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Scarica la pubblicazione - Sociale Lazio

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IL PROGETTO Accessibile?...Naturalmente! 2007/2009 Nascita, Sviluppo, Risultatichiusura del<strong>la</strong> conferenza viene presentata <strong>la</strong> Dichiarazione di Madrid 9 ) sull’inclusione socialedelle persone con disabilità. La dichiarazione elenca i principi fondamentali a cui dovrannoispirarsi tutte le attività che riguarderanno l’Anno Europeo del Disabile.Tra i principi base del<strong>la</strong> Dichiarazione di Madrid:●●●●●<strong>la</strong> disabilità appartiene al<strong>la</strong> dimensione dei diritti umani;le persone disabili vogliono pari opportunità e non beneficenza;discriminazione ed esclusione sociale sono il risultato delle barriere erette dal<strong>la</strong> società;le persone disabili costituiscono una cittadinanza invisibile;l’inclusione sociale è il risultato non solo del<strong>la</strong> non discriminazione, ma anche delleazioni positive.“Niente per le persone con disabilità senza le persone con disabilità” è stata <strong>la</strong> sintesi piùefficace espressa nel<strong>la</strong> Dichiarazione di Madrid che ha guidato lo sviluppo delle politiche edazioni europee dal 2003, Anno Europeo delle Persone con Disabilità, in avanti.“Niente per le persone con disabilità senza le persone con disabilità” si fonda sul concetto dipartecipazione nelle questioni che li riguardano. Una partecipazione attiva e responsabile che non deveessere limitata allo scambio di informazioni o all’accettazione di decisioni già prese da altri ma presenteed operante in ogni fase del processo tale da consentire alle persone con disabilità ed alle loro organizzazionidi contribuire al<strong>la</strong> pianificazione, applicazione, supervisione e valutazione di tutte le attività.In questo modo le persone con disabilità affermano con forza di ritenersi esperti di se stessi, dinon aver bisogno di tutori legali, politici, tecnici od esperti esterni ai quali delegare le questioniche riguardano <strong>la</strong> propria esistenza.Tutti gli interlocutori politici, istituzionali, tecnici e professionali devono sapere chiaramenteche le persone con disabilità e le loro associazioni sono mature ed in grado di garantire opzionitecniche dello spessore necessario ad affrontare le questioni più complesse. Questo significapossedere conoscenza, esperienza e competenza non riscontrabile altrove: il beneficio del<strong>la</strong>modalità partecipativa si estende quindi anche nel<strong>la</strong> possibilità di sviluppare ed accrescereconoscenze e competenze nei diversi settori sociali.Il concetto del<strong>la</strong> delega all’esperto, del mandato in bianco ad un soggetto esterno, è superato,intollerabile e improduttivo oltre ad avere ineluttabilmente esiti discriminatori e ghettizzanti.Le persone con disabilità non devono essere soltanto l’oggetto delle politiche ma anche e soprattuttosoggetto che le promuove, le determina, le applica, ne misura l’efficacia in termini di inclusione: <strong>la</strong> loro.Il 2 ottobre 2003 si apre a Norcia (PG) il convegno Internazionale “Il Parco è di tutti. Il mondoanche” promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dal<strong>la</strong> Federazione Italiani dei Parchi e delleRiserve naturali (Federparchi) e dal<strong>la</strong> Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH).Preceduto da incontri preparatori tra esponenti del mondo scientifico e rappresentanti dei settori9http://www.madriddec<strong>la</strong>ration.org/en/dec/dec.htm10http://www.sibillini.net/primoPiano/eventi/convegnoDisabili/26

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