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PICCOLI SCRITTORI CRESCONO... - Comune di Reggio Emilia

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<strong>PICCOLI</strong> <strong>SCRITTORI</strong> <strong>CRESCONO</strong>...Una raccolta <strong>di</strong> romanzi ideati e scritti dai bambini e dalle bambine della classe 5 BScuola Elementare Italo Calvino - a.s. 2006/07 insegnante Mariarosaria Pranzitelli !"http://space.comune.re.it/calvino


Biografia degli autori dei romanzi1- Alice è una ragazza <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci anni nata a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 29 aprile del 1996 alle ore 00:20 <strong>di</strong> lunedì notte.Ha origini napoletane da parte del padre e modenesi da parte del nonno.Il suo aspetto è fine e sembra più grande della sua età grazie alla sua altezza, ha la carnagione <strong>di</strong> colorechiaro, le guance paffute; una bocca rossa e carnosa e due occhi ridenti <strong>di</strong> colore marrone.La sua passione è il nuoto, infatti i suoi genitori <strong>di</strong>cono che è un pesce fuor d’acqua.E’ dolce e sincera con le amiche ed affettuosa con i bambini piccoli del suo quartiere.Il suo romanzo è stato ispirato ad un libro che si intitola “In viaggio con Valentina “, ed è stato de<strong>di</strong>cato a tuttii viaggiatori.2 - L’autore del libro “La mia vita in due parole” si chiama Andrea Bedocchi, nato a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 9febbraio del 1996. Ora è qui, seduto sul suo banco a raccontarci la sua storia, la storia <strong>di</strong> cinque annitrascorsi alla Italo Calvino.“Drizzare le orecchie, acchiappare le parole al volo” hanno aiutato Andrea per tutto il percorso <strong>di</strong> questianni, ad Andrea piace molto viaggiare, conoscere nuovi posti, camminare per ore e ore sotto il velo del ventoche riscalda.Sono queste avventure che gli hanno arricchito la mente <strong>di</strong> idee e immagini.Sono tutte queste cose che l’hanno aiutato a creare la sua opera più importante: il suo romanzo.3- Andrea Pran<strong>di</strong> nato a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 18 aprile 1996 a mezzogiorno nell’ospedale Santa Maria Nuova inviale Risorgimento.Ha intrapreso una carriera da scrittore da quando ha frequentato la scuola primaria Italo Calvino, ma infuturo spera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un famoso calciatore.Attualmente gioca a calcio in una fortissima società chiamata <strong>Reggio</strong> Calcio vincitrice <strong>di</strong> molti trofei emedaglie.Per scrivere il suo romanzo “Il viaggio <strong>di</strong> Carl” si è ispirato (almeno così ha raccontato) a tutte le persone chesono state rapite nella guerra, poiché il suo romanzo parla <strong>di</strong> un ragazzo rapito che deve fare un lungoviaggio da Monterrey (Messico) a Detroit (Stati Uniti)Andrea ha anche confermato <strong>di</strong> essere un super ultra mega tifoso della squadra <strong>di</strong> calcio Milan.4 - Benedetta Romeo, nata il 23 luglio 1996, ha 11 anni ed è residente a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.Vive in un appartamento con i suoi genitori: M. Michela , Antonio e con suo fratello minore Davide.Va alla scuola primaria Italo Calvino nella classe 5^B dove è una delle più alte, quasi un gigante, rispetto allecompagne <strong>di</strong> classe.Se la incontrerete non sarà <strong>di</strong>fficile riconoscerla: si presenterà a voi con un aspetto slanciato, dovuto allosport che pratica, cioè, la pallavolo. Sicuramente vi comincerà a fare una serie <strong>di</strong> domande e i suoi capellibruni metteranno in risalto i suoi gran<strong>di</strong> occhi.Nonostante la sua giovane età, la sua vita ha avuto una serie <strong>di</strong> intoppi, come la morte del nonno, un uomodolce e generoso con il quale si poteva confidare ed ascoltare tante storie fantasiose.5


Sta per terminare gli stu<strong>di</strong> elementari alla scuola Italo Calvino dove in cinque anni ha appreso molto. Staaspettando <strong>di</strong> trasferirsi alla scuola me<strong>di</strong>a.Non sopporta i numeri <strong>di</strong>spari oltre il 12 ed in particolare il 13 (suo giorno sfortunato).Gioca a calcio in una società <strong>di</strong> via della Canalina: la <strong>Reggio</strong> Calcio. Gli piacciono molti altri sport comepallavolo, tennis e ping-pong.Vive in una casa modesta ed è “costretto” a <strong>di</strong>viderla con tre persone che a volte, se fosse per lui, nondovrebbero esistere.Il suo primo romanzo è frutto <strong>di</strong> cinque anni <strong>di</strong> duro lavoro ed è stato ultimato nel 2007. “Ricor<strong>di</strong>” è unromanzo realistico che narra le avventure <strong>di</strong> un ragazzo: James.Esso vive sotto il terrore <strong>di</strong> una persona insopportabile: sua madre e..... leggendo questo libro potrete vivereanche voi alcune gesta dell'autore.10 - Francesca Parisi, nata il 3 marzo 1996 a Napoli, vive a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, dove è costretta a <strong>di</strong>videre i suoispazi con le sorelle Giulia e Federica.Sta per concludere i suoi stu<strong>di</strong> alla scuola Elementare Italo Calvino. All’inizio ha pensato <strong>di</strong> scrivere unromanzo che narrava <strong>di</strong> un cane, che però è stato giu<strong>di</strong>cato copiato dai suoi compagni. Allora lei,(terribilmente permalosa), con grande impegno, già la sera stessa, ha iniziato a scriverne uno nuovo. Questole ha portato grande sod<strong>di</strong>sfazione.I nomi dei suoi personaggi sono ispirati ai nomi delle sue gran<strong>di</strong> amiche, Chiara e Irene.11 - Giovanni Magnavacchi è un bambino <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci anni nato a Montecchio <strong>Emilia</strong> il 5 aprile 1996 eattualmente sta frequentando la classe 5° della scuola elementare Italo Calvino.L’autore è sempre stato un bambino con molti hobby: gli animali e la natura, l’Egitto, le macchine e i rally,l’astronomia e viaggiare per approfon<strong>di</strong>re i suoi interessi.Oltre a questo un’altra sua passione sono gli sport come il calcio, il tennis, il ping pong e il nuoto che fin dapiccolo ha sempre praticato.Giovanni è anche molto creativo, riflessivo e fantasioso e questo romanzo è stato realizzato grazie a tuttoquesto.12 - Irene Schiatti, nata il 24 agosto dell’anno 1996 a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.E’ una bambina che sprizza vivacità da tutti i pori, ama far <strong>di</strong>vertire le amiche con le sue battute strampalate.Non sta mai ferma un attimo ed è impossibile non farla ridere.Le piace <strong>di</strong>segnare, tanto che lo fa dappertutto, ma il meglio <strong>di</strong> sé lo da’ durante le lezioni.Disegna con particolare piacere le cose fantastiche: ”Le idee più belle mi vengono proprio in classe”. I suoianimali preferiti sono felini, cani e lupi.Il suo corpo è minuto, ma pratica uno sport che è molto adatto a lei: karaté; non si <strong>di</strong>rebbe, visto che non èuna delle più forti della classe. Ma per il maestro è molto veloce e preparata. Il 27 maggio fa una gara <strong>di</strong>karaté per <strong>di</strong>ventare cintura verde.A Irene non piace viaggiare, ma sa come andar via <strong>di</strong> casa senza muoversi: immagina mon<strong>di</strong> fantastici,popolati da creature non umane. Ed è questa passione che l’ha spinta a scrivere un romanzo d’avventura.Grazie anche all’amicizia <strong>di</strong> Cecilia, Chiara, Francesca, Karen e Camilla.7


13 - Karen Bottoni: nata a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 1 maggio 1996 dove ancora risiede. Ha condotto i suoi stu<strong>di</strong> allascuola primaria Italo Calvino con buoni voti e una futura carriera da tennista. Essendo italiano la sua materiapre<strong>di</strong>letta ha realizzato un romanzo all'età <strong>di</strong> 10 anni intitolato: “Verso un nuovo mondo” <strong>di</strong> cui è molto fiera.I personaggi della storia non sono ispirati alla vita reale ma a quella fantastica. Le piace immaginare cheoltre al mondo in cui viviamo ne esista un altro, <strong>di</strong>fferente, magari popolato da creature fantastiche.Immagina che ci siano rivali in questo mondo e che duellino fra loro per conquistare nuove terre.“Fantasticare è sempre bene” racconta essa.14 - Marketa Povalaciova è riuscita a scrivere un romanzo anche se proviene da un altra nazione. Il paeseda cui proviene è la Repubblica Ceca, più precisamente da Ostrava.Marketa in questi cinque anni è riuscita ad imparare una nuova lingua. Suo padre Silvano è italiano, i suoidue fratelli Patrik e Josef sono come lei un po' italiani e un po' della Repubblica Cieca, sua madre Alena einfine suo fratello piccolo Filippo per ora italiano. I suoi sport preferiti sono il nuoto, la danza e il pattinaggio.15- Marco Melloni nato il 5 ottobre1996 a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.Questo ragazzo è alto 1.48 m ha i capelli marroni come gli occhi, è impaziente, a volte <strong>di</strong>verte i suoi amicicon barzellette prese dai suoi due cugini Davide e Matteo.Quando è a scuola, sta molte volte in ombra, ma a casa nessuno riesce a trattenerlo mentre fa le sue attivitàinventate.La sua famiglia è composta da sua sorella Mirta, suo fratello Elias, sua mamma Paola e suo padre Clau<strong>di</strong>oanche se non si vive tutti insieme.Come sport pratica il calcio e spera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un grande centrocampista della Juventus.Anche se non adora la scrittura è riuscito a scrivere un romanzo intitolato da lui "GUERRA TRA DUEMONDI".E' stata la sua innata fantasia e la sua maestra delle elementari, Mary, a spingerlo in questa avventura.Sfortunatamente non è riuscito ad esprimere tutta la sua creatività.Il suo romanzo è caratterizzato da ben circa se<strong>di</strong>ci descrizioni fantastiche .Il suo genere <strong>di</strong> libro è <strong>di</strong> azione e fantasia, ma gli piacciono anche quelli <strong>di</strong> avventura e horror.E' un ragazzo con pregi ma anche molti <strong>di</strong>fetti.Quando vuole è tranquillo, ubbi<strong>di</strong>ente e gentile; ma può essere anche testardo ed egoista.......16 - Matteo, nato il 30 Luglio 1996, ore ..., residente fin dalla nascita a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.Nutre in se una passione per il basket realizzando a Rimini il suo sogno, conquistando i titoli regionaliaccedendo a i nazionali.Innamorato del calcio, portiere <strong>di</strong> un'esor<strong>di</strong>ente squadra, la quale vincitrice <strong>di</strong> più trofei, dopo essersiclassificata seconda solo una volta dopo innumerevoli vittorie.Stesura del romanzo 2007, all'eta <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni, testo per il quale ha nutrito un profondo amore, con questastoria scritta ha rappresentato fatti della propria vita vissuta.17 - Nicol Ferioli nata a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 30 Maggio 1996.A soli <strong>di</strong>eci anni e mezzo ha scritto questo romanzo dopo aver trascorso cinque anni alla scuola primariaItalo Calvino dove ha imparato le cose fondamentali della scrittura.8


Per arrivare a questo punto ha letto molti libri <strong>di</strong> scrittori famosi che le hanno dato nuove idee e nuove fonti <strong>di</strong>inspirazione.Un libro fondamentale per lei è stato il “Manuale del giovane scrittore creativo” <strong>di</strong> Bianca Pitzorno che le hainsegnato come in un gioco i trucchi per scrivere un romanzo.La sua famiglia è composta da mamma Lorella, papà Roberto e naturalmente fratello pestifero <strong>di</strong> nomeMatis.Come sport pratica la Ginnastica artistica ed è molto brava e le piace molto, anche se non ha avuto ancorala possibilità <strong>di</strong> vincere un medaglia.A Settembre passerà alla scuola me<strong>di</strong>a Carlo Alberto Dalla Chiesa dove spera <strong>di</strong> incontrare delle insegnantibrave come quelle delle elementari.18 - Pietro Lasalvia nasce a Correggio (<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>) il 31 Luglio 1996. Frequentò il nido comunaled’infanzia ”G. Cervi” e la scuola comunale d’infanzia “Ernesto Balducci” della quale ha apprezzatosoprattutto lo spazio de<strong>di</strong>cato alla preistoria. Lì ha iniziato a inventare le sue prime storie <strong>di</strong> colli lunghi,triceratopi e denti aguzzi con i suoi amici e il suo gemello. In seguito frequenta la scuola elementare “ItaloCalvino”: durante i cinque anni impara che è importante scrivere e che leggere è un piacere. Proprio dopoavere letto “Il manuale del giovane scrittore creativo” scrive il suo primo romanzo: “La piramide”.Agitato, bravo nelle materie scolastiche, certe volte un po’ testone, Pietro scrive un romanzo fantastico, ricco<strong>di</strong> sorprese e <strong>di</strong> intrighi. In effetti anche quando scrive l’autore è un po’… ingarbugliato.Pietro augura comunque a tutti una buona lettura.19 - Roberto Zelioli: è un bambino <strong>di</strong> 10 anni nato il 12 novembre 1996 a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> alleore 1:30 <strong>di</strong> notte.La sua passione è il pianoforte, lui è molto geloso delle sue cose e il suo migliore amico è Pietro Lasalvia.Roberto è <strong>di</strong> corporatura esile, ha i capelli <strong>di</strong> colore bion<strong>di</strong> e gli occhi azzurri.Il progetto del romanzo è iniziato nel 2007 esattamente alla fine <strong>di</strong> febbraio.Roberto ha iniziato a scrivere un romanzo senza senso, ma dopo con l'immaginazione ha costruito una bellastoria, successivamente con l'aiuto dei suoi compagni è <strong>di</strong>ventato bellissimo.20 - Rossella Stellati è una ragazza <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni e mezzo, nata ha <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> l’11 agosto 1996.A un anno ha iniziato a frequentare l’ asilo nido Belelli, poi la scuola dell’infanzia Balducci.Lì Rossella ha conosciuto molti bambini che le sono <strong>di</strong>ventati amici, si perché Rossella ha un carattereestroverso e le piace fare amicizia con tutti.Le piace molto fare sport e durante la sua vita ha partecipato a corsi <strong>di</strong> nuoto, <strong>di</strong> judo, <strong>di</strong> pattinaggio, <strong>di</strong>ginnastica artistica e attualmente frequenta un corso <strong>di</strong> pallavolo.Adesso Rossella frequenta la scuola primaria Italo Calvino in classe 5°, dove ha ritrovato alcuni amici dellascuola dell’infanzia.Rossella ha conosciuto la sua insegnante <strong>di</strong> italiano Mary, appassionata per la scrittura e per i romanzi tantoche ha contagiato i suoi alunni e li ha incoraggiati a scrivere; anche Rossella ha creato uno splen<strong>di</strong>doromanzo.Per lei avere scritto un romanzo è stata la cosa più bella ed emozionante dell’anno tanto che vuole risentirele emozioni provate quando scriveva.9


All’inizio per lei è stata dura, non sapeva da dove cominciare… quando una piccola lucina si accese nellasua testa. Da quel momento Rossella iniziò ha scrivere come un razzo e non si fermò più (a parte alla fine ).Grazie a moltissime revisioni, con l’aiuto dei suoi compagni e della maestra Mary, Rossella è riuscitaterminare il romanzo.Oltre alla passione per la scrittura a Rossella piace camminare sulla sabbia in riva al mare e soprattuttovivere avventure e passeggiate in montagna.21 - Silvia Ba<strong>di</strong>ale è nata il 31 ottobre del 1996 alle 8:15 <strong>di</strong> mattina a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Qui ha realizzato il suoprimo romanzo intitolato: Una legge infranta.La sua passione è pattinare sulle rotelle e nuotare nei mari puliti. Le piace molto scrivere per fare gran<strong>di</strong>viaggi con la mente nei luoghi più remoti della sua immaginazione. Fa nuove amicizie ogni giorno, infatti dagrande vuole imparare le lingue straniere per conoscere tane persone.22 - Sofia Vedovati nata a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> il 4 agosto 1996, da genitori <strong>di</strong> origini milanesi.La sua grande passione è la danza, infatti le aspetterà in futuro una grande carriera da ballerina.Lo stu<strong>di</strong>o procede con buoni risultati, infatti “UNA VITA IN UNA CASETTA SULL’ALBERO” il suo primoromanzo scritto, è <strong>di</strong>ventato un vero capolavoro.Ella è una ragazza molto socievole e allegra, le piace conversare con le amiche che le hanno dato alcuniconsigli importanti per realizzare qualche capitolo del romanzo.Ama molto la scrittura, in particolare quella romantica, infatti le ha dato un piccolo spunto la tragica storia <strong>di</strong>“ROMEO E GIULIETTA”, e avendo visto anche il film, la descrizione dei sentimenti dei protagonisti del suoromanzo, sono risultati ancora più profon<strong>di</strong>.10


ALICE GARGIULOPercorso per il mio romanzoNon so come si inizi, veramente un romanzo, so solo che ci vuole immaginazione e <strong>di</strong>vertimento.Ci vuole ispirazione per costruirlo e uno spunto per cominciarlo.Ci sono tanti generi <strong>di</strong> romanzi: d'amore, come Romeo e Giulietta una storia intrigante e appassionante, <strong>di</strong>avventura, come L'occhio del lupo, <strong>di</strong> descrizione, come Boy; <strong>di</strong> storia come Shakespeare e <strong>di</strong> emozionicome lo Stralisco.Questi sono alcuni dei libri che ho letto per decidere il genere del mio romanzo.Facendo delle descrizioni dei nostri compagni, ci siamo allenati per poi narrare con immaginazione l’aspettoe il carattere dei nostri personaggi; per poi farli immaginare al lettore,come se fosse in un film.Anche i film mi hanno aiutato, come Oliver Twist, Ragazzo selvaggio, Troy, Cinderella Man e AlessandroMagno; sono riuscita a descrivere in un modo <strong>di</strong>verso le emozioni.Andando avanti abbiamo letto, fino a metà “Il manuale del giovane scrittore creativo” e da lì abbiamo iniziatoa scrivere il nostro romanzo; con i consigli <strong>di</strong> Prisca Puntoni.E così alla fine sono riuscita a scrivere il mio romanzo, ma, non credo che sia finito; perché come <strong>di</strong>ceCarver i romanzi vanno sempre mo<strong>di</strong>ficati e non deve essere un obbligo ma un piacere.ANDREA BEDOCCHIPercorso del mio romanzo:Una grande fantasia, tanta emozione e un po’ <strong>di</strong> coraggio sono questi i 3 elementi speciali per costruire unromanzo.Tutti gli scrittori, anche quelli più esperti sono partiti da una buona lettura <strong>di</strong> libri, come il GGG, L’occhio dellupo e Boy.Ma anche vedere dei buoni film può aiutare a condurre un romanzo, Cindarella Man, Il ragazzo selvaggio eOliver Twist sono degli ottimi film.La fantasia è stata ispirata dal GGG, in questa storia una bambina <strong>di</strong> nome Sofia viene rapita dal grandegigante gentile e portata in un mondo fantastico pieno <strong>di</strong> creature fantastiche pronte a raccontarvi la lorostoria.L’emozione l’ho presa dal libro La fabbrica <strong>di</strong> cioccolato, un bel giorno la fabbrica <strong>di</strong> cioccolato Wonka<strong>di</strong>rama un avviso: “…chi troverà i cinque biglietti d’oro nelle tavolette <strong>di</strong> cioccolato riceverà una provvista <strong>di</strong>dolciumi per tutto il resto della loro vita e potrà visitare il resto della fabbrica, mentre solo un fortunato tra i 5ne <strong>di</strong>venterà il padrone”.Per il giovane Charlie Buket fu un’emozione gran<strong>di</strong>ssima trovare l’ultimo biglietto d’oro e forse con un altropo’ <strong>di</strong> fortuna sarebbe riuscito a vincere il premio più grande.Il coraggio l'ho preso dal film Cindarella Man dove il padre pur ferito dai vari combattimenti continuò acombattere per la sua famiglia.11


Ognuno <strong>di</strong> noi è partito da una piccola lettura, ma poi mano a mano che gli anni passavano la voglia <strong>di</strong>leggere libri aumentava sempre <strong>di</strong> più.E così che ognuno <strong>di</strong> noi ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo...ANDREA PRANDIPercorso del mio romanzo:Non è stato facile scrivere il romanzo ma, dopo aver letto molti libri ci siamo tutti riusciti, per farlo abbiamoseguito un lungo percorso...Siamo partiti due anni fa, in terza più precisamente, dove abbiamo letto i racconti <strong>di</strong> William Shakespearecome “Romeo e Giulietta” e “Amleto” che parlano tutti e due <strong>di</strong> terribili trage<strong>di</strong>e drammatiche dove accadeche i due protagonisti muoiono.Un anno dopo, in quarta abbiamo letto molti più libri dell'anno prima come “Mio nonno era un ciliegio” scrittoda Angela Nanetti che parla <strong>di</strong> un nonno e <strong>di</strong> un bambino <strong>di</strong> nome Tonino, abbiamo anche letto un altro libromolto bello “L'occhio del lupo” scritto da Daniel Pennack.Abbiamo anche fatto (in quarta) un'altra cosa che mi ha aiutato molto il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo. In quinta abbiamoletto un libro che mi ha ispirato molto “Lo stralisco”, ma la cosa che mi ha aiutato <strong>di</strong> più è stato il “Manualedel giovane scrittore creativo” scritto da Bianca Pitzorno.Per scrivere però non mi ha aiutato solo leggere, ma anche guardando dei film come “Cindarella Man” cheparla <strong>di</strong> un pugile povero che con molta volglia riuscì a <strong>di</strong>ventare campione del mondo, abbiamo anche visto“Oliver Twist” che parla <strong>di</strong> un ragazzo che per guadagnarsi da vivere incomincia a rubare, per finire abbiamovisto “Il ragazzo selvaggio” che parla <strong>di</strong> un bambino trovato sulle montagna da un uomo che gli insegnal'alfabeto e lo educa.Dopo questo lungo lungo percorso sono riuscito a scrivere il “complicatissimo” romanzo.BENEDETTA ROMEOPercorso del mio romanzo:Nessuno sa come si possa creare un romanzo, il quando e il perché.Io so solo che leggendo si acquisiscono parti importanti per crearlo.Grazie a molti libri sono riuscita a capire questo, soprattutto da uno scrittore molto famoso: Roald Dahl.Esso riesce a descrivere posti sconosciuti e portarli al lettore.Ma non solo questo lo rende un grande scrittore, lo rende grande anche la facilità con cui racconta eventistraor<strong>di</strong>nari.Credo che i romanzi raccontino sempre una parte <strong>di</strong> noi, e dei nostri sentimenti; è come una maschera cheracconta la nostra personalità.Infatti lo si può riscoprire nei libri: il GGG ( Roald Dahl a preso spunto da suo padre), o nella fabbrica <strong>di</strong>cioccolato( la più grande passione <strong>di</strong> Roald Dahl).Ma grazie anche alla scuola che ho scoperto il fantastico mondo della scrittura : abbiamo letto BOY, unabiografia davvero stupefacente.12


Ma il libro che ho preferito è stato l’occhio del lupo, <strong>di</strong> Daniel Pennac.Questo libro unisce due mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi e porta al lettore la fredda e gelida vita del lupo e la triste vita <strong>di</strong> unragazzo.Abbiamo letto “Mio nonno era un ciliegio” e osservato la copertina; cosa molto importante per un racconto.Abbiamo letto “Lo Stralisco” un esempio <strong>di</strong> metafore per rendere visibile la stato d’animo del bambino e delpittore.Come ultimo punto abbiamo letto “L’inventore <strong>di</strong> sogni”; un libro che mette in risalto le riflessioni delloscrittore.Mi hanno aiutato molto anche i film: Oliver Twist, Il ragazzo selvaggio e Cindarella Man.Questi film sono tutti esempi <strong>di</strong> vita o <strong>di</strong> cose che succedono frequentemente.Mi hanno aiutato a descrivere i mon<strong>di</strong> e personaggi, ed io intenta a rendere lo stesso risultato del film misono impegnata più che mai.Non saranno romanzi perfetti ma è un inizio per un bambino.In ogni caso non credo che il romanzo sia finito, perché ci sarà sempre una parte per giungere o darisistemare; un romanzo non sarà mai finito fin che non si perderà la fantasia e la immaginazione, e nondeve essere un obbligo risistemarlo ma un <strong>di</strong>vertimento come <strong>di</strong>ce Carver.CAMILLA GHERARDINIPercorso del mio romanzo:Per scrivere i nostri romanzi siamo partiti dal “<strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo”, dove abbiamo inserito tutti i nostri testi,abbiamo poi proseguito imparando a memoria dei miti Greci che ci hanno aiutato molto.I racconti <strong>di</strong> Shakespeare hanno aiutato chi voleva scrivere una trage<strong>di</strong>a ed anche la poesia ha fatto la suaparte.La maestra Mary ci ha fatto leggere la leggenda della Biga Alata.Ed in quinta abbiamo letto tutti insieme in classe dei libri molto originali, che ci hanno ispirato, come Boy, Lostralisco, Mio nonno era un ciliegio e molti altri.Poi siamo arrivati a leggere un libro intitolato “Manuale del giovane scrittore creativo” <strong>di</strong> Bianca Pitzorno checi ha insegnato a scrivere un romanzo e a fare tante altre cose.Ma è servito anche scrivere testi narrativi e descrittivi e leggere i testi e i romanzi dei nostri compagni.Le esperienze scolastiche come danza e teatro ci hanno aiutato nella scrittura, perché dopo ogni lezioneMary ci faceva scrivere le nostre sensazioni.Ma anche guardare film molto originali come “Cinderella Man” e “ Il ragazzo selvaggio” ha dato un piccoloaiuto.Questi due film in particolare hanno ispirato perché ti fanno osservare la vita da un altro punto <strong>di</strong> vista.È stata un’esperienza molto particolare quella del romanzo, non ci è voluto poco a scriverli e ci è costatamolta fatica ma è stato anche molto <strong>di</strong>vertente e i compagni hanno potuto aiutarci con i loro consigli chesono serviti tantissimo.CECILIA GARUTI13


Percorso del mio romanzo:Vivere la scrittura <strong>di</strong> un romanzo è come vivere una avventura. Se sei coraggioso e vai avanti nel percorso ilromanzo viene particolareggiato. Se invece ti tiri in<strong>di</strong>etro e hai paura il romanzo è incompleto.Per ottenete un buon lavoro è anche utile andare a riprendere letture già percorse e da lì ispirarsi. Molti <strong>di</strong>noi hanno parlato in prima persona e raccontato avventure della vita del protagonista: questo puòassomigliare al libro “Boy” <strong>di</strong> Roal Dahl.Non solo i libri possono essere ripercorsi, ma anche i film visti insieme a scuola come, ad esempio:“Cindarella Man”, “Il ragazzo selvaggio” oppure “Oliver Twist”.Ricordati anche <strong>di</strong> prendere spunto dalla tua vita: qualche personaggio buffo, qualche animale …Sino dalla prima elementare per me la scrittura è sempre stata una sensazione <strong>di</strong> libertà, in seconda è<strong>di</strong>ventata una sensazione e in terza molto <strong>di</strong> più.In quarta elementare la scrittura ci ha aiutato molto a parlare correttamente.Per la prima stesura del romanzo abbiamo impiegato circa 2 mesi e per la stesura finale 2 settimane.Gli errori presenti nella prima stesura sono stati segnalati dai miei compagni che ora ringrazio per il lorosupporto e ringrazio anche Mary per la sua idea.CHIARA NASSOIl percorso del mio romanzoDalla classe terza stiamo lavorando sulla scrittura, abbiamo creato un “<strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo” dove abbiamo inseritotutti i testi e le poesie trascritte al computer.In quarta abbiamo iniziato a leggere libri in classe come: il GGG e BOY <strong>di</strong> Roald Dahl, MIO NONNO ERAUN CILIEGIO e tante altre letture che ci hanno aiutato a produrre sempre <strong>di</strong> più.In quinta ci siamo esercitati sulle descrizioni <strong>di</strong> persone, ambienti e animali.Dopo impegnative esercitazioni abbiamo iniziato a scrivere la struttura del romanzo e attraverso lunghecorrezioni è <strong>di</strong>ventato un vero capolavoro.Un romanzo non può finire in una sola stesura, un romanzo finisce dopo che l'abbiamo revisionato più volte.Alla fine <strong>di</strong> tutto il lavoro abbiamo de<strong>di</strong>cato una particolare cura alla copertina, all'introduzione e allabibliografia.DAVIDE CELLARIOIl percorso del mio romanzoPer arrivare a scrivere un romanzo ho dovuto lavorarci tanto; leggendo libri <strong>di</strong> ogni genere e scrittore dalletrage<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Shakespeare, all'Occhio del lupo, seguendo con Lo Stralisco e BOY, L'inventore <strong>di</strong> sogni, ed ilmanuale del giovane scrittore creativo ed i suoi consigli.14


Grazie a queste letture e molte ancora, ho imparato ad esprimermi <strong>di</strong>versamente e ho arricchito <strong>di</strong> vocabolila mia mente, in seguito dopo qualche anno ho provato ad inventre un romanzo, alla fine ho scambiato ilromanzo con i miei compagni e ho ricevuto dei consigli ed infine ho mo<strong>di</strong>ficato il romanzo e l'ho finito.Comunque il percorso per arrivare a scrivere è stato molto lungo e impegnativo ma alla fine ci sono riuscitoimpegnandomi a formare nuove frasi e a <strong>di</strong>vertirmi scriendo e inventando.Così grazie alle mie idee ealla mia insegnante che mi ha insegnato tutto, ai film significativi, e alle letture <strong>di</strong>miti e testi sono riuscito a scrivere il romanzo.DAVIDE FONTANESIPercorso del mio romanzo:Scrivere è <strong>di</strong>ventato molto importante: è fonte <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento, istruzione e comunicazione.La scrittura per noi bambini è il più gran sistema <strong>di</strong> comunicazione: da qui nasce il libro.Il libro è una raccolta <strong>di</strong> pagine che racchiude pensieri forti ed emozioni che vengono trasmesse da personaa persona.I gran<strong>di</strong> scrittori non sono <strong>di</strong>ventati bravi per magia, ma hanno costruito la loro scalata con impegno fin dapiccoli, passo dopo passo.E anche noi siamo partiti da qui: leggendo libri.Abbiamo portato a scuola libri che già avevamo letto e ci avevano colpito molto; libri <strong>di</strong> Roald Dahl, e altri <strong>di</strong>vari autori.Utilizzammo la tecnica dello scambio per leggere i libri <strong>di</strong> tutti e commentarli a vicenda. Questo ci servì moltoper imparare a con<strong>di</strong>videre ed apprezzare le scelte degli altri.Con la classe leggemmo tanti libri che ci illuminarono e ci ispirarono per la costruzione del romanzo.I tanti libri ci aiutarono uno ad uno a narrare con uno stile <strong>di</strong>verso: dal reale al suggestivo, dal romantico aldescrittivo.Arrivarono le feste <strong>di</strong> Natale e noi alunni ricevemmo dall’insegnante un libro, il cui titolo era “Manuale delGiovane Scrittore Creativo” <strong>di</strong> Bianca Pitzorno. Insieme leggemmo il manuale fino al capitolo nel quale civeniva chiesto <strong>di</strong> comporre un romanzo.Per arrivare alla stesura finale <strong>di</strong> RICORDI (il mio romanzo) mi aiutò molto il libro Boy <strong>di</strong> Roald Dahl, chenarra la sua vita da protagonista.Il duro lavoro <strong>di</strong> due mesi, tanta fantasia e determinazione, un obiettivo importante da raggiungere,l’appoggio <strong>di</strong> tutti i miei compagni e i consigli preziosi <strong>di</strong> Mery hanno prodotto un ottimo testo.FRANCESCA PARISIPercorso del mio romanzo:Scrivere un romanzo significa descrivere emozioni e sensazioni, pensieri e riflessioni.Forse molti pensano che è impossibile per bambini <strong>di</strong> quinta elementare, ma noi ce l'abbiamo fatta.Senza neanche accorgercene, tra un'esperienza e l'altra, ci siamo addentrati nel complicato mondo dellaScrittura.15


Altre letture come quelle dello “Stralisco” e “L'occhio del Lupo” sono stati fondamentali per proseguire lanostra “carriera <strong>di</strong> scrittore”.Giunti in quinta elementare abbiamo elaborato un romanzo.Ha subito molti rimaneggiamenti ed è <strong>di</strong>venuto molto sod<strong>di</strong>sfacente.Anche se non scritto da autori famosi può essere fonte <strong>di</strong> ispirazione per molte persone e molto impegno ci èvoluto per costituire un testo <strong>di</strong> cui noi siamo orgogliosi.MARCO MELLONIPercorso del mio romanzo:Ho letto molti libri, come: "L'occhio del lupo" per lo sguardo, " Il GGG " per capire che in ogni libro c'è unpizzico <strong>di</strong> verità, infatti Roal Dahl, per la descrizione del GGG si è ispirato a suo padre, Arold Dahl, che eraaltissimo e gentile."Mio nonno era un ciliegio" per imparare a scegliere la copertina con cura, visto che è una delle parti che dasenso alla storia.Poi abbiamo letto "Boy" per capire come è fatta una biografia.Infine abbiamo letto “Lo stralisco” che mi ha fatto capire molte cose; ad esempio che con la scrittura mipotevo esprimere liberamente.Per approfon<strong>di</strong>re la scrittura ci hanno aiutato anche Romeo e Giulietta, l'inventore <strong>di</strong> sogni, Amleto e ancheRe Lear.Per continuare il romanzo ci hanno aiutato anche dei film, come Oliver Twist, Il ragazzo selvaggio eCinderella Man.Tutti film molto belli, significativi, e con molte emozioni.Mi stavo quasi <strong>di</strong>menticando <strong>di</strong> <strong>di</strong>rvi che è stato un libro <strong>di</strong> Bianca Pitzorno: "MANUALE DEL GIOVANESCRITTORE CREATIVO" a darmi il via per il romanzo.Non abbiamo fatto molti esercizi ma gli unici fatti mi sono stati molto utili per imparare a scrivere e aintrodurre argomenti e frasi.Danza e teatro ci hanno aiutato molto ad esprimerci e a raccontare le nostre emozioni nascoste che nonriuscivamo a tirar fuori.Per un ragazzo scrivere è la più grande fonte <strong>di</strong> comunicazione. Per noi scrivere una storia è già tanto, maun romanzo è veramente il top.E' molto <strong>di</strong>fficile scrivere un romanzo e non avrei mai pensato <strong>di</strong> farlo, per questo devo ringraziare la miamaestra Mary, per avermi dato questa opportunità e con me tutti i miei amici.MATTEO VOLTOLINIPercorso del mio romanzo:Non credo si possa avere un’idea chiara del percorso svolto per comporre un romanzo, non ha inizio e nonha fine.Pensate a questa frase, al senso profondo che racchiude:”Non ha inizio”.17


Ognuno in sè, anche se non testualmente, scrive il proprio romanzo; secondo il mio parere un romanzo èl’insieme <strong>di</strong> più pensieri avuti nel tempo passato, nell’infanzia, quando pensavi <strong>di</strong> non poter arrivare a nessunobiettivo, quando hai scoperto la scrittura ed hai iniziato a fantasticare in racconti o fiabe.Non ha fine…….la fine non esiste in un romanzo, bisogna sempre migliorarlo, come spiega nel gabbianoJonatan, non si troverà mai la perfezione senza continuo lavoro.In questi anni vissuti, ho formulato il romanzo tenendo come trama cose vissute, facendole animare,fantasticando in pensieri.Quando decidemmo <strong>di</strong> mettere il romanzo per iscritto, rivedemmo interiormente fatti della nostra vitapassata.Sicuramente sono stato molto fortunato nel poter dare vita a questo romanzo; ho ricevuto molte possibilità inquesti anni scolastici: gli innumerevoli libri letti, i testi scritti per formulare idee e saperle esporre.Ognuno <strong>di</strong> noi ha sempre dato tutto per aiutare il prossimo, abbiamo vissuto questo percorso insieme.Questa avventura mi ha suscitato un amore profondo per la scrittura, ho messo il cuore nello scrivere, ora,quando scrivo un testo, sono felice interiormente: grazie ai miei compagni e a Mary, la maestra <strong>di</strong> Italiano.NICOL FERIOLIPercorso del mio romanzo:Se pensate che un romanzo sia facile da scrivere, vi sbagliate, sì è bello e <strong>di</strong>vertente, ma come <strong>di</strong>ce ungrande scrittore quando si scrive un romanzo non c'è mai una stesura definitiva, si cambierà e si cambieràsempre per migliorarlo sempre <strong>di</strong> più una cosa molto impegnativa.Noi per scrivere un romanzo siamo partiti, già dalla seconda, a leggere libri <strong>di</strong> bravissimi scrittori come Boydove abbiamo imparato a scrivere la biografia e La fabbrica <strong>di</strong> cioccolato, il G.G.G., L'inventore <strong>di</strong> sogni, Miononno era un ciliegio, L'occhio del lupo, Lo stralisco e i cinque racconti <strong>di</strong> William Shakespeare che ci hannofatto scoprire nuove parole e nuove forme <strong>di</strong> scrittura.È stato utile anche raccontare le nostre esperienze quoti<strong>di</strong>ane a scuola come le giornate al museo, le lezioni<strong>di</strong> danza, e <strong>di</strong> teatro.Descrivere personaggi, ambienti, oggetti e situazioni ci ha aiutato a essere più precisi nel racconto.Ma mi è stata anche molto utile la lettura dei romanzi dei miei compagni che mi hanno dato nuove idee enuove fonti <strong>di</strong> ispirazione.Un libro fondamentale per me è stato “ Manuale del giovane scrittore creativo” <strong>di</strong> Bianca Pitzorno che ci hainsegnato come in un gioco le ricette e i trucchi per scrivere un romanzo.Scrivere un romanzo per me è stato un'esperienza entusiasmante, faticosa, ma alla fine anche <strong>di</strong> grandesod<strong>di</strong>sfazione al <strong>di</strong> la del risultato finale.PIETRO LA SALVIAPercorso del mio romanzo:L’idea del romanzo mi è venuta quando leggemmo il giovane scrittore creativo anche se per me iniziò inquarta dove credo tutti presero l’inspirazione cioè quando leggemmo i libri in classe. Penso che tutti abbiano18


In classe abbiamo letto molti libri: “Mio nonno era un ciliegio, boy, l'occhio del lupo , Amleto,Giulietta eRomeo” ecco la bellissima ma tragica storia del famosissimo William Shakespeare. E' da li che ho presospunto; è una storia romantica, è presente l'amore fra due ragazzi e la storia è piena <strong>di</strong> contrasti. Perfettouna storia che fa per me!!!!!!!!Mi hanno aiutato molto ad esprimere le emozioni le lezioni <strong>di</strong> danza e lo spettacolo <strong>di</strong> teatro e molte altrecose fatte in tutti questi anni.Un piccolo aiuto è stato anche leggere i romanzi dei miei compagni, erano tutti molto belli, con ideecompletamente <strong>di</strong>verse, ogni volta che ne leggevamo uno bisognava,scrivere un piccolo commento.I suggerimenti e i commenti dei miei amici mi sono serviti molto per il mio romanzo, infatti alla fine è<strong>di</strong>ventato un capolavoro.Mi stavo scordando la cosa più importante; il via per scrivere il testo l'ho avuta dal Manuale del giovanescrittore creativo”.Quel libro per me è stato l'aiuto più grande perchè mi ha insegnato anche ad anagrammare il nome d'arte inun vero nome da scrittore.20


MARKETA POVALACIOVAPercorso del mio romanzo:Cominciando da metà anno della classe prima non sapevo né scrivere né leggere.Ho cominciato a vedere le lettere, le parole ed ascoltando le lezioni riuscivo pian piano a migliorare il mioitaliano.Per me spiegare era <strong>di</strong>fficile, infatti, mi ricordo, che quando dovevo fare le fotocopie invece <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ventidueio <strong>di</strong>cevo due. Gli anni passarono e io <strong>di</strong>ventai sempre più grande e riuscivo a parlare e scrivere sempremeglio.Il nostro primo libro che ci ha aiutato a capire come scrivere un romanzo è stato: “L'occhio del lupo” che hasaputo raccontare la forza dello sguardo, “Romeo e Giulietta” come può nascere un amore tra due persone.ricordo che in qualsiasi: storia, leggenda , romanzi e libri ci possono essere dei pizzichi <strong>di</strong> verità. Per fare unromanzo ci sono varie tappe: descrivere animali, persone, case e infine città. Questa è la prima tappa laseconda è quella <strong>di</strong> descrivere sentimenti ed emozioni. La terza tappa è stata quella della lettura del libro <strong>di</strong>Bianca Pitzorno che attraverso esempi e giochi linguistici <strong>di</strong>vertenti ci ha dato molte in<strong>di</strong>cazioni per come sipuò creare un romanzo.E questo grazie alla mia insegnante Mary grazie, grazie e grazie senza <strong>di</strong> te non sarei arrivata a questopunto.SILVIA BADIALEPercorso del mio romanzo:Di certo un romanzo nasce solo se c’è voglia <strong>di</strong> farlo, se la fantasia non ti manca e soprattutto se cre<strong>di</strong> inquello che scrivi. Credere in te stesso e nelle tue capacità, nel tuo pensiero racchiu<strong>di</strong> tutte le tue idee edesprimiti liberamente su un foglio. Le mie idee, sono nate e cresciute insieme a me e al mio sentimento, eper rinforzare sempre <strong>di</strong> più queste capacità, le ho accompagnate con i libri. Quello che mi ha aiutato <strong>di</strong> più,è stato “Mio nonno era un ciliegio”, perché mi ha fatto capire l’importanza che c’è tra due persone, come ilpotente legame che c’è tra il ragazzo e suo nonno, così potente che lasciarsi è stato davvero molto <strong>di</strong>fficile.Certo non mi sono <strong>di</strong> sicuro <strong>di</strong>menticata <strong>di</strong> leggere “Lo stralisco”, un libro meraviglioso che mi ha emozionatomolto. L’insieme <strong>di</strong> questi due libri ha formato un sentimento importantissimo: la tristezza. Certo non puòsembrare una bella cosa, ma per un romanzo è molto utile specialmente per far provare ai lettori quello cheprovo io stessa nei momenti dove occorre quel sentimento. Attraverso un raccoglitore che noi abbiamochiamato “ Diario <strong>di</strong> bordo”, ci siamo esercitati sui commenti e su storie inspirate da fotografie, commenti <strong>di</strong>capitoli o esperienze fatte con la scuola. Tutto questo ci ha aiutato nelle descrizioni del romanzo senza <strong>di</strong>quelle un romanzo non sarebbe romanzo! Un piccolo particolare che ci ha abbastanza aiutato è stata lalettura dei testi dei compagni per raccogliere mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi per scrivere senza copiare. Questo per me è statoun grande aiuto! Perché almeno, nel mio romanzo non sono apparse ripetizioni e il testo è stato scritto conmo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi. Un altro grande aiuto, sono state le attività scolastiche danza e teatro. Danza mi ha dato unmodo <strong>di</strong> raccontare il rapporto che si ha con il corpo. Ogni movimento è uno “stormo” <strong>di</strong> emozioni.21


Teatro mi è stato utile nel scrivere frasi poetiche e sentimentali nel trovare un modo <strong>di</strong> raccontare tutto mio.Qualunque esperienza abbia fatto ha comunque prodotto qualcosa, qualcosa che mi mancava e <strong>di</strong> cui avevobisogno. Mi ricordo ancora adesso i film che mi hanno colpito lasciandomi un segno. Uno <strong>di</strong> quelli è “ Ilragazzo selvaggio” un bambino che vive nella giungla e che viene ritrovato da un uomo che lo adotta e loeduca, secondo me ha fatto nascere la libertà nel mio pensiero.Non <strong>di</strong>mentichiamoci però <strong>di</strong> “ Oliver Twist”, un film che narra la storia <strong>di</strong> un bambino orfano che cerca unposto dove stare ma nessuno lo può capire. Troppo bello! Pieno <strong>di</strong> emozioni e tanto commovente.Per completare il necessario aggiungo “ Cindarella Man”, un uomo che poveretto cerca <strong>di</strong> mantenere la suafamiglia fa il pugile e <strong>di</strong>venta il campione del mondo. Tre film che mi hanno permesso <strong>di</strong> concludere il mioromanzo in modo semplice ma bello.I sentimenti non finiscono mai! Basta solo andare alla loro ricerca.ROBERTO ZELIOLIIl percorso del mio romanzoIn quarta abbiamo fatto una biblioteca <strong>di</strong> classe il libro intitolato “Nella terra degli unicorni” mi ha insegnatomolte cose e mi è piaciuto molto.Io ho letto tanti libri oltre a quello che ho nominato prima tipo “Mio nonno era un ciliegio” e “Lo stralisco”.In quinta la maestra Mary ci ha fatto fare un romanzo, grazie ai libri letti e ai film tipo Cinderella Man ed ilragazzo selvaggio sono riuscito a comporre il mio romanzo.Devo ringraziare solo la maestra Mary che ci ha aiutato a costruire un romanzo e fare delle nuoveesperienzeROSSELLA STELLATIPercorso del mio romanzo:Per fare un romanzo ci vuole impegno e soprattutto molta fantasia.Noi siamo arrivati al romanzo grazie a molte tappe :1) Facendo moltissimi testi descrittivi e narrativi2) Leggendo molti libri e, man mano che leggevamo un capitolo raccontare oralmente un piccolo riassuntosulle pagine lette fino ad ora3) Consultare libri come il manuale del giovane scrittore <strong>di</strong> Bianca Pitzorno capire i vari personaggi chefanno un romanzo cioè: il protagonista personaggi principale della storia, l’antagonista rivale delprotagonista, personaggio misterioso cioè colui che nella storia è da trovare, amico dell’antagonista colui cheè amico dell’antagonista e anche esso rivale del protagonista, aiutante magico cioè colui che aiuta ilprotagonista. Non ci ha aiutato solo in questo, ma anche ad anagrammare un nome comune in un nomefantastico <strong>di</strong> una persona famosa.4) Trasformare una grande storia in un piccolo riassunto <strong>di</strong> cento o cinquanta parole circa.5) Leggere i libri Tipo mio nonno era un ciliegio, l’occhio del lupo, i G.G.G, Lo stralisco, Boy, La magicame<strong>di</strong>cina, l’inventore dei sogni, la fabbrica <strong>di</strong> cioccolato, Re Lear, Amleto Giulietta e Romeo”. La maggiorparte dei libri letti forse, gli abbiamo letti per un motivo :22


L’occhio del lupo : per descrivere meglio i sentimenti e gli sguar<strong>di</strong>Boy: per capire come è fatte una biografiaIl G.G.G. : per capire che nelle storie c’è un pizzico <strong>di</strong> verità perché Roal Dahl, famoso scrittore si è ispirato asuo padre Arold Dahl descrivendolo come un uomo molto alto quasi come un gigante6) Anche i film ci anno aiutato molto: Cindarella Man: per capire che ci sono <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> per raccontare lestorie e in questo caso c’è il Flash back.Il ragazzo selvaggio, Tory: per capire come si viveva tanto tempo fa e come guerrieri si preparavano allabattaglia, Spiderman. Il film e il libro che mi anno ispirato <strong>di</strong> più nel mio romanzo sono stati: Boy eCindarella Man. Grazie all’immaginazione siamo riusciti a creare un bellissimo romanzo ed il mio èintitolato “Due gemelle in Inghilterra” . Stiamo creando uno splen<strong>di</strong>do libro con raccolti tutti i romanzi.Come <strong>di</strong>ce Carver – I romanzi bisogna sempre revisionarli !!- A me personalmente, come credo a tutta laclasse, sia piaciuto fare il romanzo perché possiamo far capire come dei bambini <strong>di</strong> 11 10 anni riescano afare un romanzo. Sono riuscita a farlo grazie alla mia maestra <strong>di</strong> italiano Mary.23


BIBLIOGRAFIAL'occhio del Lupo, <strong>di</strong> Daniel Pennac, e<strong>di</strong>zioni TEA"Un giorno un ragazzo si presenta <strong>di</strong> fronte al recinto del lupo e rimane piantato lí, come un albero gelato, a guardareaggirarsi il lupo. Il ragazzo rimane in pie<strong>di</strong> immobile e silenzioso. Solo i suoi occhi si muovono, seguono i passi del lupolungo la rete. Dal canto suo il lupo non riesce a scorgere il ragazzo che una volta su due, perché non ha un occhio, illupo. Ha perduto l'occhio lottando contro gli uomini, <strong>di</strong>eci anni fa, il giorno che fu catturato. All'andata, dunque (se quellasi può chiamar andata), il lupo vede lo zoo tutto intero, con le sue gabbie, i bambini che impazzano e, in mezzo a loroquel ragazzo del tutto immobile. Al ritorno (se quello si può chiamare ritorno) il lupo non vede che l'interno del recinto,recinto vuoto. E così per qualche giorno. Ma c'è qualcosa che <strong>di</strong>sturba il lupo; un particolare stupido: lui non ha che unocchio, mentre il ragazzo ne ha due. Ad un tratto il lupo non sa in che occhio del ragazzo fissare lo sguardo. Esita. Il suounico occhio salta da destra a sinistra da sinistra a destra. Il ragazzo non batte ciglio. Il lupo è maledettamente a <strong>di</strong>sagio:per niente al mondo stornerebbe lo sguardo; <strong>di</strong> riprendere la marcia non se ne parla. Così il suo unico occhio impazziscesempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell'occhio morto, spunta una lacrima. Non è dolore, è impotenza ecollera. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa, che calma il lupo, lo mette a suo agio. Il ragazzo chiude un occhio. Edeccoli là che si fissano, occhio nell'occhio, nel giar<strong>di</strong>no zoologico deserto e silenzioso, con un tempo infinito davanti aloro"Lo stralisco, Roberto Piumini, Einau<strong>di</strong> RagazziNell’atmosfera incantata <strong>di</strong> una Turchia quasi fuori dal tempo, Ganuan, signore della terra <strong>di</strong> Nactumal chiama presso lasua <strong>di</strong>mora il pittore Sakumat. Ganuan ha un figlio molto malato, Madurer: non può crescere all’aria aperta, non puòvedere la luce e sentire l’aria delle montagne. Il padre, per fargli un dono gran<strong>di</strong>ssimo, chiede al pittore <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere lepareti delle stanze in cui vive il figlio. Stretti da un legame fortissimo <strong>di</strong> affetto, Sakumat e Madurer <strong>di</strong>segneranno lemeraviglie del mondo. Colori e pennelli si trasformeranno magicamente in montagne, colline, mare e avventure, secondole storie e le fantasie del piccolo Madurer. L’imbrunire del ricchissimo prato <strong>di</strong>segnato insieme segnerà la fine della vitadel bambino.Mio nonno era un ciliegio, Angela Nanetti, Einau<strong>di</strong> RagazziUna vena <strong>di</strong> umorismo pervade la storia del piccolo Tonino, bimbo <strong>di</strong> città. La sua grande fortuna sono i nonni <strong>di</strong>campagna. La nonna Teodolinda con le sue amatissime oche e il nonno Ottaviano con il suo orto adorato e il suoamatissimo ciliegio. Il nonno Ottaviano, considerato da tutti un po’ matto, ha un affetto grande per Tonino e gli insegnal’amore per la natura. Nel susseguirsi delle stagioni, il ciliegio, su cui Tonino impara ogni giorno <strong>di</strong> più ad arrampicarsi,<strong>di</strong>venta il simbolo dell’unità della famiglia. Dopo la morte della nonna Teodolinda, il nonno si sente sempre più triste econfuso fino a morire in uno squallido ospedale. Quando la terra del nonno sarà minacciata dalle ruspe per costruire unanuova strada, Tonino compierà un’azione <strong>di</strong> forza contro le autorità: si arrampicherà fino in cima al ciliegio <strong>di</strong>fendendo lasua pianta adorata e l’immenso affetto che ha nutrito per il nonno.Leonardo Da Vinci e il suo megacervello, Michael Cox, Morta che ParlaIl genio dei geni, l'uomo capace <strong>di</strong> essere il migliore in tutto. Un libro che tratteggia un <strong>di</strong>vertente affresco delRinascimento con una dettagliata carrellata sulle molteplici invenzioni della personalità più significativa del periodo. Nontutti sapranno che, oltre ad aver <strong>di</strong>pinto il quadro più famoso del mondo e ad aver <strong>di</strong>segnato la prima macchina volante,Leonardo ha trascorso <strong>di</strong>eci anni tentando <strong>di</strong> costruire un cavallo alto sette metri e che amava realizzare complicati24


meccanismi per gioco. Un modo per scoprire tutto su <strong>di</strong> lui, curiosando fra le pagine del suo <strong>di</strong>ario segreto e leggendo il"Messaggero <strong>di</strong> Milano".L'inventore dei sogni, McEwan, Eniau<strong>di</strong>Con l'Inventore <strong>di</strong> sogni McEwan ritorna nel mondo dell'infanzia, ma questa volta con un libro scritto per ibambini,inserendosi così in uno dei filoni della narrativa inglese. McEwan si accosta all'infanzia cercando <strong>di</strong> vedere lecose nel modo in cui potrebbe vederle un bambino e rispettando la <strong>di</strong>versità dei suoi punti <strong>di</strong> vista rispetto al mondo degliadulti.Protagonista della narrazione è Peter Fortune nel quale l'autore,in parte,si identifica. Lo spaesamneto si esprimesottoforma <strong>di</strong> sogno,su cui si struttura il libro.Tutto si struttura in otto capitoli:il primo introduce il protagonista(PeterFortune),mentre i capitoli che seguono sono imperniati su un'avventura del ragazzino al cui cetro vi è un sogno. I sogni<strong>di</strong> Peter assumono forme <strong>di</strong>verse:fantasie ad occhi aperti,immagini prodotte durante il sonno,riflessioni.Sebbene Peterperda per un certo periodo il contatto con la realtà,i suoi sognoi non sono un'evasione ma si rivelano essere un modo peraffrontare,probabilmente in maniera più consapevole,la realtà stessa.Essi hanno a che fare,nel loro complesso,conil"crescere",una delle tematiche da cui l'autore ha tratto spesso ispirazione.Gli oggetti,come ha scritto un critico,possonorivelarsi agli occhi <strong>di</strong> u bambino"carichi <strong>di</strong> un simbolismo e <strong>di</strong> un potere che l'età adulta non sa più riconoscere".Di frontea questo lato misterioso non resta altra soluzione che accettarlo,attuando una trasformazione <strong>di</strong> sé,del proprio modo <strong>di</strong>osservare la realtà. I sogni <strong>di</strong> Peter sono popolatianche <strong>di</strong> paure:la paura del male,dei mostri,del dolore e dellamorte.Tutto però è espresso in maniera leggera,attraverso allusioni e accenni,senza insistenza o drammaticità.Crescresignifica anche conoscere le proprie paure e imparare a convivere con esse.Manuale del giovane scrittore creativo, Bianca Pitzorno, MondadoriDrizzare le orecchie e acchiappare al volo le parole strane come farfalle variopinte. Rivoltarle come un guanto allaricerca <strong>di</strong> nuovi significati. Approfittare degli errori involontari per inventare storie strampalate. "Assaggiare" giocando lalingua italiana e sperimentare nuove "ricette". A fare da guida agli aspiranti giovani scrittori creativi è Prisca Puntoni, lascrittrice in erba protagonista <strong>di</strong> "ascolta il mio cuore".Cinque racconti <strong>di</strong> William Shakespeare, Mary Lamb,Agli inizi dell'Ottocento, accettando l'invito <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>tore, i fratelli Charles e Mary Lamb si misurarono con un'impresaritenuta impossibile: rielaborare sotto forma narrativa alcune opere <strong>di</strong> William Shakespeare. Il risultato fu felice e i lororacconti sono oggi considerati un modello semplice e scrupoloso <strong>di</strong> riscrittura letteraria. I cinque testi <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione(Romeo e Giulietta, Amleto, Re Lear, Il racconto d’inverno, La tempesta) sono proposti unitamente ad un’antologiashakespeariana in modo da favorire un confronto e una lettura parallela.Boy, Roald Dahl,SalaniDahl fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Fu un bambinoingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta <strong>di</strong> sangue <strong>di</strong> topo pressato che quando gli<strong>di</strong>ssero che si poteva ammalare <strong>di</strong> appen<strong>di</strong>cite inghiottendo un pelo <strong>di</strong> spazzolino da denti.L'unico <strong>di</strong>spetto lo fece alle spalle <strong>di</strong> un'orrenda ven<strong>di</strong>trice <strong>di</strong> dolci, una specie <strong>di</strong> Sporcella: le mise un topo morto in unbarattolo <strong>di</strong> caramelle e per questo venne picchiato la prima volta. I ricor<strong>di</strong> d'infanzia <strong>di</strong> Dahl sono costellati da continuefrustate e da terribili prepotenze sui bambini da parte degli adulti. No, Dahl non ha avuto bisogno d'inventare i giganticrudeli, né la Spezzindue, che è mite se confrontata alla sa<strong>di</strong>ca ven<strong>di</strong>trice <strong>di</strong> dolci. Dahl ci avverte <strong>di</strong> non credere aicattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i cattivi della vita.25


La fabbrica <strong>di</strong> cioccolato, Roald Dahl,SalaniCinque ragazzi, quattro ricchi e molto viziati, uno meno fortunato, ma gentile e intelligente partecipano ad un concorso;trovare un biglietto d'oro per ciascuno, per visitare una misteriosa fabbrica...un libro stupendo, un film piacevole, una grossa tavoletta <strong>di</strong> cioccolato da sognare per tirarsi un po' su <strong>di</strong> morale.William Shakespeare, Morto che Parla, Andrew DonkeiBasata sulla formula fortunata delle "Brutte storie", la collana "Morto che parla" presenta al lettore in erba biografie dei"vip" del passato, in una forma piacevole e affatto "pizzosa". Dopo Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Roald Dahl,Elisabetta I, Enrico VIII, è la volta <strong>di</strong> William Shakespeare, la cui biografia è ricostruita, a modo suo, da Andrew Donkin.Età <strong>di</strong> lettura: da 10 anni.Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno, Einau<strong>di</strong>Cosa può succedere se tre amiche ritornando a scuola trovano una maestra nuova, che renderà la loro vita e quelladelle compagne invivibile? Un intero anno scolastico vissuto tra intrighi, pianti ,ingiustizie ma anche amori, lotte esolidarietà.Un romanzo che piace ai gran<strong>di</strong> perchè ricordano gli anni spensierati dell'infanzia, un libro per piccini che potranno rideredelle mille avventure che capitano alle tre protagoniste.Un racconto brioso, fluido, leggero, intervallato dalle storie scritte da una delle tre bambine. Un'ondata <strong>di</strong> spensieratezzae <strong>di</strong> vivacità che coinvolge il lettore trascinandolo tra le pagine in un turbine <strong>di</strong> eventi. Ma alla fine chi vincerà le tre "pala<strong>di</strong>ne" che lottano contro le ingiustizie delle maestra o la maestra stessa?......Leggetelo e lo saprete!!!!!I tre racconti, Eugenio Carmi e Umberto Eco, Fabbri EdItoriLa bomba e il generale": gli atomi malinconici chiusi dentro una bomba e un generale che vuole fare la guerra a tutti icosti. "I tre cosmonauti": i tre cosmonauti sospettosi che incontrano un marziano con sei mani. "Gli gnomi <strong>di</strong> Gnù": unimperatore presuntuoso che pretende <strong>di</strong> portare la civiltà su un piccolo pianeta innocente e felice. Tre storie raccontateda Umberto Eco e illustrate da Eugenio Carmi, per i bambini, per i gran<strong>di</strong>, per chi ha bisogno <strong>di</strong> fiabe.26

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