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GIORNALE n. 25 - gussago calcio

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Il Giornale del Gussago Calcio8La testimonianza di un genitoreAi bordi del campodi Lucio GerriSono ormai anni che seguo, conammirevole costanza, l’attivitàcalcistica di mio figlio edei suoi compagni. Col tempo hovisto cambiamenti nel loro fisico,nell’abilità tecnica, nell’uso dellatattica; ho colto il modificarsi delloro rapporto con lo sport e l’attivitàagonistica; ho seguito la naturaleevoluzione dei loro sogni sportivi,da fiabeschi a più pratici e realistici.Insomma i ragazzi sono cambiatied io, quasi a rimorchio, li hoaccompagnati in questo camminosportivo ed esistenziale. Pur rimanendosempre coinvolto dall’ aspettoagonistico della gara, ho cominciatoa maturare, nel tempo, unasorta di distacco emotivo. È comese oggi un alter-ego si presentassead ogni incontro di <strong>calcio</strong> perassistere, accanto a me, all’avvenimento.Lui,l’alter, freddo, razionalee distaccato, io,l’ego, partecipe,emotivo e caldo. Cosa mi sussurraall’orecchio questo altro me-stesso,mentre tifo, urlo e, a volte, impreco?Nulla di particolarmente significativo:riflessioni, forse banali,considerazioni, piccoli pensieri...Uno di questi poveri spunti riguardala convinzione che il campo siadavvero metafora della quotidianaesistenza. Analizzare lo stile di giocodei vari ragazzi è come trovarsidi fronte a un campionario di atteggiamentipersonali e sociali di cuiabbiamo continuamente esperienzanella nostra vita professionale e relazionale.Ci sono sul campo comenella vita.Il narciso: ama il dribbling finea se stesso, cerca continuamentegiocate “alla Messi”, è talmente innamoratodella propria immagineche se ci fosse uno specchio dietrola porta passerebbe il tempo a sistemarsila divisaIl generoso: gioca per e con glialtri, l’assist è la sua scelta primaria,preferisce la vittoria della squadraad un gol personale, tende adapprezzare i gesti tecnici degli altrigiocatoriL’egoista: è colui che gioca soloper se stesso, non passa mai la palla,il gol personale è la sua religione,giunto di fronte al portiere rinuncerebbeal tiro per un passaggiosmarcante neppure sotto torturaIl leader: ha il carisma del capo,la sua presenza in campo dà sicurezzaa tutti i componenti dellasquadra, mostra sempre grinta senzamai perdere la testaL’insicuro: ha paura di sbagliareo di ricevere critiche, rende in partitasempre meno che in allenamento,lo riconosci dal passaggio debole,dal tiro fiacco, dall’entrata indecisaIl “Vorrei-ma-non-posso”: è coluiche si impegna fino allo spasimo,spesso la foga lo spinge a strafare,esagerando in ogni azione,dati di riconoscimento sono la corsaa testa bassa, la maglietta sgualcitae i calzettoni abbassatiIl “Potrei-ma-non-voglio”: giocatoredalle indubbie capacità tecnichema svogliato fino all’inverosimile,tale soggetto in genereprocura all’allenatore, durante gliallenamenti, travasi di bile e reazioniscomposte, mentre agli spettatoriemozioni irripetibili alternate a desideriomicidiL’amicone: gioca poco ma,come si dice, “fa spogliatoio”, hail compito di tenere alto il moraledella truppa con battute e scherzi,sdrammatizza le situazioni più difficiliriportando il <strong>calcio</strong> al suo ruolonaturale cioè uno sport legato algioco e al divertimentoNaturalmente potrei continuarenell’elenco di tale campionarioma il mio alter-ego si ferma qua,offrendomi però un ulteriore finalesuggerimento:sarebbe scioccoidentificare una categoria con questoo quell’altro ragazzo: ognuno diloro possiede talmente tante facceda essere in campo “uno, nessuno,centomila”.


n. <strong>25</strong> Marzo/AprileEsordientie GiovanissimiLa parola agli allenatori9di Hillary Kobia NgaineEsordienti 2000 - Felice della crescitae perfomance della sua squadraè il mister degli esordienti 2000Giampaolo Torchio col quale ci eravamolasciati con la speranza che isuoi ragazzi andassero il più lontanopossibile nel torneo di San Bartolomeoe loro non hanno disattesole aspettative, come affermato dallostesso mister: “Devo dire che i ragazzisono stati fantastici raggiungendola finalissima dove abbiamoperso con l’onore delle armi conuna prestazione maiuscola in unaserata dalle condizioni climatichenon facili per via della pioggia efreddo”. “Noi, come allenatori, siamomolto contenti quando i ragazziottengono un buon risultato”, haproseguito il mister elaborando ulteriormenteil concetto, “dopotuttoi risultati sul campo e il modo incui si ottengono sono figli del lavoroche svolgiamo settimanalmente”.“I ragazzi si affidano a noi perimparare e noi facciamo del nostromeglio affinché possano crescerebene imparando a giocare a <strong>calcio</strong>”,ha aggiunto il mister proseguendonello spiegare l’importanza dei valoripersonali nell’ottenere successianche nella sfera sportiva, “e nonsempre riescono ad afferrare il concettoche un comportamento positivoincide anche sulla prestazionesportiva ed è a questo punto chesiamo chiamati in causa come educatoririmarcando i comportamentipositivi e man mano che i ragazzilo comprendono migliora tutto ilgruppo e di conseguenza ne guadagnaanche la prestazione dellasquadra”. Nel concludere la nostrachiacchierata il mister ha volutorafforzare l’importanza di avere unatteggiamento umile: “A quest’etàè difficile comprendere appienol’importanza di essere umili”,ha affermato il tecnico spiegandoil concetto, “sulle ali delle vittoriei ragazzi tendono a volare soprale nuvole mentre quando perdonovorrebbero quasi nascondersi”.“Tuttavia ci vorrebbe maggior serenitàed equilibrio sia nellevittorie sia nelle sconfittericordandosi di non essere“fighi” solo quando sivince né tantomeno degli“sfigati” quando si perde,bisognerebbe prendere illato positivo di ogni cosa, analizzaregli errori anche nelle vittorie e lecose positive anche nelle sconfitte,dopotutto una vita fatta di sole vittoriesarebbe di una noia incredibile”ha concluso il mister.Esordienti 2001Sulla stessa lunghezza d’ondaanche il mister degli esordienti 2001Roberto Ungaro, il quale, interpellatosul progresso dei suoi ragazzi,ha affermato: “C’è stata una crescitaesponenziale nei ragazzi soprattuttodal punto di vista mentale ela convinzione nei propri mezzinonostante spesso ci troviamo controavversari di un anno se non dipiù grandi di noi”. “Laddove” – haproseguito il mister – “inizialmen-Esordienti 2000: Arici Leonardo, Baresi Marco, Bigardi Nicolò, Blesio Andrea, CrincoliMarco, Dair Ziad, Dancelli Michele, Gaffurini Mattia, Greotti Danilo, Khaliss Morad,Lancini Nicolo, Loda Mattia, Mignocchi Gabriele, Mondini Marco, Moscatelli Davide,Mutti Jacopo, Pansi Daniele, Pegoraro Nicola, Piacentini Samuel, Raducan Denis Marcello,Ravarini Luca, Squassina William, Sycaj Alessio, Tabladini Matteo, Tameni Luca.Esordienti 2001: Abeni Alessio, Angeli Andrea, Arici Dario, Cabassi Daniele, DiomandeAmed Saiba, Ferrari Matteo, Gatti Michele, Gilberti Matteo, Guarneri Andrea, LuminiNicola, Lupi Matteo, Lussignoli Nicholas, Mariuccio Federico, Pagnoni Daniele,Pozzi Lorenzo, Primavera Francesco, Riva Simone, Tizniti Ayoub, Torquati Rodrigo,Turotti Simone, Zanini Davide.Domenica 3 marzo 2013 ci sono state le premiazioni del torneo di San Bartolomeoriservato alla categoria esordienti 2000/2001. I nostri ragazzi del2000, al di là di ogni previsione, hanno raggiunto la finale del torneo che poihanno perso contro la Pavoniana senza demeritare, e se un briciolo di fortunaci avesse aiutato l’avremmo anche potuta vincere. Bravissimi ragazzi edun grande ringraziamento anche ai nostri mister Gianpaolo Torchio e SergioFranchi per il risultato ottenuto. Oltre al 2° posto conquistato dalla squadra,Luca Ravarini ha vinto il trofeo come miglior portiere del torneo. Complimentivivissimi ed ancora tante belle performance.


Il Giornale del Gussago Calcio10te c’era del timore reverenziale neiconfronti degli avversari più fisici,ora è subentrata una maggiore consapevolezzache se unita all’entusiasmodi qualche vittoria inattesae al fatto che i ragazzi ora abbianopreso le misure sul campo abituandosial <strong>calcio</strong> a undici dato che sonoalla loro prima esperienza sul campogrande, ha portato al miglioramentogenerale di tutta la squadra”.“Non posso che ringraziarliper il loro impegno esortandoli acontinuare a credere in loro stessi ecercare di migliorare sempre senzaporsi dei limiti perché dato il loropotenziale si può ottenere di più”ha concluso il mister.Giovanissimi - Chiesto di dare unavalutazione sulla sua esperienzacome allenatore dei giovanissimi, ilmister Giacomo Galesi ha esorditocon parole di ringraziamento perla società: “Devo dire che la societàmi ha sicuramente aiutato nel compitonon chiedendomi di vincere atutti i costi ma cercare di creare unbel gruppo di ragazzi e amici”, haaffermato il mister proseguendo“questo non solo è fonte di serenitàper noi come staff tecnico in primise dunque anche per i ragazzi, ma sisposa pienamente con la mia ideadi <strong>calcio</strong> a questi livelli dove primadi tutto abbiamo a che fare conadolescenti nel pieno sviluppo versoil loro cammino e futuro comeuomini che dovranno imparare astare al mondo rispettandosi l’unl’altro senza rinunciare ad aggiungerequalche cosa della loro personalitàper il bene del collettivo”.“In fondo” ha chiosato il misternel terminare il suo ragionamento“una squadra funziona allo stessomodo, le nostre miglioriqualità a disposizione delgruppo”. Sul suo operatoil mister si è detto “soddisfattodei progressi fattidai ragazzi e il lavoro svoltoin generale anche se c’èun po’ di rammarico perchéabbiamo perso qualchegara per mancanze nostrea livello psicologico e nontecnico e questo incide unminimo sull’entusiasmoperché i ragazzi a quest’etàsono come le montagnerusse; è un continuo su e giù, passanodall’entusiasmo contagiosoallo scoramento in un battibaleno”.“Quello che tentiamo è cercare lavia di mezzo e più continuità possibile”ha aggiunto Galesi.“Dal punto di vista dell’esperienzapersonale” ha aggiuntol’allenatore “è la prima volta chealleno i giovanissimi e devo direche è abbastanza impegnativo mamolto gratificante perché a questaetà hai la possibilità di intervenirepresto sui ragazzi insegnandoa giocare a <strong>calcio</strong>, impartire il belgioco aiutandoli a imparare divertendosie rispettando gli avversari”.“Personalmente metto a lorodisposizione la mia esperienza conil prezioso e immancabile sostegnodi Piero Franzoni sempre disponibilea dare una mano e di Hillaryil nostro grande giornalista quandopuò” ha aggiunto il mister prima diconcludere, “tirando le somme, direiche siamo partiti bene, attraversatomomenti di difficoltà ma orasi vedono i miglioramenti e devoAntonelli Francesco, Barzani Andrea, BelzaniLuca, Colosio Michael, Dancelli Luca, EssadikiReda, Fani Amara, Franchi Stefano, Gatta Bishal,Gelmini Nicolas, Gerri Pietro, Ippolito Giacinto,Mangano Francesco, Martello Andrea, Mor Matteo,Pelizzari Ezio, Pelosi Matteo, Regola Samuel,Satli Mohamed, Serlini Andrea, Sycaj Claudio,Soave Andrea, Zucca Cristian.CLASSIFICA - Girone GVALTROMPIA 2000 47GIOV. URAGO MELLA 39ORATORIO MOMPIANO 39BETTINZOLI 37LEONESSA 35SARETINO PAOLO VI 34RONDINELLE B <strong>25</strong>GUSSAGO CALCIO 19COLLEBEATO 18IL MOSAICO 8PREALPINO 7EPAS 0Classifica aggiornata al 7/4/2013complimentarmi con i ragazzi perla loro applicazione ricordandoloro però che il progresso è nullase non sostenuto nel tempo perchése da un lato è giusto fermarsi unmomento per goderci le nostre conquistedall’altro dobbiamo restare apasso col mondo che va di fretta enon ci aspetta”.Il Comune di Gussago in collaborazione con la scuola graficadel Centro ARTIGIANELLI di Brescia propone:CORSO di FOTOGRAFIA DIGITALEL’A.F.G.P. Centro Artigianelli, struttura accreditata per corsi di formazione professionalepresso la Regione Lombardia, offre la propria esperienza e sede a corsi di approfondimentoe di specializzazione nell’ambito grafico - fotografico.Al termine del corso, il Centro Artigianelli, rilascerà un attestato di partecipazione.8 incontri serali da 2 ore presso il Comune di Gussago1 uscita fotografcia presso il territorio del Comune di Gussago2 incontri presso i laboratori grafici del Centro ArtigianelliDurata del corso: 11 incontri da 2 ore - Costo: 130 euroIl Corso verrà avviato entro la fine 2013. Le iscrizioni del Corso si ricevono pressol’Ufficio URP del Comune di Gussago 030 <strong>25</strong>22919. Massimo n. 20 iscrizioni. Il corsoverrà avviato al raggiungimento minimo di n. 17 iscrizioniIl Centro Artigianelli propone altri 2 corsi presso la propria sede:• Corso di Photoshop - 3 incontri di 4 h il sabato mattina• Corso d’impaginazione con InDesign3 incontri di 4 h il sabato mattinaI corsi verranno avviati al raggiungimento minimo di n. 10 iscrizioniCosto euro 130 cad.A.F.G.P. Centro Artigianelli - Tel. 030293571


...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALICAFFESummer Camps estivi 2013in lingua ingleseTelefonaal numero030 3365516e informatisulle sedi dei corsiL’obiettivo principale dei SUMMER CAMPS è aiutare e sostenere i ragazzinel percorso di conquista di una propria identità LINGUISTICA,CORPOREA, AFFETTIVA, INTERSOGGETTIVA, ETICO MORALE (interazionecon l’altro). Ogni gruppo sarà formato da un massimo di <strong>25</strong>bambini accompagnati da educatori madrelingua. Le attività del camposeguiranno una scansione abbastanza regolare e saranno suddivise inattività didattiche, attività manuali, momenti di gioco e preparazione diuno spettacolo.Le attività manuali: queste riguarderanno principalmente la preparazionedi materiali occorrenti per lo spettacolo finale o comunque in stretta connessionecon l’argomento dello stesso.Importante che ci sia uno spazio per pittura e manipolazione in cui i gruppia turno possano svolgere le varie attività. I giochi /attività motorie sarannoun elemento fondamentale per tutta la durata del campo.È prevista l’organizzazione di giochi a squadra con premiazioni (es: i travestimenti,la caccia al tesoro), giochi tradizionalie giochi tipici.BarTavola CaldaApertitiviAperto dal lunedì al giovedì 07:00 -19:00venerdì 07:00 - 21:00sabato 07:00 - 12:00 / 17:00 - 21:00EDESTETICA030-6577296aperto dal martedì al venerdìdalle 9:00 alle 19:00sabatodalle 9:00 alle 15:00Via Trento, 35 - Paderno FranciacortaCERCHI UN EXTRADI 300-500 EUROPER PAGARE LA RATA DELMUTUO, DELLA MACCHINAO ALTRO, OPPURE CONOSCIQUALCUNO CHE VUOLEUN LAVORO EXTRA?CHIAMA SUBITO347.5273856 Ivanamail:ivanahlit@gmail.comwww.facebook.com/multilingue.itSedi di Brescia: - Borgo Pietro Wührer, 123 - Via Cantore, 46Corsi: corsi@multilingue.it - Traduzioni e servizi: - traduzioni@multilingue.itwww.multilingue.itIL IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


di Rinetta Faroni...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALINovecento gussagheseda vedere...Gussago da scoprire • Storia, aneddoti e curiositàLe immagini del passato suscitanosempre una molteplicitàdi emozioni: tenerezza,curiosità, dispute su luoghi epersone, dubbi, ipotesi (Ma quellalì non ero io? E quella col cappellonon era…? Che posto era?Chi aveva fatto la foto?. )In questonumero mettiamo sotto gli occhidei lettori alcune foto dell’archiviodelle maestre Ernesta Crescini(1888-1977) e Maria Casari (1905-1961) gentilmente messe a disposizioneda una parente che le conservae che ce ne passerà altre.In una vediamo una giostra“d’antan”, un po’ diversa dalle attrazionidei parchi divertimenti dioggi; sul retro c’è la scritta “Fiera1936”, forse qualche giostraio avevafatto sosta a Gussago, ma a mioavviso la terra sottostante è battuta,vuol dire che l’impianto era fissoe stava nel cortile di qualchescuola o più probabilmente all’asiloNava (chi ci giocò lo sa di sicuro);era quasi certamente estate(guardiamo vestiti e ombre), c’è iltipico muro in pietra, non si notanocolline, dietro ci sono “piane”di foraggi, cereali o vigneti.Nella foto del gruppo di scolarettedi spalle si assiste ad una“esercitazione” scientifico-geografica:infatti sul retro si legge“Segnando il nord, guardando lapropria ombra a mezzogiorno.Anno 1935. Classe 3° femm.” Anchequesta foto ci può dire molto:siamo nel parco delle scuole delCentro, (oggi Municipio), sonostati messi a dimora gli alberi inmemoria dei caduti della primaguerra, si vedono le case in fondo1935 - lezione all’aperto 1942 - alunne conciapelliseguici sututte le serehappy-hourdalle 18.00Bar - Cocktail - Caffetteria - Colazioni - Snack Bar - AperitiviVia G. Peracchia, 4/B - Gussago (BS) - caffeorologio@gmail.comaperti dal lunedì al sabato dalle 06.00 alle 24.00 - domenica dalle 17.00 alle 24.00IL IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO -- redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it -- www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIa via Roma con l’inizio della salitaalla Santissima, sullo sfondole colline della Mirabella e dellaTesa; guardiamo l’abbigliamento,zoccoli, scarpine, pettinature dellebambine.Non ne vediamo i visi, ma qualcunasi riconoscerà in quel momento.Nell’ultima invece i visi si vedonobene, è un gruppetto di classequarta davanti alla facciata dellascuola, mostrano con orgogliole pelli dei conigli da loro conciateper farne guanti per i soldati.La foto riporta la data del 1942,l’Italia è in guerra, la povertà incombe,la tragedia ancor di più.La memoria è ancora viva e altrefoto la documenteranno.1936 - sulla giostraIL <strong>GIORNALE</strong>SI PUÒ TROVARE:presso la sede delGussago CalcioBiblioteca ComunaleComune di GussagoElettropiù - Gussago,Piscina Le Gocce,presso alcuni bar,ristoranti,edicolee negozidi Gussago.1933 - I più piccoli in ricreazionePuò essere scaricato informato pdf dal sitowww.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itIL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIdi Roberto RicciDOLCIMousse di yogurte torroncinoL’angolo della cucina • a cura del CFP CanossaIngredienti per sei persone:-120 gr yogurt magro- <strong>25</strong>0 gr di panna liquida- 100 gr torrone tritato- 100 gr cioccolato bianco- 7 gr colla pesce- 2 tuorli uovo- 70 gr zucchero semolato- <strong>25</strong>0 gr panna montataProcedimento:• Scaldare <strong>25</strong>0 gr di panna facendosciogliere al suo interno il cioccolatobianco e il torrone spezzettato;togliere dal fuoco e incorporare lacolla di pesce prima ammollata inacqua fredda.• Lasciare stemperare la temperaturadel composto poi aggiungere lo yogurt.• A parte in una bacinella montarecon la frusta i tuorli con lo zuccherofino a rendere spumoso il composto,incorporare delicatamente la pannamescolando dal basso verso l’alto.• Unire le due basi preparate facendoattenzione che il composto di yogurtsia sotto i venti gradi altrimenti lapanna tenderà a granire.• Versare il tutto nelle coppette e porrein frigorifero per circa due ore.• Guarnire a piacere con scaglie dicioccolatoCentro MassaggiTRATTAMENTI ANCHE A DOMICILIORICCARDO MINETTIMassofisioterapistaRiflessologoPosturologia clinica integrataCamignone di Passirano(Brescia)via Don Minzoni, n.12tel. 3382621314Telefonaci per avere il tuo spazio pubblicitario030 7721730Salumi, Formaggi... Sapori di una voltaProdotti toscani e pugliesiVini selezionati e olio di alta qualitàSi confezionano cesti su ordinazioneanche per le aziendee sfiziose idee regalo...Via Richiedei, 19 (di fronte ASL)<strong>25</strong>064 Gussago (BS)Tel. 030.<strong>25</strong>21431Orario: 8.30-13.00 / 15.30-19.30Chiuso lunedì pomeriggioIL IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO -- redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it -- www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALIArianna Papini,È UNA PAROLAKalandraka edizioniEtà di lettura: dai 3 anniUn albo prezioso scritto e illustratoda Arianna Papini, offre spunti delicatie profondi per ricordare a piccolie grandi il valore della parola “Amicizia”.Alessandro RiccioniL’ECOIllustrazioni David PintorLapis edizioniEtà di lettura: dai 5 anniL’eco vive dasecoli rintanatatra le suemontagne eogni domenicamattina, trale sette e le undici,ascolta idesideri dellepersone. Tutti hanno qualcosa dachiedere. C’è chi lo fa con irruenza,chi con maleducazione, chi conla voce gentile. E poi c’è un bambino,che ha la faccia piena di sonnoe un desiderio silenzioso di mamma.E l’eco, che ascolta tutto anchei pensieri più segreti, sa come farlofelice.Roddy DoyleTUTTA SUA MADREIllustrazioni Freya BlackwoodSalani edizioniEtà di lettura: dai 7 anniSiobhán ricorda come suamadre scherzava, sente ancorale sue mani che la sollevanoper aiutarla a cogliereuna castagna, e comecantava. Però non ricordapiù il suo viso. Avvengonoincontri strani nella vita ditutti, soprattutto in quella fase magicadell’esistenza che è l’infanzia.In un parco, un giorno, una signorasi siede sull’erba accanto a Siobhán.Chiacchierando, la donna le suggeriscedi guardarsi bene allo specchioe le sussurra le parole giusteper far tornare il sereno sul voltodella persona più amata. Una delicatissimastoria illustrata sulla tristezzae la felicità, un distillato diemozioni che lascia il lettore con unsorriso.Fabrizio SileiIL BAMBINO DI VETROEinaudi edizioniEtà di lettura: dai 9 anniUn fazzoletto blu annodato al collo,una mappa, un fucilea elastico: che altroserve per esserefelici? Costretto incasa da una misteriosamalattia, Pinoguarda la vita scorrereoltre la finestra.Ma oggi è successoqualcosa di straordinario.I ragazzi del quartiere,che si stanno preparando alla battaglia,l´hanno ammesso nella banda:Pino, il “bambino di vetro” troppofragile per vivere, è pronto a combattereal fianco dei nuovi amici.Ma sulla felicità appena assaporatasi allungano le ombre: il corpoche non tiene il passo dei desideri,l´ansia dei genitori, lo zelo di unanonna decisamente troppo apprensiva...”(libro vincitore del premio Andersen2012)di Cosetta ZanottiI LIbri scritti daCosetta Zanotti• Il segretodel Signor L.(Lapis, 2012)• A cavallo del tempo(La Scuola, 2012)• Trippy e la signora BentrovatiEuno Edizioni, 2012)• Sul sentiero dei Sogni(Arti ed.- Punto Missione, 2012)• Alfabetando(con Rossana Colli, Erickson 2011)• Dov’è Penny?(Lapis, 2010)• Io fuori io dentro(Lapis, 2009- 2012)• Sotto una buona stella(San Paolo, 2009)• Ascolto guardo(Lapis, 2009)• Sei felice?(San Paolo, 2008)• Respiro cortoSan Paolo, 2008)• Mihai(San Paolo 2006)• Il mare del cielo(San Paolo 2004 - 2012)www.cosettazanotti.itAA.VV.PAROLE FUORIIl Castoro edizioniEtà di lettura:dai 14 anniDodici storie per raccontarele emozionipiù intense, conle parole e con le immagini.Quelle emozioniche stanno sepoltenello stomaco, che non sempresiamo capaci di riconoscere. Acui è difficile dare un nome. E cheè difficile portare fuori, allo scoperto.Desiderio, Vergogna, Timidezza,Dolore, Amore, Disperazione,Paura, Gioia, Coraggio, Colpa, Gelosia,Odio. Dieci grandi scrittori edue autori di graphic novel esprimonoin questo libro quello che avolte grida forte ma non sappiamodire.IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


...non solo <strong>calcio</strong>di Marco FrediLe nottidei rospiAlla scoperta della NaturaSono queste le notti nelle quali questi anfibi che di solito vivononel bosco si spostano e tentano di scendere all’acqua perdeporre le uova e riprodursi. Anfibio significa infatti: doppiavita. Essi infatti presentano una fase iniziale della vita svoltain acqua e una fase adulta svolta sulla terra. Purtroppo duranteil loro spostamento quasi sempre incontrano una stradada attraversare e non essendo veloci le auto ne fanno strage.Il periodo di migrazione è influenzato dalla temperatura :normalmente si spostano la sera dalle 19 alle 22 nelle giornateumide e piovose quando la temperatura è attorno ai 10gradi nei mesi di febbraio - marzo. I maschi, più piccoli, spessoanticipano le femmine per poterle attendere vicino all’acquaoppure, se le incontrano durante il percorso, si aggrappanosaldamente al loro dorso e si fanno trasportare per esse-re i primi a fecondare le uova che verranno ancorate alla vegetazionelacustre in lunghe file. Una ventina di giorni dopoi rospi compiono il percorso inverso per tornare nel boscodove conducono vita notturna nutrendosi di insetti . Il nostroamico rospo è infatti un cacciatore formidabile di larvedi insetti e contribuisce a limitare le specie nocive e fastidioseper l’uomo . La sua protezione ci evita di spargere veleniper combattere le zanzare. In inverno si interra e sopravviveabbassando al massimo la sua temperatura ed il suo metabolismo.Forse l’ultimo corridoio biologico fra bosco e lagodi Iseo è quello fra il monte Alto ed il lago nella zona fra Clusanee Paratico. Il bosco del monte Alto ospita probabilmentel’ultima popolazione rilevante di Rospi, messa in gravepericolo dall’attraversamento della strada Iseo-Sarnico, moltotrafficata, oltre che da progetti edilizi che cementificherannoanche quest’ultimo tratto di sponda lacustre. I volontaridell’associazione Monte Alto e le Guardie ecologiche dellaComunità Montana del Sebino Bresciano si prodigano percercare di salvare i Rospi raccogliendoli e portandoli all’acquadall’altra parte della strada.Per informazioni: Alberto Gatti 338/3668149;associazione.montealto@gmail.comwww.facebook.com/AssociazioneMonteAltoNelle foto: sopra una coppia di rospi. A sinistra una femmina di rospodi Sergio PeliTutti in sellaVerso Siena...Che bella discesa!!! C’erano duestrade, una in discesa in picchiatae l’altra in discesa più dolce, e ovviamenteho scelto la seconda, volevogodere di più. L’Appennino èfantastico anche oggi. In discesa èperfino fresco eppure questi giornicontinuano a raccontare che sonotorridi e che non ha mai fatto cosìcaldo. Le montagne bellissime, icolori vivissimi e anch’io comincioa sentirmi così. Sono sceso da Castiglionedi Garfagnana, ho visto i cavallida lavoro che non mi ricordavoDiario di viaggioda Brescia a Cosenza (quinta parte)Le puntate precedenti del “viaggio” si possono leggerescaricando il pdf del giornale - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itneanche più che esistessero e da unmuro m’è saltata giù una biscia lungae nera che secondo me c’è restatadavvero male di essere atterrata suuna statale, si vedeva da come simuoveva agitata. Ho fatto qualchealtra fotografia ed ho continuato ascendere fermandomi in continuazionea guardarmi attorno. Poi mison trovato in una zona che non soche provincia, dalle targhe direi fraPistoia, Lucca ed Empoli, di sicuroalle 16 e 30 a 96 Km da Siena, quandopensavo che non mancasse molto.Non ero pronto a questo cartelloed anche il posto, fra quelle tre città,non è che fosse granchè, rispetto aquelli appena lasciati. Troppo traffico,strada grossa e pancia vuota cheho provato a riempire con un gigagelato. Le fontanelle e le oasi verdidel giorno prima sono solo un ricordolontano, un sogno. Ad Empoliattraverso l’Arno e realizzo che ilpuntino si è davvero spostato e comincioa vedere cartelli stradali chemi ricordano altre cose, altri viaggi,forse qualche film e le due gite cheho fatto con le scuole, in terza mediae poi di nuovo con l’Università nellazona di Santa Croce e San Miniato.A Castel Fiorentino, sarà per Fiorentino,ma comincio a desiderare unaFiorentina. Non bionda o simpatica,la voglio bella grossa e carnosa,così, per stare un po’ seduto con leie finalmente mangiare qualcosa,ma non è ancora ora e posso andareIL <strong>GIORNALE</strong> IL <strong>GIORNALE</strong> DEL DEL GUSSAGO GUSSAGO CALCIO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itwww.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


L’angolo della poesiaLa mia terraa PasquaAncor m’appare brulla,la mia terra,che lentamente nasce e si colora.Mentre silente, scende nell’anima,la mia tristezzaper la Quaresima.dolce il mio sguardo,che Ti accarezza su quella croce.Ancor m’appare brulla,la mia terra.E va il pensieroal Tuo sepolcro,alla Tua luce ancor sul mondo.È la TuaPasqua, Signore…Nella speranzadi ogni buon cuore.Ancor m’appare brullala mia terra…ma la crisaliderinascerà farfalla.avanti ancora un po’. È con questospirito che sono sulla Cassia, l’anticastrada romana che portava versoNord, fra un sali scendi e l’altro, edun continuo salire della stanchezza!Il tramonto è bello, l’ultimo sole lasciapiano il posto alla prima luna etutti e due mi fanno compagnia inquesta giornata, la più silenziosa diquesti giorni. Rispetto a ieri, non hoavuto nemmeno il problema dellastrada, è semplice dritta e la miaombra proiettata sulla mia sinistra,mi fa capire che sto andando nelladirezione giusta. Non importa sequando sono arrivato qui, alle 21e 45, le uniche ombre che ho vistosono quelle che mi facevano i lampionisopra di me. Inutile dire chesono distrutto e che ho fame vistoche oltre a colazione e gelato nel pomeriggio,non ho mangiato proprioniente.(continua)www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itMargherita MiglioratiAziende locali: Viticoltore in FranciacortaLe CantorieQuando il vino diventa poesiaL’azienda vitivinicola Le Cantorie è unadelle cantine più irraggiungibili dellaFranciacorta, arroccata al culmine diuna salita mozzafiato sulla collina diCasaglio, in territorio di Gussago. LeCantorie deve il suo nome all’appellativodialettale del suggestivo anfiteatromorenico che si apre alle spalle del paese,confine nord orientale della Franciacorta, dove risiede l’omonima aziendae si estendono i suoi vigneti: una vallata dalla conformazione specifica,con terrazzamenti che sembrano disegnati, i quali si ergono ripidi sulle pendicicollinari e muri a secco di pietra bianca calcarea, uniti in un contesto armonioso,regalando un colpo d’occhio emozionante. Le caratteristiche proprie diquesta zona morenica, la ricchezza del sottosuolo e le condizioni ambientaliparticolarmente favorevoli, congiuntamente alla profonda conoscenza e all’esperienzamaturate dalla gente del luogo nel rispetto delle antiche tradizioniagricole, costituiscono gli elementi che determinano la natura unica delle uveottenute dai vigneti coltivati su questi colli e l’elevata qualità dei vini prodotti;vini che attraverso il gusto ed i profumi raccontano la storia del territoriostesso. Le uve Chardonnay, Pinot Nero danno origine a pregiati spumantichampenoise di diverse tipologie; mentre le uve Cabernet Franc, cabernetSauvignon, Merlot, Barbera e incrocio Terzi caratterizzano vini rossi, strutturatie di grande tradizione, in questo lembo di terra dove la Franciacorta sisovrappone al Cellatica Doc.Franciacorta Pas Dosé 2006 «Armonia»Questo vino nonviene prodotto adogni vendemmia;l’enologo attendel’annata meritevole,con particolarepregio e finezzaper realizzarlo. Equesta riserva affrontaun periodo di8 mesi in barrique eben 60 mesi di permanenzasui lieviti.La tipologia pasdosé fa sì che si ritrovitutta la purezzae l’eleganza delvino base caratteristicodella zona di Gussago. É un vino che il lungo affinamento ha resoancor più complesso senza nulla perdere in freschezza e fragranza; econsigliabile sia come aperitivo, sia per l’accompagnamento dell’interopasto.Le Cantorievia Castello di Casaglio, 24/<strong>25</strong><strong>25</strong>064 Gussago BS (Italy)Tel: +39 030 <strong>25</strong>23723www.lecantorie.itinfo@lecantorie.com


di Adriano Piacentini...non solo <strong>calcio</strong>: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALICont opiede • La nostra storia, un’eredità da tramandareRMercantie purgatorioDunque il sacro e il religioso, il che ècome dire che l’uomo si tira appressodelle strutture mentali che lo mantengonosostanzialmente stabile nel tempoe nello spazio. Il che è come dire chepiù o meno l’uomo è così da che l’uomoè uomo… Insomma la base biologicaè la stessa, mentre la diversità è datada ciò che ti raccontano. Se ti raccontanodi toglierti il cappello prima di inchinartidi fronte a uno più potente di te,ti toglierai il cappello prima di inchinarti;se ti raccontano di mettere il cappelloprima di inchinarti, metterai il cappelloprima di inchinarti; se ti raccontano ditoglierti le scarpe prima di inchinarti, tileverai le scarpe prima di inchinarti. Inogni caso avrai riconosciuto e omaggiatoil rango superiore di un altro. È unastruttura molto antica quella del riconoscimentodi rango. Non ce l’ha solo l’uomo,anche il suo amico ce l’ha. Lui abbassacoda e orecchie e si accuccia. Moltedelle nostre strutture mentali si perdononella lunga notte biologica. Prendetela paura. È ragionevole che il buioti faccia rizzare la pelliccia? (Checché sene dica, ce l’abbiamo ancora la pelliccia.I peli sono fini fini fini, ma ci sono tutti.)Evidentemente no! Basta accendere laluce… e il buio non c’è più. Ma quandoti raccontavano di leopardi e tigri e panteree puma e linci, che il buio ti rendevaevanescenti e sfuggenti, bastava un nonnullaper farti rizzare il pelo. E adessoche di linci puma pantere tigri leopardinon te ne parlano più, ti è rimasta l’ideache il buio è pieno di predatori: ombrespettri fantasmi demoni diavoli animedell’inferno, anime del purgatorio… e tibasta un niente per farti rizzare il pelo.Ognuno, poi, riempie il contenitore dellapaura a seconda di quel che gli raccontano,ma, al di là dei nomi e delle immagini,girano più o meno le stesse cose.Per esempio nell’Asino d’oro di Apuleiovediamo in azione due Lamie. Le Lamiesono dei mostri affini alle striges,esseri in parte donne e in parte uccelli.Con il nome di strie hanno agitato l’immaginazionepopolare delle nostre contrade.A metà tra la donna e la civetta,le strie escono con i fulmini, a loro voltadetti strie quando si scaricano nelle vicinanze…Ebbene Lamie, Striges o Strieche fossero adescavano giovani uominiper poi nutrirsi del loro sangue. Sono lenonne del Conte Dracula. Nell’Asino d’oro,in realtà le Lamie sono protagonistedi una spassosa parodia. L’Asino d’oro infondo è un’enciclopedia di parodie, benchèlo si voglia far passare per un librodi edificazione spirituale. Certo, al tempodei romani, non ti sarebbe capitato diincontrare un’anima del purgatorio, masenz’altro potevi imbatterti nella larva diun insepolto. Basta leggere l’Iliade o l’Eneide.Peraltro anche noi ne abbiamo dovutofare di strada per incontrare un’animadel Purgatorio. Il Purgatorio c’èmica sempre stato. Si è dovuto aspettareil tempo delle cattedrali, per tirarlo assieme,il tempo dei Comuni medievali.Gli abitanti dei Comuni erano chiamatimercanti. Erano loro a fare la fortunadei comuni, nonché la propria, mica gliabitanti del contado, che erano chiamaticontadini. I mercanti, chi più chi meno,commerciavano tutti, dal primo all’ultimo.E per far prima i mercanti dei Comuniavevano inventato un meccanismoingegnoso.Ecco, se un abitante del contado, uncontadino, appunto, doveva comperare,metti, una falce, prendeva, che so?,una capra, andava al mercato, metti, diSan Giovanni… Era una gran festa a SanGiovanni: è il giorno del solstizio! «Lasera della vigilia di S. Giovanni Battistala gente riversavasi nei prati suburbani;vi pernottava cogliendo la rugiada, preservatricedi corruzione, e rientrava ilmattino tripudiando e danzando intornoad immani massi di fiori campestri.Nella stessa notte si soleva anche raccoglierela erba camamilla a calmare inervi tempestosi. Anticamente in quellanotte si accendevano anche falò perlustrazioni, e si facevano saltare da pastorie da bestie a difenderli da malattiecontagiose». 1Dicevo va al mercato con la capra e simette lì finché passa uno che vuol comprareuna capra e vendere una falce. Imercanti, invece, no. Un mercante seha, metti, della stoffa da vendere e vuolcomperare, metti, della lana, lui nonaspetta uno che ha della lana da venderee vuol comperare la stoffa. No, cerca unmercante che gli compra la stoffa, si fadare in cambio dei tondi, metti, di rameo d’argento, o anche d’oro… In certe isoledell’Indonesia andavano bene certeconchiglie… Conchiglie rare, s’intende,che mica puoi trovare così, tutti i giornie vai da un mercante che vende la lana econ quei tondi di rame, d’argento e d’oroo con le conchiglie comperi la lana. Sepoi questo mercante che vende la lanasi trova nelle Fiandre e tu sei di Firenze…C’era tanta strada per arrivare nelleFiandre, e poi le foreste, i briganti… Allorapassi da un mercante che ha un bancocon una bilancina sulla quale metti ituoi tondi di rame, d’argento o d’oro chesiano, e con quelli compri una carta, concui compri la lana dal mercante delleFiandre, e lui va da un mercante che haun banco uguale a quello dove sei statotu a Firenze, ma che sta lì nelle Fiandre,e con quella carta che gli hai dato tucompra dei tondi di rame, d’argento od’oro con cui compra ciò che vuole. E se,mettiamo, il mercante di Firenze non neaveva di tondi o non ne aveva abbastanza,andava dal mercante del banco e conuna carta comprava un’altra carta chedava al mercante di lana delle Fiandre,che dava al banco di Firenze in Fiandra,che dava al banco di Firenze in Firenze,così che tu con comodo potevi tornare lìal banco di Firenze a ricomprarti la tuacarta, così che avevi ancora la tua carta ein più la lana. O per lo meno un po’. Adirla così, sembra complicato, ma nellapratica è una cosa molto semplice.C’è anche nell’Asino d’oro un certo Milonecon un banco e una bilancia chepesa dei tondi di rame e d’argento e d’oro.Poi la Respublica romanorum divennela Respublica christianorum e tutti i banchiandarono a farsi benedire. E con quelmeccanismo i mercanti dei comuni si arricchivanomica da ridere. Era la rabbiadei feudatari laici ed ecclesiastici. Nonerano mercanti loro, abitando nel contado,e non si arricchivano e allora, potenticom’erano benchè contadini, li mandavanotutti dritti all’inferno, i mercanti.Ma non poteva durare in eterno! Comesi faceva, ditemi voi, a mandare all’infernochi - usurai, li chiamavano - s’eramesso a finanziare le guerre di re, vescovie papi e la costruzione delle cattedrali?Ecco allora che si tira su un albergo,con una sauna molto molto calda, bollente,si può dire, dove mercanti e usuraisi purgano prima di entrare in Paradiso.E più paghi, più purga ti danno, e piùpurga prendi, prima ti purghi e primaesci dal Purgatorium per entrare in Paradiso.Oggi, pare, che vogliano farglifare la fine del Limbo anche al Purgatorio.Lo vogliono chiudere. Sono quasispariti gli usurai! Li hanno fatti sparire ibanchieri. E i banchieri, da che ci sono ibanchieri di Dio, coè da metà ‘800, vannotutti dritti in paradiso. Capite perchéfino all’anno mille o giù di lì, mica potevipermetterti il lusso di incontrare un’animadel Purgatorio. Al massimo incontravile Lamie che erano un po’ diverse,ma più o meno erano uguali nel fartipaura di notte.1G. Rosa, Dialetti, costumi e tradizioni delleprovincie di Bergamo e di Brescia, BresciaMDCCCLXX, p. 312.IL <strong>GIORNALE</strong> DEL GUSSAGO CALCIO - redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it - www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it


n. <strong>25</strong> Marzo/AprileCLASSIFICA - Girone AADRENSE 1909 61FOLZANO 46GUSSAGO CALCIO 43OSPITALETTO 2000 38ORCEANA CALCIO 36LIONS 28UNITAS COCCAGLIO 27CASTELCOVATI 27ORATORIO MOMPIANO 27MONTORFANO ROVATO 23CAPRIOLESE 22BAGNOLESE 21CASTELMELLA 17PADERNESE 7Classifica aggiornata al 7/4/20137/04/2013 Gussago Calcio - Adrense- 0 - 4 - Partenza con botto: dopoun minuto, bella apertura per Girolettiche senza pensarci troppo piazza allespalle di Dioni. Il Gussago cerca diriprendersi e ci prova due volte conBignotti, in pallonetto, ma la palla finiscefuori. La partita è vivace, entrambele squadre non vogliono dare nienteper scontato. Presto arriva il raddoppiocon un pronto Ponzoni che si fatrovare in tutte le parti del campo e,su <strong>calcio</strong> d’angolo, anticipa i difensoritrovando l’angolino. L’Adrense imponeil suo gioco facendo girarevelocemente la palla da unaparte all’altra. Chiamanoschemi sui calci da fermo eschiacciano a tratti il Gussago,che cerca di ripartire invelocità lanciando le punte,ma la miglior difesa del campionato(15 gol subiti) non sifa distrarre neanche da qualcheimprecisione dell’arbitro.Allo scadere arriva ancheil terzo gol, con il solitoSamuele Vitari che festeggiacon una doppietta i suoiquarantadue gol stagionali.Il primo un meravigliosopallonetto in area, dopo aversaltato il difensore; il secondoarriva da una punizione,deviata in mischia. I commentidel tecnico del GussagoRegola, ugualmente soddisfattoper l’impegno deisuoi: “Sono uno squadrone,lo han dimostrato per tuttol’anno, noi abbiamo cercatodi fare il possibile e giocarecome sappiamo. Dobbiamocontinuare perchè non è ancorafinito il campionato pernoi”.fe19Aurselesei Dragos Andrei, Benaglia Francesco,Bignotti Daniele, Bona Severino, Boni EmanueleBonometti Simone, Bracchi Paolo, Bracchi Roberto,Buccio Stefano, Bulgari Daniele. CominelliFrancesco, Dioni Michele, Dioni Pietro, DiopElhadji, Frassine Matteo, Galesi Matteo, LagrotteriaCosmo, Mazzini Federico, Peruzzotti Emanuele,Ragazzoli Mauro, Reboldi Matteo, TorchioMauro, Zanini Michele, Lumini Matteo, LambertiMatteoritorno03/02/2013 Castelcovati - Gussago Calcio 2 - 310/02/2013 Padernese - Gussago Calcio 0 - 417/02/2013 Gussago Calcio - Lions 4 - 024/02/2013 Montorfano Rovato -Gussago Calcio (da rec)03/03/2013 Gussago Calcio - Orceana Calcio 3 - 210/03/2013 Folzano - Gussago Calcio 3 - 017/03/2013 Gussago Calcio - Ospitaletto 2000 3 - 024/03/2013 Bagnolese - Gussago Calcio 1 - 507/04/2013 Gussago Calcio - Adrense 1909 0 - 414/04/2013 Castelmella - Gussago Calcio21/04/2013 Gussago Calcio - Unitas Coccaglio28/04/2013 Oratorio Mompiano - Gussago Calcio05/05/2013 Gussago Calcio - CaprioleseUna partita vista dalla corrispondente Francesca Esposito di SPRINT e SPORTGUSSAGO 3 OSPITA-LETTO 0RETI: 4’ Bignotti (G),6’ st Bulgari (G), 36’ stBuccio (G).Il Gussago si imponecon un secco tre a zero,allontana così l’Ospitaletto,sua diretta inseguitrice con unapartita ancora da recuperare, e si rilanciaa testa alta nella zona playoff.In attesa dello scontro in casa fra duegiornate, con la capolista Adrense, ilGussago approfitta anche del passofalso del Folzano che ora dista duesoli punti. La partita prende subitouna direzione specifica: il Gussagoattacca e l’Ospitaletto si difende.Dopo cinque minuti il Gussago è giàin vantaggio, il trio offensivo Bignotti-Peruzzotti-Buccio non si fa attendere,e su bel tiro di Roberto Bracchia scavalcare la difesa, Bignotti segnail dodicesimo centro stagionale e aprecosì le danze. L’Ospitaletto prova adallargare il gioco sulle fasce, con unveloce Bazzoli, ma l’attacco è nascosto.Nella ripresa arrivano i primicambi, ma è ancora il Gussago a farsiavanti con Bulgari lanciato in profonditàche, senza pensarci due volte,spiazza Ferretti sul secondo palo. Timidala reazione dell’Ospitaletto checi prova da fuori, ma trova una bellaed importante parata di Michele Dioni.Le squadre si allungano, la difesadel Gussago si muove bene e respingele ripartenze. Un episodio accende leproteste degli ospiti, che vedono annullarsiun gol su punizione per fuorigioco.Poco dopo, sull’altro fronte, Gafforellifischia rigore per il Gussago, per falloin area su Buccio che dal dischettonon sbaglia. Partita conclusa e pochii commenti tecnici a riguardo:”Pensonon ci sia molto da aggiungere, abbiamocreato di più e concretizzato - commentaRegola, allenatore del Gussago - abbiamoavuto molta sfortuna contro il Folzanosettimana scorsa, sprecando molto.Oggi invece eravamo messi bene e ci siamoimposti dall’inizio”.Di poche parole anche il dirigentedell’Ospitaletto: “Il risultato parla chiaro,non abbiamo giocato, ci mancavanoanche diversi giocatori. Andiamo avanticomunque, senza perderci d’animo“.Le PagelleDioni M. 6.5 Sempre attento.Zanini 7 Efficace.Bulgari 7 Grandi avanzate.Bonometti 6.5 Tiene alta la difesa.Torchio 7 Visione di gioco.Benaglia 6.5 Imposta.Frassine 6.5 Filtrante.Bracchi R. 6.5 Tanta corsa, generoso.Bignotti 7.5 Punta di diamante.Peruzzotti 7 Propositivo.Buccio 6.5 Concreto.All. Regola 7 A testa alta.


Il Giornale del Gussago Calcio20CLASSIFICA - Girone DFOLZANO 60GAVARDO 49CILIVERGHE MAZZANO 48DELLESE 43CONCESIO CALCIO 40PORTO 2005 38CASTREZZATO 34LODRINO 34VOBARNO 33GUSSAGO CALCIO 31S. ANDREA 28VILLANOVESE <strong>25</strong>RIGAMONTI NUVOLERA 24SPORTING CERLONGO 21OSPITALETTO 2000 14CASALROMANO 12Classifica aggiornata al 7/04/2013Le ultime partite16/03 Gussago Calcio CiilivergheMazzano 0 - 3 - Partita difficile incasa contro la seconda in classifica,il Ciliverghe Mazzano, purtroppoarriva una sconfitta, per 3 a 0, dopocinque risultati utili consecutivi.Il Ciliverghe gioca un buon <strong>calcio</strong>,squadra molto equilibrata in ognireparto, che metterebbe in difficoltàqualsiasi squadra. Alla fine del primotempo la supremazia degli ospitisi concretizza con due gol di vantaggio,il primo al 15’ di testa su uncross dalla fascia sinistra, il secondodopo un veloce contropiede chemette l’attaccante a tu per tu con ilnostro portiere che nulla può sul rasoterra.Al 30’ del secondotempo gli ospiti arrotondanoil risultato sul 3 a 0 echiudono di fatto la gara.Prestazione sottotono deinostri ragazzi che si devonoriprendersi velocementeper i prossimi impegni.23/03 Castrezzato - GussagoCalcio 0 - 2 - Partitapiù che difficile in trasfertacontro un Castrezzato motivato,sconfitta che bruciaper 3 a 1. Gara complicatacontro un Castrezzatotonico e voglioso di farerisultato e superare in classificala nostra squadra, essedoalle spalle di un solopunto, ma il Gussago nonsi da per vinto e gioca comunqueuna buona partita.I padroni di casa passanoin vantaggio nel primotempo ma i nostri ragazzinon demordono e recuperanoil pareggio al 15’ dellaripresa, il sorpasso delCastrezzato arriva negliultimi dieci minuti della ripresacon un uno due chemette ko gli ospiti, nullafare per recuperare il risultato.Belzani Nicola, Bettenzana Ivan, Bolognini Luca,Bona Francesco, Bona Matteo, Cantoni Mirko.Danesi Matteo, Florio Michele, Guerreschi Luca,Lamberti Matteo, Lumini Matteo, Martinuz Edoardo,Nervino Nicolo’, Reali Andrea, Riva Davide,Sotgiu Alessandro, Spada Andrea, Zola MatteoRitorno26/01/2013 Porto 2005 - Gussago Calcio 0 - 202/02/2013 Gussago Calcio - Rigamonti Nuvolera 2 - 009/02/2013 S. Andrea - Gussago Calcio 2 - 316/02/2013 Gussago Calcio - Sporting Cerlongo23/02/2013 Villanovese - Gussago Calcio02/03/2013 Gussago Calcio - Gavardo 0 - 009/03/2013 Vobarno - Gussago Calcio 1 - 116/03/2013 Gussago Calcio - Ciliverghe Mazzano 0 - 323/03/2013 Castrezzato - Gussago Calcio 3 - 106/04/2013 Gussago Calcio - Dellese 0 - 113/04/2013 Casalromano - Gussago Calcio20/04/2013 Gussago Calcio - Concesio Calcio27/04/2013 Folzano - Gussago Calcio04/05/2013 Lodrino - Gussago Calcio11/05/2013 Gussago Calcio - Ospitaletto 20006/04 Gussago Calcio Dellese Partita incasa contro la Dellese, purtroppo una sconfittache brucia per 1 a 0.La parola al FISEOTERAPISTA: Federico GarbelliTRATTAMENTODELLE LESIONIMUSCOLARIIN FASE ACUTAIl protocollo R.I.C.E.Le lesioni muscolari sono traumi molto frequentinell’attività agonistica rappresentando il 30-40% ditutte le lesioni acute.Si dividono in lesioni dirette e indirette; le prime sihanno quando una forza (un oggetto o un avversario)agisce direttamente sul muscolo nella fase di massimacontrazione provocando danni che possono andaredalla contusione alla rottura vera e propria, nelleseconde, invece, manca il contatto diretto e la causadella lesione va ricercata in cause neuro – muscolari.Il trauma indiretto viene ulteriormente suddiviso incontrattura, stiramento e strappo (di I, II o III grado inbase alle fibre lesionate). Quando una di queste lesionisi verifica l’intervento immediato è decisivo poiché, seimpostato correttamente, consente di ridurre i tempidi guarigione permettendo all’atleta un recuperopiù veloce. Sin dalla fase acuta (prime 48/72h) èdeterminante l’applicazione del protocollo R.I.C.E.,acronimo inglese che sta per Rest Ice CompressionElevation (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione),che dà indicazione circa l’intervento da effettuare, edè altresì importante non sottovalutare la gravità dellalesione finché l’ecografia non ne stabilisce l’effettivaentità. Nel caso degli sportivi l’applicazione delprotocollo è compito del massaggiatore ed ha comeobiettivo contenere l’emorragia dovuta alla rotturadei capillari, evitando così l’ematoma che, provocandodolore, gonfiore e limitazione della mobilità, porterebbeal rallentamento del processo riparativo.Il protocollo R.I.C.E. prevede il riposo (Rest) delmuscolo danneggiato in modo da evitare che ilmovimento peggiori la situazione. Immediatamente


n. <strong>25</strong> Marzo/Aprile21CLASSIFICA - Girone EASOLA 57PEDROCCA 57GOVERNOLESE 46CONCESIO CALCIO 45GHEDI CALCIO 45REAL DOR S. EUFEMIA 40CALVINA SPORT 40ADRENSE 39NAVECORTINE 37MARMIROLO 36CASTELLUCCHIO 35GUSSAGO CALCIO 34BAGNOLOSANGIACOMO 34REZZATO 34BEDIZZOLESE 31CASALROMANO 30BASSA BRESCIANA 23SPORTING CALCINATO 21Classifica aggiornata al 7/04/2013Le ultime partite24/03/2013 Gussago Calcio - Casalromano3-1. Torna finalmente allavittoria il Gussago giocando un buon<strong>calcio</strong> e mettendo in campo tanto cuore.Per i padroni di casa partenza insalita, dopo sessanta secondi gli ospitivanno in rete. Non si scompone ilGussago che al 7’ agguanta i mantovani,un tiro di Donati viene respintodal portiere ospite, in area Ungaro èpronto per il tap-in dell’1-1. La pressioneviene premiata al <strong>25</strong>’ quando daazione di <strong>calcio</strong> d’angolo Taddei svettasu tutti e di testa insacca. All’81’ ibiancorossi chiudono la gara: Stagnolie Ungaro danzano in mezzo alla difesaospite, la palla giunge all’accorrenteZamboni che di piatto non hadifficoltà a metterla in rete.30/03/2013 Gussago Calcio- Bassabresciana 2 - 1Il Gussago conquista trepunti fondamentali per allontanarsidagli ultimi posti.I ragazzi di Merigo (sostituitoper squalifica da Ballerini),passano in vantaggio all’11’con Stagnoli (nella foto) di testasu passaggio di Donati. Al24’ del secondo tempo arrivail pareggio ospite con Giovinetti.Poco dopo il Gussagoraddoppia con Minelli.07/04/2013 Sporting CalcinatoGussago Calcio 1-1Sporting che lotta per evitarel’ultimo posto in classificae Gussago per uscire dallazona play out: ne consegueuna partita, magari non bellissima,ma combattuta. Ilocali passano al 10° con Taglianiche al volo infila l’incolpevoleOffer; immediatala reazione gussaghese ed al<strong>25</strong>° da un cross dalla destradi Castrezzati, Donati di testaEvans Boakye, Belotti Luca, Bontempi Giacomo,Bugatti Davide, Casali Daniele, CastrezzatiDamiano, Donati Pierpaolo, Freddi G.Luca,Grechi Samuele, Lai Nicola, Marchina Nicola,Minelli Alberto, Minelli Andrea, Offer Manuel,Picardi Alessandro, Proteo Daniele, RagazzoliMarco, Stagnoli Simone, Taddei Paolo, Tosi Andrea,Ungaro Fausto, Zamboni AndreaRITORNO27/01/2013 Gussago Calcio - Bedizzolese 0 - 103/02/2013 Pedrocca - Gussago Calcio 0 - 110/02/2013 Gussago Calcio - Calvina Sport 0 - 117/02/2013 Governolese - Gussago Calcio 1 - 024/02/2013 Gussago Calcio - Calcio Ghedi03/03/2013 Fc Marmirolo - Gussago Calcio 0 - 010/03/2013 Gussago Calcio - Castellucchio 0 - 017/03/2013 Asola - Gussago Calcio 1 - 020/03/2013 Rezzato - Gussago Calcio 5 - 224/03/2013 Gussago Calcio - Casalromano 3 - 101/04/2013 Gussago Calcio - Bassa Bresciana 2 - 107/04/2013 Sporting Calcinato - Gussago Calcio1 - 114/04/2013 Gussago Calcio - Concesio Calcio21/04/2013 Real Dor S. Eufemia - Gussago Calcio28/04/2013 Gussago Calcio - Navecortine Calcio05/05/2013 Adrense 1909 - Gussago Calcio12/05/2013 Gussago Calcio - Bagnolosangiacomoagguanta il pareggio. Nella ripresa il Gussagoresta in 10 per l’espulsione di Marchina (doppiogiallo) e nonostante l’inferiorità numerica,preme alla ricerca della vittoria. Al 90° Minelliviene atterrato palesemente in area ma l’arbitronon ha il coraggio di fischiare un sacrosantorigore proprio allo scadere; evidentementeaveva deciso che il pari poteva andare bene atuttidopo l’infortunio deve essere applicato il ghiaccio (Ice)che svolge un’importante funzione vasocostrittricee limita il versamento di sangue nel muscolo; èpreferibile utilizzarlo in cubetti contenuti in una borsao in un panno evitando il ghiaccio spray poiché l’usoprolungato può portare all’irritazione della zonatrattata.Appena l’atleta raggiunge gli spogliatoi (ma nullavieta di farlo anche a bordo campo, per accelerarel’operazione) è il momento del bendaggio compressivosulla lesione (Compression) da effettuarsi conbenda elastica adesiva da tenere 24/48h. In questoarco di tempo l’atleta deve comunque continuare a“ghiacciare” la zona.La fase dell’elevazione (Elevation) consiste, a pazientesdraiato, nel mantenere la parte lesionata sollevatacosì da favorire il ritorno venoso ed evitare ulterioriaccumuli di sangue.Dopo 5-7 giorni l’atleta viene sottoposto ad ecografiache accerterà l’entità della lesione e verrà stabilito l’iterda seguire per la completa guarigione.


Il Giornale del Gussago Calcio22Io e lo sport: credente, ma non praticanteMa quanto conosciamo?Quanto ci viene facile misurare, pesare, accostare lecose le une alle altre in perfetto e monotono ordine.Quanto ci viene facile attribuire, definire, giudicare.Ma cosa ne sappiamo di ciò che pensa un uomo nellesue notti insonni? Cosa ne sappiamo del suo primosguardo al mattino? Cosa ne sappiamo di come laluce del giorno trasformi le sue emozioni e se sia megliol’arancione della serao il giallo chiaro del primopomeriggio? Come possiamoesser certi che un uomoriesca ad esprimere la suainteriorità? In che misura lasappiamo percepire ed accogliere?Quanto possiamocapire? E ammesso che capiamo,quanto abbiamo volutocapire? E ammesso chevogliamo, quanto abbiamocreduto di capire? Cosa sappiamo di quello che va dispersonell’aria? E del non detto, quanto riusciamo anon sentire? Quanto conosciamo di ciò che vorrebbeavere un uomo e non ha? O di quanto ha e non vorrebbeavere? Quanto è di non suo e quanto gli appartiene?Possiamo davvero illuderci di cogliere l’infinitesimaparte del prossimo fra quel poco che egli stessosa decifrare? Quanto sappiamo di noi per accoglieregli altri? Siamo certi che il verde accostato al viola nonci piace ed è meglio l’azzurro vicino al bianco? Siamoin grado di giurare che due colori vicini non fanno uncolore nuovo, ma soltanto un abbinamento? Abbiamoidea di cosa accade dietro le nostre spalle? Sottole nostre acque? Abbiamo almeno la consapevolezzadi non averne idea? Come possiamo dare e riporrefiducia in qualcosa? Conosciamo a fondo quel qualcosa?E se al “qualcosa” sostituiamo il “qualcuno”?Egli entra ed esce nella confusione di noi stessi; a malapenane intuiamo l’odore: come possiamo vedernel’anima? Perché possiamo vantarci di conoscere la situazione,la circostanza, l’evento, quando ci è quasiimpossibile coordinare i cinque sensi di cui disponiamo?È difficilissimo guardare e sentire nel medesimoistante. Al più riusciamo ad attivare un’intermittenzaveloce in modo di credere che la rapida alternanzasia perfetta contemporaneità. Ma che ne sappiamodell’illusione se appena immaginiamo l’ombra di ciòche appare e quasi nulla percepiamo del soffio deldivenire? Come possiamo dare e riporre fiducia inqualcosa? Conosciamo a fondo quel qualcosa? E se al“qualcosa” sostituiamo il “qualcuno”? Egli entra edesce nella confusione di noi stessi; a malapena ne conosciamol’odore: come possiamo vederne l’anima?Perché possiamo vantarci di conoscere la situazione,la circostanza, l’evento, quando ci è quasi impossibilecoordinare i cinque sensi di cui disponiamo? È difficilissimoguardare e sentire nel medesimo istante. Alpiù riusciamo ad attivare un’intermittenza veloce inMa che ne sappiamodell’illusione seappena immaginiamol’ombra di ciò cheappare e quasi nullapercepiamo del soffiodel divenire?modo di credere che la rapidaalternanza sia perfettacontemporaneità. Ma che nesappiamo dell’illusione seappena immaginiamo l’ombradi ciò che appare e quasinulla percepiamo del soffiodel divenire? Siamo consapevolid’aver scritto o lettoper due identiche volte ledi Flavio Emerultime ventidue righe? Anchese così fosse, siamo stati la stessa persona in due momentidiversi; forse non siamo neppure stati la stessapersona. Possiamo giurare, dimostrare l’una o l’altracosa?Quanta tenerezza ispiriamo agli occhi del mondo,della natura, di Dio; con il nostro patetico sorriso diquelli che hanno capito tutto e neppure sanno chesiamo il riflesso del mondo, della natura, di Dio chesorridono di noi e della nostra inadeguatezza. Cosasappiamo di una sotterranea radice che pensa di esserel’albero di una radice che appare come albero anoi? E del cielo di notte quando dalla nostra parte ègiorno? Come possiamo conoscere ciò che sta dentroun uomo e come possiamo escludere tutto ciò che viè intorno e che, pur non appartenendogli, determinail suo essere? Sappiamo vedere l’esclusione che creail concetto? Quanto capiamo del perimetro? Di ciòche delimita e di ciò che, stando attorno, non essendopermette che sia? Che idea abbiamo di una formicapreoccupata di fuggire dalla pioggia? Consideriamoi muri affrescati che stanno dietro ai capolavori? Imattoni, la calce, la sabbia oltre l’opera dell’artista?Non possiamo esser acqua e tantomeno esser i tubidentro i quali l’acqua scorre. Cosa sappiamo di quelloche il nostro amico non pensa? Possiamo prevederequando lo penserà e se ciò avverrà? Ammesso che avvenga,dove sarà la nostra attenzione in quel momento?Avremo smontato la guardia proprio nell’unicomomento in cui il vento ha aperto il portone. Guardiamodentro a ciò che sta fuori? E quando siamodentro sappiamo guardare fuori? Pensiamo mai alletre statuine dei re magi prima di essere poste nel presepe?Abbiamo mai dedicato un secondo alla scatolache li contiene per i giorni non dell’Epifania? Perchéscandiamo il tempo se non sappiamo cosa sia? Eppuresosteniamo che ci manca. Siamo sicuri di nonperdere nulla nell’attesa di qualcosa? E quella cosache ci attende che ne sa della nostra aspettativa se ècollocata nel nostro futuro non ancora compiuto? Avolte non vediamo il futuro: e quando mai potremmovederlo? Allora lo immaginiamo e gettiamo la nostramonetina in un buco infinito, con la pretesa di sentirneil tintinnìo. Lo sentiremo mai? E se sì, dedicheremoun pensiero a quel momento passato in cui abbiamogettato la monetina?Ma nelle notti insonni, a cosa pensa un uomo?Quante notti insonni attenderanno l’uomo?E se l’uomo fossi io?


23Investire nello sport vuol direrisparmiare nella sanitàLo scorso dicembre, nella seconda parte del“Libro Bianco dello Sport Italiano, Sport-Italia2020”, sono stati pubblicati i risultati di unostudio elaborato dal Coni insieme all’UniversitàBocconi; obiettivo del lavoro era quello di verificareuna possibile correlazione tra investimentinella pratica sportiva e risparmi nella spesa pubblica,nello specifico inambito sanitario....lo sport non è unprivilegio, ma unanecessità che migliorail nostro stiledi vita e in secondabattuta anche il nostroportafoglio.La documentazionescientifica prodotta nonlascia spazio a possibilifraintendimenti: graziealla pratica sportiva,ogni anno in Italia,vengono evitate 22.000morti e 52.000 casi dimalattia (le patologieprese in considerazione erano cinque: malattiecardiovascolari, ictus, tumore al colon, tumore alseno e diabete di tipo II).Il tutto fa risparmiare allo stato 1,5 miliardi dispesa sanitaria diretta, mentre è stimato in 32 miliardidi euro il risparmio di “valore vita”, cioè lamonetizzazione della mancata produttività causatadalle morti per malattia.Eppure lo Stato italiano investe solo 3,8 miliardidi euro, veramente poco se rapportato con glistanziamenti di: Francia 10,5 miliardi, Germania8,3 e Gran Bretagna 7,9. Inoltre, più della metàdei soldi destinati dalle istituzioni allo sport arrivanodai comuni, ben il 54%. Poiché i comuni,in questi ultimi mesi, stannosubendo consistenti tagli(lo sanno bene le società sportive)ecco che la situazione èdestinata a peggiorare e nondi poco. Si tenga infine presente che da tutti questiconteggi sono esclusi i benefici dell’investimentoin termini educativo-sociali che sono difficilmentedimostrabili a livello scientifico.Lungi da me la volontà di avanzare qualsiasi generedi polemica; mi preme invece sottolineare,anzi, rimarcare la bontà di una pratica, qualequella sportiva, con tutti i benefici che ne derivanodirettamente per chi la pratica, così come indirettamenteper la comunità nel suo complesso.La battaglia vera nei confronti della sedentarietànon ha più alibi, dobbiamo culturalmente esserepreparati per riaffermare una volta ancora che losport non è un privilegio, ma una necessità chemigliora il nostro stile di vita e in seconda battutaanche il nostro portafoglio.Certo, in questi periodi di ristrettezze è difficilesostenere i ritmi a cui eravamo ben abituati in unpassato nemmeno troppo lontano; ciò nonostante,dobbiamo essere consapevoli che investirein un settore come quello sportivo, faccio riferimentoa tutti i tipi di sport evidentemente, è unascelta lungimirante che paga sotto tutti i punti divista, nessuno escluso.Anche questo è un indicatore per misurare il gradodi civiltà di una Nazione.Dott. Gianluca CominassiSPAZIOANNUNCI!Vendi l’automobile,vendi casa?Vuoi fare gli auguri a unapersona cara?Telefonaci per avere le tueinserzioni pubblicitarie030 7721730Sponsor del Concorso LetterarioVia Paolo Richiedei 58 •030.2770380c/o CentroCommerciale Italmark030.<strong>25</strong>21623Gussago (BS)


Il Giornale del Gussago Calcio24a cura di Adriano FranzoniFrancesca Sbaraini(figlia di Giorgio“Jos” Sbaraini)Francesca ha 32 anni ed è l’ultima dei quattrofigli di Giorgio Sbaraini.Dopo aver conseguito il diploma al LiceoScientifico, Francesca ha studiato Artee Progetto alla Cattolica di Brescia; il suogrande amore? L’arte!La terza edizione del concorso letterarioper gli studenti gussaghesi, che il nostroGiornale organizza nel nome e nelricordo di Giorgio Sbaraini, si apprestaa chiudere i battenti. Giorgio Sbaraininon era semplicemente un giornalista,Jos era “il giornalista”, dalla schiena dirittae bravo come pochissimi nel cesellarearticoli memorabili su qualunquefatto o personaggio riguardasse la vitasociale e civile. Non era, come taluni dicono,un giornalista sportivo, era moltodi più, era il giornalista a trecentosessantagradi; la sua grande cultura, la suaintelligenza curiosa, la capacità di portareavanti inchieste giornalistiche complessee la sua passione profonda per lascrittura, tra il dialetto ed il latino, tral’ironico e lo sferzante, fanno di Jos ungiornalista inimitabile. Con penna affilatae lingua tagliente e sincera, Giorgionon ha mai fatto sconti a nessuno e menche meno ai potenti di turno: la sua onestàmorale ed intellettuale, il suo teneresempre la schiena diritta, non glielopermettevano; l’emblema di un giornalismoonesto e leale, battagliero ed appassionato.Un giornalismo, ahimè, invia d’estinzione. Giorgio Sbaraini nasceil 12 marzo 1931 a Lograto, nel cuoredella civiltà contadina, tra gente abituataa lavorare duro e soffrire; nella sofferenza,accentuata anche dal momentostorico tra la guerra e la dittatura fascista,cresce, matura e si forgia l’uomo. E’il primogenito di una famiglia che gestiscein paese un negozio di ferramenta;dopo di lui arrivano altri tre fratelli e tramille sacrifici i ragazzi completano glistudi. Nei primi anni Cinquanta Giorgioinizia, a Berlingo, la carriera di maestroper insegnare a bambini malnutriti e piùo meno vestiti, i rudimenti della lettura,della scrittura, dell’aritmetica…Era intimamente convinto, Jos, che peruscire dalle macerie della guerra e dallemiserie del fascismo fosse necessariacome il pane la cultura, la conoscenza…ed aiutava i bambini, soprattutto quellidelle famiglie più povere, portando loromateriale scolastico, pastelli, quaderni,matite… quelle matite che, ben appuntiteed allineate sulla scrivania, sarebberodiventate per lui strumenti di lavoroinseparabili. Ora, con la sua adorata figliaFrancesca, madrina per eccellenzadel nostro concorso, proviamo a conoscereGiorgio da un’ottica diversa, a vederlocome padre e come uomo.Francesca, con la consueta semplicità ecortesia, accetta di buon grado di parlaredel papà, per raccontarci del suo rapportodi adolescente con un padre che, a piùriprese, definisce straordinario, un uomoall’apparenza burbero, ma nella realtàbuonissimo e molto altruista.D. La Francesca adolescente che ricordiha di papà?R. Tanti e bellissimi. Fin da allora capivoquanto papà fosse assolutamente convinto diquanto fosse importante diffondere cultura eAspettiamo le vostre lettere all’indirizzo:redazione@<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.it.La redazione si riserva di decidere se pubblicareo meno la lettera. La redazione si riservaaltresì di ridurre gli interventi troppo lunghisenza però modificare il senso ed il contenutodelle lettere (che, di norma, non dovranno tuttaviasuperare le quaranta righe). Non sarannorivelati per riservatezza l’indirizzo di posta elettronicadel mittente e i suoi dati anagrafici; perla tutela della privacy saranno pubblicati soltantoi dati dello scrittoCaro Presidente, ho letto il vostro giornale,io non sono del vostro paese però hovisto gli argomenti che trattate e mi piacerebbeavere una vostra risposta a quantosegue. Sono una mamma di un giocatoredi <strong>calcio</strong>. Mio figlio è un ragazzo moltovolenteroso, non manca quasi mai ad allenamento,compatibilmente con altri impegni(molto più importanti che il <strong>calcio</strong>),ama il <strong>calcio</strong> e spesso mi dice: “il <strong>calcio</strong> è lamia vita”. Io sorrido e poiché non sono unvera amante del <strong>calcio</strong>, rispondo: “guardache il <strong>calcio</strong> non è tutto, prima è meglioavere un’istruzione e ricordati che primadel <strong>calcio</strong> vengono lo studio e gli impegnifamiliari “Però l’ho sempre lasciato liberoe non ha mai subito pressione da partemia e di mio marito, io lo assecondoconoscenze. Era un progressista che ha datomolto per le sue convinzioni ed era un’amantedella letteratura a trecentosessanta gradi.D. Che papà era Giorgio? (Sorride Francesca;i suoi occhi si illuminano mentrecomincia a parlare:R. Era un papà intransigente, ma giusto, unpapà buonissimo che mi ha dato tantissimo.Di qualsiasi argomento si parlasse, lui nondava sentenze ma spiegava e si discuteva…Ho avuto tanto da lui; mi ha dato un’improntaculturale molto forte e mi ha trasmesso l’amoreper la lettura… Pensa che a volte mi capitavadi essere in giro per qualche città davantiad un monumento o ad una chiesa poconota e papà al telefono era in grado di dirmi,seguendo le mie spiegazioni, di cosa si trattava…Aveva una sete di conoscenza straordinaria…D. Come percepivi il suo modo di lavorare?R. Ti dico una cosa che a me e alla mammapiaceva moltissimo: a casa ci leggeva gli articolie noi li commentavamo,… si discuteva,a volte si criticava questa o quella frase…Ha sempre amato il suo lavoro, un lavoroda fare con passione, spirito critico, onestà…Oggi si usa definire questi giornalistie cerco di seguirlo in modo che l’ attivitàsportiva lo renda felice. Più cresce peròvedo che nonostante il suo impegno e nonostantenon manchi mai all’allenamentospesso non è inserito in squadra durantela partita. Credo che i Mister a volte creinoalcune ingiustizie fra ragazzi, perchéguardano più al risultato che all’impegnodei ragazzi. Da genitore non è bello sentirsidire “Mamma, io vado sempre all’allenamentoe cerco di dare tutto me stesso,ma fanno giocare quelli più bravi anche senon vanno all’allenamento!”. Io come genitorenon mi intrometto, ma alla fine diogni partita il ragazzo è triste e nervoso.Secondo me quando i ragazzi crescono enon trovano spazio nella squadra è giustodirglielo e non tenerli solo per fare numero,altrimenti creiamo in loro false speranze.Credo che sia più sensato lasciarliandare con altre squadre, magari ancheinferiori, ma per lo meno possono giocare.Vorrei un parere dal vostro Presidente,grazie.Una mammaGentile signora, ho letto con attenzione lasua lettera e, benché non conosca nei dettagliquanto espone, sono sostanzialmente d’accordocon le sue osservazioni. Ritengo profondamentesbagliato, per i bambini della scuola<strong>calcio</strong> e per quelli dei corsi di avviamento allosport, che alcuni vengano emarginati perchémagari tecnicamente meno dotati: quella è lalogica sbagliata dell’inutile e stupida ricercadel risultato. Ancora più sbagliato è far giocarequelli “più bravi”, anche se mancano agli


n. <strong>25</strong> Marzo/Aprileero sovrappeso... Capii che dovevo correreai ripari! Qualche tempo dopo mi chiamòDella Fiori per giocare la prima partitadei Master e feci il… secondo esordioin Nazionale! Poi per tenermi allenatoper le partite del Master iniziai a giocarecon società dilettantistiche bresciane.Nella stagione 2011/2012 giocai proprioqui col Gussago Basket.D. Parliamo di quest’avventura “ItaliaMaxi Basket”, dove ancora esaltigli appassionati con le tue fantasticheschiacciate…R. Sì, mi sto divertendo un sacco e stoinseguendo i Mondiali che quest’anno sigiocheranno in Grecia e… voglio vincere!È l’unico titolo che mi manca…Nell’ultimo Mondiale giocato in Brasilesiamo arrivati secondi, mentre il titoloeuropeo lo abbiamo già vinto due volte!Nell’over 45 sono ancora imbattuto…Ci divertiamo tantissimo e poi Bucci, cheè ancora un grande allenatore, non te nefa passare una…D. Si dice che nella tua carriera ti siamancata un po’ di cattiveria agonistica…R. Non sono mai stato uno che vuole faretutto lui… non sono egoista…sono statoeducato così in famiglia e così con Sales.Sono cresciuto con la mentalità del gruppo,non del solista…D. Ti sei messo in gioco anche comedirigente: come va la rinascita delBasket Brescia?R. Si, ma ora ho chiuso. Il basket mi piacesolo giocarlo… il primo anno l’ho fattoa tempo pieno, il secondo anno, conArio Costa, l’ho fatto part-time mentrel’ultimo anno ho fatto l’addetto agli arbitri,poi basta.D. Come vedi il movimento cestisticoitaliano?R. Ride Marco, poi…, Na ciofeca…l’impressione è che, se la struttura federaleassorbe così i tanti soldi che girano…nonsi cava un ragno dal buco…27Non si vede un ritorno di tutti quei soldiche le società pagano per i vari dirittie contributi… Il basket italiano è messomale…D. C’è cultura sportiva in Italia?R. Sbuffa, sorride poi… C’è una culturatelevisivo-sportiva, c’è una fruizionedello sport a livello non agonistico…lo sport è diffuso dalla gente, a livello disocietà provinciali e dilettantistiche…nel momento in cui il livello si alza, nasconole difficoltà: economiche, burocratiche,logistiche, difficoltà relative aglisponsor… Lo sport è legato alla societàcivile…è lo specchio della società civile;se la società civile si sta imbarbarendo…se l’unico valore rimasto sono i soldi…Trent’anni fa c’erano dei valori, magariespressi anche in modo forte, però c’erano…ora invece…D. Un campione come te che masticasport da una vita cosa può dire aibambini ed ai ragazzi?E ai loro genitori?R. Beh… ai genitori direi di starne fuori…dilasciare i figli liberi di divertirsi…non devono diventare campioni per forza!…Aigiovani dico: fate sport, anche senon diventate campioni, ne vale davverola pena… comunque vada prenderete sicuramentequalcosa di positivo dalla praticasportiva, qualcosa che vi tornerà utilenella vita… avrete più coscienza e conoscenzadi voi stessi…Grande Marcone, parlando con lui siha la conferma che con la sua semplicitàha fatto una grande carriera cheforse, con quel pizzico di egoismo,sarebbe stata grandissima:… mettiche sia vero che il “Doctor J” americano,dopo aver visto una fotografiadi Solfrini in schiacciata, abbia chiestochi fosse quel nero pitturato dibianco…Grazie davvero “Doctor J”.Già pubblicati:1 Guido Bontempi (Ciclismo)2 Natale Vezzoli (Pugilato)3 Gianni Poli (Atletica)4 Ario Costa (Basket)5 Michele Dancelli (Ciclismo)6 Alessandro Altobelli (Calcio)7 Paolo Rosola (Ciclismo)8 Giorgio Lamberti (Nuoto)9 Paola Pezzo (Ciclismo)10 Giacomo Violini (Calcio)11 Fabrizio Bontempi (Ciclismo)12 Piergiorgio Angeli (Ciclismo)13 Alessandro Quaggiotto (Calcio)Potete trovare le intervistesui numeri arretrati scaricabiliin formato pdf dal sito:www.<strong>gussago</strong><strong>calcio</strong>.itseguici suCAFFETTERIA & WINE BARTutti i Giovedì dalle 17,00 SPECIALE 1+1 Per ogni personadopo il PRIMO aperitivo, cocktail o birra il SECONDO è in OMAGGIO!!!via Peracchia, 2 - Gussago BS - Orari: Lun 6.00 - 14.00 - Mar - Sab: 6.00 - 21.00 - Dom: 7.00 - 21.00


28Il Giornale del Gussago CalcioSpazio Scuola: educazione e legalità alla Scuola Media Venturelli di GussagoEssere genitori ed educatori ai tempi di Facebookdi Vittorio NichiloAAlla scuola media Venturelli iragazzi sono stati protagonistidi un percorso di educazionealla legalità, con la collaborazionedall’avvocato Werner Manzillo (nellafoto) ed il coordinamento dalla professoressaLara Cirelli. Tra i vari nucleidi discussione, sviluppati dagliallievi con il metodo del cooperativelearning, c’era proprio l’utilizzo dellenuove tecnologie.I nostri ragazzi sono definiti natividigitali ma spesso genitori, insegnantied educatori sottovalutano tuttoquesto: nell’era dell’alta velocità, ècome se, dal punto di vista educativo,andassimo ancora a dorso di mulo. Igiovani invece hanno, accanto ad unavita concreta, una vita virtuale nonmeno reale, e navigano su internetalla ricerca di spazi e risposte a domandeche anche noi ci facevamo mache cercavamo altrove. Spesso sonoabili a smanettare, come si dice ingergo, ma come, dove e con che conseguenze?Frasi del tipo «Ho totale fiducia inmio figlio/figlia quando naviga», oppure«Mio figlia/figlia mi dice tuttoquello che scrive su Facebook» sonosicuramente rassicuranti ma quantosono efficaci nella realtà? Non moltoa giudicare dalle denunce per cyberbullismo, video e fotografie lesive,condivisione di materiali pornograficio comunque inadatti. Per pauradei rischi del mondo esterno nonfacciamo uscire i ragazzi sulla piazzadel paese ma dal loro computer o daltelefonino può entrare il mondo: dovremmoricordarcelo più spesso.Dagli allievi della Venturelli è emersal’esigenza di considerare le nuovetecnologie come un mezzo e quindicome qualcosa che non è da esaltarema neppure da demonizzare. Allostesso tempo essi hanno evidenziatocon forza il desiderio di una forma dicontrollo sull’accesso alle tecnologie,con dei filtri, ad esempio e la necessitàdi avere un codice, un galateo nellacomunicazione, facendo attenzione achi si stia scrivendo e come o anche altipo di fotografie e filmati che si condividono.Grazie al lavoro di approfondimentopromosso nelle classi seconde e aimomenti assembleari organizzati perla socializzazione delle riflessioni, glialunni sono giunti alla definizione ealla condivisione di un Codice Etico,composto di 10 regole d’oro.Sicuramente degli spunti che fannoben sperare ma che vanno supportatida noi adulti. Come? Nel mondocome dovrebbe essere, concedendo ainostri ragazzi l’accesso ai social networkall’età prevista: tredici anni perFacebook ad esempio. E’ l’età in cui iragazzi cominciano a maturare realmenteun pensiero astratto e quindi lacapacità di vagliare informazioni. Inrealtà spesso abbiamo anche bambinidi nove anni che, ovviamente concredenziali false, si affacciano su Facebook.Il timore di rendere i nostriragazzi degli isolati ci spinge spessoa compromessi che, se accettati, dobbiamogestire. Condividere alcuneregole concrete è fondamentale: inprimis ad esempio illustrare i rischiconnessi alla navigazione. I ragazzidevono sapere che quanto si fa inquel mondo virtuale così fascinosopuò avere ricadute nelle loro vitedi tutti i giorni. Un’altra pratica chebisognerebbe far passare è quella distabilire amicizie virtuali solo con chifa già parte del nostro mondo reale.Elemento basilare che spesso sottovalutiamoè, poi, il tempo che i nostrigiovani passano sui social network,tanto, troppo e spesso fino a tardaora. In certi casi si arriva a forme didipendenza che poi vanno curate conterapie apposite. Un uso non regolatodi internet porta comunque ad anteporrela vita virtuale a quella reale,sacrificando aspetti che sono fondamentalicome ad esempio il sonnoe lo studio. Non ci si può attenderedai ragazzi che si pongano un limiteda soli: essere presenti su Facebookè come, per noi una volta, andare inpiazza, per vederci con i nostri amici.Chi di voi tornava volentieri a casaper l’orario prefissato? Ricordate cosasuccedeva quando facevamo tardio stavamo troppo a spasso? Ecco: lastessa cosa è vissuta dai nostri ragazziper i quali la piazza, virtuale, è peròFacebook. E sulla piazza virtuale siamonoi che oggi, che come i nostri genitori,dobbiamo dire «vieni a casa».Dovremmo, infine, fare in modo poidi integrare la tecnologia con la nostravita: l’i-phone usiamolo ma con inostri ragazzi per cercare un sentierodove andare a scarpinare, una ricettada cucinare insieme e non come unatata sicuramente accomodante a cuiaffidare figli che pian piano, però, finirannoper diventarci degli estranei.via E. Fermi, 40 - Gussago (Bs)tel +39 030 3730216 - fax +39 030 3739122http://www.alphapac.com/


n. <strong>25</strong> marzo/Aprile29GUSSAGO CALCIO E SUD SUDANLa FOTONOTIZIA a cura di:PRIMAVERA SOLIDALE A SOSTEGNO DEL SUD SUDANCorrete a scoprire le nuove proposte per la prossima primavera nellaBottega Solidale di Via Roma 29 a Gussago (dal martedì al sabato dalle9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19)! Tante nuove idee per la vostra casa e per ivostri regali da scegliere tra l’originale oggettistica in vetro e legno realizzatadai ragazzi della Cooperativa Sociale “Il Ponte” di Villa Carcina:: i coloratissimi orologi, i simpatici portapenne e portafoto, gli utilissimiportaspezie e porta bustine da tè/tisane che contribuiscono a sosteneredirettamente i progetti della Fondazione CESAR in Sud Sudan (li poteteconsultare all’indirizzo www.cesarsudan.org). E per le signore e leragazze che cercano idee regalo per le amiche o per se stesse è a disposizionela nuova e coloratissima bigiotteria africana: collane, braccialetti,orecchini, insomma tutto ciò che serve per sentirsi uniche in ogni occasione!Vi ricordiamo che per i vostri eventi potete scegliere tra i tantiservizi che la Bottega Solidale offre: dagli abiti da sposa e cerimonia, alservizio di bomboniere per ogni tipo di evento, fino al raffinato serviziodi banqueting e catering. Non dimenticate che con ogni acquistopresso la Bottega Warawara contribuite a sostenere i progetti di Cesar– Fondazione Mons. Cesare Mazzolari Onlus in Sud Sudan e per unulteriore aiuto ai progetti di CESAR ricordiamo che potete devolvere il5X1000 inserendo il codice fiscale 98092000177 nella casella dedicata alvolontariato sulla vostra dichiarazione dei redditi!La rosa dei ventiper un Papa cheviene da lontano.Un calicescavato e incisonel legno e unramo di tuberosa,il simboloraffigurato sullostemma pontificioscelto daPapa Francesco.È questo il donoche i cresimandidella parrocchiadi Ronco di Gussago hanno consegnatoin Vaticano al Santo Padre.www.<strong>gussago</strong>news.it


Si ringraziano: Cargi - Lavorazioni in ferro • Lorimer Sport - Abbigliamento sportivo - BresciaGiulia Bencetti Bar Onda Blu (Bs) • Peroni srl Surgelati - Gelati Algida - Gussago


La vetrina degli amici del Gussago Calcio

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