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identita - Scuola Gandhi

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PremessaDall'articolo 3 del D.P.R. 8 marzo 1999 n° 275:"Ogni Istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, ilPiano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identitàculturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extra curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito dellaloro autonomia"La scuola <strong>Gandhi</strong>, attraverso il suo Piano intende rendere visibile e concreta la propriaidentità.Il Piano si fonda su una concezione di una scuola dell'Infanzia e Primaria intesa come scuolaper tutti.Il Piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi prescritti a livello nazionale e, altempo stesso, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio; èun progetto aperto e in fase evolutiva tale da poter essere integrato e modificato sia nel corsodel corrente anno scolastico che negli anni successivi al fine di rispondere meglio alleproposte dell'utenza, alle richieste educativo-didattiche, alle esigenze del territorio.In questa prospettiva la filosofia che ispira il lavoro della scuola <strong>Gandhi</strong> si fonda su condiviselinee guida:valore del tempo pieno;educare alle convivenza democratica;formare persone libere, responsabili, critiche e costruttive;integrazione ed accoglienza come ricchezza;valorizzare le diversità di ogni bambino nel rispetto dei tempi e dei ritmo di ciascuno;realizzare un clima favorevole all'incontro con le altre culture nell'ottica di un reciprocoarricchimento;promuovere e favorire il successo scolastico;educare alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell'ambiente;responsabilità, professionalità dei docenti e di tutti gli operatori della scuola;collegialità come partecipazione e condivisione delle scelte dei docenti, degli alunni edei genitori.Il Piano dell'Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consigliod’Istituto, vede la partecipazione di tutte le componenti scolastiche: Dirigente, docenti, alunni,personale ATA, genitori.


Mahatma <strong>Gandhi</strong>___________________________________________________________Mohandas Karamchand <strong>Gandhi</strong>, detto ilMahatma (soprannome creato dal poetaindiano Tagore, che in sanscrito significa«Grande Anima») nasce a Porbandar,nella penisola del Kathiawar, nel nordovestdell'India, il 2 ottobre 1869 da unafamiglia di commercianti (<strong>Gandhi</strong> significaappunto «droghiere»). A tredici anni,secondo l'uso, si sposa con una ragazzadella sua età. Studia presso le universitàdi Ahmrdabad e di Londra e si laurea ingiurisprudenza, esercitando per brevetempo l'avvocatura a Bombay. Nel 1893si reca in Sud Africa con l'incarico diconsulente legale per una ditta indiana evi rimane per 21 anni.Qui si scontra con la realtà umiliante dellasegregazione razziale. Il Mahatma sibatte per il riconoscimento dei diritti deisuoi compatrioti e dal 1906 lancia, alivello di massa, il suo metodo di lottabasato sulla resistenza non violenta(satyagraha): una forma di non-collaborazioneradicale con il governo britannico,concepita come mezzo di pressione dimassa. <strong>Gandhi</strong> si prefigge di giungereall'uguaglianza sociale e politica tramitele ribellioni pacifiche e le marce.Alla fine il governo sudafricano attueràimportanti riforme a favore dei lavoratoriindiani (eliminazione di parte dellevecchie leggi discriminatorie,riconoscimento ai nuovi immigrati dellaparità dei diritti e validità dei matrimonireligiosi).Nel 1915 <strong>Gandhi</strong> torna in India, diventandoil leader del Partito del Congresso,che si batte per la liberazione dal colonialismo britannico. Nel 1919 lancia la primagrande campagna satyagraha di disobbedienzacivile, che prevede il boicottaggiodelle merci inglesi e il non-pagamentodelle imposte. Il Mahatma viene arrestato.Nel 1921 porta avanti la seconda grandecampagna satyagraha di disobbedienzacivile per rivendicare il diritto allaindipendenza. Incarcerato e poi rilasciato,<strong>Gandhi</strong> partecipa alla Conferenza diLondra sul problema indiano, chiedendol'indipendenza del suo paese. Nel 1930promuove la «marcia del sale», ovvero ladisobbedienza contro la tassa sul sale (lapiù iniqua perché colpiva soprattutto leclassi povere). La campagna si allargacon il boicottaggio dei tessuti provenientidall'estero. Gli Inglesi arrestano <strong>Gandhi</strong>,sua moglie e altre 50.000 persone.Spesso incarcerato negli anni successivi,<strong>Gandhi</strong> protesta con lunghissimi scioperidella fame, fra cui quello intrapresocontro la condizione degli «intoccabili», lacasta più bassa della società indiana. Il15 agosto 1947 l’India conquistal'indipendenza. <strong>Gandhi</strong>, però, vive questomomento con dolore, pregando e digiunando.Il subcontinente indiano è diviso in duestati, India e Pakistan, la cui creazionesancisce la separazione fra indù emusulmani e culmina in una violentaguerra civile che costa, alla fine del 1947,quasi un milione di morti e sei milioni diprofughi.La tolleranza religiosa e l'atteggiamentomoderato di <strong>Gandhi</strong> sul problema delladivisione del paese suscitano l'odio di unfanatico indù, Nathuram Godse, che louccide il 30 gennaio 1948, durante un incontrodi preghiera.Storia delle religioni biblioteca di “Repubblica”3


San Basilio: dalle origini ad oggi______________________________________________________________________________Nei primi decenni del nostro secolo, aRoma viene creata una serie di grandiarterie, che convergono nel vecchiocentro storico. Con il piano fascista dirisanamento si assiste ad azioni disventramento del centro storico.Al posto delle povere case sorgono edificipubblici e gli abitanti delle zone coinvoltedevono trasferirsi nelle borgate ufficialidel Prenestino, Pietralata e San Basiliocostruite prevalentemente nel settoreorientale della cittàIl termine "borgata" viene usatoufficialmente la prima volta nel 1924quando sorge a quindici chilometri daRoma, Acilia, una zona malarica, dovevengono trasferiti gli abitanti delle zonedel Foro di Cesare e di Traiano e della viadel Mare.Gli abitanti delle borgate con iltrasferimento, sono costretti adabbandonare l'attività nella quale eranoimpiegati e che costituiva la fonte del loropoco guadagno.La borgata di San Basilio viene costruitanegli anni compresi tra il 1928 e il 1930tra la via Nomentana e la via Tiburtina.Le casette vengono realizzate in"carpilite", materiale autarchico formatoda un impasto di trucioli di legno concalce; sono formate da una o due stanze,prive di servizi interni e vengonochiamate "casette Peter" dal nomedell'ingegnere progettista, inoltre sonodisposte in modo tale che dall'aereo silegga la parola " DUCE ". Soltanto gliedifici del "centro", davanti al capolineadell'autobus, sono realizzati in materialenon autarchico.La borgata di San Basilio viene definita"semirurale" e pertanto, attorno ad ognicasa, viene lasciato uno spaziosufficiente alla creazione di un piccoloorto.Nel 1936 la borgata viene acquisitadall'Istituto fascista case popolari affinchéla riformi o la sostituiscagradualmente con case popolari.L'inaugurazione ufficiale della borgataavviene nel 1939.Alla fine della guerra l'Istituto autonomocase popolari propone alle famiglie diacquistare la baracca e il terrenocircostante, dietro un compenso disessantamila lire da pagare a rate.Tuttavia la maggioranza dellapopolazione si dichiara contraria e chiedeallo stesso istituto di costruire nuovecase.Nel 1951 viene bandito un concorso perla realizzazione di un progetto nel settorenord della città, ai margini della borgata diSan Basilio.L'intervento investe una superficie di 8,5ettari ed interessa circa novecentoabitanti che vengono sistemati in caseuni-familiari disposte a schiera oppure incase a due piani con quattro alloggi. Ogniabitazione ha un giardino di circa 200metri quadrati. Un sistema viario a crocedetermina quattro isolati raggruppati aloro volta in due nuclei più grandi alcentro dei quali sono posti i servizi sociali.Le case sono disposte secondo lineespezzate che determinano delle piccolecorti aperte.A partire dal 1954 la borgata di SanBasilio realizzata nel periodo del fascismoviene demolita per consentire all'Istitutocase popolari di costruire edifici dimaggiore altezza e meno precari.Il complesso edile realizzato dallo IACPconsiste in una serie di case disposte "inlinea" o "ad arco", divise in lotti, di coloregiallo o rosso, in ognuno dei quali abitanoda cento a duecento nuclei familiari.Nel 1960 in occasione dei Giochi4


Olimpici, vengono assegnate nuovecostruzioni: sono "torri" a sette piani,fornite di riscaldamento ed ascensore econ la facciata rivestita di mattoni rossi.Negli stessi anni vengono costruite altrequattro palazzine da parte della CassaDepositi e Prestiti del Ministero del tesoroin via Samano. Per iniziativa delpossidente Anacleto Gianni, nasceintorno al 1955 la "borgatella", tra il fossodi San Basilio e il quartiere stesso.Negli stessi anni e sempre sulottizzazione abusiva nasce anche laborgata di San Cleto tra la viaNomentana e il fosso di San Basilio.I nuovi insediamenti vengono attuatisenza un piano regolatore, senza strade,fogne, scuole.Nel 1974 viene edificato il lotto n. 23 bis,teatro delle più aspre lotte per la casa aSan Basilio.Oggi, quindi, San Basilio si presentacome un quartiere popolare perifericocostituito, nella maggior parte, da ungrande "centro storico" IACP, che ospitacirca quattromila famiglie e da una zona"periferica" formata da costruzioni diprivati, dove vivono circamilIecinquecento famiglie.La scuolaNonostante la politica scolastica attuata dal Fascismo, i bambini della borgata di SanBasilio furono esclusi dall'obbligo dell'istruzione scolastica.Diversi tentativi di istituire la scuola negli anni successivi fallirono miseramente; sideve arrivare al 1941, quando le Suore Sacramentine, arrivate da Bergamo, sidedicarono alla evangelizzazione ed all' istruzione dei bambini.Il primo ottobre 1954 viene inaugurata la prima scuola elementare, succursale diquella di via Settecamini, nel plesso scolastico di via Fabriano, che nel 1956prenderà la denominazione di "Domenico Savio".Inizia in quegli anni il processo vero e proprio di scolarizzazione della borgata chevedrà, nel 1964, l'apertura del plesso di via Corinaldo, al centro di San Basilio, afianco del “fungo idrico”, riducendo il carico dei doppi turni del plesso di viaFabriano. Nel 1971 il Comune di Roma consegna al quartiere l’edificio di viaPennabilli.Qualche anno più tardi la scuola ebbe lo status di Direzione Didattica e ladenominazione di " Mahatma <strong>Gandhi</strong>", 120° Circolo di Roma.In anni recenti, intorno al nucleo storico del quartiere sono nate la Borgatella, CasalTidei, la zona nuova di Via Pollenza, San Cleto, la zona nuova a sud della ViaNomentana e quella formata dai quartieri di Torraccia e Casal Monastero.Dal 14 luglio 2004 è stata assegnata al 120° Circolo la scuola di Largo Paolo Rossi,sita in località Torraccia.5


Mappa del quartiere_______________________________________Plesso di Via CorinaldoPlesso di Via PennabilliPlesso di Via FabrianoPlesso di Largo Paolo Rossi6


<strong>Scuola</strong> Statale Primaria edell’Infanzia“Mahatma <strong>Gandhi</strong>”Via Corinaldo, 41 00156 RomaMunicipio V Distretto XIII_________________________________________________________________________La scuola è costituita da quattro plessiUFFICIDIREZIONESEGRETERIAVIA CORINALDO, 41TEL. 064112298FAX 064115841http://www.mahatmagandhi.it120gandhi@romascuola.netRMEE120004@istruzione.itPlesso di Via CorinaldoTel. 06-411.64.43gandhi@romacivica.net<strong>Scuola</strong> dell’infanzia statale:sezioni: 4alunni: 73<strong>Scuola</strong> primaria statale:classi: 9alunni: 1437


Plesso Via PennabilliTEL. 06-411.44.84pennabilli@quipo.it<strong>Scuola</strong> dell’infanzia statale:<strong>Scuola</strong> primaria statale:sezioni: 4 classi: 12alunni: 74 alunni: 206<strong>Scuola</strong> dell’infanzia comunale:sezioni: 2alunni: 40_______________________________________________________________________Plesso Via FabrianoTEL. 06-410.29.04120fabriano@romascuola.net<strong>Scuola</strong> dell’infanzia statale:sezioni: 4alunni: 76<strong>Scuola</strong> primaria statale:classi: 9alunni: 130Plesso Largo Paolo RossiTEL. 06- 41.22.20.83<strong>Scuola</strong> primaria statale:classi: 14alunni: 295<strong>Scuola</strong> dell’infanzia comunale:sezioni: 7alunni: 1758

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