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n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> • Anno VI Maggio/Agosto 2013EditorialeMa chi se ne importa...di Adriano FranzoniSono le ore che precedono lapartita tra il Gussago <strong>calcio</strong>ed i mantovani del Casalromano,gara senza appello,che deciderà chi delle due squadreretrocederà in prima categoriae sono le ore che precedonola finale di coppa Italia nel derbycapitolino, con la Roma e la Lazioa giocarsi l’accesso in EuropaLeague.Il fatto è che vorrei scrivere delletante cose belle che la societàha fatto in questa stagione, quellesul campo e quelle culturali…ma ho la certezza di dover lasciareun po’ di spazio agli eventiche tra poche ore, inevitabilmente,accadranno…Se nel primo evento, in ordinecronologico, sarà o grande festao amarezza e dispiacere, ma nonun dramma, temo il peggio per ilsecondo evento…In queste ore i media parlano dimigliaia di poliziotti impegnatia Roma per garantire l’ordine, diminacce di morte ad alcuni giocatorie, nei giorni scorsi, perfinoil presidente Napolitano, ricevendole delegazioni delle duesocietà, ha invitato tutti alla calmaed alla serenità; pare un climasurreale per essere l’anteprimadi una partita di <strong>calcio</strong>! Noicome anteprima alla nostra importantepartita faremo giocarei bambini della scuola <strong>calcio</strong>…per farli divertire, per deliziare ilpubblico in attesa sugli spalti…e per stemperare la tensione…qualora ce ne fosse bisogno.Partite a rischio? Migliaia di poliziotti?Perché migliaia di poliziottidevono rischiare la vitacosì?segue a pag. 2Una primavera ricca di eventiDalla festa delle Scuole<strong>calcio</strong>... all’ottavo giornoSi sono concluse la serie di iniziative proposte dalla Societàdel Gussago Calcio e del suo giornaledi Giorgio MazziniCon grande soddisfazione di tutta laSocietà e del Giornale del Gussago Calciosi sono concluse le iniziative propostein questo periodo. Il primo maggio,come di consueto, si è svolta l’ottava festadelle Scuole Calcio. È stata una giornataindimenticabile: tantissimi i bambinie i genitori al seguito. Come perincanto il sole ha fatto la sua comparsa,dopo una settimana di acqua, quasivolesse partecipare alla festa, dove siè giocato tanto <strong>calcio</strong> all’insegna del divertimento.Non ci sono stati né vincitoriné vinti, risultati positivi o negativi,ma tanta voglia di stare insieme e dicondividere con i bambini questa bellissimagiornata.Il nostro giornale è stato anche promotoredi altri due appuntamenti moltoimportanti all’interno della settimanaorganizzata dall’Amministrazionecomunale e dall’Istituto comprensivodi Gussago (“L’Ottavo giorno - Gussagocittà aperta. Una settimana insiemetra cultura arte sport, cinema e musica”)per sensibilizzare e portare a conoscenzadi tutti il mondo della disabilità. IdeaConcorso letterarioEcco i vincitoriPag. 3Gli indimenticabili:Davide Boifava Pag. <strong>26</strong>IL MAGAZINENovecento gussaghesePag. 11/19Un momento della premiazione del Concorsoletterarioche è partita proprio dal nostro giornale,che già lo scorso mese di dicembreaveva invitato la campionessa di atleticaleggera Giusy Versace ad un piacevolee toccante confronto con i ragazzi di alcuneclassi della scuola media. È seguitaquindi la proposta agli stessi ragazzidi partecipare al Concorso letterariodal tema “Riscatto dalla disabilità attraversolo sport”. All’interno del giornaletroverete ampi servizi al riguardo.SALVI!si rimane in PromozionePag. 22
Il Giornale del Gussago Calcio4Luigi Bertanzaospite allepremiazioni delConcorso LetterarioIl brano che ha vintoil premio alla CriticaI vincitori:1° Premio “Ex aequo”Lettore e-book offertoda Elettropiù di CirelliDaniela Allman 3AElisabetta Poli 1F2° Premio (Premio della Critica)n. 10 entrate alle Goccee libri offerti dal quotidianoBresciaoggiElena Bettoni 3BPremio alla Classelibri offerti da Bresciaoggi1 F insegnante Vittorio NichiloAttestati di riconoscimentoper le opere artistichen. 5 entrate alle GocceAurora Codenotti - 1DBenedetta Zanardelli - 2E20 maggio 2012.È già passato un anno da quella data.Quel giorno in cui persi tanto, tutto, troppo.Già, non bastava la separazione deigenitori, la scomparsa di mio papà dallamia vita: no. Doveva essermi tolta l’unicapersona che mi coccolava giorno e notte,che mi voleva bene, che stava con me eche passava il suo tempo prezioso facendomisentire una principessa. Proprio lei,mia madre, è morta. Faccio ancora faticaa crederci o meglio a pensare, a capire chelei non c’è più. Ricordo ancora come sefosse ieri la chiamata a casa di mio papà,era da un pezzo che non lo sentivo ed erofelice di risentire la sua voce ferma e decisacome sempre, ma le notizie che miportava non erano delle migliori, anzi. Lamamma era all’ospedale, stava male, avevafatto un incidente. Mi si gelò il sanguee poi di colpo il buio. Il buio della paura,dell’angoscia, delle incertezze. Io cheavevo preso tanto da lei, non potevo neanchedirle un semplice “grazie” o un “tivoglio bene, appena arrivati in ospedalelei non c’era più, se ne era volata via senzanemmeno salutarmi un’ultima volta.Per un lungo tempo non le ho perdonatodi essersene andata, poi, con il passaredel tempo, ma sempre con dolore, mi residi Alessandro Mafessoli*Gli applausi di una sala civica colmacome non mai per salutare laprima edizione dell’ «Ottavo Giorno– Gussago città aperta», manifestazionecurata dal comunefranciacortino per far conoscere ilmondo della disabilità. Un contestonel quale rientrava la premiazionedel concorso letterario alla memoriadi Giorgio Sbaraini e che da 3anni si svolge sotto la direzione de«Il giornale del Gussago Calcio»,con la partecipazione degli studentidella scuola media gussaghese.Una giuria ha valutato gli elaborati:Adriano Franzoni e GiorgioMazzini, direttore e coordinatorede «Il giornale del Gussago Calcio»;Cosetta Zanotti, direttrice delfestival di letteratura di Gussago,gli scrittori Rinetta Faroni e FlavioEmer, oltre di Francesca Sbaraini,figlia dell’indimenticato Jos, firmastorica e colonna di Bresciaoggi.Ad accompagnare i ragazzi inquesto progetto la dirigente scolasticaEnrica Massetti. E alle premiazionic’erano il sindaco BrunoMarchina, il vice Renato Verona el’assessore ai servizi sociali NicolaMazzini. «Un’iniziativa lodevole– spiega il primo cittadino di Gussagodurante la cerimonia di premiazionedel concorso -. A tutti ipartecipanti va un sentito ringraziamento.Così come agli insegnanti chehanno seguito gli studenti durantequesto cammino». E tra i partecipantialla mattinata di premiazioni c’eraanche Luigi Bertanza, atleta gussagheseche in occasione dell’iniziativa«Ottavo Giorno» ha raccontatola propria esperienza di vita edi sport. E di come, nonostante siacieco fin da piccolo, lo sport gli abbiadato molto: tre titoli mondialidi vela e uno italiano di sci, nel supergigante.(* su gentile concessione di Bresciaoggi)Nelle foto: a sinistra ,Luigi Bertanza riceveda un alunno il gagliardetto del Comunedi Gussago. Sopra: il Presidente delGussago Calcio Roberto Perotta e alcunidirigenti tra il folto pubblicoconto che non era affatto così, che non erada lei e che ero solo una bambina sciocca.Il tempo senza di lei non passava mai eal posto di impegnarmi per un obiettivo,come mi aveva insegnato lei, mangiavo,mangiavo e mangiavo, aumentando semprepiù di peso. A volte mi sorprendevodi me stessa, di cosa facevo, di cosa mangiavo,ma era più forte di me; e finita unafetta di torta ne mangiavo un’altra.Non dico che se tuttora sono in questecondizioni, se sono una ragazzina cosìobesa sia colpa di quello stupido incidente.Già, sonon una ragazza di setteanni obesa, che soffre in continuazioneper questo. Odio il mio corpo, e io lo someglio di chiunque altro che per viverebene bisogna stare bene con se stessi. Potreiscrivere una lettera lunghissima sullecose che mi provocano imbarazzo pervia di me e questo influenza molto la miavita. Non esco mai di casa e se mi domandoche cosa faccio tutto il giorno rimangosenza parole, perché si possono riassumerein tre verbi: mangiare, dormire, leggere.Sì, amo leggere. Credo che sia unadelle poche cose buone che so fare. Forseè grazie ai libri che ho un’ottima immaginazione.Mi immagino con un corpo bello,non dico magro, ma normale; penso di
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agostoIl bilancio del suo primo anno da PresidenteRoberto Perotta tra soddisfazionie preoccupazioniTante manifestazioni e iniziative che meritano un sostegno e un aiuto più ampio5essere al mare, sulla spiaggiaa fare castellidi sabbia e di tanto in tanto mi immaginoin acqua. Io amo l’acqua, infatti immersatra le onde mi sento leggera come unapiuma.25/5. Oggi vado da una psicologa che miha consigliato maestra Linda, che è preoccupataper me e della mia solitudineanche tra i banchi di scuola.<strong>26</strong>/5. Contrariamente a quello che pensavo,l’incontro è andato benissimo e Marikaè stata molto carina, affettuosa e miha dato due consiglie dopo aver sentito lamia storia: uno fare sport e due scrivereun diario. Allora, per lo sport ho scelto difare nuoto, di stare in acqua come al mareche molte volte ho sognato; mentre per ilsecondo consiglio ho preso te, caro diario!Domani ho la prima lezione di nuoto.Sono agitatissima e anche imbarazzataall’idea dei commenti altrui, ma al momentonon ci penso e mi concentro sullecose da comprare: costume, occhialini,cuffia… tutto preso e devo ringraziaretantissimo la mia nonna Miri che mi hacomprato tutto il necessario per domani.Solo ora mi rendo conto che con tuttoquesto tran-tran per domani ho lasciatoda parte merendine e snack, anche sedevo ammettere che adesso ho un po’ diFare un bilancio del mio primoanno da Presidente, non è affattofacile: un anno di soddisfazionima anche un anno di notevolipreoccupazioni.Certamente un anno felice seguardiamo ai numeri: 130 bambinialla scuola <strong>calcio</strong>, i Pulcini, duesquadre di Esordienti, poi, i Giovanissimi,gli Allievi nell’eccellenzaprovinciale, la Juniores nei Regionali,la prima squadra in Promozione…tuttoquesto gestito dai numerosiallenatori e dirigenti.Si capisce che questi sono numeriimportanti e che dicono del grandelavoro che gli allenatori ( o meglio,degli alleducatori) e i dirigentihanno svolto.Preoccupazioni perché si è semprealla ricerca delle risorse per poterfare attività, che già è difficile diper se, e con sempre meno risorse,diventa sempre più difficile continuare;è chiaro che, da parte mia,ci ho messo voglia, entusiasmo epassione ed ho ricevuto dai dirigenti,dagli allenatori e dagli atleti,altrettanta voglia, entusiasmo epassione.Non voglio toccare i risultatisportivi, per quanto riguarda il settoregiovanile, è l’ultimo dei mieifame. Infatti nonna Miri mi sta propriochiamando per cenare, chissà quante cosebuone e sane mi ha preparato.29/5. Oggi sono uscita da scuola di corsa;ho una voglia matta di entrare in piscina.Dopo aver mangiato preparo tutto l’occorrentee via, verso la piscina. Sono arrivatae mi faccio prendere dalla paura, poipenso al mio obiettivo: vivere bene conme stessa e con gli altri. Entro in acquacon un insegnante; è bellissimo potersisentire liberi, potersi muovere liberamente.20/6. Il tempo in acqua vola e mia nonnapensa che sto migliorando, infatti sonocalata di peso e mi sento meglio.Io e Paola, una mia compagna di nuoto,siamo diventate molto amiche e ci vediamospesso. Abbiamo deciso di aumentarele ore di nuoto così potremo vederci e farela cosa che ci piace di più. Un’altra bellanotizia è che ho convinto mia nonna adandare al mare, così potrà vedere quantosono brava in acqua. Beh, caro diario, chedire… mia mamma sarebbe fiera dellasua piccola nuotatrice!Ciao, caro diario, mi aspetta un bel piattodi verdure… ciao!Elena Bettoni – 3Bproblemi, anzi, è un non-problema;la cosa importante è la crescitacomplessiva dei ragazzi, è vederlial campo con passione, gioia e divertimento,e questo è stato ben visibilee palpabile.Sulla prima squadra devo direche è stata un’annata difficile, complicatadai tanti infortuni, e conqualche giocatore che ha reso menodi quanto ci si attendeva…Spesso,al mister Luca Merigo è toccatol’arduo compito di doversi inventarela formazione però, alla fine,c’è stata la grande gioia della vittorianello spareggio play out che ciha permesso di mantenere la Promozione…Ricordo con grande soddisfazionele tante manifestazioni cheabbiamo organizzato: la festa dell’8dicembre e quella straordinaria delPrimo maggio per le scuole <strong>calcio</strong>,la Festa di S. Lucia, la gita difine stagione… E poi, gli eventiculturali che la società, per mezzodel suo Giornale, ha messo in cantiere…treserate culturali, l’organizzazionedel concorso letterario“Giorgio Sbaraini”, la collaborazioneall’organizzazione dell’ “Ottavogiorno”…Cose davvero bellissime ed importantiche meritano un sostegnoben più ampio e che, nonostante letante preoccupazioni a cui accennavo,mi fanno dire che è doverosocontinuare.Il Presidente Roberto Perotta
Il Giornale del Gussago Calcio6Si è svolta il primo maggio l’ottava Festa delle Scuole CalcioUna sfilata di sorrisi e di coloriDavanti a un pubblico numeroso i piccoli calciatori hanno giocato tutto il giornoAdriano Franzoni dà inizio alla manifestazione. Silvana Perotta (vedova Biligotti) e la Sig.ra Marisa Baronio (DPE)ricevono un omaggio floreale da Roberto Perotta . Sotto e a fianco alcuni momenti della manifestazionedi Paolo BeltramiAnche quest’anno la giornatadel 1° Maggio è stata occasione permettere in scena l’ormai consuetoappuntamento della Festa delleScuole Calcio, giunta quest’annoalla sua ottava edizione.Alla manifestazione, dedicataalla memoria di Giovanni Biligotti,hanno partecipato ben 14 squadredi altrettante società della nostraprovincia, oltre ovviamente ai piccolicalciatori del Gussago Calcionati negli anni 2005 e 2006, chehanno preso parte al torneo con 2squadre.La giornata è cominciata prestissimo,con il ritrovo delle squadre alCentro Sportivo Corcione intornoalle 8.30 per prepararsi alla sfilatadi presentazione che, come da tradizione,ha aperto ufficialmente lafesta. Le squadre sono state chiamatein ordine alfabetico per sfilaresotto una tribuna gremitissima ditifosi, parenti, familiari e semplicicuriosi; sono state disposte in filaper ascoltare la lettura del decalogocontenuto nella “Carta dei dirittidei ragazzi allo Sport”, un documentoai più sconosciuto ma di notevolerilevanza per quel che concerneil binomio bambini/sport.Successivamente, dopo le notedell’inno di Mameli intonato datutti i presenti, la festa ha preso ilvia con l’inizio delle prime gare,disputate su 4 campetti coloratidisposti con particolare cura edattenzione dall’organizzazione. Lamanifestazione si è disputata conuna continuità di partite che lasciavaben poco spazio a tempi morti,ed è questo il segreto del suo successo,che fa in modo da creare ilmassimo coinvolgimento da partedi tutti i partecipanti e spettatori.In questo modo si sono alternatesul terreno di gioco tutte le 16 squadre,che hanno potuto disputarenell’arco dell’intera giornata almeno7 partite a testa.Gli incontri del mattino si sonoconclusi intorno all’ora di pranzo,così da dare a tutti i giocatori l’opportunitàdi godere della meritatapausa e del pranzo, che è statocondiviso sotto il tendone allestitodagli alpini. Anche questo è statovissuto dai bambini come un momentodi festa, in quanto è tantoimportante quanto gradevole l’opportunitàdi poter sedere a tavolainsieme a tutti i compagni di squadra.Terminato il pranzo e dopoaver trascorso un’oretta di relativorelax, nel pomeriggio la manifestazioneè continuata nel clima di festa
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agostoQuando il Misterdiventa arbitro!7Sergio Ballerini (Vice all. della Prima Squadra)e divertimento che l’ha contraddistinta.Considerato lo spirito dellamanifestazione, di tutte le partitedisputate non si considerava alcunrisultato o classifica, in quanto l’unicoobiettivo è stato quello di fargiocare e far divertire tutti i partecipanti.Un obiettivo che è stato sicuramenteraggiunto, e per capirlo erasufficiente guardare il volto dei numerosipiccoli calciatori che, fossestato per loro, avrebbero proseguitoa giocare ancora per molto tempo.Al termine della manifestazionetutti i partecipanti hanno salutatoil pubblico riproponendo la passerellainiziale sulla pista di atleticadavanti alla tribuna, ed hanno ricevutoun piccolo dono ed una medagliain ricordo dell’evento.Giacomo Galesi (Allenatore dei Giovanissimi)Luciano Galoppini (Vice all. degli Allievi)Sotto: Il Direttore Dario Brognoli osservacompiaciuto il nuovo ruolo dei suoi MisterAutorità, sponsor e lo staff del Gussago Calcio al gran completo
8Esordienti e Giovanissimi:bilancio di fine stagionedi Hillary Kobia NgaineCon gli ultimi tornei estivi si chiudeuna stagione lunga e intensa per igiovanissimi e le due esordienti salutatacon un coro di viva soddisfazionesia per il risultati che per la crescitadei ragazzi da parte dei tre mister,rispettivamente Giacomo Galesi(giovanissimi), Giampaolo Torchio(esordienti 2000) e Roberto Ungaro(esordienti 2001). Naturalmente nonsono mancate delle piccole ma saltuariedelusioni che serviranno a forgiareil carattere dei ragazzi che sonocresciuti moltissimo in tutti i sensirispetto alla partenza della stagione.Ne è pienamente convinto Giacomo,il mister dei giovanissimi che nonesita a descrivere la sua esperienza equella dei ragazzi come soddisfacente:“Arrivati in fondo a questa stagionenon posso che esprimere la miapiena soddisfazione per i risultatiottenuti” ha esordito il mister che haproseguito “e posso dire senza alcuntimore di smentita che dopo aver trascorsocirca 10 mesi con questo gruppoqualcosa di buono abbiamo fatto”.Il tecnico non ha certamente lesinatoelogi ai suoi ragazzi: “Devo dire chetutti i ragazzi sono stati bravi sia nelcomportamento generale, ossia nelrispetto verso i compagni, avversari,tecnici e dirigenti, che nel cercaredi apprendere, assorbire e metterein pratica i consigli ricevuti durantegli allenamenti” ha detto il misterFUORI...CAMPO!chiarendo il concetto “dovetutti hanno dato il loro meglioimparando dagli errorie cercando di perfezionarei punti di forza, non abbattendosinei momenti didifficoltà cercando di mantenereil giusto equilibriotra gli alti e bassi”. Entrandoin merito ai risultati e alcampionato disputato dairagazzi, il mister ha affermato che “lasquadra ha ottenuto più o meno glistessi punti tra l’andata e il ritornoanche se a essere sinceri dovevamofare di più soprattutto nel girone diritorno dove abbiamo lasciato qualchepunto pesante per strada vistoil buon gioco espresso dalla squadrache è stata nettamente surclassatasolo da due o tre squadre nel girone”.“Ci rimane ancora un mese di lavoroinsieme e abbiamo iniziato qualchetorneo come quello di Cologne dovesiamo arrivati terzi senza mai perderenei minuti regolamentari e i ragazziavrebbero meritato qualcosa di più,Il Giornale del Gussago Calcioma avranno modo per rifarsi neglialtri tornei a cui parteciperemo” haconcluso il mister prima di rivolgersiai suoi ragazzi “nell’augurarvi dellebuone vacanze, spero che io e tuttiquelli che mi hanno aiutato in questastagione insieme siamo riusciti nelnostro compito, ossia farvi crescerefacendovi divertire e amare il gioco<strong>calcio</strong>”. Sulla stessa lunghezza d’ondaanche il mister degli esordienti2000 Giampaolo Torchio: “La nostra èstata una stagione molto positiva perla crescita dei ragazzi dal punto di vistasportivo, personale e di gruppo”ha esordito il mister prima di dareun consiglio ai suoi ragazzi, “il con-Esordienti 2000: Arici Leonardo, Baresi Marco, Bigardi Nicolò, Blesio Andrea, CrincoliMarco, Dair Ziad, Dancelli Michele, Gaffurini Mattia, Greotti Danilo, Khaliss Morad,Lancini Nicolo, Loda Mattia, Mignocchi Gabriele, Mondini Marco, Moscatelli Davide,Mutti Jacopo, Pansi Daniele, Pegoraro Nicola, Piacentini Samuel, Raducan Denis Marcello,Ravarini Luca, Squassina William, Sycaj Alessio, Tabladini Matteo, Tameni Luca.Esordienti 2001: Abeni Alessio, Angeli Andrea, Arici Dario, Cabassi Daniele, DiomandeAmed Saiba, Ferrari Matteo, Gatti Michele, Gilberti Matteo, Guarneri Andrea, LuminiNicola, Lupi Matteo, Lussignoli Nicholas, Mariuccio Federico, Pagnoni Daniele,Pozzi Lorenzo, Primavera Francesco, Riva Simone, Tizniti Ayoub, Torquati Rodrigo,Turotti Simone, Zanini Davide.
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agostoCLASSIFICA - Girone GALTROMPIA 2000 59LEONESSA 47ORATORIO MOMPIANO 43SARETINO PAOLO VI 43BETTINZOLI 43GIOV. URAGO MELLA 42RONDINELLE B 33GUSSAGO CALCIO <strong>26</strong>COLLEBEATO 21IL MOSAICO 11PREALPINO 10EPAS 0siglio che darei ai ragazzi è affrontareil <strong>calcio</strong> in modo sereno con passionecondita da tanto entusiasmo e a quelliche si fanno prendere dal nervosismodico che bisogna prima cercaredi divertirsi dando il massimo anchequando il massimo non è sufficienteper vincere la partita”.Rivolgendosi ai genitori il tecnico haaggiunto: “Fare i genitori non è affattofacile e decidere la cosa miglioreper i propri figli è ancora più difficile,tuttavia, lungi da insegnare comecrescere i figli altrui, da osservatore egenitore mi sento di dire che togliereil <strong>calcio</strong> ai ragazzi perché faticano ascuola mi sembra controproducenteperché lo sport porta con sé delleregole di gruppo e impegno personaleche potrebbero anche aiutare iAntonelli Francesco, Barzani Andrea, Belzani Luca, Colosio Michael, DancelliLuca, Essadiki Reda, Fani Amara, Franchi Stefano, Gatta Bishal, Gelmini Nicolas,Gerri Pietro, Ippolito Giacinto, Mangano Francesco, Martello Andrea, MorMatteo, Pelizzari Ezio, Pelosi Matteo, Regola Samuel, Satli Mohamed, Serlini Andrea,Sycaj Claudio, Soave Andrea, Zucca Cristian.9ragazzi a migliorare se stessiin qualche modo e anche lostudio ne potrebbe beneficiarealla lunga. Togliere airagazzi la cosa che piace dipiù e che fa bene anche allaloro salute genera solo dellostress dato che non riesconoa staccare un po’ dallostudio quotidiano per evaderementalmente e ricaricarsi”. Inchiusura il mister ha voluto ringraziaretutti “a partire da Sergio e Ferdinandocon cui abbiamo lavoratobene offrendo ai ragazzi un lavorodi ottima qualità, senza dimenticarenaturalmente i genitori per la lorocollaborazione e discrezione nell’accompagnarei ragazzi in questi mesie infine un abbraccio alle nostre consortiMarisa, Roberta e Lucia per ilsostegno e soprattutto la pazienza”.Chi ha visto i suoi ragazzi invece andareoltre le più rosee aspettative è ilmister degli esordienti 2001, RobertoUngaro, che ha così espresso la suaviva soddisfazione: “Quando siamopartiti ad inizio stagione sapevo chesaremmo andati incontro a qualchedifficoltà soprattutto considerando ilfatto che la maggior parte delle volteavremmo giocato contro ragazzi piùgrandi noi” ha dichiarato l’allenatoreproseguendo, “la mia più grandesperanza era che i ragazzi riuscisseroa reggere il cambio di categoria soprattuttoall’inizio quando c’era daimparare nuove regole di gioco adattandosial campo da undici. Tuttaviaquesto gruppo mi ha sorpreso positivamenteper il modo in cui è riuscitoad imparare in fretta riuscendo egiocare quasi alla pari con avversaripiù grandi senza molte difficoltà”.“Naturalmente c’è ancora molto daimparare e i margini di miglioramentosono infiniti in questo momento,ma credo che con questo spirito dimettersi a disposizione per imparareil più possibile si possano fare dellegrandissime cose”.Infine il mister ha voluto ringraziarei collaboratori, genitori e soprattuttole mamme che si sono sempre residisponibili per lavare e stirare le magliette.Dal 17 al 30 giugno : 5° TORNEO NOTTURNO DI RONCO – MEMORIAL MARZIO MACCARANAÈ giunto ormai alla quinta edizione il torneo notturno di Un altro aspetto per il quale l’evento<strong>calcio</strong> a 7 organizzato presso il campo sportivo di Ronco.ha saputo distinguersi eL’evento è organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE farsi apprezzare è lo stand gastronomico,VENANZIO, costituita nel 2011 da un gruppo di ragazzi legatila cui presenza presso l’o-a vario titolo al territorio di Ronco e soprattutto uniti dal ratorio è confermatissima anchericordo dell’amico Marzio.quest’anno; fuochi sempre accesiDal punto di vista sportivo si segnala il livello delle squadre per offrire fiorentine, grigliate epartecipanti che, nel corso degli anni, è costantemente salito tanto altro ancora! Sport, divertimentocon partite dei gironi eliminatori e delle fasi finali sempree stare insieme… con unincerte e combattute fino all’ultimo ed anche per questa edizioneocchio rivolto anche al sociale, sempre nel ricordo dell’ami-vi sono tutti i presupposti per far divertire il sempre co Marzio.più numeroso pubblico.www.torneodironco.it
Il Giornale del Gussago Calcio10Un gruppo eccezionale!Aurselesei Dragos Andrei, Benaglia Francesco,Bignotti Daniele, Bona Severino, Boni EmanueleBonometti Simone, Bracchi Paolo, Bracchi Roberto,Buccio Stefano, Bulgari Daniele. CominelliFrancesco, Dioni Michele, Dioni Pietro, DiopElhadji, Frassine Matteo, Galesi Matteo, LagrotteriaCosmo, Mazzini Federico, Peruzzotti Emanuele,Ragazzoli Mauro, Reboldi Matteo, TorchioMauro, Zanini Michele, Lumini Matteo, LambertiMatteodi Luciano GaloppiniAnche quest’anno siamo arrivati alla fine del campionato nell’annoche ci ha visti protagonisti fino alla fine e raggiungere i playoffper la prima volta. Di questo dobbiamo ringraziare i ragazzi,un gruppo eccezionale ben assortito e omogeneo, disponibile adimpegnarsi fino all’ultimo allenamento (anche se ogni tanto bisognaspronarli e tenerli sotto pressione… a volte riescono persinoa farmi arrabbiare…). Il mister Regola ha una passione innataper l’insegnamento del gioco del <strong>calcio</strong> ai ragazzi, passione cheè riuscito a trasmettere anche a me. Lo stare con i ragazzi mi fasentire più giovane e in quei momenti riesco a non pensare agliinnumerevoli problemi che in questo periodo affliggono tantefamiglie italiane. Ritornando a noi, mi sento in dovere di riprenderei ringraziamenti: al mister, che mi sopporta come suo viceanche se a volte, durante le partite,mi faccio prendere la manoe lo sovrasto con il mio vocione;ai dirigenti accompagnatori chesono sempre presenti e professionali;all’allenatore dei portieri e aldirettore sportivo e, non ultimo,al presidente e a tutta la Società.Non dimentico i genitori, sempredisponibili a portare i ragazzi e acercare di non discutere e criticareil mister nelle sue scelte.Grazie a tutti.ritorno03/02/2013 Castelcovati - Gussago Calcio 2 - 310/02/2013 Padernese - Gussago Calcio 0 - 417/02/2013 Gussago Calcio - Lions 4 - 024/02/2013 Montorfano Rovato -Gussago Calcio 3 - 103/03/2013 Gussago Calcio - Orceana Calcio 3 - 210/03/2013 Folzano - Gussago Calcio 3 - 017/03/2013 Gussago Calcio - Ospitaletto 2000 3 - 024/03/2013 Bagnolese - Gussago Calcio 1 - 507/04/2013 Gussago Calcio - Adrense 1909 0 - 414/04/2013 Castelmella - Gussago Calcio 5 - 221/04/2013 Gussago Calcio - Unitas Coccaglio 2 - 128/04/2013 Oratorio Mompiano - Gussago Calcio 4 - 705/05/2013 Gussago Calcio - Capriolese 3 - 0CLASSIFICA - Girone AADRENSE 1909 72FOLZANO 59GUSSAGO CALCIO 52OSPITALETTO 2000 50ORCEANA CALCIO 46LIONS 38UNITAS COCCAGLIO 34CASTELCOVATI 31ORATORIO MOMPIANO 30BAGNOLESE <strong>27</strong>CAPRIOLESE <strong>26</strong>MONTORFANO ROVATO 23CASTELMELLA 23PADERNESE 10Stagione super per il <strong>calcio</strong> a 5 Gussago…Ottima stagione (e non è ancora finita) per il <strong>calcio</strong> a 5gussaghese: la squadra Caffè Danesi-Trattoria Cico haraggiunto un brillante terzo posto nelle finali nazionaliCSEN a Cervia, nel settembre 2012 ed il secondo posto nelproprio girone, accedendo così alle fasi provinciali.A maggio 2013, il prestigioso titolo di campioni provinciali;ora sono attesi alla fase regionale. Il presidente VincenzoCastorina, “Vicio”, sottolinea che la brillante annata “èfrutto del grande gruppo che si è creato, della coesione edella determinazione che questi ragazzi hanno avuto, riuscendoa portare gli obbiettivi ben oltre le aspettative”.Nel ringraziare tutti i suoi ragazzi, Vicio ricorda l’imminenteimpegno dei regionali, garantendo che “cercheremodi portare più in alto possibile il nome di Gussago”.
Speciale Summer Camps 2013IL MAGAZINE...non solo <strong>calcio</strong>CAFFEUn’esperienza formativa unica per bambini e ragazzi da 6 a 14 anniSUMMER CAMPS 2013Campi estivi in inglese DA VIVERE A BRESCIA e in PROVINCIAObiettivo centraledel Summer CampIMPARARE LA LINGUAINGLESE DIVERTENDOSIsviluppando al contempo la creatività,la manualità, le capacità intersoggettive e motorieBRESCIA - Scuola Dante Alighieri - Via Gerolamo Orefici, 12- BresciaGIORNATA INTERA - Periodo: dal 10 al 14 giugno 2013 • dal 2 al 6 settembre 2013Orari giornalieri: L’entrata è prevista dalle 8.30 alle 9,00. L’arrivederci dalle 16.45 alle 17.00BRESCIA C.C.I. sede di British Institutes di BresciaVia Antonio Cantore, 46 (zona Via Veneto)NovitàMEZZA GIORNATAPeriodi: dal 17 al 21 giugno • dal 24 al 28 giugno dall’1 al 5 luglio • dall’8 al 12 luglio 2013Orari giornalieri: L’entrata è prevista dalle 8.30 alle 9,00. L’arrivederci dalle 12.45 alle 13.00BORGOSATOLLO Oratorio San Giovanni Bosco – Via San G. Bosco n. 89GIORNATA INTERA - Periodo: dal 22 al <strong>26</strong> luglio 2013Orari giornalieri: Entrata dalle 8,30 alle 9 – Uscita dalle 16.45 alle 17.00Dalle 12.30 alle 13.30/13.45 Lunch BreakCAZZAGO S. MARTINO Scuola Media dell’Istituto Comprensivo Giulio BevilacquaGIORNATA INTERA - Periodo: dal 29 luglio al <strong>26</strong> agosto 2013Orari giornalieri: Entrata dalle 8,30 alle 9 – Uscita dalle 16.45 alle 17.00Dalle 12.30 alle 13.30/13.45 Lunch BreakBarTavola CaldaApertitiviAperto dal lunedì al giovedì 07:00 -19:00venerdì 07:00 - 21:00sabato 07:00 - 12:00 / 17:00 - 21:00EDESTETICA030-6577296aperto dal martedì al venerdìdalle 9:00 alle 19:00sabatodalle 9:00 alle 15:00Via Trento, 35 - Paderno FranciacortaCERCHI UN EXTRADI 300-500 EUROPER PAGARE LA RATA DELMUTUO, DELLA MACCHINAO ALTRO, OPPURE CONOSCIQUALCUNO CHE VUOLEUN LAVORO EXTRA?CHIAMA SUBITO347.5<strong>27</strong>3856 Ivanamail:ivanahlit@gmail.comPalazzolo s/O Scuola Primaria di S. Pancrazio - Via XXV Aprile, 6 - Palazzolo s/OGIORNATA INTERA - Periodo: dal 24 giugno al 28 giugno 2013Orari giornalieri: Entrata dalle 8,30 alle 9 – Uscita dalle 16.45 alle 17.00Dalle 12.30 alle 13.30/13.45 Lunch BreakRONCADELLE Scuola Primaria di Roncadelle, Via Togliatti 1/BGIORNATA INTERA - Periodo: dall’8 al 12 luglio 2013 - dal 15 al 19 luglio 2013Orari giornalieri: Entrata dalle 8,30 alle 9 – Uscita dalle 16.45 alle 17.00Dalle 12.30 alle 13.30/13.45 Lunch BreakSAREZZO Scuola Primaria via Montessori, 6 - ZananoGIORNATA INTERA - Periodo: dal 2 al 6 settembre 2013Orari giornalieri: Entrata dalle 8,30 alle 9 – Uscita dalle 16.45 alle 17.00Dalle 12.30 alle 13.30/13.45 Lunch BreakPer informazioni British Institutes di Brescia:030 3702554 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19brescia@britishinstitutes.it www.multilingue.itGELMINIFRUTTA EVERDURAVia Roma - GUSSAGO (BS)
...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIdi Rinetta FaroniUn soldato gussaghese nellaCina dei Boxer (1900-1901)Le guerre dimenticateGussago da scoprire • Storia, aneddoti e curiositàUna arzilla signora gussagheseultranovantenne, StefaniaFerlinghetti, un giornomi contatta e mi dice che conservatra i suoi ricordi dei documenti relativia suo padre, bersagliere inviatoin Cina e decorato per tale partecipazione.E mi fa dono di tali documenti- il libretto personale del militare,il foglio di congedo e il decretoper fregiarsi della medaglia commemorativa- la cui lettura ci fa entrarein un periodo della nostra patriastoria caduto nel dimenticatoio. AngeloFerlinghetti, classe 1878, figliodi Giacomo e Cirelli Maria, avevafatto il servizio militare come soldatodi leva nel 4° Reggimento bersaglieri,12a compagnia; faceva il muratore,sapeva leggere e scrivere, erapiù alto della media - 1,72 - un po’magro, naso aquilino, una cicatricesulla fronte “ricordo d’osteria”;congedato nell’agosto 1898, era statochiamato alle armi il 15 marzo1899 presso il suo reggimento. Aquale guerra era stato destinato? Ilibri di storia vi dedicano solo pocherighe, ma altri studi ci accompagnanodentro le vicende politiche emilitari di quegli anni. L’Italia, sindalla seconda metà del 1800, avevacercato di espandere le proprie attivitàcommerciali in Estremo Oriente;ma la richiesta di acquisto diuna baia era stata respinta dalle autoritàcinesi. Tra l’altro, da più ditre secoli missionari e suore italiani- come non ricordare il gesuita brescianoGiulio Aleni - erano presentiin villaggi costieri e dell’entroterradella Cina.Attendendo l’occasione più opportuna,l’Italia si affiancò allepotenze europee che avevanoconcessioni e rappresentanze diplomatichein territorio cinese. Piùo meno nello stesso periodo di temponel “Celeste Impero” il movimentoxenofobo della setta fanaticadei boxers si era diffuso tra le popolazioniincitate alla rivolta ed esortatea sterminare gli stranieri. Gliepisodi di violenza si erano ripetuti.I governi delle Grandi Potenzesi attivarono per mantenere vivo ilprestigio delle rispettive bandiere,garantire la salvaguardia dei proprirappresentati all’estero e difenderei propri interessi commerciali.Fu quindi decisa una spedizioneinternazionale, alla quale concorseroFrancia, Inghilterra, Germania,Austria, Russia e Giappone. Anchel’Italia aderì all’iniziativa dopo varipassaggi parlamentari. Il 5 luglio ilMinistero della Guerra dispose l’invioin Cina di alcuni incrociatori.Altrettanto velocemente fu allestitoanche un contingente di soldatidi fanteria e di bersaglieri. La spedizione,di cui faceva parte anche ilnostro Angelo Ferlinghetti, partì daNapoli il 19 luglio 1900. I piroscaficon la forza di intervento italianaraggiunsero Singapore il 14 agostoed all’alba del 29 entrarono nellarada di Ta-Ku, ma la R.N. Vesuviogiunse soltanto il 28 settembrea Shanghai, avendo subito un’avariaall’apparato motore. Lo sbarcodi questi reparti portò la presenzadei militari italiani in Cina adun complesso di 2.445 uomini con96 ufficiali, una batteria da montagna,6 mitragliatrici e 300 quadrupedi.Non sappiamo a quali dellenumerose operazioni possa averpartecipato il Ferlinghetti; le cronachedicono che il distaccamentoitaliano fu impegnato con francesi,inglesi e giapponesi nel bloccarel’avanzata dei boxers e delle truppeimperiali, azioni nelle quali si subironogravi perdite. Nel frattempo, irappresentanti delle grandi potenzeed i plenipotenziari cinesi avviaronole trattative per negoziare lapace, che fu firmata il 7 settembre1901. Inglesi, francesi, giapponesi,tedeschi ed americani mantenneroed in alcuni casi ampliaronole loro numerose concessioni. Gliitaliani mantennero a Tien-Tsin lafascia territoriale di mezzo chilometroquadrato sulla sinistra delPei-Ho occupata alla fine del gennaio1901, concessione che sarebbestata restituita nel 1944.Nel luglio 1901 luglio furonorimpatriati i militari della classe1878 ormai prossima al congedo edil 4 agosto del 1901 - a seguito dellaprevista conclusione degli accordidi pace - il contingente italianofu notevolmente ridotto ed isuoi componenti lasciarono la Cinaper giungere a Napoli il 12 settembredi quello stesso anno. AngeloFerlinghetti faceva parte di que-seguici sututte le serehappy-hourdalle 18.00Bar - Cocktail - Caffetteria - Colazioni - Snack Bar - AperitiviVia G. Peracchia, 4/B - Gussago (BS) - caffeorologio@gmail.comaperti dal lunedì al sabato dalle 06.00 alle 24.00 - domenica dalle 17.00 alle 24.00IL IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO -- redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it -- www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIsto gruppo; da Napoli viaggiò pertre giorni alla volta di Brescia, dovegiunse il 17 settembre. Per premiareil personale dell’esercito e dellamarina che aveva partecipato allaspedizione in Cina oltre a numeroseonorificenze e medaglie al valore,fu attribuita anche una specialemedaglia commemorativa dellacampagna nell’Estremo Oriente.La medaglia in parola fu attribuitacomplessivamente a 2.325 persone:e tra queste anche il nostro AngeloFerlinghetti. Ripresa la vita in queldi Gussago, sarebbe stato richiamato“per istruzione”, al distretto diBrescia nel 1902 e nel 1908, annodel suo congedo illimitato; dueanni dopo si sposò con Dorotea Arrigoni,che gli diede nel 1911 Angela,nel ’12 Amalia, Giacomo nel’15 e Stefania nel 1921. Abitavanoin via Roma, Angelo continuòa fare il muratore nell’impresa Salini,e periodicamente anche il materassaio,dato che sua nonna RosaRinaldini era stata “sgarzina”, cardatricedi lana. Della sua spedizionein Cina non raccontò molto; restaronosolo il ricordo delle grandiquantità di tè sorbite, una bandieradi seta e un ampio mantello a ruotaacquistato con i soldi del rimborsospese viaggio; e anche una commoventelettera, conservata da un pronipote,Pierluigi Ferlinghetti, cheme l’ha passata, e in cui il bersagliereAngelo racconta ai suoi genitorialcuni particolari della suaesperienza in Cina. Probabilmentenon era la prima che scriveva, perchési meraviglia che non abbianoricevuto le sue di ottobre, novembree dicembre. Ne riporto alcunistralci, immaginando lo sconcertodi un soldato calato in una realtàtanto lontana dalla nostra. “Pechino,li 28 gennaio 1901….che deliziaquando ci riuniremo tutti allanostra cara casa coi nostri fratelli,sorelle,zii e zie, voglio fare unagran festa..Io sono ancora qui a Pechino,che è una città grandissima,per traversarla ci vuole una giornata,è grande ma brutta, a metterlainsieme con una delle nostre nonè neanche un paese per bellezza,ci sono tutte case di legno piccole,basse, hanno soltanto il pian terreno,queste sarebbero le più belle,poi ce ne sono molte fatte di terra,che paiono tutte capanne da pastori.Qui non ci sono quelle botteghecome in Italia, di pizzicagnolo, macellaio,e negozi, qui ci sono postifuori banchetti che vendono carnedi pecora, maiale, cane. Il suo mangiareè riso cotto nell’acqua e poi loprendono fuori asciutto e lo mettonoal sole e lo fanno seccare, poteteimmaginare d’estate le mosche,c’è tante di quelle mosche che fannopaura, una puzza che non si puòstare vicino...” Concludeva con unsaluto carico di nostalgia e di speranza.030 7721730IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIdi Cosetta ZanottiPAOLAPEZZOTTAIsabel Minhòs MartinsP DI PAPÀIllustrazioni: Bernardo CarvalhoTopipittori, euro 14,00età di lettura: dai 3 anniUn papà è un abilissimotrasformista capace di passare,da un minuto all’altro,da angelo custode a nascondiglioperfetto, da dottorea tunnel... Un papà èun impareggiabile attrezzomultiuso, all’occorrenzasveglia, letto, giostra, ombrello...Un papà è utilissimo per fare unmilione di cose: volare, scalare, giocare,cavalcare, ascoltare... Attraverso il testoscanzonato e musicale di Isabel Martins,e il segno elegantissimo di BernardoCarvalho, un ritratto campionario, affettuosoe gentile, di tutti i papà che possonoabitare in un uomo.Emanuela BussolatiRAVANELLO COSA FAI?Editoriale Scienza, euro 9,90Età di lettura: dai 5 anniUn libro utile per addestrarela pazienza e il senso diresponsabilità, incuriosireil bambino sulla provenienzadel cibo, condividerecon lui esperienze pratichee, perché no, iniziareda un ravanello per poicoltivare un piccolo orto in cassetta!Doreen Cronin, Kevin CornellGROSSO GUAIONEL POLLAIOIl Castoro, euro 12,50età di lettura: dai 7 anniDue pulcini scomparsi. Una gallinellanel panico. E un vicino molto, molto sospetto.J.J. Tally è un ex cane da soccorsoche vorrebbe tanto godersi ilmeritato riposo nella sua cucciadi campagna. Peccato che i guainon vadano in pensione!Guido QuarzoLA MERAVIGLIOSA MACCHINADI PIETRO CORVOSalani, euro 11,00Età di lettura: dagli 11 anniNella Torino fervente eoperosa di inizio Settecento,Giacomo, giovaneorfano, viene speditocontrovoglia nellabottega di un abileorologiaio a imparareil mestiere. Mastro PietroCorvo è buono dicuore, ma il suo aspetto,particolarmente brutto, incute uncerto timore a Giacomo. Con il passaredel tempo però, tra Pietro e Giacomos’instaura un forte legame, e Giacomosi rivela un ottimo apprendista. PietroCorvo gli confessa così la sua passionesegreta, un amore ardente per la bellissimaIrina, figlia del Marchese di Moncalvo.Irina però si comporta come se MastroCorvo non esistesse e l’unica voltache gli rivolge la parola, è per insultarlo.Dopo questa umiliazione, l’orologiaionon riesce a darsi pace e Giacomo nonsa come aiutarlo. A un tratto però, un’ideafolle e geniale, sembra ridare a Pietrola gioia di vivere: costruirà con l’aiutodel suo garzone un automa, una donnameccanica, del tutto identica a Irinae capace di suonare il violino. Per i duequesto sarà solo l’inizio di una serie diavventure e di guai… Il racconto di unabellissima amicizia e un emozionanteromanzo di formazione in uno dei periodidi maggior cambiamento nella storiadel pensiero e della ricerca scientifica,l’IlluminismoIL <strong>GIORNALE</strong> SI PUÒ TROVARE:presso la sede delGussago CalcioBiblioteca Comunale e ComuneElettropiù - Gussago,Piscina Le Gocce,presso alcuni bar, ristoranti,edicole e negozi di Gussago.Può essere scaricato in formato pdfwww.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itPrimo promettente alboillustrato di un’autrice eillustratrice gussaghesePer informazioni:paola.pez@alice.itpaolapezzotta.blogspot.itPaola PezzottaPANLEOEdigiò, euro 12,00Età di lettura: dai 6 anniPanleo è un cucciolo di leoneche riceve dagli spiriti della savanail dono di poter trasformareil proprio corpo in quello diqualunque animale egli desideriessere.Questo lo divertirà molto, magli impedirà di conoscere veramentese stesso.Saranno le parole di un vecchiobaobab e il ricordo della suamamma che gli permetterannodi tornare ad essere leone,senza cercare la felicità in altreforme.IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIdi Adriano PiacentiniCont opiede • La nostra storia, un’eredità da tramandareRPiù volte Alberto Angela con il suo Ulisseci ha intrattenuti sull’antica Roma, offrendocidelle accattivanti istantanee. MaSabato 4 maggio ha superato se stesso, raccontandoRoma partendo dall’ultima lettera.Una trasmissione di quasi due ore, cheha scandagliato i costumi degli antichi romanicon una discreta disinvoltura, consideratala fascia oraria. Con una conclusionesorprendente: gli antichi romani amavanocome amiamo noi.Il che mi ha dato da pensare, perché se èvero che i romani amavano come amiamonoi, allora può essere vero anche il contrario.Il che è come dire che il tempo è passatoinvano, che non c’è stata evoluzione.E la storia ancora una volta salta per aria.Ma sarà poi vero? Ma ci credete voi cheamiamo come i Romani? Io sono convintodi no e, se avete pazienza, vi dirò perché.Mi sono inventato tutto, per fare unoscherzo. Oddio è vero che AA ha parlatodi come… insomma i romani, mi avete capito,no?Ma la conclusione me la sono inventataio. Non di sana pianta, perché l’ho sentitocon le mie orecchie dire che i Romani…proprio come noi.Ma, per burla, ho sottaciuto che peròloro avevano un’altra morale. Si capisce,erano un po’ indietro, per quanto riguardail sesso! Erano fermi al paradiso terrestre.Tutti, neh, mica solo il popolino… Anche ifilosofi, gli scrittori, i conferenzieri… Perloro il sesso non era peccato, ma un donodi Dio che pioveva dal cielo, come la manna.E per ringraziare il dio Priapo di tuttaquella manna che pioveva dal cielo gli innalzavanoun sacco di altarini. Sugli architravi,sulle soglie, ai crocicchi delle strade,negli orti. Addirittura per delimitare unluogo sacro tiravano su ai quattro cantoniquattro altarini a Priapo, e il gioco erafatto. Ma non era necessario farlo tutto interol’altarino. Bastava una parte, che tutticapivano che era Priapo. Ne sono rimastianche sui nostri sagrati o attorno ai monumentiai caduti di altarini di Priapo, manoi li prendiamo per paracarri. Anche ledonne gli erano riconoscenti. Anzi si puòdire che lo veneravano anche più degli uomini.Addirittura ne facevano delle spilleper fermare il mantello. E mica si vergognavanodi andare in giro con l’altarino diPriapo: era un dono di dio!Neanche del kamasutra si vergognavano.Per loro era come per noi i segni zodiacali.Lo rappresentavano dappertutto:alle terme, sulle pareti di casa, su piatti,tazze, lucerne, incensieri, tintinnabuli…che Sua Altezza Reale il Duca di Calabria,poi Francesco I, che nel 1819 visitò quelloche ora si chiama Museo ArcheologicoRoma... dall’ultima letteraNazionale di Napoli, si convinse a far confinaretutti ste altarini nella Stanza degli oggettiriservati alla quale potessero accederesoltanto «persone di matura età e di conosciutamorale». Che io mi dico: i bambini?E le bambine? Perché a giudicare daireperti va detto che già allora c’erano siabambini che bambine. Sono state trovatele cune, così loro chiamavano le culle, ese c’erano le cune… identiche peraltro allenostre prima della Chicco. Però loro nonci facevano girare la casina delle api, mala manufica. Non sapete cos’è la manufica?L’amuleto delle pari opportunità. Dauna parte un cornetto, così com’era primache si mimetizzasse per non finire sul rogoassieme a chi lo portava e dall’altra l’altrametà del cielo, ma mica tutta, neh, solo lamanna…Anche alle terme (le terme erano i nostricentri benessere… piscine, saune, massaggi,ma anche biblioteche) credevano di esserenel paradiso terrestre. E anche quandohanno saputo della mela… ciao, ce neson voluti di secoli prima di convincerli dimettersi le mutande almeno per il bagnopurificatore.E le toilettes? Erano mica come le nostre.È vero che non ti eri ancora alzato che siera pulito tutto in automatico che non dovevipremere neanche il bottone, ma per ilresto erano spartane. Loro si erano messiin testa (cosa volete: tacc có, tate grape), checi andavano tutti a fare le stesse cose allatoilette, per cui non stavano lì a tirar suporte e pareti. Anche perché allora i pompieri,mica avevano tempo di correre dietroa chi restava chiuso nel cesso.Piuttosto, per dire pane al pane, diciamoche erano dei maschilisti… che eranocapaci di ucciderla una donna, se decidevadi mollarti, benché per divorziare bastasseuna semplice comunicazione in presenzadi testimoni, come avveniva per ilmatrimonio, del resto. Ma capitava solouna volta o due ogni due o tre giorni. Piùo meno come oggi.Ma non tutti erano maschilisti, per lomeno violenti. E non tutte le donne si accontentavanodel machismo.Si sa di un certo Lucius, un giovinottodi buona, anzi buonissima famiglia, cheaveva studiato nelle scuole più esclusive,nipote di Plutarco per parte di madre,che s’era messo con una certa Fotide, chenon era la nipote, ma la figlia di sbieco delpadrone di casa… che però sapeva dellamanna e s’aspettava, giustamente aggiungoio, la sua quota di dono del cielo, maLucio, niente!Era convinto che le donne fossero on demand.Si metteva lì e aspetta il servizio…E per aiutarsi ricorreva al fiasco e a certepomatine… E un giorno, anzi una notte,Fotide, gli rifila un chrisma, così chiamavanole pomate, che gli ha fatto crescere sedutastante le orecchie, la bocca, il naso, identi tutto tutto, anche la coda, mica perfinta come in Pinocchio, che è tutto inventato.Si sa anche di una figlia di un re di cui lefonti hanno taciuto il nome, sapete com’ècon le case regnanti. I re erano potenti,benché lo stato romano fosse una repubblica.Non scherzo, Erode chi era? E Cleopatra?Psiche si chiamava, ed era la terzadelle sorelle, che lei la sua manna sela voleva gestire in proprio, altro che farlapappare a qualche principe scelto dalconsiglio di corte per suggellare un trattato.Non ne aveva voluto sapere nemmenodella spilla. Fibula la chiamavano. Quandoandavano alla guerra i romani mica stavanolì a inchiavardare le loro caste Ginevre,come re Artù. Una bella fibula, con tanto disigillo e via alla guerra.Ma c’era anche chi la fibula alle figlie lafaceva mettere a priori, per non pensarcipiù. Anzi prima facevano un bel ripulistigenerale in modo che la manna più cheuna goduria, fosse un guaio. Non i romanide Roma, ma Roma era grande quantoil mondo e se ne vedevano di tutti i colori.E lei Psiche insomma non solo non vuolerinunciare alla sua manna, ma se la vuoleproprio godere come piace a lei. Si raccontaanche di una matrona che lei il donodegli dei se lo vuole pappare senza infingimentie invaghitasi di un asino paga lostalliere pur di… Cosa volete. A sua discolpabisogna dire che era un asino particolare,che all’erba preferiva l’insalatinafresca, alla biada i pasticcini, all’acquail vino che avresti detto gli mancava solola parola perché quanto a sentimento erain tutto uguale a un uomo. Uno di quegliuomini che hanno capito poco delle donnecome quel Lucio di cui dicevo prima, cheneanche a farlo apposta, il mondo è tondoo no? era proprio lui, Lucio in persona chebenché ne avesse viste di tutti i colori, nonaveva ancora capito che se è pur vero chela manna cade dal cielo, bisogna saperlaraccogliere rispettando la donna. Cosìquando sarà finito l’effetto del crisma etornerà uomo, deciderà di farsi prete e viverein castità. Insomma un po’ di castità.L’Asino d’oro di Apuleio racconta la storiadi questo campione trasformato in asino,non per avere commesso i peccati conFotide, che per i romani era peccato nonfarli questi peccati, ma per non essere uscitodagli schemi del maschilismo. Mentre lastoria di Psiche che Lucio sente raccontaredurante il suo calvario di asino dimostrache se la donna è libera di esprimere il suoeros, allora anche per l’uomo si aprono leporte dell’eros.Peccato che i posteri facciano passareL’Asino d’oro per un romanzo di redenzionedallo stato di peccato a quello di castitàe della storia di Psiche facciano una paraboladell’anima che vola al cielo.Beh, la storia è storia o no? E non sempreva avanti.Adriano Piacentini, Eros al femminile.L’arcano di Amore e Psiche,Edizioni Progetto Cultura 2013IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
...non solo <strong>calcio</strong>: Speciale NOTIZIE, HOBBY EVENTI DI CARTA e CURIOSITÀ LOCALISei tu il protagonistadella tua vitaAdispetto del nome, a chi ci viene a visitare in negozioo sulle pagine del sito www.hobbydicarta.it odei nostri blog, si apre un mondo nuovo che nonè fatto solo di carta. Tutti rimangono stupiti dello spazio,della molteplicità di attrezzature e accessori di cui spessonon hanno mai saputo l’esistenza, della vasta sceltadi tessuti americani per il Patchwork, più di 4000, di cartoncinidecorati per lo Scrapbooking, oltre 5000 diversi!,di centinaia di perforatori, timbri e tamponi…Ma più di tutti il mondo di Hobby di carta è fatto di colore,fantasia, creatività, passione. Come dice il cartello in mostra sulla porta dell’ufficio: Qui si lavora per Hobby!Tutto quanto si trova in negozio può servire ad abbellire la nostra casa, tutte le tecniche di decorazione si usano da soleo combinate per sperimentare nuovi risultati, partendo dal classico Decoupage per rinnovare un vecchio comodino, alCountry e Decorative Painting per decorare le antine della cucina, allo Scrapbooking per immortalare una fotografia suuna tela da pittore mescolando carte decorate e colori acrilici, nastri e bottoni di recupero… Con cartoncini e perforatoripossiamo abbellire la tavola per un pranzo importante, stupendo i nostri ospiti con menu, segnaposto, lega tovagliolo…Se stiamo per sposarci, o vogliamo aiutare la nostra migliore amica nei preparativi, possiamo scegliere fra centinaia disfumature per realizzare partecipazioni di nozze, Libretto della Messa, Tableau Mariage, segnaposto, bomboniere e portaconfetti… senza dimenticare poi che, tornati dal viaggio di nozze, ci aspetta il compito più importante!: realizzare l’albumdel viaggio e perché no?, anche quello del matrimonio.E poi prima o poi arriveranno dei bambini, e le cerimonienon finiscono mai… E nemmeno il piacere di esserenoi i protagonisti della nostra vita!IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
SPECIALE SALUTE E BELLEZZALa depilazione permanente grazie a No+Vello,la depilazione integrale che stavi aspettando• I centri di fotodepilazione No+Vello lavorano con Luce Pulsata Intensa (IPL),che consiste nell’emissione di una luce mista, con diverse lunghezze d’onda,che permette di personalizzare il trattamento di bellezza in funzione delle caratteristichedi ogni cliente, tipo di pelle e colore dei peli. L’équipe di No+Velloutilizza tecnologie all’avanguardia ed un sistema di refrigerazione sotto zerointensa, che minimizza la sensazione di calore.• Il nostro sistema di depilazione permanente dà risultati eccellenti nelle varieparti del corpo; alla fine si ottiene una depilazione efficace, duratura, molto superioree per niente paragonabile ai metodi di depilazione finora noti, come adesempio la depilazione laser.• La fotodepilazione con Luce Pulsata Intensa rappresentail più moderno ed innovativo sistema di depilazionepermanente. È efficace, sicuro e semplice. Costituisceil trattamento con più vantaggi e più efficace.È meno doloroso della tradizionale depilazione laser,molto più economico e dà migliori risultati.Trattamento di fotodepilazione permanente• Studio personalizzato. La prima fase consiste in unavalutazione del cliente mediante un questionario pressoil tuo centro No+Vello. Viene valutata l’idoneità deltrattamento e si individuano le zone de depilare, il fototipo delle pelle ed il colore,la profondità e lo spessore dei peli. Successivamente, i centri No+Vello tieffettueranno una prova, completamente gratuita, nella quale verrà individuato iltrattamento personalizzato di ogni cliente, per garantire ottimi risultati.• Sedute di fotodepilazione. Il numero di sedute dipenderà dal fototipo dellapelle, dalle caratteristiche dei peli, dall’area da trattare, dal sesso e dall’età delcliente, come anche dalle sue condizioni ormonali. In funzione dell’estensionedella zona da trattare, le sedute hanno una durata variabile. I risultati sono visibilifin dalla prima seduta, con la caduta dei peli superflui.• Ultime tecnologie. Le nostre équipe dispongono inoltre di un moderno sistemadi refrigerazione sotto zero intensa, che minimizza la sensazione di calore, percui possiamo garantire un sistema quasi completamente indolore.Trattamento di fotoringiovanimento del viso• Ringiovanimento con IPL. Consiste nell’applicazione di pulsazioni di luce intensa,che penetrano nella pelle, senza danneggiarne lo strato superficiale. Inquesto modo, il calore che trasmettono origina la creazione di nuove fibre di collageneed elastina, che ricostruiscono i microreticolati che compongono il dermae l’epidermide, riorganizzandoli e dando un effetto di riempimento mediante unispessimento e riallineamento della pelle dall’interno.• Ringiovanisce la pelle. Attenua le rughe e le linee di espressione, definisce l’ovaledel viso, rende omogeneo il colore delle pelle, apporta luminosità ed effettotensore alla pelle: in definitiva, conferisce un aspetto ringiovanito e sano.• Sedute di fotoringiovanimento. Anche se il miglioramento ed i risultati possononotarsi fin dalle prime sedute, è consigliabile aspettare la fine del trattamentoper verificarne gli effetti.• Prova di fotoringiovanimento gratuita. I centri di fotodepilazione No+Vello tisottoporranno inoltre ad una prova, completamente gratuita, per definire il trattamentopersonalizzato di ogni cliente.Presentati presso le acconciatureIL CIUFFOcon il nostro giornale:per i nuovi clienti uno scontosul servizio richiesto del 10%Centro MassaggiTRATTAMENTI ANCHE A DOMICILIORICCARDO MINETTIMassofisioterapistaRiflessologoPosturologia clinica integrataCamignone di Passirano(Brescia)via Don Minzoni, n.12tel. 338<strong>26</strong>21314PROVA GRATUITAPresentati con la copia del giornalea zona e seduta36 € tariffa unisexLa fotodepilazione con Luce Pulsata Intensarappresenta il più moderno ed innovativosistema di depilazione permanente.Via Europa 253 - Concesio - Brescia(ex locale progetto rinnovo, di fianco bar euro)Tel.: 030 <strong>27</strong>52021 - cell: 339 3584211email: concesio@nomasvello.itIL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agostoJuniores Regionali:Una salvezza meritatae conquistata sul campo21di Matteo BonaGiunti al termine della stagione risultadoveroso trarre le somme diquest’annata, positiva sotto moltipunti di vista, negativa sotto altri.L’ A.C. Gussago Juniores è riuscitaa raggiungere, con largo anticipo,la salvezza, obiettivo minimo chesi era prefissata la società a iniziostagione. Una salvezza meritata econquistata sul campo, spesso conun gioco non fluido e senza “spettacolo”,ma spesso efficace. Questoè sicuramente l’aspetto positivo.L’aspetto negativo è sempre legatoal gioco espresso in campo, a larghitratti confusionario e caotico, a larghitratti spettacolare e di qualità.L’apice della spettacolarità l’abbiamotoccato a Castegnato, contro ilFolzano (vincendo in casa dei primiin classifica 2-0), esprimendo un giocoda vera squadra. Il rammarico èquello di aver giocato in quel modosolamente in quell’occasione, e, adeccezione di poche altre partite,aver perso punti importanti controsquadre di bassa classifica. Peccato,ci saremmo potuti togliere qualchepiccola soddisfazione. Giunto almio ultimo anno al Gussago, doverosoè anche il ringraziamento a tuttii compagni di squadra, con i qualiho trascorso un anno magnifico:Edoardo Martinuz, portiere dallegrandi doti, mostrate soprattutto aCastegnato; Davide Riva, difensoredalla folta chioma, capace di lancimillimetrici; Luca Bolognini, pendolinosulla fascia destra, un verocavallo di razza; Matteo Danesi,altro terzino dal sinistro sopraffino;Matteo Zola, centrocampista adattatoterzino, ma con la visione daattaccante, almeno stando a quantodice lui; Nicolò Nervino, un giocatorein grado di unire grinta, piedie soprattutto pazienza, quando nonviene impiegato dal primo minuto;Nicola Belzani, centrocampista cheha deciso di prendere in mano lasquadra diventandone il metronomo;Andrea Reali, ex capitano degliallievi, tanta personalità; MatteoLumini, all’anagrafe il più piccolo,ma tanta qualità; Matteo Lamberti,tecnica da vendere, quest’annogli è mancato solo il gol; Ivan Bettenzana,attaccante tascabile dallaconclusione potente; AlessandroSotgiu, per lui destro e sinistrosono la stessa cosa; Luca Guerreschi,vice capitano, indiscutibilidoti tecniche, col pallone fa quelloche vuole; Lorenzo Belleri, uno deitre veterani, giunto a gennaio, tantagrinta e corsa. E poi un ultimo, manon di importanza, ringraziamentova a Gianpaolo Pietroboni, FrancescoMontini, Renato Lorini, RenatoRonchi, detto Bobo, e soprattutto almister Guido Ronchi. Riassumendoil tutto, un’ottima annata.Belzani Nicola, BettenzanaIvan, BologniniLuca, Bona Francesco,Bona Matteo, CantoniMirko. Danesi Matteo,Florio Michele, GuerreschiLuca, LambertiMatteo, Lumini Matteo,Martinuz Edoardo,Nervino Nicolo’, RealiAndrea, Riva Davide,Sotgiu Alessandro, SpadaAndrea, Zola MatteoRitorno<strong>26</strong>/01/2013 Porto 2005 - Gussago Calcio 0 - 202/02/2013 Gussago Calcio - Rigamonti Nuvolera 2 - 009/02/2013 S. Andrea - Gussago Calcio 2 - 316/02/2013 Gussago Calcio - Sporting Cerlongo23/02/2013 Villanovese - Gussago Calcio02/03/2013 Gussago Calcio - Gavardo 0 - 009/03/2013 Vobarno - Gussago Calcio 1 - 116/03/2013 Gussago Calcio - Ciliverghe Mazzano 0 - 323/03/2013 Castrezzato - Gussago Calcio 3 - 106/04/2013 Gussago Calcio - Dellese 0 - 113/04/2013 Casalromano - Gussago Calcio 2 - 120/04/2013 Gussago Calcio - Concesio Calcio 1 - 0<strong>27</strong>/04/2013 Folzano - Gussago Calcio 0 - 204/05/2013 Lodrino - Gussago Calcio 3 - 211/05/2013 Gussago Calcio - Ospitaletto 2000CLASSIFICA - Girone DFOLZANO 65CILIVERGHE MAZZANO 63GAVARDO 60DELLESE 56CONCESIO CALCIO 48PORTO 2005 45VOBARNO 44LODRINO 42GUSSAGO CALCIO 41CASTREZZATO 39RIGAMONTI NUVOLERA 37S. ANDREA 28VILLANOVESE <strong>26</strong>SPORTING CERLONGO 24OSPITALETTO 2000 18CASALROMANO 16
Il Giornale del Gussago Calcio22Si rimane in Promozione!Un campionatoin due partiteQuasi una cattiveria, una beffadel destino: Gussago <strong>calcio</strong> e Casalromanodopo 38 partite si ritrovanoa giocarsi il campionato indue gare, con il Gussago che partecon il vantaggio di essere messomeglio in classifica: questi sono iplay-out.E non puoi non parlare di sfortuna,almeno per quanto riguardagli infortuni a lunga degenza chehanno tolto dai giochi Proteo, Ragazzoli,Evans…e parecchi altri.L’andata si chiude sullo 0 a 0,dopo che il portiere Offer si superain almeno due situazioni e dopouna partita di contenimento, tuttosommato ordinata e attenta.Nel ritorno al comunale gussaghese,Donati porta subito in vantaggioi biancorossi, poi il pareggiodi Cissè ed il rigore che Evans, alrientro dopo 4 mesi di assenza perinfortunio, manda sul palo.I ragazzi di mister Merigo cimettono anima e cuore, aggrappandosicon le unghie alla partitae, a parte l’attimo di gelo per unatraversa colpita da Cissè, contengonol’arrembaggio mantovano inmaniera superba e, al triplice fischioche fissa il risultato sull’ 1 a1, a Gussago esplode la festa. Tantagioia nel clan gussaghese anche perl’impegno che tutti i ragazzi hannodimostrato; encomiabile la correttezzadi tutti i giocatori in campoed il grande fair play tra le due società.a.f.RINGRAZIAMENTODopo tre anni di sereno e proficuolavoro comune, le stradedel mister Luca Merigo e delGussago Calcio si dividono.La società ringrazia Luca per ilgrande impegno e la competenzadimostrata ed augura al misterun futuro altrettanto riccodi soddisfazioni.Evans Boakye, Belotti Luca, BontempiGiacomo, Bugatti Davide, CasaliDaniele, Castrezzati Damiano, DonatiPierpaolo, Freddi G.Luca, GrechiSamuele, Lai Nicola, Marchina Nicola,Minelli Alberto, Minelli Andrea,Offer Manuel, Picardi Alessandro,Proteo Daniele, Ragazzoli Marco, StagnoliSimone, Taddei Paolo, Tosi Andrea,Ungaro Fausto, Zamboni Andrea
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agosto Io e lo sport: credente, ma non praticanteSpeciale “Il Corponauta”Una stanza grandecome il mondo23Venerdì 17 maggio si è svolta presso laChiesa di San Lorenzo a Gussago, all’internodella rassegna “L’Ottavo giorno” l’intervistaa Flavio Emer organizzata dal nostrogiornale. Gli attori del CUT la Stanza AlessandroChiaf e Monica Minoni hanno lettodei brani tratti dal volume “Il Corponauta”accompagnati dalla chitarra del musicistaMatteo Raineri. La serata è stata condottada Adriano Franzoni che, insieme alla DirettriceArtistica del Centro Universitario-Teatrale “CUT La Stanza” Candida Toaldo,ha intervistato l’autore. Era presente ancheun rappresentante di Operazione Lieta, acui Flavio devolve l’intero ricavato dallavendita del libro per aiutare i bambini diPacoti e del Lar Nazarè ad avere una nuovabiblioteca. Il giornalista responsabile dellaredazione di Brescia del Corriere della Sera,Massimo Tedeschi, autore della prefazionedel libro di Flavio è intervenuto dando lasua testimonianza su quanto scritto, e sullasua visita a Lieta in Brasile.È stata una serata densa di emozioni, Flavioha donato a tutti i presenti una vera e proprialezione di vita e anche molti momentidivertenti. Un ringraziamento particolareal Centro di Formazione Professionale Canossaad indirizzo alberghiero che, alla finedella serata, ha offerto un golosissimo rinfresco.Per far conoscere meglio il libro diFlavio “Il Corponauta, riportiamo la prefazionedel libro scritta da Massimo Tedeschi.Ricordiamo che chi volesse acquistareil libro lo può ordinarlo tramite operazioneLieta (www.lieta.it)Prefazione del libro “Il Corponauta”a cura di Massimo Tedeschi - Ed. Arti per Operazione LietaC’è chi, come Xavier De Maistre- con “Viaggio attorno alla miacamera” – ha cesellato un perfettoconte philosophique scanditodai 36 passi che formavano il perimetrodel suo microcosmo.C’è chi, come Flavio Emer - completamentedipendente dagli altri acausa della malattia - nella sua stanzagrande come il mondo cesella con ilsuo computer a dettatura vocale raccontiche parlano di orizzonti vasti edi inquietudini profonde. E trasmetteun desiderio di vita che impartiscelezioni a tutti noi, rivelandoci anoi stessi anoressici del sentimento,svogliati dell’inquietudine, sbiaditiamanti dell’esistere.La nuova edizione del Corponauta,sospinta da un urgente bisognodi Flavio di fare del bene, di allargarela già vastissima cerchia dei suoiamici, di estenderla anche al mondodi “Operazione Lieta”, induce a farei conti ancora una volta con la suascrittura limpida, il suo racconto visionario.Il Corponauta è la storia di un pensieromandato ad abitare un corpospento, ad affacciarsi al mondo dallapupilla dell’occhio sinistro di un“involucro” che resta ostinatamenteimmobile ma non impedisce al pensierostesso esperienze vertiginose:siano esse la corsa di un maratonetao il ciclo di una goccia d’acqua, l’avventuradella nascita o la visione diuno specchio, l’equilibrio precariofra un passato che ritorna e un futuroindecifrabile.In quel corpo spento, in quell’involucroimmobile, abitano esperienzeinsospettate e insospettabili.Il pensiero (non platonico) protagonistadel Corponauta è prima ditutto un cronista, un inviato specialedel pianeta dei pensieri, che aun illusorio quotidiano si ostina amandare messaggi in bottiglia: reportagee spaccati di vita, intervistee improbabili corrispondenze. Fino aquando si accorgerà che – per sceltae per vocazione – il suo biglietto è disola andata, la simbiosi con il corpoche gli è stato assegnato è ormai necessaria,e il suo unico, vero, esigentelettore è quell’involucro di cui s’erapensato ospite provvisorio.Il messaggio non detto è che – infondo – in ognuno di noi abita unCorponauta con il suo corredo di sognie sentimenti, ricordi e progetti. Ela sua capacità di farci uscire da noistessi, di aprirci agli altri, di sintonizzarcicon i Corponauti altrui, formala trama di quell’avventura meravigliosae cangiante a cui riusciamo adare un solo nome: quello di “vita”.
Il Giornale del Gussago CalcioHo trovato questo brano sfogliandoun quotidiano. Anche se sono sicuro chequesta storia non ha nulla a che vedere con la vostraesperienza calcistica, almeno ci aiuta a sdrammatizzarelo sport del <strong>calcio</strong> che, prima di tutto, resta un gioco.Gli altri calciatorierano tuttipiù grandi enon sembravanobambini,ma colossi alti duemetri, prontia schiacciarmi.A sette anni, nonostante non abbia mai tifato pernessuna squadra né abbia mai giocato con troppapassione a pallone, ho voluto iscrivermi a una scuola<strong>calcio</strong>. Forse perchéquasi tutti i miei amici oquasi giocavano a pallone.A me, del <strong>calcio</strong>, piacevail fatto che ci si potevabuttare a terra a piacimento,imitando sull’erbamorbida i tuffi deiportieri. Ma certo dovevosospettare che dietroquel nome, con la scuoladi mezzo, si nascondeva qualcosa. Quando mi hannocomprato gli scarpini da <strong>calcio</strong>, che sono fastidiosie stretti, io ero tutto contento perché mi piacevail rumore del tip tap che facevano i tacchetti sulpavimento. Non mi veniva in mente che una scarpapuò trasformarsi, se usata da un gigante sudaticcioin pantaloncini, in una trappola da bracconiere. Hoiniziato la scuola <strong>calcio</strong> pensando a giravolte, corse,tiri a effetto, gol mirabolanti che nemmeno Maradonaavrebbe potuto eseguire. E invece già dall’inizioho scoperto che era tutto molto diverso. L’allenatoremi ha spiegato che il pallone andava calciatodi piatto e così, anziché tirare a caso come veniva ame, ogni volta dovevo ruotare il piede neanche fossistato un manichino, e gli effetti di cui sopra sembravanoun gioco di prestigio incomprensibile. IlSogni di gloria infranticampo, visto dal di dentro, misembrava enorme e sconfinatocome le steppe kazake. Gli altricalciatori erano tutti più grandie non sembravano bambini,ma colossi alti due metri, prontia schiacciarmi. In campo, congli scarpini ai piedi, mi sentivo come Alice nel Paesedelle Meraviglie, rimpicciolita alle dimensioni diun bruco. Quando ci facevano tirare i rigori, era unmiracolo se la palla, calciata da me, arrivava lemmelemme in porta, dove veniva raccolta sbadigliandodal portiere. Così, sono subito stato schiaffato in difesa,che quando si gioca è il posto più inutile dellaterra, ma io, da un certo punto di vista, ne ero contento.Alle partite di allenamento badavo bene a controllareil piccolo appezzamento di prato a cui ero statoassegnato, non avvicinandomi troppo al pallonee sperando che quelle belve scatenate che ci giravanoattorno non avessero la malsana idea di veniredalle mie parti. Se poi succedeva che i bufali inferocitimi caricassero, chiudevo gli occhi e partivo coninutili calci volanti, che prendevano per lo più aria.Penso di non averlo mai toccato, il pallone, in quelleinutili corse avanti e indietro sul prato. Quandosi è trattato di giocare una vera partita, con le maglieufficiali e tutto il resto, contro un’altra squadra,io non sono nemmeno stato relegato in panchina.Mi sembrava di essere stato escluso dalla finale deiMondiali, più o meno. La partita è finita con i mieigiganteschi compagni di squadra sconfitti 12 a 1 dagiocatori ancora più grossi di loro. Io ho sorriso malignoe ho capito che il <strong>calcio</strong>, decisamente, non facevaper me. Magrissima consolazione.Dott. Gianluca CominassiSponsor del Concorso LetterarioVia Paolo Richiedei 58 •030.<strong>27</strong>70380c/o CentroCommerciale Italmark030.2521623Gussago (BS)
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agostoa cura di Adriano FranzoniAldo RaccagniRenato ReboldiDirigenti del Gussago CalcioIn questo numero… raddoppiano lepersone che parleranno con me: parleremoinfatti con i due dirigenti dellacategoria Allievi, Aldo Raccagni(1959) e Renato Reboldi (1953).ALDO RACCAGNI25D. Come arrivi al Gussago <strong>calcio</strong>?R. Sono in società dal 1991; un po’ percuriosità, molto per passione, vogliadi fare una nuova esperienza… e sonoancora qui…! Ho iniziato a seguirela prima squadra e l’ho fatto per ben19 anni; devo dire di essermi trovatomolto bene.D. Terminata l’esperienza con laprima squadra…R. Dal 2009 faccio il dirigente degliAllievi, ragazzi che hanno 15/16 anni.E’ stata una mia scelta che in quel momentocollimava anche con esigenzedella società, quindi il passaggio è statorapido.Ho un bellissimo rapporto tanto conlo staff tecnico, quanto con i ragazzi.D. Che differenza hai trovato trale due diverse realtà?R. Un abisso… tanta differenza…:con la prima squadra il coinvolgimentoè totale, c’è più tensione, per certiaspetti direi, più professionalità…mentre con gli Allievi si è ad un livellodove non c’è l’ansia del risultatoed il divertimento è una cosa importante.Poi, sono due modi di approcciodiversi: con i giocatori della primasquadra hai a che fare con adulti, alcunigià sposati o anche già padri di famiglia…congli Allievi, invece, hai a chefare con dei ragazzi… con i loro problemilegati all’età, alla scuola… allafamiglia…D. Che rapporti ci sono con i genitori?R. Generalmente buoni; quest’anno,causa la locazione del campo, ci si è incontratiun po’ meno con i genitori…comunque ripeto, i rapporti sono moltobuoni.D. Cosa significa essere un dirigente?R. Secondo me il dirigente è una figuraimportante perché, al di là di quelloche pensa qualcuno, il dirigente non èsolo quello che porta la borsa con le magliette,ma è quello che deve far rispettarele regole, è quello che segue costantementei ragazzi ma anche gli allenatori…È la società presente sul campo;ritengo che sia un ruolo sempre importante!D. Visti i tanti problemi che cisono, ti chiedi mai “chi me lo fafare…” ?R. Chi me lo fa fare… direi piuttostocosa me lo fa fare: la passione perlo sport, il <strong>calcio</strong> in particolare, esseredi supporto ai giovani…: sì, stare con iragazzi è molto gratificante.D. Cosa fai nella vita?R. Operaio metalmeccanico… desiderosodi andare in pensione! Poi potreifare molto di più all’interno della società…mi piacerebbe proprio.D. Segui lo sport in generale?R. Sì… mi piace lo sport in generale:in tivù seguo la Formula uno, il motomondialeed il tennis. Non seguo moltoil <strong>calcio</strong> alla tivù… quello preferiscovederlo dal vivo… E prima che me lochiedi tu, ti dico che sono interista…quindi abituato a soffrire…D. Il tuo pensiero sullo sport giovanile?R. Ho l’impressione che a livello generalelo sport giovanile è molto sottovalutato;a livello locale… mi piacerebbevedere qualche ragazzo in più arrivarein pianta stabile nelle prime squadre.D. Vero, però spesso sono i genitoriche, pensando che il loro pargolosia già un campione, portanovia i figli indirizzandoli al professionismo…quindinon li puoiavere per la prima squadra…R. Sì, è verissimo purtroppo… bisognerebbeavere la forza di trattenerli…ma capisco che di fronte alla volontàdei genitori…RENATO REBOLDID. Come e quando arrivi al Gussago<strong>calcio</strong>?R. Pur non avendolo mai praticato, il<strong>calcio</strong> mi è sempre piaciuto; nel settembre2008 mio figlio iniziò a giocarequi… e mi misi a disposizione dellasocietà.D. Che categoria stai seguendo?R. Adesso gli Allievi, prima ho seguitoper due anni gli Esordienti e due annii Giovanissimi.D. Che realtà hai trovato al Gussago<strong>calcio</strong>?R. Un bel gruppo di dirigenti, ma anchedegli amici… nelle riunioni si discute,a volte anche parecchio, ma allafine esce una linea comune a tutti.D. Che rapporto hai con i genitori?R. Generalmente molto buono; può capitarecon qualcuno qualche discussione…niente di particolare… credoche sia abbastanza normale…Qualchevolta trovi genitori che hanno le ideemeno chiare dei figli … però si cerca diappianare eventuali divergenze…D. Cosa significa fare il dirigente?R. A volte bisogna fare da mediatori…usare la diplomazia…soprattutto conchi mette in discussione l’operato dellasocietà pur non conoscendo le realiproblematiche…Succede!D. Cosa fai nella vita? Segui losport?R. Sono pensionato e la cosa più importanteche faccio è quella di seguiremio figlio… poi faccio le cose che mipiace fare e che prima di andare in pensionenon riuscivo a fare… Seguo losport in genere, da ragazzo praticavol’atletica… ora seguo un po’ tutto…D. Il tuo pensiero sullo sport giovanile?R. Reputo che bisogna lasciare i figli liberidi scegliere lo sport da praticare,senza farli sentire “in obbligo” di diventaredei campioni: quello che ritengoimportante è che i giovani faccianosport, qualunque esso sia.
Il Giornale del Gussago Calcio<strong>26</strong>Aspettiamo le vostre lettere all’indirizzo:redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it.La redazione si riserva di decidere se pubblicareo meno la lettera. La redazione si riservaaltresì di ridurre gli interventi troppo lunghisenza però modificare il senso ed il contenutodelle lettere (che, di norma, non dovranno tuttaviasuperare le quaranta righe). Non sarannorivelati per riservatezza l’indirizzo di posta elettronicadel mittente e i suoi dati anagrafici; perla tutela della privacy saranno pubblicati soltantoi dati dello scrittoSpett. redazione, trovo il vostro giornalesempre più interessante, complimenti.Mi piacerebbe avere il parere dal Vostronuovo Presidente, e dai lettori e simpatizzantidella Vostra Società per quello cheandrò ad esprimere; che si ricollega allalettera del numero scorso di una mammasull’esclusione di alcuni giocatori dal giocodi squadra.Leggo con piacere i vostri articoli, la vostradeterminazione nell’affrontare tematicheculturali e collegarle allo sport. Perquanto riguarda il vostro settore giovanileda quanto ho letto state veramenteformando un bel gruppo cercando di nonisolare nessuno e facendo divertire e preparandotecnicamente i nostri giovani.Ma… cosa succede quando diventano Allievie Juniores; perché quasi tutte le Societàdi dilettanti arrivano a lasciare “liberi”i loro giocatori per poi formare unaPrima squadra con pochissimi elementiche ne derivano e che sono cresciuti dallecategorie precedenti?Perché non formare una vera “Primasquadra” con tutti gli elementi che esconodal vostro bacino di utenza? Credo cheper il Vostro Presidente sarebbe un ottimomessaggio sfidare con questo esempio lealtre società. Che bello sarebbe avere unaSocietà che ha come finalità per i ragazzidi poter giocare in Prima Squadra. UnaPrima squadra che non importa in checampionato milita (Prima, seconda terza,ecc.), che però dà un senso a tutto il lavorofatto precedentemente. Perché invecequasi tutte le Società (comprese la Vostra)nel momento in cui pensano alla Primasquadra “impazziscono”, sperperando lerisorse umane e finanziarie, “buttandoal vento” il lavoro fatto, al posto di gratificarei loro ragazzi. Possibile che su duerose di Allievi e Juniores non si riesca aformare una Prima squadra? Secondo mese la Vostra Società facesse questo passodareste veramente seguito a quello chefate nel settore giovanile, e la conquistadi una categoria più alta (se dovesse arrivare)arriverebbe con l’orgoglio di averportato avanti un progetto, un bel progetto,come quello del Vostro giornale edelle vostre attività.Mi piacerebbe sapere la Vostra opinione,Buon giornoRenzo* * *Egregio signor Renzo, la sua letteranon fa una piega… e saremmo felicise si potesse fare così…In linea teorica siamo d’accordo, ma èla pratica che fa saltare il banco.Cominciamo col dire che i pezzi migliorise ne vanno quando sono ragazzini,o addirittura bambini, portativia da società professionistiche e, soprattutto,da genitori che, pensandodi avere in casa un figlio che vale unsuperenalotto, cercano di portarlo…più in alto possibile.Poi c’è un’aspetto che, le sembreràstrano, è abbastanza diffuso: quandoalcuni giocatori cominciano ad essereinteressanti per la prima squadra,declinano l’invito perché… è troppoimpegnativo giocare la domenica pomeriggio!E veniamo alla categoria: certo, sipotrebbe fare quanto lei suggerisce,senza badare alla categoria… che siaprima o terza… giochiamo con i nostriragazzi… ma ci sono almeno unpaio di considerazioni da fare: la primaè che uno “sponsor” (e bravo chilo trova…) va dove ritiene di averemaggiore visibilità, quindi…La seconda è che più si è bassi di categoriae meno si riesce ad avere unsettore giovanile, almeno a livello numerico,importante su cui lavorare; sidiventa meno… appetibili, e tanti genitoripreferiscono portare i figli allesocietà che espongono striscioni deltipo… ”AFFILIATO CON….”Il senso a tutto il lavoro fatto precedentementelo troviamo nei comunquetanti ragazzi della Juniores chein questi anni di Promozione hannoavuto l’opportunità di giocare nellaprima squadra.Certo, qualcuno che riteneva di “avereil posto fisso” ha preferito andarealtrove, ma questo non inficia la bontàdel gran lavoro che si è fatto nell’ultimodecennio col settore giovanile.Come vede, dall’esterno si possonofare discorsi belli e giusti, ma quandosi è all’interno si toccano con manole tante problematiche… ed abbiamoparlato solo di alcuni aspetti…E comunque sia, è volontà ed interessedella società riuscire a formareuna rosa della prima squadra con ilmaggior numero possibile di ragazzicresciuti nel nostro vivaio.Cordiali saluti.Il Presidente Roberto Perotta* * *Volevo ringraziarvi di cuore per la splendidagiornata della Festa delle Scuole Calcio delprimo maggio che avete permesso di vivere ainostri bambini ai nostri genitori e a noi allenatoriOrganizzazzione splendida cortesia eospitalita rimarchevole...grazie davvero!!!Asd San Giacomo - Ennio RonaghiEgregio signor Ronaghi, riteniamoi suoi complimenti come unacandidatura della sua società allaprossima edizione… Scherzi aparte, grazie davvero, e… all’annoprossimo!Cordialmente.* * *Buongiorno, sono una mamma che ha partecipatoalla festa del primo maggio. Volevo fare icomplimenti alla Vostra Società per l’organizzazionedell’evento.È la prima volta che partecipo ad una festacosì ben organizzata e gestita. Sugli sspalti tranoi genitori c’era un clima di festa e voglia distare assieme, senza litigi per tifare le squadrema con grande spirito di collaborazione. Lavostra bella rivista ci ha tenuto compagnianei momenti di “stanca”. Complimenti noncredevo che delle società sportive avessero alloro interno delle persone così preparate nelfare un giornale. Sono quasi gelosa che la miaSocietà non abbia un mezzo di comunicazionecosì efficace e soprattutto vario, in quanto nonparlate solo di sport, ma è un vero e propriorotocalco. Vedrò di leggervi ancora, molto bellala rubrica naturalistica del sig. Marco Fredi,sono andata a leggere i giornali arretrati eci sono tanti argomenti anche per le ricerchedei bambini. Ho visto che avete invitato ancheGiusy Versace, ho appena visto in televisionela presentazione del suo libro, una personafantastica, e mi sono stupita che una società di“paese” come la vostra abbia avuto la forza e icontatti per invitarla, complimenti, si vede ancheda questo che siete organizzati. Per ultimoun grazie al Vostro Presidente per il bel discorsoche ha fatto a fine giornata, l’altro figlio cheera con me ha detto (... che belle parole sembradi sentir parlare babbo natale!).Carissimi saluti MariaGentilissima signora Maria, Molte grazieper i complimenti relativi alla festa delPrimo Maggio ed al Giornale; sperandodi poter continuare a lungo, vedremo disoddisfare ancora i nostri lettori. Ci leggae ci scriva ancora. Cordiali saluti.Adriano Franzoni
n. <strong>26</strong>/<strong>27</strong> maggio/agosto15Parata di Campionidel PassatoA cura di Adriano FranzoniDavide BoifavaCiclismoDavide Boifava nasce a Nuvolento(Brescia) il 14 novembre del 1946 e aventitrè anni spicca il volo nei professionisti,un mondo, a quel tempo,veramente ricco di grandi campioni;la sua carriera di ciclista, nonè proprio fortunata… Un grave incidentene limiterà fortemente lesue possibilità, ma, una volta scesodalla bicicletta e salito sull’ammiraglia,si riprenderà, con gli interessi,quanto gli era stato tolto come corridore.Ci accoglie negli uffici della sua bellaazienda, la Podium-Carrera, sitaa Ponte San Marco, con la cortesiae la semplicità propria delle personevere.Ci accompagna la moglie, lui è nelsuo ufficio che ci attende: dopo lePalmaresTappa al Giro d’Italia...............................................................1969Giro del LussemburgoCronostaffetta del GhisalloCampione italiano inseguimento in pistaGiro di Romagna....................................................................1970Tappa al Giro d’Italia...............................................................1971Trofeo Matteotti......................................................................1972Gran Premio MontelupoCampione italiano inseguimento in pista................................1973Da Direttore Sportivo ha vinto:3 Giri d’Italia (Visentini, Battaglin, Roche) una Vuelta (Battaglin) un Tourde France (Roche) ed un’infinita di vittorie di grande prestigio…<strong>27</strong>presentazioni, facciamo qualchescatto (fotografico) davanti ai tantiposter che immortalano grandicampioni e grandi imprese, poi, …come non fare una chiacchierata, daimprenditore qual è, per scambiarciopinioni e sensazioni sul tristemomento (momento? sono anni…)dell’economia italiana, sul lavoroche non c’è, sulle tasse sempre piùpesanti e soffocanti per la gente eper le piccole imprese…Ce n’è abbastanza per arrabbiarsima, per fortuna, c’è lo sport, soprattuttoil ciclismo, che ci ridà un pocodi serenità. E così scopri che Boifavaè un attento lettore ed osservatoredi quanto avviene nella sua provincia,scopri che segue il <strong>calcio</strong> provincialedal Brescia alla terza categoria,scopri che apprezza il nostroGiornale (in bella vista sul tavolodelle riunioni), giornale che l’amicoMichele Dancelli gli porta ogni voltache esce il nuovo numero…D. Davide, quando è iniziata la tuaavventura di ciclista?R. Ho iniziato a correre nel 1962 nellacategoria Esordienti, con la società Pasinflexdi Bedizzole; la prima corsa cheho fatto sono arrivato secondo… e saidove? …A Gussago…D. Tante le vittorie da dilettante:quali sono le più importanti?R. Mah, quelle che reputo più importantisono il Trofeo Alcide De Gasperinel ‘66, una tappa al Tour de l’Avvenirnel ’68 dove indossai anche la magliagialla ed il trofeo Isolabella, una cronometroda Milano a Bergamo.D. Nel 1969 il balzo tra i professionistialla Molteni, con compiti digregario… di chi?R. Di quel grande campione che era MicheleDancelli…poi c’era Marino Basso…PierfrancoVianelli, Mario Anni…D. Al primo anno da professionistavinci una tappa al Giro e vestiper un giorno la maglia rosa, vinciil Giro del Lussemburgo, la Cronostaffettadel Ghisallo (con Dancellie Schutz), e tanti piazzamenti:un esordio che faceva presagireuna grande carriera…poi?R. Nel 1970, dopo aver vinto il giro diRomagna, disputai un ottimo giro diRomandia e poi il Tour; tornai in Italiae durante un allenamento, fui vittimadi una brutta caduta e rimasi incoma per 10 giorni…e iniziò il mio calvario…Nel 71 passai alla Scic e vinsiuna tappa a cronometro al Giro d’Italia,la Desenzano-Serniga di Salò, ma nonero più lo stesso… Dopo varie peripezie,visite specialistiche e cure varie, decisidi farmi operare ai tendini; in queglianni mi sottoposi a ben quattro interventi…due a Mantova, uno a Roma el’ultimo a Vienna, dove mi dissero chenon avrei più fatto il corridore…e qualchemalalingua diceva che non ave vovoglia di faticare! Nel 1978, a poco piùdi 31 anni, abbandonai il ciclismo.D. Con Eddy Merckx ottieni un terzoposto nel Trofeo Baracchi: seiuno dei pochi corridori che puòdire di aver perso una cronocoppie…percolpa di Eddy Merckx…R. Sorride Davide, poi…Sì… al GranPremio delle Nazioni di Parigi ero arrivatosecondo e così decisero di farmi fareil Baracchi in coppia con Eddy; io ero unragazzino ed ero felicissimo di far coppiacon lui! Purtroppo Eddy era reduceda un periodo personale molto criticoe non era al meglio della forma…Pensache, ancora oggi, quando ci vediamo, miricorda sempre quell’episodio, quasi volessescusarsi…L’ho sempre pensato…grandi campioni, grandi uomini…D. Due volte campione italiano,nel 69 e nel 73, nell’inseguimentoin pista… A livello di Nazionalenon ti sono mancate le soddisfazioni…R. Ho disputato quattro mondiali, duesu strada e due in pista nell’inseguimento.D. Sbaglio se dico che il livello tecnicodel ciclismo dei giorni nostri èdi gran lunga inferiore al ciclismodei tempi tuoi?R. No, non sbagli… in Italia ci sonomeno campioni rispetto agli anni ’70 e’80; in quel periodo c’erano tantissimicampioni in Italia ed all’estero. Oggi…guardiamo al Giro… ci sono Nibali,Wiggins, Evans... sto parlando ovviamentedi corridori che possono vincereuna grande corsa a tappe… e poi ? InItalia si sta soffrendo di più rispetto adaltri Paesi…D. Nel 1979, dopo essere sceso dallabicicletta, sali sull’ammiraglia
Il Giornale del Gussago Calcio28dell’Inoxpran e da lì inizia unastraordinaria carriera di DirettoreSportivo; hai guidato campionicome Visentini che vince un Girod’Italia, Battaglin che vince Vueltae Giro d’Italia, Roche che vinceun Giro d’Italia e un Tour… poiChiappucci, Guido Bontempi…Pantani… Tra i tantissimi trionfi,quale ti ha dato l’emozione piùgrande?R. Prima mi piace ricordare la personache mi ha dato l’opportunità di fareil “diesse”… Angelo Prandelli, dell’Inoxpran,che mi chiese di andare a correreper la sua squadra, e quando glidissi che ero intenzionato a smettere, mirispose di andare con l’Inoxpran a fareil Direttore Sportivo… Il primo corridoreche misi sotto contratto fu LucianoBracchi di Paderno, il secondo fu ilgussaghese Guido Bontempi…Ho avutola fortuna di trovare titolari come Prandellidell’Inoxpran e Tacchella della Carrera,che mi hanno sempre lasciato lavorarecon tranquillità, senza pressioniparticolari; ho sempre avuto carta biancanel fare squadre e programmi… ed irisultati sono arrivati!Per rispondere alla tua domanda…Premessoche le vittorie sono sempre belle…credo che il Giro d’Italia vinto conGiovanni Battaglin sia quello che mi hadato un’emozione straordinaria.Eravamo una squadretta di dodici corridorimolto giovani… in meno di cinquantagiorni vincemmo la Vuelta deEspana ed il Giro d’Italia! Una doppiaimpresa fantastica…D. Davide, come si gestisce una rivalitàcome quella tra Roberto Visentinie Stephen Roche?R. Beh, questa rivalità è stata soprattuttouna montatura dei giornali… Robertoin quel Giro andava forte, ma non èvero che Roche gli abbia fatto perdere ilGiro… purtroppo Roberto ha avuto uncalo, un paio di giorni di difficoltà…e igiornali si sono sbizzarriti.D. E la rivalità tra Claudio Chiappuccie Marco Pantani?R. Ho fatto la cosa più semplice di questomondo… li ho messi in camera insieme…Erano due grandi campioni checorrevano con la stessa maglia…sarebbestato un errore dividerli… La camerain comune rafforza l’amicizia, invitaalla solidarietà… nasce un legame paragonabileall’amicizia che nasce tra icommilitoni… Tenere separati due campionicosì diversi, avrebbe creato solo rivalità…D. Quasi trent’anni da DirettoreSportivo: come e cosa è cambiatonel ciclismo in questi anni?R. E’ cambiato … è cambiato in peggio…Allorasi aveva un contatto direttocon i corridori, nella preparazione, nellegare… si gestiva la squadra in toto;negli ultimi anni sono arrivati i preparatoriatletici… i diesse ora gestiscono icorridori nelle tattiche di gara, nell’organizzazionelogistica…Ora la preparazione nel ciclismo parepiù un videogioco!D. Due considerazioni sul doping:la prima è che c’è una disparità ditrattamento tra il ciclismo e gli altrisports, la seconda è che il problema-dopingè irrisolvibile a causadei grandi affari che ci stanno dietro.Cosa ne pensi?R. Sulla prima, ti dico che c’era l’impressionedi un accanimento contro ilciclismo, ma è altrettanto vero che all’iniziodi Giro e Tour beccavano semprequalcuno… poi abbiamo visto com’è andataa finire…Non mi sentirei di parlare di accanimento…però credo che adesso sia opportunoil controllo anche negli altri sports. L’hodetto anche recentemente ai vertici federaliinternazionali: chi è positivo, chiunqueesso sia, va radiato! Senza se e sen-seguici suCAFFETTERIA & WINE BARTutti i Giovedì dalle 17,00 SPECIALE 1+1 Per ogni personadopo il PRIMO aperitivo, cocktail o birra il SECONDO è in OMAGGIO!!!via Peracchia, 2 - Gussago BS - Orari: Lun 6.00 - 14.00 - Mar - Sab: 6.00 - 21.00 - Dom: 7.00 - 21.00
n. <strong>26</strong> maggio/giugnoLa FOTONOTIZIA a cura di:za ma. Diversamente non se ne esce…Per la seconda considerazione dico che,comunque, bisogna insistere nella lottacontro il doping.D. Hai sempre mostrato grande interesse,e seguito in prima persona,il ciclismo giovanile: cosa dire aibambini ed ai ragazzi che si avvianoalla pratica sportiva?R. Prima di tutto, due parole ai genitori:è necessario lasciare i figli liberi di sceglierelo sport che preferiscono! Poi…vorrei dire che il ciclismo non è cosìbrutto come lo dipingono. Sappiano igenitori che non è l’allenatore o il DirettoreSportivo che fa diventare campionii loro figli ma… è come li hanno fatti loro…enon è necessario, né possibile, chediventino tutti campioni… La cosa veramenteimportante è che i ragazzi faccianouno sport, quello che preferiscono,ma lo facciano seriamente… Lo sport tiaiuta veramente a crescere, ad impararedisciplina, rispetto delle persone, e regoledel vivere comune; questo sì è davveroimportante!Qui si chiude l’intervista ufficiale,ma la chiacchierata continua tra ricordi,considerazioni, aneddoti, raccontidi…ciclismo vissuto.Con la carriera che ha fatto, da corridoree da diesse, di cose da chiedere,ne avrei in quantità industriale…e si parla di Guidone nostro,di Visentini, di Roche, di Battaglin,di Chiappucci e naturalmente…diMarco Pantani…Grazie Davide, grazie davvero peravermi fatto ripercorrere un periododi grande ciclismo, un ciclismoveramente appassionante… comela passione e la cortesia che hai manifestatoin questa piacevolissimachiacchierata.GLI INDIMENTICABILIGià pubblicati:1 Guido Bontempi (Ciclismo)2 Natale Vezzoli (Pugilato)3 Gianni Poli (Atletica)4 Ario Costa (Basket)5 Michele Dancelli (Ciclismo)6 Alessandro Altobelli (Calcio)7 Paolo Rosola (Ciclismo)8 Giorgio Lamberti (Nuoto)9 Paola Pezzo (Ciclismo)10 Giacomo Violini (Calcio)11 Fabrizio Bontempi (Ciclismo)12 Piergiorgio Angeli (Ciclismo)13 Alessandro Quaggiotto (Calcio)14 Marco Solfrini (Pallacanestro)Potete trovare le intervistesui numeri arretrati scaricabiliin formato pdf dal sito:www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itA tempo di record GussagoNews a immortalato alcuni momentidella gita di chiusura dellastagione sportiva organizzatadal Gussago Calcio, dal 31 maggioal 2 giugno 2013, a LignanoSabbiadoro.guardate la fotogallery suwww.<strong>gussago</strong>news.itGUSSAGO CALCIO E SUD SUDANSUD SUDAN: VOCI DALLE MISSIONIIl Centro per la formazione degli Insegnanti di Cuiebet, che sarà intitolatoa Mons. Cesare Mazzolari, sta per essere concluso: la costruzionedel dormitorio che accoglierà i corsisti e della cappella è a buon punto,come potete vedere dalle fotografie pubblicate sul blog dedicato al progettoall’indirizzo www.progettoscuola.cesarsudan.org; ora il prossimopasso prevede l’arredamento del centro e poi tutto sarà pronto per ospitarei futuri maestri del Sud Sudan! Davvero un grande traguardo, unGRAZIE a tutti coloro che ci hanno sostenuto e continuano a farlo!Intanto, a fianco del progetto del Centro di Cuiebet, che ospiterà anchei futuri insegnanti di Aliap, abbiamo sostenuto la comunità di Aliap,missione della Diocesi di Rumbek gemellata dal 2005 con il Comune diGussago, supportando Fr. Henry Gidudu, parroco di Bunagok-Aliap,offrendogli la possibilità di partecipare ad un corso sui temi della pacee della riconciliazione presso la “European Peace University” in Austria.Fr. Henry, incontrato durante l’ultima visita del team di Cesar inSud Sudan lo scorso novembre, ha voluto ringraziare tutte le personeche supportano il suo lavoro di pastorale e promozione umana nellamissione di Aliap con queste parole: “In mezzo alle sfide dell’indipendenzadella nuova nazione e in assenza del nostro vescovo, ci sentiamoincoraggiati a continuare il nostro lavoro grazie al supporto di personegenerose che garantiscono la continuità del nostro operare.”Per conoscere l’attività ed i progetti di CESAR – Fondazione Mons. CesareMazzolari Onlus è possibile consultare il sito internet www.cesarsudan.orgoppure richiedere l’invio gratuito del periodico semestralecon tutti gli aggiornamenti mandando una mail a info@cesarsudan.orgoppure telefonando al n. 030/2180654.via E. Fermi, 40 - Gussago (Bs)tel +39 030 3730216 - fax +39 030 3739122http://www.alphapac.com/AutoriparazioniLecci MarioCENTRO REVISIONI AUTOSERVIZIO GOMMESOCCORSO STRADALEMOTORIZZAZIONE CIVILEMCTCREVISIONE VEICOLIOFFICINA AUTORIZZATAVia Guido Rossa, 25/<strong>27</strong>25060 Cellatica (BS) - Tel. 030 <strong>27</strong>71187
Si ringraziano: Cargi - Lavorazioni in ferro • Lorimer Sport - Abbigliamento sportivo - BresciaGiulia Bencetti Bar Onda Blu (Bs) • Peroni srl Surgelati - Gelati Algida - Gussago
La vetrina degli amici del Gussago Calcio
In collaborazioneconComunedi GussagoAssessorato al Commercio, Attività ProduttivePromozione del Territorio, Agriacoltura, AmbienteViaggio nelle vigne enei sapori di GussagoDECIMA EDIZIONESabato 15 Giugno 2013 - dalle ore 18.30Domenica 16 Giugno 2013 - ore 20.30Località Löc de la Begia, Via Inganni - GussagoCosto del percorso € 20,00(utilizzo di stoviglie compostabili)I coupon si possono acquistare presso:Ufficio Economato del Comune di Gussagofino ad esaurimento telefono 030 2522919Durante l’intero percorsosarà possibile degustarei vini delle cantine localiCon il patrocinio dellaSabato 15 Giugnodalle ore 18.30 ...aperitivo di benvenutoCena Itinerante nella dimora QuattrocentescaPossibilità di scelta fra due percorsi enogastronomiciMusica di sottofondo a cura dell’Accademia Musical-menteConcerto della Banda Santa Maria AssuntaInstallazione pittorica di Alberto Goglio e Rinaldo Turati“Homo Humus” all’interno delle sale della dimoraDomenica 16 GiugnoOre 20.30Concerto Lirico “Verdianamente”Successione di arie tratte dalle opere maggioridi Giuseppe Verdi a cura del Coro Lirico Bresciano “G. Verdi”Omaggio al Maestro di Busseto in occasione dei 200 anni dalla nascitapercorso enogastronomico “BLU”Aperitivo e stuzzichini • Antipasto: insalata di pescePrimo: lasagnette di verdure • Secondo: spiedini di carneDolce: crostatina di marmellata • CaffèDegustazione distillati localipercorso enogastronomico “ROSSO”Aperitivo e stuzzichini • Antipasto: insalata fantasia di polloPrimo: Casoncello alla carne fatto a manoSecondo: Tagliata al vinaigrette • Dolce: sbrisolona allospruzzo di spirito • Caffè • Degustazione distillatiGIUGNO GUSSAGHESE a TAVOLA...Comunedi GussagoMenùBistecca alla fiorentinaContorni misti • Caffè€ 25,00Vino abbinato:Cellatica o Curtefranca D.O.C.TrattoriaCAMPAGNOLATelefono 030 37309798TrattoriaCANALINOTelefono 030 <strong>27</strong>706908TrattoriaCARICATORETelefono 030 25291928Trattoriada PINATelefono 030 <strong>27</strong>72<strong>27</strong>98OsteriaDELL’ ANGELOTelefono 030 <strong>27</strong>70139OsteriaSANTISSIMATelefono 030 25216858Antica TrattoriaPiè del DosTelefono 030 21853588TrattoriaNUOVORUSTICHELLOTelefono 030 25203608TrattoriaCASCINABOMBAGLIOTelefono 030 <strong>27</strong>711788OsteriaBolleinPentolaTelefono 030 2523208TrattoriaMagherTelefono 030 <strong>27</strong>701478RistoranteLa StaccaTelefono 030 <strong>27</strong>700708AgriturismoAntica StradaRomanaTelefono 030 <strong>27</strong>703618Agriturismoda Mario e RosaTelefono 030 2520396Un invito alla buonacucina della tradizioneitalianapresso i ristorantiindicati, per tuttoil mese di giugno