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QUANDO LA SCUOLA ILLUMINA L'IMPRESA - Andrea Granelli

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ScuolaLiceo Artistico Dosso Dossivia C. Ravera 11, 44100 Ferraratel. 0532 94058 fax 0532 94076e-mail: feis009004@istruzione.itweb: www.itsgaleotti.itDirigente scolasticoProf. Fabio Muzie-mail: fabio.muzi@istruzione.itTutor e materiaProf. Paolo Gallo - Disegno geometrico,architettura, arredamento escenotecnicae-mail: paologalloformazione@virgilio.itStudenti partecipanti<strong>Andrea</strong> Chiara Bregoli, Giulia Maccaferri,Michele Millosevich, AliceTassinari.4+4L’idea4+4 è una forma essenziale e compatta, un parallelepipedoche si apre e si scompone in quattro sedute apoltroncina e quattro sedute su sedia; al centro, un tavolinomunito di uno schermo olografi co multimediale,dove le immagini prendono vita da una lastra di vetro odi metacrilato trasparente.Compattezza, funzionalità ed eleganza si fondonoin un design moderno infl uenzato dalle sedie Thonet,dall’architetto e artigiano olandese Gerrit Rietveld e daLe Corbusier.Il prodottoLa produzione di 4+4 riprende un’esperienza di Henry Ford, quando negli anni‘40 realizzò la carrozzeria di una vettura in «plastica di soia». Abbandonato a causadella Seconda guerra mondiale, questo materiale ottenuto da fi bre di lino e semi disoia era composto da polimeri biodegradabili e privi di dannosi idrocarburi aromaticipoliciclici.Oltre all’innovazione nei materiali e nel design, 4+4 è estremamente funzionale,ecologico, facile da trasportare e adatto a tutti gli ambienti di ridotte dimensioni, siapubblici che privati.Aspetti innovativiIn un unico oggetto d’arredo, dalla forma compatta e con poco ingombro, è possibiledisporre di otto sedute componibili, un tavolino centrale multimediale e untavolo tradizionale «a scomparsa in un cubo» utili per alloggi di studenti, case vacanze,sale d’attesa, uffi ci o ambulatori, sale conferenza provvisorie o d’emergenzaper eventi, mostre, esposizioni, musei, biblioteche e/o sale lettura, bar e ristoranti.Un prodotto che parte dalla materia prima della soia e delle fi bre di lino: elementinaturali, economici, abbondanti, rinnovabili con caratteristiche di biodegradabilità,alternativi all’uso del petrolio e dei suoi derivati.Punti di forza4+4 offre una nuova modalità per creare relazione e scambio: provvisto di unoschermo olografi co multimediale, diventa in qualsiasi momento e anche nelle situazionimeno favorevoli un nuovo centro di aggregazione. Ecco perché rappresentauna sorta di rivisitazione del «focolare domestico» attorno al quale ci si incontra e siscambiano opinioni ed emozioni.La parola ai protagonisti4+4, la forma si scomponeDurante una lezione di arredamento che prevedeva la realizzazione di un alloggioper studenti è nata l’esigenza di trovare un componente d’arredo che rispondesse amolteplici funzioni: innanzitutto, durante le vacanze o nei momenti di inutilizzo doveva«chiudersi», garantendo un ingombro ridotto. Al tempo stesso, doveva essere untavolo con seduta per la colazione, lo studio e il tempo libero di uno o due studenti.E se arrivavano amici, doveva offrire ulteriori posti a sedere.La proposta di partecipare al premio di Uniocamere è arrivata dal dirigente scolasticoprofessor Fabio Muzi che ha coinvolto il professore di Disegno geometrico,architettura, arredamento e scenotecnica Paolo Gallo, già tutor nella precedenteedizione del premio.In un primo momento i quattro studenti che hanno accettato di partecipare alpremio si sono divisi equamente i compiti: progettazione, redazione grafi ca, ripresevideo, commenti ecc. Ben presto però l’attività ha coinvolto l’intera classe, specialmentenella fase di realizzazione del modello.Durante il periodo estivo e nei momenti di maggiore impegno produttivo si sonomantenuti i contatti grazie a un apposito «spazio» della classe su Facebook, che haaffi ancato i tradizionali ambienti didattici.Un clima di collaborazione reciproca ha caratterizzato l’intero lavoro. Ognuno avevauna spazio privilegiato in funzione delle proprie abilità, capacità e passioni.È stata «lanciata» una serie di richieste ad aziende locali affi ni alla tipologia dilavorazione/prodotto, ma risposte chiare o utili non si sono concretizzate. Tuttavia,continua la ricerca di una collaborazione vicina al mondo produttivo.Alla fi ne della competizione, ai ragazzi è rimasto entusiasmo per aver raggiuntoconcretamente un buon risultato applicando il metodo progettuale in una situazionedi problem solving.È possibile che da questo progetto nasca una «simulazione d’impresa», in lineacon le indicazioni di enti quali il CNA e Unindustria per avvicinare gli studenti alleproblematiche, ma sopratutto alle opportunità, del fare impresa.50 51

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