre ai due assessorivicini a Grillo, Milazzo eSammartano, salterebbero i tremesse in campo per far quadrarei conti. Ma c'è in balloanche il suo futuro politico.Carini sa che la prossimaGiunta potrebbe essere quellache lo accompagnerà alleComunali del 2012. Sa ancheche se sbaglia la politica dellealleanze non avrà alcunruolo e potrà soltanto sceglierecome uscire di scena.Un passaggio di consegne traGiulia Adamo e lo stesso sindaco.Lei, in pompa magna,al Comune e lui all'Assemblearegionale siciliana.Renzo Carinianno 4 - numero 3711
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