N. 38 - OTTOBRE 2010 - Bollettini AIOM

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N . 3 8 Ottobre <strong>2010</strong> M asciola M. and Meyer N.: “Modeling and Simulation of a Tension Leg Platforms” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers Vol 1 - Session on OFFSHORE MECHANICS AND TECHNOLOGY, pp. 84- 91. Sommario: Viene proposto un modello a 6 gradi di libertà per la struttura di una piattaforma “tension leg platform”. I modelli esistenti sono basati su parametri di rigidezza derivati da una analisi di perturbazioni della piattaforma con un solo grado di libertà Per contrasto qui si analizza il moto generico della piattaforma sulla base dei concetti cinematici fondamentali si calcolano le forze ed i momenti che risultano da questo moto.Questa analisi tiene conto anche degli effetti di onde casuali e offre una possibilità di calcolo del momento di allineamento per galleggiamento. T aflanidis A. A., Angelides D. C. and Scruggs J. T.: “Robust Design Optimization of Mass Dampers for Control of Tension Leg Platforms” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers Vol 1 - Session on OFFSHORE MECHANICS AND TECHNOLOGY, pp. 92- 99. Sommario: Viene 24 presentato un progetto avanzato del guscio di una piattaforma TLP (tension leg platform) adatta ad operare nel Golfo del Messico con un battente di acqua di 6000 piedi, circa 1830 m. Usando un processo di ottimizzazione totalmente automatico il danno da fatica dei tiranti più sollecitati viene minimizzato. Durante il processo di ottimizzazione il danno da fatica viene analizzato sulla base del dominio di frequenze dall’analisi dinamica accoppiata, includendo le forze d’onda del primo ordine, le forze della corrente predominante e le forze viscose linearizzate. Si rileva una prestazione in campo dinamico nettamente migliore con picchi di tensione nei tiranti assai inferiori. KEY WORDS: TLP, Hull Shape Optimization, Fatigue Damage,Tendon Tension, Coupled Analysis C ozijn J.L., Van der Wal and R.J., Dunlop C.: “Model Testing and Complex Numerical Simulations for Offshore Installation” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers Vol 1 - Session on OFFSHORE MECHANICS AND TECHNOLOGY, pp 137- 147. Sommario: L’articolo descrive le analisi eseguite per una installazione effettuata da parte della nave S7000 con posizionamento dinamico del mezzo operativo. Scopo dello studio la valutazione dei limiti operativi delle operazioni di installazione. L’analisi completa ha comportato la messa a punto di un modello idrodinamico in scala e la simulazione a computer nel dominio del tempo. I risultati dei calcoli sono poi stati confrontati con i risultati delle rilevazioni sperimentali durante l’esecuzione del lavoro. KEY WORDS: Top-side module installation; semisubmersible crane vessel SSCV; floating production unit FPU; model tests; timedomain simulations; full scale measurements; modeling techniques L ee Dongkon, Park Beomjin, Paik Bugeun, Cho Seongrak, Choi Jin, Kang Heejin and Kim Younghwan: “Use of Sensor Network for Real-Time Monitoring Systems in Ships and Offshore Structures” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers Vol 1 - Session on OFFSHORE SYSTEMS: TSUNAMI, DESIGN, SUBSEA AND JACKET, pp. 228-232. Sommario: Un sistema di monitoraggio comporta l’uso di molti e diversi sensori con notevoli problemi di collegamento e cablaggio.Sistemi senza filo sono oggetto di molto interesse, ma in presenza di grandi masse ferrose con molti ostacoli schermanti quali le navi e le piattaforme offshore richiede una notevole ridondanza di strumenti per raggiungere il livello di affidabilità richiesto.
In questo articolo si descrive la verifica effettuata su di un sistema di monitoraggio senza fili con particolare riferimento alle prestazioni attese per le navi e le piattaforme offshore; sono avanzati suggerimenti per la realizzazione di una rete efficiente di sensori.In aggiunta alla rete senza fili viene anche sottoposto a verifica un sistema di trasmissione PLC (Power Line Communication) come integrazione per aumentare l’affidabilità della rete KEY WORDS: Wireless sensor network; power line communication; monitoring system. Z hao Ming and Cheng Liang: “Finite Element Modelling of Scour Around a Subsea Structure in Steady Currents” ” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers Vol 1 - Session on OFFSHORE SYSTEMS: TSUNAMI, DESIGN, SUBSEA AND JACKET, pp. 290-296. Sommario: Viene costruito un modello numerico tridimensionale a elementi finiti per simulare lo scalzameto locale indotto attorno ad una struttura sottomarina per effetto di una corrente stazionaria. Il flusso è simulato risolvendo le equazioni di Reynolds- Averaged Navier-Stokes. Il trasporto solido è tenuto in considerazione.Viene analizzata l’erosione attorno ad una parete cilindrica verticale; viene valutata l’influenza dell’altezza della parete cilindrica sullo scalzamento. KEY WORDS: local scour; circular cylinder; subsea structure; Navier-Stokes equations; turbulence T husyanthan N.I., Ganesan S.A., Bolton M.D. and Allan Peter: “Upheaval Buckling Resistance of Pipelines Buried in Clayey Backfill” ” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers - VOL II Session on PIPELINES: MECHANICS AND SYSTEMS. pp 174-180. Sommario: Con una serie di prove in centrifuga si esamina l’efficacia di una copertura di reinterro (spessore 1 m e 1,3 m) e di un successivo versamento di roccia (spessore 0,5 m) nei confronti del galleggiamento di una condotta interrata a mare. Come materiale si utilizza un’argilla di provenienza marina e tutte le prove sono state portate ad un’accelerazione di 30 g. I campioni di argilla naturale prelevati a mare, prima di essere impiegati per le prove, sono stati caratterizzati e ricostituiti alle condizioni di sito. Nella prova le condizioni di reinterrimento di sito sono state simulate in maniera estremamente prossima alla realtà. In ciascuna prova eseguita si sono misurate: la resistenza opposta dalla copertura con terreno, lo spostamento verticale del tubo e l’eccesso di pressione interstiziale alla generatrice inferiore del tubo.I risultati A I O M BOLLETTINO sono paragonati agli schemi correntemente in uso e riportati in letteratura per la valutazione del comportamento nei confronti dell’instabilità elastica provocata dal galleggiamento; essi sono altresì utilizzati per migliorare le linee guida per il progetto di tubazioni offshore immerse e rinterrate in materiali argillosi. KEY WORDS: Upheaval buckling; pipelines; backfill; clay; uplift resistance. B ransby M. F., Zajac P. and Amman S.: “Finite Element Analysis of the Vertical Penetration of 'on- Bottom' Pipelines in Clay” ” Proceedings of the Eighteenth (2008) International Offshore and Polar Engineering Conference - Vancouver, BC, Canada, July 6-11, 2008 The International Society of Offshore and Polar Engineers - VOL II Session on PIPELINES: MECHANICS AND SYSTEMS. pp. 245-250. Sommario: Sono illustrati i risultati di una serie di analisi ad elementi finiti condotte per studiare la relazione esistente tra i carichi verticali su di una condotta interrata appoggiata su argilla molle. Le varie analisi hanno esaminato in particolare i cambiamenti nel meccanismo di deformazione del terreno a mano a mano che l’interrimento aumenta e l’effetto di rigonfiamento del terreno, causato dall’infossamento, sulla capacità portante. I risultati presentati derivano da due serie di analisi FEM. Nella prima la tubazione è messa in opera da sopra la superficie del terreno utilizzando una formulazione che prevede grandi deformazioni e di 25
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