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Tesi pubblicata - Geologi Puglia

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Capitolo 4Idrogeologia del Tavolieremarina anche a notevole distanza dalla linea di costa.Anche la potenzialità reale della falda, essendo strettamente legataa fattori di ordine morfologico e stratigrafico, varia sensibilmente da zonaa zona. Le acque, infatti, tendono ad accumularsi preferenzialmente doveil tetto delle argille forma dei veri e propri impluvi o laddove lo spessoredei terreni permeabili è maggiore e dove la loro natura è prevalentementeghiaiosa.Riguardo lo spessore effettivo del materasso acquifero, che siottiene sommando soltanto lo spessore dei livelli effettivamentepermeabili, TADOLINI et alii (1989) valutano che oltre il 50%dell’acquifero presenta uno spessore effettivo compreso tra 2 e 30 m; il40% rientra nel campo 10-30m mentre la restante parte, che coincide conil bordo appenninico, è caratterizzata da spessori inferiori a 2 m (fig.15).Circa le modalità di alimentazione della falda superficiale, uncontributo importante proviene dalle precipitazioni. I risultati del bilancioidrogeologico dell’idrostruttura del Tavoliere, presentati da DE GIROLAMOet alii (2002), portano alla conclusione che la precipitazione media annua,pari a 2635 Mm 3 , si ripartisce secondo le seguenti aliquote: 1462 Mm3,pari al 55%, evapotraspirazione reale; 735% Mm 3 , pari al 28%, deflussosuperficiale; 439 Mm 3 , pari al 17%, la ricarica (fig.16).Naturalmente, il contributo al ravvenamento della falda èstrettamente dipendente dal grado di permeabilità dei terreni. Le zone di50

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