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Tesi pubblicata - Geologi Puglia

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Capitolo 5Stato qualitativo e quantitativo delle acque circolanti nell’acquifero poroso superficialeinvernali. La variabilità comunque osservabile nei dati, può essere messa inrelazione con la diversa profondità dei pozzi campionati, variabile tra un minimodi 5,6 m e un massimo di 22,2 m, per i pozzi a scavo, e tra un minimo di 16 m eun massimo di 70 m, per i pozzi trivellati. La zona satura dell’acquifero, pertanto,si colloca quasi del tutto nella “zona di eterotermia” che, com’è noto, risente dellevariazioni annuali e stagionali di temperatura.La durezza, che è da intendersi come durezza totale, è stata ricavataapplicando la seguente espressione:0FαCa=+++ βMg10++0 F = durezza in gradi francesiα = 2.497 = coefficiente di trasformazione del tenore di Ca ++ (mg/L) in mg/L diCaCO 3 equivalenteβ = 4.116 = coefficiente di trasformazione del tenore di Mg ++ (mg/L) in mg/L diCaCO 3 equivalenteCa ++ = tenore di calcio in mg/LMg ++ = tenore di magnesio in mg/LL’intervallo di variabilità della durezza, compreso tra 7,9 e 173,25, risultamolto ampio, tuttavia, solo un piccolo numero di campioni ha valori superiori a100 o F. Relativamente a tale parametro, le acque campionate sono da considerarsida dure a molto dure.Fra i composti organici azotati, solo l’ammonio e i nitrati vengonoconsiderati dal decreto legislativo 152/’99 fra i parametri di base. I valori, misurati82

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