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PICCOLI SCRITTORI CRESCONO... - Comune di Reggio Emilia

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BIBLIOGRAFIAL'occhio del Lupo, <strong>di</strong> Daniel Pennac, e<strong>di</strong>zioni TEA"Un giorno un ragazzo si presenta <strong>di</strong> fronte al recinto del lupo e rimane piantato lí, come un albero gelato, a guardareaggirarsi il lupo. Il ragazzo rimane in pie<strong>di</strong> immobile e silenzioso. Solo i suoi occhi si muovono, seguono i passi del lupolungo la rete. Dal canto suo il lupo non riesce a scorgere il ragazzo che una volta su due, perché non ha un occhio, illupo. Ha perduto l'occhio lottando contro gli uomini, <strong>di</strong>eci anni fa, il giorno che fu catturato. All'andata, dunque (se quellasi può chiamar andata), il lupo vede lo zoo tutto intero, con le sue gabbie, i bambini che impazzano e, in mezzo a loroquel ragazzo del tutto immobile. Al ritorno (se quello si può chiamare ritorno) il lupo non vede che l'interno del recinto,recinto vuoto. E così per qualche giorno. Ma c'è qualcosa che <strong>di</strong>sturba il lupo; un particolare stupido: lui non ha che unocchio, mentre il ragazzo ne ha due. Ad un tratto il lupo non sa in che occhio del ragazzo fissare lo sguardo. Esita. Il suounico occhio salta da destra a sinistra da sinistra a destra. Il ragazzo non batte ciglio. Il lupo è maledettamente a <strong>di</strong>sagio:per niente al mondo stornerebbe lo sguardo; <strong>di</strong> riprendere la marcia non se ne parla. Così il suo unico occhio impazziscesempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell'occhio morto, spunta una lacrima. Non è dolore, è impotenza ecollera. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa, che calma il lupo, lo mette a suo agio. Il ragazzo chiude un occhio. Edeccoli là che si fissano, occhio nell'occhio, nel giar<strong>di</strong>no zoologico deserto e silenzioso, con un tempo infinito davanti aloro"Lo stralisco, Roberto Piumini, Einau<strong>di</strong> RagazziNell’atmosfera incantata <strong>di</strong> una Turchia quasi fuori dal tempo, Ganuan, signore della terra <strong>di</strong> Nactumal chiama presso lasua <strong>di</strong>mora il pittore Sakumat. Ganuan ha un figlio molto malato, Madurer: non può crescere all’aria aperta, non puòvedere la luce e sentire l’aria delle montagne. Il padre, per fargli un dono gran<strong>di</strong>ssimo, chiede al pittore <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere lepareti delle stanze in cui vive il figlio. Stretti da un legame fortissimo <strong>di</strong> affetto, Sakumat e Madurer <strong>di</strong>segneranno lemeraviglie del mondo. Colori e pennelli si trasformeranno magicamente in montagne, colline, mare e avventure, secondole storie e le fantasie del piccolo Madurer. L’imbrunire del ricchissimo prato <strong>di</strong>segnato insieme segnerà la fine della vitadel bambino.Mio nonno era un ciliegio, Angela Nanetti, Einau<strong>di</strong> RagazziUna vena <strong>di</strong> umorismo pervade la storia del piccolo Tonino, bimbo <strong>di</strong> città. La sua grande fortuna sono i nonni <strong>di</strong>campagna. La nonna Teodolinda con le sue amatissime oche e il nonno Ottaviano con il suo orto adorato e il suoamatissimo ciliegio. Il nonno Ottaviano, considerato da tutti un po’ matto, ha un affetto grande per Tonino e gli insegnal’amore per la natura. Nel susseguirsi delle stagioni, il ciliegio, su cui Tonino impara ogni giorno <strong>di</strong> più ad arrampicarsi,<strong>di</strong>venta il simbolo dell’unità della famiglia. Dopo la morte della nonna Teodolinda, il nonno si sente sempre più triste econfuso fino a morire in uno squallido ospedale. Quando la terra del nonno sarà minacciata dalle ruspe per costruire unanuova strada, Tonino compierà un’azione <strong>di</strong> forza contro le autorità: si arrampicherà fino in cima al ciliegio <strong>di</strong>fendendo lasua pianta adorata e l’immenso affetto che ha nutrito per il nonno.Leonardo Da Vinci e il suo megacervello, Michael Cox, Morta che ParlaIl genio dei geni, l'uomo capace <strong>di</strong> essere il migliore in tutto. Un libro che tratteggia un <strong>di</strong>vertente affresco delRinascimento con una dettagliata carrellata sulle molteplici invenzioni della personalità più significativa del periodo. Nontutti sapranno che, oltre ad aver <strong>di</strong>pinto il quadro più famoso del mondo e ad aver <strong>di</strong>segnato la prima macchina volante,Leonardo ha trascorso <strong>di</strong>eci anni tentando <strong>di</strong> costruire un cavallo alto sette metri e che amava realizzare complicati24

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