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Aut-Aut - AnciToscana - n. 2

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Perché i Comuni non paganoAlessandro Pesci segretario generale Anci ToscanaeditorialeLa questione dei ritardi neipagamenti da parte dellapubblica amministrazioneverso le imprese per lavori eforniture è, oggi, all’ordine del giorno.Nelle ultime settimane molti giornalise ne sono occupati e la “complicità”della campagna elettorale ha favoritoil difficile confronto su un tema moltodelicato. Per ultimo, l’autorevole, anchese interessato, “Sole – 24 ore” hamesso in campo dati e strumenti perapprofondire l’argomento.Il debito del comparto pubblico,comprensivo anche delle societàpartecipate, è vicino ai 200 miliardidi euro: una cifra enorme, che sicuramenteè causa delle gravi crisi e deifallimenti di molte delle imprese chelavorano con la PA.Ma perché la PA non paga?Forse perché non è capace di riscuoterei propri crediti, come suggerisceStefano Pozzoli su “La Repubblica”?Non avendo soldi in cassa nonpuò pagare: questo sembra il ragionamentolapalissiano. Non è semplicementecosì, però, perché unaPA quando acquista un bene o unservizio o appalta un lavoro pubblico,lo fa solo se può fare un relativo“Impegno di spesa” e quindi dimostrache ha le disponibilità di risorseeconomiche. Nessun problema,quindi, in merito alla “competenza”,cioè la disponibilità “sulla carta” dirisorse per far fronte alla fornitura.La difficoltà, piuttosto, sta nel fattoche i comuni dispongono di risorseanche in cassa – e non solo nei propribilanci come previsioni di spesa– ma non possono saldare le impresepena il mancato rispetto deivincoli del patto di stabilità interno(PSI) che non esclude neppure gliinvestimenti.Seppure le risorse, anche in cassa,ci possono essere, possono peròintervenire problematiche di altroordine, come nel caso in cui un’Amministrazionesi trovi di fronte adun’azienda che non abbia lavoratobene e/o non abbia rispettato i tempicontrattuali. In tal caso – e non ècosì infrequente come si possa pensare– le imprese non hanno dirittoa riscuotere per l’avvio di contenziosilegali con le amministrazioni.Si allungano così i tempi della conclusionedella fornitura e di conseguenzadei relativi pagamenti.Oppure si vuol fare credere che i Comuninon paghino perché inefficientie con strutture organizzative che nonli mettono in grado di adempiere ipropri compiti di pagatori? Sarebbe,questa, una lettura troppo semplicistica,per quanto il legislatore stataleabbia fatto di tutto per mettere indifficoltà il sistema della riscossione,a partire da norme incerte e contraddittoriesulla società della riscossioneEquitalia SPA, spesso messa all’indicenegli ultimi tempi, ma non semprea ragione. Si rischia, insomma, di farpassare la curiosa tesi per cui non ècolpevole il cittadino che non rispettala legge e prende una multa, maè colpevole chi quella multa deveriscuotere: ad essere sotto accusa èil sistema della riscossione e non chitrasgredisce alle regole.A mio avviso, i Comuni non paganoperché devono rispettare gli stringentivincoli e parametri del PSI, che finoraha interessato soltanto quelli conoltre 5.000 abitanti, ma che dal 2013riguarderà anche tutti quelli oltre1.000 abitanti (283 su 287 in Toscana).Com’è noto, il PSI si basa su un calcoloeffettuato in fase di previsione, manon tiene conto dell’ammontare deidebiti che un’Amministrazione accumulanegli anni nei propri bilanci. Inbuona sostanza il rispetto del pattoha natura “finanziaria” e non economicae solo nella fase del pagamentosi ha contezza del rispetto dei limitie dei vincoli che impone. Un vero eproprio “patto di stupidità” (come l’hachiamato il Sindaco di Firenze MatteoRenzi, con la consueta efficaciadel suo discorrere) che rappresentaun meccanismo perverso, che derivadal patto siglato fra i Paesi in Europa,ma che in Italia ha avuto un’ulteriorestretta. In questa cornice, i Comunisono assai utili, perché anche se singolarmenteincidono ben poco, tuttiinsieme costituiscono una bella fettadel comparto pubblico e sono quindiuno degli attori principali, loro malgrado,del rispetto del patto dal versanteitaliano verso l’Europa.Altra novità che incide sull’andamentodella vita amministrativa, eche è assai pericolosa, è quella relativaal recepimento e alla concretaapplicazione fin d’ora della Direttiva2011/7/EU del Parlamento Europeoe del Consiglio del 16 febbraio 2011,che stabilisce la corresponsione automaticadegli interessi per il pagamentoritardato di oltre 60 giorni.Ciò rischia di dare luogo a un significativodilagare del contenzioso fraimprese e PA.Scopo dell’Associazione di cui sonoSegretario è quello di difendere iComuni, quindi risulterò di parte,ma ritengo non sia ammissibile, adesempio, che il ragioniere di un Comunesi trovi stretto fra il mancatorispetto del Patto, con il rischio di subirepesanti sanzioni che vanno dalblocco delle assunzioni, al divieto diassumere nuovo debito, al taglio deitrasferimenti, fino al decremento del30% delle indennità degli amministratorie la corresponsione degli interessiper ritardato pagamento.Ma cosa si può fare, stante questa situazione?• Mettere mano alla norma, per escluderedai 60 giorni il tempo che, persua stessa natura, non rientra nelladisponibilità dei comuni (penso ai30 giorni che mediamente impieganoi vari enti previdenziali per rilasciareun Durc)• Rivedere, come proposto nella piattaformadi ANCI, i vincoli del PSI• Dare respiro tramite il credito (coniniziative come quella di una nuovaintesa tra Regione, Anci Toscana ebanche che, però, deve ancora concretizzarsi)• Aumentare il plafond che la Regionemette a disposizione dei Comuni• Ripensare tempi e modi delle procedurelegate al così detto “scambiodei saldi” fra enti nell’ambito delpatto orizzontale e verticaleI problemi per i Comuni sono diversiperché, oltre al tema dei pagamentie del rispetto dei vincoli del Patto distabilità ci sono stati i tagli cosiddetti“lineari”, che hanno inciso in modopesantissimo sulle casse comunali.Il combinato disposto di questi dueelementi determina, da una parte,l’inibizione dei Comuni a investiree a spendere e, dall’altra, un grandeaggravio funzionale degli enti, conripercussioni drammatiche verso ilsistema delle imprese e del lavorodipendente, con ciò contribuendogravemente ad alimentare la pesantecrisi in cui versa il Paese.Febbraio 20133


Agenzia delleentrateAlleanza anti-evasione tra Fisco e Comuni toscaniA dicembre 2012 sono 185 le adesioni al progetto delle EntrateA cura dell’Ufficio Stampa dell’Agenzia delle Entrate DR ToscanaCresce e si rafforza in Toscanail patto anti-evasionetra Anci, Comuni e Agenziadelle Entrate. Sale infattia 185 – su un totale di 287 - ilnumero delle Amministrazioni comunalitoscane che, al 31 dicembre2012, hanno aderito all’iniziativadella Direzione regionale della Toscanaper rendere più strutturata lapartecipazione dei Comuni alle attivitàdi accertamento dei tributi attraversola costituzione di una retedi referenti dei singoli comuni e delle10 Direzioni provinciali toscanedell’Agenzia. La collaborazione congli enti locali della regione ha presoil via attraverso un programma congiuntocon Anci Toscana, avviatonel 2009 e proseguito nel 2010, perla formazione del personale comunaleinteressato. A partire dal 2011,poi, la Direzione regionale toscanadell’Agenzia ha realizzato unospecifico percorso di allineamento,rivolto al personale degli uffici comunaliinteressati a cui vengonoillustrate le modalità di predisposizionee invio di segnalazioni qualificatecorrette.Con il numero dei Comuni toscaniinteressati all’alleanza anti-evasionesale di riflesso, fino a sfiorarel’86 per cento, anche la percentualedi popolazione rappresentata dalleAmministrazioni comunali che hannoaderito all’iniziativa, oltre 3 milionie 217mila abitanti su una popolazionecomplessiva di poco più di3 milioni e 749mila (dati Istat 2011).Il dato appare ancor più significativose si considera che hanno presoparte al progetto tutti i 10 capoluoghidi provincia toscani, che da solicoprono circa il 35 per cento dellapopolazione regionale, e che deirestanti 175 Comuni ben 112 sonocentri con popolazione superioreai 5mila abitanti. Tra le province,si attestano su una percentuale diadesione superiore all’80 per centoquelle di Pisa (34 Comuni su 39,87%), Prato (6 su 7, 86%), Firenze (36su 44, 82%) e Arezzo (26 su 39, 80%).Da quest’anno, inoltre, l’attività direcupero dell’evasione in collaborazionetra Comuni e Amministrazionefinanziaria può contare sudue importanti novità. La prima riguardala procedura attiva su SiatelV2/Punto Fisco, che già permettevaagli operatori comunali di caricaree inviare in via telematica le segnalazioniqualificate e che ora si è arricchita- all’interno di una specificasezione - di informazioni di ritornopiù circostanziate in merito alla “lavorazione”delle segnalazioni daparte degli uffici dell’Agenzia, inmodo tale da consentire ai Comuniun’analisi della proficuità del lorointervento.L’altra novità del 2012, anch’essaperò destinata a far sentire i suoieffetti a partire da quest’anno, riguardala ripartizione funzionaletra Agenzia delle Entrate e Guardiadi Finanza per le istruttorie dasvolgere sulle segnalazioni qualificate.Gli ambiti d’intervento sonorimasti quelli inizialmente previsti(Commercio e professioni, Urbanisticae territorio, Proprietà edilizie epatrimonio immobiliare, Residenzefiscali all’estero e Disponibilità dibeni indicativi di capacità contributiva),ma le tipologie di segnalazionicontenute in ciascun ambito sonooggi ripartite tra Entrate e FiammeGialle in funzione delle rispettiveprerogative istituzionali. La novitàè prevista dal Provvedimento delDirettore dell’Agenzia delle Entratedel 29 maggio 2012 che, disciplinandonel dettaglio la suddivisionedi competenze per ciascuna tipologia,individua il soggetto legittimatoall’istruttoria e i requisiti minimirichiesti per alcuni tipi di segnalazioni.È l’86% dei Comuni toscani, ovvero 185 su287, che hanno aderito all’iniziativa dellaDirezione regionale della Toscana sulle attivitàdi accertamento dei tributi. Una vera e propriaalleanza anti evasione che si avvale anche delcontributo di Anci Toscana per la formazioneFebbraio 20134


quadro nazionalePartecipazione dei Comuni all’accertamentoAndrea Ferri responsabile ufficio entrate IfelLeggi che si attuano con lentezza, bilanci sempre più strozzati. Cosìla partecipazione degli enti è un po’ calata, anche se ci sono regionivirtuose in cui i risultati del recupero dei tributi si vedono. Si tratta,adesso, di capire come diffondere le best practicesCon la riforma del 2005 (ild.l. 203, art. 1), la partecipazionedei Comuni alrecupero dell’evasione fiscaleè passata dalla preistoria allamodernità. Il ruolo dei comuni nelcontribuire ad abbattere l’evasioneè ormai confermato da esperienzesul campo non episodiche ma semprepiù consolidate.La previsione di incentivi economici(nel triennio 2012-2014, la totalitàdel maggior gettito realizzatocon il concorso del Comune) è unfattore importante della nuovanormativa. Ma altrettanto decisivoè l’impulso dato negli ultimi anniall’interscambio informativo tra iComuni e l’Amministrazione finanziaria,fattore chiave per mettere ingrado i Comuni di agire anche suitributi erariali sulla base di una conoscenzasistematica dei rispettiviterritori.La lentezza attuativa delle norme el’acuirsi della stretta finanziaria suibilanci non hanno favorito la diffusionedella partecipazione, che èstata a volte intesa come un maggioronere invece che come unanuova opportunità, anche dal pun-to di vista economico. C’è ancoramolto da fare per un generalizzatoprotagonismo comunale, ma i datisui risultati mostrano importantiprogressi.A giugno 2012 le segnalazioni inviatedai comuni avevano superatole 30 mila unità e l’importo dei tributistatali recuperati sfiorava i 40milioni di euro (importo “definito”a seguito di accertamento). I primidati sull’intero 2012 mostrano unulteriore forte incremento, in baseal quale l’importo in recupero risulteràsostanzialmente raddoppiato.La partecipazione si consolida indiverse regioni del centro-nord:dall’Emilia-Romagna, che restal’area con maggiori risultati, all’areadel nord-ovest (Liguria, Lombardia,Piemonte), alla Toscana (oltre 2.200segnalazioni inviate, 1,7 mln. in recuperoa fine giugno), tutte con rilevantiincidenze delle attività svoltenell’ultimo semestre rilevato. Lachiave di successo fondamentaleè certamente la capacità di farerete da parte dei comuni, insiemeall’impegno delle strutture localidell’Agenzia delle Entrate.Lo scarso coinvolgimento delle amministrazionidi minori dimensionee dei comuni del sud resta un puntodi debolezza. Con il provvedimentodell’Agenzia di maggio 2012,oltre a porre le basi per attuare lapartecipazione anche in materiadi irregolarità contributive, è statodelineato un sistema di supportoai comuni basato su “centri di serviziointermedi”, strutture tecnicheche l’Anci intende promuovere perrivedere le procedure della partecipazioneall’accertamento, al finedi informatizzare le sue principalicomponenti e facilitare l’impegnoattivo dei comuni meno dotati dicompetenze e tecnologie.Anche attraverso il sostegno dellerisorse destinate all’Agenda digitalenella PA locale, il progetto puntaa valorizzare il patrimonio informativocomunale e a generalizzare leapplicazioni utili a rendere più efficientela cooperazione tra comunie Agenzia, in una logica di riuso abasso costo e di sistematica diffusionedi buone pratiche. L’interventoinveste tutte le informazioni dirilievo ai fini del contrasto all’evasione,locale ed erariale, con effettidiretti sulla capacità di controllare egestire le entrate proprie degli enti:l’IMU, il prelievo sui rifiuti, il controllosulle agevolazioni anche tariffarie.L’Anci e l’Agenzia delle Entratedefiniranno a breve i termini di unaccordo operativo che comprenderàle modalità di funzionamentodi questo nuovo strumento a supportodell’interscambio Comuni-Agenzia. In questo contesto risulteràcentrale il ruolo dell’associazionismointercomunale e delle Anciregionali.Febbraio 20135


Cooperazione tra Regione ed enti locali.Così migliora il “Tax Gap” in ToscanaSegue da pag. 7I programmiA fine dicembre 2012 - primo annodi attuazione del citato Regolamento- sono stati emanati i decretidirigenziali di assegnazione deicontributi, di cui hanno beneficiato,per un importo complessivo dicirca 800.000 euro, 15 enti e in particolare4 Unioni di Comuni, 9 Comuni(di cui 5 capoluogo), nonchéle associazioni degli enti locali <strong>AnciToscana</strong> ed Upi Toscana.Nel dettaglio, relativamenteall’obiettivo 1 del citato Regolamenton. 62/R, è stato assegnatoun contributo all’Unione dei ColliMarittimi Pisani, prima tra le Unioniche ha attivato la gestione associatadi entrate tributarie, imposte comunalie servizi fiscali e della polizialocale di tutti gli enti che fannoparte dell’ambito ottimale definitonella LR 68/2011;Riguardo al secondo tra gli obiettivicitati, il contributo è stato attribuitoad Anci Toscana che ha presentatoun progetto biennale disupporto ai Comuni sull’utilizzo delsistema TOSCA affiancandoli, pressola loro sede, sia nel momento diindividuazione delle casistiche dievasione da analizzare, sia con riferimentoalla bonifica delle banchedati e alla verifica di posizioni singoledi soggetti che hanno richiestobenefici o servizi dalla pubblicaamministrazione. Il progetto prevedeinoltre la realizzazione di unmonitoraggio sulle azioni di contrastoall’evasione di tributi localiregionali e statali messe in campodagli Enti locali, al fine di contribuirealla valutazione del raggiungimentodegli obiettivi complessividi recupero Tax Gap che RegioneToscana ha inteso proporsi.Relativamente all’obiettivo sopraindicatocome numero 3, inmateria di attività delle polizie localifinalizzate all’accertamentotributario, sono stati finanziati cinqueprogetti presentati dai Comunidi Arezzo, Firenze, Massa, Pistoiae Prato, per un totale complessivopari a 200.000 euro.Discorso a parte meritano i progettinegli “ulteriori ambiti” del contrastoall’evasione (Obiettivo 4 delRegolamento), rispetto ai quali èstato necessario attivare una selezionemolto stringente, che ha portatoal finanziamento di 11 progettiper un importo complessivo paria 360.000 euro, a fronte di richiesteper più di 2 milioni di euro effettuateda 53 enti, a testimonianzadell’interesse dimostrato dagli entiper questa linea di finanziamentoPer tutte le tipologie di interventopreviste nel regolamento, gli entibeneficiari dovranno redigere unarelazione finale, e di queste verràfatta una sintesi a cura della Regione,pubblicata sulla pagina webdedicata alla finanza locale (FAREToscana), allo scopo di diffonderele conoscenze e le buone prassi.Tenuto conto dei risultati dei progetti,la Regione favorirà l’elaborazionedi programmi di formazionecomuni, la costituzione di reti e intesetra gli enti, nonché la stipuladi patti territoriali anti-evasione,anche con la partecipazione delleamministrazioni periferiche statalicompetenti, come avvenuto sperimentalmentenel 2012 a Firenze,Pisa e Prato.Per il 2013, già nel primo semestre,è a disposizione degli enti locali- anche per coloro che hannopresentato progetti a dicembrescorso ma non hanno usufruito delcontributo regionale - una nuovaopportunità di progettazione e richiestadi sostegno finanziario allaRegione. Il citato Regolamento n.62/R dispone infatti che la Giuntaregionale, con propria deliberazione,definisca gli schemi di progettoe dettagli i criteri di priorità entroil termine massimo del 31 marzoprossimo. Entro 60 giorni dall’approvazionedella deliberazione, glienti locali potranno presentare ipropri progetti.Questi tempi ravvicinati consentirannodi stringere i contatti traRegione e gli enti – a questo scoposaranno organizzati incontri eseminari di supporto alla progettazione– e contribuiranno a costituiree rafforzare la nuova reteregionale di contrasto all’evasionefiscale.Febbraio 20138


Anci ToscanaIl sistema toscano? Un modello per il PaeseMassimiliano Pescini, sindaco di S. Casciano Val di Pesa e responsabile fiscalità e catasto di Anci ToscanaRegione e Anci hanno creato una reteper assistere i Comuni sia nella fase dicontrollo sia in quella di riscossioneQuello della fiscalitàe in particolaredella lotta all’evasioneè un temache per Anci ha sempre rivestitouna notevole importanza.L’Associazione, infatti,ha sempre lavorato su questiaspetti, e il suo impegno siè concretizzato in strumentiutili per rendere il lavoro delleAmministrazioni più sempliceed efficace.Tra questi, Tosca – ToscanaCatasto, Fiscalità e Territorio,che ha il grande vantaggio diconsentire un’azione moltopiù puntuale rispetto a prima,grazie alla completezza delleinformazioni sulle proprietàe le utenze collegate ad ognicittadino, che in esso sonocontenute.Punto di forza del SistemaTosca è la sua dimensioneregionale, che consenteai funzionari di scandagliaree incrociare le banche dati,potendo tracciare un quadrocompleto dei beni dei cittadinisu scala molto ampia.In sostanza possiamo direche il lavoro dell’Associazionesi dipana lungo due direttrici:la prima è, appunto, quellache vuol fornire ai Comuniassistenza e sostegno in fasedi controllo su evasione edelusione.La seconda si occupa, invece,di creare e gestire dei gruppidi lavoro che seguano leattività legate alla fase dellariscossione. Un lavoro che investeun aspetto centrale dellafiscalità, oggi più che mai,data la grande attenzioneche, tra tagli e crisi, i Comunidevono prestare alla “cassa”.Si badi bene, con questo nonintendo sottolineare la valenzaeconomica dell’operazionee cucire addosso ai Comunila veste di sceriffi che si servonodi un sistema coattivo evessatorio per soddisfare leproprie esperienze di bilancio,anzi.Voglio ricordare a tutti chepotremo dire di aver fattoqualcosa per la giustizia fiscalee tributaria nel Paese soloricercando dove si annidanole sacche di furbizia e mettendoin campo le operazioni miglioriper debellarle.I Comuni non devono diventaredei persecutori, ma devonoperseguire l’obiettivodella riscossione dei tributicon grande forza, per garantirerispetto delle leggi, equitàe servizi.Ma come fanno i Comuni adare concretezza a questiobiettivi?Innanzitutto c’è da ricordareche circa il 90% dei Comuniutilizzano, per la riscossione,Equitalia; con le nuove normativenazionali terminerà ilruolo quasi da “monopolista”di Equitalia e i comuni potrannoscegliere, a partire dall’annoin corso, forme di concessioneo di gestione direttadel servizio di riscossione deitributi locali. Proprio in virtùdi questo nuovo quadro legislativo,Anci si è proposta dielaborare capitolati di servizie bandi che soddisfino le esigenzedi tutti e, dopo alcunepartecipate riunioni, abbiamoapprontato due tavoli di lavoro,uno relativo al capitolatoper i servizi connessi alla riscossionee uno per redigereuna bozza aperta di bandoper la gara; i testi potrannoessere pronti entro la primavera-estatedel 2013 (probabilmenteentro giugno) e iComuni di ogni dimensionepotranno usarli come modelli,adattandoli di volta in voltaalle proprie necessità, perdare in affidamento i servizilegati alla riscossione e per lariscossione vera e propria.Dietro a questi passi c’è ungran lavoro tecnico, che coinvolgeesperti dai comuni toscanie consulenti dell’Associazione,che risponde ad unpreciso disegno politico: nonlasciar soli i Comuni in questodifficile compito, offrendoloro un percorso chiaro e allaportata di tutti.Con questo tassello si potrebbechiudere così, un circolovirtuoso – sia nella partedi controllo sia in quella delrapporto col cittadino in fasedi riscossione – che fa del sistemaregionale toscano sullafiscalità, un modello di lavoropossibile ed imitabile ancheda altre realtà del territorionazionale. Un successo chenasce dall’esigenza concretache i tempi ci impongono edalla capacità di tradurre inrealtà fattiva un’idea di politicacondivisa tra i diversi livelliterritoriali.Febbraio 20139


Gli strumenti/2Le prospettive del Progetto ToscaDario Gambino consulente Anci ToscanaCon TOSCA la Regione Toscana mette a disposizione strumentiinformatici evoluti e percorsi di formazione e assistenza perla gestione e verifica della fiscalità locale e delle posizioni deicontribuenti. Conta circa 100 amministrazioni, e ne è previstal’estensione a tutti i Comuni sopra i 20.000 abitantiNotoriamente, il progettoTOSCA è una iniziativadella Regione Toscana rivoltaagli enti locali, cheintende mettere a disposizione strumentiinformatici evoluti e percorsidi formazione ed assistenza finalizzatialla gestione e verifica dellafiscalità locale e delle posizioni deicontribuenti, offrendo una finestradi osservazione anche sul patrimonioimmobiliare e sulle modificazionidi natura catastale, edilizia ed urbanisticache avvengono sul territorio.Nell’obiettivo della Regione, il SistemaTOSCA deve essere dispiegatonella quasi totalità degli enti entro il2014 e per facilitare il raggiungimentodi tale risultato, a partire dal gennaio2013, Anci Toscana ha assuntoil ruolo di attuazione dell’iniziativasubentrando al ruolo che ha svolto ilComune di Fabbriche di Vallico nellaprima annualità di progetto.Il ruolo di attuazione svolto da <strong>AnciToscana</strong> comporta l’assistenza aglienti per tutte le attività connesseall’avviamento del Comune e all’utilizzodegli strumenti sviluppati peril contrasto all’evasione locale ederariale, nonché la formazione deglioperatori degli enti devono usufruiredelle funzionalità del Sistema.Per tale ragione, Anci Toscana è divenutoil riferimento operativo delProgetto TOSCA ed è dunque demandataall’Associazione la gestionedi tutte le attività amministrative,tecniche e di supporto dell’iniziativa,eccezion fatta ovviamente per quelleeminentemente tecniche svolteper il caricamento dei dati.Al fine di favorire il raggiungimentodi risultati sul fronte del contrastoevasione e dell’accertamento, <strong>AnciToscana</strong> è anche chiamata a svolgereazioni di assistenza specifichenegli enti, affiancando gli operatoricomunali nella individuazione dellecasistiche da verificare e controllare.Tale supporto viene assicurato a tuttigli enti avviati sul Sistema e consisteun almeno 10-15 giornate di affiancamentoper ente, che vengonoeffettuate (senza costi per i Comuni)sia da remoto, sia presso gli uffici comunali.L’azione di assistenza è garantita atutti gli enti che aderiscono a TOSCA,circa 100 amministrazioni, per quasi2 milioni di abitanti e ne è previstal’estensione a tutti i Comuni sopra i20.000 abitanti che ancora non hannoformalizzato la propria partecipazionee che si conta lo facciano nelcorso del corrente anno.Il Sistema TOSCA rende disponibilisoluzioni dedicate ai Comuni, completamentepubbliche, che permettonodi semplificare molte delle attivitàdi verifica che oggi vengonocompiute dai funzionari sulle varieposizioni. Offrono inoltre alla Regioneun primo quadro sulla capacitàcontributiva espressa dai territori e ilTax-Gap registrabile nella varie realtà,permettendo così una analisi sullafiscalità locale anche ai fini dellaperequazione fiscale.Segue a pag. 13Febbraio 201312


Dai Comuni/2Lotta all’evasione ed equità socialePaola Giani Ufficio Tributi Comune di Montelupo FiorentinoLa possibilità di accedere a un’unica piattaforma cheracchiude dati altrimenti frammentati e scritti con linguaggidiversi consente di intervenire nei confronti di chi evade,accentuando tutte le forme di recupero dell’evasione fiscaleLa lotta all’evasione fiscale èuna battaglia per l’equità e lagiustizia contributiva e rappresentauno degli strumentidi attuazione del principio costituzionaledi uguaglianza fra cittadini, ma èanche un importante strumento chepermette ai Comuni di recuperare risorseda investire sul territorio.Il quadro economico e normativo èprofondamente cambiato, in questianni, e la solidità del bilancio dell’entelocale diventa la priorità assolutaper ogni Amministrazione, con unariappropriazione federalistica dellagestione fiscale del proprio territorio.Il Comune di Montelupo Fiorentino,ente capofila per la sperimentazionedel Sistema Tosca nel CircondarioEmpolese Valdelsa, ha concluso il primoanno di sperimentazione dellapiattaforma regionale ideata per sostenerela lotta all’evasione fiscale eimplementare modalità di controllodi tipo massivo.Punto di forza del sistema è la capacitàdi dare vita a una banca dati unitariae riconciliata, creata confrontandosotto la stessa lente d’ingrandimentoi dati presenti nelle principali banchedati gestite dai diversi enti.La possibilità di accedere a un’unicapiattaforma che racchiude dati altrimentiframmentati e scritti con linguaggidiversi consente di intervenirenei confronti di chi evade, accentuandotutte le forme di recupero dell’evasionefiscale.Nel primo anno di attività il lavorodell’ufficio tributi del comune di Monteluposi è incentrato nella bonificae riconciliazione dei dati provenientidalle diverse fonti informative, in primisbanca dati dei tributi locali.In particolare l’attenzione è stata focalizzatanell’individuazione di casi dicapacità contributiva anomala e nellarilevazione delle difformità tra bancadati ICI e banca dati catastali, consentendodi rilevare 23 casi di dichiarazionifalse, con un recupero di quasi 5000euro di gettito di tributi locali.È stato individuato come indicatoreprivilegiato di capacità contributiva ilpossesso di auto di pregio o di un elevatonumero di veicoli e di immobilidi prestigio, tali da far supporre la disponibilitàdi un reddito complessivopiù elevato rispetto a quello dichiarato.Dalla verifica sono emerse oltre 40situazioni traducibili in segnalazioniqualificate per l’Agenzia delle Entrate.Rimangono ancora molti gli ambiti diintervento utili per individuare potenzialievasori: contratti di locazione nonregistrati, adozione di comportamentielusivi nell’ambito dell’edilizia privata(simulazione di vendita di fabbricatifinalizzate a mascherare cessioni diaree dalle quali scaturirebbero plusvalenzetassabili).Una della applicazioni più innovativedel Sistema Tosca di cui il Comune diMontelupo intende avvalersi è la possibilitàdi proiettare su una mappa idati, con l’intento di garantire maggioreefficacia alle azioni di pianificazioneterritoriale e di controllo del territorio.La sperimentazione del sistema Toscaè andata di pari passo con l’adozioneda parte del Comune di un nuovo regolamentoper la concessione delleagevolazioni sociali, che individuaoltre ai parametri economici fornitidall’Isee anche indicatori dello stile divita delle persone.È da rilevare la disponibilità dei cittadininei confronti di questo nuovo approccioimprontato alla trasparenza ealla ricerca di equità nell’attribuzionedi agevolazioni economiche che riflettea pieno un nuovo atteggiamentodella Pubblica Amministrazione.Febbraio 201315


Anci Toscana sbarca sul web 2.0, con una pagina facebooke un account twitter per informare gli amministratoricittadini sulle attività dell’Associazione

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