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andrea pazienza protagonista del fumetto negli anni ... - San Severo

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TESI<br />

“ANDREA PAZIENZA – Protagonista <strong>del</strong> <strong>fumetto</strong> <strong>negli</strong> <strong>anni</strong> settanta-ottanta”<br />

Dott. Antonello Vigliaroli<br />

a cura <strong>del</strong>l’Associazione Culturale “RHYMERS’ CLUB”<br />

Il <strong>protagonista</strong> è il narratore, ovvero Andrea Pazienza detto Pentothal. Esso<br />

rappresentava il soggetto, l’individualità che si muove sulla dimensione-ambiente <strong>del</strong><br />

tempo, viaggi, cortei, università, sogni. Il modo di raccontare cambia spesso, non<br />

regole consequenziali bensì continui salti, sprazzi, parti che si spezzano per poi<br />

ricomporsi fino a costituire l’immagine <strong>del</strong> tempo e <strong>del</strong>la vita di quel periodo.<br />

Un modo di raccontare seguendo l’emergenza <strong>del</strong>le suggestioni, assemblando<br />

immagini e frammenti ispirati a narrazioni di genere, diversissimi, lontanissimi,<br />

carico di quotidianità come di fantastico, di ironia e di passione; un susseguirsi<br />

onirico o psiche<strong>del</strong>ico di situazioni diverse. Continue sono le incursioni nel <strong>del</strong>irio<br />

immaginifico e altrettanto drastici sono i ritorni a un mondo disincantato fatto di<br />

riunioni, collettivi e manifestazioni. Pentothal sembra comparire e scomparire<br />

casualmente a suo piacimento, quasi a ricordarci la sua missione di esploratore <strong>del</strong>la<br />

psiche, e quella più palese di Pazienza, di sperimentatore senza censure.<br />

“Il metodo di raccontare le vicende di Pentothal è paragonabile ad un percorso in<br />

uno spazio vuoto dove l’autore disegna tutte le traiettorie che desidera. Le forme e le<br />

caratteristiche di questa letteratura sembrerebbero avvicinarsi a quella che Gilles<br />

Deleuze e Felix Guattari definisce “letteratura minore”. La letteratura minore non è<br />

la letteratura di una lingua minore bensì quella fatta da una minoranza utilizzando<br />

una lingua maggiore. Secondo Deleuze e Guattari la letteratura maggiore si fonda<br />

sul movimento che dal contenuto conduce alla forma: nel senso che dopo aver scelto<br />

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